Corso di Pedagogia e Didattica speciale. Viviana Vinci

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1 Corso di Pedagogia e Didattica speciale Percorso Abilitante Speciale Lezione 3 venerdì 2 maggio 2014 ore Viviana Vinci Università degli Studi di Bari vivianavinci@yahoo.it

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3 Evoluzione legislativa, terminologica e classificatoria in tema di inclusione: dal 900 ai giorni nostri Per approfondire: G. Elia (2012). Questioni di pedagogia speciale. Itinerari di ricerca, contesti di inclusione, problematiche educative. Bari: Progedit (Capitolo I -La pedagogia speciale: dalla marginalità alla qualità delle integrazioni; pp ) Booth T. e Ainscow M. (2002), Index for inclusion: developing learning and partecipation in schools, CSIE, Bristol; tr. it. Dovigo F. e Ianes D. (eds.) (2008), L index per l inclusione. Promuovere l apprendimento e la partecipazione nella scuola, Trento, Erickson. Le origini della pedagogia speciale nel contesto europeo (cap. 1) e Gli esordi della pedagogia speciale in Italia (cap. 2) di Sadrone G. (2012). Pedagogia speciale e personalizzazione. Brescia: La Scuola.

4 Quadro normativo e legislativo scolastico: indicatore della condizioni delle persone disabili e dell integrazione sociale e culturale Integrazione: significa promuovere la singolarità di ciascuno, non è uno stato naturale ma il risultato di un processo culturale Necessità di attivare risorse, di predisporre l ambiente, di elaborare proposte educative

5 Vediamo le fasi principali di questa evoluzione legislativa e culturale... DALL ESCLUSIONE ALL INCLUSIONE

6 Prima fase ( 20), definita dell istituzione separata : esclusione dei portatori di handicap dal contesto sociale. Provvedimenti scolastici improntati sull esclusione: i.e., la facoltà dei Presidi di allontanare alunni affetti da malattie ripugnanti o anormalità psichiche per l inserimento in strutture speciali Riforma Gentile del 1923: istruzione obbligatoria estesa a ciechi e sordomuti e avvio delle classi differenziali Caduta del regime fascista (1943), Stato repubblicano democratico italiano (1946) e importanti cambiamenti in temi di diritti umani: A livello internazionale: 1948 Dichiarazione universale dei diritti dell uomo (ONU): I codice etico che sancisce formalmente i diritti dell uomo (diritti civili, politici, economici, sociali e culturali). Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali nella dignità e nei diritti

7 A livello nazionale: il 1 gennaio 1948 entra in vigore la Carta Costituzionale, punto di partenza per il riconoscimento dei diritti e della dignità della persona disabile. Vengono dichiarati il dovere di rimuovere gli ostacoli allo sviluppo e l universalità del diritto allo studio e all educazione Art. 38 comma 3: gli inabili e i minorati hanno diritto all educazione e all avviamento professionale Art. 3: È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

8 Anni 60: dall esclusione alla medicalizzazione, con il rafforzamento di strutture speciali per gli handicappati psicofisici o gravi. Istruzione nelle classi differenziali annesse ad istituti speciali residenziali: sulla logica didattica prevale quella sanitaria e di recupero riabilitativo, giacché oggetto primario di attenzione era lo stato di minorazione e disabilità più che la situazione di emarginazione conseguente. Permane l ottica dell isolamento, il ritenere la disabilità una malattia e la considerazione della cura solo come intervento sanitario: identificazione della persona con il suo deficit

9 Anni 70: dalla medicalizzazione alle prime esperienze spontanee di inserimento scolastico (definite inserimenti selvaggi, prive di supporto organizzativo) Legge 118 del 1971: obbligo di istruzione per gli alunni in situazioni di handicap all interno delle classi normali della scuola pubblica (eccezione: deficit gravi). Legge 517 del 1977: diritto di integrazione nelle classi ordinarie, soppressione delle classi differenziali, istituzione dell insegnante di sostegno fornito di titolo di specializzazione e di attività scolastiche integrative a carattere interdisciplinare, flessibilità nella programmazione educativa e didattica, individualizzazione La Legge 270/82 prevede che gli insegnanti di sostegno siano in possesso di specifici requisiti

10 Abbandono dell approccio medicalizzante a favore di una politica di inserimento Campagna di sensibilizzazione contro la ghettizzazione delle scuole speciali Dalla separazione all integrazione: ogni persona è diversa e, quindi, sempre educabile Primato del positivo sul negativo, sul limite

11 Integrazione significa... non solo ingresso dei disabili nella scuola di tutti ma anche riadattamento delle strutture scolastiche, abbattimento delle barriere architettoniche, adeguamento degli spazi, nuovi approcci metodologici e didattici, nuove modalità relazionali e organizzative Difficoltà di applicazione della legge 517 nella realtà scolastica italiana che non è ancora adeguata, attrezzata, strutturata per l accoglienza dei disabili

12 1988: diritto dei disabili ad essere integrati anche nella scuola superiore Allargamento del processo di integrazione: si parla, per la prima volta, di progetto di vita, che collega scuola, famiglia e società Vengono definite le competenze dell insegnante di sostegno (metodologiche, didattiche, relazionali, pedagogiche)

13 Legge 104 del 1992, Legge-Quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate È un riferimento importante perché definisce complessivamente i diritti della persona disabile e gli interventi necessari a garantire tali diritti, definisce il quadro istituzionale e le competenze dei diversi Enti locali (Comune-Provincia), clinico-riabilitativi, scuola 1. Finalità. Art 1. La Repubblica: a) garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia; b) previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia; c) persegue il recupero funzionale e sociale della persona affetta da minorazioni fisiche; d) predispone interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione

14 Legge 53/2003 (Riforma Moratti) Personalizzazione dei percorsi formativi e particolare attenzione dedicata alle differenze, che costituiscono la specifica ricchezza dell individuo, la sua assoluta singolarità, e che possono consentirgli di agire da protagonista sul piano culturale, sociale, economico. Cambia la prospettiva: non si tratta di integrare nessuno in un astratta normalità. Ognuno è a modo proprio un diversabile, e in tutti i casi bisogna sollecitare un progetto di vita globale per la persona, nella consapevolezza che è in divenire e possiede risorse originali, sorprendenti e creative.

15 Grazie per l attenzione!

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