Cap. 8 Modulo 8: Il Tiro
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- Serena Abate
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1 Cap. 8 Modulo 8: Il Tiro Il tiro rappresenta, per molti allenatori, il fondamentale più importante, anche se occorre dire che spesso viene trascurato in fase di insegnamento a scapito di altri fattori tecnico\tattici: lo schema da eseguire, la difesa da affrontare. È banale evidenziare come il tiro rappresenti il fondamentale obiettivo nel gioco della pallacanestro: si gioca per buttarla dentro il cerchio!al fine di definire il tiro, si può pensarlo come la concretizzazione di un vantaggio preso individualmente o di squadra. Spesso dall esterno, o per i non addetti, il giocatore che effettua un buon tiro si prende i complimenti quasi fosse solo lui a giocare contro tutta la squadra avversaria (anche se questo può effettivamente accadere). Non si evidenzia a sufficienza il fatto che dietro un buon tiro, un tiro costruito ottimamente ci sia dietro una squadra e altri 4 compagni di squadra che si sono sacrificati al fine di permettere a quell uno di effettuare un buon tiro. Vale altresì il fatto che chi esegue il tiro deve farlo al meglio delle proprie capacità tecniche, fisiche, ma anche mentali. La costruzione di un buon tiro parte dalla presa del pallone: la presa migliore è quella a T, la mano di spinta ha il pollice in asse orizzontale, quella di guida il pollice in asse verticale. A seguire troviamo l allineamento: indice, polso, gomito, punta del piede devono essere rivolti a canestro. Il gomito dovrebbe rimanere vicino al corpo in modo naturale, è possibile che alcuni giocatori tendano ad aprire verso l esterno il gomito. Se viene fatto in modo naturale, sarebbe meglio non correggere questa impostazione, soprattutto se poi la meccanica di tiro è fluida ed il rilascio avviene in modo corretto. Nel caso di giocatori molto giovani, una non corretta impostazione del gomito tende il giocatore a tirare in modo del tutto errato, utilizzando due mani invece con una; è il caso di giovanissimi giocatori che interpretano il tiro quasi fosse un passaggio a due mani anche perché dotati di limitata forza fisica. In questo caso occorre intervenire diminuendo la distanza dal giocatore ed il canestro spendendo molto tempo nella cura di una corretta meccanica di tiro. La mano guida dovrà accompagnare il pallone lateralmente; tra la posizione della mano guida e quella della mano di spinta si apre una finestra, da questo spazio il giocatore dovrà inquadrare il canestro. È l angolo di mira, la visualizzazione del canestro. In questo momento il giocatore lavora come un computer che deve prendere tutti i dati a sua disposizione per effettuare il lancio al fine di prendere il bersaglio assegnatogli. Le gambe dovranno essere basse in posizione fondamentale. La corretta impostazione di tiro vuole che il giocatore effettui contemporaneamente questi movimenti: spinge sulle gambe tramite i piedi verso l alto, le braccia si distendono verso l alto, quasi alla fine dell esecuzione, la mano guida lascia la presa del pallone per permettere al braccio della mano di spinta di estendersi verso l alto, la mano sarà anch essa verso l alto in movimento di spinta, alla fine del movimento (gambe, braccio e mano di spinta verso l alto) la mano di spinta dovrà effettuare la cosiddetta frustata, un movimento repentino verso il basso con l indice della mano che lascia per ultimo il pallone in direzione del canestro, in questo modo si ottiene lo spin del pallone cioè la rotazione: il pallone deve ruotare in verso contrario a quello di spinta. Braccio, mano e indice non dovranno chiudere subito il movimento, ma rimanere per un attimo nella posizione di fine tiro, il rischio è quello di non eseguire bene la frustata con minori possibilità di eseguire un buon tiro. Questa esecuzione è quella perfetta, pochissimi giocatori possono vantarla. Essendo troppe le variabili in gioco, il movimento è dettato da imperfezioni di varia natura; se però ci si trova di fronte ad un giocatore il cui movimento non è stilisticamente perfetto ma le percentuali di realizzazione sono più che buone, l allenatore non deve modificare questo movimento. Esistono 29
2 molti esempio di giocatori di ottimo livello, la cui meccanica di tiro era\è censurabile, ma la cui efficacia di assoluto rispetto. Di seguito le tipologie di tiri: Tiro da Fermo: è utilizzato nei tiri liberi (anche se esistono giocatori che li tirano in salto), le gambe sono basse ed in posizione fondamentale, il busto eretto, la mano con il pallone si trova sotto il pallone, la mano guida di lato. Il braccio è piegato con la metà superiore parallela al terreno, la metà inferiore ortogonale al terreno. La mano tocca il pallone solo con le dita, il palmo non deve toccare il pallone. Il giocatore esegue una distensione completa delle gambe (deve finire con le punte dei piedi leggermente alzate), delle braccia, della mano e dell indice, eseguendo la frustata del polso; Tiro in elevazione: come il tiro da fermo ma effettuando un leggero salto in alto, è tipico nel caso in cui si sia preso il tempo all avversario e si riesce ad effettuare un tiro molto rapido. Lo si può effettuare sia da fermo che dopo una ricezione con o senza preventivo palleggio; Tiro in sospensione: come il tiro precedente in elevazione, ma in questo caso il rilascio del pallone viene effettuato quando il giocatore si trova alla massima elevazione. Come nel caso precedente si può effettuare sia da fermo che dopo una ricezione con o senza preventivo palleggio; Tiro in corsa: terzo tempo e secondo tempo. Il terzo tempo si esegue effettuando in corsa ed in continuità i due appoggi consentiti. Normalmente si insegna che correndo da destra si tira con la mano destra effettuando il primo passo con il destro ed il secondo con il sinistro, da sinistra si fa il contrario. In entrambi i casi si effettua il primo passo lungo per cercare di crearsi lo spazio, di avere il vantaggio sulla difesa, il secondo passo lo si fa più corto in modo che la gamba possa dare lo slancio verso l alto, l altra gamba piegata con il ginocchio verso l alto segue il movimento di tiro. È tipico nei casi di 1C1 e di conclusione in contropiede (anche se oggi si insegna ai giocatori di effettuare l arresto e tiro perché permette una maggiore copertura del tiro). Il secondo tempo è analogo al terzo tempo solo che si effettua solo il primo dei due passi, viene molto usato in penetrazione dal centro, in questo caso si tira con la mano opposta a quella del passo; Tiro uncino o Gancio: attualmente è un po di disuso rispetto agli anni Si parte con il giocatore che da le spalle al canestro, il pallone viene tenuto con entrambe le mani, la mano di spinta sotto il pallone, quella di guida di lato. Si effettua un mezzo giro con il piede di appoggio opposto a quella della mano di spinta, si porta il pallone verso il canestro facendo in modo che la spalla opposta sia perpendicolare al petto dell avversario (si recupera spazio nei confronti del difensore), si distende il braccio facendo partire il movimento con braccio e mano estese verso l esterno, si chiude il movimento con una sbracciata verso il canestro e frustata del polso. Semiuncino o Semigancio: analogo al precedente ma senza la completa sbracciata, il pallone parte più vicino al corpo. Attualmente è maggiormente utilizzato rispetto al precedente. In molte situazioni di gioco e di tiro, bisogna farsi amico il tabellone. Molti giocatori sfruttano al meglio l uso del tabellone soprattutto nelle conclusioni laterali (in genere si preferisce uno dei due lati) anche nel tiro da fuori. L appoggio della palla al tabellone può far salire le percentuali di realizzazione di parecchio soprattutto per il fatto che si ha una maggiore visuale di tiro. Gli errori che si commettono in fase di tiro sono analoghi a quelli già visti per il passaggio, per cui le cause si possono distinguere in: fisiche; tecnico\tattiche; psicologiche. 30
3 Se un tiro è corto, arriva al cosiddetto primo cerchio, oppure non tocca niente le cause possono essere: fisiche: il giocatore non ha la forza necessaria a compiere quel gesto da quella distanza, un giocatore giovane forse non ha ancora una struttura fisica idonea a tirare dalla linea dei tre punti; correzione: diminuire la distanza di tiro spiegando che man mano che la struttura fisica si evolve si potrà aumentare la gittata del proprio tiro. tecnico\tattiche: il giocatore non ha utilizzato il tiro corretto per la situazione di gioco in cui si trovava, oppure ha un meccanismo di tiro da rivedere, oppure ha spinto male con le gambe; correzione: lavorare sulla meccanica di tiro e\o spiegare al giocatore in quali situazioni di gioco effettuare quel tipo di tiro che si è sbagliato. psicologiche: il giocatore ha paura di effettuare il tiro, non vorrebbe effettuare quel tiro, probabilmente non ha un buon rapporto con i propri compagni di squadra, con l allenatore, forse con se stesso; non è in grado di assumersi le proprie responsabilità, pensa più al fatto di poter sbagliare il tiro, piuttosto di pensare che potrebbe realizzarlo. Occorre lavorare sul concetto di gruppo, di squadra. Proporgli maggiori responsabilità in situazione di gioco analoghe. Se un tiro invece risulta troppo laterale, soprattutto nel caso di uscita laterale costante (cioè sempre dallo stesso lato), l errore che si commette è normalmente di natura tecnica, cioè la tecnica di tiro non è corretta, la mano guida viene portata a spingere anch essa il pallone, con il risultato che si il pallone trova una spinta non omogenea, correggere l impostazione lavorando molto sull utilizzo di un braccio solo, e sul rilascio della palla. Anche nel caso di tiro che gira sul ferro ed esce, la causa va ricercata nel fatto che la mano di spinta è troppo laterale, non in posizione centrata e l ultimo dito a lasciare la palla e, verosimilmente, l anulare anziché l indice. Il tiro è lungo, il braccio si estende verso avanti, con le spalle in posizione arretrata, il tiro risulta piatto. Far ripetere il tiro senza preoccuparsi del pallone solo per rilassare le spalle e far lavorare il braccio di spinta verso l alto. Se invece si vede un giocatore che ha una buona meccanica di tiro, ma il tiro è impreciso e l errore non è sistematico, allora è possibile che il giocatore non metta ben a fuoco il canestro, non abbia la giusta visione di gioco. 8.1 Esercizi eseguiti in campo 1. Giocatori sparsi in metà campo, ognuno con un pallone. Da fermi si effettua il movimento di spinta del braccio utilizzando solo un braccio, senza mano di guida. Si alternano mano destra e mano sinistra. 2. Lo stesso esercizio effettuando il movimento di tiro direttamente dal palleggio senza utilizzare la mano guida. Si alternano mano destra e mano sinistra. 3. Giocatori disposti su 3 file intorno alla campana, una fila in angolo a destra, una in angolo a sinistra, l altra al centro. Ogni giocatore con il pallone. Mettersi in posizione di tiro e tirare da fermo senza l uso delle gambe, utilizzare la propria mano. Poi effettuare lo stesso movimento ma dopo 3 saltelli sullo stesso posto. Poi dopo 3 saltelli laterali, poi dopo 3 saltelli uno avanti l altro indietro, poi nuovamente in avanti. Lo stesso movimento da fermo cambiando mano; 31
4 4. giocatori disposti su due file, una in ala a destra l altra in ala a sinistra. Tutti i giocatori con la palla tranne il primo della fila di destra. Questo effettua un finta di taglio verso il fondo, cambio di direzione e taglio verso la linea del tiro libero. Riceve palla dal primo giocatore della fila di sinistra, si arresta ad un tempo e tira in elevazione o in sospensione. Il primo giocatore della fila di sinistra dopo aver passato il pallone effettua lo stesso movimento a specchio del primo giocatore andando al tiro; 5. Lo stesso esercizio con arresto a due tempi; 6. due file di giocatori ognuno con la palla disposti sui gomiti della lunetta (una fila sul gomito destro, l altra sul gomito sinistro), con partenza in posizione di tiro, eseguire il terzo tempo da destra con tiro destro, da sinistra con tiro di sinistro; 7. lo stesso esercizio di prima ma dopo aver effettuato 3 saltelli sul posto; 8. analogo al precedente, ma i giocatori effettuano l otto sotto le gambe e poi effettuano il terzo tempo quando l allenatore da il via; 32
5 9. giocatori disposti su due file, una in ala a destra l altra in ala a sinistra. Tutti i giocatori con la palla tranne il primo della fila di destra. Questo effettua un finta di taglio verso il fondo, cambio di direzione e taglio verso la linea del tiro libero. Riceve palla dal primo giocatore della fila di sinistra, si arresta, finta il tiro ed effettua una partenza incrociata verso la parte opposta da cui si arrivati. Il primo giocatore della fila di sinistra dopo aver passato il pallone effettua lo stesso movimento a specchio del primo giocatore andando al tiro;arresto ad un tempo; 10. lo stesso esercizio di prima ma con partenza diretta; 33
6 11. tutti i giocatori in fila ognuno con il pallone a centrocampo rivolti verso un canestro. Il giocatore passa la palla all allenatore che si trova sulla lunetta, questi la passa (accompagnando il pallone o facendolo rullare) al giocatore che in corsa lo segue ed effettua il tiro in terzo tempo, destro-sinistro se l allenatore ha passato la palla a destra, sinistro-destro se l allenatore ha passato la palla a sinistra. Una variante consiste nel far rotolare il pallone a terra, serve per insegnare anche a riprendere l equilibrio dopo aver raccolto un pallone vagante; 12. Mikan drill: Un giocatore con il pallone quasi sotto canestro (un passo indietro) rivolti verso il canestro, effettuare il passo e tiro in semigancio in continuazione una volta da destra, una volta da sinistra. Poi invertire la posizione, sempre sotto canestro un passo verso il fondo rivolti verso il canestro avversario. Non utilizzare il tabellone. Cap. 9 Modulo 6: Il Regolamento Tecnico Il corso di Allenatore di Base deve essere preceduto, una volta acquisita l abilitazione di Allievo Allenatore, dall aver arbitrato almeno 15 partite. Generalmente vengono affidate all arbitraggio le categorie fino agli Under 14. Per questo motivo nel corso di Allievo Allenatore è previsto un modulo relativo al Regolamento Tecnico ed alle Tecniche di Arbitraggio. La lezione è tesa a dare una panoramica comprendente diversi elementi: comportamento: cosa deve e non deve fare un arbitro prima, durante e dopo una partita; regolamento: le regole del gioco tecniche: fasi di gioco con enfasi su alcune situazioni estremamente particolari; decisioni: falli tecnici, espulsioni, falli antisportivi; etc. L Arbitro è tenuto ad arrivare al campo di gioco almeno 1 ora prima dell orario di inizio della partita, l orario ufficiale è quello relativo alla convocazione ricevuta 1. La prima attività dell Arbitro è quella di verificare che le strutture tecniche siano idonee, che il campo di gioco sia praticabile. Per fare ciò è necessario quindi verificare che tabelloni, cerchi, strutture dei canestri siano presenti e che siano fruibili. La squadra di casa dovrebbe avere a disposizione una struttura di riserva, costituita da tabellone, cerchio. Se per qualsiasi motivo si dovesse rompere un cerchio, o un tabellone, si dovrebbe poter sostituire con quella di riserva. Attenzione a distinguere due fatti: 1. impraticabilità di campo: per esempio nei campi all aperto, si è sotto una pioggia battente, la gara non può essere disputata; 1 Dettagli in merito verranno discussi alla fine del Corso 34
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