sillaba metrica ma due sillabe grammaticali.

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1 FONDAMENTI DI METRICA, NECESSARI PER L ANALISI DEL TESTO POETICO. Accento: Fenomeno fonico per cui una sillaba viene messa in rilievo acquisendo prominenza uditiva rispetto alle altre della sequenza. A seconda della posizione della sillaba su cui cade l accento, le parole sono definite diversamente. Il conteggio parte sempre dall ULTIMA (e non dalla prima sillaba) Tronche: quando l accento cade sull ultima. però Piane: quando cade sulla penultima. càsa, ripostiglio Sdrucciole: quando cade sulla terzultima. pèrdita, dìmmelo Bisdrucciole: quando cade sulla quartultima. pòrtamelo Verso: Unità fondamentale del testo poetico. A seconda del numero di sillabe che lo compongono prende nomi diversi: bisillabo due sillabe trisillabo tre sillabe quadrisillabo quattro sillabe quinario cinque sillabe senario sei sillabe settenario sette sillabe ottonario otto sillabe novenario nove sillabe decasillabo dieci sillabe endecasillabo undici sillabe Esistono alcune particolarità nel computo delle sillabe all interno del verso. Ne prenderemo in considerazione solo una, la principale: sinalefe quando una parola termina per vocale e la parola successiva inizia per vocale, le due vocali si fondono formando un unica sillaba metrica. e sol dolce l increspa^aura soave E sol dol ce l in cre spa au ra so a ve. la sinalefe si trova tra a e a. Le due vocali formano un unica sillaba metrica ma due sillabe grammaticali. Strofe: Insieme di versi. A seconda del numero di versi che le compongono hanno nomi differenti: distico due versi terzina tre versi quartina quattro versi sestina sei versi ottava otto versi All interno delle strofe i versi possono essere collegati tra loro tramite la Rima Rima: Identità di suono, a partire dall accento tonico in poi, tra due parole in fine di verso. A seconda del tipo di incrocio, le rime prendono nomi differenti:

2 baciata AABB incrociata o chiusa ABBA alternata ABAB incatenata ABA BCB CDC. Questa forma è tipica della terzina usata da Dante nella Divina Commedia replicata ABC ABC. Esistono anche in questo caso della particolarità: Consonanza: esiste tra due parole che hanno diverse vocali ma stesse consonanti. basta / busta Assonanza: esiste tra due parole che hanno diverse consonanti ma stesse vocali. pera / pena FIGURE RETORICHE. Le figure retoriche sono artifici che servono ad abbellire un discorso. Esse sono figure che aggiungono al testo dei significati legati non solo al contenuto, ma anche all ordine seguito nello scrivere o pronunciare le parole. Dividiamo le figure in due gruppi principali: Le figure di Parola, che riguardano l ordine delle parole o il loro suono Allitterazione: è la ripetizione degli stessi suoni all inizio o nel corpo della frase. esta selva selvaggia, et aspra e forte Nota la ripetizione del suono s e r Anafora: ripetizione di parole all inizio di frasi o di versi. Per me si va nella città dolente, per me si va nell'etterno dolore per me si va tra la perduta gente. Le figure di Significato, che riguardano la scelta delle parole per evocare un particolare effetto Similitudine: è un paragone tra due immagini introdotto da così come o come tal Metafora: essa si può definire un paragone abbreviato tra due realtà idealmente lontane. Viene stabilità una vera e propria identità tra i due termini Ossimoro: è un accostamento di due parole di significato opposto per creare contrasto ed emozione. E 'l naufragar m'è dolce in questo mare il naufragio non può essere naturalmente dolce. La dolcezza simboleggia il piacere che Leopardi prova nell abbandonarsi al fiume dei suoi pensieri, senza sapere dove essi possono condurlo

3 Allegoria: è l attribuzione ad un concetto di un significato diverso da quello letterale. Nel mezzo del cammin di nostra vita Mi ritrovai in una selva oscura la selva è allegoria del peccato Che la diritta via era smarrita Metonimia: figura retorica piuttosto complessa che consiste nella sostituzione di un termine proprio con un altro legato al primo secondo un rapporto qualitativo, cioè di contiguità e dipendenza. Contenente per il contenuto: bevo un bicchiere non posso bere un bicchiere, berrò al massimo il suo contenuto Produttore o marchio per il prodotto: indosso le Nike ed esco non posso indossare l industria, Materia per l oggetto: il legno corre veloce bensì un paio di scarpe si tratta della nave, indicata con il Materiale con cui è costruita Sineddoche: altra figura retorica piuttosto complessa e simile alla metonimia. Consiste nella sostituzione di un termine proprio con un altro legato al primo secondo un rapporto quantitativo. Parte per il tutto: l albero dell ingegno vola veloce Specie per il genere: guadagnarsi il pane con le mani Sinestesia: accostamento di sensazioni provenienti da sensi diversi. Io venni in loco d'ogne luce muto. l albero sta per tutta la nave non si guadagna il pane ma il denaro per comprarlo in questo caso la luce è definita muta STRUMENTI DI ANALISI DEL TESTO Il testo, sia poetico che semplice, è un messaggio che va decodificato. Come abbiamo visto in classe, esso deve avere delle caratteristiche precise, cioè: Un inizio e una fine, cioè una completezza Una coesione Una coerenza. Ma bisogna anche far riferimento al contesto, all interno del quale quel testo si colloca. Poteva Dante pensare come un uomo contemporaneo? Ovviamente no, per questo la poesia di Dante va collocata nel 1300, facendo anche riferimento a com era il mondo in cui è vissuto, quali erano le istituzioni vigenti e in che modo venivano percepiti i poeti e gli scrittori. Tutto ciò è definito come contesto, ovvero tutto ciò che sta intorno al testo, che lo influenza e che aiuta a leggerlo. Il testo letterario, e quello poetico in particolare, non si limitano a trasmettere un messaggio. Essi trasmettono un messaggio particolare, un messaggio significativo (potrei dire semplicemente bello ), sulla cui importanza non concorre solo il contenuto, ma anche l ordine delle parole adoperate. Gli scrittori adoperano infatti quella che un linguista russo ha chiamato funzione poetica, secondo la quale importante per la comprensione del messaggio sono anche le parole adoperate dall autore. Ma non solo gli scrittori adoperano questa funzione. Confrontate i due esempi:

4 Life is now (La vita è ora) M illumino d immenso. Il primo è lo slogan della Vodafone, il secondo invece è una celeberrima poesia di Ungaretti dal titolo Mattino. Essi si somigliano perché adoperano entrambi la funzione poetica: vogliono colpire il lettore non solo esprimendo un concetto (la vita è ora, ma anche tra cinque minuti, quindi che fretta c è? Oppure, perché s illumina proprio di mattina? Di notte non ha lampadine?) ma puntando soprattutto sulla forza delle parole scelte, che restano impresse, che colpiscono e che difficilmente si fanno dimenticare. Ma tra i due testi, che differenza c è? Il primo vuole farti comprare una scheda o una ricarica Vodafone, il secondo, invece, vuole trasmettere la forza dell esistenza che al mattino si risveglia ed è pronta a godere di un altra giornata dopo aver tanto patito durante la Guerra. Quindi, forse, riguardo al fine per cui questi due testi sono stati pensati, qualche differenza c è, ed è in questo che sta la forza della letteratura: essa è un bisogno irrefrenabile di dire. Ma torniamo all analisi del testo e forniamo semplici, quanto schematici, strumenti di lettura. Una poesia è come un videogame, si affronta per livelli e ad ogni livello aumentano le difficoltà. Una poesia può essere letta, può essere imparata a memoria, può essere strappata, ma, in linea di principio, essa va prima compresa. Per questo va analizzata sempre più approfonditamente. In questo poeticgame abbiamo 5 livelli diversi, attraverso i quali il contenuto della poesia appare sempre più chiaro. 1. Livello metrico a. Che tipo di versi sono? Ci sono rime? Ci sono allitterazioni? 2. Livello stilistico a. In che modo scrive questo scrittore? Ci sono anafore? L ordine delle parole è è lineare (soggetto predicato complemento) oppure è complesso? 3. Livello tematico a. Qual è il nucleo essenziale di questa poesia? Quali sono i temi? E i motivi (1)? 4. Livello letterario a. In che modo si collega questo testo con gli altri dell autore? Li completa? Li contraddice? 5. Livello storico-culturale a. In che modo si collega questo testo con la cultura contemporanea? Ne è influenzato? La influenza? Ne è del tutto estraneo? (1) Il TEMA è l argomento della poesia, il MOTIVO è il modo in cui quel tema viene trattato. Ad esempio: il tema di una poesia può essere l amore, il motivo il tradimento, il corteggiamento ecc. Una volta che, leggendo una poesia o un testo letterario in genere, avremo dato una risposta a tutte queste domande, allora il componimento si aprirà a noi come una scatoletta di tonno ad un apriscatole.

5 Certo, alcuni di voi diranno: ma dove le troviamo tutte queste informazioni? Molto si trova sul libro di testo, tra i commenti o nelle introduzioni, poi c è una persona pagata appositamente per spiegarvi ogni cosa, cioè io, il prof, ma qualcosa dovete anche mettercela voi: di sicuro l impegno, sperando che poi venga anche un po di passione. Ma tanto ci eserciteremo in classe. Appendice. Mi chiederete voi: a cosa servono queste cose? A tutto e a nulla, rispondo io. In che senso? Che se il vostro fine è quello si sfangare l anno sono necessarie, se il vostro fine è quello di fare una bella figura all esame allora sono necessarie, se il vostro fine è quello di comprendere veramente quello che leggiamo in classe e non limitarsi a fare i compiti, con la speranza poi che di tutto ciò che si dice vi resti qualcosa, allora sono necessarie. Non sono necessarie nel caso in cui fate come il ciociaro di Carducci, che porta a pascolare le sue capre davanti a meravigliose rovine romane e, non curante, passa e non guarda. Perché, se non vi piace la poesia o la letteratura, il peggio è vostro, che vi adeguate allo sterile mondo che vi circonda. Il porto sepolto Vi arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi canti e li disperde Di questa poesia mi resta quel nulla d inesauribile segreto.