Dati preliminari del primo studio su una popolazione di bambini vegetariani in Italia

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1 Dati preliminari del primo studio su una popolazione di bambini vegetariani in Italia Prof. Leonardo Pinelli Vicepresidente Società Scientifica Nutrizione Vegetariana (SSNV) Pediatra, nutrizionista Già Direttore del Centro di Diabetologia Pediatrica, Nutrizione Clinica e Obesità Università di Verona Cell mail leonardo.pinelli@gmail.com La comunità scientifica ha da tempo stabilito una diretta relazione fra le principali malattie che co Dislipidemia (aumento del colesterolo e/o dei trigliceridi) Diabete mellito di tipo II Ipertensione arteriosa Sovrappeso/obesità Malattie cerebro-cardio-vascolari Osteoporosi Gotta Calcolosi renale e biliare Demenza, malattia di Alzheimer, morbo di Parkinson Tumori La maggior parte di queste malattie colpiscono anche bambini e adolescenti. La salute delle persone, in tutte le fasce di età, è alterata dal consumo eccessivo di alimenti di origine animale e dallo scarso apporto di alimenti vegetali. Le principali società scientifiche internazionali suggeriscono con forza un'alimentazione basata su cibi vegetali (plant based nutrition) come unica soluzione per la prevenzione e cura di queste importanti malattie. mondo. Il documento evidenzia senza ombra di dubbio il consumo di alimenti animali (carne, pesce, latticini) come una delle cause primarie di impatto ambientale, inquinamento, effetto serra e spreco di risorse. Inoltre, già nel 2007, il rapporto della FAO "La lunga ombra del bestiame" evidenziava che le emissioni di gas serra causate dal settore agricolo sono pari al 18% del totale; come percentuale questa è simile a quella dovuta all'industria e molto maggiore di quella dovuta al settore dei trasporti (che è pari al 13,5%). L'allevamento di bestiame (compresa la coltivazione del mangime e il trasporto) contribuisce per l'80% al totale del settore agricolo. Sulla rivista The Lancet del settembre 2007 gli autori concludono il loro articolo intitolato ambientale.

2 La responsabilità ma anche dei singoli cittadini, i cui modelli di consumo sono determinanti. Secondo gli ultimi dati Eurispes del Rapporto Italia 2011, esistono circa 4 milioni di vegetariani (6,7% della popolazione), con un trend in continuo aumento. quella onnivora: 2009 afferma : E' posizione dell'american Dietetic Association che le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete vegetariane totali o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusa gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia, adolescenza, e per gli atleti. diatrics dal 1977 afferma che: Molti individui e gruppi di popolazione hanno praticato a lungo termine il vegetarianismo e hanno dimostrato ottima salute. Un dieta basata sugli alimenti vegetali integrata con latte o con latte e uova tende a essere nutrizionalmente simile a diete contenenti carne. L'Accademia Nazionale delle Scienze e la Commissione su Alimenti e Nutrizione ha sottolineato che i vegetariani, compresi i vegani (non assumono alimenti di origine animale) possono essere ben nutriti se organizzano la loro dieta con attenzione, in modo

3 da assumere calorie sufficienti, un buon equilibrio di aminoacidi essenziali, e adeguate fonti di calcio, riboflavina, ferro, vitamina A, Vitamina D e vitamina B12. Inoltre sono stati rilevati nei vegetariani alcuni vantaggi nutrizionali quali la rarità di obesità e di una tendenza verso livelli serici più bassi di colesterolo. In Italia esistono molti miti sull'alimentazione. Uno dei più radicati è quello sulla qualità delle proteine: secondo il mito, le proteine animali, denominate nobili, sono assolutamente irrinunciabili. In realtà, gli aminoacidi essenziali presenti negli alimenti animali sono presenti anche in quelli vegetali. Non è certo una scoperta recente che i 9 aminoacidi essenziali, presenti tutti insieme nella carne, si trovano, in misura diversa, nei diversi alimenti vegetali (NESSUNO di questi aminoacidi si trova solo nei cibi animali, sono tutti ben rappresentati nei diversi gruppi alimentari vegetali). Per esempio piatti come pasta e fagioli, riso e lenticchie, riso e piselli, pasta e ceci, apportano tutti e 9 gli aminoacidi essenziali all'organismo. Quindi, le proteine vegetali sono assolutamente in grado di assicurare il necessario fabbisogno di aminoacidi in ogni fascia di età. assumere carne, a partire dal divezzamento del lattante con gli omogeneizzati. Un mito che va sfatato, perché in realtà la carne contiene poco ferro e non tutto è facilmente assorbibile (ferro eme). Cereali integrali, legumi, verdure a foglia verde, frutta secca contengono molto ferro (non eme), che viene assorbito facilmente in presenza di acido ascorbico (vit C). assumere questi alimenti assieme a verdure ricche di assorbimento ancora maggiore del ferro non eme (sotto forma di sale, denominato ascorbato di ferro, facilmente assorbibile ). Il mito del calcio: molti sono convinti che per avere ossa forti occorra assumere molti latticini, perché sono alimenti ricchi di calcio. Invece, elevate assunzioni di proteine acide (soprattutto animali) e di Sodio. 1998). Il calcio viene usato come tampone e quindi alla fine il bilancio del calcio (calcio assunto meno calcio eliminato osso) è negativo. Infatti: Donne in post-menopausa che seguono diete ricche di proteine animali e povere di cibi vegetali presentano un aumentato ritmo di demineralizzazione ossea ed un rischio aumentato di frattura (Wiseman MJ 1987). I più elevati introiti di potassio, fitoestrogeni e vitamina K caratteristici delle diete latte e latticini per la prevenzione

4 intestino è responsabile per il 70 % delle difese immunitarie. Una alimentazione non equilibrata (eccesso di proteine animali e zuccheri raffinati) determina una alterazione della flora intestinale, con un indebolimento delle difese immunitarie. Infatti, i bambini vegetariani si ammalano di meno dei loro coetanei onnivori. Studio su bambini vegetariani in Italia Abbiamo raccolto dati anamnestici e di laboratorio in un gruppo di 97 bambini vegetariani (86 latto-ovo vegetariani; 11 vegani ) giunti alla nostra osservazione spontaneamente in genere nel primo e secondo anno di vita. La provenienza era da tutto il centro-nord Italia. La scelta vegetariana dei genitori era legata a: Etica 60% Salute 32% Ambiente 4% Religione 4% I genitori nella maggior parte dei casi non erano seguiti da pediatri (molti pediatri avevano ostacolato la scelta vegetariana o si erano dichiarati non competenti). I genitori si sono basati sulla loro esperienza e su libri specializzati o internet. In alcuni casi esistevano errori di impostazione, in particolare in alcuni bambini vegani, con ripercussioni sulla crescita Nonostante questo, la crescita dei bambini era normale in tutti i bambini latto - ovo vegetariani e nella maggioranza dei vegani. Solo in un bambino vegano di 7 mesi, allattato di maturazione psicomotoria. La causa era una insufficiente integrazione con Vit. B12 della dieta materna e del bambino. Dopo correzione del deficit di Vit. B12 con integratori nella una normalizzazione dello sviluppo psicomotorio. In 21 soggetti sono state eseguite analisi di laboratorio. Le analisi hanno evidenziato in genere valori normali di micronutrienti. Solo in pochi casi si sono notate alterazione del Ferro e Vit B12, dovute alla carenza in Italia di cibi contenenti questi nutrenti come integratori. Paesi, disporre anche in Italia di alimenti fortificati in minerali e vitamine, oggi piuttosto carenti sul mercato. ritorno alla normalità. pianificata in età pediatrica è sicura. E' da chiarire che la pianificazione dell'alimentazione nei bambini deve avvenire sempre, il "fai da te" senza consulenza pediatrica è da evitare in tutti i casi, non solo in caso di alimentazione vegetariana, ma anche e soprattutto per quella onnivora. Infatti è caso mai l'alimentazione onnivora oggi proposta dai pediatri che deve essere meglio pianificata, a partire dal divezzamento, viste le conseguenze sullo stato di salute dei bambini e adolescenti di oggi.

5 In questa fascia di età abbiamo il record dell'eccesso ponderale in Europa: il 21,2% dei bambini italiani è in sovrappeso o obeso, il 27,5% dei bambini non mangia mai verdura cruda e il 40% non consuma mai verdura cotta (2009 MDC, nell'ambito del progetto europeo Periscope - Pilot European Regional Interventions for Smart Childhood Obesity Prevention in Early Age - Inoltre, molte delle malattie che una volta comparivano in età adulta sorgono oggi in età pediatrica. Nella Posizione ADA 2009 è ben specificato, invece, che l'alimentazione vegetariana è in grado di prevenire e curare gran parte di queste malattie., a partire dal primo anno di vita, nella consapevolezza che una nutrizione corretta consente al bambino di crescere bene al riparo dalle principali malattie. In particolare è necessario che i pediatri non solo non ostacolino la scelta vegetariana da parte dei genitori, ma raggiungano con il tempo un livello di formazione tale anche in questo campo da poter fungere da supporto alle famiglie, senza costringerle al fai da te, che è sempre da evitare, in ogni tipo di alimentazione.