Dirigente scolastico: Prof. Giovanni Luca Barbonetti

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1 Istituto di Istruzione Superiore"Statista Aldo Moro" ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ISTITUTO PROFESSIONALE DEI SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE Via Colle della Felce - Fara in Sabina (RI) tel: fax: C.F RIIS001009@istruzione.it Dirigente scolastico: Prof. Giovanni Luca Barbonetti PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA

2 PREMESSA: l importanza di una scelta consapevole IL MONDO DEL LAVORO CERCA TECNICI SPECIALIZZATI:in Italia non ce ne sono a sufficienza Le aziende italiane domandano più di diplomati degli Istiuti Tecnici e Professionali l'anno. Sono solo 153 mila i diplomati che entrano nel mercato del lavoro. Questo significa che chi si iscriverà agli istituti tecnici e professionali nei prossimi anni avrà buone prospettive di trovare lavoro, in tempi brevi, con un diploma immediatamente spendibile nell'ambito delle professioni tecniche. La scelta della scuola secondaria superiore è fondamentale per la crescita di uno studente, sia come persona sia come cittadino. Gli studenti e le loro famiglie devono esserne consapevoli, perché da lì si costruisce il futuro. Se adeguatamente informati e orientati gli studenti potranno effettuare quelle scelte che possano metterli maggiormente in relazione con i fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni. Con il riordino ordinamentale della scuola secondaria superiore, e soprattutto degli Istituti Tecnici e Professionali, si è puntato ad aumentare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro e delle professioni al termine del percorso di istruzione e formazione. L orientamento si rivolge ai giovani anche attraverso il potenziamento degli spazi di alternanza scuola-lavoro, stage e tirocini in Italia e all estero, per contrastare ritardi e abbandoni nel percorso formativo. L Italia deve riscoprire la cultura dei mestieri e del lavoro tecnico, che sono stati per anni una risorsa importante della nostra economia. Un efficace orientamento dei giovani verso gli Istituti Tecnici e Professionali assume, pertanto, una doppia valenza strategica: perché contribuisce a riagganciare la filiera produttiva alla filiera formativa, e a contrastare la dispersione scolastica e l insuccesso formativo, ampliando le reali opportunità occupazionali.

3 PRIMA PARTE: IDENTITA' DELL' ISTITUTO Che cos'è il Pof? E' il Piano dell'offerta Formativa e si connota come un documento che esprime le scelte organizzative ed operative che caratterizzano in modo unitario la vita dell'istituto. Riflette pertanto la progettualità didattica ed educativa della scuola, ed inoltre il contesto culturale, sociale ed economico del Territorio. IL QUADRO STORICO-ISTITUZIONALE L Istituto Aldo Moro ad indirizzo commerciale, tecnico ed agrario è nato nell anno scolastico 1995/96 dalla fusione di tre distinte realtà scolastiche: L Istituto Tecnico Commerciale L Istituto Tecnico Industriale L Istituto Professionale per l Agricoltura e l Ambiente Dall'anno scolastico 2005/2006 si è aggiunto L Istituto Tecnico Commerciale serale (Corsi Serali "Progetto SIRIO" organizzati per classi del triennio) In previsione: il corso serale per il conseguimento del diploma di perito agrario (ultime tre classi), nell ambito del settore Servizi per agricoltura e lo sviluppo rurale, già funzionante, in orario mattutino, all interno dell I.I.S. Aldo Moro.

4 DATI ISTAT TERRITORIO L Istituto Statista Aldo Moro si trova a Passo Corese, la frazione più grande del comune di Fara Sabina (prov. Rieti), il secondo comune più grande per numero di abitanti (13.350) nella Provincia di Rieti. Il primo è Rieti. E' il comune più densamente popolato (243,3 abitanti/kmq) e quello con il più alto Tasso di Natalità (9,5) nella Provincia di Rieti. E', inoltre, il secondo comune con l'età media più bassa ( 41,7%) e con la più alta percentuale di coniugati (51,3%) nella Provincia di Rieti. Il tasso migratorio rispetto ai comuni confinanti è in costante aumento negli ultimi anni e la popolazione dei residenti stranieri nel 2010 si attesta sul 12,2 %. Naturalmente un così grande dinamismo almeno rispetto ai restanti comuni della provincia di Rieti è dovuto a precisi fattori quali la relativa vicinanza a Roma e la presenza di collegamenti metropolitani con la Capitale. QUADRO SOCIO-ECONOMICO DEL NOSTRO PAESE E SCELTE DELL ISTITUTO Il territorio di Passo Corese, all'interno della Provincia di Rieti, data la sua posizione geografica, appare come luogo privilegiato di un rapido e spesso caotico incremento demografico. Gli studenti, sempre più numerosi, che escono dalla terza media, hanno bisogno, ai fini di un orientamento efficace, di poter operare una scelta consapevole nell ambito di un ventaglio di opzioni il più possibile ampio e, naturalmente, funzionale all'acquisizione di pacchetti formativi in linea con tutte le possibilità offerte dal mercato del lavoro sia locale sia nazionale e internazionale; Passo Corese è al centro di quello che sarà il Polo Logistico Roma Nord, che nasce per promuovere lo sviluppo economico dell area sud del reatino. Date queste premesse, appare evidente che la realizzazione di un'area logistica di ragguardevoli dimensioni nel cuore della Bassa Sabina lascia presagire la fioritura di nuove attività industriali e commerciali, che richiederanno l'impiego di lavoratori dotati di una solida preparazione incentrata sulla confluenza di discipline economiche, tecnologiche, informatiche e linguistiche. La necessità di gestire le reti informatiche, di stringere rapporti commerciali, di favorire lo scambio di esperienze e tecnologie non può rinunciare alla presenza di giovani portatori di una cultura tecnico-linguistica in linea con il tempo presente. Le articolazioni offerte dal nostro Istituto garantiscono ai giovani del territorio la strutturazione di un bagaglio culturale moderno, adeguato ai tempi e immediatamente spendibile nel mercato del lavoro oppure utilizzabile per la prosecuzione degli studi in ambito universitario. SITUAZIONE CULTURALE Tra le realtà in positiva evoluzione e intenzionate ad interagire con la scuola si possono citare la Biblioteca Comunale, le associazioni: Pro Fara Sabina, Associazione Culturale Monte Acuziano, la sezione Avis di Fara in Sabina, Il Gruppo Folkloristico Città di Cures Fara Sabina, il Gruppo Volontariato Civile Squadra Antincendio. Si evidenzia come le famiglie, la cui partecipazione alla scuola è segnata da un discreto coinvolgimento, possano diventare risorse preziose, soprattutto se viene esaltata la loro indispensabile collaborazione nelle numerose attività programmate.

5 I NOSTRI PERCORSI FORMATIVI E I CURRICOLI DEGLI INDIRIZZI I nuovi Istituti tecnici: Settore tecnologico- Settore Economico Istituto Tecnico Tecnologico Indirizzi Elettronica ed elettrotecnica Istituto Tecnico Economico - Settore Marketing indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing ISTRUZIONE TECNICA ( Regolamento DPR 88/10) I nuovi Istituti Tecnici consentono una autonomia organizzativa e didattica più ampia rispetto ai licei, realizzando una efficace collaborazione con le imprese. La loro organizzazione didattica è centrata sull attività condotta in laboratori ben attrezzati e interconnessi con il sistema produttivo territoriale. L alternanza scuola-lavoro, i tirocini e gli stage sono parte integrante della progettazione formativa e consentono di acquisire le competenze scientifiche e tecnologiche richieste dalle imprese. Ma tra le novità più significative del riordino dell istruzione tecnica c è sicuramente la progettazione didattica per competenze. La didattica per competenze esige la multidisciplinarietà, la valorizzazione del laboratorio, dell'alternanza scuola-lavoro, delle tante risorse educative dell'extrascuola. Con la riforma, c è maggiore chiarezza per agevolare l orientamento e dare risposte precise ai ragazzi e alle famiglie, che si aspettano dalla scuola percorsi trasparenti e competenze spendibili per: L inserimento nelle attività produttive Il passaggio ai livelli superiori di istruzione e formazione L esercizio delle professioni tecniche regolamentate Si precisa inoltre che il regolamento richiama la raccomandazione del parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l apprendimento permanente (EQF). Il quadro europeo è volto a consentire il confronto tra i sistemi nazionali di qualificazione dei vari paesi. Struttura del percorso quinquennale Il percorso è articolato in due bienni e in un quinto anno. L orario delle lezioni è di 32 ore settimanali, che comprendono la quota riservata alle Regioni e l insegnamento della religione cattolica. Il primo biennio è dedicato all acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l assolvimento dell obbligo di istruzione e di apprendimenti che introducono progressivamente agli indirizzi in funzione orientativa. Il secondo biennio e l ultimo anno costituiscono l articolazione di un complessivo triennio in cui gli indirizzi possono articolarsi nelle opzioni richieste dal territorio e dal mondo del lavoro e delle professioni. Il quinto anno si conclude con l esame di Stato. Le commissioni giudicatrici possono avvalersi anche di esperti.

6 Autonomia delle scuole Sono annunciate quote di flessibilità possibili entro il monte ore annuale del 20% nel primo biennio, 30% nel secondo biennio e del 35% nel quinto anno. Questi spazi di flessibilità (secondo biennio e quinto anno) si aggiungono alla quota del 20% di autonomia rispetto al monte ore complessivo delle lezioni di cui già godono le scuole per rispondere meglio alle particolari esigenze formative legate all economia del Paese. Valutazione ed esami di Stato Sono previste prove finalizzate anche all accertamento delle competenze in contesti applicativi. Le Commissioni degli esami di Stato possono avvalersi anche di qualificati esperti del mondo economico e produttivo. Gli Istituti tecnici collaborano con le strutture formative accreditate dalle Regioni nel Poli tecnico professionali costituiti secondo le linee guida adottate dal MIUR (legge 40/2007), anche allo scopo di favorire i passaggi tra i sistemi di istruzione e formazione. La specializzazione tecnica superiore e gli sbocchi universitari Agli Istituti tecnici si riferiscono gli Istituti tecnici superiori con l obiettivo prioritario di sostenere lo sviluppo delle professioni tecniche a livello terziario, con le specializzazioni richieste dal mondo del lavoro, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese Dopo il completamento degli studi secondari, i diplomati degli istituti tecnici avranno l'opportunità, oltre all'inserimento nel mondo del lavoro e all'iscrizione all'università, di: iscriversi a percorsi brevi di 800/1000 ore per conseguire una specializzazione tecnica superiore (IFTS) per rispondere ai fabbisogni formativi del territorio iscriversi a percorsi biennali per conseguire un diploma di tecnico superiore nelle aree tecnologiche più avanzate presso gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) iscriversi all università per frequentare, per esempio, Ingegneria Meccanica, Ingegneria gestionale, Informatica. Istituto Tecnico indirizzo Elettronica Il corso Istituto Tecnico settore Tecnologico si sviluppa in un biennio ed un successivo triennio di indirizzo dove vengono sviluppate le discipline caratterizzanti il corso. La specializzazione attuata nell'iis "Moro" è "Elettronica ed elettrotecnica" e consente quindi di apprendere gli aspetti fondamentali del funzionamento degli apparati elettrici, elettronici ed informatici con riferimento all'acquisizione ed al processamento dei dati: lo studio dell'informatica e dei sistemi automatici, ossia computerizzati,costituisce dunque il cardine dell'intero corso di studio.

7 Quadro Orario I Biennio Articolazione ELETTRONICA ed ELETTROTECNICA I BIENNIO DISCIPLINE 1 anno 2 anno Religione Cattolica o attività alternative 1 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 Storia e Costituzione 2 2 Lingua inglese 3 3 Matematica 4 4 Diritto ed Economia 2 2 Scienze integrate 8 (4) 8 (4) Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 (2) 3 (2) Tecnologie informatiche 3 (2) - Scienze motorie e sportive 2 2 Scienze e tecnologie applicate - 3 TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32

8 Quadro Orario II Biennio e V anno Articolazione ELETTRONICA ed ELETTROTECNICA II BIENNIO V ANNO DISCIPLINE Percorso formativo unitario 3^ cl. 4^ cl. 5^ cl. Religione Cattolica o attività alternative Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Matematica Complementi di Matematica 1 1 Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5(4) 5(3) 6(4) Elettrotecnica ed Elettronica 7(2) 6(3) 6(4) Sistemi automatici 4(2) 5(3) 5(2) Scienze motorie e sportive Laboratorio di Tecnologia, Sistemi, Elettronica TOTALE ORE SETTIMANALI Le ore indicate tra parentesi si riferiscono alle ore di laboratorio. Lo studio delle discipline è arricchito e facilitato da stage presso aziende del settore (alternanza scuola lavoro),oltre a numerose attività riguardanti il rapporto tra la produzione di energia e l'ambiente, lo studio e l'applicazione dei pannelli fotovoltaici, gli amplificatori HI-FI, la robotica. Al termine del corso di studi il diplomato dell'istituto Tecnologico è dunque in grado di progettare gruppi di media complessità per l'acquisizione delle informazioni, sia a livello software che a livello hardware, nonchè gestire sistemi anche complessi operanti nel trattamento dei dati, a tutti i livelli, dal trattamento "analogico" a quello "digitale". Da un punto di vista didattico, nel biennio si sviluppano le discipline propedeutiche agli studi di carattere tecnico che sono poi approfondite nel triennio. Le attività di laboratorio costituiscono ovviamente un aspetto particolarmente importante in tutti i cinque anni di corso: dal laboratorio di fisica, di informatica, di tecnologia e disegno del biennio, sino al laboratorio di elettronica ed a quello di sistemi automatici nel triennio, gli studenti vengono introdotti nel migliore dei modi nelle discipline tecniche, approfondendo sia gli aspetti teorici che quelli strettamente tecnico-pratici. Il corso prevede infatti che ogni materia di indirizzo sia svolta per una cospicua parte in laboratorio, e le attrezzature disponibili consentono di svolgere attività particolarmente interessanti e stimolanti. Alla fine del quinto anno gli studenti sostengono l'esame di Stato e conseguono il diploma di istruzione tecnica, utile ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e l'istruzione superiore e alla preparazione all'inserimento nella vita lavorativa.

9 Profilo A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell'indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze: ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell'energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; nei contesti produttivi d'interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione. È in grado di: operare nell'organizzazione dei servizi e nell'esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell'automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all'innovazione e all'adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione; intervenire nei processi di conversione dell'energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza; nell'ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell'organizzazione produttiva delle aziende. Opportunità di lavoro In particolare questo tipo di studio consente: la libera professione con l'iscrizione nell'albo dei Periti Industriali per il progetto ed il rilascio di certificazioni di impianti termici, elettrici e telematici civili ed industriali, nonchè perizie presso le agenzie di assicurazione; di accedere alle carriere dei Corpi specializzati dell'esercito e delle Forze dell'ordine (Polizia e Carabinieri); l'insegnamento di materie tecnico-pratiche nelle scuole; l'accesso ai concorsi pubblici presso Enti statali e locali. Naturalmente è possibile accedere ad ogni facoltà universitaria, dove, in particolare per gli studi di tipo scientifico, il diploma dell'istituto Tecnologico offre un'ottima preparazione propedeutica. Progettualità d indirizzo: Robotica e Automazione, microprocessori, Corso per la realizzazione di circuiti stampati con macchine a controllo numerico, Progettazione e realizzazione di sistemi HI FI.

10 Istituto Tecnico Economico Istituto Tecnico Economico - Settore Marketing indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing L'Istituto Tecnico settore Economico si configura secondo l'indirizzo Economia, Finanza & Marketing che prevede la formazione del ragioniere quale esperto in problemi di economia aziendale, attento ai processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile; in grado di analizzare i rapporti tra l'azienda e l'ambiente in cui opera. Il corso propone una didattica ispirata ai più moderni orientamenti pedagogici: l'insegnamento di due lingue straniere durante tutto il quinquennio; attività di laboratorio; insegnamento di Economia aziendale; Acquisizione di abilità necessarie ad operare in ambienti sempre più informatizzati. Quadro Orario I Biennio Articolazioni: Amministrazione, finanza e Marketing I BIENNIO DISCIPLINE 1 anno 2 anno Religione Cattolica o attività alternative 1 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 Storia e Costituzione 2 2 Lingua inglese 3 3 Matematica 4 4 Diritto ed Economia 2 2 Scienze integrate 4 4 Geografia 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 Informatica 2 2 Seconda lingua comunitaria 3 3 Economia aziendale 2 2 TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32

11 Quadro Orario II Biennio e V anno Articolazioni:Amministrazione, finanza e Marketing II BIENNIO V ANNO DISCIPLINE Percorso formativo unitario 3^ cl. 4^ cl. 5^ cl. Religione Cattolica o attività alternative Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Matematica Scienze motorie e sportive materie d indirizzo (Amministrazione, finanza e Marketing) Seconda lingua comunitaria Informatica 2 2 Economia aziendale Diritto Economia politica TOTALE ORE SETTIMANALI per ciascuna articolazione Profilo Il profilo professionale é caratterizzato dal possesso di una consistente cultura generale accompagnata da buone capacità linguistico - interpretative e dalle seguenti competenze: utilizzo di metodi, strumenti, tecniche contabili per una corretta rilevazioni dei fenomeni gestionali; lettura, redazione d' interpretazione di ogni processo aziendale; gestione del sistema informativo aziendale; elaborazione di dati e rappresentazione efficace degli stessi; interpretazione delle strutture e delle dinamiche del contesto in cui opera; partecipazione al lavoro organizzativo individuale o di gruppo. Lo studio delle discipline di indirizzo è arricchito e facilitato da stage presso le aziende del settore (alternanza scuola-lavoro), nonché da numerose attività quali la pratica del turismo sostenibile, il progetto lingue europee, lo sportello aziendale.

12 Opportunità di lavoro Il Diploma ITE si può inserire nel mondo del lavoro in qualità di: L'accesso al mondo del lavoro riguarda pressoché tutte le realtà produttive, commerciali ed industriali, dove il diplomato si inserisce in qualità di: addetto alla contabilità; addetto alla segreteria; addetto alle vendite; addetto alla gestione del magazzino; impiegato di banca; imprenditore agente o rappresentante di commercio; libero professionista come consulente fiscale, promotore finanziario o assicurativo Naturalmente è possibile l'accesso a tutti i concorsi pubblici per diplomati, compresa la carriera presso i Corpi specializzati dell'esercito e Forze dell'ordine, oltre a qualunque facoltà universitaria, dove il diploma fornisce un'ottima preparazione propedeutica in particolare per gli studi a carattere giuridico-economico.

13 I nuovi Istituti Professionali: Settore Servizi Indirizzo: Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale GLI ISTITUTI PROFESSIONALI Regolamento DPR 87/2010 Linee Guida Direttiva 65/2010 Identita' degli istituti professionali 1. L'identita' degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l'accesso all'universita' e all'istruzione e formazione tecnica superiore. 2. I percorsi degli istituti professionali hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore. L orario delle lezioni è di 32 ore settimanali, che comprendono la quota riservata alle Regioni e l insegnamento della religione cattolica. I percorsi, che si riferiscono a risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze al fine di facilitare la mobilità sul territorio UE, si articolano in un primo biennio, finalizzato all assolvimento dell obbligo di istruzione, in un secondo biennio e in un quinto anno. Sono caratterizzati da un area di istruzione generale e da risultati di apprendimento e strumenti organizzativi e metodologici comuni a tutte la aree di indirizzo, nonché da profili culturali e risultati di apprendimento specifici per ciascun settore. Il biennio è caratterizzato da una prevalenza delle ore dedicate ad insegnamenti di istruzione generale rispetto quelle dedicate ad insegnamenti obbligatori di indirizzo. Negli ultimi tre anni invece, il rapporto si capovolge, al fine di acquisire una conoscenza sistemica del settore economico di riferimento. Nei percorsi si utilizzano metodologie finalizzate a sviluppare la capacità di analisi e soluzione dei problemi e a lavorare per progetti; si usano i laboratori e si applica l alternanza scuola lavoro. Agli Istituti professionali si riferiscono gli Istituti tecnici superiori con l obiettivo prioritario di sostenere lo sviluppo delle professioni tecniche a livello terziario, con le specializzazioni richieste dal mondo del lavoro, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese.

14 Istituto Professionale dei Servizi per l Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Indirizzo: Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale La struttura del percorso quinquennale L'Istituto Professionale settore Servizi per l'agricoltura dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e un quinto anno, al termine del quale gli studenti conseguono il diploma di istruzione professionale, utile anche ai fini della continuazione degli studi in qualsiasi facoltà universitaria. Nel primo biennio sono presenti sia discipline di carattere generale, necessarie per l'acquisizione di una buona cultura di base, sia discipline di indirizzo, relative allo specifico corso. Il secondo biennio è articolato in singole annualità per facilitare i passaggi tra diversi sistemi di istruzione e formazione. Il quinto anno è inoltre finalizzato ad un migliore raccordo tra scuola e istruzione superiore e alla preparazione all'inserimento nella vita lavorativa. Non viene tralasciata la pratica sulle attività informatiche, ormai indispensabile in ogni settore del lavoro. Trattandosi di un corso professionale, sono previste numerose attività pratiche e di laboratorio, che stimolano lo studente a un apprendimento efficace e consentono di conoscere gli aspetti e le particolarità della professione futura. Gli insegnamenti sono integrati dall'alternanza scuola-lavoro, durante la quale vengono proposte lezioni svolte da docenti provenienti dal mondo delle professioni e della ricerca, stage in azienda, attività pratiche di laboratorio. L'alternanza scuola-lavoro permette di avere punteggio aggiuntivo e titoli di preferenza in alcuni concorsi pubblici (Guardia Forestale e Giardiniere del comune di Roma). Il normale orario curricolare è arricchito da attività quali la Fattoria Didattica, il progetto Olio d'autore, la Capannina meteorologica e Cambiamenti climatici. Il corso coniuga la teoria con le attività pratiche e la disponibilità dei laboratori, della serra, degli ampi spazi verdi che circondano la Scuola hanno permesso, negli ultimi anni, di mettere a punto strategie e progetti orientati sugli alunni diversamente abili, ai quali proponiamo: Visite culturali; Serra e manutenzione delle aree verdi; Attività motorie e piscina; Didattica individualizzata.

15 Quadro Orario I Biennio SETTORE SERVIZI PER L AGRICOLTURA I BIENNIO DISCIPLINE 1 anno 2 anno Religione Cattolica o attività alternative 1 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 Storia e Costituzione 2 2 Lingua inglese 3 3 Matematica 4 4 Diritto ed Economia 2 2 Scienze integrate (scienze della Terra e biologia) 2 2 Scienze integrate (fisica) 2 2 Scienze integrate (chimica) 2 2 Tecnologia dell'informazione e Comunicazione Ecologia e Pedologia Scienze motorie e sportive 2 2 Laboratori tecnologici ed Esercitazioni TOTALE ORE SETTIMANALI Di cui 10 dedicate ai Laboratori

16 Quadro Orario II Biennio e V anno SETTORE SERVIZI PER L AGRICOLTURA II BIENNIO V ANNO DISCIPLINE Percorso formativo unitario 3^ cl. 4^ cl. 5^ cl. Religione Cattolica o attività alternative Lingua e letteratura italiana Storia Lingua inglese Matematica Biologia applicata 3 Scienze motorie e sportive Chimica applicata e processi di trasformazione 3 2 Tecniche di allevamento vegetale e animale 2 3 Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali Economia agraria e dello sviluppo territoriale Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore 5 6 Sociologia rurale e storia dell Agricoltura 3 TOTALE ORE SETTIMANALI Profilo A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale consegue i seguenti risultati in termini di competenze: Gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiereproduttive: agroambientale, agroindustriale, agrituristico, secondo i principi e gli strumenti dei sistemi di qualità. Individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle norme nazionali e comunitarie; Utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/ opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione; Assistere singoli produttori e strutture associative nell elaborazione di progetti concernenti lo sviluppo rurale; Organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e agroindustriali; Rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche; Gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione delle strutture a difesa delle zone a rischio; Intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici; Gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.

17 Opportunità di lavoro Il Diploma Professionale in Agraria permette di: iscriversi all'albo degli Agrotecnici e svolgere la libera professione, condurre aziende agrarie e zootecniche, svolgere lavoro di consulenza ai produttori agricoli singoli ed associati, gestire la valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari e agroindustriali effettuare consulenze nel campo dell'agricoltura biologica e integrata, controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico, realizzare attività promozionali per la valorizzazione di prodotti tipici agroalimentari, collaborare ad interventi per la prevenzione del degrado ambientale, intervenire nei progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell agriturismo, svolgere attività di vivaista, tecnico e progettista per interventi sul verde pubblico e privato, lavorare come agente commerciale nel settore agricolo, svolgere mansioni tecniche nel campo delle energie alternative e rinnovabili, essere assunto in qualità di: insegnante tecnico pratico nelle Scuole di Agraria; tecnico nei laboratori di analisi chimico agrarie, negli Enti pubblici e privati; assistente tecnico nelle Scuole pubbliche e private. La Maturità Professionale in Agraria consente di accedere a tutte le Facoltà Universitarie e ai corsi FIS (Formazione Integrata Superiore). Progettualità d indirizzo: o Pratica dell azienda agraria, o Piante officinali, o Capannina meteorologica.

18 Alternanza Scuola Lavoro L orario del Triennio viene integrato dall alternanza Scuola Lavoro, che comprende: o ore di lezione teorica o attività di stage presso: aziende produttrici, aziende di trasformazione e commercializzazione dei prodotti, aziende di marketing. Progetti d Istituto o Accoglienza, integrazione, orientamento o Cinema e Teatro o Itinerari artistici o Corsi di Lingua straniera all estero o Ragionare con gli scacchi o Olimpiadi della Matematica o E - Learning e supporto formativo on line o ECDL (Patente Europea d Informatica) o Ambiente e riciclo o Energia e Ambiente o Gruppo sportivo o Registro elettronico o Biblioteca scolastica multimediale o Corsi di Italiano per studenti stranieri o Sportello CIC con presenza di una Psicologa o

19 CORSI SERALI Da alcuni anni in Italia, come in molti Paesi europei, si avverte l esigenza di offrire ai tanti adulti che hanno interrotto gli studi, o non li hanno mai iniziati, l occasione di riavvicinarsi alla Scuola. Già da qualche anno è attivo presso la nostra Scuola un corso serale dell Istituto Tecnico Commerciale, a partire dal prossimo anno, sarà attivo anche un corso di Agraria. Per l iscrizione al primo anno è necessario presentare il diploma di Terza Media. Non esiste un limite massimo di età. L orario settimanale è di 25 ore, suddivise in 5 ore di lezione al giorno della durata di 50 minuti. Il sabato è libero. Lo studente lavoratore ha la possibilità di usufruire delle 150 ore di Diritto allo Studio Progetto SIRIO - Corso Serale Diploma di Ragioniere e Perito Commerciale Dall'anno scolastico 2005/2006 l'istituto d Istruzione Superiore STATISTA ALDO MORO promuove ed attua Corsi Serali "Progetto SIRIO" organizzati per classi del triennio. Il Corso SIRIO offre ai giovani e agli adulti, che per differenti motivi non possono frequentare i corsi diurni, l'opportunità di conseguire una ormai irrinunciabile formazione di base e di riconvertire in modo adeguato la propria professionalità. Non si tratta del vecchio corso serale, ma un progetto completamente nuovo rispondente alle esigenze e peculiarità degli adulti in apprendimento. Il Corso SIRIO prevede un percorso flessibile e modulare che consente di valorizzare le esperienze pregresse degli studenti riconoscendo dei crediti formativi che consentono accessi differenziati ai vari livelli dell'iter scolastico, sue accelerazioni e abbreviazioni anche attraverso esoneri parziali di frequenza. Il diploma rilasciato dal Corso SIRIO ha lo stesso valore di quello conseguito dal corso diurno. Destinatari: _ lavoratori di età maggiore di 18 anni; _ persone in attesa di occupazione; _ ex allievi che hanno abbandonato i corsi diurni anche in scuole di diverso indirizzo; _ persone che hanno conseguito la Licenza Media e non hanno proseguito gli studi; _ giovani e adulti stranieri che intendono conseguire un titolo di studi nel nostro Paese. Caratteristiche del Progetto Sirio RIDUZIONE DELL ORARIO SETTIMANALE Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì, per un totale di 25 ore settimanali. Il sabato è libero, ma può essere utilizzato per attività individualizzate o per il recupero. La durata delle singole ore è di cinquanta minuti. Le materie da studiare sono sette, secondo il seguente quadro orario:

20 Quadro orario Corso Sirio Disciplina III IV V Italiano Storia Inglese Matematica Economia Aziendale Diritto Economia politica Totale generale Gli studenti che per motivi di lavoro o di famiglia non possono rispettare l orario curricolare usufruiscono di permessi di entrata posticipata e di uscita anticipata non eccedenti le due ore. Per gli assenti è attivo un sistema di comunicazione in rete tra studenti e docenti di ogni classe che permette di tenersi aggiornati sulle lezioni. La frequenza regolare è, comunque, consigliata a tutti gli studenti, considerato che l attività didattica, compreso lo studio e lo svolgimento di esercitazioni, viene svolta per la maggior parte in aula. PERCORSI FLESSIBILI E MODULARI Ogni disciplina viene suddivisa in moduli brevi ed intensivi. Il superamento del modulo determina un credito che permette all alunno di non essere più sottoposto a verifica delle stesse competenze nell anno in corso, o nell anno successivo, qualora dovesse ripetere la classe. I programmi sono identici a quelli dei corsi del mattino in quasi tutte le materie, tuttavia si procede ad adattamenti in rapporto al tipo di utenza del corso serale. Il progetto è organizzato per classi aperte ed applica le flessibilità curricolari proposte dall'autonomia Scolastica. RICONOSCIMENTO DEI CREDITI FORMATIVI I crediti formativi consistono in competenze già acquisite e si distinguono in: a) crediti formali - studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali e/o legalmente riconosciuti; b) crediti non formali - esperienze maturale in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l indirizzo di studi.. Il riconoscimento dei crediti è automatico nella prima ipotesi, richiede una valutazione del Consiglio di Classe in quelle successive, e comporta la promozione anticipata in una o più discipline e quindi l esonero dalla frequenza delle stesse.

21 TUTORING Uno dei docenti del Consiglio di Classe fornisce aiuto ai singoli allievi in difficoltà rispetto: _ al loro inserimento nel sistema scolastico; _ all attivazione di strategie idonee a colmare carenze culturali; _ all assistenza per difficoltà di ordine alle scelte degli studi o dei percorsi formativi. Esame di Stato Alla fine del quinto anno gli studenti sostengono l' Esame di Stato e conseguono il diploma di istruzione tecnica, utile ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e l'istruzione superiore e alla preparazione all'inserimento nella vita lavorativa. Profilo Professionale Il corso SIRIO fa conseguire lo stesso Titolo di Studio del corso diurno IGEA (Indirizzo Giuridico Economico Aziendale), che è stato organizzato in funzione di una consistente formazione culturale, buone capacità linguistico-espressive, logico-interpretative ed una consapevolezza ampia e sistematica dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico, organizzativo e contabile. Il progetto IGEA si prefigge di fornire all esperto in economia aziendale gli strumenti per affrontare con metodi appropriati i problemi tecnici, organizzativi e gestionali e per interpretare il cambiamento continuo in aziende operanti nel settore pubblico e privato in un rapporto di lavoro dipendente, ma anche come libero professionista. Sbocchi professionali Il corso ragionieri progetto Sirio consente sia il proseguimento degli studi universitari in tutte le facoltà che l accesso nel mondo delle imprese industriali, di servizi o consulenza, private o pubbliche, a vario titolo e in diversi ambiti professionali. Consente di esercitare la libera professione di ragioniere commercialista, titolare d impresa, consulente finanziario, agente di commercio. Iscrizioni Sono aperte fino al 31 agosto. Il Dirigente valuta la possibilità di iscrizione in corso d anno. Per iscriversi occorre compilare gli appositi modelli, e provvedere al pagamento della tassa ministeriale, pari ad euro 15,13, e del contributo d Istituto, pari ad euro 80,00. Il materiale d iscrizione può essere ritirato presso la segreteria dell'istituto anche in orario diurno. Per ulteriori informazioni si può contattare il Coordinatore dei Corsi Prof. Alfredo Carissimi o l Ufficio di segreteria inviando una all indirizzo riis001009@istruzione.it oppure telefonare dal lunedì al sabato (fino alle ore 14:00) al numero: fax ISCRIZIONI TERZE QUARTE E QUINTE CLASSI

22 SECONDA PARTE: SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE MISSION DEL NOSTRO ISTITUTO Creare le condizioni per la formazione dell uomo e del cittadino in gado di affrontare i problemi del mondo reale, capace di inserirsi attivamente nel mondo del lavoro, aperto alle innovazioni sociali, economiche e tecnologiche di una realtà in costante mutamento. FINALITA L Istituto Aldo Moro si prefigge la finalità di guidare i giovani nel difficile passaggio dall età adolescenziale a quella adulta. In particolare il nostro Istituto persegue i seguenti obiettivi: fornire ai giovani le competenze indispensabili all inserimento nel mondo del lavoro; fornire le conoscenze opportune per quei giovani che intendono proseguire gli studi nel percorso universitario; fornire agli alunni diversamente abili un percorso scolastico adeguato alle condizioni psico-fisiche e intellettuali di ciascuno, in modo da conseguire competenze spendibili nella società e nel mercato del lavoro. In particolare si evidenziano le seguenti finalità: FINALITA TRASVERSALI AI DIVERSI PERCORSI CULTURALI L Istituto, attraverso le attività curricolari ed extracurricolari, si propone di stimolare un adeguata cultura che consenta una formazione organica, spendibile nel mondo del lavoro, ma valida anche per coloro che intendano proseguire gli studi. PROFESSIONALI Nell Istituto sono presenti indirizzi di studio che hanno come esito finale la formazione di figure professionali nelle aree: aziendale, economica, tecnologica, professionale per i servizi. La scuola si propone di formare giovani che abbiano una mentalità flessibile, che riescano a raggiungere conoscenze e competenze adeguate alle richieste del mondo del lavoro, che sappiano interpretare i rapidi mutamenti e le costanti variazioni della società. OBIETTIVI Le finalità sopra esplicitate si traducono nei seguenti obiettivi: conoscenza ed uso corretto delle regole della vita scolastica; capacità di comunicare tra pari e con gli adulti; capacità di essere consapevoli dei propri e degli altrui valori, di rispettare le differenze e di essere tolleranti; capacità di lavorare autonomamente e in gruppo; acquisizione di un metodo di lavoro appropriato e flessibile; capacità di eseguire con cura e puntualità il lavoro scolastico; consapevolezza di vivere in una scuola che si rapporta costantemente con il territorio ed il mondo del lavoro; acquisizione di capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione critica; capacità di cogliere la realtà nella sua complessità; assunzione di responsabilità nel rapporto con l ambiente; capacità di iniziativa, di autonomia di giudizio e di scelta; capacità di adattarsi al cambiamento; acquisizione del concetto di salute inteso come sviluppo della persona nella sua specificità e nel rapporto positivo con il mondo esterno.

23 FONTI ISPIRATRICI DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA DELL ISTITUTO ALDO MORO LA COSTITUZIONE Le finalità educative della nostra Istituzione scolastica si ispirano innanzitutto agli articoli della nostra Costituzione che sanciscono i principi della democrazia: Art.1: Principio di democraticità: una scuola democratica, ponte di passaggio tra la famiglia, primigenio nucleo formativo della persona, e la società come luogo di integrazione con gli altri individui e di esplicazione della propria personalità. Art.2: Riconoscimento e garanzia dei diritti inviolabili (la scuola come formazione sociale). Questa qualità della scuola, la pone all interno del concetto di formazione sociale, laddove si dice che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili della persona anche all interno delle formazioni sociali dove essa svolge la propria personalità. Il diritto alla libertà di apprendimento, alla luce dell art.2 della Costituzione, richiede che l istituzione scolastica garantisca al singolo discente di sviluppare la propria personalità mediante l acquisizione di apprendimenti che devono essere liberi, critici, sistematici e unitari. Art. 3: Diritto di uguaglianza sostanziale (diversità). La scuola, infatti, come servizio pubblico, si ispira al principio dell eguaglianza sostanziale dei diritti dei discenti (art.3,2 co. Cost.): a tutti va garantita la parità di condizioni e di trattamento nel servizio erogato, indipendentemente da razza, lingua, sesso, religione. Art. 4: Diritto al lavoro diritto di svolgere una funzione che concorra al progresso del Paese, ecc.. Sarà quindi necessario, nella scuola, rendere effettiva per gli alunni la possibilità di scegliere la propria strada, orientando gradualmente lo studente verso scelte scolastiche che non siano premature rispetto all'età dell'alunno, non siano di fatto irreversibili e presuppongano, quindi, una struttura tendenzialmente unitaria e flessibile del sistema scolastico. Art.33: libertà di insegnamento: La libertà va intesa non come licenza, ma come dovere di conseguire i risultati in rapporto ai diversi indirizzi di scuola. Art. 34: diritto allo studio La scuola è aperta a tutti. L istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Questo vuol dire "diritto allo studio", e in questo trovano fondamento la "centralità dello studente" e la "centralità della scuola E' necessario, allora, che la scuola tenga conto delle ineguaglianze, delle condizioni di partenza e in genere delle condizioni personali, familiari, ambientali, economiche, sociali e culturali degli alunni, e disponga pertanto di mezzi idonei a compensare per quanto possibile le suddette ineguaglianze.

24 STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI Lo Statuto delle studentesse e degli studenti (dpr , n.249, modificato dal DPR 21/11/2007, n.235), è stata una conquista per l attuazione dei diritti e dei doveri degli studenti nella comunità scolastica. In esso la scuola è definita come comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle posizioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e con i principi generali dell ordinamento italiano. Questa visione è attenta anche alla definizione dei doveri che gli studenti sono tenuti ad osservare, relativamente allo studio,al rispetto per le persone e per le disposizioni organizzative, alla correttezza nei comportamenti e alla cura dell ambiente scolastico, riconosciuto quale importante fattore di qualità della vita della scuola. CITTADINANZA E COSTITUZIONE Con la legge n. 169, è stato introdotto l insegnamento Cittadinanza e Costituzione che ha offerto l occasione per rivedere il rapporto tra scuola e la Costituzione, recuperando il compito educativo ad essa affidato. Ogni scuola è chiamata in proposito a intervenire con la riflessione,con l approfondimento dei problemi e con la sperimentazione a recuperare i valori e i principi sanciti dalla Carta costituzionale. Ovunque si sottolineano l importanza delle dimensioni trasversali e multidisciplinari, e l esperienza di partecipazione alla vita della scuola, sul piano dell esercizio della democrazia diretta o delegata, anche in riferimento ai processi decisionali, per mettere in pratica l esercizio dei diritti e dei doveri dentro la scuola. Attenzione si rivolge poi, oltre al curricolo esplicito, anche al curricolo nascosto o implicito, che è assai importante didatticamente, perché tiene conto dei vissuti reali, sia degli studenti, sia dei docenti, per i quali è indispensabile un adeguato sostegno formativo. L EUROPA Il nostro Istituto fa poi riferimento alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del , relativa alle competenze chiave per l apprendimento permanente, presentando le otto competenze chiave da acquisire al termine dell istruzione obbligatoria, negli allegati al DM n. 139 (Regolamento recante norme in materia di adempimento dell obbligo di istruzione), che si riferiscono sia all asse dei linguaggi, sia a quello scientifico-tecnologico, sia a quello storico-sociale. Pertanto nella Raccomandazione sopra citata vengono individuati i seguenti otto ambiti di competenze chiave: 1. Comunicazione nella madrelingua; 2. Comunicazione nelle lingue straniere; 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. Competenza digitale; 5. Imparare ad imparare; 6. Competenze sociali e civiche; 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. Consapevolezza ed espressione culturale. Il termine competenza è stato infatti riferito a una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Allo stesso tempo, le competenze chiave sono quelle

25 di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l inclusione sociale e l occupazione. Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzio ne o di formazione e servire come base al proseguimento dell apprendimento nel quadro dell educazione e della formazione permanente. Partendo da questo quadro di riferimento l Istituzione scolastica ha il compito di trasferire nel piano dell offerta formativa attività e opportunità che permettano al discente di fare bottega di democrazia, permettendogli di crescere come cittadino consapevole. I DOCUMENTI E LE POLITICHE COMUNITARIE Il Consiglio europeo nella sessione straordinaria il 23 e 24 marzo 2000 a Lisbona ha concordato l obiettivo strategico di: diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. I valori fondanti della strategia di Lisbona sono incentrati sul principio che l istruzione e la formazione stimolano la crescita e l occupazione. A tal fine il Consiglio dell Unione europea del 2009 sullo sviluppo del ruolo dell istruzione incoraggia il partenariato tra imprese, ricerca, istruzione e formazione. Un'istruzione e formazione tecnica e professionale di elevata qualità sono fondamentali per consentire all Europa di affermarsi come società della conoscenza e competere in maniera efficace nell economia globalizzata. In sostanza, occorre creare una cultura di impresa più solida e una forza lavoro meglio qualificata in rapporto a un mercato del lavoro più dinamico. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La scuola che diventa baluardo di democrazia, di convivenza civile e di legalità, è credibile, nella sua funzione educativa quando è in grado di proporre modelli positivi di comportamento. Sarà, quindi essenziale guidare all acquisizione di competenze sociali e civiche, che consentano la partecipazione responsabile alla vita sociale e lavorativa dalla società. Elaborare percorsi in grado di permettere l acquisizione dei principi e delle regole che sono alla base della convivenza civile, il rispetto della legalità, l osservanza di diritti e di doveri. Per conseguire gli obiettivi di merito, sarà necessaria la collaborazione fra docenti anche in riferimento al la valutazione del comportamento degli studenti A questo riguardo sarà utile far riferimento alle innovazioni introdotte dalla legge 53 del 2003 e della legge 169 del 2008 per quanto riguarda il comportamento, che è oggetto di specifica valutazione, accanto agli apprendimenti disciplinari e alle competenze. Oltre alle competenze sociali e civiche di fonte europea, sarà necessario utilizzare altri strumenti analitici per individuare le componenti del comportamento che riguardano: l insieme delle interazioni che l allievo instaura con i compagni, l impegno, l attenzione e la concentrazione, il metodo di studio. Inoltre, la presenza nelle nostre classi di ragazzi che provengono da diversi paesi, con diverse tradizioni, lingue, culture, religioni spinge la scuola a cercare itinerari formativi che valorizzino il dialogo fra i modi diversi con cui le diverse culture affrontano i temi della cittadinanza.

26 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA Dovranno essere valorizzati i rapporti tra scuola e famiglia come modalità per collegare il mondo degli affetti familiari con quello delle relazioni e delle istituzioni sociali. E proprio questo il vero fondamento del patto educativo di corresponsabilità fra scuola e famiglia, richiesto dalla normativa. Esso coinvolge direttamente insegnanti, alunni e genitori invitandoli a concordare, responsabilmente, modelli di comportamento coerenti con uno stile di vita in cui si assumono impegni, rispettando l ambiente sociale in cui si è ospitati. La valenza educativa di tale strumento sta in particolare nella richiesta all impegno per famiglie di seguire attentamente i propri ragazzi rispetto al loro rapporto con la scuola, entrando in costante relazione con essa. Anche la partecipazione studentesca può rappresentare uno strumento di aggregazione dei giovani nei percorsi di educazione e di crescita personale e comunitaria. La scuola allora diventa la palestra ideale dove si favorisce l esercizio della democrazia e diviene punto di riferimento per tutti gli studenti. La partecipazione ad iniziative di cittadinanza attiva promosse dalla nostra Istituzioni scolastica, anche in collaborazione con il territorio, le attività di volontariato, la tutela dell ambiente, la promozione dei valori positivi insiti nello sport e nelle competizioni anche agonistiche, l educazione alla salute, l educazione stradale, infine, configurano opportunità di accesso al credito formativo. ALUNNI DI DIVERSA NAZIONALITA Negli ultimi anni, con l aumento dei processi migratori, l ingresso nella scuola di un numero sempre maggiore di alunni, appartenenti a famiglie di immigrati di diversa nazionalità, è diventato un tratto comune e diffuso della nostra scuola. La provenienza nazionale e l origine culturale di questi studenti sono molto eterogenee, denotando ritmi di crescita continui. Appare evidente che se questi ritmi di crescita continueranno anche nel futuro, la scuola continuerà ad avere sempre di più un ruolo centrale di socializzazione e di integrazione, con caratteristiche di multiculturalità e di plurilinguismo Attraverso l indagine sulle problematiche relative ai processi di interazione-integrazione la scuola si pone l obiettivo di coniugare le differenti peculiarità con una visione culturale comune e condivisa. Un ruolo importante per la scuola è quello di individuare la domanda di formazione che questi alunni richiedono in termini di integrazione; domanda che è necessariamente diversa da quella degli studenti italiani. Per aiutare gli alunni e le famiglie immigrate, le misure di sostegno linguistico, in particolare, sono di gran lunga quelle più diffuse. Ma le richieste che questi discenti rivolgono alla scuola non sono esclusivamente di natura linguistica. Infatti, le aspettative di alunni e studenti sono di scolarizzazione (in termini di successo scolastico e di socializzazione scolastica); di preparazione ai fini di un lavoro, dal momento che la scuola è considerata un mezzo di promozione sociale e culturale; di padronanza sicura della lingua italiana; di possibilità di progetti lavorativi futuri per sé e per la propria famiglia. Nella programmazione degli interventi mirati all integrazione linguistica, grazie ad una maggiore padronanza dei mezzi espressivi della lingua italiana, e all integrazione culturale, si proseguono le esperienze già realizzate negli anni scorsi e una individuazione delle migliori pratiche da attivare nel rispetto del Piano dell offerta formativa (POF) e dell autonomia scolastica, naturalmente d intesa con gli Enti locali e gli altri soggetti che sul territorio interagiscono per l integrazione.

27 In particolare, per quanto concerne gli alunni con cittadinanza non italiana, si fa riferimento alla C.M. n. 8/2013 rilevando che essi necessitano anzitutto di interventi didattici relativi all apprendimento della lingua e solo in via eccezionale della formalizzazione tramite un Piano Didattico Personalizzato. Pertanto il POF di istituto pone fra i suoi obiettivi quello di favorire, con tutte le iniziative opportune, l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri. ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La presenza nella scuola di alunni con situazioni particolari di apprendimento è un dato di fatto che richiede all istituzione scolastica notevoli sforzi educativi e formativi orientati a garantire il diritto allo studio e a promuovere l integrazione, le pari opportunità e il rispetto delle differenze in attuazione del principio di eguaglianza sostanziale (art 3 della Costituzione). Per conseguire questi scopi, il compito primario della scuola sarà quella di rilevare adeguatamente la domanda formativa di ciascun alunno, al fine di progettare percorsi formativi personalizzati che consentano ai discenti l espandersi delle proprie potenzialità. Lo strumento fondamentale che il DPR 275/1999 (regolamento sull autonomia) attribuisce alle scuole autonome per garantire e realizzare interventi di educazione, istituzione e formazione mirati allo sviluppo della persona umana (art 1) è il piano dell offerta formativa, quale documento costitutivo della scuola (art 3). All interno, quindi, del quadro normativo previsto dal DPR 275/99 la scuola attiva interventi idonei negli spazi dell autonomia didattica organizzativa e di ricerca. In riferimento agli alunni disabili si terranno in considerazione sia le norme della legge 104/92, trasferite nella parte che riguarda l istruzione agli art del D lgs 297/1994; in essi si afferma che l obiettivo dell integrazione degli alunni con handicap è quello dello sviluppo delle sue potenzialità nell apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ( DSA ) Per ciò che concerne gli studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA) si dovranno tener presente: - Le indicazioni emanate dal DM 12/7/2011 n 5669, in attuazione dell art 7, comma 2, legge 8 ottobre 2010, n 170 (linee guida per il diritto allo studio degli studenti con DSA); - Le Indicazioni operative concernenti la direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 recante "Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" - (C.M. n. 8 del 6 marzo 2013); - La Nota prot del 27 giugno 2013; - La Nota prot. n del 22 novembre La nostra Istituzione avrà cura di attivare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative, con l obiettivo comune di migliorare sempre più la qualità dell inclusione, la personalizzazione degli apprendimenti, la valorizzazione delle diversità, nella prospettiva dello sviluppo delle potenzialità di ciascuno.

28 Piano Didattico Personalizzato E opportuno considerare il fatto che per i DSA non è prevista la figura dell insegnante di sostegno, ma la redazione per l alunno di un Piano Didattico Personalizzato, una programmazione di attività didattica individualizzata, strumenti compensativi, misure dispensative, verifiche personalizzate. La Nota prot. n del 22 novembre 2013 richiama l attenzione sulla distinzione tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento. Nella quotidiana esperienza didattica si riscontrano momenti di difficoltà nel processo di apprendimento, che possono essere osservati per periodi temporanei in ciascun alunno. La scuola può intervenire nella personalizzazione in tanti modi diversi, informali o strutturati, secondo i bisogni e la convenienza; pertanto la rilevazione di una mera difficoltà di apprendimento non dovrebbe indurre all attivazione di un percorso specifico con la conseguente compilazione di un Piano Didattico Personalizzato. In ultima analisi, al di là delle distinzioni sopra esposte, nel caso di difficoltà non meglio specificate, soltanto qualora nell ambito del Consiglio di classe si concordi di valutare l efficacia di strumenti specifici questo potrà comportare l adozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato, con eventuali strumenti compensativi e/o misure dispensative. Non è compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è opportuna e necessaria l adozione di particolari strategie didattiche. Si ribadisce che, anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno dato diritto alla certificazione di disabilità o di DSA, il Consiglio di classe è autonomo nel decidere se formulare o non formulare un Piano Didattico Personalizzato, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione. E quindi peculiare facoltà dei Consigli di classe o dei team docenti individuare,eventualmente, anche sulla base di criteri generali stabiliti dal Collegio dei docenti, casi specifici per i quali sia utile attivare percorsi di studio individualizzati e personalizzati, formalizzati nel Piano Didattico Personalizzato, la cui validità rimane comunque circoscritta all anno scolastico di riferimento. Inoltre, per i docenti sono previsti corsi e master per la formazione specifica, attivati dalle Università. INTEGRAZIONE, AUTONOMIA, SOCIALIZZAZIONE Nel POF d Istituto questi tre diversi aspetti vengono considerati in una prospettiva di integrazione, di autonomia e socializzazione Infatti, il POF dell Istituto propone un prospetto con i seguenti obiettivi: a) favorire, attraverso l intervento educativo, l integrazione degli alunni diversamente abili con modalità diverse e specifiche del singolo e della classe in cui è inserito. b) favorire l identificazione dei disturbi evolutivi specifici dell apprendimento (DSA), rilevando le difficoltà di letto-scrittura e calcolo; predisporre misure adeguate sul piano didattico, educativo e di valutazione, per recuperare le difficoltà linguistiche e logico-matematiche; individuare e definire modalità di formazione dei docenti sui DSA. c) Favorire, con tutte le iniziative opportune, l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri.

29 FORMAZIONE Il confronto, sia individuale, sia attraverso diversi Convegni, sui temi dell integrazione e dell handicap, su quelli dell ambiente, del volontariato, della Protezione civile promossi da questa scuola, negli ultimi anni, con studenti e genitori, alla presenza di molteplici rappresentanti di varie agenzie formative territoriali, dell Ente Locale, del Prefetto, delle forze dell ordine. Tale confronto si pone il duplice scopo di superare l'autoreferenzialità che connota generalmente l elaborazione dei vari POF della scuola italiana e di individuare la domanda formativa soggettiva ed oggettiva degli alunni, distinguendo i valori educativi fondamentali, rispetto ai tanti, suggeriti dall extra scuola. Si eviterà, quindi, di duplicare attività già offerte dal territorio, ottimizzando, semmai, realtà formative territoriali già consolidate e significative sul piano educativo. La programmazione educativa e didattica Attraverso la programmazione, svolta in forma collegiale ed individuale dai docenti, si intende favorire una relazione costante tra insegnamento ed apprendimento, per prevedere e predisporre i diversi aspetti dell attività didattica, affinché da un lato l insegnamento produca un apprendimento efficace e dall altro, il processo di apprendimento regoli le fasi e gli adeguamenti all interno dell insegnamento. I livelli della programmazione didattica ed educativa sono i seguenti: - Il Collegio dei docenti - I Dipartimenti - Il Consiglio di classe - Il singolo Docente La programmazione del Collegio dei docenti Il Collegio si esprime sui criteri generali rispetto alle modalità di lavoro, alla verifica dell apprendimento e di valutazione generale degli studenti in coerenza con quanto programmato. La programmazione disciplinare dei Dipartimenti E effettuata dai Dipartimenti disciplinari per le classi prime riferiti ai quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale), che affiancano ed integrano le funzioni dei dipartimenti già istituiti ed operanti nelle altre classi nella definizione degli obiettivi disciplinari. I dipartimenti contribuiscono all analisi formativa dell asse e alla scelta dei nuclei fondanti di conoscenza, in riferimento alle competenze, sui quali sviluppare le Unità Formative di Apprendimento, all individuazione delle competenze chiave su cui inserirle, alla definizione delle linee per lo sviluppo dei percorsi di apprendimento. Il Collegio dei Docenti ha in particolare individuato i seguenti Dipartimenti: - Dipartimento di Matematica; - Dipartimento Tecnologico; - Dipartimento di Scienze sociali; - Dipartimento di Linguistica; - Dipartimento di Bio-Scienze - Dipartimento per il Sostegno..

30 Il piano di lavoro del Consiglio di Classe E un documento che il consiglio predispone all inizio dell attività didattica annuale e che si articola nei seguenti punti: - Analisi dei livelli di partenza della classe - Individuazione dei bisogni e/o dei problemi formativi e culturali degli allievi - Programmazione dell attività didattica interdisciplinare - Individuazione degli obiettivi educativi - Scelta delle attività integrative - individuazione, sulla base di criteri generali stabiliti dal Collegio dei docenti, di casi specifici per i quali sia utile attivare percorsi di studio individualizzati e personalizzati, formalizzati nel Piano Didattico Personalizzato Il piano di lavoro del Consiglio di classe, è desunto dal verbale del consiglio stesso ed è comunicato nel corso dei consigli di classe aperti alle componenti studenti e genitori. Il piano di lavoro individuale del docente Viene predisposto sulla base delle indicazioni programmatiche dei Dipartimenti e si articola nei seguenti punti fondamentali: - Analisi dei livelli iniziali della classe - Definizione degli obiettivi di apprendimento in termini di conoscenze e competenze - Indicazione dei contenuti nella loro scansione quadrimestrale - Scelta dei metodi e degli strumenti di lavoro - Scelta delle modalità di verifica e di valutazione La Relazione finale del docente Viene predisposta alla fine dell anno scolastico e rappresenta un momento importante all interno della valutazione finale che il docente struttura sia tenendo conto della didattica attuata, sia degli aspetti educativi formativi che interagiscono nel rapporto di insegnamento-apprendimento. Si articola nei seguenti punti fondamentali: - Sintesi sullo svolgimento delle attività didattiche - Analisi del clima apprenditivo ed educativo nell ambito della classe - Verifica delle attività progettuali VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione degli apprendimenti, del comportamento degli studenti e la certificazione delle competenze costituiscono un processo unitario di accertamento che fa carico a ciascuna istituzione scolastica e che è a fondamento della prestazione didattica da erogare. Questo processo fornisce ai docenti elementi positivi, ma rileva anche gli aspetti che devono essere migliorati nel processo di insegnamento-apprendimento. In questo senso la valutazione assume a una connotazione formativa in quanto mira allo sviluppo delle potenzialità degli studenti. Nel regolamento sulla valutazione,dpr n 122/09 la valutazione è espressione dell autonomia professionale propria della funzione docente, e ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. Inoltre, la valutazione deve essere coerente con gli obiettivi di apprendimento previsti nel POF, deve essere equa, trasparente, tempestiva e certificata dalla scuola.

31 Valutazione disciplinare Ciascun docente deve indicare nel proprio Piano di Lavoro, redatto all inizio di ogni anno scolastico, la tipologia degli strumenti che intende utilizzare per verificare le abilità acquisite dallo studente durante il percorso didattico. Generalmente possono essere previste, in relazione alle scelte compiute da ciascun docente e da ciascun Consiglio di Classe, diversi tipi di prove adatte ad accertare particolari abilità. Il docente di ciascuna disciplina propone il voto intero in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante il quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell impegno, dell interesse e della partecipazione dimostrati nell intero percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati. Criteri per le valutazioni finali degli studenti Criteri di valutazione per le classi prime, seconde e terze (risultati di apprendimento specificati in termini di competenze) Decreto Ministeriale 22 agosto 2007, N. 139 RISPETTARE LEGGI/REGOLAMENTI/REGOLE Puntualità: nell ingresso della classe nelle giustificazioni delle assenze e dei ritardi nell esecuzione dei compiti assegnati in classe nei lavori extrascolastici nella riconsegna dei compiti assegnati OBIETTIVI SOCIO-COMPORTAMENTALI RISPETTARE IL PATRIMONIO Della classe Dei laboratori Degli spazi comuni Dell ambiente e delle risorse naturali LAVORARE IN GRUPPO Partecipare in modo propositivo al dialogo educativo, intervenendo senza sovrapposizione e rispettando i ruoli Porsi in relazione con gli altri in modo corretto e leale, accettando critiche, rispettando le opinioni altrui e ammettendo i propri errori Socializzare con i compagni e con i docenti Rispettare i tempi di apprendimento degli altri COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Tutti gli studenti devono acquisire nel biennio competenze chiave di cittadinanza necessarie per entrare da protagonisti nella vita di domani. Le competenze chiave di cittadinanza previste dal Documento Tecnico sono: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare informazioni. I giovani possono acquisire tali competenze attraverso conoscenze e abilità riferite a competenze di base riconducibili ai seguenti quattro assi culturali:

32 GLI ASSI CULTURALI Asse dei linguaggi: prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire delle tecnologie della comunicazione e dell informazione. Espressione adeguata del linguaggio del corpo Asse matematico: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare i dati e interpretarli, sviluppando deduzione e ragionamenti. COMPETENZE CHIAVE Imparare a imparare Progettare Comunicare Collaborare/partecipare Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire/interpretare l informazione ricevuta COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DESCRITTORI Essere in grado di: organizzare e gestire il proprio apprendimento utilizzare un proprio metodo di studio e lavoro elaborare e realizzare attività seguendo la logica della progettazione Essere in grado di: Comprendere e rappresentare testi e messaggi di genere e di complessità diversi, formulati con linguaggi e supporti diversi Lavorare, interagire con gli altri in precise e specifiche attività collettive. Essere in grado di: comprendere, interpretare ed intervenire in modo personale negli eventi del mondo costruire conoscenze significative e dotate di senso esplicitare giudizi critici distinguendo i fatti dalle operazioni, gli eventi dalle congetture, le cause dagli effetti. COMPETENZE DA ACQUISIRE A CONCLUSIONE DELL OBBLIGO SCOLASTICO Asse dei linguaggi Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio letterario Utilizzare e produrre testi multimediali Asse matematico Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche individuando invarianti e relazioni Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

33 Asse scientifico-tecnologico Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità analizzare quantitativamente e qualitativamente i fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall esperienza METODOLOGIE DIDATTICHE Asse storico-sociale Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche ed in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Collocare l esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione a tutela della persona, della collettività e dell ambiente Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio Il consiglio di classe al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi prefissati, programma di mettere in atto diverse strategie e di avvalersi degli strumenti didattici di volta in volta ritenuti più idonei a consentire la piena attuazione del processo insegnamento/apprendimento nell ottica della didattica laboratoriale. Lezione frontale Lezione dialogata Lezione cooperativa Metodo induttivo e deduttivo Scoperta guidata Lavori di gruppo Problem solving Brain storming Analisi dei casi Attività di laboratorio Stage Viaggi di istruzione e visite guidate Libri di testo Riviste specializzate Appunti e dispense Video/audio cassette Cd Rom Manuali e dizionari ATTREZZATURE E STRUMENTI DIDATTICI Personal computer Navigazione in internet Palestra LIM Laboratori Lavagna luminosa Televisore VERIFICHE DI FINE MODULO Prove oggettive strutturate: o test, risposte V/F o stimolo chiuso/risposta aperta TIPOLOGIA DI VERIFICA Prove semi-strutturate: o interrogazioni o questionari o compiti o relazioni ed esercitazioni o stimolo aperto/risposta aperta

34 REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE (delibera Collegio dei Docenti del 29 maggio 2013) SEZIONE 1 Scala numerica di valutazione: Scala decimale alla quale i consigli di classe devono attenersi nel procedere alla valutazione degli studenti in sede di scrutinio: In sede di scrutinio 1. per la valutazione del rendimento degli alunni è usata l'intera scala decimale; 2. per la valutazione del comportamento degli alunni è usata una scala decimale ridotta, che va da 5 a 10; SEZIONE 2 Valutazione degli apprendimenti: 1. Lo strumento principale per la determinazione e valutazione degli apprendimenti è la scheda compilata, a seguito di scrutinio intermedio o finale, dal Consiglio di classe. La scheda è redatta in formato elettronico ed è consultabile on line da genitori e studenti maggiorenni, i quali possono accedere tramite credenziali personali fornite loro dall'ufficio di segreteria. Nella scheda sono riportate le valutazioni complessive relative alle singole discipline o gruppi di discipline e al comportamento, sulla base dei criteri fissati nelle griglie di valutazione (generale e disciplinare). Tutte le attività, anche quelle opzionali, sono soggette a valutazione. 2. Per rilevare il grado di raggiungimento da parte dell alunno degli obiettivi proposti nel percorso didattico programmato, e verificare la validità del processo didattico ed educativo, sono proposte da ciascun insegnante le verifiche sistematiche e periodiche in relazione all attività svolta. 3. La verifica degli apprendimenti inerenti le attività svolte è fatta di norma mensilmente o comunque alla fine di ogni unità didattica, come essa è definita nella progettazione curricolare e individuale. 4. I genitori hanno il diritto di visionare le verifiche scritte dei loro figli, anche al fine di rendersi conto dei risultati e dei progressi o per intervenire, in accordo con i docenti, per il successo formativo. 5. Le singole verifiche sono ordinate alle seguenti finalità: a. misurare le informazioni assimilate e i contenuti acquisiti, b. valutare il metodo di lavoro messo a punto dal singolo alunno, c. valutare lo sviluppo del processo di apprendimento (valutazione formativa), d. valutare il livello complessivo della preparazione e della maturazione disciplinare (valutazione sommativa), e. ricostruire l itinerario formativo di ogni singolo studente, f. valutare la qualità del percorsi formativo. 6. I dati raccolti mediante le verifiche delle singole discipline concorrono alla formulazione della valutazione dell alunno che, articolata nelle diverse fasi, trova espressione collegiale nello scrutinio intermedio e finale. SEZIONE 3 Criteri per l ammissione: Criteri, ai quali i consigli di classe dovranno attenersi durante gli scrutini finali, nel procedere alla valutazione degli studenti e, in particolare, per decidere l ammissione o la non ammissione degli stessi alla classe successiva o all esame di Stato conclusivo del secondo ciclo: Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta all unanimità o a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento. Non sono ammessi alla classe successiva, ovvero all esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti per i quali si rilevano i seguenti elementi:

35 1. impossibilità di procedere a una valutazione (p. es. a causa di una quantità di assenze che ha reso materialmente impossibile la somministrazione di verifiche); 2. insufficienze gravi e diffuse Il Consiglio di classe, comunque, pone sempre in discussione l ammissione alla classe successiva per gli alunni che presentino, nelle proposte di voto dei docenti, tre insufficienze gravi. Fermo restando il principio della collegialità sia nell assegnazione dei voti disciplinari sia nella deliberazione dell ammissione alla classe successiva ovvero all esame di Stato a conclusione del ciclo, il consiglio di classe valuterà caso per caso se ammettere o no un alunno, tenendo conto dei seguenti criteri: 1. nessun miglioramento rispetto ai livelli di partenza; 2. comprovata (p. es. verifiche dalle quali non risultino miglioramenti nel profitto, miglioramento inesistente nonostante l adozione di strategie di recupero certificate ecc.) assenza di conoscenze, di abilità e di competenze, tale da impedire allo studente di raggiungere gli obiettivi minimi programmati, attraverso una intensificazione dell impegno sia a casa sia a scuola, anche mediante l adozione di strategie personalizzate di apprendimento; 3. assenza pressoché totale dei requisiti necessari, esprimibili in termini di conoscenze, abilità e competenze, per affrontare la classe successiva. Alunni con disturbi specifici di apprendimento ( DSA ): Gli alunni con disturbi specifici e aspecifici di apprendimento saranno valutati in relazione ai risultati ottenuti, applicando gli strumenti dispensativi e compensativi previsti dalla Legge (Secondo la CM del 5/1/ tali strumenti debbano essere applicati in tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale... compresi gli esami. L art. 5 della L. 170/2010 ricorda che Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari ), come risulta sia dai registri di classe sia da quelli personali dei docenti interessati. STRUMENTI COMPENSATIVI STRUMENTI DISPENSATIVI - Tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto e dei vari caratteri; - tavola pitagorica. - tabella delle misure, tabelle delle formule; - calcolatrice; - registratore; - cartine geografiche e storiche; - tabelle per ricordare (tabelle della memoria); - mappe concettuali di ogni tipo; - computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e/o sintesi vocale, commisurati al singolo caso; - cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi, mediante anche la predisposizione in ogni scuola di una fonoteca scolastica contenente il testo parlato dei libri in adozione ed altri testi culturalmente significativi (possibilità di collaborazione con "Il Centro del Libro Parlato" di - Lettura a voce alta; - scrittura veloce sotto dettatura; - scrittura di appunti durante le lezioni; - lettura di consegne; - uso del vocabolario; - studio mnemonico delle tabelline e delle coniugazioni verbali; - dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta, a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia- organizzazione di interrogazioni programmate; - assegnazione di compiti a casa in misura ridotta; - possibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine.

36 Feltre); - dizionari di lingua straniera digitali da usare con il PC, software per fare tabelle, traduttori; - richiesta alle case editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti audiocassette e CD-rom; - valutazione formativa che non tenga conto dell'errore ortografico, ma del contenuto. Alunni con disabilità: Gli alunni con disabilità saranno valutati in relazione al P.E.I. e alla tipologia di programmazione (differenziata o semplificata) adottata dal Consiglio di classe, salvo diversa indicazione del neuropsichiatra della AUSL, riportata nel verbale del G.L.H.O. Casi particolari: Il Consiglio di classe, inoltre, valuterà se ammettere o no l alunno alla classe successiva, esaminando le seguenti situazioni, le quali, tuttavia, andranno valutate sempre in relazione al caso specifico, in quanto di per sé non costituiscono criteri vincolanti: presenza di disturbi di apprendimento diagnosticati o comunque rilevati; partecipazione e impegno non suffragati da risultati positivi; limitata scolarizzazione in Italia; situazione linguistica e culturale inizialmente sfavorevole; situazione socio-familiare o personale tale da penalizzare le condizioni dell apprendimento; ripetenza infruttuosa nella stessa classe; più ripetenze in classi diverse; In questi e consimili casi il consiglio di classe ritiene che un ulteriore bocciatura determinerebbe nell alunno una demotivazione tale da peggiorare il suo rapporto con la scuola, se non un aperto rifiuto. Ciò potrebbe indurre lo studente all abbandono degli studi. Inoltre, la permanenza forzata in una classe costituita da compagni più piccoli potrebbe spingere l alunno ripetente o verso un assoluta indifferenza nei riguardi dell ambiente scolastico o verso un rifiuto destinato a manifestarsi con atteggiamenti persistenti di disturbo. Costituiscono, invece, fattori sfavorevoli all ammissione: impegno e rendimento inferiori alle effettive capacità dell alunno, come constatato dai giudizi formativi espressi dai singoli docenti; mancata maturazione delle competenze cognitive e strumentali indispensabili per sostenere, con possibilità di beneficio, il prosieguo del percorso scolastico, con previsione che la ripetenza sia l opzione più favorevole per l acquisizione delle competenze e delle conoscenze indispensabili. Sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva Per coloro che presentano una o più insufficienze, il Consiglio di Classe procede alla valutazione della possibilità, da parte dello studente, di raggiungere le conoscenze, le competenze e gli obiettivi formativi delle discipline interessate entro il termine dell anno scolastico in corso, mediante lo studio personale e autonomo e/o attraverso la frequenza di attività di recupero.

37 Attraverso una verifica collocata alla fine dell anno scolastico in corso o all inizio di quello successivo, sempre tuttavia prima dell inizio delle lezioni, si valuterà se lo studente con giudizio sospeso avrà recuperato le competenze, le abilità e le conoscenze segnalate come carenti in pagella. Nella valutare la sospensione del giudizio per uno studente, il Consiglio di Classe terrà conto anche dei seguenti elementi: situazione didattica e disciplinare del gruppo classe; numero, e caratteristiche delle carenze; diligenza, impegno, interesse, partecipazione; verifiche delle iniziative di recupero; progressi rispetto all inizio del percorso scolastico dell anno; SEZIONE 4 Procedura per la valutazione e l ammissione Procedura, alla quale i consigli di classe dovranno attenersi durante gli scrutini finali sia nel valutare gli alunni sia nel deciderne l ammissione alla classe successiva o all esame, sulla base dei criteri di cui alla sezione 1: relativamente a ogni alunno scrutinato, 1. ciascun docente propone il voto per la propria disciplina; 2. il Consiglio di classe decide, a maggioranza, se accettarlo o se modificarlo; 3. l alunno che riporta la sufficienza (qualsiasi voto pari o superiore al sei) in tutte le materie, compreso il comportamento, è automaticamente ammesso alla classe successiva o all esame di Stato conclusivo del Secondo Ciclo d Istruzione. 4. Il sistema della valutazione in decimi rende obbligatorio che le votazioni dei singoli docenti si attestino almeno sulla sufficienza, pena l automatica non ammissione dello studente alla classe successiva. Da ciò scaturisce la necessità, nel caso in cui si decidesse, a maggioranza o all unanimità, di ammettere un alunno che presenta una o più insufficienze, alla classe successiva, di riportare a sei la votazione relativa alla disciplina o alle discipline nelle quali il profitto risulta insufficiente. Pertanto, qualora l alunno presenti una o più insufficienze (qualsiasi voto al di sotto del sei), il Consiglio, applicando i criteri di cui alla sezione 3 del presente regolamento, decide, a maggioranza, se ricondurle alla sufficienza o se lasciarle invariate; Il Consiglio di classe, comunque, pone sempre in discussione l'ammissione alla classe successiva per gli alunni che presentino, nelle proposte di voto dei docenti, tre insufficienze gravi. Se, al termine di tale operazione, sul documento di valutazione compaiano tutte sufficienza, l'alunno è ammesso alla classe successiva. Se, invece, compaiono una o più insufficienze, il Consiglio di Classe procede alla valutazione della possibilità, da parte dello studente, di raggiungere le conoscenze, le competenze e gli obiettivi formativi delle discipline interessate entro il termine dell'anno scolastico in corso, mediante lo studio personale ed autonomo e/o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. 5. La presenza definitiva di una o più insufficienze nel documento di valutazione, per le quali si ritiene di non poter procedere alla sospensione del giudizio, determina la non ammissione dello studente scrutinato alla classe successiva o all'esame di Stato conclusivo del ciclo. In tal caso, il Consiglio di Classe motiverà, con riferimento ai criteri di cui alla sezione 3 del presente regolamento, la decisione assunta; 6. se non vi sono dissensi, i voti proposti s'intendono approvati; altrimenti le deliberazioni sono adottate a maggioranza e, in caso di parità, prevale il voto del presidente del Consiglio di Classe (art. 79 del R.D. 653/1925, come modificato dall'art. 2, cc. 3 e 4, del R.D. 21 novembre 1929, n. 2049).

38 SEZIONE 5 Validità dell anno scolastico: Condizioni perché, nonostante una quantità di assenze superiore al limite previsto dalla legge (art. 14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009, n. 122), l anno scolastico possa essere considerato valido, consentendo ai rispettivi consigli di classe di procedere alla valutazione dello studente interessato: CONDIZIONE IMPESCINDIBILE: 1) numero di verifiche sufficiente per procedere a una valutazione; Nel rispetto della condizione suddetta, i consigli di classe potranno derogare al limite in parola e procedere alla valutazione finale nei seguenti casi: 1. profitto sufficiente. 2. comprovata (p. es. verifiche dalle quali risultino lievi miglioramenti nel profitto) possibilità, per lo studente, di colmare, almeno in parte, le lacune evidenziate, attraverso una intensificazione dell impegno sia a casa sia a scuola. 3. gravi e comprovati motivi di salute; 4. situazioni familiari particolarmente problematiche, che hanno impedito o reso difficile una frequenza regolare delle lezioni; SEZIONE 6 Valutazione del comportamento: Criteri, ai quali i consigli di classe dovranno attenersi durante gli scrutini finali, nel procedere alla valutazione del comportamento degli studenti. 1. La valutazione del comportamento degli studenti è effettuata dal Consiglio di classe sulla base della rubrica di valutazione allegata al presente regolamento. La rubrica è adottata dal Collegio dei docenti in applicazione dell art.1 c.5 Reg. Essa è utilizzata anche come specifica nota, prevista dal Reg. art.2 c.8b., quale parte a verbale dello scrutinio conclusivo per ciascun alunno. 2. ciascun docente, applicando i criteri definiti nell apposita rubrica di valutazione, esprime in decimi un giudizio sul comportamento di ogni singolo alunno durante le ore dedicate alla propria disciplina e lo riporta su una griglia resa disponibile presso l ufficio di segreteria alcuni giorni prima dello scrutinio; 3. la base numerica di partenza per l attribuzione collegiale del voto sul comportamento è tratta dalla media delle proposte di voto che ciascun docente esprime nella griglia predisposta dalla scuola e propedeutica allo scrutinio. 4. la valutazione definitiva è espressa a maggioranza; 5. se non vi sono dissensi, i voti proposti s'intendono approvati; altrimenti le deliberazioni sono adottate a maggioranza, e, in caso di parità, prevale il voto del presidente del consiglio di classe (art. 79 del R.D. 653/1925, come modificato dall'art.2, cc. 3 e 4, del RD 21 novembre 1929, n La presenza definitiva di una o più insufficienze nel documento di valutazione, per le quali si ritiene di non poter procedere alla sospensione del giudizio, determina la non ammissione dello studente scrutinato alla classe successiva o all esame di Stato conclusivo del ciclo. In tal caso, il Consiglio di classe motiverà, con riferimento ai criteri di cui alla sezione 3 del presente regolamento la decisione assunta;

39 6. se non vi sono dissensi, i voti proposti s'intendono approvati; altrimenti le deliberazioni sono adottate a maggioranza, e, in caso di parità, prevale il voto del presidente del consiglio di classe (art. 79 del R.D. 653/1925, come modificato dall'art.2, cc. 3 e 4, del RD 21 novembre 1929, n. 2049). Criteri generali di attribuzione del credito: CREDITO SCOLASTICO Frequenza - Assiduità (assenze totali non superiori al 10 %) Coefficiente 0,10 - Qualità (impegno, interesse, partecipazione; correttezza del comportamento nei riguardi di insegnanti, compagni, personale e strutture scolastiche Coefficiente 0,10 Integrazione media voti finali da x,6 a x,7 Coefficiente 0,30 da x,8 a x + 1, Come stabilito dal D.P.R. 23/7/1998, n. 323, Tabella A, la presente regola non si applica nel solo caso in cui la media dei voti sia M = 6. Coefficiente 0,40 da 9,00 a 10 Coefficiente 0,50 Attività complementari organizzate dalla Scuola - Partecipazione al progetto Lingua 2000 Coefficiente 0,20 - Partecipazione a stage Coefficiente 0,30 - Partecipazione al progetto ECDL Coefficiente 0,10 - Partecipazione al Progetto Sport e salute Coefficiente 0,10 - Partecipazione ad altri Progetti organizzati dalla Scuola Coefficiente 0,10 CREDITO FORMATIVO Attività complementari non organizzate dalla Scuola Coefficiente 0,10 Ai fini dell'attribuzione del coefficiente di credito saranno considerate valide le seguenti attività esterne: - attività sportive che comportino un impegno costante (gare, allenamenti), pari ad almeno 120 ore annue; - conservatori musicali o accademie (danza, teatro, musica, canto, pittura, ecc.); - partecipazione a bande musicali, purché comportino un impegno complessivo pari ad almeno 50ore annue; - collaborazioni a quotidiani e periodici, purché comprovate da un ragionevole numero di contributi pubblicati; - attività di volontariato non inferiori a 6 (sei) mesi; - corsi di lingua della durata minima di 50 ore e certificati da diploma finale; - esperienze lavorative e di collaborazione coerenti con l'indirizzo degli studi;

40 - superamento degli esami relativi ad almeno 2 moduli della Patente Europea del Computer (ECDL); Altre attività non presenti in questo elenco potranno essere valutate caso per caso dai competenti consigli di classe. Osservazioni - In presenza di medie di voto comprese tra il 6,0 e l'8,0, il Consiglio di classe attribuisce il valore massimo della corrispondente banda di oscillazione agli alunni che riportino un coefficiente di attribuzione del credito pari o superiore a 0,50. Tuttavia, nell'unico caso della banda di oscillazione compresa tra 8,1 e 10, dopo aver calcolato i vari coefficienti di attribuzione del credito in base agli stessi criteri generali, i 2 punti previsti oltre il minimo della banda saranno così attribuiti: coefficiente complessivo da 0,30 a 0,60 = 1 punto; coefficiente complessivo > 0,70 = 2 punti. - Per ciò che riguarda la quantità della frequenza, il coefficiente di 0,10 viene assegnato in caso di un numero di assenze annuali non superiori a 20 (il 10 % dei giorni complessivi di scuola). - Per qualità della frequenza si intende la disponibilità dell'alunno al dialogo educativo, il suo interesse e la sua partecipazione attiva in classe. - Per quanto concerne le attività complementari organizzate dalla scuola, il coefficiente corrispondente viene riconosciuto solo in caso pari o superiore ai 2/3 delle ore complessive di corso (da arrotondare per eccesso). In ogni caso, in aggiunta ai coefficienti esplicitamente previsti, i Consigli di classe possono, a fronte del particolare impegno mostrato in tali attività da uno o più alunni, attribuire un coefficiente supplementare di 0,10. - Il coefficiente attribuito alle attività esterne non è cumulabile qualora si tratti di attività affini: ad esempio, partecipazione a tornei di calcio e di pallacanestro, frequenza del conservatorio e partecipazione a banda musicale, ecc. - Le attività esterne dovranno essere sempre debitamente certificate e svolte nel periodo compreso fra il 14 maggio dell'anno in corso e il 14 maggio dell'a.s. precedente. In particolare, la certificazione rilasciata dall'ente presso il quale sono state svolte le attività extrascolastiche dovrà: essere redatta su carta intestata e recare timbro e firma del dirigente o del responsabile ben visibili; contenere indicazioni circa la durata e la frequenza (giornaliera, settimanale, ecc.) dell'attività svolta, nonché una sintetica descrizione di quest'ultima e la valutazione dell'esito formativo raggiunto. - Nel caso di rinvio della formulazione del giudizio finale, a fronte di una o più insufficienze che non comportino un immediato giudizio di non promozione, l'eventuale attribuzione del credito verrà subordinata al superamento delle apposite verifiche tese ad accertare l'avvenuto recupero prima dell'inizio dell' A.S. successivo.

41 TERZA PARTE: LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA E la parte più originale del P.O.F. perché evidenzia le pecularietà dell IIS Aldo Moro di Passo Corese in base all analisi della realtà territoriale, dei bisogni formativi, delle risorse e potenzialità interne ed esterne alla scuola. Questa area operativa condiziona le modalità di erogazione di tutto il servizio scolastico e si caratterizza per la continua verifica e valutazione di sistema attraverso varie modalità di riscontro interno ed esterno alla scuola. In questa area del P.O.F sono inserite le attività progettuali dei tre Indirizzi che approfondiscono i percorsi di indirizzo specifico previsti dai programmi Ministeriali e che ampliano il curricolo formativo degli studenti. In coerenza con i criteri indicati dal Consiglio di Istituto, l Istituto Aldo Moro ha progettato e sviluppato un offerta didattica ricca ed articolata, che si esprime in una pluralità di stimoli culturali, indirizzati a rafforzare la dimensione formativa globale nel processo di insegnamentoapprendimento. Per il coordinamento di tutta l attività progettuale, vista la delibera del Collegio dei Docenti del 9 settembre 2013, vengono attivate le seguenti Funzioni strumentali: AREA 1 POF AREA 2 ENTI ESTERNI AREA 3 SUPPORTO DOCENTI CON ATTENZIONE AL REGISTRO DOCENTI AREA 4 ORIENTAMENTO AREA 5 SOSTEGNO AGLI ALUNNI / ALUNNI BES AREA 6 HANDICAP AREA 7- VALUTAZIONE INTERNA ED ESTERNA DELL ISTITUTO

42 PROGETTI CINEFORUM MACROAREA: ARTE-LINGUA-STORIA Attività svolte: D'ORAZI AUGUSTA ITINERARI ARTISTICI D'ORAZI AUGUSTA ALBAMONTE MONICA A TEATRO CON LA SCUOLA FUORICLASSE (Viaggio nella memoria. Il terrorismo) LINGUA 2000 D'ORAZI AUGUSTA ALBAMONTE MONICA LINTOZZI M.GRAZIA D ORAZI AUGUSTA TOZI PATRIZIA SINIBALDI ANNITA SARTI ALESSANDRO MACROAREA: DIVERSE ABILITA PSICOMOTRICITA IN ACQUA GIOCHIAMO DOCENTI DI SOSTEGNO TAVERNESE LUCIA, TERENZI PAOLO MACROAREA: ECONOMICO-FINANZIARIA- ALTERNANZA scuola-lavoro Attività svolte: LAVORO IMPRESA- FORMAZIONE PEZZOTTI PAOLA SGARILLA ELISA SINIBALDI ANNITA TOCCHI RITA ATTUAZIONE PERCORSI TRIENNALI MIUR MACROAREA: LOGICO-MATEMATICA E TECNOLOGICA Attività svolte: RAGIONARE CON GLI SCACCHI CIRCUITI stampati con CNC SITO WEB- E-LEARNING- ECDL VICINANZA FRANCO DI PALMA IMMACOLATA DE ANGELIS ALDEVISIO DE ANGELIS ALDEVISIO PITONI GABRIELLA TERENZI PAOLO

43 OLIMPIADI DELLA MATEMATICA MACROAREA: NATURA E AMBIENTE SANTOPRETE NICOLETTA CHECCHETELLI CATIA Attività svolte: AMBIENTE E RICICLO ENERGIA E AMBIENTE DI PALMA IMMACOLATA VICINANZA FRANCO ANTONILLI MICHELE PITONI GABRIELLA SARTI ALESSANDRO CARISSIMI ALFREDO PIANTE OFFICINALI DI PALMA IMMACOLATA RINALDINI LUCA SIMONETTI MARIA SPADONI ROBERTO MERCURI ELISABETTA RIMBOSCHIMENTO TUTELA AMBIENTE E TERRITORIO ANTONILLI CENCI FRANCISCI DI PALMA RINALDINI SEGATORI VICINANZA LINTOZZI M.GRAZIA TOMEI MARIO MERCURI ELISABETTA MACROAREA: SPORTMANIA Attività svolte: GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI SPORT E SALUTE MIGLIOR ATLETA CAMPO SCUOLA SULLA NEVE SALIMBENE SERGIO TERENZI PAOLO MARIA SALIMBENE SERGIO TERENZI PAOLO MARIA GUADAGNO PUGLIELLI SALIMBENE TERENZI SALIMBENE TERENZI

44 ORIENTARE PER DECIDERE ORIENTARE PER DECIDERE ORIENTARE PER DECIDERE MACROAREA :ORIENTAMENTO Attività svolte: ORIENTAMENTO I.T.E. ORIENTAMENTO I.T.T. ORIENTAMENTO I.P.S.A.R. SINIBALDI PEZZOTTI SEGATORI TOCCHI RENZI PITONI SARTI VICINANZA DI PALMA FRANCISCI ANTONINI SANTARELLI SIMEONI SIMONETTI RINALDINI PITOTTI TOMEI MAGRì SPADONI MERCURI PROGETTO ORIENTAMENTO CON LA SCUOLA MEDIA DI PASSO CORESE ORIENTAMENTO ISTITUTO DI PALMA SEGATORI ATTIVITA PROGETTUALI L attività progettuale della scuola fa riferimento alle Funzioni Strumentali sopra riportate, mentre dal punto di vista del piano annuale essa è ripartita nelle seguenti macroaree: MACROAREA: ARTE-LINGUA-STORIA L'attività prevista in questa macroarea si realizza nell'ambito della programmazione didattica ed educativa in relazione alle seguenti azioni: - ampliamento delle conoscenze relative al patrimonio artistico attraverso la visita guidata a mostre, gallarie, monumenti ecc.; - incentivando la conoscenza del linguaggio cinematografico con proiezioni di films di particolare interesse che si agganciano alle problematiche delle nuove generazioni;; - offrendo agli alunni attività finalizzate al confronto con la lingua autentica parlata da native speakers.

45 Attività svolte: CINEFORUM ITINERARI ARTISTICI A TEATRO CON LA SCUOLA FUORICLASSE LINGUA 2000 MACROAREA: : ECONOMICO-FINANZIARIA- ALTERNANZA scuola-lavoro L'attività prevista in questa macroarea si realizza nell'ambito della programmazione didattica ed educativa in relazione alle seguenti azioni: - offrendo agli alunni attività finalizzate alla comprensione della struttura e del funzionamento del sistema di una impresa e del mercato del lavoro; _ - offrendo agli alunni attività finalizzate alla informazione ed educazione volte a rendere i giovani più consapevoli dei rischi dell E-commerce; - offrendo agli alunni attività finalizzate ad offrire ai giovani i principi fondamentali di una corretta cultura economica, finanziaria e monetaria. Attività svolte: LAVORO IMPRESA E FORMAZIONE ATTUAZIONE PERCORSI TRIENNALI Mission provvedere a offrire alle giovani generazioni i principi fondamentali di una corretta cultura economica, finanziaria e monetaria MACROAREA: LOGICO-MATEMATICA E TECNOLOGICA Descrizione: gli obiettivi comuni raccolti in questa maxi area risultano essere quelli di evidenziare fortemente l'uso delle Tecnologie Informatiche applicate a settori diversi della produttiva e non. Le applicazioni spazieranno dai sistemi gestionali utilizzati nelle aziende a strumenti per i "giochi", al supporto per le teorie matematiche e statistiche, alla progettazione e il disegno (CAD) fino alla simulazione (prototipi software) e alla programmazione di sistemi anche complessi (Robot). Attività svolte: RAGIONARE CON GLI SCACCHI Stimolare negli alunni la capacità di affrontare e risolvere operazioni logico-matematiche attraverso l apprendimento del gioco degli scacchi

46 Mission Avviare gli alunni al gioco degli scacchi, come strumento sia di accrescimento delle proprie capacità logiche sia come momento di sano svago sia come fattore di aggregazione sul territorio. Obiettivo principale Costituire un gruppo stabile di giovani scacchisti afferenti all Istituto Obiettivi secondari 1. Partecipare ad iniziative di agonistica scacchistica 2. Organizzare gare ed eventi nell istituto e sul territorio 3. Coordinamento con iniziative nazionali ed istituzionali CIRCUITI STAMPATI con CNC Il progetto consiste nella realizzazione Automatica di circuiti stampanti utilizzando macchine a controllo numerico con posizionamento Laser. Gli alunni partendo dallo schema elettrico di un progetto arrivano al prodotto finito utilizzando solo il Personal Computer. Attività Progettazione elettronica con CAD e CAM. Realizzazione di circuiti elettronici con l ausilio delle macchine a controllo numerico. Progettazione di circuiti per componenti a montaggio superficiale OLIMPIADI DELLA MATEMATICA Il progetto si propone l obiettivo di stimolare negli alunni le capacità logico intuitive per risolvere problemi e migliorare le competenze matematiche. SITO WEB E LEARNING Il progetto ha come obiettivo quello di curare il Sito Web dell IIS relativamente alle iniziative svolte dalla scuola. L e-learning ha lo scopo di assistere lo studente nello studio individuale a casa, in modo alternativo e per attività di recupero e approfondimento. ECDL Il progetto si svolge attraverso due iniziative: la prima, in orario curricolare, è rivolta agli studenti del primo anno e prevede la preparazione agli esami ECDL, relativi ai moduli Word, Excel, Power Point e Gestione di file e cartelle. Il secondo progetto, in orario extrascolastico, assiste gli studenti degli anni successivi nella preparazione di basi di dati e Access. Gli studenti potranno iscriversi agli esami e sostenerli all interno dell Istituto in orario pomeridiano.

47 MACROAREA: NATURA E AMBIENTE Descrizione: gli obiettivi comuni raccolti in questa maxi area risultano essere quelli di acquisizione di conoscenze, capacità e competenze nell'ambito della botanica forestale e agraria del territorio e sviluppare le tematiche connesse alle fonti energetiche, rinnovabili e non rinnovabili relative alla produzione, trasmissione e utilizzo dell'energia unitamente alle interazioni con l'ambiente e il territorio; incoraggiare gli studenti al rispetto dell'ambiente mediante percorsi di educazione ambientale e raccolta differenziata. Attività svolte: AMBIENTE E RICICLO Mission Sviluppare le tematiche connesse alla cultura dell educazione ambientale, con particolare riguardo al concetto di Sviluppo sostenibile Obiettivo principale Promuovere : una comprensione reale e non compromissoria del concetto di sviluppo sostenibile; l individuazione di comportamenti/azioni atti a ridurre l impatto ambientale delle attività umane; ENERGIA E AMBIENTE Giornata nazionale delle Ferrovie dimenticate Il progetto si pone l obiettivo di promuovere una rete nazionale di mobilità dolce attraverso il recupero delle infrastrutture territoriali dismesse( ferrovie, percorsi storici, ecc.); L integrazione con il sistema dei trasporti pubblici locali e con la rete dell ospitalità diffusa. PIANTE OFFICINALI Produzione di acque ed olii aromatici; Coltivazione e produzione e riproduzione di essenze aromatiche Produzione di erbe essiccate a diretto consumo Tecniche di allevamento a pieno campo; Tecniche di riproduzione (per talea) in serra; estrazione di acque aromatiche e di olii essenziali

48 AMBIENTE E NATURA: progetto di rimboschimento e salvaguardia ambientale OBIETTIVO SPECIFICO: L obiettivo specifico è finalizzato al rimboschimento di un area attualmente degradata, percorsa precedentemente dal fuoco, in Viale regina Elena, nella zona antistante l ex Croce Rossa di Passo Corese( ex comprensorio CRI). MACROAREA: SPORTMANIA GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI Diffondere una corretta cultura sportiva ricca di valori etici e sociali Sviluppare il rispetto consapevole delle regole, l autocontrollo, rispetto dei compagni e degli avversari Obiettivo principale Migliorare le abilità motorie generali e specifiche, le capacità di orientamento nello spazio e nel tempo Sviluppare la coordinazione visivo-motoria, l equilibrio in situazioni dinamica, valutazione della distanza, della velocità, della traiettoria della palla Preparare alle varie attività sportive dei Giochi Sportivi Studenteschi; Partecipare alle varie fasi dei Giochi Sportivi Studenteschi: provinciali, regionali ed eventuali fasi Nazionali, degli alunni selezionati, nonché di alunni diversamente abili, per le seguenti specialità sportive, : staffetta 4x300 cross (corsa campestre) palla elastica (pallapugno) atletica leggera su pista nuoto tennis e tennis tavolo pallavolo sci alpino SPORT E SALUTE conoscere le regole dei principali sport conoscere la tecnica e sviluppare il gioco di alcuni sport di squadra promuovere situazioni di sano confronto agonistico favorire l inserimento di studenti in difficoltà relazionali Obiettivo principale migliorare le abilità motorie generali e specifiche, le capacità di orientamento nello spazio e nel tempo acquisire la capacità di manipolare oggetti, saltare, lanciare e correre.

49 ULTERIORI PROGETTI A CARATTERE SPORTIVO: MIGLIOR ATLETA CAMPO SCUOLA SULLA NEVE MACROAREA: ORIENTAMENTO Attività svolte: ORIENTARE PER DECIDERE I.T.E. Creazione di slides su un impresa globale scelta dai ragazzi dell ITE e loro presentazione agli alunni delle scuole Medie ORIENTARE PER DECIDERE I.T.T. Presentazione di materiale per imparare a progettare e realizzare dispositivi tecnologici ORIENTARE PER DECIDERE I.P.S.A. Svolgimento di attività teoriche e pratiche volte al coinvolgimento delle classi terze. Ripristino di un area verde circostante l edificio scolastico. PROGETTO ORIENTAMENTO CON LA SCUOLA MEDIA DI PASSO CORESE L Istituto d Istruzione Superiore Aldo Moro di Passo Corese organizza, per l anno scolastico , una serie di attività di orientamento rivolte prevalentemente agli alunni frequentanti le classi terze della Scuola Secondaria di I Grado dell IC Fara Sabina di Passo Corese. Gli incontri hanno lo scopo di offrire una informazione chiara e completa che illustri le caratteristiche dei corsi di studio e gli aspetti più rilevanti del Piano dell Offerta Formativa dell'istituto, attraverso momenti di incontro con gli studenti e le loro famiglie, di stage e Workshop (laboratori didattici),nel più ampio obiettivo formativo di favorire una scelta consapevole e responsabile dell indirizzo di scuola superiore di II grado. ATTIVITA SVOLTE NEGLI STAGE E NEI LABORATORI Istituto Professionale per l Agricoltura ( IPSAR): - orto invernale - preparazione del terreno per la semina - raccolta olive - laboratorio chimico-biologico: analisi dell olio e del vino (grado alcolico e acidità) - laboratori speciali: distillazione piante officinali; preparazione di acque aromatiche; preparazione e confezionamento del sapone; etichettatura dei prodotti dell Azienda Agraria; osservazione dei campioni di vegetali per l dentificazione delle malattie di interesse fitopatologico.

50 Istituto Tecnico Economico (ITE) -Marketing e aspetti contabili e giuridici dell impresa -Caratteristiche dell impresa Agricola -Marketing estero in lingua inglese e in francese Istituto Tecnico Tecnologico ( ITT) -Descrizione dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche e degli impianti di illuminazione; -Strumentazione di laboratorio e utilizzo dei materiali di laboratorio; -Laboratorio informatico: percorso ECDL ( Grafici EXCEL) MACROAREA: DIVERSE ABILITA Dato il numero significativo di alunni diversamente abili che da molti anni è presente nel nostro Istituto, il regolare curriculum di studi è stato arricchito da numerosi progetti e da mirate attività di laboratorio, alla realizzazione dei quali partecipano gli insegnanti di sostegno e il servizio educativo della Cooperativa Lanterna di Diogene, operante in modo estremamente proficuo nella nostra scuola già dallo scorso anno.

51 PROGETTI INCLUSIVI PER LA DISABILITA LABORATORIO CREATIVO decorazione di oggetti con tecniche varie* LABORATORIO MUSICALE elementi di propedeutica musicale* LABORATORIO DELLE AUTONOMIE* LABORATORIO ENGLISH TIME* LABORATORIO DI PAROLA* GINNASTICA PER LA MENTE* MULTIMEDIALE* IL FIORE ALL OCCHIELLO progetto di carattere pratico-manuale in serra PROGETTI SPORTIVI attività in piscina e in palestra PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO stage in azienda ITINERARI ARTISTICI visite guidate nella città di Roma DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA uso di hardware e software specifici PSICOMOTRICITA piscina GIOCHIAMO vortex, peso, basket *I Laboratori contrassegnati dall asterisco sono realizzati a cura de La lanterna di Diogene ( Cooperativa sociale ONLUS) che da molti anni coadiuva i docenti, svolgendo un prezioso lavoro per l inclusione degli alunni con diverse abilità. Finalità Destinatari Obiettivi Strumenti Laboratorio creativo Consolidare le competenze relazionali necessarie all inserimento e alla collaborazione nel gruppo dei pari. Introiettare le regole di comportamento adeguate alla condivisione di spazi e attività di gruppo. Promuovere la socializzazione all interno del gruppo dei pari. Facilitare lo scambio e il rapporto di fiducia con gli adulti di riferimento (operatori e insegnanti). Tutti i ragazzi con disabilità Favorire l espressione delle singole creatività. Stimolare ed incentivare la motricità fine. Incrementare l autostima. Attività di pittura, ascolto della musica, realizzazione di piccoli lavori decorativi con vari materiali (carta, cartone, das, pasta di sale ). Decorazione di vasi in ceramica. Oggetti realizzati con materiali riciclati. Laboratorio musicale Finalità Destinatari Risorse Obiettivi Consolidare le competenze relazionali necessarie all inserimento e alla collaborazione nel gruppo dei pari. Introiettare le regole di comportamento adeguate alla condivisione di spazi e attività di gruppo. Promuovere la socializzazione all interno del gruppo dei pari. Facilitare lo scambio e il rapporto di fiducia con gli adulti di riferimento Tutti i ragazzi con disabilità Gli insegnati di sostegno e gli educatori assegnati ai singoli alunni. Facilitare il riconoscimento e l espressione degli stati emotivi potenziandone la consapevolezza e la modulazione.

52 Strumenti Tempi Introdurre le nozioni base della propedeutica musicale. Attività di condivisione di esperienze sonoro/musicali; esplorazione ed utilizzo consapevole di vari strumenti musicali; realizzazione e registrazione di brevi componimenti musicali ed improvvisazioni; analisi condivisa delle esperienze laboratoriali. Da gennaio a maggio 2013 (2 ore settimanali) Fiore all occhiello Finalità Destinatari Risorse coinvolte Obiettivi Strumenti Tempi Fornire agli alunni con disabilità delle competenze spendibili nel mondo del lavoro, realizzando, nel caso specifico, un percorso di formazione in ambito floro-vivaistico. Tutti i ragazzi con disabilità Gli insegnanti di sostegno e gli educatori assegnati ai singoli alunni. Ampliare le conoscenze relative alle tecniche del vivaismo (riproduzione per seme e per talea; coltivazione di piante orticole e ornamentali); favorire e sostenere i percorsi di autonomia personale e sociale. Piccoli attrezzi, Serra, tunnel. Da febbraio a maggio Psicomotricità Finalità Destinatari Risorse coinvolte Obiettivi Strumenti Tempi Promuovere il benessere fisico e psicologico e sociale attraverso la funzione socializzante dello sport;. Alunni con disabilità Gli insegnanti di sostegno, gli operatori del servizio educativo, gli istruttori della FIN di Poggio Moiano. Potenziare lo sviluppo motorio; migliorare le autonomie personali e le dinamiche di integrazione sociale; acquisire il rispetto delle regole di comportamento e di corretta gestione degli attrezzi ; acquisire il rispetto delle norme di sicurezza in acqua. Piscina. Da novembre a maggio (un giorno alla settimana) Progetto giochiamo Finalità Destinatari Risorse Obiettivi Promuovere il benessere fisico, psicologico e sociale attraverso la funzione aggregante dello sport; sostenere l'idea di un'educazione alla salute e alla corporeità. Alunni con disabilità Gli insegnanti di sostegno e gli educatori assegnati ai singoli alunni. potenziare lo sviluppo motorio; migliorare e sostenere le autonomie personali e le dinamiche di integrazione sociale, acquisire il rispetto delle regole di comportamento in palestra; acquisire le competenze di corretta gestione

53 Strumenti Tempi degli attrezzi e il rispetto delle norme di sicurezza. Vortex, peso, tappetini, palla da basket, palla da calcio. Da dicembre a maggio (2 ore settimanali) Alternanza scuola-lavoro Finalità Destinatari Risorse Obiettivi Strumenti Tempi Realizzare progetti ponte che consentano agli alunni con disabilità un passaggio graduale fra scuola e lavoro. Alunni delle classi IV e V, in virtù della possibilità di realizzare, nel corso del corrente anno scolastico, stage e percorsi di alternanza scuola/lavoro. Gli insegnanti di sostegno e gli educatori assegnati ai singoli alunni. Il Servizio di Integrazione Scolastica propone un iter funzionale alla valutazione di competenze, all orientamento e all inserimento nel mondo del lavoro che permetta una progettazione strutturata al termine del ciclo scolastico. Bilancio delle competenze ed elaborazione del curriculum vitae; Orientamento ai servizi della rete territoriale; Collaborazione con le famiglie; Mappatura del territorio e delle risorse disponibili; Reperimento di aziende per la realizzazione di stage; Tutoring stage (supporto individuale durante l attività); Stesura progetti dedicati all inserimento lavorativo. Da gennaio bilancio delle competenze; da febbraio stage di alternanza scuola-lavoro Progetto itinerari artistici Finalità Destinatari Affinare progressivamente la sensibilità artistica nei partecipanti e il desiderio di conoscere se stessi attraverso esperienze espressive nonverbali. Alunni con disabilità e gruppi classe nei quali sono inseriti

54 Risorse Obiettivi Finalità Destinatari Risorse Gli insegnanti di sostegno, gli operatori del servizio educativo, gli storici dell arte Ampliamento delle conoscenze relative al patrimonio storicoartistico; Approfondimento degli argomenti relativi al programma di Lettere; Migliorare le dinamiche di integrazione e socializzazione degli alunni; Sperimentare situazioni della vita reale per gli alunni con disabilità; Rafforzare le autonomie sociali. Affinare progressivamente la sensibilità artistica e il desiderio di conoscere se stessi attraverso esperienze espressive non verbali Alunni con disabilità Gli insegnanti di sostegno, gli operatori del servizio educativo, gli storici dell arte. Monitoraggio dei progetti e delle attività curricolari e extracurricolari Tutti i progetti e le attività dell Istituto saranno monitorate periodicamente per permettere alla fine dell anno scolastico una valutazione equilibrata e corretta di tutto quanto realizzato. La misurazione in itinere dell efficacia di qualunque progetto è necessaria per permetterne la modifica e l integrazione durante la fase di attuazione. I progetti di lingua e di informatica avranno un monitoraggio nel percorso formativo grazie anche agli Enti esterni coinvolti nel progetto (TRINITY, AICA, ECDL) che cureranno e avranno un peso rilevante, insieme ai consigli di classe, riguardo l aspetto valutativo del sistema progettuale e la sua efficacia. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO le attività di Alternanza scuola-lavoro, di accreditamento formativo e di formazione-lavoro sono coordinate a livello di singoli Indirizzi di studio e si svolgono secondo: 1. piani nazionali residualmente finanziati; 2. piani territoriali di diversa origine (USR Lazio, UnionCamere, Regione Lazio, Provincia di Rieti ecc.); 3. iniziative dell istituto presso singole aziende o consorzi; 4. singole opportunità.

55 A esclusione delle visite aziendali e delle cosiddette aziende simulate, tali attività rientrano nelle competenze dei diversi Ispettorati del Lavoro e dell Igiene e vanno sempre svolte con l adeguato livello di previsione e formalizzazione. Le iniziative di alternanza scuola lavoro si realizzano sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica, sulla base di convenzioni con imprese o con le rispettive associazioni di rappresentanza o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con enti pubblici e privati ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto individuale di lavoro. E, altresì, consentito che gli alunni possano svolgere formazione-lavoro presso aziende in orario scolastico, anche su iniziativa individuale, con pieno riconoscimento della frequenza scolastica, su autorizzazione del Consiglio di Classe e per un massimo di 30 giorni. E istituita una Funzione Strumentale per coordinare le relazioni con aziende e le Attività di Scuola Lavoro con stage e visite didattiche. I Dipartimenti di Elettronica, Scienze Sociali e Bioscienze provvedono alla progettazione utile per l accesso ai finanziamenti annualmente messi a bando dall USR Lazio. SERVIZI INTEGRATI L Istituto Statista Moro offre da anni una serie di servizi integrati con gli Enti Locali, quali corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore ed ITS. Tali Corsi sono finanziati dal Fondo Sociale europeo e dalla Regione, inoltre sono tenuti da specialisti e professionisti del settore a cui si riferiscono. La frequenza con profitto a queste iniziative che sono rivolte alle tipologie più disparate di utenti, da giovani diplomati a lavoratori che necessitano di corsi di riconversione garantisce, tra le altre cose, punteggi aggiuntivi nei concorsi pubblici.

56 PROGETTI IN RETE E/O PROPOSTI IN CORSO D'ANNO PROGETTO Progetti di particolare interesse proposti in corso d'anno, specie se in rete, in ogni caso non preventivabili entro i termini di approvazione del POF. FONTI NORMATIVE DPR 8 marzo 1999, n Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell art.21, della legge 15 marzo 1999, n.59, - art. 7. Art. 33, comma 1, lettera e del D.I. n 44 del 1 feb- braio DESTINATARI DOCENTI COLLABORAZIONE ESTERNA Intero Istituto Docenti interessati Istituzioni scolastiche, Regione, Provincia, Enti Locali, ONLUS, Università, Unione Europea, Istituzioni pubbli- che e private, Fondazioni, Istituti bancari ecc. REQUISITI IMPRESCINDIBILI I progetti non devono comportare oneri a carico della scuola o qualsivoglia accesso al Fondo d Istituto. L unico onere a carico della scuola ammesso è l eventuale rimborso spese, ai sensi di Legge, per i docenti accompagnatori. TIPOLOGIA DI PROGETTI TEMPI DOCUMENTAZIONE ORE FINANZIAMENTO Integrazione scolastica degli alunni con disabilità; integrazione degli alunni di origine migrante; interventi a favore dell acquisizione delle competenze di base per gli alunni con disturbi specifici e aspecifici dell apprendimento; il disagio giovanile, il bullismo, le droghe, il consumo di alcolici, il tabagismo ecc.; progetti di alternanza scuola lavoro; progetti fortemente legati alle finalità professionali di un indirizzo. Anno scolastico corrente o successivi. Accordo di rete, regolamenti, bandi di concorso, relazioni dei docenti responsabili ecc. Interventi non programmabili. Rete, famiglie, istituzioni collaboranti.

57 SCUOLA IN OSPEDALE E SERVIZIO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE PROGETTO DESTINATARI DOCENTI SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE Intero Istituto docenti della classe eventualmente interessata COLLABORAZIONE ESTERNA Le istituzioni scolastiche, possono avvalersi anche di altre forme di finanziamento ( Enti Locali, fondo di istituto o fondi per l ampliamento dell offerta formativa). OBIETTIVI a) Il servizio della scuola in ospedale è presente in tutto il sistema dell istruzione e, a partire dalla scuola dell infanzia, consente ai bambini e ai ragazzi malati di poter esercitare il diritto allo studio nei periodi di degenza ospedaliera. Il servizio di istruzione domiciliare, si connota come una particolare modalità di esercizio allo studio, che ogni scuola deve poter e saper offrire in caso di richiesta della famiglia, pur nel rispetto delle prerogative contrattuali dei docenti. METODOLOGIA l servizio di istruzione domiciliare può essere erogato nei confronti di alunni iscritti alla scuola primaria e secondaria di 1 e 2 grado, i quali, già ospedalizzati a causa di gravi patologie, siano sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza scolastica per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni (tale spazio temporale potrà essere non continuativo, nel caso in cui siano previsti cicli di cura ospedaliera alternati a cicli di cura domiciliare); patologie gravi temporaneamente invalidanti, tali da impedire la frequenza scolastica (da non intendersi le situazioni di disabilità L. 104/92). La patologia ed il periodo di impedimento alla frequenza scolastica dovranno essere oggetto di idonea certificazione sanitaria, rilasciata da una struttura pubblica. le richieste delle istituzioni scolastiche, da effettuarsi previa richiesta della famiglia, dovranno essere, di norma, relative a periodi non inferiori a 30 giorni; la certificazione sanitaria dovrà essere relativa al periodo richiesto; le richieste dovranno essere corredate da idoneo progetto, condiviso dal Consiglio di classe relativo al processo formativo da realizzare; il progetto, oltre all indicazione degli obiettivi e delle metodologie, dovrà riportare anche le discipline e il numero dei docenti coinvolti, nonché il numero di ore previsto (di norma, saranno finanziate 20 ore mensili, retribuite secondo le tariffe previste per le attività aggiuntive di insegnamento dal vigente CCNL Comparto Scuola) e la eventuale necessità di supporto tecnologico con linea ADSL che saranno fornite dall Ufficio. Le richieste delle istituzioni scolastiche, corredate di progetto, certificazione sa- nitaria e scheda riassuntiva, dovranno essere inviate all USR - Lazio che valuterà la congruenza della richiesta con i criteri forniti dalle C.C.M.M., al fine di emettere il provvedimento di autorizzazione, in assenza del quale non potrà essere assicurato alcun finanziamento. il finanziamento sarà assegnato solo alle istituzioni scolastiche autorizzate, in base al numero di ore di insegnamento domiciliare effettivamente svolte e rendicontate entro il termine dell anno scolastico all Ufficio scrivente. secondo le tariffe previste per le attività certificazione sa- nitaria e scheda riassuntiva, dovranno essere inviate all USR - Lazio che valuterà la congruenza della richiesta con i criteri forniti dalle C.C.M.M., al fine di emettere il provvedimento di autorizzazione, in assenza del quale non potrà essere assicurato alcun finanziamento. il finanziamento sarà assegnato solo alle istituzioni scolastiche autorizzate, in base al numero di ore di insegnamento domiciliare effettivamente svolte e rendicontate entro il termine dell anno scolastico all Ufficio scrivente. TEMPI Secondo necessità. DOCUMENTAZIONE ORE FINANZIAMENTO Registro con le firme dei docenti. Interventi non programmabili. USR - Lazio. Il P.O.F. e il programma annuale devono prevedere anche l attiva- zione del servizio di istruzione domiciliare tra gli interventi non programmabili all inizio dell anno scolastico.

58 QUARTA PARTE: LE NOSTRE RISORSE UMANE Dirigente Scolastico: Prof. GIOVANNI LUCA BARBONETTI ORGANI COLLEGIALI 2013/2014 Collaboratori del D.S.: D.S.G.A.: Prof.ssa PATRIZIA TOZI - Prof.ssa MARA GIULIANI Sig.ra ANGELA COCCIA Referenti Dipartimento: DIPARTIMENTO DISCIPLINE REFERENTI Matematica Matematica, Informatica Prof.ssa ALEANDRI Laura Linguistica Italiano, Storia, Inglese, Francese Prof.ssa CENCI Amelia Tecnologia Fisica, Elettrotecnica, Elettronica, ecc. Prof. DE ANGELIS Aldevisio Scienze sociali Diritto, Economia Aziendale, ecc. Prof. CARISSIMI Alfredo Bioscienze Chimica, Biologia, Tecnologie, ecc. Prof.ssa DI PALMA Immacolata Sostegno Prof.ssa ALBAMONTE Monica Membri del Comitato Tecnico Scientifico del Corso Serale: DIRIGENTE SCOLASTICO; Prof. CARISSIMI Alfredo; Prof. PIANTONI Alberto; Sig. CORPOLONGO Vincenzo. Docenti Coordinatori di Indirizzo: Sede I.T.E. - Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing: prof.ssa ALEANDRI Laura; Sede I.T.T. - Indirizzo Elettronica: prof. DE ANGELIS Aldevisio; Sede I.P.S.A.S.R. - Indirizzo Servizi per l'agricoltura e lo Sviluppo Rurale: prof.ssa SIMONETTI Maria; Sede Corso Serale - Indirizzo I.T.C. Corso SIRIO IGEA: prof. CARISSIMI Alfredo. Membri del Comitato per la valutazione del servizio: Prof.ssa DI PALMA Immacolata; Prof.ssa TOZI Patrizia; Prof. VICINANZA Franco; Prof. RENZI Sandro Prof.ssa CENCI Amelia (membro supplente) Prof.ssa SEGATORI Luisa (membro supplente) Docenti Responsabili di Laboratorio: laboratorio di Chimica: prof.ssa FRANCISCI Roberta; laboratorio di Informatica/ ECDL: prof.ssa PITONI Gabriella; laboratorio Informatica Blu: prof.ssa PITOTTI Danila; laboratorio di Sistemi: prof. DE ANGELIS Aldevisio; laboratorio di Informatica / Elettronica: prof. BUCCINI Paolo laboratorio Linguistico: prof.ssa TOZI Patrizia. laboratorio di Fisica: prof. VICINANZA Franco. Docenti Referenti Aree Funzionali POF: AREA 1 POF prof.ssa DI PALMA Immacolata; AREA 2 Enti Esterni prof. VICINANZA Franco; AREA 3 Supporto Docenti con attenzione al Registro Elettronico prof. TERENZI Paolo Maria; AREA 4 Orientamento prof.ssa SEGATORI Luisa; AREA 5 Sostegno agli alunni / Alunni BES prof.ssa PEZZOTTI Paola; AREA 6 HANDICAP prof.ssa ALBAMONTE Monica; AREA 7 Valutazione Interna / Esterna dell'istituto prof.ssa GUADAGNO Anna Vera.

59 Docente responsabile Azienda Agraria: prof.ssa SIMONETTI Maria Docenti Coordinatori di Classe CLASSE SEDE DOCENTE COORDINATORE 1A ITE MAINETTI MARIA ROSARIA 1B ITE CICCOTTI ELISABETTA 2A ITE GIULIANI MARA 3A ITE SINIBALDI ANNITA 3B ITE MORETTI LIVIA MARIA 4A ITE ALEANDRI LAURA 4B ITE PEZZOTTI PAOLA 5A ITE GIULIANI MARA 1A I.T.T. CARISSIMI ALFREDO 1B I.T.T. FRANCISCI ROBERTA 2A I.T.T. DI PALMA IMMACOLATA 2B I.T.T. SALIMBENE SERGIO 3A I.T.T. CENCI AMELIA 3B I.T.T. BUCCINI PAOLO 4A I.T.T. RENZI SANDRO 4B I.T.T. SARTI ALESSANDRO 5A I.T.T. PITONI GABRIELLA 5B I.T.T. VICINANZA FRANCO 1A IPSASR SANTARELLI ALBERTO 1B IPSASR SCACCHI ALESSIA 1C IPSASR CARDERI FLAVIA 2A IPSASR GIORGI ALESSANDRO 2B IPSASR SEGATORI LUISA 2C IPSASR SILVESTRI GIUSEPPE 3A IPSASR SANTOPRETE NICOLETTA 3B IPSASR TOMEI MARIO 4A IPSASR SIMEONI FRANCO

60 4B IPSASR LINTOZZI MARIA GRAZIA 5A IPSASR RINALDINI LUCA 5B IPSASR D'ORAZI AUGUSTA 3S ITC SERALE GALASSETTI IGINIO 4S ITC SERALE PIANTONI ALBERTO 5S ITC SERALE FUSACCHIA LAURA Organico Dati relativi all Organico dell Anno Scolastico 2013/2014: Studenti Iscritti: 650 Classi: 33, di cui 12 IPSAA, 8 ITE, 10 ITT, 3 serale Docenti: 106 di cui 25 specializzati in attività di sostegno Personale ATA : 24 Dirigente Scolastico ( Prof. Giovanni Luca Barbonetti) Il Dirigente scolastico ha la rappresentanza dell Istituto. Assolve a tutte le funzioni previste dalla legge in relazione alla direzione, al coordinamento, alla promozione e alla valorizzazione delle risorse umane e professionali, alla gestione delle risorse finanziarie e strumentali ed assume le responsabilità connesse ai risultati dell attività didattica dell Istituto. Ha il compito di definire la politica, le strategie, gli obiettivi dell Istituto, di riesaminarli almeno una volta all anno per valutarne l adeguatezza ed intraprendere le eventuali azioni correttive e di miglioramento. Organizza il proprio orario di lavoro secondo criteri di flessibilità tenendo conto delle esigenze connesse all esercizio delle funzioni che gli competono e garantisce la sua presenza in relazione alle proprie responsabilità ed alle esigenze della scuola. Riceve il pubblico, compatibilmente con le esigenze di servizio e previo appuntamento telefonico.

61 Collaboratori del Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico, nell espletamento delle sue funzioni, si avvale della collaborazione delle seguenti figure professionali: 2 Docenti Collaboratori (Prof.ssa Patrizia Tozi; Prof.ssa Mara Giuliani) 3 Docenti Coordinatori di Indirizzo (Prof.ssa Maria Simonetti IPSA; Prof.ssa Laura Aleandri IT economico, Prof. Aldevisio De Angelis IT tecnologico ) 1 Docente Coordinatore ITE serale (Prof. Alfredo Carissimi) Docente Collaboratore del Dirigente Scolastico prof.ssa Patrizia Tozi, Competenze: sostituzione del D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi, con delega alla firma degli atti; coordinamento staff dirigenziale; collocazione funzionale delle ore di disponibilità per effettuare supplenze retribuite; collaborazione con il D.S. e con i referenti d'indirizzo nelle sostituzioni giornaliere dei docenti assenti; controllo del rispetto del regolamento d Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc); delega a redigere circolari docenti alunni su argomenti specifici; contatti con le famiglie; partecipazione alle riunioni di staff; supporto al lavoro del D.S. Docente Collaboratore del Dirigente Scolastico prof.ssa Mara Giuliani Competenze: sostituzione del D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi, con delega alla firma degli atti; collaborazione con il D.S. e con i referenti d'indirizzo nelle sostituzioni giornaliere dei docenti assenti; verbalizzazione riunioni Collegio dei docenti; controllo del rispetto del regolamento d Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc); controllo firme docenti alle attività collegiali programmate; delega a redigere circolari docenti alunni su argomenti specifici; partecipazione alle riunioni di staff; supporto al lavoro del D.S. Collegio dei Docenti Competenze: programma l attività didattica su differenti livelli: di indirizzo, di dipartimento disciplinare, di classe.

62 Docenti Coordinatori di Indirizzo Competenze: 1. operare in modo coordinato e concertato con il Dirigente ed i suoi due Collaboratori, 2. coordinare e provvedere all attuazione di regolamenti e circolari, 3. coordinare la corretta gestione dei registri e le giuste comunicazioni con/alle famiglie 4. coordinare l organizzazione dei Viaggi di Istruzione per il proprio indirizzo 5. supportare e monitorare l attività dei Coordinatori di classe 6. intervenire, ove necessario e secondo opportunità, in caso di problematiche nella vigilanza delle classi dovute ad assenza del docente od intemperanze degli alunni. Docenti Coordinatori di Classe Competenze: curare il rapporto con le famiglie; presiedere, in assenza del Dirigente Scolastico, il consiglio della classe di cui è coordinatore; segnalare al capo di Istituto eventuali problemi emersi all interno del consiglio di classe al fine di proporre opportune strategie di soluzione; raccogliere i documenti utili alla registrazione del percorso didattico e dei progressi comportamentali e di apprendimento conseguiti dagli alunni; verificare mensilmente il numero di assenze degli alunni della classe e, nel caso di situazioni particolari, comunicarlo alla segreteria per una tempestiva informazione alle famiglie; raccogliere le autorizzazioni degli alunni per le diverse attività scolastiche; presiedere l assemblea dei genitori per l elezione dei loro rappresentanti nei consigli di classe; compilare, d intesa con gli altri docenti del consiglio, la programmazione di classe; compilare i verbali dei consigli di classe e degli scrutini; coordinare la compilazione dei modelli relativi all adozione dei libri di testo, avendo cura di consegnarli in segreteria; incontrare le famiglie per l illustrazione del giudizio orientativo; compilare, d intesa con gli altri docenti del consiglio, la relazione finale sulla classe. Comitato Tecnico-Scientifico per il Corso Serale Competenze: - funzioni consultive e di proposta per l organizzazione delle aree di indirizzo e l utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità. Docenti Coordinatori dei Dipartimenti Competenze: concertare, condividere e definire gli aspetti metodologici e le programmazioni didattiche, affinché siano trait d union sia tra i diversi anni di corso sia tra classi parallele, anche di indirizzi diversi; definire i livelli minimi d apprendimento che gli alunni devono conseguire per poter frequentare la classe successiva; definire i livelli minimi d apprendimento consigliati per l orientamento alla scelta della specializzazione di Triennio; individuare al proprio interno i docenti, eventualmente tutti, che parteciperanno alle attività di sporteling e formazione d aula pomeridiana, necessarie al recupero didattico degli alunni;

63 concertare e validare le singole programmazioni didattiche e le prove di verifica che verranno utilizzate in corso d anno; definire i criteri della valutazione; fornire e recepire indicazioni didattiche e metodologiche per il lavoro congiunto con i docenti di sostegno; fornire e recepire indicazioni didattiche e metodologiche per il recupero didattico, provvedendo ad aggregare i materiali da rendere disponibili agli alunni; presentare richieste per la dotazione libraria, multimediale e di software. Consigli di Classe Competenze: verifica, valutazione e scrutinio finale degli allievi; formulazione al Collegio dei Docenti di proposte relativamente all azione educativa didattica e di sperimentazione; cura dei rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni; proposte per provvedimenti disciplinari a carico degli studenti; Responsabile dell azienda agraria Competenze: - coordinamento della gestione dell azienda agraria soddisfacendo le esigenze pratiche e dimostrative correlate all insegnamento di tecniche della gestione aziendale e della contabilità agraria. -coordinamento delle attività didattiche che verranno svolte con l utilizzazione delle superfici e delle risorse umane e strumentali dell azienda, con i relativi costi; le entrate e le spese complessive che l azienda prevede. Funzioni strumentali al piano dell offerta formativa Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola e per riconoscere l'impegno aggiuntivo degli insegnanti, il Collegio dei Docenti può attribuire delle Funzioni Strumentali al Piano dell Offerta Formativa e designarne i responsabili. Tali funzioni strumentali sono identificate con delibera del Collegio dei Docenti, in coerenza con il piano dell offerta formativa che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari. Le Funzioni strumentali al piano dell offerta formativa, date le dimensioni della Scuola e la complessità che ogni area presenta, sono sette: Area 1: Gestione, aggiornamento e monitoraggio del Piano dell Offerta Formativa Attività di competenza: coordinamento, organizzazione e gestione dell attività del P.O.F. coordinamento della progettazione curricolare redazione orari scolastici diffusione del P.O.F. valutazione delle attività del P.O.F. coordinamento dei progetti speciali

64 Area 2: Rapporto con enti esterni Attività di competenza: coordinamento, su richiesta del Dirigente, dei rapporti con Enti territoriali rapporti con le Agenzie formative del territorio Alternanza Scuola/Lavoro, in cooperazione con i docenti referenti per ogni indirizzo Area 3: : Sostegno al lavoro dei docenti Attività di competenza: aggiornamento sulla normativa aggiornamento sulla normativa supporto all'uso del registro elettronico organizzazione corsi di aggiornamento Area 4: Orientamento Attività di competenza: continuità con le Scuole Medie - Stage Formazione orientamento post-diploma: rapporti con le Università e il mondo del lavoro organizzazione attività di accoglienza, continuità e tutoring alunni coordinamento di tutte le attività di orientamento Area 5: Interventi e servizi per Studenti / Studenti BES Attività di competenza: coordinamento e monitoraggio attività di ampliamento dell Offerta Formativa organizzazione e coordinamento corsi di recupero gestione rapporti scuola - famiglia organizzazione, gestione e monitoraggio attività alternanza scuola-lavoro integrazione CIC, attività varie gestione relativa ai bisogni degli studenti BES Area 6: Handicap, Disagio e integrazione Attività di competenza: progettazione e la realizzazione di tutti i progetti e le attività afferenti all area rapporto con i genitori degli studenti diversamente abili che intendano interagire con l Istituzione Scolastica o che abbiano richieste o proposte particolari da presentare QUADRO ORARIO delle lezioni dei docenti di sostegno e dell organizzazione coordinata delle attività proposte di progettazione sull handicap inseriti nel POF o realizzati con Enti esterni, avanzate dai docenti per la corretta e completa implementazione rapporti con tutti gli studenti diversamente abili, monitoraggio quadro sinottico delle attività inerenti Attività di rappresentanza e pubbliche relazioni in caso di specifica delega del Dirigente Scolastico Area 7: Valutazione interna / esterna dell Istituto

65 Comitato per la valutazione del servizio Competenze: valutare l'anno di formazione del personale docente riabilitare il personale docente su loro richiesta esprime parere sulla conferma in ruolo dei docenti in prova. E composto dai seguenti docenti: Prof.ssa DI PALMA Immacolata; Prof.ssa TOZI Patrizia; Prof. VICINANZA Franco; Prof. RENZI Sandro Prof.ssa CENCI Amelia (membro supplente) Prof.ssa SEGATORI Luisa (membro supplente) Responsabili dei laboratori e aule speciali La custodia del materiale didattico, tecnico e scientifico, dei laboratori è affidata, dal Dirigente Scolastico, ai docenti che operano nei suddetti laboratori. Viene individuato un docente per ogni laboratorio. Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (Dott.ssa Angela Coccia) Competenze: svolge attività di rilevante complessità ed aventi rilevanza esterna sovrintende ai servizi generali amministrativi-contabili e ne cura l organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti. Il personale ATA è posto alle sue dirette dipendenze. L espletamento delle funzioni è volto ad assicurare l unitarietà della gestione dei servizi amministrativi generali della scuola in coerenza alle finalità ed agli obiettivi dell Istituto, in particolare del Piano dell Offerta Formativa. Responsabile Ufficio Tecnico (Prof. Franco Viva) Competenze: collabora con il DS ed il Collegio Docenti relativamente alla tenuta, manutenzioni rinnovi e collaudi tecnici e laboratoriali. Ha rapporti con gli enti locali in ordine alla manutenzione degli edifici ed alla messa in opera degli interventi. verifiche periodiche segnalazione e messa in sicurezza dei rischi gestione dei regolamenti interni per la prevenzione e la protezione La Segreteria La Segreteria dell Istituto comprende dipendenti che si occupano di quattro diversi settori: Segreteria Didattica Studenti Segreteria del Personale Segreteria Amministrativa Segreteria Affari generali e Magazzino

66 Assistenti Tecnici Svolgono attività di supporto tecnico alla funzione docente relativamente alle attività didattiche. In allegato a questo POF è disponibile il personale tecnico associato ad ogni laboratorio. Collaboratori scolastici Provvedono all accoglienza e alla sorveglianza degli alunni e al primo ricevimento del pubblico; collaborano con i docenti, controllano e provvedono all igiene dei locali scolastici. La palestra

67 ORGANIGRAMMA Consiglio d Istituto Assistenti amministrativi Giunta esecutiva Dirigente Scolastico Assistenti tecnici Collaboratori scolastici Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA) Consigli di Classe Collegio dei Docenti Comitato di valutazione Coordinatori di Classe Funzioni Strumentali al POF Area 1: gestione del POF - Area 2 :Rapporti con Enti esterni- Area 3: Sostegno al lavoro dei docentiarea 4: Orientamento- Area 5: Sostegno alunni- Area 6: Handicap- Area 7: Valutazione d Istituto la Responsabile per Sicurezza Collaboratori del Dirigente Scolastico Coordinatrice del corso IPSAR Coordinatrice del corso IT economico e coordinatore corso serale IT economico Coordinatore del corso IT tecnologico

68 QUINTA PARTE: LE NOSTRE RISORSE STRUTTURALI, GLI ORARI, LE ATTIVITA I NOSTRI SPAZI Dati relativi all Anno Scolastico 2012/2013: 33 aule aula docenti 3 laboratori d Informatica laboratorio di Elettronica laboratorio di Sistemi laboratorio scientifico multidisciplinare (Biologia/Chimica) laboratorio di Fisica 2 aule alunni diversamente abili (Aula Bes e aula Polloc) aula TAIS (Tecnologie accessibili per l integrazione scolastica) aula di lingue palestra con gradinate e spogliatoi biblioteca aula magna 3 ambienti destinati a ufficio di segreteria ufficio di presidenza ufficio di vicepresidenza ufficio per il DSGA archivio magazzino rimessa per l azienda agraria infermeria aula didattica all aperto serra con ombrato capannina meteorologica spazi esterni destinati ad azienda agraria del corso IPSAA meeting point con servizio bar

69 LABORATORI Il nostro Istituto, comprendendo due macro indirizzi tecnici ed uno professionale, non può fare a meno di laboratori attrezzati ed efficienti, che rivestono una grande importanza nel percorso didattico, in ogni anno di corso. Per legge ognuno di essi è affidato ad un Docente responsabile, sub-consegnatario dei beni in esso contenuti, e ad un Tecnico dell area specifica. Come menzionato in precedenza la nostra Scuola è dotata di otto laboratori: 3 laboratori d Informatica laboratorio di Elettronica laboratorio di Sistemi laboratorio scientifico multidisciplinare (Scienze/Chimica) laboratorio di Fisica laboratorio di lingue ai quali si aggiungono la serra, l aula per studenti disabili, l aula all aperto e la capannina meteo, che fornisce dati sulle condizioni climatiche (disponibili in tempo reale sul sito della Scuola). Quali responsabili di laboratorio sono stati nominati i docenti di seguito elencati: laboratorio di Chimica: prof.ssa FRANCISCI Roberta; laboratorio di Informatica: prof.ssa PITONI Gabriella; laboratorio di Sistemi: prof. DE ANGELIS Aldevisio; laboratorio di Elettronica: prof. BUCCINI Paolo laboratorio Linguistico: prof.ssa TOZI Patrizia laboratorio di Fisica: Prof. VICINANZA Franco

70 I NOSTRI ORARI Orario delle Classi ITE - ITT - IPSA A.S. 2013/2014 Lunedì - Martedì Mercoledì -Giovedi Venerdì 1^ ora ^ ora ^ ora ^ ora ^ ora ^ ora ^ ora ^ ora Ricreazione Ricreazione Ricreazione ^ ora ^ ora ^ ora ^ ora ^ ora ^ ora ^ ora ^ ora ^ ora ^ ora L'angolo bar

71 PIANO DELLE ATTIVITA' 2013/2014 ATTIVITA' DATA ORARIO ORE O.D.G. DI MASSIMA Collegio dei docenti plenario 2/9/ Adempimenti preliminari. Collegio dei docenti per indirizzi (non deliberante) Collegio dei docenti plenario (non deliberante) 5/9/ Attività da svolgere durante l'anno (orientamento, progetti, visite guidate e viaggi d'istruzione, alternanza scuola lavoro ecc.). Coordinatori di classe e d'indirizzo. Responsabile dell'azienda agraria. 5/9/ ,5 Attività da svolgere durante l'anno (orientamento, progetti, visite guidate e viaggi d'istruzione, alternanza scuola lavoro ecc.). Definizione delle funzioni strumentali. Costituzione dei gruppi di progetto. Coordinatori di dipartimento, laboratori. Riunione gruppi di progetto 9/9/ Orientamento. Progetti da svolgere durante l'anno. Visite guidate e viaggi d'istruzione. Alternanza scuola lavoro. Collegio dei docenti plenario 9/9/ Ratifica risultati esami di recupero. Delibera commissioni definite nelle precedenti riunioni. Individuazione Aree Funzione Strumentale P.O.F. Nomina collaboratori del D.S. e del Collegio (coordinatori di classe, dipartimento, indirizzo, laboratori, responsabile dell'azienda agraria). Alternativa all'insegnamento della Religione Cattolica. Istituzione nuovi indirizzi. Alternanza scuola/lavoro. Modalità attività di recupero A.S. 2013/2014. Esami Integrativi 10/09/ Colloqui di ammissione ed Esami Integrativi per studenti nuovi iscritti alle classi II - III - IV - V Esami Idoneità sett Esami di Idoneità di n. 2 studentesse che vogliono passare dal 3^ Serale al 5^ serale Assemblea dei genitori 17/10/2013 A partire dalle Consigli di classe 22/10/ /10/ /10/2013 A partire dalle Elezione dei rappresentanti dei genitori nei consigli di classe e nell'organo di garanzia. Andamento didattico disciplinare. Verifica della programmazione. Visite guidate e viaggi d'istruzione. Collegio dei docenti plenario 28/10/ Attribuzione funzioni strumentali al POF. Nomina comitato tecnico scientifico per il corso serale. Criteri per la ripartizione del Fondo d'istituto a.s. 2013/2014. Approvazione progetti POF. Approvazione definitiva piano visite guidate e viaggi d'istruzione. Incontri scuola famiglia 10/12/ /12/ /12/2013 Scrutini trimestrali 17/12/ /12/ /12/2013 Consigli di classe 10/02/ /02/ /02/2014 Incontri scuola famiglia 7/04/2014 8/04/2014 9/04/2014 Consigli di classe 7/05/2014 8/05/ /05/ A partire dalle A partire dalle A partire dalle Andamento didattico disciplinare. Verifica della programmazione. Andamento didattico disciplinare. Verifica della programmazione. Adozione libri di testo. Documento finale del consiglio di classe (classi quinte). Collegio dei docenti plenario 15/5/ Adozione dei libri di testo per l'anno scolastico 2013/2014. Criteri per la conduzione degli scrutini finali; Scrutini finali 9/06/ /06/ /06/2014 A partire dalle 8.00 Collegio dei docenti plenario 12/6/ Relazione finale Funzioni strumentali al POF. Indicazioni per i recuperi estivi, gli esami e gli scrutini degli studenti con giudizio sospeso;

72 Attività del Collegio dei docenti e delle sue articolazioni Art. 29 c.3 lett. a CCNL fino a 40 ore annue di impegno individuale. Attività dei Consigli di Classe, interclasse, intersezione. - Art. 29 c.3 lett. b CCNL fino a 40 ore annue di impegno individuale Attività non computabili ai fini del raggiungimento delle 80 ore complessive di impegno individuale previste dal CCNL NOTE Un collegio dei docenti sarà collocato in prossimità della Contrattazione d'istituto per definire in maniera dettagliata le attività da retribuire con il fondo. La data della riunione è legata all'assegnazione del fondo da parte del Ministero. Le eventuali riunioni per dipartimento saranno convocate solo se necessario. Attività alternative all insegnamento della Religione Cattolica Le attività alternative all insegnamento della Religione Cattolica si svolgono presso la Biblioteca dell Istituto in Aula Magna, dove gli alunni potranno svolgere attività di studio individuale, nonché di ricerca e approfondimento, vigilati e coadiuvati dai docenti che hanno dichiarato la propria disponibilità nell ambito delle ore di recupero a cui sono tenuti per la riduzione delle unità orarie di insegnamento. CALENDARIO SCOLASTICO ANNUALE - Approvazione calendario scolastico a.s. 2013/2014 e suddivisione dell'anno scolastico Il Collegio dei docenti VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 132 del 7 giugno 2013, nella quale viene definito il calendario scolastico relativamente all a.s. 2013/2014; ha deliberato il calendario scolastico 2013/2014, che risulta così costituito: a ) le lezioni hanno inizio l 11 settembre 2013 e terminano il 7 giugno 2014, per cui, le attività didattiche sono di stribuite su 209 giorni utili; b) Il calendario nazionale delle festività, in conformità alle disposizioni vigenti, è il seguente: La sospensione delle lezioni nella Regione Lazioè stabilita nei seguenti periodi: 2 novembre 2013, Ponte del 1 novembre dal 23 dicembre 2013 al 05 gennaio 2014, vacanze natalizie dal 17 aprile 2014 al 22 aprile 2014, vacanze pasquali 26 aprile 2014, ponte del 25 aprile 2 e 3 maggio 2014, ponte del 1 maggio

73 SCANSIONE DELL ANNO SCOLASTICO Il Collegio dei docenti ha deliberato la scansione dell anno scolastico in trimestre (da concludersi prima delle vacanze di Natale) e pentamestre (con inizio il primo giorno immediatamente successivo alle vacanze di Natale). La comunicazione periodica alle famiglie dei livelli di apprendimento degli alunni sarà assicurata da incontri scuola-famiglia con scadenza come da piano annuale delle attività. SESTA PARTE: I RAPPORTI CON LE FAMIGLIE E IL TERRITORIO RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Accoglienza Data la vasta area geografica di provenienza degli alunni, in particolare nei primi giorni di scuola, vengono svolte una serie di attività ludiche e formative tese a favorire l integrazione dei ragazzi e, in particolare, di quelli stranieri nell ambito del proprio gruppo classe. Il monitoraggio di suddetta integrazione, effettuata dal docente coordinatore, si protrae durante l intero anno scolastico con eventuali interventi tesi a migliorare i rapporti all interno del gruppo classe. Inserimento Fermo restando il principio sancito dalla normativa vigente dell inserimento nella classe corrispondente all età anagrafica, il Dirigente Scolastico avvalendosi della specifica commissione, valutati i documenti e sulla base del colloquio con la famiglia e con lo studente, lo inserisce nella classe potenzialmente più favorevole per il successo scolastico, e nella sezione a ciò più idonea (n. alunni, presenza alunni stranieri, esperienza del C.d.C., ecc ).

74 Rapporti tra l istituzione scolastica e le famiglie degli alunni Il Collegio dei docenti ha deliberato due incontri scuola-famiglia, secondo il calendario di cui al Piano annuale delle attività. A questi incontri sono aggiunti quelli per la consegna delle pagelle. Ciascun docente è tenuto a fissare all interno del quadro orario uno spazio per il ricevimento mensile dei genitori degli alunni. Di norma, l ora di ricevimento individuale è fissata nella prima settimana interamente utile di ciascun mese (quella che inizia con il primo lunedì del mese). SETTIMA PARTE: VISITE GUIDATE, VIAGGI D ISTRUZIONE, ATTIVITA EXTRASCOLASTICHE Visite guidate e Viaggi di istruzione L Istituto consente la fruizione del diritto al viaggio d istruzione in modo organizzato e didatticamente predisposto. REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI D ISTRUZIONE 1. La scuola considera i viaggi d istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, d interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere parte integrante e qualificante dell'offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione. 2. Le attività sportive costituiscono parte integrante dell'attività didattica e verranno effettuate con la collaborazione di tutti i docenti. Nei casi in cui l attività sportiva presenti qualche rischio (p. es. settimana bianca) verrà

75 effettuata un attenta valutazione da parte dei docenti della capacità/abilità tecnica degli studenti coinvolti nell attività. Inoltre, i rischi connessi all attività sportiva verranno preventivamente valutati da personale particolarmente qualificato, in possesso della necessaria esperienza e competenza tecnica e magari abilitato anche dalla competente Federazione sportiva 3. Il Consiglio di Classe, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina, verificandone la coerenza con le attività previste dalla programmazione collegiale e l'effettiva possibilità di svolgimento e, nell'ipotesi di valutazione positiva, indica gli accompagnatori (art. 8, comma 3 della CM 291/92), compreso l'accompagnatore referente. 4. Il numero degli alunni per docente accompagnatore non supera, di norma, le 15 unità. Eccezionalmente, in coerenza con la C.M. 291/92, punto 8.2, può essere elevato a 18 unità. 5. Il docente di sostegno potrà essere designato come accompagnatore della classe, sempre nei limiti di cui al punto Qualora l alunno diversamente abile presenti particolari problemi inerenti all autonomia di movimento e alla necessità di una sorveglianza costante, egli dovrà essere accompagnato nell ordine: dall insegnante di sostegno; da qualsiasi docente a lui assegnato (preferibilmente della classe); da un assistente specialistico; da un genitore; da persona delegata dal genitore. In ogni caso, la persona preposta ad accompagnare l alunno diversamente abile dovrà essere assicurata e dovrà firmare una regolare assunzione di responsabilità. 7. Nel designare gli accompagnatori, i Consigli di classe provvederanno ad indicare sempre un accompagnatore in più per ogni classe, per subentro in caso di imprevisto. E' auspicabile che gli accompagnatori siano scelti all'interno del Consiglio interessato (art. 8, comma 1 della CM 291/92). Se l'insegnante accompagnatore presta servizio in altri plessi o scuole è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni. 8. L incarico di accompagnatore comporta l obbligo di un attenta e assidua vigilanza, con l assunzione delle responsabilità di cui all art del Codice Civile integrato dalla norma di cui all art. 61 della Legge 11 luglio 1980 n. 312, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave (art. 8, comma 1 della CM 291/92). 9. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe e dal Collegio dei Docenti rientrano nel Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola. 10. Si auspica la totale partecipazione della classe. Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa l'autorizzazione è pari a 2/3 degli alunni frequentanti la classe, fatta eccezione per la partecipazione ad attività sportive o a carattere ambientale. 11. Il Collegio individua ogni anno scolastico un referente del Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola. 12. E compito del Consiglio di Classe, elaborare il progetto relativo all uscita didattica o al viaggio di istruzione. In questa sede, il coordinatore curerà la compilazione del modulo prestampato relativo al progetto e lo consegnerà al referente del Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola. I consigli di classe predispongono un progetto che verrà esaminato in sede di commissione dei coordinatori di classe. La commissione, sceglierà, tra i progetti proposti, tre itinerari: indicativamente, uno per le prime e per le seconde, uno per le terze e le quarte, uno per le quinte. Gli itinerari scelti verranno proposti al Collegio dei docenti per l approvazione definitiva. Il Consiglio d'istituto dovrà ratificare la delibera del Collegio. Qualora ciò non accada, il Collegio, tenendo conto delle motivazioni espresse dal Consiglio individuerà nuovi itinerari o modelli organizzativi diversi. 13. Gli alunni dovranno versare la quota prevista entro e non oltre il 10 giorno prima della partenza. 14. Nel caso in cui la quota di partecipazione sia particolarmente elevata, dovrà essere versato un anticipo pari al 30% della quota stessa, unitamente all autorizzazione firmata dai genitori. Detto anticipo sarà rimborsato solo in casi eccezionali.

76 15. A norma di Legge, non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote di partecipazione dovranno essere versate sul Conto Corrente Bancario IBAN: [---], dalle singole famiglie o dal docente referente o da un genitore incaricato. 16. I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infortunio e l'elenco dei numeri telefonici della scuola, compreso il numero del fax. 17. I docenti accompagnatori, al rientro, devono compilare il modello per l'indennità di missione (ove prevista), consegnarlo in segreteria (allegare le eventuali ricevute nominative dei pasti consumati per i quali si ha diritto a rimborso) e relazionare, con una sintetica memoria scritta, al Collegio dei docenti. Nella relazione, i docenti accompagnatori descriveranno gli inconvenienti verificatisi nel corso del viaggio o della visita guidata, con riferimento anche al servizio fornito dall agenzia o ditta di trasporto (art. 8, comma 5 della CM 291/92). 18. Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate dal Consiglio d Istituto. 19. L'uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola; quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche. 20. Il regolamento di disciplina vige integralmente in occasione delle uscite didattiche e dei viaggi d istruzione. Attività extrascolastiche Le attività extrascolastiche sono rivolte agli studenti dell Istituto; eventuali conferenze o tavole rotonde possono essere allargate ad altre componenti, previa delibera del C.d.I. Lo svolgimento di tali attività può essere curato dagli insegnanti o da esperti esterni, scelti anche tra i genitori. Orientativamente tali attività potranno riguardare i seguenti ambiti: a. conoscenza del proprio ambiente di vita e della realtà territoriale in cui si opera; b. corsi su temi di attualità o di particolare rilievo; c. seminari di studio; d. spettacoli di vario tipo; e. corsi di musica; f. conferenze; g. tavole rotonde. ATTIVITA E SERVIZI OFFERTI DALL ISTITUTO Giornate di incontro con le Organizzazioni di Volontariato del Lazio (CESV-SPES) Sportello di Ascolto realizzato in base al protocollo di intesa con la ASL locale Corsi per il conseguimento del diploma ECDL Corsi per il conseguimento del Patentino per la guida di ciclomotori Sito WEB ( E-learning come supporto e integrazione della didattica tradizionale Partecipazione ai Campionati studenteschi APERTURA DEGLI SPORTELLI DI SEGRETERIA: ACCESSO DEL PUBBLICO Gli uffici di Segreteria rispettano il seguente orario di apertura degli sportelli: dalle 10:30 alle12:00, dal lunedì al venerdi Naturalmente per urgenze o casi particolari è possibile usufruire dei vari servizi anche fuori dagli orari indicati, previa autorizzazione della Portineria. Per contatti telefonici: fax riis001009@istruzione.it Il pubblico sarà ricevuto dal Dirigente Scolastico, previo appuntamento telefonico.

77 La Palestra Dove siamo Servizio COTRAL, DAMIBUS e ROSSI BUS L Istituto è collegato a tutti i paesi della Sabina Romana e Reatina. Collegamenti diretti con la Via Tiberina permettono di raggiungere la Scuola da Fiano Romano, Capena, Castelnuovo di Porto, Riano e dai quartieri di Roma Nord come Labaro e Prima Porta. Servizio FFSS Collegamento metropolitano con Monterotondo e i quartieri Tiburtino, Nomentano, Nuovo Salario, Fidene, Settebagni. Un servizio navetta collega la stazione di Fara Sabina (Passo Corese) al Polo Didattico.

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