DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E DIRITTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E DIRITTO"

Transcript

1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA Guida al DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E DIRITTO ANNO ACCADEMICO 2014/2015 1

2 A cura di: Tiziana Sagretti, Cinzia Magrini, Cristiano Armellini Le informazioni contenute nella presente guida sono riportate nel sito del Dipartimento di Economia e Diritto ( e dell Università, che si consiglia di consultare anche per ulteriori notizie concernenti l offerta formativa. 2

3 1 INDICE Sommario 1 INDICE BREVE PRESENTAZIONE Normativa relativa ai Dipartimenti (dallo Statuto dell Università di Macerata) Seminari organizzati dal Dipartimento di Economia e Diritto (da luglio 2013 a luglio 2014) Domande di iscrizione Test di ingresso al corso di laurea triennale di Economia Modalità di immatricolazione ai corsi di laurea in Economia Corsi per studenti lavoratori e fuori corso Divisione logistica del Dipartimento di Economia e Diritto Certificazione di qualità Calendario didattico A.A GLI ORGANI E LE STRUTTURE Organizzazione del Dipartimento di Economia e Diritto Composizione Consiglio di Dipartimento Commissione paritetica docenti-studenti Commissione carriere studenti e stage Il Consiglio Unificato dei Corsi di Studio (CUCS) Delegati del Direttore del Dipartimento Il Tutorato La biblioteche I laboratori strumentali I laboratori di ricerca Elenco dei docenti afferenti al Dipartimento di Economia e Diritto I CORSI DI LAUREA OFFERTI DAL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E DIRITTO

4 4.1 L ordinamento La Didattica I corsi di laurea Obiettivi formativi: sviluppare le competenze necessarie per comprendere: a. il funzionamento del sistema finanziario e dei mercati mobiliari; b. le tecniche di gestione degli investimenti finanziari; c. la gestione e il controllo degli intermediari Obiettivi formativi: I corsi di laurea magistrali CORSO DI LAUREA MAGISTRALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE CURRICULUM GESTIONALE Stage per studenti e neolaureati Programmi Socrates/Erasmus Percorsi formativi per promotori finanziari e ragionieri commercialisti La tesi di laurea PROGRAMMI DEI CORSI Testi consigliati DOCENTI E CORSI CONTATTI DOCENTI (telefono, ) I CORSI POST-LAUREAM

5 2 BREVE PRESENTAZIONE Con l entrata in vigore della legge Gelmini (L. 240/2010) tutte le università italiane hanno dovuto adeguarsi ad una nuova organizzazione che ha comportato un accorpamento di diverse strutture (ex. Istituti, Dipartimenti, Facoltà e relative Presidenze) in un unica nuova organizzazione Dipartimentale che è articolata in tre macro aree: Didattica e segreteria studenti, Amministrativa e finanziaria, Ricerca scientifica ed internazionalizzazione. La Facoltà di Economia ed il Dipartimento di Istituzioni economiche e finanziarie sono conferite nel nuovo Dipartimento di Economia e Diritto ed è stato eletto, quale Direttore, il professor Giulio Salerno. Ringrazio dice il professor Salerno i colleghi del nuovo Dipartimento di Economia e diritto per la fiducia che hanno dimostrato, affidandomi, con piena coesione di intenti, l incarico di direttore. Con il concorso fattivo dei colleghi, credo che si potrà operare nel bene comune del Dipartimento e dell intero Ateneo, tenuto conto delle dimostrate capacità nel predisporre un offerta didattica di elevata qualità e una forte presenza nella ricerca scientifica. Si tratta, tuttavia, di una sfida difficile, in quanto occorrerà confrontarci con le gravi difficoltà che, sia in sede locale che a livello nazionale, tutto noi stiamo affrontando. Ma la nostra forza risiede proprio nella possibilità di far convergere fruttuosamente l apporto di differenziate competenze disciplinari, che toccano l economia, la finanza, le scienze aziendali, matematiche, statistiche e sociali, così come la sfera del diritto. Soprattutto, occorrerà trovare percorsi di approfondimento trasversali, che possano contribuire a definire in concreto l identità del Dipartimento e ad assicurarne idonea visibilità all interno e all esterno dell Università di Macerata, in modo da porsi realmente e utilmente a servizio degli studenti, dello loro famiglie e, più in generale, di tutto il nostro territorio. Il Dipartimento di Economia e Diritto (DED) è luogo d'incontro scientifico di studiosi appartenenti ai settori economico-politici, economico-aziendali, giuridici e matematico-statistici. Il suo ambito di interesse privilegiato, il legame teorico e applicato fra le problematiche economiche e le questioni giuridiche, è arricchito dagli specifici indirizzi di ricerca seguiti dai suoi componenti. Il Dipartimento si adopera affinché l'autonomia dei singoli studiosi arricchisca l'interazione scientifica all'interno dell'ateneo, il dialogo con i soggetti privati e pubblici operanti sul territorio, il legame fra l'attività di ricerca e la didattica, specie quella dei corsi più avanzati. Un particolare impegno è rivolto ai rapporti di collaborazione interuniversitaria, a livello sia nazionale che internazionale. Il costituendo Dipartimento Economia e Diritto ha intenzione di realizzare programmi di ricerca tesi ad integrare le aree disciplinari sopra indicate, in modo da rapportarsi ai diversi settori d indagine con un ampia offerta di competenze specialistiche, inquadrate in una visione di insieme. Il Dipartimento Economia e Diritto promuove altresì l attività di ricerca tesa a favorire lo sviluppo scientifico nei diversi ambiti disciplinari e ne cura l'integrazione, asse portante della ricerca sia teorica che applicata. La nostra mission -Scienza, come promozione dello studio e della ricerca scientifica, attraverso la massima cura dei percorsi di studio, al fine di garantire qualità ed eccellenza accademica ed il contatto osmotico con il mondo scientifico. -Etica, come crescita culturale degli studenti nel rispetto di valori universali, nella massima apertura alle diversità culturali, nel rispetto delle differenze, allo scopo di formare cittadini partecipi e consapevoli. -Società, come formazione, mediante il reclutamento di personale docente altamente qualificato, di professionisti in grado di inserirsi proficuamente nel mondo del lavoro e di rispondere alle esigenze di sviluppo sociale in ambito nazionale e internazionale. Nel ruolo sociale che il DIpartimento svolge, si attuano quei processi di mutua aggregazione tra corpo docente, studenti, personale tecnico amministrativo, cittadinanza, istituzioni ed operatori economici, che si concretizza nell offerta, nell organizzazione e nel coordinamento di iniziative culturali, scientifiche e sociali, sia nazionali che internazionali, che sempre più spesso vedono la fusione dei ruoli ed una compartecipazione espressa tra pari. La nostra vision Portare tutti i nostri studenti a maturare le competenze economiche e manageriali necessarie per trovare il lavoro a cui aspirano appena dopo la laurea. 5

6 Il Dipartimento di Economia e Diritto dell Università di Macerata quindi offre programmi didattici e percorsi di ricerca coerenti con le richieste formative provenienti dalle imprese e dalle pubbliche istituzioni. Per assicurare la necessaria interdisciplinarietà dell'offerta formativa nel Dipartimento di Economia e Diritto sono compresenti le seguenti aree scientifico-disciplinari: l area economica l area aziendale l area giuridica l area matematico-statistica In particolare, i corsi realizzati dal Dipartimento di Economia e Diritto sono rivolti a promuovere: lo studio e la ricerca scientifica, attraverso la particolare cura dei percorsi formativi, l'attenzione per la qualità e l'eccellenza accademica, e lo stretto rapporto con il mondo scientifico la crescita culturale degli studenti nel rispetto dei valori fondamentali della convivenza, l'apertura alle diversità culturali e la formazione di cittadini partecipi e consapevoli il reclutamento di personale docente altamente qualificato il proficuo inserimento degli studenti nel mondo del lavoro in ambito nazionale e internazionale 2.1 Normativa relativa ai Dipartimenti (dallo Statuto dell Università di Macerata) TITOLO III STRUTTURE DIDATTICHE E SCIENTIFICHE CAPO I DIPARTIMENTI ART. 25 DIPARTIMENTI 1. I dipartimenti costituiscono la struttura fondamentale in cui si articola l Ateneo per svolgere i propri compiti nell ambito della ricerca scientifica e della didattica. I dipartimenti, sulla base della programmazione adottata, sono responsabili dei risultati conseguiti secondo principi di efficacia, efficienza, trasparenza e buon andamento. 2. In coerenza con il principio di semplificazione, i dipartimenti non hanno strutture sovraordinate, comunque definite. 3. I dipartimenti sono dotati di autonomia regolamentare, amministrativa e gestionale nell ambito delle risorse assegnate dall Amministrazione o acquisite da terzi, secondo quanto previsto dal regolamento per l amministrazione, la finanza e la contabilità. 4. I dipartimenti sono caratterizzati da un ambito di discipline omogenee, definito in riferimento a linee di ricerca, coerenti per finalità o metodo, e di offerta formativa, anche di carattere multidisciplinare. Ai dipartimenti competono funzioni relative: a) allo svolgimento e al coordinamento delle attività di ricerca nell ambito dei settori scientifico-disciplinari che vi sono rappresentati; b) alla promozione, razionalizzazione e coordinamento delle attività didattiche di una o più classi di corsi di studio, anche in collaborazione con altri dipartimenti; c) all organizzazione e gestione, anche in collaborazione con altri dipartimenti: dei corsi di dottorato di ricerca; dei corsi di formazione, perfezionamento, aggiornamento, educazione continua e ricorrente; dei master di primo e secondo livello; dei corsi di specializzazione; di attività d insegnamento e formazione a distanza. 5. In particolare i dipartimenti perseguono: a) la promozione e lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione della ricerca, attraverso la creazione di reti e forme di mobilità; b) il riconoscimento del merito e della qualità mediante forme di valutazione e incentivazione; c) la collaborazione con soggetti esterni all Ateneo, finalizzata all innovazione culturale, scientifica e tecnologica, con attenzione anche allo sviluppo sociale ed economico del territorio; d) il trasferimento dei risultati della ricerca, delle conoscenze e delle informazioni al mondo del lavoro, della produzione e dei servizi; 6

7 e) il sostegno allo sviluppo di autonome iniziative imprenditoriali da parte di studenti, giovani laureati, ricercatori in formazione. 6. Per lo svolgimento dei propri compiti, i dipartimenti dispongono di un apposita dotazione finanziaria, stabilita annualmente nell ambito della programmazione economica e finanziaria dell Ateneo. I dipartimenti possono inoltre avvalersi di altre risorse, reperite attraverso contratti o convenzioni per attività di ricerca e consulenza, secondo quanto previsto dal regolamento per l amministrazione, la finanza e la contabilità. ART. 26 COSTITUZIONE DEI DIPARTIMENTI 1. La richiesta di costituzione di un dipartimento è formulata sulla base di un organico progetto scientifico e didattico, sottoscritto da almeno trentacinque professori e ricercatori. Il progetto indica, in particolare: a) gli ambiti disciplinari di prevalente interesse; b) i corsi di studio; c) le risorse necessarie; d) i dipartimenti da cui provengono i proponenti; e) i dipartimenti eventualmente assorbiti o disattivati; f) la dotazione organica del personale tecnico-amministrativo. 2. L afferenza a un dipartimento è libera. Di regola il docente mantiene la propria afferenza alla struttura per almeno un triennio. Successivamente, richieste di diversa afferenza sono approvate dagli organi competenti secondo le procedure stabilite nel regolamento di organizzazione. 3. Il Senato accademico propone al Consiglio di amministrazione la disattivazione di un dipartimento qualora il numero dei docenti afferenti scenda al di sotto del limite definito dallo Statuto e non venga ricostituito entro la fine dell anno accademico successivo. In tal caso il Consiglio di amministrazione provvede a disciplinare la fase transitoria. ART. 27 ORGANI DEL DIPARTIMENTO Sono organi del dipartimento il Direttore, il Consiglio, la Commissione paritetica docenti studenti e il Consiglio di direzione, ove previsto dal regolamento della struttura. ART. 28 DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO 1. Il Direttore rappresenta il dipartimento. Convoca e presiede il Consiglio di dipartimento, predispone i relativi ordini del giorno, cura l esecuzione delle deliberazioni, garantisce il buon andamento della struttura e si adopera per il raggiungimento degli obiettivi programmati. Esercita tutte le altre funzioni che gli sono attribuite dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti. 2. Il Direttore del dipartimento è eletto dal Consiglio, secondo modalità previste dal regolamento di organizzazione, tra i professori di ruolo di prima fascia a tempo pieno afferenti al dipartimento stesso, ovvero, nei limiti stabiliti dalla legge, tra i professori di ruolo di seconda fascia a tempo pieno afferenti al dipartimento, ed è nominato con decreto del Rettore. Dura in carica tre anni e non può essere rieletto consecutivamente più di una volta. 3. Il Direttore può designare un Vicedirettore, col compito di coadiuvarlo e sostituirlo in caso di assenza o impedimento. Può, altresì, delegare proprie funzioni su specifiche materie ad altri professori e ricercatori. 4. La carica di Direttore di dipartimento è incompatibile con ogni altra carica accademica, ad eccezione di quella di componente del Senato accademico. ART. 29 CONSIGLIO DEL DIPARTIMENTO 1. Il Consiglio del dipartimento è composto: a) dal Direttore; 7

8 b) dal Vicedirettore, ove designato; c) dai professori e dai ricercatori; d) dai ricercatori a tempo determinato; e) da una rappresentanza degli studenti iscritti, in ragione di cinque rappresentanti nei dipartimenti con meno di duemila iscritti ai corsi di studio di loro gestione; di sette, quando questi siano compresi tra duemila e cinquemila; di nove negli altri casi; f) da una rappresentanza del personale tecnico-amministrativo assegnato al dipartimento, in ragione di uno ogni cinque, eletta per la durata di tre anni accademici; g) da una rappresentanza dei dottorandi di ricerca che partecipano ai corsi di dottorato coordinati dai docenti afferenti al dipartimento e dei titolari di contratti di ricerca di durata almeno annuale, che prestano la loro attività presso il dipartimento, eletta congiuntamente per ciascun anno accademico dagli stessi, in ragione di un rappresentante ogni cinque, fino a un massimo di tre. 2. Alle riunioni del Consiglio partecipa il responsabile amministrativo del dipartimento, con funzioni di segretario verbalizzante. 3. Le modalità di elezione delle rappresentanze sono determinate dal regolamento di organizzazione di Ateneo. ART. 30 COMPETENZE DEL CONSIGLIO 1. Sono di competenza del Consiglio del dipartimento, in coerenza con gli obiettivi e le strategie dell Ateneo: a) la promozione e lo sviluppo, anche d intesa con altri dipartimenti, di progetti di ricerca e attività formative comuni; b) la proposta di istituzione, attivazione e disattivazione dei corsi di studio; c) la programmazione, il coordinamento, l organizzazione, la promozione e la verifica delle attività didattiche, formative e culturali, nel rispetto della libertà di cui all articolo 1 del presente Statuto; d) l adozione dei regolamenti dei corsi di studio attivati; e) il coordinamento dell impegno didattico e dei compiti organizzativi e di servizio agli studenti; f) la determinazione dei crediti relativi a ciascun insegnamento; g) la proposta di programmazione annuale e pluriennale relativa alla ricerca e alla didattica, in coerenza con la programmazione di Ateneo e quella ministeriale; h) la programmazione del budget economico e la relativa rendicontazione; i) la proposta di attivazione della procedura di reclutamento dei professori di ruolo e dei ricercatori a tempo determinato; l) la proposta di chiamata dei professori di ruolo e dei ricercatori a tempo determinato; m) la concessione del nulla osta a professori e ricercatori per lo svolgimento di attività didattiche e di ricerca presso altre sedi e l autorizzazione a usufruire del congedo per motivi di studio; n) la proposta di conferimento di laurea honoris causa; o) ogni altra attribuzione conferitagli dall ordinamento universitario, dallo Statuto e dai regolamenti dell Ateneo. 2. Il Consiglio approva, su proposta del Direttore, la relazione annuale sulle attività di formazione e di ricerca, tenendo conto degli obiettivi prefissati e degli indicatori di autovalutazione definiti dall Ateneo e dagli organismi esterni preposti alla valutazione. ART. 31 COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI-STUDENTI 1. Il dipartimento istituisce una Commissione paritetica docenti-studenti, competente a svolgere il monitoraggio dell offerta formativa e della qualità della didattica, nonché delle attività di servizio agli studenti da parte dei professori e dei ricercatori; a individuare indicatori per la valutazione dei risultati conseguiti; a formulare pareri sull attivazione, la modifica e la soppressione di corsi di studio. 2. La Commissione è composta dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio del dipartimento e da un uguale numero di docenti, designati dal Consiglio stesso. 8

9 ART. 32 CONSIGLIO DI DIREZIONE 1. Il regolamento del dipartimento può prevedere un Consiglio di direzione, che dura in carica tre anni. 2. Il Consiglio di direzione svolge funzioni istruttorie e preparatorie sui punti all ordine del giorno delle sedute del Consiglio di dipartimento e coopera con il Direttore all esecuzione delle delibere adottate. 3. Sono componenti del Consiglio il Direttore, che lo presiede, il Vicedirettore, ove designato, i responsabili delle sezioni e i presidenti dei consigli dei corsi di studio gestiti dal dipartimento. ART. 33 ARTICOLAZIONE INTERNA DEL DIPARTIMENTO 1. In ragione di specifiche esigenze di carattere scientifico, i dipartimenti, nell esercizio della propria autonomia regolamentare, possono articolarsi in sezioni, secondo principi di adeguata dimensione ed efficacia, in conformità alle disposizioni del regolamento di organizzazione. Le sezioni non possono essere composte da meno di dodici docenti; eventuali deroghe possono essere autorizzate dal Senato accademico sulla base di comprovate esigenze scientifiche e organizzative rappresentate dal dipartimento. 2. A ciascun dipartimento, secondo quanto previsto dal regolamento di organizzazione, è associata una struttura amministrativa che ne supporta la gestione e le attività. 3. A ciascun dipartimento, secondo quanto previsto dal regolamento di organizzazione, sono assegnate una o più strutture bibliotecarie. Le strutture bibliotecarie possono essere organizzate anche in forma interdipartimentale. 4. Ciascun dipartimento dispone di spazi adeguati. ART. 34 DIPARTIMENTI E SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI 1. Ciascun settore scientifico-disciplinare è di regola attribuito a un solo dipartimento. Uno stesso settore può essere presente in più dipartimenti sulla base di un organico progetto scientifico e didattico. 2. Per i settori scientifico-disciplinari non presenti nell atto costitutivo del dipartimento, ai fini della proposta di chiamata di professori e ricercatori è richiesta la preventiva comunicazione a tutti i docenti dell Ateneo afferenti al medesimo settore. ART. 35 RICERCA INTERDIPARTIMENTALE 1. I dipartimenti possono costituire centri interdipartimentali per lo svolgimento di attività di ricerca di rilevante impegno scientifico e finanziario, sulla base di progetti di durata pluriennale. 2. I centri interdipartimentali sono costituiti, su proposta dei dipartimenti interessati, con deliberazione del Consiglio di amministrazione, previo parere del Senato accademico. La struttura organizzativa e le relative norme di funzionamento sono stabilite dal regolamento di organizzazione di Ateneo. ART. 36 DIPARTIMENTI E CLASSI DEI CORSI DI STUDIO 1. Ogni dipartimento deve gestire almeno un corso di studio. 2. Le classi dei corsi di studio sono composte dai professori di ruolo e dai ricercatori, anche a tempo determinato, che vi sono incardinati secondo le modalità stabilite nel regolamento di organizzazione, cui spetta definire anche le modalità di trasferimento tra classi. 3. L attività didattica è svolta dai docenti prioritariamente all interno del corso di studio nel quale sono incardinati. Nel caso di afferenza ad altro dipartimento, il docente è tenuto a svolgervi l eventuale impegno didattico residuo. 4. Ciascun corso di studio è retto da un Consiglio costituito dai docenti incardinati nella classe ad esso relativa e che vi prestano attività di docenza. Al Consiglio partecipano, alle condizioni stabilite dal regolamento didattico d Ateneo, i titolari di supplenze e affidamenti e una rappresentanza degli studenti, eletta secondo le modalità indicate dal regolamento di organizzazione. Il Consiglio dei corsi di studio è presieduto da un docente di ruolo, eletto tra i professori incardinati. 9

10 5. I corsi di studio aventi percorsi formativi tra loro interrelati possono essere retti da un Consiglio unico, secondo quanto stabilito dal regolamento didattico di Ateneo. 6. I consigli dei corsi di studio hanno il compito primario di programmare, organizzare e gestire le attività didattiche. In particolare approvano i piani di studio, formano le commissioni per la verifica del profitto degli studenti nonché per le prove finali per il conseguimento dei titoli rilasciati dall Ateneo. Essi inoltre formulano proposte per la copertura degli insegnamenti vacanti e per l'espletamento delle altre attività didattiche. I consigli svolgono le proprie funzioni sulla base del regolamento approvato dal dipartimento al cui interno sono attivati i relativi corsi di studio. Ai consigli spetta ogni altra attribuzione ad essi demandata dalla legge, dal presente Statuto e dai regolamenti dell Ateneo. 7. I consigli dei corsi di studio formulano al Consiglio di dipartimento proposte in ordine ai piani pluriennali di sviluppo dell'ateneo e con riguardo alle richieste di personale docente. ART. 37 ISTITUZIONE, ATTIVAZIONE, MODIFICAZIONE E DISATTIVAZIONE DEI CORSI DI STUDIO 1. La proposta di istituzione di un nuovo corso di studio è formulata, nel rispetto della programmazione finanziaria annuale e triennale e degli indirizzi strategici di Ateneo, da uno o più dipartimenti, considerate le esigenze culturali e formative, le prospettive occupazionali, le competenze e le risorse disponibili o acquisibili. 2. L istituzione, attivazione, modificazione e disattivazione di un corso di studio sono deliberate dal Consiglio di amministrazione, previo parere favorevole del Senato accademico, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, sulla base di una relazione tecnica del Nucleo di valutazione. 3. L attivazione e la disattivazione di un corso di studio devono essere comunicate al Ministero; nel caso di disattivazione, l Ateneo assicura comunque agli studenti già iscritti la possibilità di concludere gli studi conseguendo il relativo titolo o di optare per l iscrizione ad altri corsi di studio attivati. 4. Ogni variazione delle strutture didattiche costituisce modifica del regolamento didattico di Ateneo. ART. 38 DIDATTICA INTERDIPARTIMENTALE 1. Salvo diverso accordo tra i dipartimenti interessati, le classi dei corsi di studio gestite in collaborazione tra più dipartimenti sono collocate nell ambito del dipartimento al quale afferisce il numero maggiore di docenti del corso. 2. La gestione dei corsi interdipartimentali è disciplinata dal regolamento didattico di Ateneo, secondo principi di rappresentanza ed equa compartecipazione finanziaria. 2.2 Seminari organizzati dal Dipartimento di Economia e Diritto (da luglio 2013 a luglio 2014) Nel periodo settembre 2013 a luglio 2014 sono stati organizzati dal Dipartimento di Economia e Diritto i seguenti seminari 17 luglio 2013, SEMINARIO. L innovazione e lo sviluppo in Italia nella relazione annuale. Incontro annuale con la Banca d Italia. DOTT. LUIGI CANNARI (Capo del servizio Statistiche economiche e finanziarie dell Area Ricerca Economica della BANCA D ITALIA),PROF. PAOLO RAMAZZOTTI (UNIVERSITÀ DI MACERATA), PROF. MAURIZIO SCIUTO (DIRETTORE LABORATORIO VICARELLI), PROF. GIULIO M. SALERNO (DIRETTORE DIP.TO ECONOMIA E DIRITTO) 25 settembre 2013, SEMINARIO. Revisiting ranking, rules and applications. Prof. MARCEL AUSLOOS (University of Liege, Belgium), Prof.ssa CRISTIANA MAMMAMA (Università degli Studi di Macerata), Prof. ROY CERQUETI (Università degli Studi di Macerata) 10

11 18 ottobre 2013, SEMINARIO. Le obbligazioni strutturate. Profili di rischio e metodologie di pricing FRANCESCA PAMPURINI (UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE), NICOLETTA MARINELLI (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA) 18 ottobre 2013, SEMINARIO. Future e opzioni nella gestione del portafoglio. LUCA FABBRI (ANALISTA FINANZIARIO LIVING FINANCE), NICOLETTA MARINELLI (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA) 30 ottobre 2013, SEMINARIO. Introduzione ai servizi bibliotecari e alla ricerca bibliografica 08 novembre 2013, SEMINARIO. Il mercato del risparmio gestito. JASMINE MENCHETTI (AZIMUT CONSULENZA SIM), NICOLETTA MARINELLI (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA) 11 novembre 2013, SEMINARIO. Le operazioni di cartolarizzazione. SIMONE SOLDINI (BANCA MARCHE), NICOLETTA MARINELLI (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA) 13 novembre 2013, SEMINARIO. Accedere al credito oggi. ROBERTO MERCANTE (BANCA UNICREDIT), NICOLETTA MARINELLI (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA) 15 novembre 2013, SEMINARIO. Una nuova figura nella previdenza complementare: il pension planner ANDREA MILESIO (AZIMUT CONSULENZA SIM), NICOLETTA MARINELLI (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA) 20 novembre 2013, SEMINARIO. Shock economici e meccanismo di formazione delle aspettative. Dott. MAURIZIO BOVI (Dirigente di Ricerca Area Economica ISTAT), ROY CERQUETI (Università degli Studi di Macerata) 20 novembre 2013, INCONTRO: Noi giovani imprenditori incontriamo gli studenti. Giulio SALERNO (Università di Macerata - Direttore del Dipartimento di Economia e Diritto),Alessandro GUZZINI (Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Macerata FINLABO SIM Spa - Recanati), Luca PETTERUTI (Presidente Gruppo Regionale Giovani ANCE Marche, Delegato Scuola G.G.I. Confindustria Macerata), Gabriele MICOZZI (Docente di Comunicazione e Marketing ed esperto di Orientamento) 26 novembre 2013, SEMINARIO. La relazione cuore della transazione: da legno e metallo a fuoco e connessioni. Il caso EKO. Dott. GIOVANNI MATARAZZO (Comunicattion & Media Manager Eko Music Grup S.p.A. Elettronica Montarbo S.r.L.apo), Prof.ssa Elena CEDROLA (Università degli Studi di Macerata) 04 dicembre 2013, INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE. I numeri giusti per essere competitivi 06 dicembre 2013, Lezione conclusiva del corso A. Fo. Prof Antonella Paolini, Università degli Studi di Macerata. Giorgio Piergiacomi, presidente dell A.Fo.Prof., Andrea Fradeani, Università degli Studi di Macerata 12 dicembre 2013, Bilanci di Marca. Premio per i migliori bilanci delle Marche 13 dicembre 2013, SEMINARIO. PROFESSIONE PROMOTORE FINANZIARIO. V CAREER DAY CON ANASF. GIULIANA RAPETTA (COORDINATRICE REGIONALE ANASF MARCHE), GIAN FRANCO GIANNINI GUAZZUGLI (VICEPRESIDENTE VICARIO ANASF), ALESSANDRO G. GRASSO (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA) 27 gennaio 2014, INCONTRO. Corso di preparazione alle professioni di dottore commercialista ed esperto contabile. Prof.ssa Antonella Paolini (Università degli Studi di Macerata). Dott. Giorgio Piergiacomi (Prsidente A.FO.PROF.), Prof. Andrea Fradeani (Università degli Studi di Macerata) 27 gennaio 2014, SEMINARIO. Il Futuro del Bilancio d'esercizio: fra nuova direttiva comunitaria e riforma tributaria. Prof. Flavio Dezzani (Università degli Studi di Torino), Prof. Giuseppe Ripa (Università degli Studi di Macerata), Prof.ssa Antonella Paolini (Università degli Studi di Macerata) Dott. Giorgio Piergiacomi (presidente A.FO.PROF.) 5 febbraio 2014, SEMINARIO. THE DAY AFTER LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE SULLA LEGGE ELETTORALE. GIOVANNI DI COSIMO, GIULIO SALERNO BENEDETTA BARBISAN, LUIGI COZZOLINO, SARA GIUSTOZZI, BARBARA MALAISI, ANGELA COSSIRI, RAFFAELLA NIRO 11

12 13 marzo 2014, SEMINARIO. La conoscibilità della legge tra scrittura e divulgazione. Giulio M. SALERNO (Università degli Studi di Macerata), Paola MARSOCCI (Università La Sapienza di Roma), Mario ESPOSITO (Università del Salento), Barbara MALAISI (Università degli Studi di Macerata) 13 marzo 2014, SEMINARIO. PUBLIC SPEAKING. Elena CEDROLA (Università degli Studi di Macerata), Giacomo GISTRI (Università degli Studi di Macerata), Alberto SCARABELLI (consulente) 19 marzo 2014, SEMINARIO. Rapporto sullo stato della legislazione e sull'attività istituzionale della Regione Marche 20 marzo 2014, CONVEGNO. Digitalizzazione e dematerializzazione nelle imprese. GIULIO SALERNO - Università di Macerata, FABRIZIO LUPONE - DocPaperless Founder, BENEDETTO SANTACROCE - Università telematica Niccolò Cusano di Roma, PAOLA GIORGI - Assessore alle politiche comunitarie, Regione Marche, ANDREA FRADEANI - Università di Macerata, STEFANO PIGLIAPOCO - Università di Macerata, MARIA PIA GIOVANNINI - Agenzia per l Italia Digitale, MARCO CONTE - Presidente di XBRL Italia e Vice Segretario Generale di Unioncamere, ROBERTO BELLINI - Direttore generale di Assosoftware, GIOVANNI STAIANO - Responsabile Ufficio affari legali dell Associazione Bancaria Italiana, CLAUDIO BODINI - Già consigliare delegato alle Tecnologie informatiche e innovazione studi del CNDCEC, AGOSTINO BAIOCCO Consiglio direttivo di Confindustria Giovani di Macerata e Managing Partner di Marcap s.r.l. 2 aprile 2014, INCONTRO. Orientagiovani: il viaggio verso il futuro. Giulio SALERNO (Università di Macerata - Direttore del Dipartimento di Economia e Diritto), Luca PETTERUTI (Presidente Gruppo Regionale Giovani ANCE MarcheDelegato Scuola G.G.I. Confindustria Macerata), Simona RESCHINI (Vice Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Macerata ), Gabriele MICOZZI (Docente di Comunicazione e Marketing ed esperto di Orientamento) 7 aprile 1014, Il processo di costruzione e analisi del bilancio consolidato in INDESIT. Francesca Bartolacci (Università degli Studi di Macerata), Damiano CAFIERO (Consolidated financial Statments supervisor INDESIT COMPANY) 15 aprile 2014, SEMINARIO. Eccellere per vivere la crescita e non la crisi. Il caso Loccioni - Federico NICCOLINI (Università degli Studi di Macerata), Renzo LIBENZI (general manager - Gruppo Loccioni) 15 aprile 2014, SEMINARIO. Le problematiche di costruzione del bilancio consolidato in Fintel Energia Group. - Francesca BARTOLACCI (Università degli Studi di Macerata), Vincenzo CICCONE (Direzione finanza e controllo Fintel Energia Group) 24 aprile 2014, SEMINARIO. L informazione di mercato immobiliare in Italia. Massimo BIASIN (Università degli studi di Macerata), Gianni GUERRIERI (Direttore centrale osservatorio mercato immobiliare e servizi estimativi - Agenzia delle Entrate) 07 maggio SEMINARIO. I fondi immobiliari italiani. Operatività e criticità gestionali. Massimo BIASIN (Università degli studi di Macerata), Alberto BOLLEA (amministratore delegato ACCADEMIA SGR) 13 maggio 2014, SEMINARIO. Europa: dalla pacificazione alla ricostruzione. Raffaella COPPIER (Università degli Studi di Macerata), Gustavo PIGA (Università degli studi di ROMA TOR VERGATA) 15 maggio 2014, SEMINARIO. Le due facce della Luna. Riformismo o Liberalismo come scelte concrete. G. Maria SALERNO (Università di Macerata), Mauro Marconi (Università di Macerata), Stefano PERRI (Università di Macerata), Diego PIACENTINO (Università di Macerata), Giuseppe RIPA (Università di Macerata), Giuseppe VITALETTI (Università La Tuscia, Viterbo) 29 maggio 2014 Workshop. Ricerca, Pubblicazioni e referee. Francesco ORILIA e Francesca SPIGARELLI, Benedetta UBERTAZZI, internazionale", Luca DE BENEDICTIS 12

13 25 giugno 2014 Incontro annuale con la Banca d Italia. Nuove Sfide per la politica monetaria unica. Prof. Maurizio SCIUTO (Università di Macerata), Dott. Stefano SIVIERO (Banca d'italia - Servizio Congiuntura e Politica Monetaria), "la relazione annuale della Banca d'italia", Dott. Giacinto MICUCCI (Banca d'italia - Sede di Ancona), "l' Economia delle Marche", Prof. Michele BAGELLA (Università degli Studi di Roma - Tor Vergata), "Analisi e riflessioni" 2.3 Domande di iscrizione Le domande d immatricolazione al primo anno di tutti i Corsi di studio vanno presentate dal 4 Agosto al 30 ottobre Dopo tale termine, e comunque entro il 31 gennaio 2015, è previsto il pagamento di una tassa di mora, commisurata all entità del ritardo. Per avviare la procedura di immatricolazione o pre-iscrizione, limitatamente ai Corsi ad accesso libero, è attivato un apposito servizio on line, che consente di compilare la relativa domanda entrando nell apposita pagina web disponibile sul sito dell Ateneo ( - Servizi agli studenti - Segreteria studenti on line).per completare e rendere effettiva l immatricolazione è comunque necessaria la consegna agli sportelli delle Segreterie Studenti (Via Don Minzoni Macerata) o la spedizione per raccomandata, entro i termini previsti, di: - domanda, completa di firma autografa, contenente i dati anagrafici dello studente e l autocertificazione del titolo di studio di scuola secondaria superiore o, in caso di preiscrizione ad un corso di laurea specialistica/magistrale, del curriculum di studi compiuto; - copia di un documento di riconoscimento in corso di validità; - due fotografie formato tessera, di cui una applicata su apposito modulo; -copia della ricevuta del versamento della prima rata delle tasse, comprensiva della tassa regionale per il diritto allo studio e del bollo virtuale Per l iscrizione ad anni successivi al primo è sufficiente che lo studente effettui il pagamento della prima rata delle tasse entro i termini sopra riportati. La scadenza della seconda rata è fissata al 30 aprile Test di ingresso al corso di laurea triennale di Economia Il test è obbligatorio per tutti gli immatricolati triennali al Dipartimento di Economia e Diritto tranne per coloro che hanno diritto ad una abbreviazione di carriera (promotori finanziari, ragionieri commercialisti, ecc). Il risultato del test non è vincolante ai fini dell'immatricolazione. Il test serve a verificare la preparazione iniziale dello studente al fine di colmare eventuali lacune tramite specifici corsi di recupero. La prima data utile per il test di ingresso al Dipartimento di Economia e Diritto è fissata per il 10 settembre 2014 ore 11:00, la seconda per il 27 novembre alle ore 14:30. La convocazione degli studenti per il riconoscimento e l'ingresso in aula avverrà a partire dalle ore 09:00. Ci saranno comunque altre date disponibili (febbraio 2015) che verranno tempestivamente comunicate nel sito internet del Dipartimento La prova consiste nel rispondere a dei quesiti, suddivisi nelle aree seguenti: Logica, Comprensione verbale, Matematica. Per partecipare al test è necessario presentarsi con un documento di riconoscimento (patente o carta di identità) e versare la relativa quota di partecipazione (euro 20,00). Coloro che hanno un voto di maturità inferiore a 70/100 (o equivalente in 42/60) dovranno sostenere nello stesso giorno del test un colloquio orale. Il test è organizzato con il consorzio CISIA ( Saranno comunque previste altre date per il test di ingresso. 13

14 2.5 Modalità di immatricolazione ai corsi di laurea in Economia L'immatricolazione on line (per le triennali e magistrali) è possibile dal 01 agosto 2014 e fino al 31 ottobre senza oneri aggiuntivi seguendo questa procedura: 1) registrazione dello studente all anagrafica studente ( : verranno creati nome utente e password da usare al punto 2) 2) successiva iscrizione al sito (immatricolazione ai corsi ad accesso libero => Facoltà di Dipartimento di Economia => ) La procedura premette la pre-iscrizione che diventerà effettiva (cioè diventerà vera e propria immatricolazione) solo nel momento in cui lo studente presenterà la ricevuta del pagamento delle tasse alla segreteria studenti e il resto della documentazione stampabile on line. Per i dettagli relativi alle rate e alle modalità di pagamento è possibile entrare nell area riservata e cliccare alla voce pagamenti. Per maggiori informazioni è possibile consultare anche i siti (Area per la didattica, l orientamento e i serivzi agli studenti) Tasse e contributi Le modalità di pagamento delle tasse universitarie e i requisiti per ottenere riduzioni ed esoneri sono diffusamente riportate in appositi opuscoli disponibili presso la Segreteria Studenti o sul sito Corsi per studenti lavoratori e fuori corso Corsi per studenti lavoratori e fuori corso Studente lavoratore è colui che dichiara sotto propria responsabilità: di essere dipendente di un impresa o della pubblica amministrazione con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato per almeno un anno; di svolgere attività di libera professione in quanto iscritto ad uno specifico albo professionale. È altresì studente lavoratore il titolare di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa o di collaborazione coordinata a progetto nei tempi di vigenza del rapporto contrattuale. Gli studenti lavoratori possono frequentare alcuni corsi ad hoc, che si svolgono nelle giornate del venerdì e del sabato, previa consegna all Ufficio Organizzazione dell apposito modulo di richiesta, disponibile sul sito e presso la Portineria del Dipartimento (Piazza Strambi, 1). I corsi per lavoratori sono aperti anche agli studenti fuori corso, ad eccezione del corso di Matematica generale. Nell a.a 2014/2015 sono attivati per gli studenti lavoratori e fuori corso i seguenti insegnamenti: ECONOMIA AZIENDALE (lavoratori) ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (lavoratori) MATEMATICA FINANZIARIA (lavoratori) MATEMATICA GENERALE 1 (lavoratori) MATEMATICA GENERALE 2 (lavoratori) MICROECONOMIA mod. b (lavoratori) 14

15 2.7 Divisione logistica del Dipartimento di Economia e Diritto SEDE PIAZZA STRAMBI piano terra: - portineria - aula 02 - aula 03 - laboratorio linguistico - aula AL1 - aula AL2 - Ufficio Organizzazione del Dipartimento di Economia e Diritto (ex Facoltà di Economia) - aula di informatica (aula consultazione internet, 6 postazioni) primo piano: - aula Abside - aula A - aula C - sala lettura "A. Barnave" secondo piano: - Segreteria di Presidenza della ex Facoltà di Economia (ora segreteria di Dipartimento) - ufficio Organizzazione della ex Facoltà di Economia - aula D (sala lettura) - aula E - aula F Sede ex Dipartimento di istituzioni economiche e finanziarie - VIA CRESCIMBENI 20, MACERATA 2.8 Certificazione di qualità Segnalazioni e reclami I moduli (modulo proposte di miglioramento, modulo segnalazione disservizi) per proporre miglioramenti o segnalare eventuali disservizi possono essere scaricati, compilati e inviati all'indirizzo di posta elettronica: segnalazioni.economia@unimc.it o via fax ( ) I moduli sono, inoltre, disponibili in forma cartacea presso l'ufficio Organizzazione del Dipartimento di Economia e Diritto (ex Facoltà di Economia) insieme ad un Suggestion Box dove sarà possibile recapitarli ai responsabili di Facoltà del sistema di gestione della qualità. 15

16 2.9 Calendario didattico A.A I SEMESTRE settembre 2014 settimane esami appello estivo a.a (merc. 03/09 CDD) settembre 2014 settimane esami appello estivo a.a sett ottobre settimana di lezioni BLU inizio lezioni per tutti gli anni di corso ottobre settimana di lezioni ROSSA (merc. 08/10 CDD) ottobre settimana di lezioni BLU ottobre settimana di lezioni ROSSA 27 ott - 1 novembre settimana di lezioni BLU novembre settimana di lezioni ROSSA (merc. 5/11 CDD mart. 21/10 e giov. 23/10 Lauree) novembre settimana di lezioni BLU novembre settimana di lezioni ROSSA novembre settimana di lezioni BLU dicembre settimana di lezioni ROSSA 9-13 dicembre settimana di recupero BLU (merc. 10/12 CDD) dicembre settimana di recupero ROSSA 22 dicembre gennaio 2015 pausa gennaio 2015 settimane esami appello 1 sem. a.a e invernale a.a (merc. 14/01 CDD) gennaio 2015 settimane esami appello 1 sem. a.a e invernale a.a febbraio 2015 settimane esami appello 1 sem. a.a14-15 e invernale a.a II SEMESTRE febbraio settimana di lezioni BLU inizio lezioni per tutti gli anni di corso (merc.18/02 CDD-mart.17/02 e giov 19 /02 lauree) febbraio settimana di lezioni ROSSA inizio lezioni per tutti gli anni di corso marzo settimana di lezioni BLU marzo settimana di lezione ROSSA (merc. 11/03 CDD) 16

17 16-21 marzo settimana di lezioni BLU marzo settimana di lezioni ROSSA 30 marzo-2 aprile /2 settimana di lezioni BLU (merc. 1/04 CDD mart. 31/03 e giov. 2/04 Lauree) aprile /2 settimana di lezioni BLU aprile settimana di lezioni ROSSA aprile settimana di lezioni BLU 27 apr 2 maggio settimana di lezioni ROSSA 04 9 maggio settimana di recupero BLU maggio settimana di recupero ROSSA (merc. 13/05 CDD) 18 maggio - 6 giugno 2015 settimane esami appello estivo a.a giugno 27 giugno 2015 settimane esami appello estivo a.a (merc. 10/06 CDD) 29 giugno 18 luglio 2015 settimane esami appello estivo a.a (merc. 15/07 CDD mart. 14/07 e giov. 16/07 Lauree) 20 luglio 31 aogsto pausa NOTE: Gli studenti del 1 anno possono sostenere negli appelli di gennaio e febbraio solo gli esami relativi agli insegnamenti del 1 semestre; mentre a partire da maggio possono sostenere gli esami relativi agli insegnamenti del 2 semestre. Per tutti gli altri studenti, vale la stessa regola se la frequenza dell'insegnamento è relativa al corrente a.a., mentre è possibile sostenere gli esami, relativi ad insegnamenti annuali o semestrali con frequenza acquisita precedentemente, in tutti gli appelli Il calendario didattico è disponibile sul sito del Dipartimento di Economia e Diritto : 17

18 3 GLI ORGANI E LE STRUTTURE 3.1 Organizzazione del Dipartimento di Economia e Diritto Direttore: Prof. Giulio Salerno DIRETTORE: Prof. Giulio M. Salerno ded.direttore@unimc.it RESPONSABILE AMMINISTRATIVO DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E DIRITTO Ing. Marco Marziali ded.coordinatore@unimc.it 18

19 SEGRETERIA DI DIREZIONE Carlo Sampaoli Via Crescimbeni 20, Macerata Tel.: U.O. DIDATTICA E STUDENTI Responsabile: Tiziana Sagretti Piazza Strambi 1, Macerata Orario: lunedì - venerdì, ore Tel.: Fax: ded.didattica@unimc.it Ufficio Organizzazione Cinzia Magrini Tel magrini@unimc.it Cristiano Armellini Tel armellini@unimc.it Massimiliano Strada Tel massimiliano.strada@unimc.it Segreteria studenti Dott. Alberto Cicaré ded.segreteria.studenti@unimc.it Via Don Minzoni 2, Macerata Sportello al pubblico: dal lunedì al venerdì, ore 9:30-12:00; giovedì, anche ore 14:30-16:00. Sabato chiuso. Servizio informazioni telefoniche ( ) Vicedomini Domenico vicedomini@unimc.it U.O AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA Responsabile: Sig. Lucio Pupilli Via Crescimbeni 20, Macerata Orario: lunedì, martedì, venerdì ore 08-17; mercoledì-giovedì Tel.:

20 Fax: Carlo Sampaoli Tel.: Servizio Informazione ed accoglienza Maurizio Seghetti Tel.: Fax: U.O. RICERCA E INTERNAZIONALIZZAZIONE Responsabile: Dott.ssa Silvana Tartufoli Via Crescimbeni 20, Macerata Orario: lunedì, martedì e giovedì 8-14, mercoledì e venerdì 8-17 Tel: ded.ricerca@unimc.it Milena Gentili Tel milena.gentili@unimc.it BIBLIOTECA Palazzo Chiappini - Via Crescimbeni, Macerata PORTINERIE - Sede Piazza Strambi 1 Tel.: Sede via Crescimbeni 20 Tel:

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Scadenze amministrative per l anno accademico 2012-2013 Per l anno accademico 2012-2013 le scadenze amministrative di seguito riportate che devono essere osservate necessariamente per tutti i corsi di

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

"Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation

Paolo Baffi Centre on International Markets, Money and Regulation Centro Permanente di Ricerca Permanent Research Centre Acronimo BAFFI CENTRE Denominazione "Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation Oggetto di attività Economia e diritto dei

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo)

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) Art. 1 Oggetto, denominazione e sede Il presente regolamento

Dettagli

AQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA

AQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA AQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA Gli attori Attori del processo di Assicurazione della Qualità della Ricerca Scientifica Dipartimentale sono: a) Il Rettore b) il Senato Accademico (SA) c) il Consiglio di Amministrazione

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

(Emanato con D.R. n. 1032/15 del 02.11.2015) REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN GIURISPRUDENZA (LMG01) Art. 1 Oggetto

(Emanato con D.R. n. 1032/15 del 02.11.2015) REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN GIURISPRUDENZA (LMG01) Art. 1 Oggetto REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI STUDIO IN GIURISPRUDENZA (LMG01) Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina le finalità, l organizzazione e il funzionamento del Corso di studio in Giurisprudenza

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA

REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA (con la modifiche proposta al Senato Accademico nella seduta del 25 novembre 2014 e deliberate dal Comitato Esecutivo nella seduta del 10 dicembre 2014) Regolamento del Centro

Dettagli

Regolamento per il fondo di Ateneo per la ricerca scientifica

Regolamento per il fondo di Ateneo per la ricerca scientifica Regolamento per il fondo di Ateneo per la ricerca scientifica La gestione del fondo di Ateneo per la ricerca scientifica dei ricercatori e docenti strutturati si articola in quattro parti: la prima riguarda

Dettagli

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME I DIVISIONE 4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. OMISSIS ESPRIME parere favorevole alla istituzione del Centro Interdipartimentale

Dettagli

STATUTO DELL ISTITUTO UNIVERSITARIO DI STUDI SUPERIORI IUSS FERRARA 1391. Art. 1. Costituzione

STATUTO DELL ISTITUTO UNIVERSITARIO DI STUDI SUPERIORI IUSS FERRARA 1391. Art. 1. Costituzione SENATO ACCADEMICO 20/04/206 CONSIGLIO AMMINISTRAZIONE 27/04/2016 DECRETO RETTORALE Rep. n. 873/2016 Prot. n. 45381 del 01/06/2016 UFFICIO COMPETENTE Ufficio Dottorato di Ricerca Pubblicato all Albo informatico

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

\ Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 REGOLAMENTO MASTER

\ Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 REGOLAMENTO MASTER \ Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 Art.1 Master universitari REGOLAMENTO MASTER 1. In attuazione dell articolo 1,

Dettagli

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) MODALITA PER IL RICONOSCIMENTO CREDITI Dopo le fasi dell immatricolazione riportate nel Bando (http://www.univaq.it/section.php?id=1670&idcorso=574)

Dettagli

ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE ORGANIZZAZIONI IN UN CONTESTO INTERNAZIONALE

ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE ORGANIZZAZIONI IN UN CONTESTO INTERNAZIONALE Anno Accademico 2010 2011 M A S T E R di I livello in ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE ORGANIZZAZIONI IN UN CONTESTO INTERNAZIONALE Attivato ai sensi del D.M. 509/99 e D.M. 270/2004 Classe LM-77 OBIETTIVI E

Dettagli

Presentazione offerta formativa

Presentazione offerta formativa Presentazione offerta formativa Dipartimento di Economia e Diritto Anno accademico 2014/2015 UNA SCELTA, MOLTE PROSPETTIVE. Economica Aziendale Giuridica Matematica Statistica L offerta formativa n. 1

Dettagli

STATUTO DELL UNIVERSITÀ TELEMATICA ITALIAN UNIVERSITY LINE

STATUTO DELL UNIVERSITÀ TELEMATICA ITALIAN UNIVERSITY LINE STATUTO DELL UNIVERSITÀ TELEMATICA ITALIAN UNIVERSITY LINE 1 ITALIAN UNIVERSITY LINE...1 CAPO I...3 Disposizioni generali...3 Art. 1 - Istituzione...3 Art. 2 - Natura giuridica e fonti normative...3 Art.

Dettagli

I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI

I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI Sigle: CFU=Crediti Formativi Universitari SSD=Settore Scientifico-Disciplinare ISCRIZIONE

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO LINEE GUIDA IN MATERIA DI DOTTORATO DI RICERCA SCUOLE DI DOTTORATO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO LINEE GUIDA IN MATERIA DI DOTTORATO DI RICERCA SCUOLE DI DOTTORATO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO LINEE GUIDA IN MATERIA DI DOTTORATO DI RICERCA SCUOLE DI DOTTORATO 1. AMBITO E FINALITA L Università degli Studi di Bari Aldo Moro promuove l'istituzione di Scuole

Dettagli

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi

Dettagli

MASTER di II Livello LA FUNZIONE DOCENTE E IL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA: DIDATTICA, INCLUSIVITA' E VALUTAZIONE

MASTER di II Livello LA FUNZIONE DOCENTE E IL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA: DIDATTICA, INCLUSIVITA' E VALUTAZIONE MASTER di II Livello LA FUNZIONE DOCENTE E IL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA: DIDATTICA, 1ª EDIZIONE 1500 ore 60 CFU Anno Accademico 2015/2016 MA465 Pagina 1/5 Titolo LA FUNZIONE DOCENTE E IL PIANO

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 Art. 1. FINALITA Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trieste è istituito il Master Universitario

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO SCUOLA DI AGRARIA E MEDICINA VETERINARIA (SAMeV) Regolamento Art. 1 1. La Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria (SAMeV) è istituita ai sensi dello Statuto dell'università di Torino, artt. 24 e sgg.

Dettagli

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e l organizzazione dei Master nell Università Telematica Universitas Mercatorum. L Ateneo

Dettagli

NORME PER L AMMISSIONE

NORME PER L AMMISSIONE Facoltà di Scienze politiche e sociali NORME PER L AMMISSIONE Corso di Laurea Magistrale: Politiche per la cooperazione internazionale allo sviluppo (Classe LM-81) 70 posti Sede di Milano Anno Accademico

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

Sentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi

Sentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi Documento contenente le linee guida per l attivazione dei Corsi di studio delle professioni sanitarie (DM 8 gennaio 2009 e DI 19 febbraio 2009) a partire dall offerta formativa dell a.a. 2011-2012 In attesa

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale.

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale. Allegato 2 Art. 4. Crediti formativi universitari Testo approvato Rilievi CUN Testo adeguato ai rilievi 1. Il credito formativo universitario (cfu) - di seguito denominato credito - è l unità di misura

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

Scuola di Dottorato della Università degli Studi di Roma Foro Italico

Scuola di Dottorato della Università degli Studi di Roma Foro Italico Scuola di Dottorato della Università degli Studi di Roma Foro Italico STATUTO Art. 1 - Obiettivi e finalità della Scuola di Dottorato 1. La Scuola di Dottorato è una struttura dell Università degli Studi

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA LUISS SCHOOL OF GOVERNMENTAL STUDIES

REGOLAMENTO DELLA LUISS SCHOOL OF GOVERNMENTAL STUDIES REGOLAMENTO DELLA LUISS SCHOOL OF GOVERNMENTAL STUDIES (proposta deliberata dal Senato Accademico nella seduta del 23 maggio 2013 e approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 23 maggio

Dettagli

CARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T.

CARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T. CARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T. La Carta Servizi è uno strumento di trasparenza messo a disposizione dal

Dettagli

NORME PER L AMMISSIONE

NORME PER L AMMISSIONE NORME PER L AMMISSIONE Anno Accademico 2016/2017 Facoltà di Scienze politiche e sociali Corso di Laurea Magistrale Politiche Pubbliche (Classe LM-63) 120 posti di cui 3 riservati ai candidati non comunitari

Dettagli

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University TITOLO I AMBITO DI APPLICAZIONE E FUNZIONI Art. 1 Ambito di applicazione 1.

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

Presentazione del Corso di Laurea in Economia e Commercio

Presentazione del Corso di Laurea in Economia e Commercio Presentazione del Corso di Laurea in Economia e Commercio DIPARTIMENTO DI ECONOMIA - SCUOLA DELLE SCIENZE ECONOMICHE, AZIENDALI, GIURIDICHE E SOCIOLOGICHE- Universitá "G. d Annunzio" di Chieti-Pescara

Dettagli

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172 81,9(56,7 '(*/,678',',6,(1$ ',3$57,0(172',',5,772'(// (&2120,$ )$&2/7 ',(&2120,$³5,&+$5'0*22':,1 In convenzione con UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO AGENZIA DELLE ENTRATE

Dettagli

Università degli Studi di Messina

Università degli Studi di Messina Università degli Studi di Messina F a c o l t à d i E c o n o m i a Corso di Laurea Magistrale in Scienze Economico-Aziendali (LM-77) Settore scientifico disciplinare (SSD) IUS/05 Curriculum in Banca e

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI)

REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI) REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI) Art. 1 (Costituzione) Il Centro Studi Interdipartimentale sulla Criminalità Informatica (CSICI) è costituito con Deliberazione

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI SCIENZE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI SCIENZE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI SCIENZE MODALITA DI ACCESSO AI CORSI DI LAUREA MAGISTRALE AD ACCESSO LIBERO A.A. 2014/2015 Gli studenti che per l anno accademico 2014/2015 intendono iscriversi

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione Articolo 1 «E istituito presso l Università Carlo Cattaneo -

Dettagli

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia BANDO DI CONCORSO PER ESONERO TOTALE E/O PARZIALE TASSE E CONTRIBUTI UNIVERSITARI SOMMARIO

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia BANDO DI CONCORSO PER ESONERO TOTALE E/O PARZIALE TASSE E CONTRIBUTI UNIVERSITARI SOMMARIO Art. 1 Esonero Totale - definizione Art. 2 Esonero Parziale - definizione Art. 3 Esonero totale durata Art. 4 Requisiti Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia BANDO DI CONCORSO PER ESONERO TOTALE

Dettagli

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA REGOLAMENTO CENTRO DI SICUREZZA STRADALE (DISS) (Centro Universitario ai sensi dell art.6 del Regolamento per l Istituzione ed il funzionamento dei Centri Universitari,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

Università Degli Studi di Cagliari Atto Costitutivo della Scuola di Dottorato di Ricerca in Scienze Economiche e Aziendali AA 2007/08

Università Degli Studi di Cagliari Atto Costitutivo della Scuola di Dottorato di Ricerca in Scienze Economiche e Aziendali AA 2007/08 Università Degli Studi di Cagliari Atto Costitutivo della Scuola di Dottorato di Ricerca in Scienze Economiche e Aziendali AA 2007/08 Art. 1 Costituzione, Denominazione, Dipartimenti, Dottorati di Ricerca

Dettagli

Il Rettore. Decreto n. 4597 (23) Anno 2016

Il Rettore. Decreto n. 4597 (23) Anno 2016 Pubblicato sull'albo Ufficiale (n. 20) consultabile fino al 18 maggio 2016 Il Rettore Decreto n. 4597 (23) Anno 2016 VISTI gli articoli 16 e 17 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162/82 e l

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004)

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) 1 INDICE Articolo 1 Finalità Articolo 2 Ambito di applicazione Articolo 3 Istituzione

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, SCIENZE UMANE E DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN Scienze per la formazione

Dettagli

Dipartimento di Economia

Dipartimento di Economia Dipartimento di Economia RETTORE: PROF.SSA GALVANI ADRIANA PRESIDENTE DIPARTIMENTALE: DOTT. LAVALLE NICOLA Corso di Laurea in Economia e Finanza Internazionale DIPARTIMENTO DI ECONOMIA Corso di Laurea

Dettagli

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera Università di Bolzano Approvato con delibera n. 56/2010 del

Dettagli

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Vista la legge 9.5.89, n. 168; Vista la legge 19.11.90, n. 341; Vista la legge 15.5.97, n. 127; il D.P.R. 27.1.98, n. 25; il D.M. 3.11.99, n. 509 recante norme concernenti

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

Università degli Studi Milano Bicocca

Università degli Studi Milano Bicocca Università degli Studi Milano Bicocca Bandi per i laboratori per il corso di abilitazione per l'insegnamento di sostegno scadenza: 3 settembre 2013 BANDO 9072 PER LA COPERTURA A TITOLO RETRIBUITO DI INCARICHI

Dettagli

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE

Dettagli

DECRETA. ART. 1 (Posti a concorso) ART. 2 (Compiti e funzione dei distaccati)

DECRETA. ART. 1 (Posti a concorso) ART. 2 (Compiti e funzione dei distaccati) c) BANDO DI CONCORSO PER IL RECLUTAMENTO DI N. 6 DOCENTI IN POSIZIONE DI SEMIESONERO, DI CUI DUE UNITA IN SERVIZIO PRESSO LA SCUOLA MATERNA E QUATTRO UNITA IN SERVIZIO PRESSO LA SCUOLA ELEMENTARE, DA UTILIZZARE

Dettagli

Corsi di laurea triennale della Facoltà di Economia Sedi di Milano e Roma. Procedura di ammissione a.a. 2015/2016

Corsi di laurea triennale della Facoltà di Economia Sedi di Milano e Roma. Procedura di ammissione a.a. 2015/2016 Corsi di laurea triennale della Facoltà di Economia Sedi di Milano e Roma Procedura di ammissione a.a. 2015/2016 I passaggi per immatricolarti L immatricolazione ai corsi di laurea triennale della Facoltà

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56)

LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56) LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56) Il corso di laurea in breve Il corso di laurea magistrale in Scienze Economiche, in modalità E-learning, mira a consentire l'acquisizione di conoscenze

Dettagli

NORME PER L AMMISSIONE

NORME PER L AMMISSIONE Facoltà di Psicologia NORME PER L AMMISSIONE Corsi di Laurea Magistrale: Psicologia clinica e promozione della salute: persona, relazioni familiari e di comunità 120 posti Psicologia dello sviluppo e dei

Dettagli

LA FUNZIONE DOCENTE NELLA SCUOLA CHE CAMBIA: METODOLOGIA, DOCIMOLOGIA E STRUMENTI STATISTICI

LA FUNZIONE DOCENTE NELLA SCUOLA CHE CAMBIA: METODOLOGIA, DOCIMOLOGIA E STRUMENTI STATISTICI Master universitario di I livello in LA FUNZIONE DOCENTE NELLA SCUOLA CHE CAMBIA: METODOLOGIA, DOCIMOLOGIA E STRUMENTI STATISTICI (MA01) Presentazione a.a. 2012-2013 II EDIZIONE Il Centro Servizi Territoriali

Dettagli

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione

Dettagli

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi

Art. 1 Definizioni Art. 2 Istituzione Art. 3 Obiettivi formativi specifici Art. 4 Risultati di apprendimento attesi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E INTERNAZIONALI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INTERNAZIONALI INTERNATIONAL STUDIES (Classe LM 52 Relazioni

Dettagli

Procedura di valutazione dei requisiti di accesso al Corso di Laurea Magistrale in Economia e politica

Procedura di valutazione dei requisiti di accesso al Corso di Laurea Magistrale in Economia e politica Procedura di valutazione dei requisiti di accesso al Corso di Laurea Magistrale in Economia e politica economica (EPELM) Curriculum in Economia e politica economica (EPE) (Ordinamento D.M. 270 - Codice

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria A cura della Prof.ssa Paola Giacone Giacobbe a.s. 2010-2011 Il Sistema

Dettagli

Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis)

Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Modalità per il riconoscimento crediti Dopo le fasi dell immatricolazione

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze Classificazione della spesa delle università per missioni e programmi VISTI gli articoli

Dettagli

NORME PER L AMMISSIONE

NORME PER L AMMISSIONE Facoltà di Psicologia NORME PER L AMMISSIONE Corso di Laurea Magistrale: Psicologia degli interventi clinici nei contesti sociali (Classe LM-51) 120 Posti Sede di Brescia Anno Accademico 2015/2016 CHI

Dettagli

IL RETTORE DIVISIONE RISORSE SETTORE RISORSE UMANE. Via Duomo, 6 13100 Vercelli VC Tel. 0161 26135-587 Fax 0161 210718 concorsi@unipmn.

IL RETTORE DIVISIONE RISORSE SETTORE RISORSE UMANE. Via Duomo, 6 13100 Vercelli VC Tel. 0161 26135-587 Fax 0161 210718 concorsi@unipmn. DIVISIONE RISORSE SETTORE RISORSE UMANE Via Duomo, 6 13100 Vercelli VC Tel. 0161 26135-587 Fax 0161 210718 concorsi@unipmn.it PP/dc Decreto Rettorale Repertorio n. 146-2015 Prot. n. 2608 del 06.03.2015

Dettagli

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 SEZIONE UNDICESIMA FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 Alla Facoltà di Economia (sede di Piacenza) afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Economia aziendale b)

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO POLITECNICO DI TORINO ORIENTAMENTO 2010-2011 Delegato di Ateneo per l orientamento: l Prof.ssa Anita Tabacco Azioni per l Orientamento Il progetto di orientamento formativo 10/11: matematica e fisica rappresentazione

Dettagli

D.R. n. 3056 IL RETTORE DECRETA

D.R. n. 3056 IL RETTORE DECRETA D.R. n. 3056 Facoltà di Medicina e Psicologia Anno Accademico 2014-2015 Bando relativo alle modalità di ammissione al percorso d eccellenza per il corso di laurea magistrale in Psicologia della Comunicazione

Dettagli

Corsi di laurea triennale della Facoltà di Economia Sedi di Milano e Roma. Procedura di ammissione a.a. 2016/2017

Corsi di laurea triennale della Facoltà di Economia Sedi di Milano e Roma. Procedura di ammissione a.a. 2016/2017 Corsi di laurea triennale della Facoltà di Economia Sedi di Milano e Roma Procedura di ammissione a.a. 2016/2017 I passaggi per immatricolarti L immatricolazione ai corsi di laurea triennale della Facoltà

Dettagli

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 Alla Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative afferiscono i seguenti corsi di laurea di specialistica: a) corso

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale Interateneo in Fisica Manifesto degli Studi A.A. 2015/2016

Corso di Laurea Magistrale Interateneo in Fisica Manifesto degli Studi A.A. 2015/2016 Corso di Laurea Magistrale Interateneo in Fisica Manifesto degli Studi A.A. 2015/2016 Indice: Premessa, Borse di studio, Internazionalizzazione 1) Titoli accademici 2) Requisiti di ammissione 3) Periodo

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca U.R.S.T. - DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE, IL COORDINAMENTO E GLI AFFARI ECONOMICI SERVIZIO PER L AUTONOMIA UNIVERSITARIA E GLI STUDENTI Prot.: 1216 Roma, 8/8/2003 Ai Rettori delle Università LORO

Dettagli

Dipartimento di Giurisprudenza Via Matteotti, 1-61029 Urbino (PU) Tel. +39 0722 303220-303222 Fax +39 0722 2955 http://digiur.uniurb.

Dipartimento di Giurisprudenza Via Matteotti, 1-61029 Urbino (PU) Tel. +39 0722 303220-303222 Fax +39 0722 2955 http://digiur.uniurb. ACCORDO tra L Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Pesaro e Urbino e il dell Università degli Studi di Urbino Carlo Bo visto - la Legge 11 gennaio 1979, n. 12 recante Norme per l ordinamento

Dettagli

17-Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Nome del corso. Economia aziendale

17-Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Nome del corso. Economia aziendale Università Università degli studi di Genova Classe 17-Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Nome del corso Economia aziendale Modifica di Economia aziendale (codice=333)

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA Articolo 1 (Premesse) 1. Il presente regolamento disciplina il funzionamento dei Corsi di formazione pre-accademica (definiti anche

Dettagli

I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE

I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE I4G LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: LM-31 Ingegneria Gestionale NORMATIVA DI RIERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIERIMENTO: Ingegneria Industriale

Dettagli

N. 2015/2016 07.3 S.A. 21/07/2015 7/2015 UOR:

N. 2015/2016 07.3 S.A. 21/07/2015 7/2015 UOR: Oggetto: Scuola di specializzazione per le Professioni legali a.a. 2015/2016 attivazione corso N. o.d.g.: 07.3 S.A. 21/07/2015 Verbale n. 7/2015 UOR: Area per la didattica, l orientamento e i servizi agli

Dettagli

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa

Dettagli