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1 STUDIO DI SETTORE VM18B ATTIVITÀ COMMERCIO ALL INGROSSO DI ANIMALI VIVI Aprile 2011 Documento non definitivo

2 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore UM18B Commercio all ingrosso di animali vivi è stata condotta analizzando i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli studi di settore per il periodo d imposta I contribuenti interessati sono risultati pari a Nella prima fase di analisi 159 contribuenti sono stati scartati in quanto, pur tenuti alla compilazione dei modelli, non risultano utilizzabili nelle successive fasi dell elaborazione dello studio di settore (cessazione di attività, situazioni di non normale svolgimento dell attività, contribuenti forfettari, ecc.). Sui modelli studi di settore della restante platea sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione del campione dello studio, lo scarto di ulteriori 83 posizioni. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei contribuenti oggetto delle successive analisi è stato pari a Distribuzione dei contribuenti per Forma Giuridica Numero % sugli elaborati Persone fisiche ,2 Società di persone ,6 Società di capitali, enti commerciali e non ,2 Documento non definitivo 2

3 INQUADRAMENTO GENERALE I gruppi omogenei sono stati individuati sulla base dei seguenti fattori: animali/prodotti venduti; modalità di acquisto. La suddivisione in base agli animali/prodotti venduti ha portato all individuazione dei grossisti specializzati nella commercializzazione di: bovini (cluster 1 e 5), suini (cluster 2) ed equini (cluster 4). La modalità di acquisto ha permesso di distinguere, tra i contribuenti specializzati nella vendita di bovini, i soggetti che si approvvigionano in prevalenza all estero (cluster 5). Infine, sono stati distinti quei contribuenti che si caratterizzano per un offerta generalmente diversificata (cluster 3). Nelle successive descrizioni dei cluster emersi dall analisi, salvo segnalazione contraria, l indicazione di valori numerici riguarda valori medi. DESCRIZIONE ECONOMICA DEI CLUSTER Cluster 1 - Grossisti di bovini Numerosità: 563 Il presente cluster è formato da grossisti che ottengono la quasi totalità dei ricavi dalla vendita di bovini (99% dei ricavi). Tali soggetti si approvvigionano prevalentemente sul mercato nazionale rivolgendosi ad agricoltori (60% degli acquisti), grossisti (30% degli acquisti per il 37% dei soggetti) e produttori nazionali (70% per il 35%). La commercializzazione, che avviene in prevalenza attraverso l ingrosso con vendita sul territorio (81% dei ricavi), è destinata ad una clientela piuttosto eterogenea (allevatori, grossisti, mattatoi, agricoltori, dettaglianti ed industrie di trasformazione alimentare). Documento non definitivo 3

4 Le imprese appartenenti al cluster sono organizzate nella maggior parte dei casi (68%) come ditte individuali e generalmente impiegano un solo addetto. La presenza di personale dipendente si riscontra solo nel 15% dei casi. Tali contribuenti dispongono di 121 mq di locali destinati allo stallaggio e, nel 35% dei casi, di 20 mq di uffici. Si evidenzia inoltre che il 28% dei soggetti impiega 103 mq di locali come deposito. La dotazione di mezzi di trasporto comprende, nel 48% dei casi, un automezzo con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate, nel 42% dei casi un automezzo con massa complessiva compresa tra 3,5 e 12 tonnellate e nel 22% dei casi 1-2 motrici per trasporto animali. Cluster 2 - Grossisti di suini Numerosità: 110 Il cluster è formato da commercianti all ingrosso specializzati nella vendita di suini (96% dei ricavi). Questi contribuenti si riforniscono principalmente da produttori in Italia (55% degli acquisti), ma si rivolgono anche ad agricoltori (74% degli acquisti per il 30% dei soggetti) e grossisti (70% per il 20%). Da segnalare che il 15% di essi si rivolge all estero per il 47% dei propri approvvigionamenti. Gli operatori del cluster, che agiscono sul mercato principalmente tramite vendita sul territorio (80% dei ricavi), si rivolgono ad una clientela eterogenea (dettaglianti, mattatoi, grossisti, allevatori, agricoltori ed industrie di trasformazione alimentare). Le imprese appartenenti al cluster sono organizzate per la maggior parte in forma societaria (di capitali nel 36% dei casi e di persone nel 20%) e generalmente impiegano 1-2 addetti. La presenza di personale dipendente si riscontra nel 21% dei casi. I grossisti del cluster dispongono di 324 mq di locali destinati allo stallaggio. Si segnala anche che, nel 46% dei casi, tali soggetti si avvalgono di uffici che si Documento non definitivo 4

5 estendono su 26 mq, e che un terzo di essi utilizza 115 mq di locali destinati a deposito. La dotazione di mezzi di trasporto comprende, nel 42% dei casi, un automezzo con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate, nel 29% dei casi 1-2 automezzi con massa complessiva compresa tra 3,5 e 12 tonnellate e nel 21% dei casi 2 motrici per trasporto animali. Da segnalare anche che il 18% di tali grossisti si avvale di 2 automezzi con massa complessiva superiore a 12 tonnellate. Cluster 3 - Grossisti di animali vivi con un offerta generalmente diversificata Numerosità: 341 Le imprese appartenenti al cluster si caratterizzano per un offerta generalmente diversificata di animali vivi che si compone in prevalenza di bovini (58% dei ricavi per il 45% dei soggetti), suini (24% per il 39%), ovini (29% per il 37%) e pollame (polli, tacchini, oche, etc.), dalla commercializzazione del quale il 24% dei soggetti ottiene due terzi dei propri ricavi. Gli approvvigionamenti vengono effettuati soprattutto da produttori in Italia (40% degli acquisti), ma anche da grossisti ed agricoltori, dai quali dipende circa la metà degli acquisti rispettivamente del 42% e del 35% dei soggetti. È da rilevare inoltre come la metà degli acquisti del 32% dei componenti il cluster provenga dall estero. La vendita, che avviene prevalentemente sul territorio (74% dei ricavi), si rivolge in special modo a dettaglianti (56%), seguiti da grossisti (41% dei ricavi per il 37% dei soggetti) e allevatori (42% per il 23%). Per quanto concerne la natura giuridica, le imprese del cluster si distribuiscono in maniera pressoché equivalente tra ditte individuali e società (di capitali nel 28% dei casi e di persone nel 21%). Il numero di addetti impiegati è generalmente pari a 2 ed il ricorso al lavoro dipendente si riscontra nel 34% dei casi. Tali grossisti dispongono di 15 mq di locali destinati ad uffici. Si segnala inoltre, nel 48% dei casi, la presenza di 147 mq di locali destinati a deposito e, nel 41% dei casi, di 355 mq per lo stallaggio. Documento non definitivo 5

6 La dotazione di mezzi di trasporto comprende, nel 54% dei casi, 2 automezzi con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate, nel 22% dei casi 1-2 automezzi con massa complessiva compresa tra 3,5 e 12 tonnellate e, nel 18% dei casi, 1-2 motrici per trasporto animali. Cluster 4 - Grossisti di equini Numerosità: 66 Il cluster è formato da operatori specializzati nel commercio di equini (98% dei ricavi). Il principale canale di approvvigionamento è quello estero (68% degli acquisti per il 52% dei soggetti), seguito da produttori in Italia (46% per il 52%) e grossisti (41% per il 32%). Da segnalare anche che nel cluster si osserva la maggiore incidenza settoriale degli approvvigionamenti da importatori (55% degli acquisti per l 8% dei soggetti). La vendita avviene prevalentemente sul territorio (68% dei ricavi). Nell ambito della clientela sono da rilevare dettaglianti (70% dei ricavi per il 52% dei soggetti), consumatori privati (44% per il 48%), allevatori (39% per il 39%) e grossisti (39% per il 38%). Le imprese del cluster risultano organizzate prevalentemente in forma di ditte individuali (59% dei casi) ed impiegano generalmente 1-2 addetti. Si segnala la presenza di personale dipendente nel 27% dei casi. Per quanto riguarda le strutture adibite allo svolgimento dell attività, va evidenziato che tali contribuenti si avvalgono di 196 mq di locali destinati allo stallaggio. Inoltre, nel 38% dei casi, si riscontra la disponibilità di 26 mq di uffici e, sempre nel 38% dei casi, di 134 mq di locali destinati a deposito. La dotazione di mezzi di trasporto comprende, nel 36% dei casi, un automezzo con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate, nel 29% dei casi un automezzo con massa complessiva compresa tra 3,5 e 12 tonnellate, e, nel 23% dei casi, 1-2 motrici per trasporto animali. Da segnalare inoltre che nel cluster si riscontra la disponibilità di un rimorchio per animali nel 17% dei casi. Documento non definitivo 6

7 Cluster 5 - Grossisti di bovini che si approvvigionano prevalentemente all estero Numerosità: 142 Il presente cluster è formato da grossisti che commercializzano bovini (97% dei ricavi) approvvigionandosi prevalentemente all estero (74% degli acquisti). Da segnalare che la parte residuale degli approvvigionamenti deriva in prevalenza da produttori in Italia, dai quali il 44% dei soggetti acquista un quarto della merce commercializzata, e da agricoltori (23% degli acquisti per il 35% dei soggetti). La vendita, realizzata soprattutto sul territorio (83% dei ricavi), si rivolge in maniera significativa ad allevatori (59% dei ricavi per il 59% dei soggetti); seguono grossisti (39% dei ricavi per il 45% dei soggetti), agricoltori (45% per il 38%), mattatoi (25% per il 33%) e dettaglianti (54% per il 30%). Le imprese appartenenti al cluster sono organizzate nella maggior parte dei casi in forma societaria (di capitali nel 39% dei casi e di persone nel 23%) ed impiegano generalmente 1-2 addetti. Si riscontra la presenza di personale dipendente nel 31% dei casi. Tali grossisti si avvalgono di 405 mq di locali destinati allo stallaggio e di 14 mq di uffici. Si segnala inoltre, nel 47% dei casi, la disponibilità di 229 mq di locali destinati a deposito. La dotazione di mezzi di trasporto comprende, nel 35% dei casi, 1-2 automezzi con massa complessiva compresa tra 3,5 e 12 tonnellate, nel 32% dei casi un automezzo con massa complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate, e, nel 28% dei casi, 1-2 motrici per trasporto animali. Documento non definitivo 7