Il lavoro al tempo del Jobs Act. Roma, 22 aprile 2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il lavoro al tempo del Jobs Act. Roma, 22 aprile 2015"

Transcript

1 1 Il lavoro al tempo del Jobs Act Roma, 22 aprile 2015

2 Presentazione dei temi e moderatore Avv. Stefano Beretta Partner Fondatore Trifirò & Partners - Avvocati 2

3 Strumenti del JOBS ACT: Decreto Poletti (DL 20 marzo 2014 n. 34 convertito nella legge 16 maggio 2014, n. 78) Legge Delega (L. 10 dicembre 2014, n. 183 in vigore dal 16 dicembre 2014) Legge di stabilità (L. 23 dicembre 2014, n. 190) Decreti attuativi (D. Lgs. 4 marzo 2015 n. 22 Nuova Aspi - in vigore dal 7 marzo 2015) (D. Lgs. 4 marzo 2015 n. 23 Contratto a tutele crescenti - in vigore dal 7 marzo 2015) Schemi di decreto (20 febbraio 2015) - riordino tipologie contrattuali e revisione della disciplina delle mansioni - misure per tutelare la maternità e favorire la conciliazione dei tempi vita - lavoro 3

4 Strumenti di attuazione del JOBS ACT: 4 Decreto legge Decreti legislativi Criticità

5 5 Legge delega 10 dicembre 2014, n. 183 in vigore dal 16 dicembre 2014 Delega al Governo di emanare decreti attuativi entro sei mesi

6 Contenuto legge delega: 1 Articolo - 15 commi a) NASPI e ammortizzatori sociali (co. 1 e 2); b) servizi per il lavoro e politiche attive (co. 3 e 4); c) semplificazioni procedure e adempimenti (co. 5 e 6); d) testo organico semplificato disciplina tipologie contrattuali (co. 7); e) revisione delle tutele della maternità (co. 8 e 9). 6

7 7 I Decreti attuativi: a) Ammortizzatori sociali e NASPI (D. Lgs. 4 marzo 2015 n. 22); b) contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti (D. Lgs. 4 marzo 2015 n. 23); c) testo organico tipologie contrattuali e mansioni (Schema 20 febbraio 2015); d) tutela maternità (Schema 20 febbraio 2015);

8 La legge di stabilità 2015: le agevolazioni per le nuove assunzioni a tempo indeterminato Avv. Paolo Zucchinali Partner Trifirò & Partners - Avvocati 8

9 Legge n. 190 del 2014 c.d. legge di stabilità Esoneri contributivi finalizzati a nuove assunzioni Beneficiari: a tempo indeterminato (articolo 1 commi ) datori di lavoro imprenditori tra i quali gli enti pubblici economici, datori lavoro non imprenditori (per esempio ass. culturali, politiche, sindacali, studi professionali) lavoratori che, nel corso dei sei mesi precedenti l assunzione, non risultino occupati presso qualsiasi datore di lavoro in forza di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato 9

10 OGGETTO DEL BENEFICIO (ARTICOLO 1 COMMI ) Esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico azienda in relazione a contratti a tempo indeterminato, stipulati nel corso del 2015 a partire dal 1 gennaio e non oltre il 31 dicembre (durata agevolazione 3 anni); Misura dell esonero: pari all ammontare dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi INAIL, nel limite max di 8.060,00 annui per dipendente riferito al periodo di paga mensile ( 671,66) con possibilità di recuperi di eventuali eccedenze su base mensile. Nessuna riduzione della misura trattamento previdenziale ed assistenziale. Limite quantitativo: lo stanziamento 2015 è di1 miliardo di euro. Detto importo assicurerebbe un limite massimo di nuove assunzioni (se tutti con l esenzione max). 10

11 ESCLUSIONE DALL ESONERO (ARTICOLO 1 COMMI ) A. In caso di nuovo contratto a tempo indeterminato con un lavoratore con soggetto con cui - nei tre mesi antecedenti l entrata in vigore della legge - si era già instaurato un analogo rapporto. Quanto sopra anche nel caso in cui il precedente rapporto sia stato stipulato con società controllata o collegata (ai sensi dell art.2359 c.c. ) con il datore di lavoro che richiede lo sgravio. B. Qualora il lavoratore abbia avuto un precedente rapporto con la stessa impresa usufruendo dell agevolazione. C. In caso di appaltatrici che subentrano in contratti di appalto, relativamente al personale già a tempo indeterminato con il precedente imprenditore. 11

12 INCOMPATIBILITÀ CON ALTRE FORME DI INCENTIVO ALL OCCUPAZIONE Limitatamente a talune forme diffuse di incentivi all assunzione, l esonero contributivo: A. non è cumulabile con l incentivo per l assunzione di lavoratori con più di 50 anni di età disoccupati da oltre 12 mesi e di donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi (o periodo più breve se appartenenti a particolare aree); B. non si applica anche ai contratti di apprendistato (che già godono di aliquote contributive ridotte); C. non viene concesso nelle ipotesi di assunzioni con contratto di lavoro a chiamata o intermittente, ancorché a tempo indeterminato.

13 PARTICOLARI SITUAZIONE DI APPLICABILITÀ DELL ESONERO L esonero contributivo è applicabile ai rapporti: A. con soggetti con cui erano stati conclusi contratti a termine o contratti di collaborazione a progetto, o contratti a p.i. o di consulenza professionale; B. a scopo di somministrazione, ancorché la somministrazione sia resa verso l utilizzatore nella forma del contratto a tempo determinato; C. con lavoratori (con diritto di precedenza) con i quali nei 12 mesi precedenti l azienda ha avuto uno o più contratti a termine per un periodo superiore a 6 mesi; ed egualmente anche nel caso di assunzioni - ad opera dell acquirente di azienda ex art. 47 L. 428/90 di dipendenti in precedenza a termine non passati all acquirente al momento della cessione. 13

14 COMPATIBILITA CON ALTRI BENEFICI L esonero è cumulabile con altre forme di incentivi economici per favorire l occupazione: A. l incentivo per l assunzione di lavoratori disabili B. l incentivo - per l assunzione di giovani genitori di cui al D.M. 19 novembre pari ad euro 5.000,00 fruibili dal datore di lavoro (subordinato al rispetto della disciplina inerente i c.d. de minimis). 14

15 15 C. l incentivo, per l assunzione di beneficiari del trattamento ASPI (art. 2, comma 10, L. 92/2012), ora pari al 50% dell indennità che sarebbe erogata al lavoratore se non fosse stato assunto per la durata residua trattamento D. L incentivo inerente il cosiddetto «Programma Garanzia Giovani» di cui al decreto direttoriale Min. Lav. 8 agosto 2014 come modificato dal D.M. 23 gennaio 2015.

16 TFR IN BUSTA PAGA 16 L art. 1, comma 756 bis, della L.190/2014 introduce in via sperimentale, per il periodo di paga dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018, la possibilità per i lavoratori dipendenti di chiedere al datore di lavoro privato di percepire, in busta paga, la quota maturanda del TFR di cui all art cod. civ.

17 Condizioni: TFR IN BUSTA PAGA 1. il lavoratore deve essere in servizio da almeno sei mesi presso il medesimo datore di lavoro (non deve aver ottenuto un prestito dando in garanzia il TFR e non deve applicarsi un CCNL che preveda il pagamento periodico del TFR o un suo accantonamento su soggetti terzi); 2. la scelta di ottenere la quota maturanda di TFR come parte integrativa della retribuzione mensile è irreversibile sino al 30 giugno

18 Condizioni: TFR IN BUSTA PAGA 3. il datore di lavoro non deve essere sottoposto procedure concorsuali e non deve trattarsi di aziende dichiarate in crisi, ai sensi della L. 297/ l importo che verrà inserito come retribuzione corrisponde all importo mensile maturando ai sensi dell articolo 2120 c.c. In questo caso il TFR diviene retribuzione non soggetta a contributi previdenziali ma sottoposta a tassazione ordinaria 18

19 TFR IN BUSTA PAGA Adempimenti delle aziende: in caso di scelta del dipendente di incassare subito il TFR, l impresa potrà effettuare direttamente il pagamento. In questo caso l azienda potrà dedurre dal reddito dell impresa un importo pari all 4% dell ammontare del TFR inserito in busta paga, importo elevato al 6% per le imprese con meno di 50 dipendenti. 19

20 Adempimenti delle aziende: TFR IN BUSTA PAGA in alternativa, le aziende con meno di 50 dipendenti, possono ricorrere al finanziamento assistito da garanzia di un apposito fondo statale istituito presso l Inps (con tasso di interesse non superiore all indice di rivalutazione del TFR) Tale scelta impone l avvenuta conclusione di accordo quadro tra l ABI ed i Ministeri del lavoro e dell economia per l accesso ai finanziamenti. In questo caso le aziende devono versare al fondo un contributo mensile pari allo 0,2% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali relativa al dipendente. 20

21 Effetti fiscali: TFR IN BUSTA PAGA La quota di TFR liquidata mensilmente sarà sottoposta a tassazione ordinaria concorrendo alla formazione del reddito complessivo con applicazione dell aliquota marginale e delle addizionali Irpef (regionali e comunali) riducendo l ammontare delle detrazioni. Il TFR accantonato rappresenta invece un reddito cumulato in anni diversi, spetta al dipendente nell anno in cui cessa il rapporto lavoro e, di conseguenza, è sottoposto a tassazione separata (per la maggior parte dei redditi l aliquota varia da un minimo del 23% ad un massimo del 27%) Infine, la tassazione dei fondi pensione (prestazioni previdenziali al pensionamento) è soggetta all imposta del 15% che si riduce dello 0,30% per ogni anno dopo il 15 (con un minimo del 9%) 21

22 Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. Confronto tra Riforma Fornero e Jobs Act Avv. Luca Peron Partner Trifirò & Partners - Avvocati 22

23 IL DECRETO DELEGATO Il 7 marzo 2015 è entrato in vigore il D. Lgs. 4 marzo 2015, n. 23, recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. 23

24 La nuova disciplina dei licenziamenti («tutele crescenti») trova applicazione unicamente ai lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato a decorrere dalla data di entrata in vigore della decretazione attuativa. L art. 18 della legge n. 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) come modificato dalla Legge Fornero continua a trovare applicazione al lavoratori già in forza. 24

25 AMBITO DI APPLICAZIONE lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, assunti con contratto subordinato a tempo indeterminato a decorrere dalla data di entrata in vigore del D.Lgs. (7 marzo 2015) imprese oggi non soggette all articolo 18 St. Lav. nonché per le stesse imprese che superano il limite dimensionale di cui sopra mediante nuove assunzioni, alle quali il nuovo regime sui licenziamenti si applicherà anche con riferimento ai rapporti di lavoro costituiti anteriormente (c.d. tendenza espansiva) profili di illegittimità costituzionale per eccesso di delega? organizzazioni di tendenza (datori di lavoro non imprenditori che svolgono senza fini di lucro attività di natura politica, sindacale, culturale, di istruzione ovvero di religione o di culto) 25 Pertanto il nuovo regime non si applica alle assunzioni a tempo indeterminato di personale dirigente, per il quale continua ad operare la sola tutela di cui all art. 18, c. 1 St. Lav. (licenziamento discriminatorio)

26 AMBITO DI APPLICAZIONE solo per le nuove assunzioni (sia nel caso di primo impiego che per cambio di lavoro) Non si applica nel caso di trasferimento d azienda ex art cod. civ.. L art. 1, comma 2, del D. Lgs. n. 23/2015, risolvendo esplicitamente alcune questioni interpretative che erano state sollevate in relazione allo schema di decreto, ha espressamente esteso l ambito di applicazione del nuovo regime ai contratti di apprendistato o a tempo determinato convertiti in contratti a tempo indeterminato successivamente all entrata in vigore del decreto dualismo tra nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all anzianità di servizio e relativa disciplina sui licenziamenti e vecchi assunti : coesistenza del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all anzianità di servizio e del contratto ordinario a tempo indeterminato, per un periodo transitorio fino ad esaurimento dei vecchi rapporti di lavoro a tempo indeterminato 26

27 Legge Fornero Procedura: Jobs Act Procedura: procedura ex art. 7 legge n. 604/1966 per i licenziamenti economici procedura ex art. 7 legge n. 300/1970 per i licenziamenti disciplinari per i licenziamenti economici nessuna procedura procedura ex art. 7 legge n. 300/1970 per i licenziamenti disciplinari 27

28 Legge Fornero Decorrenza effetti del licenziamento: Jobs Act Decorrenza effetti del licenziamento: per i licenziamenti disciplinari decorrono dall avvio del procedimento ex art. 7 l. 300/1970 per i licenziamenti economici decorrono dall avvio del procedimento ex art. 7 l. 604/1966 o dalla scadenza del periodo di preavviso, se lavorato. per i licenziamenti disciplinari decorrono dall avvio del procedimento ex art. 7 l. 300/1970 per i licenziamenti economici decorrono dalla comunicazione del licenziamento o dalla scadenza del periodo di preavviso, se lavorato. 28

29 Legge Fornero Licenziamento discriminatorio e/o nullo e/o orale: Jobs Act Licenziamento discriminatorio e/o nullo e/o orale: 29 reintegrazione nel posto di lavoro e risarcimento danni (min. 5 mensilità) reintegrazione nel posto di lavoro e risarcimento danni (min. 5 mensilità) Eliminato l elenco dei casi di nullità/discriminatorietà (unico riferimento: art. 15 St. Lav.) Specificata l ipotesi di licenziamento per disabilità fisica/psichica, anche ai sensi degli artt. 4, comma 4, e 10, comma 3 della l. n. 68/1999 (inabilità sopravvenuta e aggravamento delle condizioni di salute)

30 Legge Fornero Jobs Act Licenziamento per giustificato motivo oggettivo illegittimo: a) per manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento: possibilità di reintegrazione nel posto di lavoro e risarcimento danni (max. 12 mensilità) b) negli altri casi: indennità risarcitoria da 12 a 24 mensilità Licenziamento per giustificato motivo oggettivo illegittimo: è prevista unicamente un indennità risarcitoria di importo pari a 2 mensilità (retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR) per anno di servizio, in misura comunque non inferiore a 4 e non superiore a 24 mensilità (esclusa la reintegrazione) 30

31 Legge Fornero Licenziamento disciplinare illegittimo (giustificato motivo soggettivo e giusta causa): Jobs Act Licenziamento disciplinare illegittimo (giustificato motivo soggettivo e giusta causa): 31 a) insussistenza del fatto contestato oppure il fatto è punito dal CCNL con sanzione conservativa: reintegrazione nel posto di lavoro e risarcimento (max. 12 mensilità) deduzione dal risarcimento dell aliunde perceptum e dell aliunde percipiendum (segue) a) insussistenza del fatto materiale: reintegrazione nel posto di lavoro e risarcimento (max. 12 mensilità) resta esclusa ogni valutazione sulla proporzionalità dedotto aliunde perceptum e quanto il lavoratore avrebbe potuto percepire accettando una congrua offerta di lavoro ex art. 1, lett. c), D. Lgs. n. 181/2000 (segue)

32 32 Legge Fornero (segue) Licenziamento disciplinare illegittimo (giustificato motivo soggettivo e giusta causa): versamento dei contributi previdenziali maggiorati degli interessi legali senza sanzioni per omessa o ritardata contribuzione b) altre ipotesi di illegittimità: indennità risarcitoria da 12 a 24 mensilità Jobs Act (segue) Licenziamento disciplinare illegittimo (giustificato motivo soggettivo e giusta causa): versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, senza applicazione di sanzioni per omissione contributiva; non si fa riferimento alla maturazione degli interessi legali b) tutti gli altri casi: unicamente un indennità risarcitoria di importo pari a 2 mensilità per anno di servizio, min. 4 max. 24 mensilità

33 Legge Fornero Jobs Act Vizi di motivazione e di procedura: Vizi di motivazione e di procedura: indennità risarcitoria da 6 a 12 mensilità. indennità risarcitoria di importo pari a 1 mensilità per anno di servizio, in misura comunque non inferiore a 2 e non superiore a 12 mensilità. 33

34 Legge Fornero Jobs Act Licenziamento illegittimo per sopravvenuta inidoneità fisica o psichica: Licenziamento illegittimo per sopravvenuta inidoneità fisica o psichica: reintegrazione nel posto di lavoro e risarcimento danni (max. 12 mensilità). reintegrazione nel posto di lavoro e risarcimento danni (min. 5 mensilità) 34 (modifica rispetto allo schema di decreto introdotta dal D. Lgs. n. 23/2015)

35 Legge Fornero Jobs Act Licenziamento illegittimo per inosservanza periodo di comporto per malattia: Licenziamento illegittimo per inosservanza periodo di comporto per malattia: reintegrazione nel posto di lavoro e risarcimento danni (max. 12 mensilità). Quale disciplina? Indennità risarcitoria di importo pari a 2 mensilità per anno di servizio, in misura comunque non inferiore a 4 e non superiore a 24 mensilità? 35

36 Legge Fornero Licenziamento illegittimo nelle imprese con meno di 15 dipendenti nell unità produttiva o in ambito comunale, o con meno di 60 dipendenti nel complesso Jobs Act Licenziamento illegittimo nelle imprese con meno di 15 dipendenti nell unità produttiva o in ambito comunale, o con meno di 60 dipendenti nel complesso riassunzione del lavoratore entro 3 giorni o indennità tra 2,5 e 6 mensilità (inapplicabilità art. 18 St. Lav.) 36 si applica la stessa disciplina prevista per le imprese con più di 15 dipendenti, eccetto: - la reintegrazione nel caso di insussistenza del fatto materiale contestato nei licenziamenti disciplinari; - gli importi dell indennità per i licenziamenti ingiustificati o con vizi procedurali e per l offerta di conciliazione sono dimezzati e non possono superare le sei mensilità

37 LICENZIAMENTI COLLETTIVI 37 Legge Fornero a) Assenza di forma scritta: reintegra + min. 5 mensilità + contributi (rinvio al sistema sanzionatorio previsto per il licenziamento discriminatorio) b) Vizio di procedura: indennità risarcitoria compresa tra 12 e 24 mensilità c) Violazione dei criteri di scelta: reintegra + max. 12 mensilità + contributi Jobs Act a) Assenza di forma scritta: reintegra + min. 5 mensilità + contributi (rinvio al sistema sanzionatorio previsto per il licenziamento discriminatorio) b) Vizio di procedura e violazione dei criteri di scelta: indennità risarcitoria pari a 2 mensilità per anno di servizio, fino a 24 mensilità massime (e comunque non inferiore a 4 mensilità) Dirigenti: regime di cui all art. 24, L. n. 223/91, come modificato dalla L. n. 161/14 tra 12 e 24 mensilità

38 OFFERTA DI CONCILIAZIONE possibile opzione facoltativa per il datore di lavoro che può offrire al lavoratore - entro i termini di impugnazione stragiudiziale del licenziamento (60 gg.) il pagamento a titolo conciliativo, mediante assegno circolare, di un importo pari a 1 mensilità dell ultima retribuzione per anno di anzianità di servizio, non inferiore a 2 mensilità e non superiore a 18; tale procedura si applica per ogni tipo di licenziamento dei nuovi assunti, nell ambito del contratto a tutele crescenti; l assegno circolare dovrà essere consegnato al lavoratore; l importo dell assegno non è imponibile ai fini fiscali e non è assoggettato a contribuzione previdenziale; l accettazione dell assegno da parte del lavoratore comporta l estinzione del rapporto e la rinuncia alla impugnazione del licenziamento anche qualora il lavoratore l abbia già proposta; 38

39 OFFERTA DI CONCILIAZIONE L offerta di conciliazione dovrà esperirsi presso una delle seguenti sedi (ai sensi dell art. 2113, c. 4 Cod. Civ. e dell art. 82, c. 1, D.Lgs. 276/2003) Commissioni di conciliazione o Collegi arbitrali (ex art. 410 e ss. C.p.C.) Enti Bilaterali DTL Università Consigli provinciali dei consulenti del lavoro 39

40 OFFERTA DI CONCILIAZIONE Rimane fatta salva la possibilità per le parti di addivenire a ogni altra modalità di conciliazione prevista dalla legge (art. 6, D.Lgs. n. 23/2015). Resta ferma la possibilità di addivenire nella medesima sede conciliativa ad ulteriori accordi transattivi, stipulati per controversie differenti rispetto all impugnazione del licenziamento. Il lavoratore, pertanto, potrebbe comunque far valere ogni altra pretesa nei confronti del datore di lavoro come, ad esempio: differenze retributive, inquadramento, risarcimento danni, etc. Tuttavia, l esenzione fiscale e contributiva può essere fruita solo sulle somme che sono corrisposte mediante assegno circolare a titolo di rinunzia all impugnazione del licenziamento di cui all art. 6, D.Lgs. n. 23/2015, mentre le eventuali ulteriori somme pattuite a chiusura di altre pendenze sono soggette al regime fiscale ordinario.

41 OFFERTA DI CONCILIAZIONE OFFERTA DI CONCILIAZIONE PRIME OSSERVAZIONI Al fine di usufruire degli sgravi contributivi e fiscali correlati all importo dell assegno, si ritiene che le parti non possano discostarsi dalle modalità stabilite dal D.Lgs.: le sedi assistite, quale luogo per la proposta di offerta di conciliazione i 60 gg. dal licenziamento, quale intervallo temporale entro il quale effettuare la proposta una mensilità per ogni anno di servizio, con un minimo di 2 ed un massimo di 18, come entità dell importo offerto l assegno circolare consegnato al momento della conciliazione, come modalità del pagamento la rinuncia alla impugnazione del licenziamento, quale titolo della rinunzia 41

42 OFFERTA DI CONCILIAZIONE Entro 65 giorni dalla cessazione del rapporto, il datore di lavoro deve effettuare una comunicazione, ad integrazione di quella prevista dall art. 4-bis del D. Lgs. n. 181/2000, con la quale indica l avvenuta o la non avvenuta conciliazione L omissione è assoggettata alla medesima sanzione prevista per l omissione della comunicazione di cui all art. 4-bis, D Lgs. n. 181/

43 OFFERTA DI CONCILIAZIONE possibile opzione facoltativa per il datore di lavoro che può offrire al lavoratore - entro i termini di impugnazione stragiudiziale del licenziamento (60 gg.) il pagamento a titolo conciliativo, mediante assegno circolare, di un importo pari a 1 mensilità dell ultima retribuzione per anno di anzianità di servizio, non inferiore a 2 mensilità e non superiore a 18; tale procedura si applica per ogni tipo di licenziamento dei nuovi assunti, nell ambito del contratto a tutele crescenti; l assegno circolare dovrà essere consegnato al lavoratore; l importo dell assegno non è imponibile ai fini fiscali e non è assoggettato a contribuzione previdenziale; l accettazione dell assegno da parte del lavoratore comporta l estinzione del rapporto e la rinuncia alla impugnazione del licenziamento anche qualora il lavoratore l abbia già proposta; 43

44 MODIFICA DEL RITO Art. 11 Rito applicabile «Ai licenziamenti di cui al presente decreto non si applicano le disposizioni dei commi da 48 a 68 dell art.1 della legge 28 giugno 2012, n. 92» 44

45 I due nuovi schemi attuativi su: a) tipologie contrattuali e disciplina delle mansioni b) tutele di maternità e paternità Avv. Anna Maria Corna Senior Partner Trifirò & Partners - Avvocati 45

46 46 IL CONTRATTO «NORMALE»» ART. 1 Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato costituisce la forma comune di rapporto di lavoro

47 I CONTRATTI PARTICOLARI 47 Artt Lavoro a tempo parziale Artt Lavoro intermittente Artt Lavoro a tempo determinato Artt Somministrazione di lavoro Artt Apprendistato Art. 46 Abrogazioni e Disciplina transitoria Artt Riconduzione al rapporto subordinato Artt Lavoro accessorio Art. 55 Disciplina delle mansioni

48 48 CO.CO.CO /.PRO P.IVA RICONDOTTE AL RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO dal 1 gennaio 2016 tutte le collaborazioni di prestazioni esclusivamente personali, di contenuto ripetitivo e con modalità di esecuzione organizzate dal committente

49 Restano escluse: CO.CO.CO /.PRO P.IVA le collaborazioni previste dai CCNL di settore, con specifico trattamento economico e normativo per particolari esigenze del settore; le libere professioni intellettuali con iscrizione ad albo; i componenti di consigli di amministrazione, collegi o commissioni; le prestazioni di lavoro rese a fini istituzionali per le associazioni sportive, società dilettantistiche e enti di promozione riconosciuti dal C.O.N.I. 49

50 CO.CO.CO /.PRO P.IVA STABILIZZAZIONE Per favorire la stipulazione di rapporto a tempo subordinato, con soggetti già con contratti di co.co.co o co.co.pro., o a P IVA, fino al 31/12/2015, i datori di lavoro possono stipulare accordi, con le forme di cui all art. 2113, IV co. cod. civ. o ex art. 76 D. Leg. 276/2003, con rinuncia di ogni possibile pretesa per il periodo pregresso da parte del lavoratore e con estinzione di ogni violazione della disciplina, contributiva, assicurativa e fiscale relativa ai precedenti rapporti, fermo che i datori non recedano dal rapporto nei 12 mesi successivi, salvo che per giusta causa 50

51 ART COD. CIV. Fermo il principio generale di assegnazione alle mansioni di assunzione o del livello successivamente acquisito e relativo trattamento retributivo, è possibile assegnare il lavoratore a mansioni di inquadramento inferiore: nel caso di mutamenti organizzativi che incidano sulla sua posizione in altri casi previsti dai CCNL o accordi aziendali Con le forme di cui all art. 2113, IV co. c.c. o ex art. 76 D. Lgs. 276/2003, possono essere convenuti modifiche delle mansioni, del livello di inquadramento e della retribuzione per salvaguardare l occupazione, acquisire una diversa professionalità, migliorare le condizioni di vita 51

52 LA TUTELA DELLA MATERNITA E PATERNITA MODIFICHE AL D. LGS. N. 151/2001 facoltà di chiedere la sospensione del congedo in caso di ricovero del neonato in struttura pubblica o privata; estese al padre tutte le tutele della madre, in caso di morte, grave infermità di questa o abbandono del minore; anche nel caso di adozione e affidamento e se la madre non sia lavoratrice;

53 LA TUTELA DELLA MATERNITA E PATERNITA Prolungati i periodi per usufruire dei congedi parentali il periodo facoltativo entro i 12 (rispetto ad 8) anni del bambino, con l indennità (del 30%) fino al sesto (rispetto al terzo) anno del bambino; il congedo straordinario di 3 anni, nel caso di minore con handicap in situazione di gravità, entro i 12 (rispetto ad 8) anni del bambino; termini estesi anche nell ipotesi di adozione o affido

54 LA TUTELA DELLA MATERNITA E PATERNITA estesa l indennità di maternità di 5 mesi in caso di adozione o affido alle donne iscritte solo alla gestione separata INPS (art. 2. co. 26 L. n. 335/1995); estesa l indennità della lavoratrice autonoma al padre, anche se lavoratore autonomo, in caso di morte, grave infermità di questa o abbandono del minore; analoga estensione nel caso di madre e padre liberi professionisti; vale anche nei casi di adozione e affido;

55 LA TUTELA DELLA MATERNITA E PATERNITA TELELAVORO ove concesso al lavoratore per ragioni di cure parentali, in base a previsioni di accordi collettivi, il lavoratore non si computa ad alcun fine di legge o di contratto

56 CONGEDO PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA Nei casi di percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, la dipendente e la collaboratrice a progetto: ha diritto di astenersi dal lavoro per 3 mesi; decorre la normale retribuzione; il diritto è esercitabile su base oraria o giornaliera - nell arco di 3 anni; la dipendente ha diritto alla trasformazione del rapporto da tempo pieno a parziale, verticale o orizzontale, nonché a tornare a tempo pieno, su sua richiesta;

57 MILANO Via San Barnaba, 32 Tel.: ROMA Piazza G. Mazzini, 27 Tel.: TORINO Via R. Montecuccoli, 9 Tel.: PARMA Strada Petrarca, 18 Tel.: TRENTO Via Galileo Galilei 24 Tel.:

CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI

CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI SOMMARIO SCHEMA DI SINTESI LICENZIAMENTO INDIVIDUALE LICENZIAMENTO COLLETTIVO REVOCA DEL LICENZIAMENTO OFFERTA DI CONCILIAZIONE CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI D. Lgs. 4.03.2015, n. 23 - Art. 18 L. 20.05.1970,

Dettagli

CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI. JOBS ACT L. 10 dicembre 2014, n. 183

CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI. JOBS ACT L. 10 dicembre 2014, n. 183 CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI JOBS ACT L. 10 dicembre 2014, n. 183 1 Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 dicembre 2014, n. 290 IN VIGORE DAL 16 DICEMBRE 2014 2 LE CINQUE

Dettagli

Art. 1 (Campo di applicazione) 1. Per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, assunti con contratto di lavoro

Art. 1 (Campo di applicazione) 1. Per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, assunti con contratto di lavoro Art. 1 (Campo di applicazione) 1. Per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere dalla data di

Dettagli

LICENZIAMENTI: LO STATO DELL ARTE

LICENZIAMENTI: LO STATO DELL ARTE LICENZIAMENTI: LO STATO DELL ARTE a cura di Marco Frisoni Consulente del Lavoro 1 modulo I contenuti della Legge delega n. 183/2014 I contenuti della Legge delega n. 183/2014 La riforma dei contratti di

Dettagli

Il contratto a tutele crescenti - sintesi della disciplina (d. lgs. 23/2015)

Il contratto a tutele crescenti - sintesi della disciplina (d. lgs. 23/2015) Il contratto a tutele crescenti - sintesi della disciplina (d. lgs. 23/2015) Il governo Renzi, in attuazione di una delle deleghe contenute nella legge n. 183 del 10 dicembre 2014 (c.d. Jobs Act), ha definitivamente

Dettagli

Il contratto a tutele crescenti (d. lgs. 23/2015) Sintesi della disciplina

Il contratto a tutele crescenti (d. lgs. 23/2015) Sintesi della disciplina Il contratto a tutele crescenti (d. lgs. 23/2015) Sintesi della disciplina Il governo Renzi, in attuazione di una delle deleghe contenute nella legge n. 183 del 10 dicembre 2014 (c.d. Jobs Act), ha definitivamente

Dettagli

DARIO VEDANI. Seminario. Il Jobs act Il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti

DARIO VEDANI. Seminario. Il Jobs act Il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti DARIO VEDANI Seminario Il Jobs act Il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti DECRETO LEGISLATIVO 4 marzo 2015, n. 23.Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato

Dettagli

Art. 3 Licenziamento per giustificato motivo e giusta causa. indice Art. 4 Vizi formali e procedurali. indice

Art. 3 Licenziamento per giustificato motivo e giusta causa. indice Art. 4 Vizi formali e procedurali. indice Schema di decreto legislativo in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183 Recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti INDICE Art. 1 Campo di applicazione

Dettagli

Corso di laurea triennale in Economia e Commercio L33 Corso di Diritto del Lavoro A.A Prof. Megna Maria Rosalia

Corso di laurea triennale in Economia e Commercio L33 Corso di Diritto del Lavoro A.A Prof. Megna Maria Rosalia Corso di laurea triennale in Economia e Commercio L33 Corso di Diritto del Lavoro A.A. 2018-2019 Prof. Megna Maria Rosalia TUTELE CONTRO I LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI: Art. 8 L. 604/1966 Art. 18 Stat.Lav.

Dettagli

D. LGS. 4 MARZO 2015 N. 23 IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI

D. LGS. 4 MARZO 2015 N. 23 IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI JOBS ACT D. LGS. 4 MARZO 2015 N. 23 IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI IL DECRETO LEGISLATIVO N. 23/2015 DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE DELEGA N. 183/2014 DISCIPLINA UNA NUOVA FORMA DI CONTRATTO A TEMPO INTEDERMINATO:

Dettagli

Jobs act (entrata in vigore 7 marzo 2015)

Jobs act (entrata in vigore 7 marzo 2015) Jobs act 2015 (entrata in vigore 7 marzo 2015) Contratto a tutele crescenti D. Lgs 23/2015 Ammortizzatori Sociali D. Lgs 22/2015 Riordino tipologie contrattuali Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro

Dettagli

La riforma del lavoro - Jobs Act. COSA CAMBIA DAVVERO

La riforma del lavoro - Jobs Act. COSA CAMBIA DAVVERO La riforma del lavoro - Jobs Act. COSA CAMBIA DAVVERO Avv. Vittorio De Luca Managing Partner, Studio De Luca Avvocati Giuslavoristi Milano, 24 marzo 2015 Legge-delega 10 dicembre 2014, n. 183 Il punto

Dettagli

JOBS ACT E L. 92/2012 DISCIPLINE A CONFRONTO

JOBS ACT E L. 92/2012 DISCIPLINE A CONFRONTO JOBS ACT E L. 92/2012 DISCIPLINE A CONFRONTO Via Porta Est 35-30020 Marcon (Ve)Tel e fax: 0413096433 Mail: federica.russo@alice.it; Pec: federica.russo@venezia.pecavvocati.it; Legge Fornero vs Jobs Act

Dettagli

NOTIZIARIO 2015 / 1 LEGGE DI STABILITA CERTIFICAZIONE UNICA 2015 NOTIZIARIO 2015/1 G E N N A I O 2 0 1 5 1 LEGGE DI STABILITA PRINCIPALI NOVITA

NOTIZIARIO 2015 / 1 LEGGE DI STABILITA CERTIFICAZIONE UNICA 2015 NOTIZIARIO 2015/1 G E N N A I O 2 0 1 5 1 LEGGE DI STABILITA PRINCIPALI NOVITA NOTIZIARIO 2015 / 1 CERTIFICAZIONE UNICA 2015 1 2 CERTIFICAZIONE UNICA 2015 Le informazioni contenute in questa nota informativa hanno carattere generale e meramente divulgativo e non costituiscono né

Dettagli

Avv. Fabrizio Domenico Mastrangeli

Avv. Fabrizio Domenico Mastrangeli Avv. Fabrizio Domenico Mastrangeli D.Lgs. n. 23 del 4 marzo 2015 Con il D.Lgs. n. 23 del 4 marzo 2015 si dà disposizione a quelle che sono le norme in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato

Dettagli

circolare 11 FEBBRAIO 2015

circolare 11 FEBBRAIO 2015 circolare 11 FEBBRAIO 2015 Milano, 11 febbraio 2015 Oggetto Esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato Come è noto la Legge di Stabilità 2015 ha introdotto, al fine di promuovere forme

Dettagli

Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti

Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti Il decreto legislativo n. 23/2015 introduce nel nostro ordinamento giuridico il contratto a tutele crescenti, definendo altresì un nuovo regime sanzionatorio

Dettagli

L esonero contributivo per le nuove assunzioni

L esonero contributivo per le nuove assunzioni L esonero contributivo per le nuove assunzioni Art. 1, commi da 118 a 124, l. 23 dicembre 2014, n. 190 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità

Dettagli

L Appuntamento con l Esperto

L Appuntamento con l Esperto L Appuntamento con l Esperto Alberto Bosco JOBS ACT: IL NUOVO CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI Alberto Bosco PREMESSA Facendo seguito alla L. 10 dicembre 2014, n. 183 il Governo ha presentato

Dettagli

Jobs Act: riordino delle Tipologie contrattuali e revisione della disciplina delle Mansioni

Jobs Act: riordino delle Tipologie contrattuali e revisione della disciplina delle Mansioni Jobs Act: riordino delle Tipologie contrattuali e revisione della disciplina delle Mansioni Martedì 12 maggio 2015 In collaborazione con LAVORO A TEMPO INDETERMINATO (art. 1) Il contratto di lavoro subordinato

Dettagli

IL REBUS «JOBS ACT» Come risolvere gli indovinelli della riforma del lavoro

IL REBUS «JOBS ACT» Come risolvere gli indovinelli della riforma del lavoro IL REBUS «JOBS ACT» Come risolvere gli indovinelli della riforma del lavoro Avv. Sergio Barozzi Partner Lexellent Avv. Alessandra Rovescalli Associate Lexellent Fra tutti i solutori del cruciverba che

Dettagli

PRINCIPALI NOVITÀ IN MATERIA DI LAVORO E PREVIDENZA

PRINCIPALI NOVITÀ IN MATERIA DI LAVORO E PREVIDENZA PRINCIPALI NOVITÀ IN MATERIA DI LAVORO E PREVIDENZA Di seguito si riepilogano le principali novità in materia di lavoro e previdenza, contenute nella legge di stabilità 2015 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

Dettagli

Flessibilità in uscita; le novità introdotte dalla riforma Fornero in tema di licenziamenti EZIO MORO

Flessibilità in uscita; le novità introdotte dalla riforma Fornero in tema di licenziamenti EZIO MORO Flessibilità in uscita; le novità introdotte dalla riforma Fornero in tema di licenziamenti EZIO MORO Avvocato in Torino, membro BusinessJus Art. 1 comma 1 legge n. 92/2012 I fini dichiarati Realizzare

Dettagli

1. LA SEMPLIFICAZIONE IN MATERIA DI CONTRATTO DI LAVORO A TERMINE (ART. 1, D.L. 34/2014)...» 37

1. LA SEMPLIFICAZIONE IN MATERIA DI CONTRATTO DI LAVORO A TERMINE (ART. 1, D.L. 34/2014)...» 37 Indice INTRODUZIONE...» 11 1. Considerazioni generali...» 11 2. La finalità ed i contenuti del provvedimento urgente...» 15 3. Per un confronto con il modello statunitense...» 19 4. Il disegno di legge-delega...»

Dettagli

Presentazione... pag. 5 Note sugli Autori...» 7

Presentazione... pag. 5 Note sugli Autori...» 7 Presentazione... pag. 5 Note sugli Autori...» 7 CAPITOLO PRIMO JOBS ACT. LE PRINCIPALI NOVITÀ APPORTATE DALLA RIFORMA DEL LAVORO (a cura di Riccardo Bolognesi) 1. Jobs act. Le principali novità apportate

Dettagli

circolare 05 APRILE 2016

circolare 05 APRILE 2016 circolare 05 APRILE 2016 Milano, 05 aprile 2016 Oggetto Esonero contributivo 2016 per le assunzioni a tempo indeterminato Al fine di dare piena operatività alla disciplina introdotta dalla legge di stabilità

Dettagli

APPROFONDIMENTI SUL «JOBS ACT»

APPROFONDIMENTI SUL «JOBS ACT» APPROFONDIMENTI SUL «JOBS ACT» CONTENUTO/OBBIETTIVI Contratto a tutele crescenti (entrata in vigore il 7 marzo 2015) NASPI (entrata in vigore il 7 marzo 2015) Riordino forme contrattuali (schema decreto

Dettagli

JOBS ACT: DAI PRINCIPI ISPIRATORI DELLA LEGGE DELEGA AI DECRETI ATTUATIVI

JOBS ACT: DAI PRINCIPI ISPIRATORI DELLA LEGGE DELEGA AI DECRETI ATTUATIVI JOBS ACT: DAI PRINCIPI ISPIRATORI DELLA LEGGE DELEGA AI DECRETI ATTUATIVI Brescia, 13 marzo 2015 Relatore: dott. Massimo Brisciani CRITERI DIRETTIVI LA TUTELA DI DISOCCUPAZIONE LE TUTELE CRESCENTI IL RIORDINO

Dettagli

L applicazione del D. Lgs. 15/06/2015, n. 80 attuativo della Legge delega 10/12/2014, n Dott. Manuel Sartori D.T.L. Piacenza 30/09/2015

L applicazione del D. Lgs. 15/06/2015, n. 80 attuativo della Legge delega 10/12/2014, n Dott. Manuel Sartori D.T.L. Piacenza 30/09/2015 L applicazione del D. Lgs. 15/06/2015, n. 80 attuativo della Legge delega 10/12/2014, n. 183 Dott. Manuel Sartori D.T.L. Piacenza 30/09/2015 Il D. Lgs. 15/06/2015, n. 80 La Legge delega 10/12/2014, n.

Dettagli

1. INCENTIVI PER ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI APPRENDISTATO. Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale Giovani tra i 15 e i 25 anni

1. INCENTIVI PER ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI APPRENDISTATO. Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale Giovani tra i 15 e i 25 anni PRINCIPALI INCENTIVI ALL ASSUNZIONE PREVISTI SIA DALLA NORMATIVA NAZIONALE CHE REGIONALE RIVOLTI ALLE IMPRESE CHE ASSUMONO NEET (GIOVANI TRA I 16 ED I 29 ANNI NON OCCUPATI NE INSERITI IN UN PERCORSO DI

Dettagli

Legge n.78/2014, legge delega n.183/214, legge di stabilità 2015 (n.190/2014), dlgs n.22 e n.23/2015

Legge n.78/2014, legge delega n.183/214, legge di stabilità 2015 (n.190/2014), dlgs n.22 e n.23/2015 Legge n.78/2014, legge delega n.183/214, legge di stabilità 2015 (n.190/2014), dlgs n.22 e n.23/2015 Lezioni di Giuliano Cazzola, docente Uniecampus, comitato scientifico Adapt, Ceslar Jobs act La riforma

Dettagli

Tutele crescenti L articolazione degli indennizzi progressivi. (a cura di Renzo La Costa)

Tutele crescenti L articolazione degli indennizzi progressivi. (a cura di Renzo La Costa) Tutele crescenti L articolazione degli indennizzi progressivi (a cura di Renzo La Costa) Oltre all ordine del giudice al reintegro del lavoratore, l indennizzo dovuto per il licenziamento illegittimo in

Dettagli

Le novità introdotte dal Jobs act

Le novità introdotte dal Jobs act SSPL - Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Marzo 2017 Le novità introdotte dal Jobs act Il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti D.Lgs. 4 marzo 2015, n. 23 Dott. Paolo Eugenio

Dettagli

Il regime sanzionatorio del licenziamento invalido. Diritto d'impresa: politiche e gestione del rapporto di lavoro

Il regime sanzionatorio del licenziamento invalido. Diritto d'impresa: politiche e gestione del rapporto di lavoro Il regime sanzionatorio del licenziamento invalido Le tutele Le tutele Fatta salva l area del recesso ad nutum, per il licenziamento privo di giusta causa o di giustificato motivo erano previsti regimi

Dettagli

Il punto su... Il contratto a tutele crescenti in 10 domande e risposte

Il punto su... Il contratto a tutele crescenti in 10 domande e risposte 4 Ida Il punto su... Bonifati Il contratto a tutele crescenti in 10 domande e risposte Con il primo dei decreti attuativi della legge delega 10 dicembre 2014 n.183 è stata introdotta una nuova disciplina

Dettagli

Marginalità del lavoro a tempo indeterminato in Italia

Marginalità del lavoro a tempo indeterminato in Italia Marginalità del lavoro a tempo indeterminato in Italia Distribuzione percentuale dei rapporti di lavoro attivati per tipologia di contratto (composizioni percentuali). III trimestre 2014 (a) La tipologia

Dettagli

ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO

ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO 21 aprile 2015 L e g g e 2 3 d i cembre 2014, n. 190 ( c. d. l e g g e d i S ta b i l i tà 2015 ) ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A cura di Simona Butera

Dettagli

Il Jobs Act al traguardo: tutele crescenti e contratto a tempo determinato.

Il Jobs Act al traguardo: tutele crescenti e contratto a tempo determinato. Milano, 12 ottobre 2015 Il Jobs Act al traguardo: tutele crescenti e contratto a tempo determinato. Presentazione a «Tuttolavoro, Il Sole 24 Ore» Avv. Angelo Zambelli Il contratto a tutele crescenti: licenziamento

Dettagli

JOBS ACT: LE 10 NOVITÀ FONDAMENTALI PER IL DATORE DI LAVORO

JOBS ACT: LE 10 NOVITÀ FONDAMENTALI PER IL DATORE DI LAVORO JOBS ACT: LE 10 NOVITÀ FONDAMENTALI PER IL DATORE DI LAVORO I PROVVEDIMENTI IN VIGORE Riordino della normativa in materia di strumenti di sostegno in caso di disoccupazione involontaria D.lgs. 4 marzo

Dettagli

Tutela della maternità, paternità e conciliazione lavoro professionale e cura familiare

Tutela della maternità, paternità e conciliazione lavoro professionale e cura familiare Tutela della maternità, paternità e conciliazione lavoro professionale e cura familiare Attuazione legge delega 183/2014 mediante decreto legislativo n.80 del 15 giugno 2015 Prof. Stefania Scarponi Università

Dettagli

IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI

IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI Nonostante il nome possa trarre in inganno, non si tratta tecnicamente di una nuova tipologia contrattuale, ma di una nuova regolamentazione del comune contratto a tempo indeterminato, in particolare per

Dettagli

Le istruzioni INPS per l esonero contributivo under 30

Le istruzioni INPS per l esonero contributivo under 30 Le istruzioni INPS per l esonero contributivo under 30 Data Articolo: 07 Marzo 2018 Autore Articolo: Francesco Geria Con Circolare del 2 marzo 2018, n. 40, l Inps fornisce le istruzioni operative per la

Dettagli

Il Jobs Act: il contratto a tutele crescenti

Il Jobs Act: il contratto a tutele crescenti Il Jobs Act: il contratto a tutele crescenti A cura di Livia Ricciardi Dipartimento lavoro formazione contrattazione Marginalità del lavoro a tempo indeterminato in Italia Distribuzione percentuale dei

Dettagli

SOMMARIO. Capitolo 1 SEMPLIFICAZIONI IN ENTRATA

SOMMARIO. Capitolo 1 SEMPLIFICAZIONI IN ENTRATA SOMMARIO Capitolo 1 SEMPLIFICAZIONI IN ENTRATA 1. Politiche attive e servizi per l impiego... 2 2. Stato di disoccupazione secondo il Jobs Act... 5 2.1. Dichiarazione di immediata disponibilità (DID)...

Dettagli

! "!#!$!%!&!'!$!#! ()!"#$"%&!'()*!

! !#!$!%!&!'!$!#! ()!#$%&!'()*! ! "!#!$!%!&!'!$!#! ()!"#$"%&!'()*! Jobs act Cosa è cambiato e cosa cambierà Conciliazione tempi di vita e lavoro Rag. Riccardo Guido Studio Associato Barillari Lapolla Cavalleri Riferimenti normativi:

Dettagli

La riforma del diritto del lavoro: aspetti giuslavoristici e risvolti operativi

La riforma del diritto del lavoro: aspetti giuslavoristici e risvolti operativi La riforma del diritto del lavoro: aspetti giuslavoristici e risvolti operativi Dottor Pietro Martello Avv. Sergio Barozzi Avv. Emiliano Nitti Avv. Andrea Stanchi IL LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO

Dettagli

Esonero contributivo: modalità operative e flusso Uniemens

Esonero contributivo: modalità operative e flusso Uniemens Esonero contributivo: modalità operative e flusso Uniemens In via introduttiva, facciamo una breve sintesi ricordando gli elementi essenziali dell esonero contributivo che consiste in un esonero triennale

Dettagli

Diritto del Lavoro Novità e aggiornamenti

Diritto del Lavoro Novità e aggiornamenti C o n v e g n o 11 Luglio 2016 Diritto del Lavoro Novità e aggiornamenti Gli incentivi alle assunzioni Dott. Simone Sbrillo Studio Associato Barillari Lapolla Cavalleri Incentivi alle assunzioni Esonero

Dettagli

Fonte : Circolare Inps n. 17 del 29 gennaio Legge 23 dicembre 2014 n. 190

Fonte : Circolare Inps n. 17 del 29 gennaio Legge 23 dicembre 2014 n. 190 Fonte : Circolare Inps n. 17 del 29 gennaio 2015 Legge 23 dicembre 2014 n. 190 Allo scopo di promuovere forme di occupazione stabile, l art. 1, commi da 118 a 124, della legg e 23 dicembre 2014, n. 190

Dettagli

Il Jobs act e le collaborazioni sportive, prime riflessioni

Il Jobs act e le collaborazioni sportive, prime riflessioni Forum sugli Enti non profit: le novità 2015 e le risposte degli esperti Il Jobs act e le collaborazioni sportive, prime riflessioni Franca Fabietti, Componente della Commissione Diritto del Lavoro dell'odcec

Dettagli

IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI

IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI I LE QUADERNI GUIDE DI DI Job Quaderni del delegato/2 INDICE 1. COSA SI INTENDE PER TUTELE CRESCENTI pag. 1 2. COSA SUCCEDE IN CASO DI LICENZIAMENTO pag. 1 3. COSA SUCCEDE

Dettagli

L ufficio paghe informa: a cura della responsabile Consulente del lavoro Cristiana Viduli

L ufficio paghe informa: a cura della responsabile Consulente del lavoro Cristiana Viduli Associazione Artigiani Piccole e Medie Imprese di Trieste L ufficio paghe informa: a cura della responsabile Consulente del lavoro Cristiana Viduli Erogazione mensile del TFR in busta paga dal 3 aprile

Dettagli

GIURISPRUDENZA IN MATERIA DI LAVORO Licenziamenti disciplinari

GIURISPRUDENZA IN MATERIA DI LAVORO Licenziamenti disciplinari GIURISPRUDENZA IN MATERIA DI LAVORO Licenziamenti disciplinari Introduzione a cura del Presidente della Sezione Lavoro della Corte di Appello di Venezia, dott. Luigi Perina Autore: LICENZIAMENTI DISCIPLINARI

Dettagli

Edizione curata da. Dott. Stefano Bianchi Responsabile Area Lavoro - Relazioni Sindacali. in collaborazione con. Avv.

Edizione curata da. Dott. Stefano Bianchi Responsabile Area Lavoro - Relazioni Sindacali. in collaborazione con. Avv. «DISPOSIZIONI URGENTI PER LA DIGNITA DEI LAVORATORE E DELLE IMPRESE» LE NOVITA APPORTATE IN MATERIA DI CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI FONTI: LEGGE 183/2014 CON LE MODIFICHE

Dettagli

Le 15 (e più) diverse conseguenze dei licenziamenti illegittimi nel vigente ordinamento

Le 15 (e più) diverse conseguenze dei licenziamenti illegittimi nel vigente ordinamento Le 15 (e più) diverse conseguenze dei licenziamenti illegittimi nel vigente ordinamento Piccole Aziende (non più di 15 dipendenti nell unità produttiva o nel Comune, non più di 5 nel settore agricolo,

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 4 marzo 2015 n. 23 «Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti»

DECRETO LEGISLATIVO 4 marzo 2015 n. 23 «Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti» www.studiomarazza.it Studio Legale Marazza & Associati 2015 DECRETO LEGISLATIVO 4 marzo 2015 n. 23 «Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti» Pubblicato nella

Dettagli

TIPOLOGIE DI INCENTIVI LAVORATORI INTERESSATI

TIPOLOGIE DI INCENTIVI LAVORATORI INTERESSATI TIPOLOGIE DI INCENTIVI 4. ASSUNZIONI TIPOLOGIE DI INCENTIVI AGEVOLATE TIPOLOGIE DI INCENTIVI LAVORATORI INTERESSATI Previdenziali: il datore di lavoro ha diritto, per un certo periodo, a fruire di riduzioni

Dettagli

JOBS ACT COME CAMBIANO LE REGOLE DEL LAVORO

JOBS ACT COME CAMBIANO LE REGOLE DEL LAVORO JOBS ACT COME CAMBIANO LE REGOLE DEL LAVORO Genova, 25 marzo 2015 Avv. Luca Failla Founding Partner LABLAW Studio Legale Avv. Stefano Torchio Managing Partner LABLAW Studio Legale 1 JOBS ACT: UN PROGETTO

Dettagli

LA CORNICE: IL MERCATO DEL LAVORO NELL ITALIA REPUBBLICANA. SG Partners

LA CORNICE: IL MERCATO DEL LAVORO NELL ITALIA REPUBBLICANA. SG Partners LA CORNICE: IL MERCATO DEL LAVORO NELL ITALIA REPUBBLICANA A) periodo dei trent anni gloriosi : dal 1950 al 1980 Sistema monistico (modello fordistataylorista) - contratto di lavoro subordinato a tempo

Dettagli

Nuovi Decreti attuativi del Jobs Act Auditorium di Città Studi, Biella, Corso Pella, 2 29 settembre 2015, ore 14:00 18:00

Nuovi Decreti attuativi del Jobs Act Auditorium di Città Studi, Biella, Corso Pella, 2 29 settembre 2015, ore 14:00 18:00 ODCEC di Biella Nuovi Decreti attuativi del Jobs Act Auditorium di Città Studi, Biella, Corso Pella, 2 29 settembre 2015, ore 14:00 18:00 Collaborazioni organizzate dal committente Fabio F. Diano Avvocato,

Dettagli

Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA

Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale dell area di crisi industriale complessa di Gela Allegato Incentivi

Dettagli

Contratto a tutele crescenti

Contratto a tutele crescenti Contratto a tutele crescenti Contratto di lavoro subordinato ex art. 2094 al quale si applica la nuova disciplina dei licenziamenti Fonte : D.Lgs. 23/2015 in attuazione della L. delega n. 183 /2014 Contratto

Dettagli

Riportiamo di seguito le principali novità in materia di lavoro previste per l anno 2018 tra

Riportiamo di seguito le principali novità in materia di lavoro previste per l anno 2018 tra CIRCOLARE DI STUDIO 08/2018 Parma, 22 Marzo 2018 OGGETTO: Novità in materia di lavoro 2018 Riportiamo di seguito le principali novità in materia di lavoro previste per l anno 2018 tra le quali quelle introdotte

Dettagli

Studio Colella Associato

Studio Colella Associato Dott. Luigi Dottore Commercialista Dott.ssa Alessandra Lecchi Ragioniere Commercialista Dott. Giovanni Dottore Commercialista Dott. Gaetano Scordo Dottore Commercialista CONSULENZA TRIBUTARIA E SOCIETARIA

Dettagli

«JOBS ACT» SINTESI LICENZIAMENTI

«JOBS ACT» SINTESI LICENZIAMENTI «JOBS ACT» SINTESI LICENZIAMENTI Licenziamento discriminatorio/orale/nullo Se il giudice pronuncia la nullità del licenziamento, ordina il reintegro (oppure opzione lavoratore 15 mensilità) + in entrambi

Dettagli

LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO

LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO Legge 28 giugno 2012, n. 92 Entrata in vigore del provvedimento 18/07/2012 http://www.lexellent.it/2012/03/riforma-del-lavoro-il-testo-deldocumento-approvato-dal-consiglio-dei-ministri/

Dettagli

Premessa... pag. 5. Parte I. Il rapporto di lavoro

Premessa... pag. 5. Parte I. Il rapporto di lavoro Premessa... pag. 5 Parte I Nozioni Introduttive. Il rapporto di lavoro Capitolo 1 Le fonti del diritto del lavoro 1. Generalità...» 17 2. La gerarchia delle fonti...» 18 3. Il Titolo V della Costituzione...»

Dettagli

ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO ANNO 2015

ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO ANNO 2015 ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO ANNO 2015 Datori di lavoro beneficiari dell esonero contributivo: L incentivo è riconosciuto a tutti i datori di lavoro privati, a prescindere

Dettagli

IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI

IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI I LE QUADERNI GUIDE DI DI Job Quaderni del delegato/2 IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI A cura del Dipartimento Formazione CISL Milano Metropoli Questo secondo numero è dedicato al nuovo contratto a tempo

Dettagli

RIORDINO DEI CONTRATTI DI LAVORO: LE FORMULE ATIPICHE

RIORDINO DEI CONTRATTI DI LAVORO: LE FORMULE ATIPICHE RIORDINO DEI CONTRATTI DI LAVORO: LE FORMULE ATIPICHE RIORDINO DEI CONTRATTI DI LAVORO: IL D.LGS 81/2015 Art. 1 c. 1 Forma contrattuale comune «Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato

Dettagli

Fonte: Legge per Tutti

Fonte: Legge per Tutti Fonte: Legge per Tutti Per gli assunti da oggi nessuna tutela dell art. 18 Statuto dei lavoratori Da oggi, per gli assunti a tempo indeterminato con qualifica di operaio, impiegato e quadro, non opererà

Dettagli

CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI CURA, DI VITA, DI LAVORO (SCHEMA DI DLGS 157/2015)

CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI CURA, DI VITA, DI LAVORO (SCHEMA DI DLGS 157/2015) CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI CURA, DI VITA, DI LAVORO (SCHEMA DI DLGS 157/2015) Barbara Maiani Coordinatore CesLaR Convegno di Aggiornamento JOBS ACT: I II III ATTO 15 maggio 2015 (14.30-18.30) Sala Convegni

Dettagli

a tutti i datori di lavoro privati qualificabili come imprenditori ai sensi dell art del c.c.;

a tutti i datori di lavoro privati qualificabili come imprenditori ai sensi dell art del c.c.; Requisiti per beneficiare dello sgravio contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato Data Articolo: 12 Ottobre 2015 Autore Articolo: Francesco Geria Già da alcuni mesi è a regime lo sgravio contributivo

Dettagli

Le procedure conciliative in materia di lavoro con l introduzione delle tutele crescenti. (Roberto Camera)

Le procedure conciliative in materia di lavoro con l introduzione delle tutele crescenti. (Roberto Camera) Le procedure conciliative in materia di lavoro con l introduzione delle tutele crescenti (Roberto Camera) 1 ? Tentativo ordinario di conciliazione artt. 409 e ssdel c.p.c. Tentativo di conciliazione per

Dettagli

del lavoro per i lavoratori privati

del lavoro per i lavoratori privati Jobs act Le nuove normative sul mercato del lavoro per i lavoratori privati PD Circolo di Collegno 16 febbraio 2015 CARTOGRAMMA 1 - PARTECIPAZIONE AL MERCATO DEL LAVORO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE - III

Dettagli

INDICE SOMMARIO IL REGIME GIURIDICO DEL LICENZIAMENTO

INDICE SOMMARIO IL REGIME GIURIDICO DEL LICENZIAMENTO INDICE SOMMARIO Capitolo Primo IL REGIME GIURIDICO DEL LICENZIAMENTO 1.1. Generalità... Pag. 1 1.2. La contrattazione di prossimità...» 5 1.3. La giurisdizione e il diritto internazionale privato...» 8

Dettagli

GUIDA. INCENTIVI all ASSUNZIONE 2014

GUIDA. INCENTIVI all ASSUNZIONE 2014 GUIDA INCENTIVI all ASSUNZIONE 2014 INCENTIVO DESTINATARI BENEFICIARI INCENTIVO BENEFICI Bonus assunzione giovani (D.L. 76/2013 art. 1; L. 99/2013) Lavoratori tra i 18 e i 29 anni che abbiano uno dei seguenti

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio Ai gentili clienti Loro sedi Legge di stabilità per il 2015: le principali novità in materia di fisco e lavoro (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile cliente, con la presente

Dettagli

DESCRIZIONE BENEFICIO

DESCRIZIONE BENEFICIO DESCRIZIONE BENEFICIO Lavoratori assunti ai sensi dell art.8, comma 9, della Legge 29/12/90, n.407, aventi titolo alla riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro -disoccupati o cassintegrati

Dettagli

Circolare n. 029 del 19/09/2018 1) TEMPO DETERMINATO MODIFICHE ALLA PRECEDENTE DISCIPLINA

Circolare n. 029 del 19/09/2018 1) TEMPO DETERMINATO MODIFICHE ALLA PRECEDENTE DISCIPLINA Spettabile Nome Cognome Azienda sede Azienda Circolare n. 029 del 19/09/2018 Oggetto: Novità in materia di lavoro L. 9/8/2018 n. 96 (Legge di conversione del decreto Dignità). Il DL 12/7/2018 n. 87 (c.d.

Dettagli

Premessa... pag. 5 Presentazione... 7

Premessa... pag. 5 Presentazione... 7 Premessa............................................. pag. 5 Presentazione... 7 1. Aspetti generali................................... 19 1.1. Introduzione..................................... 19 1.2.

Dettagli

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I CONSULENTI DEL LAVORO NELLE COMMISSIONI DI CONCILIAZIONE DOPO IL JOBS ACT

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I CONSULENTI DEL LAVORO NELLE COMMISSIONI DI CONCILIAZIONE DOPO IL JOBS ACT NUOVE OPPORTUNITÀ PER I CONSULENTI DEL LAVORO NELLE COMMISSIONI DI CONCILIAZIONE DOPO IL JOBS ACT Brescia, 29 ottobre 2015 Relatore: dott. Massimo Brisciani ARGOMENTI T U T E L E C R E S C E N T I 3 C

Dettagli

SOMMARIO GENERALE. Parte Prima - Rapporto di lavoro

SOMMARIO GENERALE. Parte Prima - Rapporto di lavoro 1 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 2 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 2.9 2.10 2.11 2.12 2.13 2.14 3 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 4 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 Parte Prima - Rapporto di lavoro Legge

Dettagli

I NUOVI INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI

I NUOVI INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI DI CHE COSA PARLIAMO Principi e regole sugli incentivi (Fornero) Premio assunzioni di giovani (Decreto Lavoro) Sgravio per over50enni e donne (Fornero) Premio assunzione disoccupati (Aspi) Premio a chi

Dettagli

Normativa sui licenziamenti: analisi casi pratici nel raffronto tra nuove previsioni contenute nel d.lgs. 23/2015 e le altre disposizioni di legge.

Normativa sui licenziamenti: analisi casi pratici nel raffronto tra nuove previsioni contenute nel d.lgs. 23/2015 e le altre disposizioni di legge. Normativa sui licenziamenti: analisi casi pratici nel raffronto tra nuove previsioni contenute nel d.lgs. 23/2015 e le altre disposizioni di legge. MARTEDI 28 APRILE 2015 Massimiliano Gerardi - Consulente

Dettagli

Direzione Lavoro Settore Servizi per il Lavoro di Massa Carrara, Lucca e Pistoia. Servizio Lavoro - Pistoia

Direzione Lavoro Settore Servizi per il Lavoro di Massa Carrara, Lucca e Pistoia. Servizio Lavoro - Pistoia Prodotto - Incentivi per Persone ed Aziende INCENTIVI ALL ASSUNZIONE, ALLA CREAZIONE D IMPRESA E AL LAVORO AUTONOMO PERSONE BENEFICIARIE DI STRUMENTI DI SOSTEGNO AL REDDITO Una guida per le aziende che

Dettagli

C i r c o l a r i. E d i z i o n e I d i F e b b r a i o

C i r c o l a r i. E d i z i o n e I d i F e b b r a i o C i r c o l a r i E d i z i o n e I d i F e b b r a i o 2 0 1 5 S G R A V I C O N T R I B U T I V I T R I E N N A L I 2 0 1 5 - P r i m e i s t r u z i o n i I N P S Siri Consulenza e Organizzazione Srl

Dettagli

Esonero contributivo 2016 Art. 1, co. 178 e ss., L. 28 dicembre 2015, n. 208

Esonero contributivo 2016 Art. 1, co. 178 e ss., L. 28 dicembre 2015, n. 208 Esonero contributivo 2016 Art. 1, co. 178 e ss., L. 28 dicembre 2015, n. 208 12 maggio 2016 Rapporti di lavoro incentivati a tempo indeterminato, pieno o parziale con decorrenza dal 1 gennaio al 31 dicembre

Dettagli

Licenziamenti individuali e collettivi: il nuovo sistema sanzionatorio. LavoroFisco.it

Licenziamenti individuali e collettivi: il nuovo sistema sanzionatorio. LavoroFisco.it LavoroFisco.it Il D.Lgs. n. 23/2015 sul contratto a tutele crescenti, attuativo del Jobs Act, in vigore dal 7 marzo 2015 riscrive il sistema sanzionatorio per i licenziamenti individuali e collettivi di

Dettagli

1. Il sistema di collocamento ordinario e la disciplina dei servizi per

1. Il sistema di collocamento ordinario e la disciplina dei servizi per Indice generale premessa... ix Capitolo I LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO... 1 1. Premessa...1 2. Le fonti del diritto del lavoro: profili generali...2 3. Il sistema delle fonti: la Costituzione e le leggi

Dettagli

Roma, 13/07/2015. Ai Direttori/Dirigenti/Responsabili delle Unità Organiche e Strutture del CNR Loro Sedi USGTEP 653/15

Roma, 13/07/2015. Ai Direttori/Dirigenti/Responsabili delle Unità Organiche e Strutture del CNR Loro Sedi USGTEP 653/15 Roma, 13/07/2015 DIREZIONE CENTRALE GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Ufficio Stato Giuridico e Trattamento Economico del Personale Ai Direttori/Dirigenti/Responsabili delle Unità Organiche e Strutture del

Dettagli

L ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO NEL 2015

L ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO NEL 2015 L ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO NEL 2015 di Roberto Camera 1 Con il comma 118 e ss. della Legge di Stabilità 2015 2, al fine di promuovere forme di occupazione stabile, viene

Dettagli

Circolare N. 4 del 12 Gennaio 2016

Circolare N. 4 del 12 Gennaio 2016 Circolare N. 4 del 12 Gennaio 2016 Gestione separata INPS: carico contributivo dal 01.01.2016 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, con riferimento all anno 2016, la disciplina della

Dettagli

Agevolazioni per nuove Assunzioni

Agevolazioni per nuove Assunzioni FOCUS LAVORO Agevolazioni per nuove Assunzioni A cura di Vincenzo Altobello Consulente del Lavoro In collaborazione con Alden Consulenti d Impresa www.alden.it/consulenza-del-lavoro 1 PRESENTAZIONE Vincenzo

Dettagli

Panoramica degli incentivi alle assunzioni

Panoramica degli incentivi alle assunzioni Panoramica degli incentivi alle assunzioni OPZIONI PER I DATORI DI LAVORO Sezione Consulenza del lavoro e Contrattualistica CNA FERRARA SEZIONE CONSULENZA DEL LAVORO E CONTRATTUALISTICA 1 IL QUADRO NORMATIVO

Dettagli

COME CAMBIA IL LAVORO DOPO IL JOBS ACT DLGS 4 MARZO 2015 N. 23 : IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI

COME CAMBIA IL LAVORO DOPO IL JOBS ACT DLGS 4 MARZO 2015 N. 23 : IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI COME CAMBIA IL LAVORO DOPO IL JOBS ACT DLGS 4 MARZO 2015 N. 23 : IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI LE SLIDES DEL CONVEGNO DEL 2 FEBBRAIO AGGIORNATE CON IL TESTO DEFINITIVO Direzione Sindacale Sicurezza sul

Dettagli

CAPITOLO PRIMO LA NORMATIVA IN TEMA DI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI

CAPITOLO PRIMO LA NORMATIVA IN TEMA DI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI Indice PARTE PRIMA I LICENZIAMENTI INDIVIDUALI CAPITOLO PRIMO LA NORMATIVA IN TEMA DI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI 1. L evoluzione della disciplina 2. La legge di riforma 11 maggio 1990, n.108 3. Il campo

Dettagli

La nuova offerta conciliativa

La nuova offerta conciliativa La nuova offerta conciliativa Convegno 22.05.2015 Sala Europa - Corte di Appello di Roma Avv. Filippo Mengucci Componente Dipartimento Studi Diritto del Lavoro MF 1 JOBS ACT NOVITA DAL 7.3.2015 Conciliazione

Dettagli

Al via gli incentivi contributivi per assunzioni di disoccupati nel 2011

Al via gli incentivi contributivi per assunzioni di disoccupati nel 2011 CIRCOLARE A.F. N. 38 del 14 Marzo 2011 Ai gentili clienti Loro sedi Al via gli incentivi contributivi per assunzioni di disoccupati nel 2011 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che,

Dettagli