anna casella paltrinieri * Lavoro femminile in Africa: il dono, la reciprocità e il sacrificio. Riflessioni di antropologia dello sviluppo.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "anna casella paltrinieri * Lavoro femminile in Africa: il dono, la reciprocità e il sacrificio. Riflessioni di antropologia dello sviluppo."

Transcript

1 anna casella paltrinieri * Lavoro femminile in Africa: il dono, la reciprocità e il sacrificio. Riflessioni di antropologia dello sviluppo. A vederle curve nei campi, coi neonati legati sul dorso, accompagnate dai ragazzetti più grandi, non si può certo indulgere in considerazioni romantiche. Il lavoro, per le donne africane, è prima di tutto fatica. Ma non si tratta solo della fatica della coltivazione. In qualsiasi mercato, rurale o urbano, si incontrano donne impegnate a vendere ogni cosa: dai prodotti della terra (i pomodori, le cipolle ) alle medicine, alla conserva di pomodoro, ai tessuti, alle pentole di alluminio 1. Nel corso di una recente visita in Bénin ho potuto aggiornare la mappa delle attività che competono alle donne africane: spaziano dalla agricoltura, all allevamento, alla manutenzione della casa, alla produzione di tessuti ed utensili, al commercio (di alimenti, di oggetti artigianali e dell industria), all insegnamento, all'accompagnamento e alla cura. Se ci concentriamo sopratutto sulla fascia più povera della popolazione, il mondo rurale, dobbiamo osservare come il lavoro per le donne africane sia una modalità di vita. Anzitutto perchè si realizza entro gli spazi della quotidianità familiare, poi per l enorme dispendio di tempo che richiede e, infine, perché non si limita ad una funzione ripetuta e nella quale le donne divengono specialiste, ma raggruppa una lunga serie di attività tra loro eterogenee, in gran parte riferite alla sussistenza e alla cura. La donna contadina, che dispone sostanzialmente di un solo strumento, una zappa dal manico corto, sa padroneggiare l intero ciclo della coltivazione, della raccolta, della trasformazione e distribuzione di cibo 2. Lo si vede molto bene nella produzione del garì, la farina di mandioca che ha grande utilizzo nella cucina beninese e che si ricava appunto, da una varietà di mandioca (manihot esculenta). Pur non richiedendo, come la mandioca brasiliana utilizzata dagli indigeni, * Docente di antropologia culturale - Università Cattolica del Sacro Cuore. 1 Ho già trattato questo argomento in un volume dal titolo Mercati del Mozambico (Vita e Pensiero, Milano, 2005) frutto di una ricerca sul campo nelle regioni mozambicane di Sofala e Cabo Delgado. 2Kaag M., Usage foncier et dynamique sociale au Sénégal rural, Rozenberg, Leyden, 2005, pp. 116 ss.

2 l eliminazione del principio velenoso, la trasformazione in fecola e, in seguito, in garì impone una lavorazione piuttosto lunga, poiché il tubero deve essere dapprima tagliato in pezzi, lasciato macerare, spremuto, tostato e, finalmente, ridotto in farina. Non si spreca nulla perché ciò che si ricava dalla spremitura viene utilizzato per produrre tapioca. Dunque, le donne del Bénin (ma la considerazione può essere estesa a tutte le donne africane che vivono in campagna) sono specialiste nella produzione di cibo per l'alimentazione o per la vendita nei mercati. Esse conoscono, coltivano e trasformano molti prodotti come i pomodori, le cipolle o le arachidi che vendono sia fresche sia tostate, l igname (varie piante del genere dioscorea), il pesce che viene affumicato per essere meglio conservato, ecc. Sono anche capaci di utilizzare alimenti non tradizionali, ad esempio la soia con la quale producono un formaggio, mediante un procedimento artigianale. E la loro attività non si esaurisce nella lavorazione agricola e nella commercializzazione: presso il centro di accoglienza per giovani sfuggite ai matrimoni forzati, nella città di Bohicon (nei pressi della antica capitale del Dahomey, Abomey), ci è capitato di osservare la produzione delle pentole di alluminio realizzata da ragazzine la cui età andava dai nove ai diciotto anni. Come ai primordi della metallurgia, esse utilizzavano un rudimentale forno incassato nella terra (la cui ventilazione era garantita dal movimento della ruota di una bicicletta) nel quale facevano fondere l'alluminio che poi collocavano in stampi d'argilla preparati al momento 3. Questi brevi esempi possono suggerire riflessioni relative sia alla metodologia con la quale studiare il lavoro femminile in contesti non occidentali, sia a temi oggi molto dibattuti come la differenza tra sistemi economici e la loro qualità, sia infine, alla relazione tra lavoro femminile e sviluppo. Lavoro è un termine sintetico e non permette bene di capire quale sia l esperienza delle donne che vivono nelle campagne dell Africa (o dei paesi poveri). In generale si definisce come lavoro una attività remunerata e formalizzata, un insieme di mansioni specifiche che strutturano relazioni entro un preciso sistema giuridico di diritti e doveri 4. Questa descrizione, che fa riferimento ad un sistema economico complesso, orientato secondo uno schema liberista e alle profonde 3 Sia la produzione di formaggio di soia, sia la realizzazione delle pentole di alluminio sono state da me osservate nella città di Bohicon nel giugno Del resto, come ben si vede in questi ultimi tempi, anche in Occidente il lavoro ha subito tante e tali trasformazioni da risultare spesso irriconoscibile. Nicoli D., Il lavoratore coinvolto. Professionalità e formazione nella società della conoscenza, Vita e Pensiero, Milano, 2009.

3 trasformazioni culturali legate ai movimenti di difesa e tutela dei lavoratori, come quelle che si sono verificate in Europa nel Novecento, mostra tutti i suoi limiti etnocentrici se applica alla condizione delle donne africane delle campagne. Anzitutto, la loro attività va collocata entro la sfera privata, domestica: una famiglia allargata che può essere molto numerosa, strutturata in forma gerarchica e nella quale, tradizionalmente, vige la divisione di genere in relazione al lavoro e all'esercizio del potere 5. Entro questa comunità è richiesto alle donne di assumere il ruolo di produttrici di beni e dispensatrici di servizi. È, dunque, un lavoro che si realizza sulle due dimensioni del rapporto con la terra (l'agricoltura per la sussistenza) e del rapporto di servizio con le persone alle quali si è legati da parentela o affinità 6. Come già ricordato, non è una attività ben distinta e definita: diventa piuttosto una condizione di vita che, peraltro, non si è scelta ma è collegata in maniera automatica alla propria condizione o acquisita con lo status di donna sposata 7. Non si configura neppure come iniziativa individuale, condotta per avere remunerazione economica, mentre diviene, piuttosto, il modo col quale si contribuisce alla sussistenza del gruppo familiare. Per questi motivi il lavoro femminile viene inquadrato entro uno schema di doveri comunitari, mentre non garantisce, se non incidentalmente, diritti economici individuali. Il lavoro agricolo delle donne, ad esempio, produce reddito solo se la donna dispone di eccedenze da vendere al mercato, ma non è finalizzato principalmente a questo. Gli studi di antropologia economica sulle società non industrializzate hanno sottolineato spesso, da Malinowsky in avanti, la stretta relazione tra sistema sociale, sistema giuridico e attività lavorativa. L'antropologia sostantivista ha mostrato come l'economia sia funzione della vita sociale e poggi sulle relazioni interpersonali configurandosi, appunto, come una economia della parentela 8. Oggi, in particolare 5Intervista a Blaise Akpoli, Bohicon, giugno Anche: Schön B., Madre, in Wulf C. (a cura), Vom Menschen. Hanbuch Historische Anthropologie, Beltz Verlag-Weinheim und Basel, 1997 (tr. it., Le idee dell'antropologia, Mondadori, Milano, 2002 pp. 324 ss). 6In questo senso costituisce, secondo la visione della Arendt, una sorta di attività obbligata per far fronte alle necessità della vita e dunque, è diverso dalla espressione della creatività umana. Arendt H., Vita activa, La condizione umana, Bompiani, Milano, 1988, pp Busoni M., Il valore delle spose. Beni e persone in antropologia economica, Meltemi, Roma, 2001, pp. 30 ss. 8Wilk R.R., Economies and Cultures, West View Press, Boulder, 1996 (tr. it., Economie e culture. Introduzione alla antropologia economica, Bruno Mondadori, Milano, 2007). Anche, Gosselin G., Pour une anthropologie du travail rural en Afrique noire, in Cahiers d'études africaines, Vol. 3 N pp , doi: /cea ,url: Consultato il 31 luglio 2012.

4 l'orientamento sociologico antiutilitarista, per definire esperienze economiche fondate su criteri diversi da quelli del sistema liberista, usa il termine di lavoro informale o anche di economia informale 9. Latouche, ad esempio, riferendosi all Africa e alla sua capacità di esprimere una economia non individualista e non fondata sul profitto individuale, ritiene che il lavoro capitalista (lavoro alle dipendenze, imprenditoria personale ) non abbia affatto scalzato le antiche modalità che si reggono sul dono e sulla reciprocità, con tutte le implicazioni sociali che ciò comporta. La società africana funziona dunque, con una commistione di fattori, vale a dire con un certo grado di mercato internazionale, di mercato locale e di dono. Dare, ricevere, ricambiare costituiscono lo schema entro il quale si sviluppano le relazioni sociali che in Africa permettono la sopravvivenza. Nella visione di Latouche, infine, il modello socio-economico africano sarebbe capace di resistere alla propagazione dello schema neoliberista e anche alle innumerevoli proposte di sviluppo delle agenzie internazionali. Questa economia di reciprocità, non orientata al consumo, viene presa ad esempio per mostrare l'opportunità della uscita dallo schema costrittivo della economia produttivistica e la necessità della decrescita soprattutto per i paesi occidentali, ormai soffocati dall'esagerato consumismo 10. È una visione sicuramente suggestiva e significativa, che tuttavvia, presenta almeno due aspetti deboli: il primo (abbondantemente messo in risalto da vari studiosi) sta in una opzione ideologica che raggruppa sotto il concetto di dono pratiche profondamente diverse tra di loro e, spesso, ambigue 11 ; il secondo, nello specifico, sta invece nella sottovalutazione (a mio parere, drammatica) del ruolo imposto alla donna in quelle economie della parentela che, appunto, si sostengono sul suo lavoro. Detto altrimenti: il lavoro femminile, nelle economie parentali, non viene considerato come attività produttrice di reddito, quanto piuttosto come servizio ai membri della famiglia, dono entro lo schema della relazione e della reciprocità. Ma ciò comporta, come effetto sociale, che a questa attività non vengano associati diritti se non quelli che comunque derivano dalla appartenenza al nucleo familiare. Inoltre, poichè l'ambito del lavoro domestico è enormemente ampio (come si è visto, 9Caillé A., Don, intérêt et désintéressement, La Découverte, Mauss, 1994 (tr. it., Il terzo paradigma: antropologia filosofica del dono, Bollati Boringhieri, Torino, 1998). 10 Latouche S., L autre Afrique. Entre don e marché, 1997 (tr. it., L altra Africa: tra dono e mercato, Bollati Boringhieri, Torino, 2000, pp ). 11Dei F., Tra le maglie della rete: il dono come pratica di cultura popolare, in Dei F. (a cura), Culture del dono, Meltemi, Roma, 2008, pp

5 comprende la produzione dei beni e la loro commercializzazione, il lavoro di cura e di assistenza...) ciò si traduce in un carico molto pesante per le donne africane. Più che un dono il lavoro femminile sembra configurarsi come un sacrificio e, in quanto tale, ricollegarsi piuttosto ad uno schema di potere e di controllo già visto da autori classici, quali Goody e Meillassoux. Si apre, allora, una importante riflessione relativa al rapporto tra lavoro femminile, emancipazione e sviluppo (inteso sia come sviluppo sociale, sia come sviluppo delle capacità e della consapevolezza individuale) 12. È chiara, a livello teorico e fenomenologico, l'ambiguità del lavoro. Questi può sicuramente essere una modalità di umanizzazione, un elemento per rendere più significativa e sociale l esperienza umana; ma può anche risolversi un una maniera alienante di relazione nel momento in cui non permette a colui che produce di disporre del frutto del proprio lavoro (secondo l'analisi marxista), oppure lo inserisce entro relazioni sociali che non lo favoriscono o che, in alcuni drammatici casi, lo rendono addirittura sottomesso. Se è vero, infatti, che il lavoro è costitutivo all umanità, è altrettanto vero che molta parte delle problematiche che affliggono la vita dell uomo originano o derivano dal lavoro: dalla sua mancanza, dal suo eccesso, dal fatto che esso sia inadeguato, realizzato senza le opportune risorse o tutele, alienato, costretto, schiavo. E si tratta di una ambiguità connaturata alla condizione umana perchè il lavoro può prodursi sia come necessità per la sopravvivenza, dunque, forma di dipendenza dalla propria materialità e dalla socialità così come si è venuta strutturando storicamente, sia, invece, nelle sue espressioni migliori, come azione creativa, che trasforma e dà senso e diventa esperienza spirituale 13. Torniamo, dunque, al lavoro femminile in Africa. Esso è, come già ricordato, anzitutto fatica. Al pari dei lavori antichi della civiltà contadina che abbiamo conosciuto (il carbonaio, il mugnaio, l agricoltore ) anche le donne africane sperimentano l essere soggetti ad una natura che resiste e non si fa addomesticare. Lavorando anzitutto col corpo (torna l'immagine delle donne curve sui campi) esse sembrano l'icona di quella maledizione biblica che condanna l'umanità a guadagnare il pane col sudore della fronte, vale a dire con fatica eccessiva. E a questo riguardo si può tentare un primo confronto: se l'occidente 12Sull'antropologia economica e l'antropologia dello sviluppo, vedi L. Rami Ceci, Sviluppo dell'antropologia economica nella modernità, in T. Tentori, Elementi di antropologia economica, Armando, Roma, 2009, pp Mi riferisco a questo riguardo, alla visione di H. Arendt.

6 sperimenta oggi una tirannia della tecnica e una trasformazione (o una diminuzione sostanziale) della possibilità di interagire col mondo e con le cose, il che si traduce in una mancanza totale di autonomia 14, per le donne africane, poter disporre di strumenti più adeguati, di diritti e di tutele significa anzitutto emanciparsi da una condizione di pura servitù. Altri aspetti debbono essere rilevati. L'analisi sulle modalità con le quali si realizza il lavoro femminile in Africa non può essere disgiunta da quella sulla condizione delle donne, il che significa (anche) sulle condizioni di estrema difficoltà e sperequazione che esse sperimentano e sui loro tentativi creativi e originali di modificarle. Il fatto che il lavoro sia in larga parte realizzato entro la cornice familiare porta come conseguenza, mi pare, la difficoltà ad essere realmente elemento di sviluppo e di emancipazione per le donne (ci si potrebbe domandare, forse, se ciò non possa essere allargato a tutta la questione del lavoro domestico, nella misura in cui questo rimane legato ad una divisione di genere e concepito solo entro lo schema della reciprocità non misurabile in termini economici) 15. Configurandosi come una funzione della complessa vita domestica, il lavoro delle donne africane è orientato al mantenimento della istituzione e fatica ad assumere significati di promozione della persona 16. Ad esempio non permette di acquisire capacità per migliorare economicamente; essendo pensato come un servizio non viene associato ai diritti individuali di partecipazione e democrazia, che costituiscono conquiste del pensiero sociale, mentre contribuisce, al contrario, a mantenere le donne entro una cornice di subalternità. Lo dimostra, osservando un altro aspetto della condizione femminile, la dispersione scolastica, più alta per le donne che per i maschi, e dovuta in parte al fatto che le famiglie preferiscono occupare le figlie nella attività domestica 17. Trattare del lavoro femminile in Africa, mi pare, significa trattare di diritti individuali e di democrazia. Allora, poiché la condizione femminile, specie per le 14Benasayag M, Abécédaire de l'engagement, Bayard, 2004 (tr. it., Contro il niente. Abc dell'impegno, Feltrinelli, Milano, 2005). 15Picchio A., Visibilidad analíca y Política del trabajo de reproducción social, in Carrasco C. (a cura), Muyeres y Economía: Nuevas perspectivas para viejos y nuevos problemas, Icaria, Barcelona, 2003, pp Cabanes R., L anthropologie du travail au 21 siecle, in Anthropologie et Société, vol. 24, n 1, 2000, pp , htpp://id.erudite.org/iderudit/015637ar; consultato il 1 luglio Commissione Economica per l'africa, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Valutazione reciproca dell'efficacia dello sviluppo in Africa: promesse e risultati, OECD, 2009, p. 43.

7 donne povere, è inscindibilmente legata al lavoro e poiché questo si configura entro degli schemi troppo costrittivi e troppo privati, obiettivo della emancipazione può essere quello di liberare almeno in parte il tempo delle donne perché possano occuparsi di se stesse, della propria educazione, della propria salute 18. In questo senso, progetti che hanno lo scopo di razionalizzare l attività femminile (ad esempio, con l introduzione di sistemi tecnologici migliorativi, come la realizzazione di forni di argilla che mantengono il calore più a lungo e che quindi garantiscono risparmio di tempo e di combustibile) sono sicuramente importanti ma, almeno a mio parere, non colgono il cuore del problema che è quello di permettere alla donna di non essere sempre legata al lavoro come necessità e di scegliersi il ruolo che meglio la esprime. Allo stesso modo le considerazioni attuali sulla preponderanza della razionalità strumentale di weberiana memoria sono sicuramente fondamentali in un contesto occidentale, nel quale l'estrema burocratizzazione imposta al lavoro e al sistema sociale in generale opera per inaridire le relazioni personali 19. Al contrario, nel contesto socio-lavorativo africano rurale (e delle società non industralizzate) il problema sembra piuttosto quello di temperare la dominanza della logica familiare. Non perché questa logica non funzioni (al contrario pare funzionare ancora benissimo) ma proprio perchè il suo reggersi sul sacrificio delle donne e, in certa parte, anche dei bambini (un ambito di ricerca a mio parere importante e urgente è quello relativo alla diffusione del lavoro minorile, che spesso si configura come servitù, o vera e propria schiavitù) la trasforma in logica familistica che vorrebbe imporsi come unica fonte di moralità e di legittimità. Se in Occidente è lo squilibrio dell'eccesso di mercato e di contrattualità a dover essere rivisto, in Africa, mi pare, è la visione più attenta ai diritti delle varie parti (le donne, i bambini, l'ambiente) ad orientare l'azione creativa di molte donne. Si pensi, ad esempio, alla vicenda di Wangari Maathai, ambientalista e politica keniota, impegnata nella promozione della donna e nella tutela dell'ambiente per la quale davvero si può riproporre l'idea del lavoro come possibilità per l'uomo di essere corresponsabile nella conservazione del 18Arendt H., Vita activa..., op. cit., pp. 127 ss. 19Naturalmente, ciò non svaluta un dibattito importante che trova, oggi, le sue ragioni nella profonda crisi di fiducia che si sta verificando nel nostro mondo. Girardo M., Riscopriamo Caffè e l'economia degli affetti, in Avvenire, , p. 24.

8 creato (Genesi 2-2 e anche Genesi 38-41) 20. Interpreto nel senso di uno sviluppo della coscienza dei diritti individuali anche le trasformazioni della stessa famiglia allargata beninese nella quale assume via via più importanza l economia domestica delle famiglie nucleari di contro alle famiglie estese, un tempo titolari di diritti economici e di potere sui singoli 21. Un ultimo aspetto riveste particolare importanza e riguarda la cornice macroeconomica nella quale le donne del Bénin realizzano la loro attività. Se si passa per un villaggio nel tardo pomeriggio, quando i mercati si stanno concludendo (in città, invece, essi continuano fino a tarda notte, alle luci delle lampade ad olio) si notano lunghe teorie di automobili che si allontanano stracolme di ceste di pomodori. Nei mercati rurali del Bénin (come in quelli di tutta l'africa, del resto) approdano i raccolti della agricoltura domestica e, dunque (poichè nessuno diversifica la produzione) si ha sempre, a seconda della stagione, un eccesso di beni, tutti dello stesso tipo, come pomodori, cipolle, tuberi... Si comprende perciò il comportamento economico delle donne che stanziano al mercato, le quali possono essere obbligate, alla fine della giornata, a vendere i loro prodotti molto deperibili ad acquirenti che, evidentemente, non se ne serviranno per uso familiare e li trasporteranno altrove. Ma il cerchio si chiude quando, osservando di cosa dispongono le famiglie a basso reddito per la preparazione del loro cibo quotidiano, si nota che la sauce (che accompagna la maggior parte dei piatti della cucina beninese) viene preparata utilizzando lattine di salsa di pomodoro prodotta in Cina. Difficile credere, ovviamente, che si tratti degli stessi pomodori prelevati dai grossisti ma la parabola dei pomodori che passano dal mercato rurale alle imprese di trasformazione e tornano sulle tavole della popolazione beninese sotto forma di concentrato, la dice lunga sulla cornice entro la quale è collocata l'attività agricola: anche le donne africane, pur da una posizione molto marginale, stanno dentro uno schema globalizzato. Se non è globalizzato il loro lavoro lo è comunque il frutto della loro fatica. In questo schema le donne africane produttrici di pomodori sostengono (loro malgrado) l'industria di trasformazione degli alimenti e diventano (sempre loro malgrado) consumatrici di prodotti stranieri (o di soia, come nel caso ricordato in 20É dunque, il riferimento ai valori fondamentali, non economici, a diventare discriminante. Paltrinieri G., L'enciclica Caritas in Veritate ed il pensiero della decrescita, Tracce di riflessione per un'economia più giusta, Esercitazione per il Baccalaureato Quinquennale in Sacra Teologia, Facoltà teologica dell Emilia Romagna, a.a , p Intervista a P. Matias, anziano Fon, Bohicon, giugno 2012.

9 apertura di questo articolo, del formaggio che esse producono, o di medicine che vengono dall'india e compaiono, di contrabbando sui mercati e via dicendo...). È dunque, il sistema economico ad asservire al mercato e al consumo anche collettività che potrebbero avere una loro autonomia. Come ricorda Zamagni, l'economia schiavizza, tramite la produzione e il consumo, anzitutto distinguendo tra consumatori e produttori, poi assoggettando, in veste di lavoratore, alla techné, infine imponendo un tempo sempre maggiore per il consumo 22. Dobbiamo ancora una volta verificare come questo processo, impersonale e imposto, non aiuterà in alcun modo le donne ad uscire dalla loro povertà. Lo sviluppo, inteso come sviluppo integrale, assume caratteri metaeconomici, giuridici, e si àncora ad una visione antropologicamente più corretta e, sopratutto, a criteri etici 23. Istanza ecologica, reale emancipazione della donna, diritti dei bambini, economia limitata al suo compito parziale, a vantaggio di una migliore vita relazionale e politica: queste sembrerebbero essere le priorità sulle quali lavorare. Bibliografia 1. Arendt H., The Uman condition, The University of Chicago, Chicago 1958 (tr. it. Vita activa, La condizione umana, Bompiani, Milano, 1988). 2. Benasayag M, Abécédaire de l'engagement, Bayard, 2004 (tr. it., Contro il niente. Abc dell'impegno, Feltrinelli, Milano, 2005). 3. Busoni M., Il valore delle spose. Beni e persone in antropologia economica, Meltemi, Roma, Cabanes R., L anthropologie du travail au 21 siecle, in Anthropologie et Société, vol. 24, n 1, 2000, pp , htpp://id.erudite.org/iderudit/015637ar; consultato il 1 luglio Caillé A., Don, intérêt et désintéressement, La Découverte, Mauss, 1994 (tr. it., Il terzo paradigma: antropologia filosofica del dono, Bollati Boringhieri, Torino, 1998). 6. Carrasco C. (a cura), Muyeres y Economía: Nuevas perspectivas para viejos y nuevos problemas, Icaria, Barcelona, Casella Paltrinieri A., Mercati del Mozambico. Persone, beni e cultura nei mercati di Sofala e Cabo Delgado, Vita e Pensiero, Milano, Commissione Economica per l'africa, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Valutazione reciproca dell'efficacia dello sviluppo in Africa: promesse e risultati, 22Zamagni S., Globalization and the new migratory question, in Globalization. Ethical and Institutional Concerns. The proocedings of the Seventh Plenary Session of the Pontifical Accademy of Social Scienzes, aprile 2001, cit. in Paltrinieri G., L'enciclica Caritas in Veritate ed il pensiero della decrescita, op. cit., p Paltrinieri G., L'enciclica Caritas in Veritate ed il pensiero della decrescita, op. cit., pp

10 OECD, alleo review - anna casella paltrinieri 9. Dei F. (a cura), Culture del dono, Meltemi, Roma, Girardo M., Riscopriamo Caffè e l'economia degli affetti, in Avvenire, , p Gosselin G., Pour une anthropologie du travail rural en Afrique noire, in Cahiers d'études africaines. Vol. 3 N pp ,doi: /cea ,url: Consultato il 31 luglio Latouche S., L autre Afrique. Entre don e marché, 1997 (tr. it., L altra Africa: tra dono e mercato, Bollati Boringhieri, Torino, 2000). 13. Olivier de Sardan J.P., «De la nouvelle anthropologie du développement à la socio-anthropologie des espaces publics africains», in Revue Tiers Monde 3/2007 (n 191), pp , URL : DOI : /rtm Kaag M., Usage foncier et dynamique sociale au Sénégal rural, Rozenberg, Leyden, Melandri L., Un'altra economia o un altro rapporto tra uomini e donne? in Gli Altri, settimanale, , p Nicoli D., Il lavoratore coinvolto. Professionalità e formazione nella società della conoscenza, Vita e Pensiero, Milano, Paltrinieri Giambattista, L'enciclica Caritas in Veritate ed il pensiero della decrescita, Tracce di riflessione per un'economia più giusta, Esercitazione per il Baccalaureato Quinquennale in Sacra Teologia, Facoltà teologica dell Emilia Romagna, a.a T. Tentori, Elementi di antropologia economica, Armando, Roma, Wilk R.R., Economies and Cultures, West View Press, Boulder, 1996 (tr. it., Economie e culture. Introduzione alla antropologia economica, Bruno Mondadori, Milano, 2007) 20. Wulf C. (a cura), Vom Menschen. Hanbuch Historische Anthropologie, Beltz Verlag-Weinheim und Basel, 1997 (tr. it., Le idee dell'antropologia, Mondadori, Milano, 2002).

GRUPPO DI LAVORO DISCIPLINE GIURIDICHE ECONOMICHE COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME *

GRUPPO DI LAVORO DISCIPLINE GIURIDICHE ECONOMICHE COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME * COMPETENZE PER LE CLASSI PRIME * MACRO-COMPETENZA: collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della

Dettagli

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità (abstract) Da LA FORMAZIONE COME STRATEGIA PER L EVOLUZIONE DEI SERVIZI PER I DISABILI Provincia di Milano 2004 A cura dello Studio Dedalo Rifocalizzare

Dettagli

ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali

ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali ECONOMIA DI COMUNIONE: UNA NUOVA FORMA DI IMPRESA Ivan Vitali Cremona, 23 febbraio 2013 Agenda-1 Introduzione e presentazione Impresa e imprenditore Imprenditore e innovazione Competizione vs cooperazione?

Dettagli

VADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici ----------------

VADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici ---------------- VADEMECUM Le Organizzazioni di Produttori Biologici ---------------- L attuale normativa sulle Organizzazioni di Produttori (O.P.) è disciplinata su base europea, per quanto riguarda il settore ortofrutta,

Dettagli

PIATTAFORMA DEI VALORI DI RIFERIMENTO, DEI CRITERI PEDAGOGICI COMUNI CENTRI DI ESERCITAZIONE AI METODI DELL'EDUCAZIONE ATTIVA DEL PIEMONTE

PIATTAFORMA DEI VALORI DI RIFERIMENTO, DEI CRITERI PEDAGOGICI COMUNI CENTRI DI ESERCITAZIONE AI METODI DELL'EDUCAZIONE ATTIVA DEL PIEMONTE PIATTAFORMA DEI VALORI DI RIFERIMENTO, DEI CRITERI PEDAGOGICI COMUNI CENTRI DI ESERCITAZIONE AI METODI DELL'EDUCAZIONE ATTIVA DEL PIEMONTE CEMEA CENTRI DI ESERCITAZIONE AI METODI DELL'EDUCAZIONE ATTIVA

Dettagli

Il mercato dei beni. Prof. Sartirana

Il mercato dei beni. Prof. Sartirana Il mercato dei beni Prof. Sartirana Gli scambi di beni economici avvengono tra soggetti che vengono definiti: soggetti economici I soggetti economici sono 4 ed ognuno di essi ha necessità diverse. I soggetti

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Roberto Farnè Università di Bologna

Roberto Farnè Università di Bologna Roberto Farnè Università di Bologna Ora l apertura della parte scientifica a questi lavori, per capire innanzitutto il senso di questo appuntamento. Non abbiamo bisogno, nessuno di noi credo abbia bisogno

Dettagli

Storia economica, Storia d impresa, Storia della tecnica e dintorni

Storia economica, Storia d impresa, Storia della tecnica e dintorni corso di laurea in Strategie di Comunicazione Storia dell Impresa - lezione 2.03.2015 L IMPRESA come PARADIGMA STORICO Storia economica, Storia d impresa, Storia della tecnica e dintorni L immagine d apertura

Dettagli

55820/2014 ----------------

55820/2014 ---------------- 55820/2014 Data: 06 settembre 2014 Dove arriva la Bibbia? di Ilvo Diamanti 06 settembre 2014 Dalla ricerca «Gli italiani e la Bibbia» che viene presentata stasera al Festival letteratura di Mantova un

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA

PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri della cultura nelle

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Modulo: Scarsità e scelta

Modulo: Scarsità e scelta In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA FINALITA EDUCATIVE La tecnica è la struttura razionale del lavoro, cioè l uso consapevole e finalizzato di mezzi, materiali e procedimenti operativi

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni CONVEGNO CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni Pordenone, 14 settembre 2013 Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze

Dettagli

PENSIERO DI LENIN. Fonte: Lenin [Vladimir Ilic Ulianov], Scritti economici, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 837-840.

PENSIERO DI LENIN. Fonte: Lenin [Vladimir Ilic Ulianov], Scritti economici, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 837-840. PENSIERO DI LENIN Fonte: Lenin [Vladimir Ilic Ulianov], Scritti economici, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 837-840. Articolo datato 6 gennaio 1923 e pubblicato sulla «Pravda» del 27 gennaio 1923. ******

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro. ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,

Dettagli

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011 I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,

Dettagli

Cittadinanza e Costituzione

Cittadinanza e Costituzione Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto

Dettagli

Che cosa è l Affidamento?

Che cosa è l Affidamento? Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale

Dettagli

AREA della DISABILITA

AREA della DISABILITA AREA della DISABILITA la Società della Salute ed i servizi per le persone disabili in Valdinievole Corso per Amministratore di Sostegno 16.06.2012 Alice Martini RUOTA di PRESENTAZIONE ORIGINI una cosa

Dettagli

Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento

Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE GREEN JOBS Formazione e Orientamento COMUNICATORE AMBIENTALE Il comunicatore ambientale è una figura professionale che si occupa di tutti

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Newsletter n.2. La politica di sviluppo rurale e la filiera corta

Newsletter n.2. La politica di sviluppo rurale e la filiera corta Newsletter n.2 La politica di sviluppo rurale e la filiera corta Presentazione In questa seconda newsletter che accompagna il percorso formativo della nostra Comunità montana sulle opportunità offerte

Dettagli

Giocare disegnando disegnare giocando. Per imparare a vedere, capire, sperimentare colori, linee, forme. Un progetto per le scuole elementari

Giocare disegnando disegnare giocando. Per imparare a vedere, capire, sperimentare colori, linee, forme. Un progetto per le scuole elementari Giocare disegnando disegnare giocando Per imparare a vedere, capire, sperimentare colori, linee, forme Un progetto per le scuole elementari J. Casajus Giocare disegnando disegnare giocando Per imparare

Dettagli

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come

Dettagli

CONVEGNO ABITARE È SAPERE DOVE DEPORRE GLI ABITI. Chieri, 19 febbraio 2010 LAVORI DI GRUPPO GRUPPO A RAPPRESENTAZIONI E CODICI DELL ABITARE

CONVEGNO ABITARE È SAPERE DOVE DEPORRE GLI ABITI. Chieri, 19 febbraio 2010 LAVORI DI GRUPPO GRUPPO A RAPPRESENTAZIONI E CODICI DELL ABITARE CONVEGNO ABITARE È SAPERE DOVE DEPORRE GLI ABITI Chieri, 19 febbraio 2010 LAVORI DI GRUPPO GRUPPO A RAPPRESENTAZIONI E CODICI DELL ABITARE La relazione che segue costituisce una sintesi dei contenuti emersi

Dettagli

Diritti umani versus diritti culturali. Ivana Padoan Università Cà Foscari

Diritti umani versus diritti culturali. Ivana Padoan Università Cà Foscari Diritti umani versus diritti culturali Ivana Padoan Università Cà Foscari Diritti culturali I diritti culturali, rappresentano il diritto di accesso alle risorse culturali appropriate, e in questo, designano

Dettagli

Logica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo

Logica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo Logica Numerica Approfondimento E. Barbuto Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore Il concetto di multiplo e di divisore Considerato un numero intero n, se esso viene moltiplicato per un numero

Dettagli

IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA

IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA La soluzione dell impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica viene presa in considerazione da molte imprese agricole vuoi per la necessità di sostituire

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6

Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 Dopo la separazione: affidamento dei figli e madri sole Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 1 L affidamento dei figli: a

Dettagli

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI ECONOMIA Corso di Laurea in Economia Aziendale Esame di Laurea CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE Tutore: Prof. Maria Chiarvesio

Dettagli

Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 2: SCHEMI DI ANALISI DELLE POLITICHE SOCIALI: IL MODELLO STATO E MERCATO 15 marzo 2011

Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 2: SCHEMI DI ANALISI DELLE POLITICHE SOCIALI: IL MODELLO STATO E MERCATO 15 marzo 2011 MODELLO STATO E MERCATO, 15 Marzo 2011 1/12 Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 2: SCHEMI DI ANALISI DELLE POLITICHE SOCIALI: IL MODELLO STATO E MERCATO 15 marzo 2011 FATTORI (O VARIABILI, O COMPONENTI

Dettagli

INDICE PRIMA PARTE. 1.1. Le migrazioni internazionali pag. 1. 1.2. La nostra memoria pag. 9

INDICE PRIMA PARTE. 1.1. Le migrazioni internazionali pag. 1. 1.2. La nostra memoria pag. 9 INDICE Introduzione pag. I PRIMA PARTE Capitolo 1 Uno sguardo al passato: coordinate di lettura dei processi migratori 1.1. Le migrazioni internazionali pag. 1 1.2. La nostra memoria pag. 9 1.2.1. Ancor

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a GIORNATA DEL VOLONTARIATO Torino 7 aprile 2013 Desidero porgere un caloroso saluto a nome dell intera Assemblea regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a partecipare a questa

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa

Dettagli

INDICATORI, ABILITA /CAPACITA, CONOSCENZE

INDICATORI, ABILITA /CAPACITA, CONOSCENZE BIENNIO BIENNIO 5 ANNO Competenza storico-sociale n. Comprendere il cambiamento e la diversita dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964

I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964 506 I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964 11 dicembre 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia

Dettagli

COSTRUIRE IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

COSTRUIRE IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA LA SCUOLA POSSIBILE Sviluppo sostenibile e costruzione delle competenze nell obbligo formativo Corso di formazione per docenti Isola del Liri 12-13 maggio 2008 COSTRUIRE IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Stereotipi di genere e libri per l infanzia. Una ricerca nelle scuole e nelle biblioteche di Torino

Stereotipi di genere e libri per l infanzia. Una ricerca nelle scuole e nelle biblioteche di Torino Stereotipi di genere e libri per l infanzia Una ricerca nelle scuole e nelle biblioteche di Torino Quante donne puoi diventare? Nuovi modelli per bambini e bambine nelle scuole di Torino Relazione di Ferdinanda

Dettagli

Sostegno a distanza Gambia

Sostegno a distanza Gambia Sostegno a distanza Gambia 8ª Relazione sullo stato di avanzamento Data: 16 febbraio 2015 Periodo: settembre 2013 settembre 2014 INTRODUZIONE Il Sostegno a distanza in Gambia ha completato il suo ottavo

Dettagli

SEMINARIO DI CULTURA POLITICA PD Milano - Zona 7

SEMINARIO DI CULTURA POLITICA PD Milano - Zona 7 SEMINARIO DI CULTURA POLITICA PD Milano - Zona 7 GLOBALIZZAZIONE PARTITO LAVORO WELFARE IL LAVORO a cura di Paolo Raffaldi & Corrado Angione DAL PASSATO: LA SINISTRA ED IL LAVORO... Secondo quali modalità

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

Crisi dell eurocentrismo e futuro dell umanesimo europeo: una prospettiva «economica» Michele Grillo Dipartimento di Economia e Finanza

Crisi dell eurocentrismo e futuro dell umanesimo europeo: una prospettiva «economica» Michele Grillo Dipartimento di Economia e Finanza Crisi dell eurocentrismo e futuro dell umanesimo europeo: una prospettiva «economica» Michele Grillo Dipartimento di Economia e Finanza 1 Una premessa Sono consapevole di accingermi a uno sforzo temerario:

Dettagli

Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di sviluppo: I quesiti principali

Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di sviluppo: I quesiti principali Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di sviluppo: I quesiti principali Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di svilup È vero che l Organizzazione Mondiale della Sanità

Dettagli

Contabilità ordinaria, semplificata e altri regimi contabili

Contabilità ordinaria, semplificata e altri regimi contabili Contabilità ordinaria, semplificata e altri regimi contabili Obiettivi del corso Iniziamo, con questa prima lezione, il nostro corso dal titolo addetto alla contabilità. Si tratta di un corso base che

Dettagli

Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista

Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista Indice Obiettivi della ricerca Caratteristiche socio demografiche del campione I risultati della ricerca Percezione della discriminazione di Esperienze

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

3) COSA PENSANO I GIOVANI DEL LAVORO CHE LI ATTENDE..Questionario (Report Collettivo)

3) COSA PENSANO I GIOVANI DEL LAVORO CHE LI ATTENDE..Questionario (Report Collettivo) 4f Cassiano da Imola anno 2003/2004 3) COSA PENSANO I GIOVANI DEL LAVORO CHE LI ATTENDE..Questionario (Report Collettivo) Dati emersi tramite questionario effettuato su un totale di 80 persone, con maggioranza

Dettagli

DALLO ZAMBIA RITI E TRADIZIONI LA NASCITA

DALLO ZAMBIA RITI E TRADIZIONI LA NASCITA DALLO ZAMBIA RITI E TRADIZIONI LA NASCITA Quando nasce un bambino, la nonna mette un po di saliva sulle dita e segna la fronte del bambino. Dicono che porti fortuna. Dandogli il nome, si cosparge la fronte

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

Lavorare in gruppo. Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo

Lavorare in gruppo. Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo Lavorare in gruppo Corso di formazione per i dipendenti dell Università di Palermo Premessa La conoscenza del gruppo e delle sue dinamiche, così come la competenza nella gestione dei gruppi, deve prevedere

Dettagli

Richiami di teoria della domanda di moneta

Richiami di teoria della domanda di moneta Richiami di teoria della domanda di moneta Parte seconda La teoria della preferenza della liquidità di Keynes Keynes distingue tre moventi principali per cui si detiene moneta. Transattivo Precauzionale

Dettagli

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE I corsi di formazione professionale permettono di integrare le conoscenze scolastiche o di acquisire nuove conoscenze e competenze in ambiti diversi dall indirizzo di studio

Dettagli

I fondi. Conoscerli di più per investire meglio. Ottobre 2008. Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne

I fondi. Conoscerli di più per investire meglio. Ottobre 2008. Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne I fondi Conoscerli di più per investire meglio Ottobre 2008 Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne I FONDI: CONOSCERLI DI PIÙ PER INVESTIRE MEGLIO COSA SONO I fondi

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO Bozza questionario on-line per Indagine Opinione Dottorandi 26 ciclo anno 2013 - Nucleo di valutazione dell Univ. di Torino 1 di 8 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO Nucleo di Valutazione dell Ateneo INDAGINE

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

PON 2007-2013. ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Distretto Scolastico n. 49 - GINOSA (TA)

PON 2007-2013. ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Distretto Scolastico n. 49 - GINOSA (TA) PON 2007-2013 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE Distretto Scolastico n. 49 - GINOSA (TA) Di cosa si occupa questo indirizzo? Si occupa di studiare i contenuti delle competenze economiche, giuridiche

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

Il dono: le sue ambivalenze e i suoi paradossi. Un dialogo interdisciplinare.

Il dono: le sue ambivalenze e i suoi paradossi. Un dialogo interdisciplinare. CALL FOR PAPERS Il dono: le sue ambivalenze e i suoi paradossi. Un dialogo interdisciplinare. 18-19 settembre 2008 Università di Milano-Bicocca L analisi del dono risulta sempre più presente nel dibattito

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

DONNE E LAVORO AGRICOLO:

DONNE E LAVORO AGRICOLO: DONNE E LAVORO AGRICOLO: SFIDE E PROPOSTE PER L AGENDA DI SVILUPPO POST 2015 Valentina Franchi Organizzazione delle Nazioni Unite per l Agricoltura e l Alimentazione IL RUOLO DELLE DONNE NELL AGRICOLTURA

Dettagli

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Alunni immigrati, quale scuola? Reggio Emilia 8-9 Maggio 2008

Alunni immigrati, quale scuola? Reggio Emilia 8-9 Maggio 2008 Alunni immigrati, quale scuola? Reggio Emilia 8-9 Maggio 2008 Relazione di Giuliana Casacci docente EMILIA ROMAGNA Questo breve contributo, per motivi organizzativi, non ha un respiro regionale ma riguarda

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

Relazione attività esercizio 2012

Relazione attività esercizio 2012 Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o

Dettagli

PRESENTAZIONE AZIENDALE

PRESENTAZIONE AZIENDALE PRESENTAZIONE AZIENDALE La Cooperativa Sociale Agricola TERRAVIVA è nata ufficialmente il 15 settembre 2011 attraverso il Progetto Per.So.N.A. presentato dalla Cooperativa Sociale Al Plurale e finanziato

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 L Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro in collaborazione con il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile e l Ufficio Nazionale per l Educazione,

Dettagli

Analisi settimanale N1 Settimana 24-29 settembre

Analisi settimanale N1 Settimana 24-29 settembre Analisi settimanale N1 Settimana 24-29 settembre MERCATO AZIONARIO Il mercato azionario sta sperimentando un forte trend al rialzo, che tuttavia potrebbe subire una pausa di qualche settimana. Il grafico

Dettagli

La tutela dell'integrità fisica e della personalità morale nel lavoro che cambia.

La tutela dell'integrità fisica e della personalità morale nel lavoro che cambia. La tutela dell'integrità fisica e della personalità morale nel lavoro che cambia. Roma 3 dicembre 2014 Giuseppe Pellizza da Volpedo 1901 Paolo Gentile paologentile@rs-ergonomia.com www.rs-ergonomia.com

Dettagli