Emergenze rischio sismico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Emergenze rischio sismico"

Transcript

1 Emergenze rischio sismico In anni, l Italia è stata interessata da oltre terremoti di media e forte intensità superiore al IV-V grado della scala Mercalli, e da circa 560 eventi di intensità uguale o superiore all VIII grado Mercalli. Solo nel XX secolo, 7 terremoti hanno avuto una magnitudo uguale o superiore a 6.5 (X e XI grado Mercalli). Terremoti disastrosi come quello della Val di Noto del 1693 (XI grado della scala Mercalli), o il lungo periodo sismico del 1783 in Calabria (che raggiunse l XI grado della scala Mercalli), hanno lasciato ferite profonde sul territorio e segni riconoscibili degli interventi di recupero e ricostruzione. Negli ultimi quaranta anni, i danni economici causati dagli eventi sismici sono stati valutati in circa 80 miliardi di euro, a cui si aggiungono i danni al patrimonio storico, artistico e monumentale. In Italia, il rapporto tra i danni prodotti dai terremoti e l energia rilasciata nel corso degli eventi è molto più alto rispetto a quello che si verifica normalmente in altri Paesi ad elevata sismicità, come la California o il Giappone. Ad esempio, il terremoto del 1997 in Umbria e nelle Marche ha prodotto un quadro di danneggiamento (senza tetto: , danno economico: circa 10 miliardi di Euro) confrontabile con quello della California del 1989 (14.5 miliardi di $), malgrado fosse caratterizzato da un energia circa 30 volte inferiore. Ciò è dovuto principalmente all elevata densità abitativa e alla notevole fragilità del nostro patrimonio edilizio. In questa sezione raccogliamo documenti, foto e video sulle emergenze relative al rischio sismico per cui è stato dichiarato lo stato di emergenza o per cui il Capo Dipartimento della Protezione civile ha svolto un ruolo di Commissario delegato e sulle emergenze all'estero in cui il Dipartimento ha partecipato, sia in modo autonomo, sia all interno di missioni coordinate dal Meccanismo europeo di Protezione Civile. Rischio sismico - Sei preparato? Il territorio italiano è esposto al rischio sismico, quindi prepararsi ad affrontare il terremoto è fondamentale. La sicurezza dipende soprattutto dalla casa in cui abitate. Se è costruita in modo da resistere al terremoto, non subirà gravi danni e vi proteggerà. Ovunque siate in quel momento, è molto importante mantenere la calma e seguire alcune semplici norme di comportamento. L Italia è un Paese sismico Negli ultimi mille anni, circa 3000 terremoti hanno provocato danni più o meno gravi. Quasi 300 di questi (con una magnitudo superiore a 5.5) hanno avuto effetti distruttivi e addirittura uno ogni dieci anni ha avuto effetti catastrofici, con un energia paragonabile al terremoto dell Aquila del 2009.

2 Tutti i comuni italiani possono subire danni da terremoti, ma i terremoti più forti si concentrano in alcune aree ben precise: nell Italia Nord-Orientale (Friuli Venezia Giulia e Veneto), nella Liguria Occidentale, nell Appennino Settentrionale (dalla Garfagnana al Riminese), e soprattutto lungo tutto l Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale. Anche tu vivi in una zona pericolosa, dove in passato già si sono verificati terremoti o se ne sono avvertiti gli effetti. E ciò potrà accadere ancora in futuro. Cosa succede a un edificio? Una scossa sismica provoca oscillazioni, più o meno forti, che scuotono in vario modo gli edifici. Le oscillazioni più dannose sono quelle orizzontali. Gli edifici più antichi e quelli non progettati per resistere al terremoto possono non sopportare tali oscillazioni, e dunque rappresentare un pericolo per le persone. È il crollo delle case che uccide, non il terremoto. Oggi, tutti i nuovi edifici devono essere costruiti rispettando le normative sismiche. Anche il prossimo terremoto farà danni? Dipende soprattutto dalla forza del terremoto (se ne verificano migliaia ogni anno, la maggior parte di modesta energia) e dalla vulnerabilità degli edifici. Nella zona in cui vivi già in passato i terremoti hanno provocato danni a cose e persone. È possibile quindi che il prossimo forte terremoto faccia danni: per questo è importante informarsi, fare prevenzione ed essere preparati a un eventuale scossa di terremoto. Quando avverrà il prossimo terremoto? Nessuno può saperlo, perché potrebbe verificarsi in qualsiasi momento. Sui terremoti sappiamo molte cose, ma non è ancora possibile prevedere con certezza quando, con quale forza e precisamente dove si verificheranno. Sappiamo bene, però, quali sono le zone più pericolose e cosa possiamo aspettarci da una scossa: essere preparati è il modo migliore per prevenire e ridurre le conseguenze di un terremoto. Gli effetti di un terremoto sono gli stessi ovunque? A parità di distanza dall epicentro, l intensità dello scuotimento provocato dal terremoto dipende dalle condizioni del territorio, in particolare dal tipo di terreno e dalla forma del paesaggio. In genere, lo scuotimento è maggiore nelle zone in cui i terreni sono soffici, minore sui terreni rigidi come la roccia; anche la posizione ha effetti sull intensità dello scuotimento, che è maggiore sulla cima dei rilievi e lungo i bordi delle scarpate. Cosa fa lo Stato per aiutarti? Nel 2009, dopo il terremoto dell Aquila, lo Stato ha avviato un piano nazionale per la prevenzione sismica, che prevede lo stanziamento alle Regioni di circa un miliardo di euro in sette anni con diverse finalità: indagini di microzonazione sismica, per individuare le aree che possono amplificare lo scuotimento del terremoto; interventi per rendere più sicuri gli edifici pubblici strategici e rilevanti; incentivi per interventi di miglioramento sismico di edifici privati. In quale zona vivi L Italia è un Paese interamente sismico, ma il suo territorio è classificato in zone a diversa pericolosità. Chi costruisce o modifica la struttura della casa è tenuto a rispettare le norme sismiche della propria zona, per proteggere la vita di chi ci abita. Per conoscere la zona sismica in cui vivi e quali sono le norme da rispettare, rivolgiti agli uffici competenti della tua Regione o del tuo Comune.

3 La sicurezza della tua casa È importante sapere quando e come è stata costruita la tua casa, su quale tipo di terreno, con quali materiali. E soprattutto se è stata successivamente modificata rispettando le norme sismiche. Se hai qualche dubbio o se vuoi saperne di più, puoi rivolgerti all ufficio tecnico del tuo Comune oppure a un tecnico di fiducia. Descrizione del rischio sismico La sismicità indica la frequenza e la forza con cui si manifestano i terremoti, ed è una caratteristica fisica del territorio. Se conosciamo la frequenza e l energia associate ai terremoti che caratterizzano un territorio, e attribuiamo un valore di probabilità al verificarsi di un evento sismico di una data magnitudo in un certo intervallo di tempo, possiamo definirne la pericolosità sismica. La pericolosità sismica sarà tanto più elevata quanto più probabile sarà il verificarsi di un terremoto di elevata magnitudo, a parità di intervallo di tempo considerato. Le conseguenze di un terremoto dipendono anche dalle caratteristiche di resistenza delle costruzioni alle azioni di una scossa sismica. La predisposizione di una costruzione ad essere danneggiata si definisce vulnerabilità. Quanto più un edificio è vulnerabile (per tipologia, progettazione inadeguata, scadente qualità dei materiali e modalità di costruzione, scarsa manutenzione), tanto maggiori saranno le conseguenze. Infine, la maggiore o minore presenza di beni esposti al rischio, la possibilità cioè di subire un danno economico, ai beni culturali, la perdita di vite umane, è definita esposizione. Il rischio sismico, determinato dalla combinazione della pericolosità, della vulnerabilità e dell esposizione, è la misura dei danni attesi in un dato intervallo di tempo, in base al tipo di sismicità, di resistenza delle costruzioni e di antropizzazione (natura, qualità e quantità dei beni esposti). L Italia ha una pericolosità sismica medio-alta (per frequenza e intensità dei fenomeni), una vulnerabilità molto elevata (per fragilità del patrimonio edilizio, infrastrutturale, industriale, produttivo e dei servizi) e un esposizione altissima (per densità abitativa e presenza di un patrimonio storico, artistico e monumentale unico al mondo). La nostra Penisola è dunque ad elevato rischio sismico, in termini di vittime, danni alle costruzioni e costi diretti e indiretti attesi a seguito di un terremoto.

4 La pericolosità sismica di un territorio è rappresentata dalla frequenza e dalla forza dei terremoti che lo interessano, ovvero dalla sua sismicità. Viene definita come la probabilità che in una data area ed in un certo intervallo di tempo si verifichi un terremoto che superi una soglia di intensità, magnitudo o accelerazione di picco (Pga) di nostro interesse. In Italia abbiamo numerosi studi e documenti sulla sismicità della nostra Penisola, che costituiscono un patrimonio storico unico al mondo. Le prime considerazioni, spesso fantasiose, sull origine dei terremoti e sulle caratteristiche sismiche del territorio italiano si rintracciano già nelle opere degli studiosi a partire dal XV secolo. Ma è solo nel XIX secolo, con lo sviluppo delle scienze sismologiche, che iniziano ad essere pubblicate ricerche sulle cause e sulla distribuzione geografica dei terremoti. La diffusione degli strumenti sismici dalla fine del XIX secolo e delle reti di monitoraggio nel XX secolo daranno l impulso definitivo agli studi per la caratterizzazione sismica del territorio. Gli studi di pericolosità sismica sono stati impiegati, soprattutto negli ultimi anni, nelle analisi territoriali e regionali finalizzate a zonazioni (pericolosità di base per la classificazione sismica) o microzonazioni (pericolosità locale). In quest ultimo caso, valutare la pericolosità significa individuare le aree a scala comunale che, in occasione di una scossa sismica, possono essere soggette a fenomeni di amplificazione e fornire indicazioni utili per la pianificazione urbanistica. Gli studi di pericolosità possono essere utilizzati anche nelle analisi di sito, per localizzare opere critiche dal punto di vista della sicurezza, del rischio o dell importanza strategica (centrali elettriche, installazioni militari, ospedali). Valutare la pericolosità significa, in questo caso, stabilire la probabilità di occorrenza di un terremoto di magnitudo (o Pga) superiore al valore di soglia stabilito dagli organi politici/decisionali, portando all eventuale scelta di aree diverse. L approccio alla valutazione della pericolosità può essere di tipo deterministico oppure probabilistico. Il metodo deterministico si basa sullo studio dei danni osservati in occasione di eventi sismici che storicamente hanno interessato un sito, ricostruendo degli scenari di danno per stabilire la frequenza con cui si sono ripetute nel tempo scosse di uguale intensità. Tuttavia, poiché questo approccio richiede la disponibilità di informazioni complete sulla sismicità locale e sui risentimenti, nelle analisi viene generalmente preferito un approccio di tipo probabilistico.

5 Attraverso questo approccio, la pericolosità è espressa come la probabilità che in un dato intervallo di tempo si verifichi un evento con assegnate caratteristiche. Il metodo probabilistico più utilizzato è quello di Cornell, che prevede vengano individuate nel territorio le zone responsabili degli eventi sismici (zone sismo genetiche), sia quantificato il loro grado di attività sismica e si calcolino gli effetti provocati da tali zone sul territorio in relazione alla distanza dall epicentro. Terremoti La Terra è un sistema dinamico e in continua evoluzione, composto al suo interno da rocce disomogenee per pressione e temperatura cui sono sottoposte, densità e caratteristiche dei materiali. Questa elevata disomogeneità interna provoca lo sviluppo di forze negli strati più superficiali, che tendono a riequilibrare il sistema spingendo le masse rocciose le une contro le altre, deformandole. I terremoti sono un espressione e una conseguenza di questa continua evoluzione, che avviene in centinaia di migliaia e, in alcuni casi, di milioni di anni. Il terremoto si manifesta come un rapido e violento scuotimento del terreno e avviene in modo inaspettato, senza preavviso. All interno della Terra sono sede di attività sismica solo gli strati più superficiali, crosta e mantello superiore. L involucro solido della superficie del pianeta, la litosfera, è composto da placche, o zolle, che si spostano, si urtano, si incuneano e premono le une contro le altre. I movimenti delle zolle determinano in profondità condizioni di sforzo e di accumulo di energia. Quando lo sforzo supera il limite di resistenza, le rocce si rompono formando profonde spaccature dette faglie, l energia accumulata si libera e avviene il terremoto. L energia liberata viaggia attraverso la terra sotto forma di onde che, giunte in superficie, si manifestano come movimenti rapidi del terreno che investono le persone, le costruzioni e il territorio. Un terremoto, soprattutto se forte, è caratterizzato da una sequenza di scosse chiamate periodo sismico, che talvolta precedono e quasi sempre seguono la scossa principale. Le oscillazioni provocate dal passaggio delle onde sismiche determinano spinte orizzontali sulle costruzioni e causano gravi danni o addirittura il crollo, se gli edifici non sono costruiti con criteri antisismici. Il terremoto genera inoltre effetti indotti o secondari, come frane, maremoti, liquefazione dei terreni, incendi, a volte più dannosi dello scuotimento stesso. A parità di distanza dalla faglia in cui si è

6 generato il terremoto (ipocentro), lo scuotimento degli edifici dipende dalle condizioni locali del territorio, in particolare dal tipo di terreni in superficie e dalla forma del paesaggio. Per definire la forza di un terremoto sono utilizzate due grandezze differenti: la magnitudo e l intensità macrosismica. La magnitudo è l unità di misura che permette di esprimere l energia rilasciata dal terremoto attraverso un valore numerico della scala Richter. L intensità macrosismica è l unità di misura degli effetti provocati da un terremoto, espressa con i gradi della scala Mercalli. Per calcolare la magnitudo è necessario registrare il terremoto con un sismografo, uno strumento che registra le oscillazioni del terreno durante una scossa sismica anche a grandissima distanza dall ipocentro. L intensità macrosismica, invece, viene attribuita in ciascun luogo in cui si è risentito il terremoto, dopo averne osservato gli effetti sull uomo, sulle costruzioni e sull ambiente. Sono quindi grandezze diverse e non confrontabili. Schede Tecniche L'origine del terremoto In seguito ai movimenti delle placche, o zolle, in cui è suddivisa la crosta terrestre, si sviluppano forti spinte, che inducono un accumulo di sforzi e di energia in profondità. Le rocce soggette a piccoli sforzi si deformano in modo elastico. Quando gli sforzi in profondità superano il limite di resistenza della roccia, si verifica un rapido scorrimento delle parti di roccia a contatto lungo superfici di rottura (faglie) e si libera l energia accumulata sotto forma di onde elastiche (onde sismiche): è il terremoto. Il volume di roccia dove ha origine il terremoto è detto ipocentro. La sua proiezione in superficie è l epicentro, ovvero l area che, trovandosi più vicina all origine del terremoto, subisce anche i maggiori effetti. Le onde che si generano all interno della crosta terrestre possono essere di due tipi, in funzione del movimento che inducono sulle particelle di roccia durante la propagazione. Le onde P, prime, orientate nel senso della lunghezza, si muovono attraverso successive compressioni e dilatazioni lungo la direzione di propagazione. Le onde S, seconde, sono trasversali e si propagano attraverso un oscillazione delle particelle di terreno perpendicolare rispetto alla direzione di propagazione. Le onde P sono le più veloci a giungere in superficie, le onde S giungono per seconde. Esistono poi onde sismiche che si generano e si propagano solo lungo la superficie della Terra: le onde superficiali. In superficie le onde possono produrre effetti prevalentemente ondulatori o sussultori in funzione di quale dei due tipi di onda prevale sull altra. Le scosse avvengono raramente in modo isolato, piuttosto si osservano sequenze sismiche che di solito sono caratteristiche per i territori considerati. In alcune aree si registrano eventi sismici frequenti ma di bassa energia, i cosiddetti sciami sismici. In altre, una scossa principale può essere preceduta (scossa premonitrice) e/o seguita da scosse di minore forza (repliche). In ogni caso, generalmente, dopo un terremoto importante ci si devono aspettare nuove scosse di minore energia. Ciò trova spiegazione nel meccanismo di genesi del fenomeno, poiché, in seguito al rapido spostamento lungo la faglia principale, la litosfera trova un nuovo equilibrio attraverso piccoli e successivi assestamenti.

7 Ogni giorno avvengono nel mondo migliaia di terremoti di piccola magnitudo che non provocano danni ma sono solo avvertiti dall uomo o misurati dagli strumenti (ad esempio la Rete Sismica Nazionale dell Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, localizza ogni anno dai 1700 ai 2500 eventi di magnitudo pari o superiore a 2.5). Per questo è praticamente impossibile riconoscere una scossa premonitrice dalle scosse che rientrano nella normale attività sismica della crosta terrestre, né è possibile prevedere l evoluzione di una sequenza sismica e la sua durata. Schede Tecniche Misurare la forza di un terremoto: intensità e magnitudo Gli effetti dannosi che genera un terremoto sono legati alla presenza dell uomo e delle sue costruzioni. In sua assenza, lo scuotimento non provocherebbe alcun danno. Proprio l osservazione degli effetti è stato il primo metodo utilizzato per classificare la forza di un terremoto. La scala Mercalli Fu il sismologo italiano Giuseppe Mercalli ad elaborare nel 1902 l idea già avuta da altri prima di lui, di classificare gli effetti che un terremoto provoca sull uomo, sulle costruzioni e sull ambiente, suddividendoli in 12 gradi di intensità: la scala Mercalli, che costituì poi la base per le successive scale macrosismiche. L intensità macrosismica classifica gli effetti macroscopici, più evidenti di un terremoto ed è massima nella zona epicentrale, mentre diminuisce con la distanza dall epicentro. Tale diminuzione non è però regolare, perché gli effetti dipendono non solo dalle caratteristiche dell onda sismica, ma anche e soprattutto da quelle del terreno che l onda incontra in superficie e dalle caratteristiche delle costruzioni. L intensità non può quindi essere considerata una misura oggettiva della grandezza del terremoto, poiché è legata al luogo che si considera (area urbana, area rurale) e ai modi con i quali l uomo ha occupato il territorio e vi ha costruito. La scala Richter Nel 1935 il sismologo americano Charles Richter introdusse una modalità oggettiva di misura del terremoto. Prendendo come spunto il metodo utilizzato per definire la grandezza delle stelle, basato sull osservazione della loro luminosità, egli definì la magnitudo di un terremoto, un valore calcolabile a partire dalle registrazioni degli strumenti sismici e correlabile con l energia associata all evento. Un valore unico, riferito all ipocentro, indipendente dalle modalità di propagazione e dalle caratteristiche del territorio coinvolto, che non ha una diretta corrispondenza con ciò che si prova o si osserva durante la scossa. La magnitudo, calcolata attraverso una relazione che lega l ampiezza del sismogramma con la distanza dall epicentro, è una grandezza logaritmica, cioè ad una variazione di un unità corrisponde uno spostamento del pennino, e quindi del terreno, 10 volte maggiore ed equivale ad un terremoto 30 volte più grande in termini di energia. L energia di un terremoto di magnitudo 7.0, simile a quello di Reggio Calabria e Messina del 1908, è quasi 1000 volte più grande di quella di un terremoto di magnitudo 5.0. La massima magnitudo sino ad oggi attribuita ad un evento sismico è 9.5 (Cile, 22 maggio 1960).

8 Schede Tecniche Gli effetti indotti Gli effetti di un terremoto sull ambiente possono essere distinti in diretti, ovvero quelli che comportano la deformazione del suolo nella faglia che ha originato il sisma (fagliazione superficiale) e secondari, ossia quelli non direttamente causati dal movimento della faglia, ma indotti dalla propagazione delle onde sismiche a distanza dall area sorgente, o ipocentro (frane, liquefazione e tsunami). Gli effetti secondari I terremoti producono delle onde elastiche che si propagano facendo vibrare i terreni e possono indurre delle variazioni permanenti nel paesaggio attraverso l innesco di fenomeni franosi. Lo scuotimento può anche determinare un improvviso aumento della pressione dell acqua con la perdita di resistenza del terreno, dando luogo a fenomeni di liquefazione. Tali eventi sono simili a ciò che accade nelle sabbie mobili : le costruzioni fondate su questi terreni subiscono uno sprofondamento o un ribaltamento. Un altro effetto indotto dal terremoto è lo tsunami, o maremoto, che significa "onda di porto" e indica tutti quei fenomeni ondosi così violenti da sconvolgere le acque all'interno dei porti. Le cause più frequenti degli tsunami sono i terremoti con sorgente sottomarina, ma anche le eruzioni vulcaniche o le frane sottomarine. In Italia, i maremoti più distruttivi di questo secolo sono avvenuti in occasione del terremoto in Calabria del 1783 e a Messina del Le condizioni locali al sito Gli effetti di un terremoto sulle costruzioni sono influenzati, oltre che dalla qualità degli edifici, anche dalle caratteristiche geologiche e morfologiche locali, come lo spessore dei terreni superficiali, la presenza di aree dissestate, la successione dei terreni e i versanti ripidi. L insieme di tali caratteristiche costituisce il quadro delle condizioni locali al sito, determinanti per il tipo e l entità degli effetti provocati da un terremoto (risposta sismica). In generale si osserva uno scuotimento più forte (amplificazione) nelle aree che hanno una copertura di terreni soffici (come i depositi recenti costituiti da alluvioni fluviali o lacustri), piuttosto che su roccia compatta. Inoltre, le onde sismiche sono onde elastiche che provocano l oscillazione delle particelle di terreno con frequenze variabili. Le frequenze delle onde sismiche dipendono non solo dalle caratteristiche geologiche dei terreni, ma anche dalla morfologia della superficie che incontrano, un po come accade per le onde sonore che subiscono, in certe condizioni, fenomeni di eco. Se si verifica un oscillazione di intensità tale da entrare in risonanza con un edificio (ovvero tale da fare eco con esso), si possono verificare danni molto gravi o il crollo dell edificio stesso. Questo è il motivo per cui si osservano spesso danni maggiori sugli edifici posti in cima a rilievi, lungo orli di scarpata, ma anche in quelle aree dove sono a contatto terreni con caratteristiche diverse di risposta sismica (terreni rigidi a contatto con terreni soffici).

9 Schede Tecniche L'osservazione strumentale dei terremoti L ipocentro è il volume di roccia in profondità dove avviene la rottura che provoca la propagazione delle onde sismiche. La sua proiezione in superficie si definisce epicentro. Localizzare nello spazio un terremoto equivale a definire le coordinate geografiche dell epicentro (Latitudine e Longitudine) e la distanza verticale tra l epicentro e l ipocentro, cioè la profondità focale. Un terremoto è fissato nel tempo nell istante in cui la rottura ha inizio e le prime onde si irradiano dall ipocentro. Questo istante è noto come tempo origine t0 ed è espresso in U.T.C. (Universal Time Coordinated), cioè in tempo universale standard, in modo che siano confrontabili i tempi di inizio dei terremoti registrati in ogni punto sulla Terra. L identificazione completa di un terremoto è quindi data da quattro parametri: le due coordinate geografiche dell epicentro, la profondità focale ed il tempo origine. Dai sismoscopi ai sismografi Il primo strumento conosciuto per l osservazione dei terremoti è il sismoscopio di Chang, realizzato in Cina nel 132 d.c., costituito da un vaso in bronzo a forma di drago a più teste. Dalle bocche dei draghi, a seguito di una scossa, varie sferette di pietra o metalliche liberate da un meccanismo a leve cadevano nella bocca di rane poste alla base, indicando la direzione di provenienza e la violenza della scossa. Tuttavia è solo nella seconda metà dell'800 che l'osservazione dei terremoti assume un valore scientifico e una nuova disciplina, la sismologia, riceve un forte impulso grazie soprattutto a scienziati italiani di fama internazionale, come Giuseppe Mercalli, Mario Baratta e Luigi Palmieri. Alla fine del XIX secolo nascono anche i primi sismografi, che, sfruttando il principio del pendolo collegato ad un sistema meccanico di trasferimento dell'oscillazione ad un pennino, consentono di registrare le oscillazioni del terreno causate da un terremoto. Con l'elettricità nasce il sismografo moderno. Sismometri e accelerometri I moderni sismometri sono degli strumenti molto sensibili che misurano la velocità o lo spostamento del terreno e sono costituiti da un sensore (geofono), un acquisitore e un trasmettitore che trasferisce il segnale ad un centro di acquisizione ed elaborazione dati. Gli accelerometri, invece, sono strumenti che misurano l accelerazione del suolo e registrano i movimenti solo quando la scossa supera una certa soglia di magnitudo, anch essi collegati in teletrasmissione ad un centro di elaborazione. Ogni gruppo di strumenti che abbia in comune la gestione, la manutenzione e l elaborazione dei dati può essere definito una rete di monitoraggio. In Italia abbiamo due principali reti di monitoraggio sismico: la Rete Sismometrica Nazionale Centralizzata, gestita dal Centro Nazionale Terremoti dell Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che garantisce la sorveglianza sismica h24 del territorio italiano e la comunicazione in pochi minuti al Dipartimento della Protezione Ciivle dei principali parametri del terremoto; la Ran Rete Accelerometrica Nazionale, gestita dal Dipartimento della Protezione Civile e costituita da oltre quattrocento stazioni di misura distribuite in tutta Italia, che fornisce i valori di accelerazione al suolo registrati in occasione di eventi significativi, un parametro molto utile per la progettazione antisismica.

10 Schede Tecniche Scala macrosismica Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS-1930) La scala MCS-1930 (71 Kb) deriva direttamente dalla scala Mercalli a dodici gradi, ai quali Cancani nel 1903 aveva fatto corrispondere adeguati intervalli di accelerazione. La versione della MCS attualmente in uso è quella la modificata nel 1930 da Sieberg, nel cui lavoro viene fornita sia con le specifiche per esteso, che in forma ridotta. In generale, Sieberg (1930), rispetto alla precedente scala di Mercalli, incrementò e migliorò notevolmente le descrizioni degli effetti relativi ad ogni grado, introducendo in modo pressoché sistematico indicazioni sulle quantità di persone che avvertono il terremoto (gradi da I a V) e sulle quantità di edifici danneggiati (gradi da VI a XII); introdusse inoltre, come si può notare dalle specifiche per esteso, i cinque livelli di danno che saranno poi considerati con piccole modifiche anche nelle scale macrosismiche successive. [da Sieberg A., Geologie der Erdbeben, Handbuch der Geophysik, 2, 4, ]

Che cos è un terremoto?

Che cos è un terremoto? TERREMOTI Che cos è un terremoto? Un terremoto, o sisma, è un'improvvisa vibrazione del terreno prodotta da una brusca liberazione di energia da masse rocciose situate in profondità (tra 10 e 700 Km);

Dettagli

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo le scienze della Terra

Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino. Scopriamo le scienze della Terra Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Scopriamo le scienze della Terra Capitolo 5 I terremoti 3 1. Che cosa sono i terremoti /1 Un terremoto o sisma è un improvvisa e rapida vibrazione del terreno, causata

Dettagli

I terremoti: cause ed effetti

I terremoti: cause ed effetti Laboratorio progettuale (strutture) Anno accademico 2005/06 I terremoti: cause ed effetti Perché avvengono i terremoti? Catania, 8 marzo 2006 Aurelio Ghersi Zolle crostali e terremoti Il meccanismo che

Dettagli

I terremoti (o sismi) sono movimenti più o meno violenti, rapidi ed improvvisi, della crosta terrestre. Le rocce della crosta terrestre sono

I terremoti (o sismi) sono movimenti più o meno violenti, rapidi ed improvvisi, della crosta terrestre. Le rocce della crosta terrestre sono I TERREMOTI I terremoti (o sismi) sono movimenti più o meno violenti, rapidi ed improvvisi, della crosta terrestre. Le rocce della crosta terrestre sono sottoposte a compressioni e stiramenti che tendono

Dettagli

LA PREVENZIONE RESTA IL MODO PIU EFFICACE PER PROTEGGERSI DAI TERREMOTI. Geol. Raffaele Cappiello

LA PREVENZIONE RESTA IL MODO PIU EFFICACE PER PROTEGGERSI DAI TERREMOTI. Geol. Raffaele Cappiello LA PREVENZIONE RESTA IL MODO PIU EFFICACE PER PROTEGGERSI DAI TERREMOTI Geol. Raffaele Cappiello Roma 5 febbraio 2017 NATURA E ORIGINE DI UN TERREMOTO Il terremoto (dal latino terrae motus movimento della

Dettagli

I terremoti in Italia

I terremoti in Italia I TERREMOTI I terremoti in Italia Data Intensità (scala Mercalli) Magnitudo Regione Note 8 settembre 1905 X 6.8 Calabria 557 vittime, 300.000 senzatetto 28 dicembre 1908 XI 7.1 Calabro-Messinese Circa

Dettagli

Lezione 2. I terremoti: cause ed effetti. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)

Lezione 2. I terremoti: cause ed effetti. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Lezione 2 I terremoti: cause ed effetti Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Perché avvengono i terremoti? La struttura della terra L evoluzione della terra La tettonica a zolle Le principali

Dettagli

PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE

PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE faglia epicentro ipocentro o fuoco Ipocentro: punto in cui ha origine la scossa sismica o rilascio di energia Epicentro: intersezione della verticale all ipocentro con

Dettagli

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI PARMA Comando Polizia Municipale S.O. Protezione Civile (Legge n. 225/92 Legge n.100/12 D.Lgs n.

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI PARMA Comando Polizia Municipale S.O. Protezione Civile (Legge n. 225/92 Legge n.100/12 D.Lgs n. Progetto Comune di Parma Aggiornamento al Piano Comunale di Protezione Civile 2015 Prodotto Elaborato Autoprot. Terremoto All. 7.2 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI PARMA Comando Polizia Municipale

Dettagli

Propagazione delle onde sismiche

Propagazione delle onde sismiche Capitolo 8B I terremoti Propagazione delle onde sismiche Lezione 20B 2 8.1 Il terremoto Il terremoto, detto anche scossa tellurica o sisma, consiste in rapidi movimenti del terreno prodotti, di solito,

Dettagli

6. I TERREMOTI. Salvi Vittorio-Elena Napolitano-Taulant Ramadani INDICE

6. I TERREMOTI. Salvi Vittorio-Elena Napolitano-Taulant Ramadani INDICE 6. I TERREMOTI Salvi Vittorio-Elena Napolitano-Taulant Ramadani INDICE 6.1 PREMESSA 6.2 CHE COS'è UN TERREMOTO? 6.3 LE CAUSE DI UN TERREMOTO 6.4 DANNI CAUSATI DA UN TERREMOTO 6.5 I SISMOGRAFI 6.6 SCALA

Dettagli

TERREMOTI 1. Vibrazione movimento periodico che si può immaginare come una oscillazione intorno a un punto di equilibrio

TERREMOTI 1. Vibrazione movimento periodico che si può immaginare come una oscillazione intorno a un punto di equilibrio TERREMOTI 1 Definizione Vibrazioni più o meno forti della Terra prodotte da una rapida liberazione di energia meccanica in qualche punto al suo interno. Vibrazione movimento periodico che si può immaginare

Dettagli

Capitolo 2 - Fenomeni Endogeni Principali TERREMOTI TERREMOTI

Capitolo 2 - Fenomeni Endogeni Principali TERREMOTI TERREMOTI Dovuti a improvvise rotture o dislocazioni di grandi masse rocciose della litosfera sottoposte a sforzi continuati oltre il loro limite di deformazione elastica Rottura avviene in corrispondenza di un

Dettagli

VULCANESIMO E TERREMOTI

VULCANESIMO E TERREMOTI VULCANESIMO E TERREMOTI SI PARLA DI VULCANESIMO QUANDO IL MAGMA (UN INSIEME DI ROCCE ALLO STATO FUSO, GAS E MATERIALI SOLIDI ALLA TEMPERATURA DI CIRCA 1.000 C.) RISALE DALLA LITOSFERA E FUORIESCE SULLA

Dettagli

Presentazione realizzata dall Opuscolo gratuito a cura dell'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Conoscere il Terremoto

Presentazione realizzata dall Opuscolo gratuito a cura dell'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Conoscere il Terremoto Presentazione realizzata dall Opuscolo gratuito a cura dell'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Conoscere il Terremoto A cura di Annarita Ruberto 1 Uno sguardo alla Terra... Un terremoto si

Dettagli

Definizione: movimento della terra

Definizione: movimento della terra Terremoti Definizione: movimento della terra ESISTONO 3 TIPI: DA CROLLO:cedimento strutturali di una montagna e/o del soffitto di una grotta; DA ERUZIONE VULCANICA: risalita del magma; DI ORIGINE TETTONICA:

Dettagli

Lusevera 25/05/2002 Md 2.5, distanza 4 km

Lusevera 25/05/2002 Md 2.5, distanza 4 km Terremoto Con questo termine si indica lo spostamento istantaneo lungo una faglia, il conseguente rilascio di energia in forma di onde sismiche e il risultante scuotimento del suolo. Causa di tale spostamento

Dettagli

SCHEDA Rischio Sismico (sulla base delle banche dati provinciali) Versione DICEMBRE 2014

SCHEDA Rischio Sismico (sulla base delle banche dati provinciali) Versione DICEMBRE 2014 SCHEDA Rischio Sismico (sulla base delle banche dati provinciali) Versione DICEMBRE 2014 Referente in Provincia autonoma di Trento: Servizio Geologico La sismicità indica la frequenza e la forza con cui

Dettagli

TERREMOTI. PAOLO BALOCCHI v. 2015

TERREMOTI. PAOLO BALOCCHI v. 2015 PAOLO BALOCCHI v. 2015 DEFINIZIONE TERREMOTO è un movimento brusco e repentino provocato da un'improvviso rilascio di energia in un punto profondo della Litosfera; da questo punto si propagano in tutte

Dettagli

Territorio e sismicità

Territorio e sismicità Associazione Culturale Bandistica Città dei Lauri Montasola (Rieti), 20 marzo 2010 Territorio e sismicità Il rischio sismico in Sabina Dr. Geol. Andrea Banchelli Via Fratelli Bruni, 2 Poggio Mirteto (Rieti)

Dettagli

I TERREMOTI COSA É IL TERREMOTO

I TERREMOTI COSA É IL TERREMOTO I TERREMOTI COSA É IL TERREMOTO Il terremoto, sisma o scossa tellurica, è un fenomeno naturale che si manifesta con un'improvvisa, rapida vibrazione del suolo provocata dallo spostamento improvviso di

Dettagli

SVEP. Prov.Piacenza. In collaborazione Ist.Com. G.Parini -Podenzano-S.giorgio. Ist.Com: Bobbio -scuole-travo,coli,bobbio,corte Brugnatella Ottone.

SVEP. Prov.Piacenza. In collaborazione Ist.Com. G.Parini -Podenzano-S.giorgio. Ist.Com: Bobbio -scuole-travo,coli,bobbio,corte Brugnatella Ottone. SVEP Prov.Piacenza In collaborazione Ist.Com. G.Parini -Podenzano-S.giorgio Ist.Com: Bobbio -scuole-travo,coli,bobbio,corte Brugnatella Ottone. Come era la terra tanti anni fa In caso di pericolo, l essenziale

Dettagli

Capitolo 4 I fenomeni sismici. Lupia Palmieri, Parotto, Il Globo terrestre e la sua evoluzione ed. blu Zanichelli editore

Capitolo 4 I fenomeni sismici. Lupia Palmieri, Parotto, Il Globo terrestre e la sua evoluzione ed. blu Zanichelli editore 1 Epicentri di circa 30 000 terremoti registrati in un decennio (Servizio Geodetico Costiero degli Stati Uniti d America). 2 Il meccanismo del rimbalzo elastico (o reazione elastica). Posizione geografica

Dettagli

Ministero dell Interno Ministero della Pubblica Istruzione

Ministero dell Interno Ministero della Pubblica Istruzione Ministero dell Interno Ministero della Pubblica Istruzione Seminario Nazionale per la diffusione della cultura della protezione civile nella scuola dell obbligo Indice Il rischio sismico Il rischio sismico

Dettagli

accelerometro strumento che misura l'accelerazione del suolo (vedi anche RAN).

accelerometro strumento che misura l'accelerazione del suolo (vedi anche RAN). Glossario sismico accelerometro strumento che misura l'accelerazione del suolo (vedi anche RAN). accelerazione spostamento al suolo dovuto alle azioni dinamiche del sisma, misurato in m/sec2. asismico,

Dettagli

La forza dei terremoti

La forza dei terremoti Capitolo 8B I terremoti Lezione 21B La forza dei terremoti 2 8.8 Energia dei terremoti Per determinare l energia rilasciata da un terremoto, i sismologi usano la scala Richter, messa a punto nel 1935 dal

Dettagli

L altra domanda è: quali sono le scale utilizzate per misurare e rilevare l entità e l intensità dei terremoti?

L altra domanda è: quali sono le scale utilizzate per misurare e rilevare l entità e l intensità dei terremoti? L idea di creare uno strumento che rilevi i terremoti è molto antica: il primo congegno di cui si abbia notizia è un invenzione cinese risalente circa all anno 132 d.c. denominato sismoscopio di Zhang

Dettagli

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA Filippo DACARRO European Centre for Training and Research in Earthquake Engineering Università degli Studi di Pavia, Italy filippo.dacarro@eucentre.it COS È UN TERREMOTO? Improvviso

Dettagli

MONTE S.ELENA. CALDERA di YELLOWSTONE

MONTE S.ELENA. CALDERA di YELLOWSTONE MONTE S.ELENA 18 maggio 1980 (dopo circa 180 anni d inattività) Nube di cenere 100 km/h Oscura tutto nel raggio di 200 km Il giorno prima dell esplosione Si trova lungo la CINTURA DI FUOCO DEL PACIFICO

Dettagli

PROGETTO SCUOLEINSIEME

PROGETTO SCUOLEINSIEME Bando Fondazione Cariplo PROMUOVERE PERCORSI DI INTEGRAZIONE INTERCULTURALE TRA SCUOLA E TERRITORIO PROGETTO SCUOLEINSIEME UNITÀ DIDATTICA SEMPLIFICATA Elaborata da: Dott.ssa Bellante Ilaria A cura di:

Dettagli

Un terremoto o sisma (dal latino terrae motus - movimento della terra) è una vibrazione del terreno causata da una liberazione di energia.

Un terremoto o sisma (dal latino terrae motus - movimento della terra) è una vibrazione del terreno causata da una liberazione di energia. Un terremoto o sisma (dal latino terrae motus - movimento della terra) è una vibrazione del terreno causata da una liberazione di energia. La liberazione di energia si verifica in seguito alla frattura

Dettagli

La vulnerabilità sismica degli edifici dei centri storici

La vulnerabilità sismica degli edifici dei centri storici La vulnerabilità sismica degli edifici dei centri storici Prof. Lidia La Mendola docente di Tecnica delle Costruzioni Laurea di primo livello in Ingegneria Civile ed Edile Problemi Strutturali dei Monumenti

Dettagli

Pericolosità sismica Svizzera. Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera?

Pericolosità sismica Svizzera. Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera? Pericolosità sismica Svizzera Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera? Pericolosità La mappa della pericolosità indica dove e con quale frequenza ci si deve attendere

Dettagli

Gli eventi sismici e il comportamento degli edifici in muratura in funzione delle onde sismiche

Gli eventi sismici e il comportamento degli edifici in muratura in funzione delle onde sismiche Gli eventi sismici e il comportamento degli edifici in muratura in funzione delle onde sismiche diriccardo Rossi ecarlo Petri Con la collaborazione di Claudio Garlatti (DRPC-FVG) Andrea D Odorico (VVFF

Dettagli

IL TERREMOTO ipocentro o fuoco del terremoto

IL TERREMOTO ipocentro o fuoco del terremoto Rischio Sismico IL TERREMOTO Un terremoto si manifesta come moto vibratorio del terreno che ha origine in un punto più o meno profondo della Terra (ipocentro o fuoco del terremoto) da cui si sprigionano

Dettagli

Pericolosità sismica Svizzera. Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera?

Pericolosità sismica Svizzera. Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera? Pericolosità sismica Svizzera Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera? Modello di pericolosità sismica 2015 I terremoti sono i pericoli naturali dal potenziale di

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE MODULO: Dinamica interna della Terra UNITÀ DIDATTICA: I fenomeni sismici CONTENUTI (sequenza degli argomenti da trattare): Natura e origine di un terremoto (teoria del rimbalzo

Dettagli

Corso di Costruzioni in Zona Sismica

Corso di Costruzioni in Zona Sismica Corso di Costruzioni in Zona Sismica Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Ernesto Grande e.grande@unicas.it +39.0776.299.3478 Informazioni generali Obiettivi Il corso affronta tematiche

Dettagli

PARTE II LO STUDIO DEI TERREMOTI

PARTE II LO STUDIO DEI TERREMOTI PARTE II LO STUDIO DEI TERREMOTI Nel 1751, epoca in cui il terremoto era visto ancora dalla maggior parte delle persone come un castigo di Dio per punire e purificare le anime dei peccatori, il frate benedettino

Dettagli

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I AGGIORNAMENTO 05/11/2012 Corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì COSTRUZIONII

Dettagli

Che cos è il terremoto e quando si verifica? Il terremoto o sisma è un fenomeno naturale. E un improvviso e rapido scuotimento della crosta terrestre.

Che cos è il terremoto e quando si verifica? Il terremoto o sisma è un fenomeno naturale. E un improvviso e rapido scuotimento della crosta terrestre. Che cos è il terremoto e quando si verifica? Il terremoto o sisma è un fenomeno naturale. E un improvviso e rapido scuotimento della crosta terrestre. Si verifica quando le onde sismiche da una zona nella

Dettagli

Federico DELLA PUPPA. Non chiamiamola emergenza

Federico DELLA PUPPA. Non chiamiamola emergenza Federico DELLA PUPPA Non chiamiamola emergenza ITALIA, TERRA DI SANTI, POETI, NAVIGATORI E TERREMOTI E Mappa dei terremoti rilevati negli ultimi 365 giorni con magnitudo superiore a 3 TERREMOTI PIÙ FORTI

Dettagli

9. I fenomeni sismici

9. I fenomeni sismici 9. I fenomeni sismici «Mi tremava anche il sogno!»: è l esperienza del terremoto raccontata attraverso le parole e gli occhi dei bambini di Serravalle di Chienti. È il terremoto del 1997: l evento naturale

Dettagli

Il 44% del territorio e il 36% delle persone sono esposte al rischio sismico

Il 44% del territorio e il 36% delle persone sono esposte al rischio sismico Negli studi per la valutazione delle azioni sismiche è indispensabile considerare la pericolosità sismica di base, intesa come la probabilità che un evento sismico di una certa magnitudo avvenga in un

Dettagli

La vulnerabilità: come si comportano gli edifici in caso di terremoto

La vulnerabilità: come si comportano gli edifici in caso di terremoto La vulnerabilità: come si comportano gli edifici in caso di terremoto Sergio Castenetto DPC - Ufficio Rischio sismico e vulcanico Angelo Masi Univ. della Basilicata e Reluis Cosa succede alla casa durante

Dettagli

Difesa dai Terremoti: Il Rischio Sismico

Difesa dai Terremoti: Il Rischio Sismico Difesa dai Terremoti: Il Definizione Il rischio sismico è determinato da una combinazione della pericolosità, della vulnerabilità e dell esposizione ed è la misura dei danni che, in base al tipo di sismicità,

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Classificazione sismica La classificazione sismica del territorio nazionale si effettua sulla base di criteri emanati nel 2003, criteri individuati a partire da studi ed elaborazioni relativi alla pericolosità

Dettagli

Capitolo 2 - Caratteristiche del terremoto

Capitolo 2 - Caratteristiche del terremoto Capitolo 2 - Caratteristiche del terremoto I movimenti delle zolle determinano in profondità condizioni di sforzo e di accumulo di energia; quando lo sforzo a cui sono sottoposte le rocce supera il loro

Dettagli

Master in Comunicazione delle Scienze

Master in Comunicazione delle Scienze Master in Comunicazione delle Scienze Le Scienze della Terra 6. Italia: terremoto e rischio sismico Perché l Italia «trema»? L Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, per la

Dettagli

VARIANTE 2 AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

VARIANTE 2 AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO COMUNE DI PONTERANICA VARIANTE 2 AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO AGGIORNAMENTO DELLA COMPONENTE SISMICA Dott. Geol. Corrado Reguzzi 30 giugno 2017 PERICOLOSITA SISMICA La pericolosità sismica di un

Dettagli

RAPPORTI TRA FRANE E TERREMOTI: CASI STUDIO IN ITALIA CENTRALE

RAPPORTI TRA FRANE E TERREMOTI: CASI STUDIO IN ITALIA CENTRALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Corso di laurea triennale in INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO Tesi di laurea: RAPPORTI TRA FRANE E TERREMOTI: CASI STUDIO IN ITALIA CENTRALE RELATORE

Dettagli

Gli eventi sismici in Italia e la macrozonazione sismica

Gli eventi sismici in Italia e la macrozonazione sismica Torino, 24 maggio 2019 Convegno presso l Aula Magna del Rettorato dell Università degli Studi di Torino, via Verdi 8 Rischio sismico in Italia: analisi e prospettive per una prevenzione efficace in un

Dettagli

Terremoto dell isola di Ischia del 21 agosto 2017: prime valutazioni sismiche e macrosismiche

Terremoto dell isola di Ischia del 21 agosto 2017: prime valutazioni sismiche e macrosismiche Terremoto dell isola di Ischia del 21 agosto 2017: prime valutazioni sismiche e macrosismiche La storia sismica dell isola di Ischia, e dell abitato di Casamicciola Terme in particolare, mostra come l

Dettagli

Pericolosità sismica e zonazione regolamentare dell Umbria

Pericolosità sismica e zonazione regolamentare dell Umbria ECOBONUS E SISMABONUS Auditorium di Confindustria Umbria Perugia, 1 Dicembre 2017 Pericolosità sismica e zonazione regolamentare dell Umbria Prof. Ing. A. L. MATERAZZI DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE

Dettagli

Qui abbiamo voluto ricordare alcuni dei terremoti catastrofici dell ultimo secolo

Qui abbiamo voluto ricordare alcuni dei terremoti catastrofici dell ultimo secolo Qui abbiamo voluto ricordare alcuni dei terremoti catastrofici dell ultimo secolo 1908, Messina e Reggio Calabria Il terremoto di Messina è citato come il terremoto più catastrofico del XX secolo in Italia.

Dettagli

Il terremoto e l uomo

Il terremoto e l uomo Comune di Civitacampomarano Il terremoto e l uomo ASPETTI CONOSCITIVI E ASPETTI COMPORTAMENTALI Paolo Manuele Disaster Manager Introduzione La Terra non è immobile ed immutabile, ma in continua evoluzione;

Dettagli

Vulcanesimo e Terremoti

Vulcanesimo e Terremoti Vulcanesimo e Terremoti Si parla di vulcanesimo quando il magma (un insieme di rocce allo stato fuso, gas e materiali solidi alla temperatura di circa 1.000 C.) risale dalla litosfera e fuoriesce sulla

Dettagli

AGGIORNAMENTO SUL TERREMOTO DI CAVAZZO CARNICO (UD) DELL 11 AGOSTO 2018

AGGIORNAMENTO SUL TERREMOTO DI CAVAZZO CARNICO (UD) DELL 11 AGOSTO 2018 PROTEZIONE CIVILE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA AGGIORNAMENTO SUL TERREMOTO DI CAVAZZO CARNICO (UD) DELL 11 AGOSTO 2018 ore 10:30 del 13/08/2018 Alle ore 05:30 di sabato 11 agosto 2018, la Rete Sismometrica

Dettagli

I TERREMOTI CAPITOLO 7 APPROFONDIMENTO I TERREMOTI

I TERREMOTI CAPITOLO 7 APPROFONDIMENTO I TERREMOTI I TERREMOTI I terremoti sono eventi naturali difficilmente prevedibili che scuotono la Terra e sprigionano la loro forza in pochi secondi. Le conoscenze attuali permettono di capire come il terremoto agisce

Dettagli

I terremoti dei Mugello: dove, come, quando e perché? Giacomo Corti Consiglio Nazionale delle Ricerce Istituto di Geoscienze e Georisorse

I terremoti dei Mugello: dove, come, quando e perché? Giacomo Corti Consiglio Nazionale delle Ricerce Istituto di Geoscienze e Georisorse I terremoti dei Mugello: dove, come, quando e perché? Giacomo Corti Consiglio Nazionale delle Ricerce Istituto di Geoscienze e Georisorse Borgo San Lorenzo, 12 Ottobre 2015 Sono (o possono essere) caratterizzati

Dettagli

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I AGGIORNAMENTO 03/10/2014 Caratteristiche e misura dei terremoti I terremoti

Dettagli

I terremoti. Scuola Classe. I terremoti...1. Sommario...1. I Terremoti...2. La crosta terrestre...3. Ipocentro...3. Epicentro...4. Onde sismiche...

I terremoti. Scuola Classe. I terremoti...1. Sommario...1. I Terremoti...2. La crosta terrestre...3. Ipocentro...3. Epicentro...4. Onde sismiche... I terremoti Scuola Classe Sommario I terremoti...1 Sommario...1 I Terremoti...2 La crosta terrestre...3 Ipocentro...3 Epicentro...4 Onde sismiche...5 Discontinuità di Mohorovičić...5 Crosta oceanica...6

Dettagli

Il terremoto di Anzio del 22 agosto 2005 alle ore Internal technical Report

Il terremoto di Anzio del 22 agosto 2005 alle ore Internal technical Report Il terremoto di Anzio del 22 agosto 2005 alle ore 12.02 Geol. Fabio Meloni Regione Lazio - Area Difesa Suolo Servizio geologico (D2/2A/08) Internal technical Report Il terremoto di Anzio del 22 agosto

Dettagli

FONDAMENTI DI GEOLOGIA GENERALE FONDAMENTI DI GEOLOGIA GENERALE

FONDAMENTI DI GEOLOGIA GENERALE FONDAMENTI DI GEOLOGIA GENERALE FONDAMENTI DI GEOLOGIA GENERALE TERRA: sferoide con raggio medio 6370 km Struttura non omogenea: - Densità media 55 kn/m 3 - Densità rocce superficiali 20-30 kn/m 3 Crosta: spessore da pochi km a 60 km

Dettagli

~ I TERREMOTI ~ I TERREMOTI. I.C. 2 Cassino a. s Classe 3 a E Prof. V. Colagiacomo

~ I TERREMOTI ~ I TERREMOTI. I.C. 2 Cassino a. s Classe 3 a E Prof. V. Colagiacomo ~ I TERREMOTI ~ I TERREMOTI I.C. 2 Cassino a. s. 2016-17 Classe 3 a E Prof. V. Colagiacomo I terremoti Un terremoto è una vibrazione del terreno ~ 1.000.000 ogni anno ~ 1 ogni 30 DOVE? Aree sismicamente

Dettagli

Relazione Evento Sismico Provincia di Palermo del 13 Aprile 2012 delle ore 08:21 Italiane

Relazione Evento Sismico Provincia di Palermo del 13 Aprile 2012 delle ore 08:21 Italiane I 00143 Roma Via di Vigna Murata 605 Tel: (0039) 06518601 Fax: (0039) 0651860580 URL: www.ingv.it email: aoo.roma@pec.ingv.it Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Relazione Evento Sismico Provincia

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011

CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 I.I.S. MATTEI-EINAUDI Via Don Torello, 38-04100 Latina CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Piazza Manuzio, Manuzio, 10-04100 Latina Ing. Antonio

Dettagli

Capitolo 4 - Catalogazione dei terremoti

Capitolo 4 - Catalogazione dei terremoti Capitolo 4 - Catalogazione dei terremoti A partire dai primi secoli dopo Cristo, vengono redatte cronache sugli avvenimenti sismici più rilevanti; successivamente, con gli inizi del XIX secolo, tali cronache

Dettagli

REGOLE DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA

REGOLE DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "E. FERMI" ASCOLI PICENO Capofila - Polo Tecnico Professionale di Domotica Assistenziale A. A. L. Punto ordinante Piano Nazionale Scuola Digitale Scuola eccellenza MIMIO

Dettagli

Ci sono due tipi di scosse:

Ci sono due tipi di scosse: 1 Il terremoto è un fenomeno naturale che non si può prevedere: possono avvenire in qualunque momento dell anno, con qualunque tempo atmosferico e in qualunque ora del giorno o della notte. Un terremoto

Dettagli

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale. Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Università degli Studi di Napoli Federico II

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale. Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Università degli Studi di Napoli Federico II Tesi di laurea triennale in Ingegneria per l ambiente e il

Dettagli

Dr. Geol. Matteo Collareda. Dr. Geol. Matteo Collareda Comune di Santa Lucia di Piave 14 maggio 2014

Dr. Geol. Matteo Collareda. Dr. Geol. Matteo Collareda   Comune di Santa Lucia di Piave 14 maggio 2014 Dr. Geol. Matteo Collareda Dr. Geol. Matteo Collareda info@studiosisma.com www.studiosisma.com Comune di Santa Lucia di Piave 14 maggio 2014 Pericolosità X Valore Esposto X Vulnerabilità Pericolosità:

Dettagli

REPORT INFORMATIVO SULLA SEQUENZA SISMICA DELL ITALIA CENTRALE DEL 26 AGOSTO 2016 (aggiornamento del 13/09/2016)

REPORT INFORMATIVO SULLA SEQUENZA SISMICA DELL ITALIA CENTRALE DEL 26 AGOSTO 2016 (aggiornamento del 13/09/2016) REPORT INFORMATIVO SULLA SEQUENZA SISMICA DELL ITALIA CENTRALE DEL 26 AGOSTO 2016 (aggiornamento del 13/09/2016) Il presente report è stato redatto sulla base delle comunicazioni pubblicate da INGV e DPC

Dettagli

Struttura interna della Terra

Struttura interna della Terra Struttura interna della Terra Seguendo l esempio degli scienziati possiamo paragonare la struttura della Terra a quella di una pesca. La pesca ha una buccia sottile, una polpa carnosa e un nocciolo duro

Dettagli

Laboratorio di Sismologia COMUNICATO RSNI/RSLG

Laboratorio di Sismologia COMUNICATO RSNI/RSLG Laboratorio di Sismologia Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle Sue Risorse Università degli Studi di Genova COMUNICATO RSNI/RSLG EVENTO DEL 21/06/2013 - ore 10:31 (GMT) Il giorno 21/06/2013

Dettagli

Rapporto sulla sismicità tra Montereale e Cittareale ( ; ore 11 UTC)

Rapporto sulla sismicità tra Montereale e Cittareale ( ; ore 11 UTC) I 00143 Roma Via di Vigna Murata 605 Tel: (0039) 06518601 Fax: (0039) 0651860580 URL: www.ingv.it email: aoo.roma@pec.ingv.it Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Rapporto sulla sismicità tra

Dettagli

TERREMOTI 1. Vibrazione movimento periodico che si può immaginare come una oscillazione intorno a un punto di equilibrio

TERREMOTI 1. Vibrazione movimento periodico che si può immaginare come una oscillazione intorno a un punto di equilibrio TERREMOTI 1 Definizione Vibrazioni più o meno forti della Terra prodotte da una rapida liberazione di energia meccanica in qualche punto al suo interno. Vibrazione movimento periodico che si può immaginare

Dettagli

PIANO COMUNALE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE PRIMA STESURA SCENARIO SISMICO

PIANO COMUNALE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE PRIMA STESURA SCENARIO SISMICO PIANO COMUNALE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE PRIMA STESURA SCENARIO SISMICO INDICE CARTA SCENARIO DI RISCHIO SISMICO (in allegato). Masse intensità macrosismiche a livello regionale e classificazione

Dettagli

Il terremoto del Centro Italia: cause ed effetti geologici

Il terremoto del Centro Italia: cause ed effetti geologici Il terremoto del Centro Italia: cause ed effetti geologici Pavia, 16 novembre 2016 Silvio Seno, Giovanni Toscani Dipartimento di Scienze della Terra e dell Ambiente, Università di Pavia 2 Origine e cause

Dettagli

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I AGGIORNAMENTO 25/09/2016 Caratteristiche e misura dei terremoti I terremoti

Dettagli

Il terremoto del 6 aprile sismologiche e geologiche. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Il terremoto del 6 aprile sismologiche e geologiche. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Il terremoto del 6 aprile 2009 a L Aquila: L considerazioni sismologiche e geologiche Martina Demartin & Pierfrancesco Burrato Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Trento, 24 settembre 2009 Dove

Dettagli

I TERREMOTI LA LEZIONE

I TERREMOTI LA LEZIONE I TERREMOTI LA LEZIONE Introduzione L attività sismica e quella vulcanica sono la testimonianza più evidente della dinamicità del nostro Pianeta. I fenomeni sismici sono molto più frequenti di quanto pensiamo.

Dettagli

PERDITE PER UNA COLLETTIVITÀ

PERDITE PER UNA COLLETTIVITÀ Costruzioni in Zona Sismica Rischio sismico RISCHIO SI DEFINISCE RISCHIO LA PROBABILITÀ CHE, NEL CORSO DI UN ASSEGNATO PERIODO TEMPORALE, UN DATO SISTEMA FUNZIONALE SUBISCA DANNI, E DA QUESTI DERIVINO

Dettagli

1. I vulcani e le eruzioni 2. I terremoti 3. Il rischio sismico 4. La distribuzione e l origine di vulcani e terremoti

1. I vulcani e le eruzioni 2. I terremoti 3. Il rischio sismico 4. La distribuzione e l origine di vulcani e terremoti 1. I vulcani e le eruzioni 2. I terremoti 3. Il rischio sismico 4. La distribuzione e l origine di vulcani e terremoti 1 I vulcani e le eruzioni la struttura di un cono vulcanico cratere principale camera

Dettagli

STUDI E CONSULENZE GEOLOGICHE

STUDI E CONSULENZE GEOLOGICHE STUDI E CONSULENZE GEOLOGICHE I soci fondatori, il direttore di laboratorio in sito ed alcuni collaboratori della società Geologia e perforazioni, sono professionisti geologi, specializzati nella geologia

Dettagli

PROGETTO VASP VERIFICA DI ADEGUATEZZA SISMICA PRELIMINARE

PROGETTO VASP VERIFICA DI ADEGUATEZZA SISMICA PRELIMINARE PROGETTO VASP VERIFICA DI ADEGUATEZZA SISMICA PRELIMINARE LPC Via Nicotera 29 00195 Roma www.lpc.srl Tel 06 83954126 DIVISIONE INGEGNERIA Terremoti in Italia dal 1000 al 2000 1 2-3 4-5 6 o più Accelerazione

Dettagli

UNA PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE DELLA MAGNITUDO DI RIFERIMENTO PER LO STUDIO DELLA LIQUEFAZIONE

UNA PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE DELLA MAGNITUDO DI RIFERIMENTO PER LO STUDIO DELLA LIQUEFAZIONE UNA PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE DELLA MAGNITUDO DI RIFERIMENTO PER LO STUDIO DELLA LIQUEFAZIONE Dario Università degli Studi di Siena Sessione 2.2 Effetti di Sito e Microzonazione Sismica Nel termine

Dettagli

Il rischio sismico. Prevenzione e gestione delle emergenze. Relatore: ing. Lucio Fattori. BRESCIA, 25 gennaio dalle alle 17.

Il rischio sismico. Prevenzione e gestione delle emergenze. Relatore: ing. Lucio Fattori. BRESCIA, 25 gennaio dalle alle 17. Convegno di studio e approfondimento Il rischio sismico Prevenzione e gestione delle emergenze Relatore: ing. Lucio Fattori BRESCIA, 25 gennaio 2017 - dalle 14.30 alle 17.30 Gli essere umani e il terremoto

Dettagli

IDROGEOLOGICO - Corso A

IDROGEOLOGICO - Corso A Università Mediterranea di Reggio Calabria FACOLTA DI ARCHITETTURA A.A. 2008-2009 ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO ED IDROGEOLOGICO - Corso A Il Rischio sismico Dott. M.C. Mandaglio PERICOLO DERIVANTE DA

Dettagli

IL TERREMOTO DEL 6 APRILE IN ABRUZZO: FISICO PRIME ANALISI ED EVIDENZE (rivisto post 8/05/2009)

IL TERREMOTO DEL 6 APRILE IN ABRUZZO: FISICO PRIME ANALISI ED EVIDENZE (rivisto post 8/05/2009) Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Università ità di Napoli Federico II Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica - ReLUIS IL TERREMOTO DEL 6 APRILE IN ABRUZZO: L EVENTO E GLI EFFETTI

Dettagli

SCIENZE DELLA TERRA. I terremoti e la tettonica delle placche. Osserva le seguenti figure e rispondi alle domande. COGNOME / NOME

SCIENZE DELLA TERRA. I terremoti e la tettonica delle placche. Osserva le seguenti figure e rispondi alle domande. COGNOME / NOME COGNOME / NOME CLASSE DATA SCIENZE DELLA TERRA Esercizio per valutare le COMPETENZE DI BASE PER L ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO A) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale

Dettagli

PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE

PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE 3.2 AZIONE SISMICA Le azioni sismiche di progetto si definiscono a partire dalla pericolosità sismica di base del sito di costruzione, che è descritta dalla probabilità

Dettagli

TSUNAMI: GENESI ED EFFETTI. Prof. Tina Nunziata

TSUNAMI: GENESI ED EFFETTI. Prof. Tina Nunziata TSUNAMI: GENESI ED EFFETTI Prof. Tina Nunziata Gli tsunami, o maremoti, sono onde generate in una massa d acqua da un disturbo impulsivo che sposta verticalmente la colonna d acqua e che, avvicinandosi

Dettagli

REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA CON EPICENTRO NEL COMUNE DI ACCUMOLI (AGGIORNAMENTO: Ore del 24/08/2016)

REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA CON EPICENTRO NEL COMUNE DI ACCUMOLI (AGGIORNAMENTO: Ore del 24/08/2016) REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA CON EPICENTRO NEL COMUNE DI ACCUMOLI (AGGIORNAMENTO: Ore 12.4 del 24/08/2016) Dalla prime ore del 24 agosto 2016 è in atto una importante sequenza sismica tra le province

Dettagli

BRUCE A. BOLT I TERREMOTI CST/5 ZANICHELLI

BRUCE A. BOLT I TERREMOTI CST/5 ZANICHELLI BRUCE A. BOLT I TERREMOTI CST/5 ZANICHELLI CST COLLANA DI SCIENZE DELLA TERRA CST1 Hallam Una rivoluzione nelle scienze della Terra ;: CST2 Young Deriva dei continenti e oceani in movimento' CST3 Elder

Dettagli

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Terremoto in Pianura Padana-Emiliana 20 maggio 2012 ML 5.9 Secondo comunicato ore 14 Il terremoto di magnitudo 5.9, avvenuto alle ore 04:03 italiane, è avvenuto

Dettagli

Master in Comunicazione delle Scienze

Master in Comunicazione delle Scienze Master in Comunicazione delle Scienze Le Scienze della Terra 5. Sismologia Terremoti (EQ) (dal latino terrae motus) Scosse telluriche (Tellus, dea latina della Terra ) Stress (forze) agiscono continuamente

Dettagli

Sismicità in Lombardia: dati strumentali. INGV Sezione Milano

Sismicità in Lombardia: dati strumentali. INGV Sezione Milano Sismicità in Lombardia: dati strumentali. Paolo Augliera INGV Sezione Milano Terremoti Memoria storica Terremoti Memoria storica (2) Data Area Epicentrale Imax Mw 1065 03 27 Brescia VIII 5.1 1117 01 03

Dettagli