Elementi di DISEGNO TECNICO. C.F.P. Don Bosco San Donà di Piave (Ve) 1

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1 Elementi di DISEGNO TECNICO Piave (Ve) 1

2 Formati per il disegno I formati sono indicati dalla lettera A seguiti dalle cifre 0,1,2,3,4 Dimensioni esterne Piave (Ve) 2

3 Squadratura del foglio Tabella delle iscrizioni (CARTIGLIO) Piave (Ve) 3

4 Tipi di linee Piave (Ve) 4

5 Utilizzo delle linee unificate Applicazione: Piave (Ve) 5

6 Scritte sui disegni Scrittura tecnica, mantenendo le proporzioni Piave (Ve) 6

7 Scrittura non unificata A B C D E F G H I L A B C D E F G H I L... A B C D E F G H I L Piave (Ve) 7

8 Scale di rappresentazione - naturale; 1:1 - ridotta; 1:2 1:5 1:10 - ingrandita; 2:1 5:1 10:1 Piave (Ve) 8

9 Disegno a mano libera Quando si usa? in officina nella stesura cicli in progettazione Piave (Ve) 9

10 Sistemi CAD (Computer Aided Design) Piave (Ve) 10

11 Gli strumenti del disegno Piave (Ve) 11

12 Lista del materiale Il libro Il quaderno con fogli ad anelli a quadri 5x5 mm 2 portamina >HB 0.5; >2H 1 Mine di scorta Raschietto Gomma Compasso a vite 2 squadrette 45 ; 60 Stecca 300\500mm Maschera per cerchi Scotch di carta Album A4 fogli lisci squadrati Piave (Ve) 12

13 Disegnare rette parallele e perpendicolari Piave (Ve) 13

14 Costruzione di poligoni Piave (Ve) 14

15 Disegnare raccordi Piave (Ve) 15

16 Verifichiamo l apprendimento Riproduci su un foglio bianco questi disegni usando le tecniche viste. Non dimenticare la squadratura e il cartiglio. Buon Lavoro! Piave (Ve) 16

17 Proiezioni con Sorgente vicina allo schermo Sorgente posta all infinito Piave (Ve) 17

18 Tipi di proiezione in base a Sorgente Raggio di proiezione Risultato Vicino allo schermo Fascio uscente da un punto Prospettiva All infinito Ortogonali allo schermo Obliqui allo schermo P.Ortogonale Ass. Isometrica Ass. Cavaliera Piave (Ve) 18

19 Prospettiva Piave (Ve) 19

20 Proiezione ortogonale Piave (Ve) 20

21 Assonometria isometrica Piave (Ve) 21

22 Assonometria cavaliera Piave (Ve) 22

23 La Proiezione ortogonale è l immagine che si ottiene sullo schermo quando i raggi di proiezione sono paralleli tra loro e perpendicolari allo schermo. Schermo Oggetto Sorgente luminosa Piave (Ve) 23

24 Oggetto tra i tre piani con vista sul Piano Verticale; PV Piave (Ve) 24

25 Oggetto tra i tre piani con vista sul Piano Orizzontale; PO Piave (Ve) 25

26 Oggetto tra i tre piani con vista sul Piano Laterale; PL Piave (Ve) 26

27 Oggetto e viste sui tre piani: PV - PO - PL Piave (Ve) 27

28 Disposizione delle viste su un unico foglio di disegno Vista Anteriore sul PV Vista dall Alto sul PO Vista da Sinistra sul PL Piave (Ve) 28

29 Nome e disposizione delle viste Piave (Ve) 29

30 Proiezione ortogonale di un parallelepipedo Piave (Ve) 30

31 Proiezione ortogonale di un prisma a base triangolare Piave (Ve) 31

32 Proiezione ortogonale di un cilindro Piave (Ve) 32

33 Proiezione ortogonale di un prisma a base esagonale Piave (Ve) 33

34 Proiezioni ortogonali di una sfera Piave (Ve) 34

35 Proiezione ortogonale di una piramide Piave (Ve) 35

36 Proiezione ortogonale di un cono Piave (Ve) 36

37 Proiezione ortogonale di un tronco di piramide Piave (Ve) 37

38 Proiezione ortogonale di un tronco di cono Piave (Ve) 38

39 Oggetti per rilievi dal vero Piave (Ve) 39

40 Studio di una proiezione ortogonale Piave (Ve) 40

41 Esercitiamoci!!! Piave (Ve) 41

42 Scrivi i nomi delle viste e inserisci nei cerchietti i numeri corrispondenti Piave (Ve) 42

43 Soluzione anteriore da sinistra dall alto Piave (Ve) 43

44 Scrivi i nomi delle viste e inserisci nei cerchietti i numeri corrispondenti Piave (Ve) 44

45 Soluzione anteriore da sinistra dall alto 2 4 Piave (Ve) 45

46 Scrivi i nomi delle viste e inserisci nei cerchietti i numeri corrispondenti Piave (Ve) 46

47 Soluzione anteriore da sinistra dall alto 2 4 Piave (Ve) 47

48 Scrivi i nomi delle viste e inserisci nei cerchietti i numeri corrispondenti Piave (Ve) 48

49 Soluzione 2 anteriore 6 7 da sinistra dall alto Piave (Ve) 49

50 Completa il disegno con le viste mancanti Piave (Ve) 50

51 Completa con le viste mancanti Piave (Ve) 51

52 Completa il disegno con le viste mancanti Piave (Ve) 52

53 Completa con le viste mancanti Piave (Ve) 53

54 Studio di una proiezione ortogonale Piave (Ve) 54

55 La sezione Piave (Ve) 55

56 Convenzione delle sezioni Nel disegno tecnico la sezione è la rappresentazione in proiezione ortogonale di una parte dell'oggetto. A tale scopo l'oggetto è tagliato idealmente in due parti da uno o più piani di sezione. Per vedere le lavorazioni interne, una parte viene asportata e della rimanente si esegue la vista secondo le regole delle proiezioni ortogonali. Con linea continua grossa si indicano il contorno e gli spigoli in vista. Piave (Ve) 56

57 Proiezione di un pezzo meccanico. La lettura del pezzo è complicata Piave (Ve) 57

58 Con l aiuto della sezione, la lettura è semplificata Piave (Ve) 58

59 Esempio di utilizzo della sezione Piave (Ve) 59

60 Come procedere? Il piano di sezione taglia l oggetto in due parti Tolta la parte davanti rimane la parte di cui eseguire la P.O. Piave (Ve) 60

61 E come inserirla nel disegno? Piave (Ve) 61

62 Alcune avvertenze Eseguire le P.O. e non solo i Contorni Non indicare le linee a tratti Piave (Ve) 62

63 1 Tipi di sezione 1. Sezioni semplici 2. Sezioni sfalsate 3. Sezioni deviate 2 3 Piave (Ve) 63

64 Sezioni particolari Parziali o (rotture) Sezioni in vicinanza Sezioni in luogo Sezioni con due piani a 90 Piave (Ve) 64

65 Sezioni particolari Sezioni parziali o rotture Piave (Ve) 65

66 Sezioni particolari Sezioni con due piani a 90 Piave (Ve) 66

67 Sezioni particolari Sezioni in vicinanza Piave (Ve) 67

68 Sezioni particolari Piave (Ve) 68

69 Sezioni particolari Sezioni in luogo E una sezione essenziale, Non prevede né indicazione di piano di sezione, né scritta Piave (Ve) 69

70 Eccezioni alle sezioni Tale eccezione riguarda alcuni elementi classificabili come: parti di oggetti particolari di complessivi che Anche se attraversati dal piano di sezione, vengono rappresentati in proiezioni ortogonali, come se non fossero sezionati parti di oggetti mecc. sono: nervature razze di puleggia denti di ruote dentate particolari di complessivi sono: Alberi, viti, spine, (cilindri pieni) Rosette, linguette, chiavette Tutti gli elementi in genere di piccolo spessore. Piave (Ve) 70

71 Eccezioni alle sezioni Piave (Ve) 71

72 Tratteggio delle sezioni Piave (Ve) 72

73 Sezione di complessivi Il tratteggio è utile per definire la forma del particolare Piave (Ve) 73

74 Esercitiamoci!!! Piave (Ve) 74

75 Lettura di disegno - A Piave (Ve) 75

76 Lettura di disegno - B Piave (Ve) 76

77 La quotatura Piave (Ve) 77

78 Quotatura Il disegno di un oggetto è completo se: A Descrive la sua FORMA B Riporta le DIMENSIONI per la costruzione C Specifica la FINITURA SUPERFICIALE D Definisce i MATERIALI e TRATTAMENTI Per quotare un oggetto I criteri sono quelli : Geometrici Funzionali Tecnologici Piave (Ve) 78

79 I criteri fondamentali della quaotatura di un pezzo sono: Indicare tutte le quote e NON solo quelle importanti A. Evitare la ripetizione di quote B. NON contringere l operatore a ricavare le misure mancanti con somme o sottrazioni C. L unità di misura è il millimetro Piave (Ve) 79

80 Elementi della quotatura Quota La linea di misura: Individua una dimensione dell oggetto Le linee di riferimento: Collega una dimensione dell oggetto con la linea di misura La quota: Numero che indica il valore della dimensione Linee di riferimento Linea di misura Piave (Ve) 80

81 Disposizione delle quote 1 regola: disporre le linee di misura all esterno del disegno, NON coincidenti con assi e linee di contorno 2 regola: evitare l intersezione tra linee di misura ed altre linee del disegno 3 regola: mantenere una distanza uniforme tra le diverse linee di misura 4 regola: la linea di misura deve essere parallela alla dimensione di riferimento Piave (Ve) 81

82 Disposizione delle quote 5 regola: scrivere i numeri delle quote in bella scrittura; a metà della linea di misura 6 regola: nei pezzi con lavorazioni esterne ed interne, raggruppare le quote per facilitare la lettura 7 regola: la quota va messa nella vista o sezione che meglio definisce l elemento che si quota. Piave (Ve) 82

83 Quotatura di elementi particolari a) angoli, archi e corde b) Cilindri c) Raccordi d) Sfere Piave (Ve) 83

84 Quotatura di elementi particolari e) Quadri f) Smussi g) Elementi ripetuti h) Filettature Piave (Ve) 84

85 Quotatura di elementi particolari i) Parti simmetriche j) Elementi non in scala Piave (Ve) 85

86 Quotatura di elementi particolari k) Conicità C= (D-d)/L tg a/2= (D-d)/2L l) Inclinazione I = a/b tg b= 1/y Piave (Ve) 86

87 Sistemi di quotatura La parola SISTEMA indica un modo di disporre gruppi di quote che si riferiscono a : gradini di alberi o perni contorni o interassi di fori su piastre I sistemi sono: serie parallelo a quote sovrapposte combinata a coordinate Piave (Ve) 87

88 Sistemi di quotatura: SERIE Quando si utilizza? INCONVENIENTI Viene applicato quando hanno importanza le singole distanze successive tra gli elementi. La somma degli errori costruttivi di ogni quota determina in alcuni casi errori tanto grossolani da compromettere la funzionalità del pezzo. Piave (Ve) 88

89 Sistemi di quotatura: PARALLELO Quando si utilizza? si applica quando hanno importanza le rispettive distanze dei vari elementi dall unico riferimento scelto Gli errori costruttivi non si sommano INCONVENIENTI ha un impiego limitato ai pezzi che vengono effettuati su macchine automatiche Piave (Ve) 89

90 Sistemi di quotatura: A QUOTE SOPRAPOSTE Quando si utilizza? Viene applicata solo quando manca lo spazio per la quotatura in parallelo che perciò è da preferire, perché più chiara INCONVENIENTI Poco chiara Poco utilizzata Piave (Ve) 90

91 Sistemi di quotatura: COMBINATA Quando si utilizza? È il sistema di quotatura più usato. Esso soddisfa, meglio degli altri sistemi, tutte le esigenze costruttive che sui disegni tecnici hanno bisogno di più elementi di riferimento contemporaneamente INCONVENIENTI nessuno Piave (Ve) 91

92 Sistemi di quotatura: A COORDINATE Quando si utilizza? Nei casi in cui la lavorazione viene eseguita con macchine a coordinate; la disposizione delle coordinate in tabella facilita la programmazione INCONVENIENTI Limitata ai pezzi realizzate con macchine automatiche N Piave (Ve) 92

93 Quotatura geometrica, funzionale e tecnologica La quotatura geometrica: definisce la forma geometrica dell oggetto in tutti i dettagli La quotatura funzionale: attribuisce maggiore o minore importanza agli elementi dell oggetto in relazione alla sua funzionalità Devo conoscere come lavora o come viene montato. La quotatura tecnologica: è legata al procedimento di lavorazione (ciclo), al controllo finale e ad accorgimenti di montaggio Piave (Ve) 93

94 Quotatura geometrica CRITERI 1. Quotare tutte le misure necessarie senza ripetizioni 2. Ogni misura deve essere letta e non ricavata ne con calcolo e neppure con righello 3. Le quote vanno disposte sulla vista che meglio chiarisce l elemento 4. Tutte le quote vanno espresse in [mm] Piave (Ve) 94

95 Quotatura funzionale Attribuisce maggiore o minore importanza agli elementi dell oggetto in relazione alla sua funzionalità Devo conoscere come lavora o come viene montato. In che modo? Indicando le tolleranze Le quote si possono dividere in: FUNZIONALI: rappresentano misure essenziali per la funzionalità Hanno Tolleranze NON FUNZIONALI: rappresentano misure non essenziali per la funzionalità ma necessarie per la costruzione Hanno tolleranza generale AUSILIARIE: rappresentano misure con solo valore informativo in ( ) senza tolleranza. Piave (Ve) 95

96 Quotatura tecnologica Criteri da seguire: 1. Analizzare il disegno e comprendere ogni dettaglio costruttivo 2. Simulare mentalmente l esecuzione del pezzo 3. Durante l esecuzione virtuale di ogni fase, apporre sul disegno le quote necessarie ad eseguirla Piave (Ve) 96

97 Esempio di quotatura: perno Quote dei diametri Quote degli spallamenti Quote degli elementi particolari Piave (Ve) 97

98 Esempio di quotatura: montante 1 Ricercare superfici di riferimento reali o ideali (piani di simmetria) 1-1 piano di simmetria 2 superficie lavorata Piave (Ve) 98

99 Esempio di quotatura: montante 2 1. Centrare tutte le quote rispetto all asse di simmetria Riportare le quote verticali con origine sulla superficie 2 Piave (Ve) 99

100 Esempio di quotatura: montante 3 3. Quotare gli elementi particolari (fori, smussi, ecc.) 4. Quotare le dimensioni totali del pezzo: larghezza, spessore e lunghezza. Piave (Ve) 100

101 Esercizio 1 Quotatura a coordinate: compila le colonne x,y Piave (Ve) 101

102 Esercizio 2 Quotatura combinata: quotare i particolari Piave (Ve) 102

103 Piave (Ve) 103

104 Le filettature Piave (Ve) 104

105 Rappresentazione di elementi filettati La filettatura si può pensare ottenuta dal moto composto rotazione attorno ad un cilindro e traslazione lungo l asse di una figura piana (triangolo, quadrato, trapezio, ecc. Piave (Ve) 105

106 Vite e madrevite L insieme vite madrevite è un meccanismo: per il fissaggio di pezzi per la trasmissione di movimento Vite Madrevite Piave (Ve) 106

107 Filettatura reale Nella realtà la costruzione di una filettatura si ottiene per asportazione di truciolo da un cilindro esterno (albero) si parla di vite; quando avviene da un cilindro interno (foro) si parla di madrevite. Rappresentazione dettagliata di collegamenti filettati Piave (Ve) 107

108 Profili di filettatura Triangolare M - W Trapezio Rotondo Dente di sega Elementi di una filettatura a.forma del profilo b.diametro nominale c.passo Piave (Ve) 108

109 d Elementi di una filettatura I principali elementi sono: a. Forma del profilo b. Diametro nominale c. Passo d. Elica: destra / sinistra e. Numero di filetti Piave (Ve) 109

110 Rappresentazione normalizzata di una VITE MADREVITE in vista VITE MADREVITE Piave (Ve) 110

111 Rappresentazione normalizzata di una VITE MADREVITE in sezione VITE MADREVITE Piave (Ve) 111

112 Rappresentazione normalizzata di un collegamento filettato Nel tratto di accoppiamento filettato la vite copre la madrevite Nei tratti prima e dopo dell accoppiamento valgono le regole di rappresentazione dei singoli elementi: vite, madrevite Piave (Ve) 112

113 SISTEMI DI FILETTATURA Elementi per definire un sistema: Forma del profilo Diametro nominale Passo Piave (Ve) 113

114 Sistema di filettatura Metrica ISO triangolare Nella serie a passo grosso, ad ogni diametro nominale corrisponde un solo valore di passo. L'aggettivo "grosso" sta ad indicare che tale passo è quello con il valore maggiore per quel diametro. Ad esempio, se nella quotatura di una vite troviamo la sigla M10, significa: - M filettatura metrica ISO 10 diametro nominale - al diametro nominale indicato corrisponde un solo passo, che si può leggere dalla tabella UNI riportata in Figura (nel nostro esempio p = 1,5 mm). Piave (Ve) 114

115 Sistema di filettatura Metrica ISO triangolare: serie passo grosso Filettature METRICA ISO a passo grosso: Diametro Passo Diam. Diam. Diam. Profondità Nominale p medio nocciolo interno filettatura dm Vite madrevite h C1 C2 C3 3 0,5 2,675 2,387 2,459 0, ,7 3,545 3,141 3,242 0, ,8 4,480 4,019 4,134 0, ,350 4,773 4,917 0, ,350 5,773 5,917 0, ,25 7,188 6,466 6,647 0, ,25 8,188 7,466 7,647 0, ,5 9,026 8,160 8,376 0, ,5 10,029 9,160 9,376 0, ,75 10,863 9,853 10,106 1, ,701 11,546 11,835 1, ,701 13,546 13,835 1, ,5 16,376 14,933 15,294 1, ,5 18,376 16,933 17,294 1,534 Piave (Ve) 115

116 Sistema di filettatura Metrica ISO triangolare: serie passo fine / senso dell elica / n filetti Per ogni diametro nominale esistono più passi a scelta del progettista. I valori dei passi sono contenuti nella tabella UNI in scala decrescente ed in tale ordine vanno scelti per l'utilizzazione. Nella quotatura di una filettatura metrica ISO a passo fine bisogna specificare il passo. M10 1,25 significa: dove M filettatura metrica ISO 10 valore del diametro nominale 1,25 indica il valore del passo scelto. La quotatura della filettatura metrica ISO, sia a passo grosso sia a passo fine, va completata con le indicazioni del numero di principi, se maggiore di uno, e del senso di avvolgimento dell'elica, se essa è sinistra. Ad esempio, la sigla M16 sin. significa: -M filettatura metrica ISO -16 valore del diametro nomin. -1,5 valore del passo scelto 1,5-2 fil. -2 fil. numero dei filetti sin. avvolgimento sinistro dell'elica. Piave (Ve) 116

117 Sistema di filettatura Metrica ISO triangolare: serie passo fine: tabella Filettature METRICA ISO a passo fine: Diametro Passo fini Diam. Diam. Diam. Profondità Nominale A B C medio nocciolo interno filettatura Dm Vite madrevite h C1 C2 C3 5 0, ,675 4,387 4,459 0, , ,513 5,080 5,188 0, , ,513 6,080 6,188 0, ,350 6,773 6,917 0,613 0,75 7,513 7,080 7,188 0, ,350 7,773 7,917 0,613 0,75 8,513 8,080 8,188 0, ,25 9,188 8,466 8,647 0, ,350 8,773 8,917 0,613 0,75 9,513 9,080 9,188 0, ,350 9,773 9,917 0,613 0,75 10,513 10,080 10,188 0, ,5 11,026 10,160 10,376 0,920 1,25 11,188 10,466 10,647 0, ,350 10,773 10,917 0, ,5 1, , , , , , ,5 1 Piave (Ve) , ,5 1

118 Sistema di filettatura Whitworth UNI 2709 Il profilo ideale del filetto è un triangolo isoscele con angolo al vertice di 55 ; il profilo reale è raccordato sul fondo e sulla cresta del filetto, al fine di proteggerlo da ammaccature. I diametri nominali di filettatura vengono espressi in pollici e in frazioni di pollici Per esempio una vite quotata con la sigla 1" 7/8 W, significa: - W filettatura Whitworth 1" 7/8 diametro nominale della filettatura espresso in pollici Piave (Ve) 118

119 Sistema di filettatura Whitworth UNI 2709 Filettature WHITWORTH - UNI 2709: Designazione Diametro Diametro Diametro di Passo N filetti Profondità W Esterno medio nocciolo per pollice di filettatura ¼ 6,350 5,537 4,724 1, ,813 5/16 7,938 7,034 6,130 1, ,904 3/8 9,525 8,508 7,491 1, ,017 7/16 11,112 9,950 8,788 1, ,162 ½ 12,700 11,344 9,988 2, ,356 5/8 15,875 14,396 12,917 2, ,479 ¾ 19,050 17,424 15,798 2, ,626 7/8 22,225 20,418 18,611 2, , ,4 23,367 21,334 3, , /8 28,575 26,251 23,927 3, ,324 1 ¼ 31,750 29,426 27,102 3, , /8 34,925 32,214 29,503 4, ,711 1 ½ 38,100 35,389 32,678 4, , /8 41,275 38,022 34,769 5, ,253 1 ¾ 44,450 41,197 37,944 5, , /8 47,625 44,011 40,397 5,644 4 ½ 3, ,800 47, ,572 5,644 4 ½ 3,614 Piave (Ve) 119

120 Sistema di filettatura per tubazioni (GAS) Le filettature per tubazioni si dividono in due serie unificate: Non a tenuta stagna A tenuta stagna Esempio: G1 G filettature per tubazioni 1 sigla che individua la dimensione della filettatura; da tabella il diametro esterno è uguale a 33,25 Piave (Ve) 120

121 Sistema di filettatura per tubazioni (GAS) Designaz. Diametro Diametro Diametro Passo N filetti Profondità G Esterno medio nocciolo per pollice di filettatura 1/16 7,723 7,142 6,561 0, ,581 1/8 9,728 9,147 8,566 0, ,581 ¼ 13,157 12,301 11,445 1, ,856 3/8 16,662 15,806 14,950 1, ,856 ½ 20,955 19,793 18,631 1, ,162 5/8 22,911 21,749 20,587 1, ,814 ¾ 26,441 25,279 24,117 1, ,162 7/8 30,201 29,039 27,877 1, , ,249 31,770 30,291 2, , /8 37,897 36,418 34,939 2, ,479 1 ¼ 41,910 40,431 38,952 2, ,479 1 ½ 47,803 46,324 44,845 2, ,479 Piave (Ve) 121

122 Sistema di filettatura trapezia Esempio: Tr 40x7 Tr -> filettatura trapezia 40 -> diametro nominale 7 -> passo Piave (Ve) 122

123 Sistema di filettatura trapezia: tabella Filettature METRICA TRAPEZOIDALE UNI ISO 2904 Diametro Passi Diam. Diam. Diam. Nominale A B C medio nocciolo interno Vite madrevite C1 C2 8 1,5 7,250 6,200 6, ,5 8,250 7,200 7, ,000 6,500 7, ,5 9,250 8,200 8, ,000 7,500 8, ,000 9,500 10, ,500 8,500 9, ,000 11,500 12, ,500 10,500 11, ,000 13,500 14, ,000 11,500 12, ,000 15,500 18, ,000 13,500 14, ,000 17,500 18, ,000 15,500 16, Piave (Ve) 123

124 Sistema di filettatura:denti di sega Il profilo ha la forma di un trapezio rettangolo con angolo al vertice di 30 Due serie unificate: - a passo normale (Sg-N) - a passo fine (Sg-F) Piave (Ve) 124

125 Lettura disegni Piave (Ve) 125

126 Esercizio 1 Piave (Ve) 126

127 Esercizio 2 Piave (Ve) 127

128 Natura delle superfici Piave (Ve) 128

129 Natura delle superfici Descrizione della natura delle superfici Descrizione della natura delle superfici Piave (Ve) 129

130 La rugosità Piave (Ve) 130

131 Rappresentazione della rugosità RA La rugosità misura il grado di irregolarità microgeometrica posseduto dalla superficie reale rispetto alla superficie ideale (disegno) Piave (Ve) 131

132 Ricordiamo alcune definizioni Rugosità della superficie: Orientamento delle irregolarità: Passo delle irregolarità: Lunghezza di base: Linea media del profilo: Rugosità Ra: n y Ra 1 n È l insieme degli errori microgeometrici Direzione predominante dei solchi lasciati dalla lavorazione Distanza tra i picchi delle irregolarità La lunghezza del profilo rilevato È parallela alla direzione del profilo nominale e la sua posizione è tale che la somma delle aree positive e negative è uguale. Ra è definita come la media del valore assoluto delle ordinate (y1,y2,y3, dei punti del profilo reale rispetto al profilo medio. Piave (Ve) 132

133 Criteri di scelta della rugosità La rugosità di un particolare influenza significativamente le caratteristiche estetiche, di accoppiamento e di resistenza meccanica. Come si indica la rugosità sui disegni? Con un segno grafico fondamentale (una V con l asta di destra più lunga); la rugosità si scrive all interno di questo simbolo. C è la possibilità di aggiunte di altri simboli grafici facoltativi. Simbolo grafico generale Simbolo per superfici senza asportazione di truciolo Simbolo per superfici con asportazione di truciolo Simbolo completo con indicazioni caratteristiche particolari: a, b, c. Piave (Ve) 133

134 Disposizione dei segni grafici sui disegni Il valore della rugosità deve essere leggibile dalla base o da destra Particolare con la stessa finitura superficiale Particolare con poche superfici di rugosità diversa da quella comune Piave (Ve) 134

135 Valori della rugosità da prescrivere Ra 0,025 0,05 0,1 0,2 0,4 0,8 1,6 3,2 6,3 Piani di appoggio di micrometri Facce di calibri d officina Applicazioni: Perni d articolazione, utensili di precisione; superfici accoppiate di parti in moto alternativo Guide M.U.; perni di alberi di riduttori Alberi scanalati; superfici di parti di scorrimento, diametro di cilindro; sedi di valvole - superfici di parti scorrevoli, come pattini e guide Parti di precisione; denti di ingranaggi - superfici di tenuta di flange senza guarnizione Facce di ingranaggi, alberi, teste di cilindro Perni e cuscinetti per trasmissione a mano; superfici di accoppiamento di parti fisse smontabili Superfici di tenuta flange con guarnizioni comuni Piave (Ve) 135

136 Relazione tra tipo di lavoro e rugosità Senza asportazione di truciolo Con asportazione di truciolo Piave (Ve) 136

137 Scelta della Rugosità Il valore della Ra può essere ricercato su tabella in base alla funzione che una data superficie deve assolvere Es. un diametro di cilindro avrà Ra= 0,4 Il valore della Ra può essere ricercato su tabella in base alla lavorazione tecnologica Es. per ottenere la tolleranza richiesta per il diametro di cilindro si esegue la lavorazione di rettificatura cilindrica dove la Ra media è 0,4 Piave (Ve) 137

138 Zigrinatura L'indicazione sui disegni di una superficie zigrinata è composta: dalla denominazione "zigrinatura"; dal riferimento alla norma UNI149; dal simbolo che ne identifica la forma, quando non è direttamente deducibile dal disegno: A. A, per zigrinatura parallela B. B, per zigrinatura inclinata sinistra C. C, per zigrinatura inclinata destra D. D, per zigrinatura spinata in rilievo E. E, per zigrinatura spinata incavata F. F, per zigrinatura incrociata in rilievo G. G, per zigrinatura incrociata incavata - dal valore del passo espresso in millimetri (quelli unificati sono 0,6-0,8-1 -1,2-1,6) Piave (Ve) 138

139 Esercizi per imparare Piave (Ve) 139

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