Competenze per Competere" IL GRUPPO E LA DINAMICA DI GRUPPO

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1 Università degli Studi di Cagliari Competenze per Competere" IL GRUPPO E LA DINAMICA DI GRUPPO Dott.ssa Barbara Barbieri Dott. Marcello Nonnis

2 Il gruppo è qualcosa di più e di diverso dalla somma dei suoi membri: ha un struttura propria, fini peculiari e relazioni particolari con gli altri gruppi. Può definirsi come una totalità dinamica (Lewin, 1948) Il gruppo si caratterizza: per l interdipendenza degli appartenenti per l ampiezza, l organizzazione e la coesione interna per le caratteristiche peculiari della sua struttura (evoluzione, caratteristiche delle persone, regole, relazioni di status, livelli di affettività per fini peculiari (obiettivi e modalità per raggiungerli)

3 IL GRUPPO E Il fenomeno più rilevante della vita quotidiana di relazione La lente attraverso la quale ci conosciamo e conosciamo la realtà Il luogo dell esperienza concreta una pluralità di persone in interazione caratterizzata dai sentimenti di appartenenza che legano gli individui che lo compongono che stanno in relazione in ragione delle mete, dei desideri e dei bisogni di cui ognuno è portatore

4 Le fasi di formazione e di sviluppo di un gruppo I FASE: FORMING non sono chiari gli obiettivi, i ruoli, le aspettative i componenti tastano il terreno relazionale i componenti dipendono dal leader i componenti utilizzano le esperienze pregresse come punto di riferimento II FASE STORMING conflitto e dalla ribellione verso il leader ostilità reciproca tra i membri rifiuto del compito resistenze rispetto al formarsi del gruppo

5 III FASE: NORMING clima positivamente orientato nei confronti del gruppo elaborazione di norme che regolano la relazione tra i membri e lo svolgimento dei compiti libera circolazione delle informazioni IV FASE: PERFORMING risoluzione dei problemi di relazione focus sul compito e la prestazione V FASE: ADJOURNING fase finale del gruppo disimpegno emozionale completamento dei compiti fine dei ruoli

6 IL GRUPPO E LA DINAMICA DI GRUPPO Il processo evolutivo del gruppo implica il passaggio attraverso l Interfaccia A (Spaltro, De Vito Piscicelli, 2002) Interfaccia A Difese di gruppo Episodi di gruppo Fenomeni di gruppo Processo evolutivo del gruppo

7 IL GRUPPO E LA DINAMICA DI GRUPPO Alcune difese di gruppo Accoppiamento: interazione fra gli individui a due a due Fuga nel passato: ci si concentra solo su elementi legati al passato del presente Fuga all esterno esterno: discussione di argomenti che non sono inerenti al gruppo stesso Fuga in avanti: presenza di fantasie proiettate nel futuro Provocazione protettiva: continua richiesta di aiuto per bloccare lo sviluppo del gruppo Confusione di ruolo: gli individui tendono ad assumere la conduzione del gruppo senza esplicita richiesta Formazione di sottogruppi: conflitto tra sottogruppi differenti Personalizzazione dei conflitti: decisione di trattare i conflitti personali separatamente dal gruppo

8 Episodi di gruppo silenzio, lunghi minuti passati senza nessuna parola la condensazione, improvvisi sbocchi di confidenze e di materiale personale la risonanza, progressivamente, uno dopo l altro, gli individui esprimono il proprio punto di vista sul problema la regressione, ritorno indietro a fasi precedenti del funzionamento del gruppo il transfert, trasferimento sulla situazione di gruppo di precedenti esperienze la leadership fissa, necessità di avere sempre uno stesso capo

9 I fenomeni di gruppo la sala degli specchi: i membri del gruppo costituiscono lo schema di riferimento con cui comparare il proprio comportamento la socializzazione del linguaggio: il gruppo si esprime con il noi la catena di associazione: gli individui espongono e reagiscono alle associazioni mentali del gruppo l interdipendenza: è irrilevante chi propone qualcosa, mentre è centrale il contenuto proposto il feedback: viene emessa una continua reazione a quanto uno fa gli equilibri: la situazione raggiunta viene considerata una conquista da preservare la presenza di capri espiatori: l aggressività si concentra su uno o su pochi individui senza il rischio di venire puniti la leadership circolante: conduzione e scelta degli obiettivi variabile l accettazione delle differenze: le differenze vengono riconosciute e accettate; la diversità viene utilizzata in modo costruttivo

10 Il gruppo di lavoro E creato dall organizzazione per scopi specifici; Ha in genere una figura responsabile; Le interazioni fra i membri sono definite da un organigramma; Sono anche chiamati gruppi formali; Sono caratterizzati da particolari vincoli e conflitti: - di interesse, conflitto tra aspettative individuali e collettive; - tra le esigenze di autonomia e di coordinamento; - tra le esigenze di stabilità del gruppo e quelle di cambiamento

11 Un gruppo di lavoro necessita di: un Obiettivo un Metodo Ruoli

12 OBIETTIVO Espressione del risultato atteso dal gruppo di lavoro, coerente con i risultati attesi dall organizzazione Nessun gruppo di lavoro può essere efficace se l obiettivo che deve raggiungere non è chiaro e ampiamente condiviso dai suoi membri (condizione necessaria per il conseguimento di risultati)

13 Metodo Risorsa per il gruppo: principio e modalità di funzionamento Duplicità di accezioni del metodo: Principi e criteri che orientano, informano, guidano l attività del gruppo Modalità che strutturano, organizzano, articolano l attività stessa

14 RUOLI Rappresentano all interno dei gruppi di lavoro le parti assegnate a ciascuno in funzione del riconoscimento più o meno esplicito delle specificità e in vista dell ottimizzazione più o meno decisiva delle differenze

15 COMUNICAZIONE È un processo chiave che permette il funzionamento del gruppo di lavoro garantendo lo scambio di informazioni, finalizzandolo al raggiungimento dei risultati

16 LA COMUNICAZIONE FA IL GRUPPO Orienta le relazioni interpersonali Partecipa al gioco dell attrazione e dell ostilità Decide dell accordo e del disaccordo Alimenta la collaborazione e il conflitto Processo interattivo, informativo e trasformativo, inserito in un contesto spazio temporale, governato da regole.

17 RISORSE DI GRUPPO TEMPO RISORSA NON INTEGRABILE VINCOLO COMPONENTI STRUMENTI LA DIFFICOLTA AUMENTA COL NUMERO FORNITI DALL ORGANIZZAZIONE

18 CLIMA Insieme di elementi, opinioni, sentimenti, percezioni dei membri, che colgono la qualità dell ambiente del gruppo, la sua ATMOSFERA

19 SVILUPPO Identifica la costruzione del sistema di competenze del gruppo di lavoro e la parallela crescita del sistema di competenze individuali Esprime l evoluzione del campo, la crescita del sistema sovraindividuale come soggetto sociale organizzato È la testimonianza della formazione e trasformazione in qualcosa di diverso dalla somma degli individui che vi fanno parte

20 LEADERSHIP È la variabile di snodo tra le variabili strutturali (obiettivo, metodo, ruoli) e le variabili processuali (clima, comunicazione, sviluppo) È una funzione di equilibrio tra membership e groupship

21 LA LEADERSHIP È L influenza interpersonale esercitata da un principe in una determinata situazione e rivolta in direzione del conseguimento di uno o più obiettivi specifici N.Machiavelli, 1513 La leadership è l attività volta ad influenzare le persone che si impegnano volontariamente su obiettivi di gruppo A. Ezioni, 1961

22 GLI STUDI SULLA LEADERSHIP SI SONO INCENTRATI SU: Caratteristiche del leader Caratteristiche dei membri del gruppo Caratteristiche della situazione contingente Caratteristiche dei membri del gruppo in relazione con la situazione contingente

23 LA LEADERSHIP IMPLICA ALCUNE FUNZIONI: generare e mantenere il livello di impegno dei singoli e del gruppo Orientare gli sforzi del gruppo verso la sua sopravvivenza e gli obiettivi Gestire i compiti e le relazioni del gruppo Facilitare e mantenere l appartenenza

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