Milano: la Borsa. Il Circolo dell Investitore

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1 Milano: la Borsa Il Circolo dell Investitore 28 ottobre

2 MIBTEL: 14633p Ciclo Generazionale (3-5 lustri, da minimo a minimo) (half Ciclo di Lungo Periodo (3-5 anni, da minimo a minimo) 05 Q2 Q3 Q Q2 Q3 Q Q2 Q3 Q Q2 Q3 Q Q2 Q3 Q Q2 Ciclo di Medio Periodo (3-5 trimestri, da minimo a minimo) Aug Sep Oct Nov Dec 2008 Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec 2009 Feb Mar Apr Ciclo di Breve Periodo (3-5 mesi, da minimo a minimo) August September October Ciclo di Brevissimo Periodo (3-5 settimane, da minimo a minimo) December Niente di nuovo sotto il lampione (anche del sole, infatti, non v è più traccia ). Tutte le barre tornano ad assumere un color rosso sangue che non lascia certo sperare in alcunché di buono per i prossimi giorni. Si navigava a vista prima, si naviga a vista ora e si navigherà a vista ancora. Almeno sin quando non vi sarà un radicale cambiamento di scenario, un cambiamento di cui, però, oggi v è solo il fantasma. _ Oggi come ieri e come da attese. il Circolo dell Investitore 5 2

3 MIBTEL: -1.47% October venerdì 24 ottobre 2008: 15390p Come si vede, la continuità manca del tutto a quel poco di buono che ogni tanto si fa, mentre non manca per nulla a quel peggio che, come si sa, non ha mai limite. Non credo nemmeno che servano motivazioni particolari per capire che non è certo sulla base di un qualche rilievo tecnico che le cose possano andar meglio di quanto stiano movendosi ora. Se può consolare, però, si può constatare che la chiusura odierna è solo uno 0.25% circa sotto i valori di chiusura del 10 ottobre (due settimane fa): quanto meno, insomma, possiamo dire che il tempo scorre, non accade mai nulla di buono (perché i rimbalzi non sono certo qualcosa di buono), ma almeno non crolliamo di schianto come, invece, accadeva in passato (in due sole settimane, dal 26 settembre al 10 ottobre, s è perso il 25%!). Non può consolare, ovvio, ma è un dato che consente di credere che un qualche appiglio è ancor possibile trovarlo. Certo che una volta trovato l appiglio, bisognerà poi trovare anche la forza per risollevarsi e cercarla sul nostro mercato è del tutto inutile: su quest ultimo, infatti, non c è proprio 3

4 nulla che possa prendersi il fardello sulle spalle e portarne il cuore oltre l ostacolo. Si guarderà altrove, insomma, ed in particolare a quell America che, volenti o nolenti, resta ancora il solo faro dei mercati finanziari. L onda partita nella notte sui mercati asiatici, spintasi verso occidente, s è abbattuta sull Europa, ma non è detto che mantenga analoga forza anche sull altra sponda dell Oceano. Al momento è presto per saperlo, ma abbiamo tutto il fine settimana per rendercene conto al meglio. lunedì 27 ottobre 2008: 14852p Nello scorso fine settimana c eravamo lasciati col dubbio di quel che sarebbe potuto accadere al mercato americano ed oggi è possibile aggiungere che, almeno sin qui, a differenza di quant accaduto sul mercato italiano, lo S&P500 non ha rotto i propri minimo del 10 ottobre. Quanto possa durar la cosa non è dato saperlo (già questa sera, infatti, si potrebbe finir sotto tale soglia), ma una convinzione è comunque possibile trarla: il mercato americano è, probabilmente, più forte del nostro e dovrebbe difendersi comunque meglio di quest ultimo (d altra parte, tutto ciò era già evidenziato dai percorsi campione). Sul nostro, invece, fa capolino un segnale nuovo che è, sotto certi aspetti, confortante: le discese non hanno più corpo. Si scende, cioè, sin dall apertura (per quel che avviene su altri mercati), ma si finisce per chiudere sostanzialmente sui livelli della stessa, dopo aver ballato molto in corso di seduta. Come dir che si scende in base a quel che fanno gli altri prima di noi (gli americani la sera e gli asiatici la notte), ma alla fine si resta nell incertezza di chi non sa bene cosa fare sulle prospettive di quel che potrebbe accadere, non già a noi, bensì agli altri. Il dato è, in parte, positivo perché è del tutto evidente, ormai, che siamo a rimorchio : possiamo sperare che gli altri dopo averci trascinati al ribasso possano anche farlo al rialzo. La sola soglia che, tuttavia, oggi conta è quella su cui s è chiusa la scorsa settimana: punti circa. E la sola seduta che conterà sarà quella di venerdì prossimo. Poi poi ci saranno le elezioni americane e forse anche un deus ex machina più concreto di quel che i sondaggi oggi promettono. D altra parte, se è necessario cambiare, ci vorrà pur qualcuno che inizi a farlo. martedì 28 ottobre 2008: 14633p S era scritto ieri: La sola soglia che oggi conta è quella su cui s è chiusa la scorsa settimana: punti circa. E la sola seduta che conterà sarà quella di venerdì prossimo. Purtroppo, s è scelto di fare il peggio possibile: con un massimo (sin qui settimanale), in apertura, superiora ai 15300p ed un minimo, in chiusura, sui minimi 4

5 di periodo in area 14600p. In conclusione: tanto il grafico quanto l indicatore MACD fanno sincera pena e non promettono nulla di buono! Non solo: se fino a ieri i ribassi non avevano corpo, quello odierno ne ha e ne ha eccome! Se poi pensiamo che in Germania hanno chiuso con un +10% e che in America alle si veleggiava tranquillamente in territorio positivo, beh possiamo anche concludere che non siamo neanche più a rimorchio, ma abbandonati al nostro triste destino. Dovessimo proseguire lungo questa strada, sarebbe pertanto facile aggiunger che la cosa più probabile è un nuovo crollo dell indice, come quelli che si sono visti negli scorsi giorni. Quale allegria, eh? Ma è giusto proseguire sulla strada che s è sin qui delineato? Onestamente non lo credo, sempre che nel resto del mondo non si vada a far, domani, quel che abbiano fatto, oggi, noi: il nostro mercato è nettamente più debole degli altri ed in particolare di quello americano, ma che sia del tutto solo e ramingo farebbe invero un po specie. Salvo non pensare, come qualcuno oggi ha preso a far seriamente, che il nostro paese non faccia più parte del salotto buono d Europa: il differenziale di rendimento tra i nostri titoli di stato e quelli tedeschi, negli ultimi dieci anni, non è mai stato così alto come oggi. Tutto potrebbe essere, ovviamente, ma tra il potrebbe essere ed il sarà c è ancor quella leggera differenza che ci consente di guardare al futuro con la necessaria freddezza. D altra parte davamo per scontato che si sarebbe potuti scendere nella prima parte della settimana e che poi, probabilmente, ci si sarebbe impiantati senza che accadesse nulla di particolare in chiusura della stessa. La prima parte, quella che ci portava a martedì, s è chiusa secondo attese, la seconda, quella che ci porterà a venerdì, s aprirà domani: è ben difficile, a quest ora, poter dire di più di quel che s è detto sin qui. Non siamo piazzati bene, è vero, ma non è detto che questo possa esser decisivo sul risultato finale. Di certo, non aiuta a sollevare il morale, ma per quello credo proprio che ci voglia ben altro che una qualsiasi chiusura di seduta. il Circolo dell Investitore 5