La riforma pensionistica: gli effetti sulla gestione del personale

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1 La riforma pensionistica: gli effetti sulla gestione del personale Avv. Domenico Noviello Cnel, 9 maggio

2 Le nuove pensioni Dal 1 gennaio 2012 e con riferimento ai lavoratori che maturano i requisiti a decorrere dalla stessa data, sono applicabili esclusivamente due tipologie di pensione: PENSIONE DI VECCHIAIA PENSIONE ANTICIPATA DIFFERIMENTO MEDIO DEI REQUISITI PENSIONISTICI DI 4 / 5 ANNI 2

3 Le nuove pensioni: ALCUNE CRITICITA 1 CRITICITA Lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro e che rischiano di trovarsi senza pensione e senza lavoro 2 CRITICITA Rischio di una riduzione significativa di posti di lavoro per i giovani 3 CRITICITA Allungamento della permanenza in azienda di lavoratori anziani 3

4 Le nuove pensioni: 1 CRITICITA 1 CRITICITA Lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro e che rischiano di trovarsi senza pensione e senza lavoro In eni: lavoratori in mobilità di cui all art. 4 e 24 L. n. 223/91 (circa persone) 4

5 Secondo la Riforma Monti-Fornero Le precedenti regole pensionistiche continuano ad applicarsi ai lavoratori che, ancorché maturino i requisiti dopo il , sono collocati in mobilità ordinaria: sulla base di accordi sindacali stipulati anteriormente al che maturino i requisiti entro il periodo di mobilità ordinaria 5

6 Secondo la Riforma Monti-Fornero Tali beneficiari potranno definirsi tali sempre che ciò avvenga: NEI LIMITI DELLE RISORSE ECONOMICHE sono state stanziate tetti annui di spesa quantificati per gli anni (per il 2013: 245 milioni) SULLA BASE DELLA DATA DI CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO il monitoraggio delle domande da parte dell Inps avviene sulla base della data di cessazione del rapporto di lavoro ENTRO IL NUMERO MASSIMO INDICATO CON DECRETO entro il , viene con decreto interministeriale individuato il numero massimo di beneficiari (65mila???) 6

7 Eni di fronte a questa criticità ha previsto: Accordo di mobilità del CRITERIO DI APPLICAZIONE: raggiungimento dei requisiti pensionistici di anzianità o vecchiaia entro un limite massimo di 7 anni dalla risoluzione del rapporto di lavoro CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA: in caso di mutamenti del regime pensionistico, impegno di eni a maggiorare quanto erogato a titolo di incentivo all esodo 7

8 Di cosa beneficia il lavoratore nei 7 anni dopo l uscita dalla società: ENI Indennità sostitutiva del Preavviso (6 / 8 mesi) INPS Indennità di Mobilità (per 3/4 anni) erogata dall Inps + Contribuzione figurativa erogata dall Inps max 7 anni ENI Periodo residuo: Importo pagato da Eni nell incentivo all esodo + Contribuzione figurativa pagata da Eni direttamente all Inps ENI Clausola di garanzia (per mutamenti del regime pensionistico)

9 Cosa fa eni: clausola di salvaguardia Qualora intervenissero mutamenti nell attuale regime pensionistico, Eni SpA maggiorerà quanto erogato come incentivo all esodo, e sempre al medesimo titolo: di un importo pari all ultima indennità di mobilità percepita, per tutto il periodo intercorrente tra la data di decorrenza del trattamento pensionistico prevista nel citato verbale di risoluzione e il nuovo termine di decorrenza del trattamento pensionistico; di un importo pari all eventuale differenza tra l incentivo percepito al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e il nuovo importo di incentivo ricalcolato tenendo presente il nuovo termine di decorrenza del trattamento pensionistico di un ulteriore importo pari alla contribuzione volontaria, nell esclusiva ipotesi che alla data di raggiungimento dei requisiti pensionistici previsti al momento della risoluzione del rapporto di lavoro si rendano necessari ulteriori versamenti contributivi per la maturazione dei requisiti minimi di pensione 9

10 Prima della riforma pensionistica Per cui mentre prima: CESSAZIONE RAPPORTO DI LAVORO PERIODO DI MOBILITA PERIODO DI CONTRIBUZIONE VOLONTARIA PENSIONE Fino a un max di 7 anni 10

11 Dopo la riforma pensionistica Per i lavoratori collocati in mobilità da eni (in base all intesa sindacale) che NON rientrano tra i salvaguardati, si applicano le nuove regole pensionistiche e opera la clausola di salvaguardia CESSAZIONE RAPPORTO DI LAVORO PERIODO DI MOBILITA PERIODO DI CONTRIBUZIONE VOLONTARIA Ulteriore periodo di attesa (almeno 3/4 anni) PENSIONE Fino a max 7 anni 11

12 COSA SAPPIAMO STANNO IPOTIZZANDO DI REALIZZARE LE ALTRE AZIENDE SE I LAVORATORI NON RIENTRANO TRA I XXmila SALVAGUARDATI POSSIBILE RIENTRO IN AZIENDA CONGEDO RETRIBUITO (sostenuto in autofinanziamento dal Fondo esuberi fino alla maturazione dei requisiti pensionistici) INTERVENTO DEI FONDI DI SOLIDARIETA 12

13 Le nuove pensioni: 2 CRITICITA 2 CRITICITA RISCHIO DI UNA RIDUZIONE SIGNIFICATIVA DI POSTI DI LAVORO PER I GIOVANI In eni: l accordo di mobilità del prevede anche un graduale inserimento in azienda di giovani neo diplomati e neo laureati 13

14 Le nuove pensioni: 2 CRITICITA Accordo eni del MOBILITA NUOVI GRADUALI INSERIMENTI uscita di lavoratori prossimi alla pensione da stage / tirocini, lavoratori somministrati 14

15 Le nuove pensioni: 3 CRITICITA 3 CRITICITA NUOVE MODALITA DI IMPIEGO DI LAVORATORI ANZIANI CHE PERMANGONO IN AZIENDA In eni: problema dei lavoratori sugli impianti a ciclo continuo/notturno - gruppi di lavoro in corso 15

16 Le nuove pensioni: 3 CRITICITA PUNTI DI ATTENZION E adibizione a mansioni diverse - possibili rivendicazioni di carattere demansionatorio (2103c.c.) Trasferimento vincoli dell art c.c. part time rischio che il lavoratore non dia il proprio consenso 16

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