Cartesio. René Descartes,

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1 Cartesio René Descartes,

2 Il Metodo Cartesio: VS istruzione tradizionale (...per secoli incapace di alcuna conoscenza certa. ) VS retorica VS logica aristotelico-scolastica solo formale La MATEMATICA come modello del sapere (NB: di tutto il sapere, dalla fisica alla morale) mathesis universalis, scienza dell ordine e della misura studio dei rapporti di quantità e proporzionalità

3 Il Metodo Dalla matematica il metodo La 4 regole (Discorso sul metodo, 1637): EVIDENZA ANALISI SINTESI ENUMERAZIONE NB: per Cartesio scienza = certezza assoluta ; es. la FISICA tutti i fenomeni fisici si possono spiegare a partire da pochi principi

4 Il Dubbio radicale 1^ Med Come poter acquisire la certezza? PRIMA passare attraverso dubbio generale NB: Cartesio NON è scettico sua fiducia nelle possibilità della ragione umana! SE condotta attraverso il metodo Il Dubbio = assumere come falsa qualsiasi opinione su cui sia possibile sollevare anche il minimo dubbio

5 Il Dubbio radicale Due fasi principali del Dubbio radicale: 1. su Oggetti dei SENSI hp del sogno 2. su Oggetti dell INTELLETTO hp del dio ingannatore ( genio maligno )

6 Il Dubbio radicale NB: OK, i sensi dimostrano la loro fallibilità per esperienza (es. prospettiva, illusioni ottiche ecc.)... MA + arduo dubitare es. cognizioni matematiche; esse reggono anche alla prova del sogno (2+2=4) QUI è vero dubbio? Per alcuni interpreti sì SE Dio (o il genio) può cambiare le regole della logica, legittimo il dubbio su matematica. Per altri Cartesio non mise mai in dubbio la matematica (quindi esercizio retorico )

7 2^ Il Dubbio radicale superato nel Cogito... MA allora..non v è al mondo nulla di certo (= scetticismo)? NO! PRIMA certezza = fondamento sicuro pro mia conoscenza il COGITO...di tutto posso dubitare tranne del fatto di star dubitando ovvero del fatto che sto pensando quindi di esistere! Ego cogito, ergo sum, sive exisisto =...io sono, io esisto è necessariamente vero ogni volta che lo dico! Med

8 Cogito ergo sum Che cosa sono io? pur rinunciando a tutte le determinazione tradizionali (dubbio!), scopro la verità di ciò che in fondo sono io: Qualcosa (una sostanza) che pensa = RES COGITANS Che cosa significa essere una cosa che pensa? significa essere una cosa (res) che agisce così: dubita, intende, afferma, nega, vuole, non vuole, immagina e anche SENTE NB: pensare = avere idee

9 Cogito ergo sum Io-penso = anche: io sono capace di sensazione (= ho un tipo di ID x che chiamo sensazione) OK, MA da qs cosa ne deduco sui corpi? NB: sensazione è sia 1) consapevolezza di sentire (pensiero), sia 2) contenuto della sensazione (sensi) 1. la via del pensiero è certa, quella dei sensi NO (vedi prima: dubbio!) col solo pensiero concepisco che corpo = ESTENSIONE Corpi = cose dotate di estensione = RES EXTENSA DUALISMO

10 Cogito ergo sum Io penso : DUALISMO = Res Cogitans (pensiero, anima, spirito...) // Res Extensa (corpi) = io sono uno spirito... (anima, ecc.)...+ ho un corpo NB: con il dubbio C. ha demolito tutto a partire dal cogito deve ricostruire il mondo

11 Chiarezza e distinzione 3^ Med Come procede Cartesio? 1) Criterio di verità = chiarezza e distinzione! Un idea è vera SE chiara & distinta tutte le idee percepite chiaramente e distintamente sono vere = esistono OK, mettiamo alla prova il criterio C&D con il Dubbio radicale: VS Ogg. dei sensi: per C., nulla di ciò che percepisco con i sensi è C&D! Quindi l hp sogno non confuta il criterio. VS Ogg. dell intelletto: per C. QUI sì c è l evidenza MA Q? come sconfiggo l hp del genio maligno? C. ha bisogno di dimostrare l esistenza di Dio! [ perché?]

12 Dimostrare l esistenza di Dio C. ha bisogno di dimostrare esistenza di Dio: per poter fondare le verità matematiche 3. questa è per C. scienza: un edificio (albero) fondato su 1 principio assoluto (cogito = C&D) + edificato pro metodo rigoroso per poter partire dal cogito (= punto archimedeo ) e, a colpi di C&D ricostruire l intero edificio del sapere!

13 Le idee 3^ Med NB: Pensare = avere delle idee 3 tipi di idee (Q? Dio, che tipo di idea è? Per C. deve essere innata): 1. Innate: sembrano provenire dalla mia stessa natura (es. pensiero, verità ) Avventizie: sembrano provenire da cose fuori di me (es. colore, sole ) Fattizie: sembrano invenzioni prodotte da me (es. ippogrifo) MA ogni idea ha in sé 2 aspetti diversi, comporta il riferimento a 2 diverse realtà : A. Realtà FORMALE: in q. alla loro forma, cioè in q. sono tutte modi del mio pensiero, tutte le ID procedono allo stesso modo B. Realtà OGGETTIVA: MA in q. realtà oggettiva corrispondente, le ID sono diverse! quanta realtà oggettiva contiene 1 idea? Es. accidenti < sostanze

14 1^ Prova esistenza di Dio 3^ Med La CAUSA deve contenere in sé tanta realtà oggettiva almeno quanto l EFFETTO (NB: C. lo propone come C&D); ovvero: La CAUSA di 1 ID deve possedere tanta realtà formale quanta è la realtà oggettiva dell ID stessa a) b) c) SE ID di Dio = sostanza infinita, eterno, onnisciente, onnipotente, sovrano d) IO ho qs ID di Dio (C&D), MA NON posso esserne la causa QUINDI la causa della mia ID di Dio non può che essere Dio stesso! SE di tutte le ID che ho, IO (= finito, imperfetto) posso essere la CAUSA......MA allora, dell ID di Dio (sostanza infinita) IO NON posso essere la causa, in q. sono una sostanza finita

15 2^ Prova esistenza di Dio A partire dal concetto di causa efficiente : Q?: IO, che ho l ID di Dio potrei esistere SE Dio non esistesse? SE IO fossi l autore di me stesso NON mi sarei mica creato imperfetto, finito! Obiezione: magari ce la fai a darti l essere, ma non le perfezioni Cartesio: è molto + difficile darsi l E dal nulla, che darsi qualche perfezione! In quanto mio E = E sostanziale // perfezioni = attributi, accidenti della sostanza NB: tipico arg. a posteriori almeno IO esisto (ego cogito), quindi impossibile il regresso infinito della causa

16 3^ 3^ Prova esistenza di Dio Med Prova a priori applicazione del criterio C&D all ID di Dio SE riconosco in maniera C&D un attributo di una mia ID tale attributo dovrà appartenere alla cosa a cui corrisponde quell ID a) SE concepisco ID di Dio = infinito, onnipotente = perfettissimo b) c) SE perfezione: qc che esiste > qc che NON esiste d) QUINDI Dio, che ha tutte le perfezioni, esiste (= ha anche la perfezione dell esistenza; Q? MA l esistenza può essere una perfezione, cioè un attributo come gli altri?) ALLORA sarebbe auto-contraddittorio avere ID di Dio (perfettissimo) e pensare alla NON esistenza di Dio!

17 Verità ed errore Ora: da ID di Dio (di cui dim. esistenza) a possibilità di conoscenza VERA sul mondo 1. ID Dio = E con tutte le perfezioni (inf. buono, ecc.) Quindi SE esiste, è impossibile che egli mi inganni! (C. th inganno = fonte imperfezione) 2. Criterio C&D mi è naturale, evidente per C. Dio, che esiste e NON ci inganna, ci garantisce della validità del criterio C&D OK MA allora come è possibile l ERRORE?

18 4^ Verità ed errore Med def. ERRORE = assenso dato a qualcosa NON C&D Errore = esperienza della mia finitezza NB: l errore NON è qc in noi siamo pur sempre creati da Dio! MA l errore NON è qc, bensì una mancanza, un difetto (dell uso) della nostra facoltà conoscitiva Nulla (NON-E) < Uomo < Dio (E); errore (= scambiare il NON-E per E) è fare l esperienza del nulla nella ns condizione di finitezza!

19 Verità ed errore 4^ Med Da cosa deriva l errore dal pdv metafisico? Intelletto = facoltà di conoscere LIMITATO! Vero scienziato NON dà mai assenso alle ID NON C&D! (= non crede nelle cose corrispondenti) Volontà = facoltà di scegliere, agire INFINITA LIBERTA! = posso dare consenso a qc di cui NON ho ID C&D (= fuori dalla portata ns intelletto) qs è l ERRORE!

20 Deduzione dell esistenza dei corpi Strategia di C.: Prima analizza l essenza dei corpi quindi ne dimostra l esistenza; dato che certezza = C&D, SE è poss. qualche cognizione C&D sui corpi possono esistere; altrimenti, NO! Come procede? confrontando le due facoltà umane: intelletto immaginazione L intelletto è essenziale per il mio IO (= res cogitans), NON così l immaginazione dunque come spiegarla? Spiegare l immaginazione per C. è la via per dedurre l esistenza dei corpi = dimostrare loro esistenza a partire da ciò che è certo = fondare la ns possibilità di conoscenza certa su di essi

21 Deduzione dell esistenza dei corpi 5^ Med Ragionamento: 1. Che cosa concepisco C&D dei corpi? la loro cognizione geometrica : a. estensione (partizione, grandezza, figura, movimento = durata) b. NB: estensione = unica concezione C&D sui corpi dovrà essere essenza dei corpi 2. QS cognizione geometrica è l Essenza = la possibilità (dell esistenza) delle cose materiali (corpi) a. 3. SE concepisco C&D l essenza dei corpi quegli attributi (estensione, ecc.) sono veri MA ORA: come passare dall essenza all esistenza?

22 Deduzione dell esistenza dei corpi 6^ Med Cfr. Intelletto // Immaginazione def. Immaginazione = applicazione della facoltà conoscente al corpo che le è intimamente presente Es. posso concepire fig. complessa ( chilogono ), MA non immaginarla Intelletto è essenziale per mio IO (= res cogitans), NON così immaginazione quindi è probabile che IMM dipenda da qc che è diverso dal mio spirito quindi è verosimile che IMM dipenda da unione spirito + corpo quindi è probabile che esista almeno il mio corpo come spiegare sennò il fenomeno dell immaginazione? mio corpo = origine delle ID che NON sono C&D = sensazione NB: fin qui l esistenza del mio corpo è probabile MA come certezza?

23 Deduzione dell esistenza dei corpi 6^ Med Ego cogito = io penso MA anche immagino e sento: immaginare, sentire sono miei modi di essere che implicano la mia passività = hp che IO NON sia la causa di ciò che sento (vedi es. chilogono, ne ho il concetto, NON l immaginazione, perché allora evidentemente essa non dipende da me ) quindi, qual è la causa? DIO mi ha dato l inclinazione a credere che le ID delle cose corporee siano prodotte in me da cose realmente esistenti fuori di me Dio: 1) è inf. buono = NON inganna, 2) esiste, l ho dim. SE mi ha dato qs inclinazione a credere le cose corporee esistono! qs è la dim dell esistenza delle cose corporee NB: la sensazione, l immaginazione (= nostri modi di E) ci dicono che le cose esistono, MA NON ci permettono di conoscere come esse sono! conoscenza vera è solo attraverso l intelletto ciò che è C&D dei corpi (= matematica e geometria)

24 Deduzione dell esistenza dei corpi MA a che cosa serve la Sensazione? NON funzione conoscitiva ( solo intelletto per C.) MA funzione pratica! = per l auto-conservazione del ns corpo Il ns corpo per C. è una macchina, spesso difettosa (= mortale) NB: tra anima (mente, spirito) // corpo intima unione psico-fisica

25 Meccanicismo e spiritualismo Meccanicismo Realtà corporea, mondo dei corpi Dio NON ha fatto il mondo con noi come scopo, MA per manifestare la sua infinità e perfezione VS antropocentrismo e finalismo (aristotelici) // Spiritualismo Essere umano ( cogito ergo sum )

26 Meccanicismo e spiritualismo Che cos è vero nel mondo che esperiamo? tutto è giudicato in base alle ID C&D in noi + Metodo (= corretto uso ragione) VERO è solo ciò che produce in noi ID C&D! Le qualità sensibili NON esistono! (= NON hanno alcuna realtà corrispondente al di fuori dell idea NON C&D nella mente del soggetto, in cui producono sensazioni oscure e confuse) [ cfr. Galilei] Di cosa abbiamo ID C&D (= matematizzabili, geometrizzabili, quantificabili)? ID C&D solo delle modificazioni dell estensione corporea! Esiste oggettivamente (= sostanzialmente, NON solo come ID confusa in me) solo l estensione dei corpi, e non altro

27 La Fisica Estensione = è la sola realtà sostanziale dei corpi matematizzabile! Ne conseguono: corpo = spazio NON esiste il vuoto (cfr. Aristotele) infinita divisibilità della materia (cfr. Democrito ) indefinita estensione del mondo corporeo (cfr. Bruno) sostanza terrestre = sostanza celeste (cfr. Galilei) unico mutamento vero = moto locale movimento è IN ciò che si muove (NON in ciò che muove) C. costruisce una fisica matematica in cui le proprietà dei corpi sono dedotte dalle proprietà geometriche dello spazio

28 La Fisica Dio ha creato il mondo: Dio è causa prima del moto = ha impresso al mondo una determinata quantità di moto Dio ha decretato per sua volontà i principi della fisica qs decreti sono immutabili MA anche Dio avrebbe potuto decretare diversamente! (qs = onnipotenza per C.) Il mondo è una macchina perfetta = immenso organo di trasmissione del moto iniziale! la cui perfezione riflette la perfezione del creatore gli animali sono delle macchine......il corpo umano è una macchina! Le qualità, le finalità (anche: la libertà) sono espulse dal mondo materiale-esteso, in q. sono negli spiriti (res cogitans)

29 Rapporto anima-corpo Come avviene l interazione corpo-mente? NB: 2 sostanze ontologicamente distinte problema! Nel corpo umano (NB: il solo corpo + anima) ghiandola pineale NB: le passioni NON si possono sopprimere con un atto di volontà... MA attraverso il pensiero razionale posso limitare la loro forza Corpo passioni Ghiandola pineale volizioni Anima

30 La morale Morale provvisoria (Discorso sul Metodo): conformismo prudenza auto-dominio Principi a fondamento della morale (Lettere a Elisabetta del Palatinato): Esiste Dio Anima immortale // Corpo mortale Grazie al metodo conoscenza Fisica L individuo è solo una piccola parte del tutto Bene morale = virtù = fare ciò che si giudica migliore e sforzarsi di conoscerlo bene!

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