Fisiopatologia della Termoregolazione
|
|
- Demetrio Di Carlo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Fisiopatologia della Termoregolazione Sono detti omeotermi gli esseri viventi (mammiferi e uccelli) capaci di mantenere costante la loro temperatura corporea. La temperatura corporea fisiologica è geneticamente determinata. Nell uomo: Temperatura 37 C Minime oscillazioni nelle 24 h Nella donna in età feconda variazioni della temperatura corporea in relazione al ciclo mestruale: Abbassamento di circa 0.5 C nel periodo preovulatorio Innalzamento di circa 0.5 C con l ovulazione Tale aumento permane fino alla comparsa del flusso mestruale
2 Termoregolazione Il meccanismo della termoregolazione consente l omeostasi della temperatura corporea attraverso un corretto bilancio tra: Termogenesi (produzione di calore) Termodispersione (dissipazione del calore) La termoregolazione è controllata dai centri termoregolatori ipotalamici cui pervengono: Segnali locali - temperatura del sangue circolante nel distretto ipotalamico Segnali periferici temperatura dei distretti periferici rilevata da termocettori superficiali e profondi che sono connessi al SNC.
3 Termogenesi L organismo può produrre calore attraverso l attività metabolica di tutte le sue cellule. L energia chimica degli alimenti (particolarmente carboidrati e lipidi) è immagazzinata in molecole di ATP ad alto contenuto energetico. Le ATPasi (attivate da Ca 2+, Na +, K + ) trasformano l ATP in ADP+Pi. La produzione di calore è il risultato di Processi involontari principalmente l azione sul metabolismo di alcuni ormoni (tiroidei, adrenalina, glicocorticoidi). Processi volontari la contrazione muscolare.
4
5 Metabolismo Basale Il Metabolismo basale corrisponde al calore (espressione del metabolismo energetico) prodotto da un soggetto a digiuno, in condizione di riposo ed in ambiente termicamente neutro. Unità di misura è la caloria (c) calore necessario per aumentare di 1 C la temperatura di 1gr di acqua (da 14.5 a 15.5 C). Il fabbisogno giornaliero è di circa c. Per una misura indiretta del metabolismo basale si determina il quoziente respiratorio (Q.R.) Volume CO 2 / Volume O 2
6 Termodispersione Il calore in eccesso è dissipato attraverso diverse vie. La cute è certamente la via più efficiente Per l estensione della superficie di scambio Per la vasodilatazione periferica Per la costante evaporazione del sudore (perspiratio insensibilis) Il calore è inoltre dissipato Con la respirazione Con l emissione di feci ed urina Con l introduzione di cibi e bevande fredde Gli scambi di calore possono avvenire essenzialmente per Conduzione Convezione Irraggiamento Evaporazione
7 Centri Termoregolatori Sono localizzati nella regione preottica dell ipotalamo e costituiti da neuroni sensibili alle variazioni di temperatura rispetto alla temperatura di riferimento (nell uomo 37 C). Neuroni W (sensibili a segnali termici al di sopra e al di sotto dei 37 C) Neuroni I (insensibili agli stimoli termici) Neuroni w (effettori della termodispersione) Neuroni c (effettori della termogenesi) Il modello proposto da Hammel nel 1965 definisce la termoregolazione come bilancio di stimoli eccitatori ed inibitori sui centri termoregolatori e che determinano una risposta Termodispersiva (segnali termici > 37 C) Termoconservativa (segnali termici < 37 C)
8
9 Ipertermie e Ipotermie non febbrili Sono così denominate le condizioni di aumento o diminuzione della temperatura corporea rispetto al valore di riferimento. Possono essere di origine Esogena Endogena Ipertermia di origine endocrina Nell ipertiroidismo, l aumento dei livelli di orm. tiroidei induce: Aumento della sintesi delle ATPasi (aumenta l espressione genica) Stimola il rilascio di cationi Stimola la lipolisi
10 Ipertermia maligna L'ipertermia maligna (IM) è una malattia genetica dei muscoli scheletrici caratterizzata da una risposta ipermetabolica a potenti gas anestetici volatili (alotano, sevoflurano, desflurano e succinilcolina). Raramente si manifesta dopo stress fisici secondari ad un eccessivo esercizio oppure al calore. E una malattia autosomica dominante (frequenza 1:3000) con crisi ipertermiche improvvise (anche > 46 C) nei soggetti affetti. Le modificazioni patofisiologiche della IM sono dovute a un aumento non controllato del calcio mioplasmico, che innesca processi biochimici legati all'attivazione muscolare. A seguito della deplezione di ATP viene compromessa l'integrità della membrana muscolare, che produce iperkalemia e rabdomiolisi. Geneticamente eterogenea, l ipertermia maligna è principalmente dovuta a mutazioni del gene RYR1 (19q13.1) che codifica il recettore della rianodina, proteina trasmembrana che regola l omeostasi del calcio.
11
12 La febbre Distinta dalle patogenetico. altre forme di ipertermia per il peculiare meccanismo Un alterazione termoregolatori funzionale e reversibile dei neuroni dei centri Il decorso prevede: Fase del rialzo vasocostrizione) termico (sensazione di freddo, brividi, pallore e Fase del fastigio (la temperatura si stabilizza su valori superiori a quello di riferimento) Fase della defervescenza (sensazione abbassamento della temperatura) di caldo, sudorazione, Nella febbre temperatura: si possono riconoscere andamenti caratteristi della F. continua (rialzo costante nel periodo del fastigio) F. remittente (oscillazioni superiori ad 1 C nel periodo del fastigio, senza defervescenza) F. intermittente (periodi di ipertermia si alternano a periodi di apiressia)
13
14
15 Fisiopatologia generale endocrina Gli ormoni sono storicamente indicati come sostanze prodotte da ghiandole prive di dotti escretori (endocrine) e versati nel sangue che li veicola agli organi bersaglio su cui esercitano la loro azione. Il meccanismo di azione degli ormoni è in realtà comune ad un numero crescente di molecole prodotte necessariamente endocrini) da cellule e tessuti diversi (non Neurotrasmettitori Citochine I meccanismi di trasmissione del segnale possono essere molteplici Autocrino Paracrino Endocrino Intracrino Neurocrino Neuromodulatore Tutti sono espressione della necessità di comunicazione tra le cellule che concorrono a costituire un organismo pluricellulare complesso.
16 Le molecole ormonali In base alla loro natura chimica si distinguono: Ormoni di natura proteica (o. crescita, insulina, glucagone) e peptidica (ipotalamici, ipofisari, ecc.) Ormoni steroidei (glicocorticoidi, mineralcorticoidi, gonadici) Ormoni derivati da aminoacidi (tiroidei, adrenalina e noradrenalina) L Endocrinologia è la disciplina che studia la biosintesi, secrezione, trasporto e azione degli ormoni in condizioni fisiologiche ed in presenza di alterazioni patologiche. Moltissimi sono gli ormoni prodotti e le funzioni da essi regolate.
17 Meccanismo di azione ormonale Il meccanismo di azione degli ormoni può essere schematizzato in una serie di eventi successivi: Biosintesi dell ormone Secrezione Trasporto Interazione dell ormone con specifici recettori delle cellule bersaglio Azione (innesco della risposta da parte della cellula con meccanismi di modulazione dell espressione genica) Effetto (con modificazioni indotte dall azione dell ormone che investono l intero organismo).
18 Biosintesi degli ormoni (1)
19
20 Biosintesi degli ormoni (2)
21 Secrezione e Trasporto Esocitosi (o. peptidici) Diffusione (o. steroidei) Ritmo circadiano O. Idrosolubili veicolati come soluti nel plasma O. Liposolubili- veicolati da proteine plasmatiche (albumina, altre proteine plasmatiche)
22 Trasduzione del segnale La trasduzione del segnale ormonale è operata da specifici recettori, talora presenti sulla superficie delle cellule bersaglio. I recettori sono molecole proteiche complesse caratterizzate da: Elevata specificità per l ormone (capacità di legame) Elevata affinità per l ormone (forza di legame) Il processo di trasduzione del segnale è un processo complesso che vede coinvolti: Molteplici mediatori citoplasmatici attivati secondo un modello di eventi a cascata Fenomeni di fosforilazione e defosforilazione delle proteine coinvolte che modulano il processo di trasduzione Attivazione dell espressione di geni ormono-responsivi mediata da specifici fattori trascrizionali attivati dalla trasduzione del segnale ormonale.
23 Recettori per gli ormoni proteici (1)
24
25 Recettori per gli ormoni liposolubili (steroidei e tiroidei)
26 Ipotalamo e Ipofisi
27
28
29 Controllo ipotalamo-ipofisario Ipotalamo e ipofisi hanno un ruolo centrale nel complesso meccanismo di regolazione del sistema endocrino.
30 Ipofisi anteriore (Adenoipofisi)
31
32 Ipofunzioni endocrine (1) La ridotta produzione di ormone/i da distinta in: parte di una ghiandola può essere Ipofunzione primaria alterazione che coinvolge il parenchima ghiandolare Ipofunzione secondaria conseguente ad un difetto nella stimolazione Le ipofunzioni primarie possono dipendere da: Agenesia o malformazione Processi distruttivi a carico del parenchima ghiandolare Infezioni Neoplasie Malattie autoimmuni Difetti circolatori (ischemie, fenomeni emorragici) Alterazioni genetiche (mutazioni inattivanti di geni che codificano per orm. Proteici o enzimi coinvolti nella sintesi di orm. Steroidei) Deficienze alimentari
33 Ipofunzioni endocrine (2) Le ipofunzioni secondarie sono il risultato di una alterazione dei meccanismi che regolano la produzione dell ormone da parte di una ghiandola. E una situazione tipica delle ghiandole la cui attività è controllata dall asse ipotalamo-ipofisario: L assente o ridotta produzione di un dato fattore di rilascio ipotalamico o ormone ipofisario può avere come effetto la ridotta produzione di ormone da parte della ghiandola bersaglio
34 Ipofunzioni endocrine (3) Ipofunzioni secondarie possono essere il risultato di: Difetti recettoriali Difetti post-recettoriali Le alterazioni a carico dei recettori sono quasi sempre dovute a mutazioni. Nanismo di Laron epatociti deficienti del recettore per il GH non producono la somatomedina (IGF-1). Sindrome di femminilizzazione testicolare Individui geneticamente maschi non esprimono il recettore per gli androgeni In alcuni casi l alterazione che determina l ipofunzione (difetto post-recettoriale) può essere a carico di uno qualsiasi degli intermedi coinvolti nella trasduzione del segnale.
35 Iperfunzioni endocrine L eccessiva produzione di ormone/i da essere distinta in: Iperfunzione primaria parte di una ghiandola può Iperproduzione eutopica adenoma ghiandolare Iperproduzione ectopica neoplasia capaci di produrre ormoni (sindromi endocrine paraneoplastiche) Iperfunzione secondaria conseguente ad un eccesso nella stimolazione Adenomi ipofisari Malattie autoimmuni Ipertiroidismo su base autoimmune (morbo di Basedow-Graves)
Animali omeotermi Animali poichilotermi (endotermici)
La Termoregolazione Animali omeotermi Animali poichilotermi (endotermici) Cabina di Regia Termocettori superficiali e profondi Neuroni ipotalamici (area preottica), in grado di integrare i messaggi che
DettagliLa T corporea dipende dal bilancio tra produzione, guadagno e perdita di calore. METABOLISMO
TERMOREGOLAZIONE BILANCIO ENERGETICO La T corporea dipende dal bilancio tra produzione, guadagno e perdita di calore. METABOLISMO Gli animali si dividono in: Pecilotermi (invertebrati, pesci, anfibi, rettili):
DettagliFISIOPATOLOGIA TERMOREGOLAZIONE. Metabolismo cellulare Contrazioni muscolari vasocostrizione
TERMOREGOLAZINE PECILOTERMI (eterotermi): animali a sangue freddo (temperatura corporea in equilibrio con quella ambientale) OMEOTERMI : animali a sangue caldo (temp. Corporea piu o meno costante indipendente
DettagliEffetti sistemici della infiammazione
Effetti sistemici della infiammazione La reazione infiammatoria ha effetti prevalentemente localizzati al sito di danno. In alcuni casi può verificarsi anche una reazione sistemica dell organismo mediata
DettagliTERMOREGOLAZIONE. La termoregolazione è sotto il controllo di centri termoregolatori situati nel sistema nervoso centrale:
TERMOREGOLAZIONE Per termoregolazione si intende la capacità dell organismo di mantenere costante la temperatura corporea nonostante le variazioni di quella ambientale. Rappresenta una condizione di equilibrio
DettagliUna risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre
Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre cellule (contatto cellula-cellula) o con strutture extracellulari
DettagliMantenimento dell omeostasi
Sistema Endocrino Ruolo nell omeostasi Ruolo nell esercizio fisico 1. Regolazione del metabolismo 2. Induzione di risposte adattative allo stress 3. Promozione della crescita e dello sviluppo sequenziale
DettagliMantenimento dell omeostasi
Sistema Endocrino Ruolo nell omeostasi Ruolo nell esercizio fisico 1. Regolazione del metabolismo 2. Induzione di risposte adattative allo stress 3. Promozione della crescita e dello sviluppo sequenziale
DettagliTERMOREGOLAZIONE FARMACIA 2012 A.MEGIGHIAN
TERMOREGOLAZIONE FARMACIA 2012 A.MEGIGHIAN POICHILOTERMI OMEOTERMI IPOTALAMO neuroni sensibili alla temperatura area preottica paraventricolare commessura ipotalamico anteriore anteriore dorsomediale area
DettagliLa temperatura corporea LUCA PIETRINI
La temperatura corporea LUCA PIETRINI 1 DEFINIZIONE la temperatura corporea è l espressione della capacità dell organismo di mantenere un equilibrio tra la perdita e la produzione di calore L uomo produce
DettagliOmeostasi e coordinamento funzioni di un organismo
Omeostasi e coordinamento funzioni di un organismo Organismi unicellulari Organismi pluricellulari Scambi attivi con l ambiente esterno Comunicazione elettrica Comunicazione chimica Meccanismi di comunicazione
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliRegolazione metabolica: ruolo degli ormoni
pag. 1 Regolazione metabolica: ruolo degli ormoni La regolazione del metabolismo avviene per azione degli ormoni L effetto degli ormoni si esplica su un numero limitato di proteine: prevalentemente enzimi
DettagliEffetti sistemici della infiammazione
Effetti sistemici della infiammazione La reazione infiammatoria ha effetti prevalentemente localizzati al sito di danno. In alcuni casi può verificarsi anche una reazione sistemica dell organismo mediata
DettagliCOMUNICAZIONE INTERCELLULARE
COMUNICAZIONE INTERCELLULARE TRASFERIMENTO DIRETTO DI SEGNALI CHIMICI E ELETTRICI ATTRAVERSO GIUNZIONI COMUNICANTI COMUNICAZIONE CHIMICA LOCALE (SOSTANZE PARACRINE E AUTOCRINE) COMUNICAZIONE A LUNGA DISTANZA
DettagliCambiamenti durante l esercizio: a mantenere l equilibrio delle funzioni del corpo: OMEOSTASI
Sistema Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato coscientemente Aumento della frequenza respiratoria a Aumento della frequenza cardiaca Aumento
DettagliApparato endocrino. Sistema di comunicazione che utilizza messaggi chimici a conduzione lenta
Apparato endocrino Sistema di comunicazione che utilizza messaggi chimici a conduzione lenta Ipofisi (ghiandola pituitaria) Adenoipofisi Neuroipofisi Neuroipofisi - fibre amieliniche+ pituiciti - nuclei
DettagliSistema Endocrino 1. Principi generali. Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona
Sistema Endocrino 1. Principi generali Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona Obiettivi Principi generali di fisiologia endocrina Meccanismi
DettagliSISTEMA NEUROENDOCRINO
Mantenimento dell omeostasi Nervoso: risposta rapida +! Endocrino: risposta lenta SISTEMA NEUROENDOCRINO Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato
DettagliIl sistema endocrino
Il sistema endocrino Indice delle lezioni: i LEZIONE 1 : Il sistema endocrino LEZIONE 2: Il sistema neuroendocrino: asse ipotalamo ipofisi Le ghiandole surrenali L asse ipotalamo-ipofisi-gonadi LEZIONE
DettagliIl sistema endocrino
Il sistema endocrino (Pelle) (Cuore) (Rene) 1 Comunicazione intercellulare Autocrina La molecola segnale agisce sulla cellula che la secerne Paracrina La molecola segnale agisce sulle cellule vicine a
DettagliCambiamenti durante l esercizio:
Sistema Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato coscientemente Aumento della ventilazione polmonare Aumento della gittata cardiaca Aumento della
DettagliAPPARATO ENDOCRINO. Scambio di informazioni : SISTEMA NERVOSO : mezzo di comunicazione/selettività: assoni e dendriti
APPARATO ENDOCRINO Un sistema di comunicazione tra cellule deputato al controllo ed alla regolazione di numerose funzioni essenziali per la sopravvivenza : omeostasi, crescita, riproduzione Scambio di
DettagliStress. Stress come rottura dell omeostasi
Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Sperimentale Sezione di Fisiologia e Biochimica Stress Termine derivato dalla fisica, introdotto in biologia da Walter Cannon per indicare qualsiasi
DettagliBiochimica Umana. Margherita Ruoppolo BDF56731
Biochimica Umana Margherita Ruoppolo margherita.ruoppolo@unina.it www.federica.unina.it www.federica.eu BDF56731 BIOCHIMICA DEGLI ORMONI Testi consigliati: I PRINCIPI di BIOCHIMICA di LEHNINGER D.L. Nelson
DettagliOscillazioni temperatura corporea. Fisiopatologia della termoregolazione. Metabolismo basale. Omeostasi della temperatura corporea.
fisiopatologia della termoregolazione Temperatura fisiologica Metabolismo basale e Termogenesi Termodispersione Termoregolazione Ipertermie Ipotermie Febbre 37.5 37.0 36.5 Oscillazioni temperatura corporea
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliLe ghiandole endocrine centrali
Le ghiandole endocrine centrali Ipotalamo e ipofisi (ghiandola pituitaria) ghiandole endocrine centrali 1 Ipotalamo e neuroipofisi agiscono come unità per secernere vasopressina e ossicitina La secrezione
DettagliIL SISTEMA ENDOCRINO UNIVERSITA DEGLI STUDI URBINO FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE. Prof.Mauro Andreani 08/marzo/2016
UNIVERSITA DEGLI STUDI URBINO FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE Prof.Mauro Andreani 08/marzo/2016 SECERNERE ALL INTERNO ORMONI(stimolare eccitare) Messaggeri chimici RECETTORE ORMONE-RECETTORE Essenza del sistema
DettagliCORSO DI ENDOCRINOLOGIA SCIENZE INFERMIERISTICHE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI
CORSO DI ENDOCRINOLOGIA SCIENZE INFERMIERISTICHE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI DR. R. GIANNATTASIO ASL NA1 CENTRO LEZIONE 1 ENDOCRINOLOGIA E ORMONI NAPOLI, 01/03/2011 ORMONI SOSTANZE PRODOTTE DALLE
DettagliTRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE
TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE RECETTORI I recettori ormonali sono proteine (spesso glicoproteine) capaci di riconoscere e legare l ormone L interazione tra ormone e recettore è estremamente specifica
DettagliRegolazione della temperatura corporea. FGE aa
Regolazione della temperatura corporea FGE aa.2016-17 ARGOMENTI Bilancio del calore del corpo Meccanismi di termogenesi e termolisi Risposte fisiologiche al caldo e al freddo Termoregolazione nel lavoro
DettagliORMONE DELLA CRESCITA (GH, o somatotropina)
ORMONE DELLA CRESCITA (GH, o somatotropina) Caratteristiche Polipeptide a catena singola di 191 aa con pm 21.500 D Prodotto dalle cellule somatotrope dell ipofisi anteriore In circolo è legato per l 85-90%
DettagliFunzione riproduttiva. Sviluppo e crescita. Sistemi ormonali. Omeostasi (mantenimento equilibrio) Produzione, uso e stoccaggio energia
Funzione riproduttiva Sviluppo e crescita Sistemi ormonali Omeostasi (mantenimento equilibrio) Produzione, uso e stoccaggio energia ADATTAMENTO ALL ESERCIZIO FISICO Sistema nervoso autonomo Sistema endocrino
DettagliTEMPERATURA CORPOREA TERMOREGOLAZIONE?
TERMOREGOLAZIONE? TEMPERATURA CORPOREA SI INTENDE LA TEMPERATURA RETTALE PECILOTERMI ECTOTERMI ( a sangue freddo ) OMEOTERMI ENDOTERMI ( a sangue caldo ) ZTN (ZonaTermicaNeutrale) È l'intervallo della
DettagliLA SEGNALAZIONE CELLULARE
LA SEGNALAZIONE CELLULARE Le cellule degli organismi pluricellulari più complessi sono specializzate e svolgono funzioni specifiche. Molti processi biologici richiedono che le cellule lavorino in modo
DettagliRegolazione della temperatura corporea. FGE aa
Regolazione della temperatura corporea FGE aa.2015-16 ARGOMENTI Bilancio del calore del corpo Meccanismi di termogenesi e termolisi Risposte fisiologiche al caldo e al freddo Termoregolazione nel lavoro
DettagliNei metazoi l integrazione delle funzioni di organi e tessuti è realizzata dal sistema nervoso e dal sistema endocrino
Nei metazoi l integrazione delle funzioni di organi e tessuti è realizzata dal sistema nervoso e dal sistema endocrino Il sistema nervoso e il sistema endocrino sono dei sistemi di comunicazione I due
DettagliMantenimento della temperatura corporea: aspetti teorico-assistenziali
Corso di Laurea in Infermieristica Mantenimento della temperatura corporea: aspetti teorico-assistenziali TEMPERATURA Grandezza fisica che rappresenta lo stato termico di un corpo: è una misura dello stato
DettagliSUISM Fisiologia Modulo di Fisica. Lezione 6
SUISM Fisiologia Modulo di Fisica a.a. 2017-2018 Lezione 6 Suism 17-18 - Fluidi AA 1 Metabolismo corporeo DEFINIZIONE: Complesso di reazioni biochimiche di sintesi e di degradazione che si svolgono in
DettagliTutor Pietro Bortoluzzi Cell
Prof.ssa Paola Guandalini ---------------------------------------------------- Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico specialistiche Sezione di Fisiologia Umana
DettagliCascate ormonali. Stimoli iniziali neuro-sensoriali Anelli di retroazione negativa (feedback) (ng) ( g) (mg)
Ipotalamo-Ipofisi Cascate ormonali Stimoli iniziali neuro-sensoriali Anelli di retroazione negativa (feedback) (ng) ( g) (mg) 3 Nuclei sopra ottico e para ventricolare Ipofisi Anteriore Adenoipofisi
DettagliUNITEL - Università telematica internazionale. Allenamento e produzione ormonale
Allenamento e produzione ormonale 1 Sedentari-Allenati 2 Allenamento e risposta del GH 3 Asse Ipotalamoipofisario Le differenze di risposta si annullano se si considera il carico di lavoro effettuato non
DettagliIo Non sono un recettore!
I recettori portano il messaggio extracellulare direttamente nel citoplasma (recettori di membrana) o nel nucleo (recettori nucleari) Io Non sono un recettore! È essenziale per la loro sopravvivenza che
DettagliUno stimolo esterno (es. aumento della temperatura) o interno (es. variazione della osmolarità) viene recepito da recettori e integrato con altri stimoli. In seguito all integrazione viene attivato un
Dettagli09/05/17. REGOLAZIONE ALLOSTERICA determinano cambiamenti di velocità delle vie
1 FASE DI ASSORBIMENTO due quattro ore successive ad un pasto a. Aumento glucosio ematico, a.a. Ed trigliceridi b. Aumento secrezione insulina diminuzione glucagone c. Aumento sintesi del glicogeno, proteine
DettagliENDOCRINOLOGIA RIPRODUTTIVA NEL MASCHIO
ENDOCRINOLOGIA RIPRODUTTIVA NEL MASCHIO Una normale spermatogenesi dipende dal corretto funzionamento dell asse ipotalamoipofisi-gonadi Presenza di un meccanismo endocrino con l azione delle gonadotropine
Dettagli1) Sostanze liberate A B Recettori ormoni altre 2) Conduzione di segnali elettrici
MECCANISMI DI TRASMISSIONE DEI MESSAGGI LA COMUNICAZIONE CELLULARE 1) Sostanze liberate A B Recettori ormoni altre 2) Conduzione di segnali elettrici CONDUZIONE SALTATORIA PROPAGAZIONE DI UN PdA LUNGO
DettagliSCUOLA DI FARMACIA E NUTRACEUTICA C.I. FISIOLOGIA UMANA E DELL ALIMENTAZIONE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN FARMACIA A/A 2018/19. Prof.
SCUOLA DI FARMACIA E NUTRACEUTICA C.I. FISIOLOGIA UMANA E DELL ALIMENTAZIONE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN FARMACIA A/A 2018/19 Professore Ordinario del settore scientifico disciplinare MED/49, Scienze
DettagliFEBBRE FEBBRE. Aumento della temperatura corporea (TC) oltre i valori considerati normali
FEBBRE FEBBRE Aumento della temperatura corporea (TC) oltre i valori considerati normali Si parla rispettivamente di ipertermia o di ipotermia al di sopra o al di sotto dei valori normali. Si considerano
DettagliObesità e sovrappeso. -Educazione alimentare -Terapia nutrizionale -Esercizio fisico
Obesità e sovrappeso L obesità e il sovrappeso sono l epidemia del Duemila. Un grave problema medico-sociale che richiede un mosaico di interventi: -Approccio cognitivo comportamentale -Educazione alimentare
DettagliIl pancreas endocrino
Il pancreas endocrino 1 Indice degli argomenti Che cos è il pancreas endocrino??? Funzioni principali degli ormoni pancreatici Anatomia del pancreas endocrino Innervazione nervosa Cellule β : INSULINA
DettagliIL SISTEMA ENDOCRINO
IL SISTEMA ENDOCRINO LA FUNZIONE DEL SISTEMA ENDOCRINO Per coordinare tutte le attività del nostro organismo e mantenere una condizione di equilibrio interno (detta omeostasi) ci serviamo di due sistemi
DettagliA6.7 MICROCLIMA. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole MICROCLIMA MODULO A Unità didattica A6.7 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Definizioni CLIMA Fattori atmosferici
DettagliConcetti chiave Cascata ormonale Ormoni derivati da amminoacido Tirosina (catecolammine: adrenalina, noradrenalina, o.tiroidei) Ormoni peptidici e
ORMONI Concetti chiave Cascata ormonale Ormoni derivati da amminoacido Tirosina (catecolammine: adrenalina, noradrenalina, o.tiroidei) Ormoni peptidici e proteici: -trasmettono il loro segnale legando
DettagliSISTEMA NERVOSO. Sistema nervoso periferico. Sistema nervoso centrale. simpatico parasimpatico Sezione afferente.
SISTEMA NERVOSO Sistema nervoso periferico Sistema nervoso centrale Sezione efferente Sezione afferente Sistema autonomo Sistema somatico simpatico parasimpatico INNERVAZIONE SIMPATICA E PARASIMPATICA
DettagliFARMACI GLUCOCORTICOSTEROIDEI
FARMACI GLUCOCORTICOSTEROIDEI Classificazione Anti-infiammotori steroidei Immunosoppressori Ormoni steroidei Attivi su recettori intracellulari che modulano la trascrizione genica Meccanismo d attivazione
DettagliSISTEMA NEUROENDOCRINO ASSE IPOTALAMO -IPOFISI
SISTEMA NEUROENDOCRINO ASSE IPOTALAMO -IPOFISI 1 Indice degli argomenti Che cos è il sistema neuroendocrino Asse ipotalamo-ipofisi Ipotalamo: Anatomia Ormoni dei neuroni magnocellulari : OSSITOCINA E ADH
DettagliAlberts et al., L ESSENZIALE DI BIOLOGIA MOLECOLARE DELLA CELLULA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005
La conversione dell informazione da una forma ad un altra è il punto critico della trasmissione e prende il nome di: TRASDUZIONE DEL SEGNALE Nella comunicazione cellulare: Molecola segnale Proteina recettore
DettagliColpo di calore Lesioni cerebrali, convulsioni. Termoregolazione. gravemente compromessa. Termoregolazione
La termoregolazione -10 C +40 C Limite superiore di sopravvivenza Termoregolazione gravemente compromessa Termoregolazione efficiente Colpo di calore Lesioni cerebrali, convulsioni Malattie febbrili e
DettagliUso didattico, vietate riproduzione e vendita 1
1 Negli organismi pluricellulari, ciascuna cellula risponde alle informazioni che ricevute dalle altre cellule. Questo meccanismo rende ciascuna cellula dipendente dalle altre. La communicazione cellulare
DettagliENDOCRINOLOGIA RIPRODUTTIVA NEL MASCHIO
ENDOCRINOLOGIA RIPRODUTTIVA NEL MASCHIO Una normale spermatogenesi dipende dal corretto funzionamento dell asse ipotalamoipofisi-gonadi Presenza di un meccanismo endocrino con l azione delle gonadotropine
DettagliLe trasformazioni energetiche
BIOENERGETICA Le trasformazioni energetiche Tutti i processi vitali di un organismo dipendono dalla disponibilità di energia. La bioenergetica è la scienza che studia tali trasformazioni energetiche che
DettagliORMONI. GnRH. controlla solo parzialmente l FSH. Controllo funzione riproduttiva nella femmina e sue correlazioni
Controllo funzione riproduttiva nella femmina e sue correlazioni ORMONI SONO DELLE MOLECOLE CHIMICHE CHE PRODOTTE DA GHIANDOLE ENDOCRINE DISSEMINANO IN MODO SPECIFICO INFORMAZIONI AI PROPRI ORGANI E TESSUTI
DettagliL omeostasi. Controllo dell ambiente interno
L omeostasi Controllo dell ambiente interno Omeostasi (Homeo = simile + stasis = condizione) L insieme dei processi che permettono all organismo a vari livelli di mantenere costanti le caratteristiche
DettagliLe trasformazioni energetiche
BIOENERGETICA Le trasformazioni energetiche Tutti i processi vitali di un organismo dipendono dalla disponibilità di energia. La bioenergetica è la scienza che studia tali trasformazioni energetiche che
DettagliLezione 3 Christian Skou ( )
Lezione 3 Christian Skou (1918 - ) 1. I trasporti attivi (primari e secondari) 2. La Na/K ATPasi come modello di trasporto attivo primario 3. I trasportatori SGLT modello dei trasporti attivi secondari
DettagliLICEO STATALE G. MAZZINI - LA SPEZIA
LICEO STATALE G. MAZZINI - LA SPEZIA LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE Programma Finale ANNO SCOLASTICO 2013 / 2014 Prof. Materia Classe V:BELLONI
DettagliSCUOLA DI FARMACIA E NUTRACEUTICA C.I. FISIOLOGIA UMANA E DELL ALIMENTAZIONE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN FARMACIA A/A 2016/17. Prof.
SCUOLA DI FARMACIA E NUTRACEUTICA C.I. FISIOLOGIA UMANA E DELL ALIMENTAZIONE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN FARMACIA A/A 2016/17 Prof. Diego Russo Professore Ordinario del settore scientifico disciplinare
DettagliCORSO DI ENDOCRINOLOGIA SCIENZE INFERMIERISTICHE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI
CORSO DI ENDOCRINOLOGIA SCIENZE INFERMIERISTICHE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI DR. R. GIANNATTASIO ASL NA1 CENTRO LEZIONE 1 ENDOCRINOLOGIA E ORMONI NAPOLI, 09/05/2012 ENDOCRINOLOGIA E LA BRANCA DELLA
Dettagli1) Comunicazione diretta attraverso giunzioni comunicanti 2) Comunicazione tramite messaggeri chimici
Una complessa rete di comunicazione tra cellule coordina la crescita, il differenziamento e il metabolismo in tutti gli organismi pluricellulari. Si riconoscono due tipologie di comunicazione intercellulare:
DettagliGli organismi multicellulari si devono adattare ad un ambiente esterno che cambia continuamente. A tale scopo operano due sistemi, il sistema nervoso
Gli organismi multicellulari si devono adattare ad un ambiente esterno che cambia continuamente. A tale scopo operano due sistemi, il sistema nervoso ed il sistema endocrino. Il sistema nervoso gestisce
DettagliINDICE Organismo umano Alimenti e nutrizione Apparato digerente Fegato e metabolismo Sistema cardiocircolatorio Circolazione del sangue
INDICE Organismo umano Alimenti e nutrizione Costituenti della materia vivente Alimentazione umana Apparato digerente Cavità orale Stomaco Secrezioni intestinali Assorbimento intestinale Movimenti intestinali
DettagliREGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO
REGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO IL METABOLISMO DEL GLICOGENO E FINEMENTE REGOLATO: Quando è attiva la sua sintesi non è attiva la sua demolizione e viceversa I principali ormoni che controllano il
DettagliUtilizzazione metabolica dei nutrienti
Utilizzazione metabolica dei nutrienti Il rifornimento di substrati è discontinuo Fase postprandiale utilizzazione dei nutrienti esogeni e messa in riserva Fase postassorbitiva (digiuno) mobilizzazione
DettagliBILANCIO IDROLETTROLITICO (Alfonso Siani. ISA CNR) ACQUA
BILANCIO IDROLETTROLITICO (Alfonso Siani. ISA CNR) ACQUA L acqua rappresenta il maggiore costituente dell organismo umano, e rappresenta all incirca il 60% del peso corporeo di un adulto. Il contenuto
DettagliFISIOLOGIA dell ALLENAMENTO. dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento
FISIOLOGIA dell ALLENAMENTO dai processi fisiologici alle metodiche di allenamento Introduzione alla fisiologia Metabolismo cellulare Il sistema cardiovascolare: funzione cardiaca vasi, flusso, pressione
Dettagliiridologica classica Il sistema endocrino Cell /
iridologica classica Il sistema endocrino Dr Giuseppe Tagliente Statte-Taranto Cell 330331304 / 3287791833 taglientegiuseppe@hotmail.com www.taglientegiuseppe.it 1. Panoramica dell apparato endocrino 2.
DettagliIl sistema endocrino
Il sistema endocrino 0 I messaggeri chimici 0 I messaggeri chimici coordinano le diverse funzioni dell organismo Gli animali regolano le proprie attività per mezzo di messaggeri chimici. Un ormone è una
DettagliIL METABOLISMO DEL GLICOGENO E FINEMENTE REGOLATO: Quando è attiva la sua sintesi non è attiva la sua demolizione e viceversa
IL METABOLISMO DEL GLICOGENO E FINEMENTE REGOLATO: Quando è attiva la sua sintesi non è attiva la sua demolizione e viceversa Glucagone = innalza il livello ematico di glucosio Adrenalina = scatena una
DettagliAPPARATO TEGUMENTARIO. APPARATO LOCOMOTORE: scheletrico e muscolare APPARATO CARDIO-VASCOLARE SISTEMA IMMUNITARIO APPARATO DIGERENTE
APPARATO TEGUMENTARIO APPARATO LOCOMOTORE: scheletrico e muscolare APPARATO CARDIO-VASCOLARE SISTEMA IMMUNITARIO APPARATO DIGERENTE APPARATO RESPIRATORIO APPARATO URINARIO APPARATO GENITALE APPARATO ENDOCRINO
DettagliLA TERMOREGOLAZIONE FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO CORSO ISTRUTTORI DI NUOTO CONEGLIANO 04 FEBBRAIO 2018 DOTT. LUCA POLESEL
LA TERMOREGOLAZIONE FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO CORSO ISTRUTTORI DI NUOTO CONEGLIANO 04 FEBBRAIO 2018 DOTT. LUCA POLESEL L EQUILIBRIO INTERNO DEL CORPO Il corpo per funzionare ha necessità di situazioni
DettagliEnergia introdotta (cibo) = + Energia conservata
EQUAZIONE DEL BILANCIO ENERGETICO Energia spesa (calore, lavoro, biosintesi ) Energia introdotta (cibo) = + Energia conservata UTILIZZAZIONE DELL ENERGIA INTRODOTTA L energia chimica assorbita (assimilata)
DettagliIntegrazione del metabolismo
Integrazione del metabolismo Gli effetti metabolici dell insulina e del glucagone Aspetti generali: il fegato, il tessuto adiposo, il muscolo e l encefalo sono i quattro tessuti che svolgono un ruolo dominante
DettagliOMEO= identico STASIS = stabile
OMEOSTASI L'omeostasi è la condizione di stabilità interna degli organismi che deve mantenersi anche al variare delle condizioni esterne attraverso meccanismi autoregolatori. È il mantenimento della costanza
DettagliFABBISOGNO ENERGETICO:
FABBISOGNO ENERGETICO: L apporto di energia di origine alimentare necessario a compensare il dispendio energetico di individui che mantengono un livello di attività fisica sufficiente per partecipare attivamente
DettagliGhiandole endocrine centrali
Ghiandole endocrine centrali Ipotalamo e ipofisi: ghiandole endocrine centrali Ipotalamo e neuroipofisi agiscono come unità per secernere vasopressina e ossicitina 1 La secrezione di ormoni dell adenoipofisi
DettagliSISTEMA NERVOSO AUTONOMO-sez CENTRALE SISTEMA LIMBICO ESTESO
SISTEMA NERVOSO AUTONOMO-sez CENTRALE Corteccia dei giri del cingolo e paraippocampo Ipotalamo Amigdala Ippocampo Stria terminale, setto e fornice Organi circumaventricolari PAG SISTEMA LIMBICO ESTESO
Dettaglil origine del problema
l origine del problema fin dall antichità l uomo si chiede se gli animali abbiano pensieri e emozioni fino all 800 gran parte degli allevamenti richiede agli animali produzioni in quantità poco più che
Dettagliil sistema endocrino
il sistema endocrino Funzioni del sistema endocrino Il sistema endocrino comprende ghiandole e cellule che secernono ormoni, la sua funzione di regolazione ormonale agisce su: crescita, riproduzione, difesa
DettagliDiencefalo: Epitalamo (epifisi, nuclei dell abenula) Talamo Ipotalamo
Diencefalo: Epitalamo (epifisi, nuclei dell abenula) Talamo Ipotalamo Gruppo nucleare anteriore: sistema limbico (istinto, memoria, emozioni) Gruppo nucleare mediale: lobo frontale (umore, emozioni) Nuclei
DettagliFARMACI IN MEDICINA. ALLOPATIA (James Gregory, ) salassi emetici purganti. OMEOPATIA (Hahnemann, 1900)
FARMACI IN MEDICINA ALLOPATIA (James Gregory, 1735-1821) salassi emetici purganti. OMEOPATIA (Hahnemann, 1900) Simili curano simili L attivita puo essere potenziata dalla diluizione Primi farmaci introdotti
Dettagliscaricatoda Come è noto il SNC controlla i muscoli e gli altri organi attraverso la branca efferente del SNP.
Come è noto il SNC controlla i muscoli e gli altri organi attraverso la branca efferente del SNP. Il sistema parasimpatico controlla la routine e le attività tranquille del vivere quotidiano, come per
DettagliImmunità cellulo-mediata
Immunità cellulo-mediata Immunità specifica: caratteristiche generali Immunità umorale - Riconoscimento dell antigene mediante anticorpi - Rimozione patogeni e tossine extracellulari Immunità cellulo-mediata
DettagliFisiologia Fisiologia umana
Atomi Molecole Cellule Tessuti Organi Apparati Sistemi CHIMICA BIOLOGIA MOLECOLARE BIOLOGIA CELLULARE FISIOLOGIA Obiettivo della Fisiologia è quello di spiegare il funzionamento degli organismi viventi
DettagliCOMUNICAZIONE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE
COMUNICAZIONE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE recettori (proteine recettoriali) vie di segnalazione intracellulare (molecole che elaborano il segnale e lo distribuiscono ai bersagli appropriati) recettori
DettagliSISTEMA ENDOCRINO. Prof.ssa S. Di Giulio
Prof.ssa S. Di Giulio Il Sistema Endocrino svolge, insieme al sistema nervoso, un azione di controllo e regolazione delle funzioni del corpo Mentre però il sistema nervoso opera in maniera rapida, il sistema
Dettagli