Sfide e opportunità nel settore dei rifiuti

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1 Sfide e opportunità nel settore dei rifiuti Luglio 203 Arthur D. Little S.p.A. Corso Monforte, Milan Italy Phone Fax Via Sardegna, Rome Italy Phone Fax

2 Agenda Il Settore dei Rifiuti in Italia 2 Offering e credenziali Arthur D. Little 2

3 Il Settore dei Rifiuti in Italia Il contesto normativo Con la sentenza della Corte Costituzionale di luglio 202, la gestione in-house torna ad essere una forma di gestione alternativa e non residuale rispetto alla società mista D Lgs 52/2006 sostituisce ed integra il Decreto Ronchi: principio di prevenzione e «chi inquina paga» in linea con la Direttiva Rifiuti 3 Aprile 2006 Codice Ambiente L esito del referendum sancisce l abrogazione delle norme sulla liberalizzazione contenute nell art 23 bis del DL 2 2/3 Giugno 20 Referendum Abrogativo (Quesito ) La Corte Costituzionale ha dichiarato l illegittimità costituzionale dell articolo 4 del dlgs 38/20 20 Luglio 202 Sentenza Corte Costituzionale n. 99 Per gli SPL, l'affidamento del servizio è effettuato sulla base di apposita relazione pubblica 8 Ottobre 202 Art 34 del DL 79/ Febbraio 997 Decreto Ronchi 25 Giugno 2008 DL 2/ Agosto 20 DL 38/20 4 Dicembre 20 Salva Italia 24 Gennaio 202 Decreto Liberalizzazioni D Lgs 22/997 è la prima riforma organica del settore con l obiettivo di superare la frammentazione delle gestioni e riformare il sistema di remunerazione del servizio atteso L art 23bis sancisce le norme per l affidamento e gestione dei servizi pubblici secondo il modello del gestore privato e della società mista, ovvero in casi eccezionali il modello in house L art 4 del Decreto ricalca i modelli di gestione dell art 23bis Con il Salva Italia si introduce la TARES, in sostituzione della TIA e della TARSU, a partire dal 203 Il Testo, i cui emendamenti sono stati approvati il Marzo 202, emenda il DL 38/20, in particolare le norme disposte all art 4 Nota: L evoluzione normativa qui riportata fa riferimento al quadro nazionale, è però opportuno evidenziare che la legislazione regionale svolge un ruolo chiave in questo settore ed è caratterizzata da una notevole frammentarietà 3

4 2. Il settore rifiuti in Italia Il contesto normativo Con il Decreto Salva Italia, è stata introdotta la TARES che sostituisce l adozione della TIA a partire da Gennaio 203, la cui entrata in vigore è stata però differita a Luglio 203 Il gettito fiscale imposto dai comuni per il servizio di gestione dei rifiuti TARSU Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani () TIA Tariffa di Igiene Ambientale (2) TARES Tassa sui Rifiuti e sui Servizi (3) Copertura abitanti a TIA (dato 202) Presupposto impositivo: non è il servizio prestato dal comune ma la potenziale attitudine a produrre rifiuti da parte dei soggetti che detengono gli spazi Calcolata sulla base di: superficie dell immobile, uso a cui è destinato e dati catastali. Si applicano delle tariffe al m 2, in base alla categoria di appartenenza degli spazi, stabilite con apposito Regolamento Divisa in due parti: quota fissa per coprire i costi comuni (spazzamento strade, opere pubbliche, ecc.) e parte variabile in base alla produzione di rifiuti dell utente Parametri utilizzati: superficie occupata e componenti il nucleo familiare (quota fissa); coefficienti calcolati su indagini statistiche di produzione di rifiuti, in base a categoria di utenza e superficie occupata (quota variabile) Dal 203 è stato istituito il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni Le modalità di calcolo della TARES sono ad oggi allineati a quelli della TIA, con un incremento sostanziale per i Comuni che ancora utilizzavano la TARSU La prima rata è slittata a Luglio 203 con il decreto approvato il 6 Gennaio 203 0% 22% 44% 9% 27% 00% 73% 65% 65% 25% 5% 2% 22% 9% % 2% % 0% % 2% % Popolazione in TIA Il passaggio alla TARES comporterà un aumento dell onere per i cittadini (circa +20%-30%) ancor più rilevante nei Comuni attualmente soggetti a Tarsu Fonti: elaborazione Arthur D. Little su dati Rapporto Rifiuti Urbani 203, ISPRA e siti ARPA regionali Note: () Principale normativa di riferimento D.Lgs 507/993; (2) Introdotta dal Decreto Ronchi 997; (3) Introdotta dal Salva Italia 202 4

5 2.2 Il settore rifiuti in Italia La filiera Rifiuti prodotti La produzione di Rifiuti in Italia è composta dall 82% di Rifiuti Speciali e solo il restante 8% è riconducibile ai Rifiuti Urbani Produzione di Rifiuti In Italia Dati in mln ton Pericolosi Non Pericolosi 2 8 Differenziata Indifferenziata 68 Rifiuti Speciali Rifiuti Urbani Produzione Rifiuto Totale I Rifiuti Speciali hanno subito un lieve incremento nel 200, in corrispondenza di una leggera ripresa dell economia nazionale, passando da 35 mln di ton a 38 mln e segnando una variazione annua del +2,4% I Rifiuti Non Pericolosi rappresentano la maggior parte degli speciali, tra questi l ISPRA stima circa 57 mln di tonnellate di inerti I Rifiuti Urbani, pari a 30 mln di tonnellate nel 202, sono in calo rispetto agli anni precedenti: si registra, infatti, una variazione annua di -4,5% rispetto al 20 La raccolta differenziata raggiunge nel 202 una percentuale media nazionale pari al 39,9%, ancora insufficiente rispetto agli obbiettivi normativi Fonti: elaborazione Arthur D. Little su dati Rapporto Rifiuti Urbani 203, Rapporto Rifiuti Speciali 202 e ISPRA 5

6 2.2 Il settore rifiuti in Italia La filiera RSU Raccolta In Italia la raccolta differenziata si attesta nel 202 al 40%, in netto miglioramento rispetto al 200, ma ancora lontana dall obiettivo del 65% e dai migliori Paesi Europei 20% 33% 40% Zero Discarica 39% 37% > 60% 6% 57% 43% 63% 40% 62% 8 % Tra 25% e 45% Tra 45 e 60% < 25% Fonti: elaborazione Arthur D. Little su dati Rapporto Rifiuti Urbani 203 e ISPRA Regione % di Raccolta Differenziata VENETO 62,6% 58,7% TRENTINO ALTO ADIGE 62,3% 57,9% FRIULI VENEZIA GIULIA 57,5% 49,3% PIEMONTE 53,3% 50,7% LOMBARDIA 5,5% 48,5% MARCHE 50,8% 39,2% EMILIA ROMAGNA 50,7% 47,7% SARDEGNA 49,7% 44,9% VALLE D'AOSTA 44,8% 40,% UMBRIA 42,0% 3,9% CAMPANIA 4,5% 32,7% TOSCANA 40,0% 36,6% Media Italia 39,9% 35,3% ABRUZZO 37,9% 28,% LIGURIA 30,9% 25,6% LAZIO 22,% 6,5% BASILICATA 2,9% 3,3% MOLISE 8,4% 2,8% PUGLIA 8,3% 4,6% CALABRIA 3,8% 2,4% SICILIA 3,3% 9,4% 6

7 2.2 Il settore rifiuti in Italia La filiera RSU Impianti Per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani sono disponibili in Italia 528 impianti considerando compostaggio, WTE e discariche Impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani (202) Compostaggio: k ton/impianto 76% Discariche: k ton/impianto n.a. WTE: 53 3 k ton/impianto 80% Totale impianti: 528 # Rifiuti trattati medi annui impianto 2 Grado di Saturazione 3 Gli impianti di compostaggio sono concentrati principalmente nel Nord del Paese, dove sono caratterizzati da una capacità media inferiore, segno di una maggiore distribuzione sul territorio. Soltanto una minima parte di questi impianti sono gestiti dai principali gruppi multi-utility italiani Anche i WTE sono maggiormente concentrati nel Nord Italia, qui però la gestione è spesso riconducibile a player importanti: i primi tre con capacità superiori ai ton/anno sono gestiti dal gruppo A2A, segue il gruppo Hera Le discariche sono invece distribuite in modo uniforme in tutto il Paese rappresentando la principale destinazione dei rifiuti prodotti in Italia In Italia sono inoltre operativi 22 impianti TMB, concentrati soprattutto in: Puglia, Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna Fonte: elaborazione Arthur D. Little su dati Rapporto Rifiuti Urbani 203, ISPRA, siti ATO, siti ARPA regionali e siti Regioni italiane Note: ) Non considerati 7 WTE in corso di realizzazione entro il 204; 2) valori calcolati sulla base dei rifiuti trattati nel 202 7

8 Agenda Il Settore dei Rifiuti in Italia 2 Offering e credenziali Arthur D. Little 8

9 2 Offering e credenziali Arthur D. Little Sfide, opportunità e aree di supporto Arthur D. Little può supportare gli operatori del settore sulle molteplici sfide e opportunità che dovranno affrontare Sfide e opportunità per gli operatori Prossime scadenze delle concessioni di gestione del servizio ambientale e nuovi affidamenti (gara vs affidamento diretto; modello in-house o socio privato operativo) Obiettivi di raccolta differenziata: 65% nel 202 Definizione della capacità impiantistica ottimale visto: progressivo esaurimento delle discariche aumento della raccolta differenziata flussi generati dal bacino di riferimento potenziale Entrata in vigore della TARES Cambiamenti normativi e dalle scelte aziendali volte a: Aggregazioni di realtà operanti su territori limitrofi o su singoli segmenti della filiera Dismissione del ramo di gestione ambientale Aree di supporto Arthur D. Little Advisor nell intero processo di affidamento della nuova concessione e/o di selezione del socio privato: definizione del modello di gestione, supporto ai soci pubblici nell iter prescelto, predisposizione documenti Supporto organizzativo nel disegno del modello di gestione e dei processi di raccolta: definizione interventi organizzativi e relativi investimenti, analisi impatti sui costi di gestione e sulle tariffe per gli utenti Analisi di mercato per individuare le esigenze impiantistiche dentro e fuori il bacino di riferimento Benchmark di settore (es. tariffe e tecnologie) Analisi investimenti e impatto sulla redditività aziendale Definizione del modello di contabilità analitica coerente con la mappatura dei costi ai fini tares: analisi impatti sul sistema informativo gestionale struttura tariffe sulla base allegato del dpr 58/99 Definizione opzioni strategiche e valutazione impatti attraverso li piano industriale Advisor nel processo di integrazione o cessione del ramo ambientale/società 9

10 2 Offering e credenziali Arthur D. Little Credenziali Abbiamo avuto l opportunità di maturare rilevanti esperienze nel settore della gestione dei rifiuti, sia con operatori focalizzati sulla raccolta che sul trattamento e smaltimento Cliente Progetto Per una utility del nord est operante nel settore ambientale Per una società italiana di consulenza ambientale e servizi di analisi Per una società operante nella raccolta dei rifiuti urbani Per una società di gestione dei rifiuti Supporto alla realizzazione del modello in-house e redazione del Piano Industriale a supporto Valutazione di una società proprietaria di una discarica Aggiornamento del Business Plan e valutazione di nuove iniziative relative alle attività di smaltimento e trattamento rifiuti Sviluppo della struttura organizzativa, del piano finanziario e individuazione di nuove iniziative per il programma di Raccolta Rifiuti Per una multiutility italiana Advisor industriale nel processo di quotazione in Borsa Per una importante multiutility del nord est Per un utility del nord est operante nel settore ambientale Per gruppo multiutility quotato nato dal merger di due importanti multiutilities nazionali quotate Supporto al completamento del processo di riorganizzazione delle attività in ambito ambientale, a seguito della cessione degli asset energetici Valutazione societaria propedeutica all uscita dei soci privati dalla compagine azionaria Assistenza nel processo di razionalizzazione delle partecipazioni: Analisi di tutte le partecipazioni detenute (oltre 00) ed identificazione dei possibili piani di dismissione e delle operazioni societarie di integrazione 0

11 Contatti Fondata nel 886 a Cambridge (Massachusetts, USA) da Arthur Dehon Little, professore presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT), Arthur D. Little è la più antica società di consulenza al mondo. Sin da quando fu fondata, più di 20 anni fa, Arthur D. Little è caratterizzata dalla passione per le soluzioni innovative in grado di portare a risultati reali e consistenti. Oggi siamo ampiamente riconosciuti come leader nelle smart innovations aiutiamo i nostri clienti ad innovare e a controllare la crescente complessità delle loro operazioni. Arthur D. Little si caratterizza per uno stile di relazione con il cliente fortemente collaborativo, per risorse selezionate e ad alto potenziale e per l'impegno alla qualità del delivery. E' presente in Italia con 2 uffici, uno a Milano ed uno a Roma, e conta circa 80 consulenti. Per ulteriori informazioni visitate il sito: Copyright Arthur D. Little 203. All rights reserved. Contatti: Saverio Caldani Managing Partner e Resp. practice E&U Tel caldani.saverio@adlittle.com Andrea Romboli Principal practice E&U Tel: romboli.andrea@adlittle.com

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