AG21 forum Alta Umbria
|
|
- Geronima Simoni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Regione Umbria Agenda 21 Umbria Provincia di Perugia AG21 forum Umbria Città di Castello, Gualdo Tadino, Gubbio, Umbertide Citerna, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino PIANO D AZIONE AMBIENTALE D AREA AG21 forum Umbria A cura di: Ecoazioni
2 Per produrre UNA TONNELLATA di Carta riciclata bastano: nessun albero litri d acqua kwh di energia elettrica Carta da cellulosa vergine occorrono: 15 alberi litri d acqua kwh di energia elettrica Abbiamo scelto di stampare questo documento su carta riciclata Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 2
3 L'Agenda 21 dell' Umbria Nel corso del 2002 i Comuni di Città di Castello, Umbertide, Gubbio e Gualdo Tadino, hanno deciso di portare avanti un processo condiviso di A21L costituendosi come Forum dell Umbria all interno delle iniziative supportate dalla Regione Umbria e coordinato dal Cridea. Nel mese di Marzo 2004 si è conclusa la seconda fase del Forum di Agenda 21 dell Umbria completando così il lungo percorso di informazione e pianificazione partecipata, fino alla redazione del Piano d Azione. Il Forum dell Umbria nel corso del 2004 si è integrato con il Forum di AG21 promosso dalla Provincia di Perugia nei Comuni dell Alto Tevere, comprendente : Citerna, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga e San Giustino. Il primo risultato di questa integrazione è il Piano d Azione che viene presentato come un documento unitario. L importante scelta di integrare le progettualità e coordinare le azioni da sviluppare, ha fatto si che questo Piano d Azione superasse il concetto di locale e si avviasse ad essere il Primo piano regionale di Area Vasta per l Umbria, in attuazione di un processo di Agenda 21, ricomprendendo 10 comuni, Kmq di territorio regionale e circa abitanti. Comune Abitanti Superficie (kmq) Citerna ,2 Città di Castello ,3 Gualdo Tadino ,2 Gubbio ,1 Lisciano Niccone ,5 Monte Santa Maria Tiberina ,0 Montone ,8 Pietralunga ,1 San Giustino ,7 Umbertide ,2 TOTALE ,0 Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 3
4 Obiettivi del Forum Obiettivo primario del Forum è di costituire una rete tra le città per la ricerca di approcci e soluzioni innovative nel settore delle politiche ambientali che un singolo Comune potrebbe isolatamente avere difficoltà ad attuare. La metodologia utilizzata per il Forum, vede nel lavorare insieme uno strumento prezioso attraverso il quale giungere all innalzamento della consapevolezza, per l individuazione delle criticità del territorio ed infine per la proposizione di idee, progetti ed azioni condivise da attivare concretamente. I principali obiettivi del Forum Umbria possono essere così sintetizzati: perseguire gli obiettivi di Agenda 21 Regionale per l Umbria nella prospettiva di uno sviluppo locale sostenibile; avviare un rapporto di coopianificazione d area vasta tra i Comuni; promuovere partenariati locali, facilitando strategie condivise ed azioni rivolte ai singoli Comuni; promuovere una economia ed una competitività basata sull identità locale e sulla qualità ambientale. Gli attori del Forum Il Forum è coordinato a livello istituzionale da una Cabina di Regia, di cui fanno parte gli Assessori all Ambiente dei 10 Comuni, la Regione Umbria, la Provincia di Perugia e si avvale della consulenza tecnico scientifica della società Ecoazioni di Gubbio. Hanno invece aderito al Forum rappresentanti di vari settori provenienti da tutte e 10 le comunità locali: Enti Pubblici, Associazioni Imprenditoriali e di Categoria, Associazioni Ambientaliste, Sindacati, Università, Scuole, Ordini professionali, Imprese locali e singoli cittadini, che hanno trovato nel Forum una occasione unica di poter aprire un dialogo su temi specifici, confrontarsi e trovare accordi sui progetti d interesse comune da realizzare. Alcuni momenti di lavoro dei Forum Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 4
5 I lavori dei Forum hanno riguardato le seguenti tematiche specifiche: forum Umbria TURISMO AGRICOLTURA AMBIENTE E ATTIVITA PRODUTTIVE ENERGIA MOBILITA SOSTENIBILE SISTEMI NATURALI E RISORSE IDRICHE forum Alto Tevere AGRICOLTURA E PRODOTTI LOCALI ARTIGIANATO TURISMO SOSTENIBILE Relativamente a questi temi è stato tracciato, grazie al contributo degli attori locali che hanno partecipato alle attività del Forum, un primo Programma Strategico in cui sono state individuate, partendo dalle criticità riscontrate nel territorio, le priorità d'azione e alcune idee progettuali condivise per lo sviluppo sostenibile dei settori trattati. Sulla base dei risultati del lavoro svolto in questa fase è stato poi elaborato il Piano Operativo d Area del Forum di Agenda 21 dell Umbria. Il Piano d Azione è stato integrato, per quanto riguarda le tematiche Agricoltura, prodotti locali e Turismo sostenibile con quanto emerso nel Forum di Agenda 21 per l Alto Tevere della Provincia di Perugia Il Piano d Azione che dovrà essere discusso ed approvato nei Consigli Comunali, ha indicato per ogni tema trattato priorità ed azioni specifiche. Le indicazioni del Piano d Azione costituiscono un punto di riferimento essenziale per la programmazione dello sviluppo del territorio dell Umbria. Alcune delle indicazioni emerse dal Piano sono state presentate, come patrimonio comune, alla discussione del Tavolo per lo Sviluppo. Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 5
6 La struttura del processo Il Processo di Agenda 21 d Area è strutturato su quattro livelli: conoscenza informazione/consapevolezza pianificazione partecipata attuazione e gestione Secondo questo programma sono stati attivati, studi, ricerche ambientali e socio-economiche e si sono svolti seminari informativi tematici nelle città, coinvolgendo complessivamente più di 400 partecipanti e 50 relatori. I temi affrontati nella prima fase del Forum sono stati: Agricoltura e prodotti locali, Turismo. In una seconda fase si sono affrontati temi più ambientali quali: Gestione sostenibile delle risorse idriche e dei sistemi naturali, Consumi energetici e energie rinnovabili, Ambiente ed attività produttive, Mobilità sostenibile. I partecipanti al Forum hanno lavorato divisi in laboratori tematici ed hanno individuato prima un Piano Strategico d Area contenente gli obiettivi e poi un Piano Operativo d Area contenente le azioni necessarie per realizzarli. Una parte del processo si è indirizzata alle giovani generazioni attraverso le scuole attivando il progetto Eco-schools, che è uno dei quattro programmi promossi dalla Commissione Europea e dalla FEE, Foundation for Environmental Education, nel campo della gestione, ed educazione alla sostenibilità ambientale. Il metodo di lavoro la partecipazione Partecipare alla vita pubblica ed al governo della città, per i territorio dell Umbria è un processo storico e radicato; fin dal medioevo infatti gli antichi Statuti comunali che con valore di legge regolavano ogni aspetto della vita di queste popolazioni, venivano redatti attraverso una fase articolata di partecipazione che coinvolgeva direttamente gli abitanti. La metodologia utilizzata per il Forum dell Umbria, è un adattamento dell European Awareness Scenario Workshop (EASW) che l Unione Europea con la D.G. XIII-D ha creato e patrocina fin da 1994, per fornire il suo appoggio ad azioni locali a livello europeo sul tema della sostenibilità. I partecipanti di un EASW, si confrontano per sviluppare visioni sul futuro della propria comunità e proporre come superare gli ostacoli che frenano il passaggio a modelli di sviluppo sostenibile. La metodologia mette in relazione i diversi interessi e bisogni che entrano in gioco per definire un progetto o un programma, fino alla proposizione di azioni indicando chiaramente il come ed il chi dovrà realizzarli. Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 6
7 legenda: Criticità: principali punti di debolezza e barriere allo sviluppo del settore riscontrate dai Forum. Obiettivi: finalità e programmi individuati per intervenire sulle criticità. Azioni: strumenti di attuazione e attività prioritarie individuate per realizzare gli obiettivi. Rilevanza per il Forum;: grado di preferenza espressa dai partecipanti al Forum: Medio/ Medio/Bassa Bassa Tempi di attuazione: stima del tempo necessario alla realizzazione dell azione individuata: breve medio/breve medio medio/lungo lungo fino a 6 mesi da 6 mesi a 18 anni da 18 mesi a 3 anni da 3 a 5 anni oltre i 5 anni Soggetti promotori: soggetti (enti pubblici e privati, aziende, consorzi, associazioni ambientaliste, ecc) che da un primo screening sono stati identificati come possibili attuatori delle azioni descritte o che hanno dichiarato una disponibilità a portare avanti i progetti. Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 7
8 SCHEDE AREE TEMATICHE GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE E DEI SISTEMI NATURALI AGRICOLTURA E PRODOTTI LOCALI AMBIENTE E ATTIVITA' PRODUTTIVE MOBILITA' SOSTENIBILE TURISMO CONSUMI ENERGETICI ED ENERGIE RINNOVABILI Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 8
9 GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE E DEI SISTEMI NATURALI I CRITICITÀ OBIETTIVI AZIONI RILEVANZA PER IL FORUM Ridotta valorizzazione dei siti minore di interesse naturalistico e culturale minori. Tutelare l integrità, promuovere la conoscenza e facilitare la fruizione dei siti di interesse naturalistico e culturale minori. 1.I Censimento dei siti di interesse naturalistico e culturale meno conosciuti e loro promozione per una corretta fruizione nell ottica della compatibilità ambientale. Realizzazione di materiale informativo, sia cartaceo che multimediale (web) e predisposizione dei servizi di supporto ad una loro fruizione escursionistica. 2.I Realizzazione di un sistema sentieristico integrato che aumenti l accessibilità ai siti e ne faciliti la loro messa a sistema, in modo da offrire una ampia rete di percorsi. Medio Medio Regione, Provincia, Comuni, GAL, Soprintendenza, Corpo forestale, Mass locali, Istituti scolastici. Corpo forestale, APT. 3.I Sviluppo di progetti legati all ambito fluviale, incentrati sulla tutela e sul ripristino del valore paesaggistico, connessi allo sviluppo di filiere turistico naturale. Bassa APT, Aziende Private, Mass. Presenza di cave dismesse e discariche abusive. Favorire la bonifica e/o la trasformazione funzionale delle cave dimesse e dei siti degradati. 4.I Elaborazione di linee guida per il riambientamento o trasformazione funzionale delle cave dismesse. Censimento delle discariche abusive e adozione di piani comunali per la loro bonifica. Medio/Lungo Regione, Provincia, Comuni, Società di consulenza, Aziende private. Bassa attenzione nella gestione dei boschi. Tutelare le aree boscate. 5.I Promozione di accordi e protocolli volontari con i proprietari delle aree boscate finalizzati ad assicurarne la preservazione (anche attraverso l adozione di pratiche correte di gestione e manutenzione) e a favorirne il reinsediamento ove danneggiate. Medio Regione, Provincia, Comuni, Corpo forestale, Aziende locali. Proprietari terrieri. Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 9
10 GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE E DEI SISTEMI NATURALI I CRITICITÀ OBIETTIVI AZIONI RILEVANZA PER IL FORUM Ridotta attenzione all interno dei programmi scolastici al tema dell'educazione ambientale ed alla conoscenza del territorio. Pochi fondi a disposizione. Aumentare la sensibilità e l attenzione da parte delle nuove generazione verso i temi ambientali e delle risorse idriche. 6.I Realizzazione di progetti da parte degli Istituiti scolastici incentrati sullo studio del valore delle risorse idriche e dell ambiente naturale locale e sulla sensibilizzazione alle buone pratiche per la loro tutela. Attivare processi strutturati di A21-Scolastica. Regione (CRIDEA) Istituti scolastici, Società di Consulenza, Mass locali. Bassa incisività delle politiche e delle strategie pubbliche finalizzate alla tutela delle risorse idriche e dei sistemi naturalistici. Aumentare la consapevolezza di amministratori e tecnici delle problematiche relative alla risorsa idrica e la conoscenza delle buone pratiche per un una loro corretta risoluzione. Coordinare le attività e le progettualità delle Amministrazioni locali, Provincia, Regione al fine di assicurare l adozione di strategie concertate ed efficaci di tutela della risorsa idrica nel territorio. 7.I Realizzazione di corsi di formazione e seminari di aggiornamento e approfondimento rivolti agli amministratori pubblici e ai tecnici i temi inerenti la risorsa idrica. Redazione di Piani intercomunali di Comunicazione sull'uso consapevole della risorsa idrica. 8.I Creazione di un tavolo permanente di concertazione per la promozione di procedure di certificazione di qualità del territorio (EMAS II ed ISO 14001) al fine di garantire una corretta gestione del ciclo delle acque. Comuni, ARPA, Società di Consulenza, Mass locali. Comuni, Provincia, Regione, Società di consulenza, Aziende Locali. Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 10
11 GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE E DEI SISTEMI NATURALI I CRITICITÀ OBIETTIVI AZIONI RILEVANZA PER IL FORUM Scarsa informazione alla cittadinanza locale sul tema della risorsa idrica. Garantire un informazione più incisiva rispetto a quella attuale, per tenere i cittadini costantemente informati e renderli consapevoli sull'uso corretto della risorsa idrica. 9.I Avvio di campagne informative che puntino ad aumentare la consapevolezza dei cittadini sul valore del patrimonio naturale dell Umbria e sull importanza che la risorsa idrica ha sul mantenimento della qualità di questo patrimonio. 10.I Incentivare la diffusione di spot su televisioni e giornali locali, riguardanti i problemi idrici del territorio e le pratiche per un uso corretto dell acqua. Bassa APT, Mass. APT, Mass. Riduzione del consumo dell acqua prelevata da fiumi e da pozzi. 11.I Distribuire ai cittadini un Decalogo sulle misure da adottare per poter ridurre il consumo di acqua a partire dalle proprie abitazioni. Società di consulenza, Umbra Acque, Associazioni ambientaliste. Scarsa tutela di sorgenti e acque di falda. Adozione di misure idonee a favorire una maggiore attenzione alle modalità di gestione delle fonti idriche. 12.I Cartografare le sorgenti per permetterne una corretta gestione a livello d area. 13.I Riduzione della presenza di inquinati in falda, attraverso il controllo delle attività che possono avere impatti significativi con la qualità delle acque. Bassa Medio Umbra Acque, Società di consulenza. ARPA, Umbra Acque, Società di Consulenza, Aziende private. Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 11
12 GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE E DEI SISTEMI NATURALI I CRITICITÀ OBIETTIVI AZIONI RILEVANZA PER IL FORUM Alterazione del sapore dell acqua dovuta all uso del cloro per la disinfezione. Promuovere l adozione di nuove tecniche per la disinfezione delle acque al fine di migliorarne la qualità. 14.I Promozione dell utilizzo delle tecniche integrate per la depurazione biologica delle acque. Bassa Medio Umbra Acque, Società di consulenza, Aziende private. - Basso coordinamento della progettualità esistente - percentuale di interventi che non hanno prodotto risultati apprezzabili o abbandonati. Garantire la continuità e l'efficacia dei progetti di rilevanza paesaggistica avviati. 15.I Adozione di un sistema di controllo e di monitoraggio dei progetti ambientali/ paesaggistici attivati e valorizzazione delle buone pratiche. Bassa Lungo Corpo Forestale, Associazioni Ambientaliste. Mancanza di una visione d insieme del territorio come sistema di area vasta. Promuovere progetti comuni di tutela del sistema naturalistico e delle acque in area vasta 16.I Promuovere progetti comuni all interno del Bacino Idrografico del Tevere ed integrare quelli già esistenti Regione, Provincia, Comuni, Comunità Montane. INDIRIZZI DI SOSTENIBILITÀ - Agenda 21 Capitolo 18 Proteggere la quantità e la disponibilità delle risorse idriche - D. lgs. 11 maggio 1999, n. 152 costituisce l'attuale "legge quadro" sulla tutela delle acque dall'inquinamento.si tratta del decreto legislativo che, in via generale, recepisce le direttive comunitarie 91/271/CEE sulle acque reflue urbane e 91/626/CEE sull'inquinamento da nitrati in agricoltura, ma che in realtà riordina la materia dell'inquinamento idrico alla luce di numerosi altri provvedimenti comunitari. Articolo 1(Finalità) lett. c) perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili. - DPCM 24 maggio 2002 n Dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio della Regione Umbria - DPCM 20 dicembre 2002 n. 303 Proroga dello stato di emergenza in relazione alla crisi di approvvigionamento idrico - L. n. 388/00 (art. 141, co. 4, Predisposizione del Piano Stralcio d Ambito nei settori depurazione e fognature); - L.R. n. 44 del 2/12/98 (norme per la tutela e lo sviluppo del patrimonio ittico regionale, la salvaguardia degli ecosistemi acquatici e l esercizio della pesca, in attuazione degli artt. 6 e 25 dello Statuto regionale, modif. e integr. Da L.R. n. 11 sell 11/02/00); Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 12
13 AGRICOLTURA E PRODOTTI LOCALI A CRITICITÀ OBIETTIVI AZIONI RILEVANZA PER I FORUM Umbria Alto Tevere Bassa diffusione delle conoscenze relative alle tecniche produttive biologiche e/o tradizionali. Difficoltà di accesso ai finanziamenti per il biologico da parte dei produttori. Aumentare la confidenza dei produttori locali con le tecniche produttive tipiche e tradizionali e biologiche. Aumentare la diffusione delle informazioni sulle opportunità di finanziamento per le produzioni biologiche. 1.A Organizzare seminari e riunioni informative su: - tecniche produttive tradizionali e biologiche - opportunità di finanziamento e incentivi alle attività produttive riguardanti prodotti tipici e biologici. Produzione di materiale informativo di facile divulgazione per i produttori e per la cittadinanza. Regione, Provincia, Comuni, Associazioni di categoria, Organismi di certificazione del biologico, Comunità Montana, CIA Umbria, Aziende Private, Mass locali. Limitata attenzione nel settore agricolo all'utilizzo razionale delle risorse ambientali. Promozione della conoscenza di tecniche e tecnologie per la chiusura dei cicli ambientali nella conduzione delle aziende agricole e artigiane. 2.A Produrre e diffondere materiale informativo sulle Buone Pratiche per l uso corretto delle risorse ambientali e per la diffusione della consapevolezza sui consumi idrici ed energetici nelle aziende agricole. 3.A Predisporre un programma di supporto alle aziende agricole e artigiane per l adozione dei sistemi di gestione della qualità ambientale (Certificazioni ISO e EMAS) e per la redazione di bilanci ambientali. - Medio Comuni, Aziende Private, Società di consulenza, Associazioni ambientaliste, Mass locali. Aziende private, Società di consulenza. 4.A Promuovere anche con finanziamenti specifici, interventi dimostrativi (progetti pilota) sull adozione di sistemi rinnovabili e scelte sostenibili nella conduzione delle aziende agricole e degli immobili rurali. - Medio AEA, Aziende private, Associazioni ambientaliste, Società di consulenza. Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 13
14 AGRICOLTURA E PRODOTTI LOCALI A CRITICITÀ OBIETTIVI AZIONI RILEVANZA PER I FORUM Umbria Alto Tevere 5.A Incrementare l'utilizzo di prodotti locali, biologici e/o OGM free negli enti pubblici (servizi mensa) rendendo visibile la scelta. - Medio Comunità Montana, CIA Umbria, Organismi di certificazione del biologico, Mass locali. Difficoltà nella commercializzazione sia sul mercato interno che esterno dei prodotti locali di qualità. Frammentazione delle aziende agricole e difficoltà di cooperazione. Promozione dei prodotti locali sia sul mercato interno che extraregionale. 6.A Promuovere la creazione di filiere locali legate alla produzione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti agricoli biologici. 7.A Aprire punti informativi e vendita delle produzioni locali distribuiti sul territorio e al contempo favorire la creazione di percorsi tematici. Bassa Bassa Medio Comuni, Comunità Montane, Associazione di categoria, Aziende private. Comuni, Associazioni di categoria, Aziende private. 8.A Creare un marchio di qualità del territorio per le produzioni agricole dell Umbria riconosciuto anche all estero. Bassa Medio Regioni, Provincia, Comuni, CIA Umbria, Aziende private, GAL. Declino del girasole prodotto tipico" umbro. Differenziazione negli usi finali della produzione del girasole. 9.A Creare nuovi mercati per il girasole legati sia al settore energetico (biodisel) che all industria farmaceutica. Bassa Medio/Lungo Industrie, CIA Umbria, Aziende private, Comunità Montane. Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 14
15 AGRICOLTURA E PRODOTTI LOCALI A CRITICITÀ OBIETTIVI AZIONI RILEVANZA PER I FORUM Umbria Alto Tevere Bassa diversificazione delle produzioni agricole locali. Promozione sul territorio di nuove attività agro-terziarie a basso impatto ambientale. 10.A Creare nuove filiere produttive incentrate su fibre vegetali, alberi da frutta, piante tintorie ed erbe officinali con la possibilità anche di individuare produzioni per il mercato energetico. Medio/Lungo Comuni, Associazioni di categoria, CIA Umbria. 11.A Studiare le trame e le tracce del paesaggio storico/agricolo al fine di predisporre azioni di conservazione e valorizzazione. - Medio/Lungo Regione, Provincia, Comuni, Comunità Montane, Corpo forestale dello stato, Università. Scarsa territoriale. identificazione Riconoscimento del territorio come elemento vitale e fondamentale. 12.A Adottare normative comunali che disciplinino in modo dettagliato le possibilità e i limiti d'uso del territorio (carrying capacity). Medio Comuni, Corpo forestale dello stato, Università. 13.A Riscoprire e valorizzare le produzioni antiche e tradizionali attraverso l'elaborazione di un Atlante delle produzioni tipiche e tradizionali. * - Produttori, Associazioni di categoria. * Questa Azione è in fase di attivazione Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 15
16 AGRICOLTURA E PRODOTTI LOCALI A CRITICITÀ OBIETTIVI AZIONI Scarsa attenzione all impatto sull ambiente provocato dall'agricoltura convenzionale. Mancanza di mano d opera giovanile e scarso ricambio generazionale in agricoltura e nell artigianato tradizionale. Sostituzione progressiva delle colture impattanti. Riportare i giovani ai mestieri tradizionali (promuovere l arte del fare). 14.A Sostenere la conversione delle colture impattanti attraverso il supporto alla stipula di accordi di cooperazione tra produttori e la promozione di consorzi. 15.A Redigere regolamenti per ridurre l abuso di prodotti chimici e adottare protocolli per disciplinare l attività di monitoraggio e controllo. 16.A Creare uno Sportello per l agricoltura biologica e la riconversione ecologica del territorio. 17.A Potenziare il ruolo della formazione e della scuola al fine di innalzare la consapevolezza nei giovani verso le problematiche ambientali, l appartenenza al territorio e la riscoperta dei mestieri tradizionali. RILEVANZA PER I FORUM Umbria Medio/ Bassa Medio/ Bassa Alto Tevere Lungo - Medio - Medio CIA Umbria. Comuni, CIA Umbria, ARPA, Società di consulenza. Regione, Provincia, Comuni, Produttori, Associazioni di categoria, Associazioni ambientaliste, APT. Regione Umbria (CRIDEA), Provincia Comuni, Istituti Scolastici, Ass. di categoria, Imprenditori. Mancanza di recupero in agricoltura della componente organica dei rifiuti. Creare una stretta connessione tra la raccolta differenziata della materia organica e l'agricoltura. 18.A Utilizzare il compost ottenuto tramite la raccolta differenziata come concime in agricoltura. Bassa Bassa Medio Aziende di servizi, Associazioni di categoria. * Questa Azione è in fase di attivazione Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 16
17 AGRICOLTURA E PRODOTTI LOCALI A INDIRIZZI DI SOSTENIBILITÀ - Agenda 21 capitolo 14 Promuovere forme di agricoltura sostenibile - Protocollo di Kyoto Art. 2 punto iii) Promozione di forme sostenibili di agricoltura, alla luce delle considerazioni relative ai cambiamenti climatici. - Dichiarazione di Cork, Irlanda 7/9 novembre 1996: Punto 1 Preferenza rurale Lo sviluppo rurale sostenibile deve essere collocato al primo posto dell'agenda dell'unione Europea, e deve diventare il principio fondamentale che sottende tutta la politica rurale nel futuro immediato e dopo l'ampliamento. Questo tende a invertire il fenomeno dell'emigrazione rurale, a combattere la povertà, stimolando l'occupazione e l'uguaglianza di opportunità, e rispondendo alla crescente domanda di maggiore qualità salute, sicurezza, crescita personale e tempo libero, e migliorando il benessere rurale. Punto 4 La sostenibilità Le politiche dovrebbero promuovere lo sviluppo rurale che sostiene la qualità e la bellezza dei paesaggi rurali europei (risorse naturali, biodiversità e identità culturale), in modo da evitare che il loro uso da parte delle generazioni attuali pregiudichi le opzioni per le generazioni future. Nelle nostre azioni locali dobbiamo essere consapevoli delle nostre responsabilità globali - Piano di sviluppo rurale per l'umbria Gli obiettivi globali previsti nel Piano sono: ammodernamento e sviluppo sostenibile del sistema produttivo; qualificazione e certificazione delle produzioni alimentari a garanzia del consumatore; sviluppo occupazione e occupabilità, prioritariamente giovanile; tutela e valorizzazione dell ambiente del territorio e della biodiversità; mantenimento dei livelli demografici nei territori rurali. - Piano urbanistico territoriale dell'umbria "un duplice sistema di obiettivi: da una parte, la valorizzazione del settore produttivo agricolo attraverso una maggiore qualificazione delle produzioni e, quindi, una più incisiva presenza del prodotto tipico umbro sul mercato; dall'altra, la tutela e la valorizzazione dell'ambiente rurale in termini di incentivazione agli investimenti in favore delle popolazioni locali, di promozione di attività integrative al reddito, di tutela dell'ambiente naturale in quanto risorsa di elevato valore economico da conservare e capitalizzare". Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 17
18 PRINCIPALI INDICATORI SELEZIONATI DAL FORUM AGRICOLTURA E PRODOTTI LOCALI INDICATORI - AGRICOLTURA E PRODOTTI LOCALI Ai Obiettivo Indicatore PSR 2 Periodo di riferimento Stato delle conoscenze Qualità del dato 1.Ai Reddito agricolo pro-capite S 2000 ISTAT 5 censimento generale dell'agricoltura Aspetti socio economici 2.Ai Livello formativo degli agricoltori S Ai Agricoltori: sesso e età S 2000 ISTAT 5 censimento generale dell'agricoltura 4.Ai Educazione agraria e di gestione dell'impresa R Ai Numero di aziende biologiche certificate secondo il Regolamento CEE 2092/91 R 2003 Organismi di certificazione del biologico ICEA; BAC; QCEI; SUOLO E SALUTE; ecc, Camera di Commercio Aspetti di qualità 6.Ai Numero dei prodotti tipici registrati R Ai Numero dei prodotti biologici e punti vendita R 2003 Coldiretti Umbria, CIA Confederazione italiana agricoltori Umbria Organismi di certificazione del biologico: ICEA; BAC; QCEI; SUOLO E SALUTE; ecc. 8.Ai % di alimenti biologici prodotti e % di quelli consumati localmente S 2003 Organismi di certificazione del biologico: ICEA; BAC; QCEI; SUOLO E SALUTE; ecc. 9.Ai Aziende agricole con allevamenti a ciclo chiuso R 2000 ISTAT 5 censimento generale dell'agricoltura Sostanze Risorse 10.Ai Quantità di fitofarmaci e concimi venduti P Ai Qualità delle acque superficiali S Reti di monitoraggio ARPA Umbria Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 18
19 ... Altri Indicatori selezionati dal Forum... INDICATORI - AGRICOLTURA E PRODOTTI LOCALI Ai Obiettivo Indicatore PSR Periodo di riferimento Stato delle conoscenze Aspetti territoriali 12.Ai SAU Superficie agricola utilizzata / Superficie territoriale S 2000 ISTAT 5 censimento generale dell'agricoltura 13.Ai Livello di conservazione del Paesaggio agricolo R --- Piani Regolatori Generali Aspetti socio economici 14.Ai Bio-diversità S 2000/2003 Corpo forestale, Comunità montane, Piani di gestione SIC 15.Ai Occupazione in agricoltura S 2000 ISTAT 5 censimento generale dell'agricoltura 16.Ai % dei finanziamenti a disposizione in rapporto a quelli effettivamente utilizzati Aspetti di qualità 17.Ai Patrimonio architettonico rurale S 2002/2003 Sostanze R Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico e demo etnoantropologico per l'umbria 18.Ai Uso dei fertilizzanti P Ai Uso dei pesticidi P Risorse 20.Ai Uso delle risorse P 2003 Ministero dell'ambiente: Comitato per la vigilanza e l'uso delle risorse idriche 21.Ai Superficie adibita a: agricoltura intensiva S 2000 ISTAT 5 censimento generale dell'agricoltura Paesaggio 22.Ai Superficie adibita a: agricoltura estensiva S 2000 ISTAT 5 censimento generale dell'agricoltura 23.Ai Superficie adibita a: agricoltura biologica S 2000 ISTAT 5 censimento generale dell'agricoltura Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 19
20 CRITICITÀ OBIETTIVI AZIONI Difficoltà di comunicazione sulle effettive prestazioni ambientale delle imprese presenti sul territorio. Aumento della capacità comunicativa delle imprese in materia ambientale. AMBIENTE E ATTIVITA' PRODUTTIVE 1.P Creare un info-point intercomunale incaricato di raccogliere e mettere a disposizione della cittadinanza informazioni sulla situazione ambientale del territorio e sui risultati del monitoraggio dell impatto delle attività produttive. 2.P Supportare la comunicazione ambientale delle imprese del territorio attraverso la predisposizione di un sito web e di una newsletters che fungano da interfaccia con la comunità locale. RILEVANZA PER IL FORUM Medio/ P Comuni, ARPA, Associazioni di settore, Mass. Comuni, ARPA, Associazioni di settore, Mass. 3.P Utilizzare lo sportello unico per le attività produttive per fornire alle imprese le informazioni utili al miglioramento delle loro prestazioni ambientali. Medio/, Confindustria, Società di consulenza ambientale. Difficoltà delle imprese medio piccole a superare i costi e ad affrontare la complessità delle procedure di certificazione ambientale Attivazione di servizi finalizzati a promuovere gestioni eco-compatibili nelle attività produttive. 4.P Incentivare e facilitare l accesso alle procedure di certificazione ambientale (EMAS e ISO 14000) delle PMI, anche da un punto di vista economico. 5.P Promuovere attività di formazione destinate a migliorare la capacità auto-diagnostica e di autogestione del personale interno delle piccole e medie imprese dei principali distretti o settori produttivi. Aziende private, Società di consulenza Aziende private, Società di consulenza. Bassa efficienza energetica e mancato recupero del surplus energetico dei processi produttivi. Attivazione di una politica energetica sostenibile, attraverso sinergie tra pubbliche amministrazioni e privati per assicurare un uso razionale dell energia e la promozione delle energie rinnovabili. 6.P Promuovere finanziamenti locali che favoriscano l uso delle energie rinnovabili, impianti solari, coogenerazione, uso del fotofoltaico in copertura, al fine di rendere sostenibile anche distretti energivori. 7.P Facilitare l accesso ai fondi di finanziamento nazionali e regionali nel campo energetico. Regione, Provincia, Comuni, Istituti di Credito. Regione, Provincia, Comuni, Istituti di Credito, Società di consulenza. Piano d Azione Ambientale d Area - AG21 Umbria 20
Criticità ambientale. Opportunità di finanziamento. Risultato atteso. Obiettivo. Azioni Scadenze Stakeholders coinvolti
Criticità Obiettivo Risultato atteso Azioni Scadenze Stakeholders coinvolti Opportunità di finanziamento Mancanza di (Emas, Ecolabel, ISO14001) presso le strutture turistiche. Aumentare il numero di certificazioni
DettagliIl percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna
Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliIl Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES -
Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Smart City Comuni in classe A 1 Indice 1. Il Patto dei Sindaci 2. Il Piano di Azione per l Energia Sostenibile PAES 3. Il progetto
DettagliCarta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010
Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Progetto LA SOSTENIBILITÀ COME PERCORSO DI QUALITÀ PER LE AZIENDE TURISTICHE DEL PARCO DEL TICINO www.networksvilupposostenibile.it
DettagliCONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA
CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento
DettagliToscana Turistica Sostenibile & Competitiva - Fase 2
Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva - Fase 2 Applicazione del Modello di Gestione sostenibile della Destinazione turistica Area di verifica AUTOVALUTAZIONE Elenco Domande per area tematica NECSTOUR
DettagliLo Sviluppo Rurale in Abruzzo nel 2014-2020
Incontro con il Partenariato Lo Sviluppo Rurale in Abruzzo nel 2014-2020 Dall analisi alla costruzione della strategia Emanuele Blasi e Barbara Pancino Università degli Studi della Tuscia Viterbo Venerdì
DettagliIniziative e progetti pilota per la promozione dei Sistemi di Gestione Ambientale in Lombardia
Iniziative e progetti pilota per la promozione dei Sistemi di Gestione Ambientale in Lombardia Regione Lombardia U.O. Riduzione Emissioni in atmosfera e Sostenibilità Ambientale Arch. Anelisa Ricci 1 La
DettagliEfficienza per pianificare l energia
Efficienza per pianificare l energia Simona Murroni - Assessorato Industria - Servizio Energia La RAS - Assessorato Industria Servizio Energia Sta redigendo il Piano Energetico Regionale Ambientale di
DettagliLe politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia
Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Santarcangelo di Romagna 19 Febbraio 2015 Le politiche energetiche in Europa
DettagliPERUGIA SMART CITY IDEE E PROGETTI PER IL FUTURO Martedì 3 marzo - Confindustria Umbria
PERUGIA SMART CITY IDEE E PROGETTI PER IL FUTURO Martedì 3 marzo - Confindustria Umbria VINCENZO PIRO Dirigente Area Risorse Ambientali, Smart City e Innovazione Comune di Perugia PERUGIA SMART CITY: IDEE
DettagliEnergia. RSA Provincia di Milano. Energia
RSA Provincia di Milano Energia Fig. 1: consumi elettrici per ciascun settore La produzione e il consumo di energia hanno impatto dal punto di vista ambientale, soprattutto per ciò che riguarda il consumo
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliLE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020
LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020 Floriana Clemente Direzione Ambiente Robassomero, 11 dicembre 2013 Le risorse:
DettagliContratti di fiume strategie e prospettive. Massimo Bastiani Coordinatore Tavolo Nazionale Contratti di Fiume
Contratti di fiume strategie e prospettive Massimo Bastiani Coordinatore Tavolo Nazionale Contratti di Fiume Contratti di Fiume come Patti per i beni collettivi Agricoltura e prodotti tipici Fruizione
DettagliGruppo di Lavoro. Le scelte urbanistiche TERZO INCONTRO. Sala Polifunzionale della Biblioteca del Comune di Nembro, 20-02-2008 SCHEDE PROGETTO
Introduzione Gruppo di Lavoro Le scelte urbanistiche TERZO INCONTRO Sala Polifunzionale della Biblioteca del Comune di Nembro, 20-02-2008 SCHEDE PROGETTO Il terzo incontro, a cui erano presenti 12 partecipanti,
DettagliGRUPPO AZIONE LOCALE BASSO TIRRENO COSENTINO Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013 PSR 2007-2013 - ASSE 4 APPROCCIO LEADER
GRUPPO AZIONE LOCALE BASSO TIRRENO COSENTINO PSR 2007-2013 - ASSE 4 APPROCCIO LEADER Programma di Sviluppo Locale BASSO TIRRENO COSENTINO SCHEDA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE ALLA PRESENTAZIONE DI PROGETTI
DettagliSCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
DettagliDECRETO 27 Marzo 1998 del Ministero dell'ambiente
DECRETO 27 Marzo 1998 del Ministero dell'ambiente Mobilita' sostenibile nelle aree urbane (GU n. 179 del 3-8-1998) Registrato alla Corte dei conti il 9 luglio 1998 Registro n. 1 Ambiente, foglio n. 212
DettagliSviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio
CoMoDo. Comunicare Moltiplica Doveri (art direction, grafica, fotografia Marco Tortoioli Ricci) Provincia di Terni in collaborazione con i Comuni della provincia Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
DettagliProgetto STABULUM e le filiere corte agroenergetiche nello sviluppo rurale 2014-2020
Progetto STABULUM e le filiere corte agroenergetiche nello sviluppo rurale 2014-2020 Obiettivi della Misura 124 (1) La Misura ha sostenuto progetti di cooperazione per lo sviluppo e la sperimentazione
DettagliPIANO D AZIONE ENEPOLIS CONCLUSIONI
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice CONCLUSIONI Le attività iniziali del progetto sono state realizzate in un arco di tempo di
DettagliFEASR SVILUPPO RURALE 2014-2020. dott. agr. Filippo Sbuelz Venerdì 3.10.2014 Sede EnAIP Gorizia Via del Boschetto, 37
FEASR SVILUPPO RURALE 2014-2020 dott. agr. Filippo Sbuelz Venerdì 3.10.2014 Sede EnAIP Gorizia Via del Boschetto, 37 1) DOTAZIONE FINANZIARIA UE 95,3 MILIARDI EURO Italia 10,4 MILIARDI EURO + cofinanziamento
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliComune di Arluno. 21 Progetti
Comune di Arluno 21 Progetti Scheda di progetto 1/21 Tecnico settori urbanistica ed ecologia Piano regolatore generale con supervisione del PTCP e della VAS Tempi del progetto L intera comunità Il nuovo
DettagliMilano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP
Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2
DettagliPSR 2014-2020: le prospettive provinciali Incontro con il partenariato
PSR 2014-2020: le prospettive provinciali Incontro con il partenariato Costruiamo la strategia: dall analisi di contesto ai fabbisogni Luca Cesaro INEA Trentino Alto Adige Trento, 6 marzo 2014 Fasi di
DettagliREGIONE LAZIO Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli PROGETTI INTEGRATI TERRITORIALI DELLE AREE PROTETTE
REGIONE LAZIO Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli PROGETTI INTEGRATI TERRITORIALI DELLE AREE PROTETTE Agenzia Regionale Parchi Fabio Brini PIT aree protette Condizioni e opportunità per la
Dettagli4 Forum Car-Sharing. Martedì 7 aprile 2009 Auditorium Ara Pacis Roma. Ing. Antonio Venditti
4 Forum Car-Sharing Il ruolo del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nello sviluppo dei servizi di Car Sharing sul territorio nazionale Martedì 7 aprile 2009 Auditorium Ara
DettagliMISURA 312 MISURA 312 MISURA 312 - C
MISURA 312 I BANDI Sostegno allo sviluppo di attività economiche Le opportunità disponibili da Lunedì 11 Ottobre 1 Beneficiari: : Microimprese (Partita iva e Registro Imprese Camera Commercio) Obiettivi:
DettagliSessione: CONTI FISICI, INDICATORI E REPORTING PER LA SOSTENIBILITA LOCALE Introduzione e conclusioni di Maria Berrini (Ambiente Italia)
Sessione: CONTI FISICI, INDICATORI E REPORTING PER LA SOSTENIBILITA LOCALE Introduzione e conclusioni di Maria Berrini (Ambiente Italia) Introduzione: Quali indicatori per l attuazione della Strategia
DettagliL efficienza energetica in edilizia
L efficienza energetica in edilizia Ing. Nicola Massaro - ANCE L Aquila, 13 maggio 2015 www.edifici2020.it Con il patrocinio di Negli ultimi anni si è evoluta la consapevolezza che la sostenibilità, nel
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI ORTI URBANI DENOMINATO SINTETICAMENTE PROGETTO NAZIONALE ORTI URBANI.
PROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI ORTI URBANI DENOMINATO SINTETICAMENTE PROGETTO NAZIONALE ORTI URBANI Tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nella
DettagliPiano d Azione Energia Sostenibile di Città di Castello Luca Secondi, Assessore Ambiente e Mobilità
Piano d Azione Energia Sostenibile di Città di Castello Luca Secondi, Assessore Ambiente e Mobilità Patto dei Sindaci Il Comune di Città di Castello ha da tempo riconosciuto la sostenibilità come variabile
DettagliIl Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013
Il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 Le opportunità per le aziende agricole FINANZIAMENTI IN AGRICOLTURA FINANZIAMENTI COMUNITARI I PILASTRO Politica dei Mercati OCM PAC II PILASTRO Sviluppo rurale -
DettagliLa politica energetica della Provincia di Torino
La politica energetica della Provincia di Torino il Programma Energetico Provinciale Sommario: La politica energetica provinciale: il quadro delle competenze Il percorso seguito nella definizione del Programma
DettagliAssistenza tecnica funzionale alla
definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore
DettagliProvincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare
Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare Nuove opportunità per l utilizzo razionale dell energia attraverso le ESCO Rimini 22 settembre 2005 ING. RICCARDO TENTI A&B-Ambientebenessere
DettagliAvvio della programmazione 2007-13
Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione
DettagliSecondo Forum territoriale di Agenda 21 Corbetta 19 ottobre 2007. Report integrale
Secondo Forum territoriale di Agenda 21 Corbetta 19 ottobre 2007 Report integrale ABCittà società cooperativa sociale onlus www.abcitta.org Azioni Forum 02 Breve descrizione dei programmi e degli obiettivi
DettagliCARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE
CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE Noi cittadini, Associazioni, Operatori economici ed Istituzioni delle comunità ricadenti sul territorio del GAL CONCA BARESE, sottoscriviamo questo
DettagliVerso la nuova PAC 2014-2020 per lo sviluppo rurale in Toscana
Verso la nuova PAC 2014-2020 per lo sviluppo rurale in Toscana Roberto Pagni Regione Toscana Dirigente Settore Politiche Comunitarie e Regionali per la competitività Convegno Il sistema agroalimentare
DettagliPROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana
PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana E ANIA - Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici Confindustria,
DettagliPROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana
PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo
DettagliLA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE
LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE Annalisa Oddone, Confindustria Confindustria Sardegna Meridionale 12 giugno 2012 CARTA DEI PRINCIPI
DettagliC o m u n e d i C o s t a d e N o b i l i P r o v i n c i a d i P a v i a P I A N O D I G O V E R N O D E L T E R R I T O R I O
C o m u n e d i C o s t a d e N o b i l i P r o v i n c i a d i P a v i a P I A N O D I G O V E R N O D E L T E R R I T O R I O Q U E S T I O N A R I O C O N O S C I T I V O P A R T E C I P A Z I O N E
DettagliD.5 Energy Manager. Controllo Utilizzazione Energia. Energy Manager TEE. Regolamenti Edilizi ESCO. Mobility Manager
Controllo Utilizzazione Energia TEE Consumi Energetici Energy Manager Regolamenti Edilizi 31% 3% 31% agricoltura ESCO industria trasporti usi civili 35% Mobility Manager 1 Mobility Manager Il Mobility
DettagliREGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA
REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA GLI AMICI DEL RICICLO PROGETTO SPERIMENTALE DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE NEL SETTORE DELLA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI
DettagliIL VERDE PUBBLICO 2.0
IL VERDE PUBBLICO 2.0 Approcci innovativi alla gestione del verde 21 novembre 2014, Brindisi Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, L. n 10/2013: cosa significa per i Comuni? Dott.ssa for. Francesca
DettagliI centri storici Casamassima, Sammichele, Turi SCENARI per valorizzare l identità
I centri storici Casamassima, Sammichele, Turi SCENARI per valorizzare l identità Francesco Maiorano ANCSA Associazioni Nazionale Centri Storici e Artistici PIST Peucetia Turi-Casamassima-Sammichele obiettivo
DettagliPOLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA
COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179
DettagliDipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO
Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009
DettagliLa politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia
La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agro-alimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano La politica
Dettaglischede di approfondimento.
I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliCASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA
Progetto CASTIGLIONE E SCARLINO: SOLUZIONI IN AGENDA Contesti e Cambiamenti snc di Tessa Ercoli, Carlotta Iarrapino, Concetta Musumeci Via Cironi 2, 50134 Firenze P.I. 05856210488 www.contestiecambiamenti.it
DettagliAMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LECCE
CONSULTAZIONE PUBBLICA Pianificazione Urbanistica Partecipata La Città non è fatta di soli edifici e piazze, ma è fatta di memoria, di segni, di linguaggi, di desideri, che sono a loro volta l espressione
Dettagli1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini.
SCHEDA PROGETTO - A 5 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie MISURA RIFERIMENTO: Misura 1.6 Energia (Riferimento:Complemento di
DettagliI CONTRATTI DI FIUME in Lombardia
Governance e partecipazione per il bacino del Po Colorno 26 ottobre 2007 I CONTRATTI DI FIUME in Lombardia Mario Clerici Regione Lombardia mario_clerici@regione.lombardia.it PERCHE UN CONTRATTO DI FIUME
DettagliRepertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche
Repertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche All. VII, parti A e B, punto 8 della Direttiva 2000/60/CE e All. 4, parti A e B, punto 8, alla Parte Terza del D.Lgs.
DettagliIDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA
IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo
DettagliPROGETTO AMBIENTE OBIETTIVO
OBIETTIVO Promuovere i principi dello Sviluppo sostenibile, attraverso diverse attività di formazione, informazione e studio, che saranno al servizio dei soci Fast e di enti pubblici e privati interessati.
DettagliEsempi di applicazione della certificazione ambientale. La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure
Esempi di applicazione della certificazione ambientale La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure 1 I riconoscimenti ottenuti 2 La dichiarazione ambientale 3 La dichiarazione
DettagliCOMUNE DI LANCIANO Provincia di Chieti Assessorato Sanità, Ambiente ed Energia Processo di Agenda 21 Locale Lanciano21
Regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento del FORUM 1 - Disposizioni generali Il Forum di Agenda 21 di Lanciano è promosso dal Comune di Lanciano nell'ambito del processo di partecipazione per
DettagliL efficienza energetica in edilizia
EDIFICI A ENERGIA QUAZI ZERO VERSO IL 2020 Il roadshow per l efficienza energetica L efficienza energetica in edilizia Ing. Nicola Massaro ANCE Roma, 9 maggio 2014 www.edifici2020.it Sostenibilità è (anche)
DettagliMISURA 311 - Diversificazione verso attività non agricole
MISURA 311 - Diversificazione verso attività non agricole Secondo quanto previsto nella scheda di misura del PSR toscana 2007/13, la graduatoria è suddivisa in due parti: la prima, prioritaria, in cui
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliRisultati della Ricerca
Risultati della Ricerca Titolo Linee guida per il trasporto e la vendita di prodotti alimentari deperibili a basso impatto ambientale Descrizione estesa del risultato La progettazione, realizzazione e
DettagliOGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO
Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato
DettagliLa nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20)
Provincia Autonoma di Trento La nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20) CONVEGNO AEIT 26 ottobre 2012 29 maggio 1980 Approvazione della legge provinciale n. 14 Legge provinciale
DettagliIl Programma MED 2014-2020
Il Programma MED 2014-2020 Obiettivo generale Promuovere una crescita sostenibile nel bacino mediterraneo favorendo pratiche innovative e un utilizzo ragionevole delle risorse (energia, acqua, risorse
DettagliManuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI
Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della
DettagliLinee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione
DettagliSCHEDA PROGETTO - A 3. Assessorato della Difesa dell Ambiente. Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie
SCHEDA PROGETTO - A 3 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie MISURA RIFERIMENTO: Misura 1.4 Gestione integrata dei rifiuti, bonifica
DettagliLE CITTA DA CONSUMATRICI A PRODUTTRICI DI ENERGIA Sinnai, 4 Marzo 2009, Sala Consiliare REPORT
Comune di Sinnai Unione dei Comuni del Parteolla e basso Campidano Comune di Burcei LE CITTA DA CONSUMATRICI A PRODUTTRICI DI ENERGIA Sinnai, 4 Marzo 2009, Sala Consiliare REPORT INDICE 1 Premessa... 2
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
Dettaglisedi di Perugia e di Terni
Gli interventi di ARPA Umbria sulle sedi di Perugia e di Terni Altri progetti 1. La riqualificazione energetica delle sedi di Perugia e di Terni 2. Il sistema di gestione dell energia UNI 16001
DettagliRisultati della Ricerca
Titolo Linee guida per la trasformazione casearia su piccola scala Risultati della Ricerca Descrizione estesa del risultato Il documento è stato redatto come frutto della ricerca sviluppata dalla UO CRA-FLC
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliPROGRAMMA DI COOPERAZIONE Alpine Space Programme 2014-2020
PROGRAMMA DI COOPERAZIONE Alpine Space Programme 2014-2020 La presente scheda ha lo scopo di illustrare sinteticamente i contenuti del Programma di Cooperazione per il periodo 2014-2020, approvato dalla
DettagliMISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.
LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 05-05-2004 REGIONE LOMBARDIA MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 19 del 7 maggio 2004 SUPPLEMENTO
DettagliLa Politica Agricola Comune, i Programmi di Sviluppo Rurale e la Rete Natura 2000 Stato attuale e quadro post 2013
La Politica Agricola Comune, i Programmi di Sviluppo Rurale e la Rete Natura 2000 Stato attuale e quadro post 2013 Luigi Servadei Ministero Luogo e delle datapolitiche Agricole, D.G. Sviluppo Rurale Rete
DettagliLA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato)
PROTOCOLLO D INTESA PER LA INDIVIDUAZIONE DI AZIONI COMUNI VOLTE A MIGLIORARE LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLE CITTA D ARTE DELLA SICILIA TRA LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI
DettagliProtocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager
ALLEGATO A Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager tra: Regione Toscana, INAIL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Confindustria
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliGli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia
Gli obiettivi del Piano energetico regionale Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia 1 Il progetto del PER Il Servizio Energia è attualmente impegnato, attraverso un
DettagliEnergia da Biomasse. Prospettive ed opportunità nell uso di fonti rinnovabili
Energia da Biomasse Prospettive ed opportunità nell uso di fonti rinnovabili Accordo di Programma Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Regione Abruzzo Iris Flacco Energy Manager Regione
DettagliLe azioni di efficienza energetica degli edifici nel PAES Piano di Azione per l Energia Sostenibile
Le azioni di efficienza energetica degli edifici nel PAES Piano di Azione per l Energia Sostenibile 21 Ottobre 2015 Efficienza energetica degli edifici: il valore della casa, il valore dell ambiente con
DettagliWorkshop fa.re.na.it 7 marzo 2014. RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche
Workshop fa.re.na.it 7 marzo 2014 RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche 1 Sezione Parchi Biodiversità Programmazione Silvopastorale..
DettagliPSR: Misura 112 "Insediamento di giovani agricoltori"
PSR: Misura 112 "Insediamento di giovani agricoltori" La misura 112 concede un aiuto all insediamento dei giovani agricoltori attraverso l attivazione di un piano di sviluppo aziendale e l utilizzo di
DettagliAllegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE
Allegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE In base all art. 19 del TUEL approvato con D. Lgs. 267 del 18 agosto 2000 spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale
DettagliAGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO
Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante
DettagliRoma 30 novembre 2015. Giorgio Trentin Sezione Agroambiente, Settore Ricerca Innovazione e Diversificazione agricola Regione del Veneto
Tavola rotonda EIP AGRI Il Partenariato Europeo dell Innovazione: Agricoltura sostenibile e produttività L esperienza delle Regioni italiane nei network tematici e nei gruppi operativi Roma 30 novembre
DettagliQuale futuro per i servizi di consulenza a supporto delle aziende agricole
Quale futuro per i servizi di consulenza a supporto delle aziende agricole Consiglio dell'ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali Alberto Giuliani Coordinatore dipartimento Sviluppo Rurale
DettagliFONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE (FEASR) PROGRAMMAZIONE 2014-2020. Consultazione online del partenariato - Le sottomisure del PSR
FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE (FEASR) PROGRAMMAZIONE 2014-2020 Consultazione online del partenariato - Le sottomisure del PSR Indice dei contenuti 1. Premessa 2. Prima fase del percorso
DettagliLIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER
-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER Linee Guida Modello di gestione ambientale ECO-CLUSTER: sistema gestione ambientale Comune di Collagna Responsabile dell azione Istituto
Dettagli