Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Informatica

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Progettazione e Sviluppo di un Servizio Web per la gestione del patrimonio multimediale del Comune di Cento Tesi di Laurea di: Daniele Vaccari Relatore: Chiar.mo Prof. Ing. Cesare Stefanelli Anno Accademico: 2006/2007

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3 INDICE 1. Introduzione 1 2. Progetto Inventario Servizio Sistemi Informativi Obbiettivi del progetto La situazione preesistente Descrizione del servizio, specifiche e requisiti Accessibilità Progettazione del servizio Progetto e struttura della base dati Sistema di autenticazione Livelli di autorizzazione Struttura delle pagine web Progetto del layout Tecnologie utilizzate Apache (Web Server) Microsoft SQL Server (DBMS) Microsoft Active Directory XHTML CSS PHP (scripting server-side) Javascript (scripting client-side) Realizzazione della nuova applicazione Struttura dei dati Sistema d autenticazione e assegnazione diritti d accesso Architettura del File System Struttura dell applicazione Manuale d uso Ricerca oggetti Inserimento di un oggetto 50 1

4 4.5.3 Associazione attributi e categorie Impostazioni applicazione Assegnazione permessi Dismissione oggetti Accessibilità e stampa Test del servizio Conclusioni Riferimenti e bibliografia 65 2

5 Introduzione Negli ultimi anni Internet ha conosciuto una crescita esponenziale, in termini di utilizzatori e di maturità. Se all origine basava il suo funzionamento esclusivamente su elementi statici ora è un complesso molto più dinamico, potente e ricco di servizi; per fare un esempio immediato, si pensi ai molti portali disseminati per la Rete che offrono al visitatore informazioni e, appunto, servizi di vario genere o applicativi web (es. Web mail, blog). Un applicativo Web è un applicazione per Internet, a cui gli utenti accedono tramite un Web Browser, cioè un programma in grado di interpretare il codice HTML (e più recentemente XHTML) e visualizzarlo in forma di ipertesto, consentendo perciò la navigazione nel Web. Le pagine visualizzate dal browser sono generate in modo statico o dinamico a seconda della tipologia della risorsa che si va a visualizzare: tipicamente, per le applicazioni web, tale generazione avviene in modo dinamico. Il modello Client-Server, utilizzato dalla maggior parte delle applicazioni Web, permette a un qualsiasi Client (Web Browser) di effettuare una richiesta al Server, il quale ha il compito di gestire accessi simultanei a risorse condivise (come le basi di dati) e fornire risposte al Client. L applicazione web costituisce un modello che permette di portare i dati da un basso livello di astrazione, strutturati nel database, a un livello di astrazione più alto, comprensibile dagli utenti. Il Comune di Cento è uno dei più informatizzati d Italia ed è all avanguardia nell erogazione di servizi informatici. Dal suo portale è possibile accedere a molti servizi che di tanto in tanto vengono ampliati e arricchiti. È questo il caso de Inventario S.S.I., un applicazione web realizzata nella cornice di un tirocinio formativo universitario, svolto presso il Servizio Sistemi Informativi (SSI) del Comune di Cento che si occupa della gestione e amministrazione hardware e software della rete civica, dell amministrazione della intranet comunale, del portale del Comune, della gestione e realizzazione di servizi on-line e siti Web strettamente collegati al Comune. La scelta di realizzare il servizio Inventario S.S.I. attraverso un applicazione Web è stata fatta considerando la facilità con cui al giorno d oggi è possibile fruire di una 3

6 risorsa presente sul web, in quanto i requisiti (un elaboratore, un web browser e una connessione a Internet) sono alla portata di un bacino d utenza molto corposo e sempre più attento e capace di sfruttare la vasta gamma di tecnologie pensate per realizzare e accedere a contenuti web. Queste tecnologie facilitano da una parte il lavoro dello sviluppatore che, una volta impostata l architettura delle stesse, mantenendo separati contenuti e presentazione, può modificare indipendentemente l una o l altra; dall altra gli utenti del servizio implementato che, attraverso l interfaccia web, possono interrogare le base di dati e, in funzione dei risultati ottenuti, accedere alle informazioni richieste. Il servizio Inventario S.S.I. permette la gestione del patrimonio multimediale del Comune di Cento, cioè consente di catalogare tutti gli oggetti appartenenti al mondo dell informatica e dell elettronica di proprietà comunale. La differenza sostanziale tra l inventario generale del Comune e quello che si è realizzato risiede nella possibilità di catalogazione per categoria offerta da quest ultimo. Nella realizzazione del progetto si è cercato di prediligere una modularità degli elementi, cercando di creare dove possibile delle astrazioni che permettano all applicazione di funzionare indipendentemente dalle piattaforme sottostanti. Un importante requisito non funzionale riguarda l adeguamento dell applicazione a quelli che sono gli standard di accessibilità e usabilità previsti per le applicazioni Web utilizzate dalle Pubbliche Amministrazioni. In riferimento a questo punto si è cercato di privilegiare una struttura semplice e al tempo stesso efficace e un layout intuibile, accessibile anche a persone ipovedenti o diversamente abili, e il più possibile conforme a quello già utilizzato da applicazioni relative ad altri servizi, per facilitare l utilizzo dell applicazione stessa da parte di cittadini e dipendenti comunali. La progettazione del servizio è stata preceduta da una fase iniziale di interviste e colloqui, in cui sono state raccolte le specifiche e i requisiti che il servizio doveva rispettare, come ad esempio la necessità di mantenere la base dati esistente, vista la mole di dati contenuti in essa. 4

7 La prima operazione della fase di progettazione è stata quindi l analisi e la modifica della base dati, aggiungendo alle tabelle esistenti gli attributi essenziali e creando le tabelle necessarie per le nuove funzionalità dell applicazione. Il servizio sviluppato prevede un sistema d autenticazione, grazie al quale è possibile assegnare a ogni utente degli specifici diritti d accesso, grazie ai quali l applicazione consente all utente di fruire di certe funzionalità rispetto ad altre. L applicazione consente a tutti i livelli d autorizzazione di navigare all interno dell archivio, di effettuare ricerche secondo alcuni parametri quali categoria, locazione e attributo/caratteristica e di visualizzare delle statistiche di tipo generale sull archivio. La parte d amministrazione del servizio consente di gestire le categorie d oggetto, gli attributi che caratterizzano gli oggetti e l associazione fra questi. Anche l inserimento di un nuovo oggetto nell archivio è riservato agli utenti con diritti d amministratore, i quali possono anche modificarlo, dismetterlo e successivamente eliminarlo dall archivio. La dismissione infatti, non comporta l eliminazione dell oggetto, ma il trasferimento dello stesso dall archivio degli oggetti attivi a uno parallelo degli oggetti dismessi. La navigazione dell archivio degli oggetti dismessi è consentito soltanto agli amministratori del servizio, i quali possono usufruire anche di uno strumento di ricerca che ricalca quello dell inventario degli oggetti attivi, ma che offre anche altre possibilità di ricerca quali la data e la motivazione della dismissione. 5

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9 2. Progetto Inventario Servizio Sistemi Informativi In questo capitolo viene presentato il progetto Inventario Servizio Sistemi Informativi, unitamente a quelli che sono i suoi obiettivi, la situazione preesistente e il passaggio dall applicazione precedente a quella attuale. Il processo che ha portato alla creazione dell applicativo, è stato diviso in tre fasi: progettazione; sviluppo; test. La fase iniziale di progettazione ha previsto un attenta analisi di quella che era la situazione in cui ci si trovava, valutando debolezze e mancanze dell applicazione utilizzata fino a quel momento e cercando di individuare le caratteristiche che avrebbe dovuto avere la nuova applicazione per poter sopperire a tali carenze e aggiungere nuove funzionalità. A tale scopo è stato organizzato un incontro con i committenti del lavoro, nonché utilizzatori del servizio, per raccogliere richieste, pareri e consigli su come dovesse essere l applicativo che si stava andando a sviluppare. Durante la fase di sviluppo successiva, per rendere l applicazione il più possibile attinente alle specifiche dei committenti sono stati pianificati altri momenti d incontro, per il sorgere di problematiche o per l introduzione di nuove funzionalità non considerate in precedenza. L ultima fase del progetto è stata quella di test, per verificare la stabilità e la sicurezza dell applicativo appena realizzato, nonché la resa su alcuni PC con caratteristiche differenti, per assicurarsi del pieno rispetto degli standard e dei criteri di accessibilità appositamente studiati per non ostacolare la reperibilità delle informazioni ai cittadini Obiettivi del progetto Il comune di Cento, come altri enti pubblici o aziende private, dispone di un inventario generale degli oggetti di proprietà comunale, censiti in esso senza compiere nessuna distinzione in base alla natura dell oggetto. 7

10 Parallelo a questo inventario, alcuni uffici comunali ne hanno istituito un altro che raccogliesse soltanto i dati relativi agli oggetti multimediali in uso presso la sede comunale, le delegazioni oppure nel territorio comunale. Per multimediali il comune intende tutti quegli oggetti appartenenti al mondo dell elettronica e dell informatica (es. stampanti, fax, PC), con eccezione per i dipendenti comunali, raccolti anch essi in quest inventario per identificare gli utilizzatori dei dispositivi censiti. Il progetto Inventario S.S.I. prevede lo sviluppo di un applicativo Web per la consultazione e gestione dell archivio del patrimonio multimediale. La concezione classica di archivio è quella di una lista d oggetti, identificati da un numero progressivo, indipendentemente dalla natura e le caratteristiche dell oggetto, mentre quest archivio basato sulla tipologia dell oggetto, deve essere dinamico, flessibile e permettere di seguire lo sviluppo tecnologico che, soprattutto nel mondo dell elettronica e dell informatica, è rapido e frenetico. L applicazione deve quindi fornire gli strumenti necessari per rendere l archivio atto ad accogliere oggetti di natura differente, frutto di sviluppi tecnologici non considerati durante la fase di progetto La situazione preesistente Il Comune di Cento, e più precisamente gli uffici: Servizio Sistemi Informativi (S.S.I.) e Servizio Informativo Territoriale (S.I.T.), si servivano di un servizio per la gestione del patrimonio multimediale, progettato a suo tempo, come applicazione integrante per ArcReader [ArcReader]. ArcReader è un software gratuito che permette la visualizzazione di mappe e piante di edifici, in questo caso degli immobili comunali distribuiti su tutto il territorio comunale, identificando con diverse icone i differenti tipi d oggetti, posizionati sulle planimetrie attraverso l assegnazione di coordinate cartesiane. Questo programma presentava però delle limitazioni, come la mancanza della possibilità di inserimento e modifica di un oggetto o la visualizzazione delle caratteristiche complete dell oggetto, quest ultima sopperita dalla fornitura di un link ipertestuale specifico per ogni oggetto. 8

11 Per questo motivo fu scelto di sviluppare un applicazione web per sopperire alle mancanze del programma stesso. Con l aumento di oggetti catalogati e con l acquisto di tipologie d oggetto, non previste in fase di sviluppo, gli uffici S.S.I. e S.I.T., si sono accorti che il servizio presentava delle forti limitazioni e delle lacune, come: Home Page non funzionale e mal strutturata (figura 1); mancanza di un modulo di ricerca; impossibilità di gestire gli accessi all applicazione e assegnare autorizzazioni a gruppi di utenti; mancanza di una sezione di amministrazione che permettesse di effettuare ampliamenti e correzioni senza agire manualmente sul database; mancanza di un sistema di registrazione accessi ed errori; interfaccia Web non rispettante le normative sull accessibilità e usabilità per la P.A.[Servizi Web P.A.]. Figura 1. Home Page del vecchio servizio 2.3. Descrizione del servizio, specifiche e requisiti La realizzazione di una nuova applicazione più performante e indipendente da altre applicazioni nasce dall esigenza di fornire un interfaccia il più possibile omogenea 9

12 rispetto a quella utilizzata da altri servizi Web già esistenti, con l intento di facilitarne l utilizzo da parte dei dipendenti comunali aventi già familiarità con altri servizi e nel rispetto delle regolamentazioni su accessibilità e usabilità delle applicazioni Web per le pubbliche amministrazioni, con l intento di permetterne l utilizzo anche a utenti diversamente abili e alla necessità di aggiungervi nuove funzionalità che migliorassero il servizio e rimediassero a tutte le carenze che la vecchia applicazione Inventario S.S.I. presentava. Dall incontro con i dipendenti degli uffici S.S.I. (Servizio Sistemi Informativi) e S.I.T. (Servizio Informativo Territoriale), è emerso che il servizio che si andava a creare, doveva disporre di due modalità d utilizzo, in base ai diritti d accesso associati all utente, una modalità di consultazione e una d amministrazione. Per quanto concerne la modalità di consultazione, si vuole che: gli utenti possano navigare all interno dell archivio, usufruendo degli strumenti forniti dal servizio per eseguire ricerche secondo alcuni parametri quali categoria, locazione e attributo/caratteristica; gli stessi possano visualizzare il dettaglio di un singolo oggetto; gli stessi possano visualizzare statistiche generali sull archivio; siano rispettate le normative relative all accessibilità e all usabilità. Quanto alla modalità d amministrazione, gode di tutte le caratteristiche della modalità consultazione, offrendo inoltre: inserimento e modifica di un oggetto; possibilità di modifica delle impostazioni del servizio; gestione delle tipologie d oggetto; gestione degli attributi/caratteristiche relativi alla singola tipologia d oggetto; gestione degli accessi all applicazione e assegnazione di autorizzazioni a gruppi di utenti; gestione dello storico degli oggetti; gestione degli edifici e dei locali a essi associati. Oltre a requisiti dal lato dell applicazione, sono stati definiti alcuni vincoli dal lato del sistema, come ad esempio l utilizzo della base dati preesistente, vista la mole di 10

13 dati da conservare, mantenendo invariata anche la struttura di determinate tabelle, utilizzate dal programma ArcReader per la rappresentazione degli oggetti nelle mappe. Infine si è voluto mantenere la possibilità di interazione fra ArcReader e la nuova applicazione, lasciando inalterato il metodo col quale questa interazione avveniva anche con la vecchia applicazione: un collegamento ipertestuale Accessibilità L accessibilità, in informatica, è la capacità di un dispositivo, di un servizio o di una risorsa d essere fruibile con facilità da una qualsiasi categoria d utente. Il termine è comunemente associato alla possibilità anche per persone con ridotta o impedita capacità sensoriale, motoria, o psichica (in termini generali disabile o diversamente abile sia temporaneamente sia stabilmente), di fruire dei sistemi informatici e delle risorse software a disposizione. Il termine ha trovato largo uso anche nel settore di Internet col medesimo significato. Nel web, un sito web accessibile facilita l accesso a individui con ogni tipo di disabilità, ma anche a individui non affetti da patologie. Più nello specifico: utilizza un codice semanticamente corretto, logico e validato secondo i parametri del W3C [W3C]; utilizza testi chiari, fluenti e facilmente comprensibili; utilizza testo alternativo per ogni tipo di contenuto multimediale; sfrutta titoli e link che siano sensati anche al di fuori del loro contesto (evitando, ad esempio, link su locuzioni come "clicca qui"); ha una disposizione coerente e lineare dei contenuti e dell interfaccia grafica. Inoltre dovrebbe essere compatibile col maggior numero di browser e PC e utilizzare colorazioni standard e ad alto contrasto. L applicazione corretta dei criteri di accessibilità deve permettere la lettura da parte di software detti screen reader specifici per ipovedenti o non vedenti del terminale video. 11

14 Esistono alcuni standard e alcune linee guida per definire l accessibilità. Le linee guida internazionalmente più diffuse per quanto riguarda il web sono le WCAG, Web Content Accessibility Guidelines della WAI [WAI], Web Accessibility Initiative (sezione del World Wide Web Consortium). In Italia per le nuove realizzazioni e le modifiche apportate dalla Pubblica amministrazione al proprio o ai propri siti web permettono di tenere conto (a pena della nullità dei contratti stipulati) della Legge Stanca (Legge 4 del 9 gennaio 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio 2004), e successivamente resa operativa col decreto attuativo di fine Lo stesso identico obbligo è in carico, come contenuto nell art. 2 della legge, agli enti pubblici economici, alle aziende private concessionarie di servizi pubblici, alle aziende municipalizzate regionali, agli enti di assistenza e di riabilitazione pubblici, alle aziende di trasporto e di telecomunicazione a prevalente partecipazione di capitale pubblico e alle aziende appaltatrici di servizi informatici. L obbligo della applicazione della legge sussiste esclusivamente per i siti pubblici (o di interesse pubblico) mentre, sempre nell ambito pubblico le disposizioni di legge non si applicano ai sistemi informatici destinati ad essere fruiti da gruppi di utenti dei quali, per disposizione di legge, non possono fare parte persone disabili. Per quanto concerne l applicazione Inventario S.S.I. si è cercato di rispettare il più possibile le specifiche del WAI, in particolar modo: creando un layout semplice, fluido e dalle colorazioni ad alto contrasto; evitando l uso delle tabelle per la creazione della struttura del layout; fornendo la possibilità di gestire l intera applicazione da tastiera; evitando l uso di immagini per la realizzazione del layout; fornendo un testo alternativo a ogni immagine o icona; organizzando i form in maniera coerente e logica. Nell ambito dei form, cioè dei moduli compilabili per l inserimento dei dati, si è scelto di fornire sempre una descrizione generale del modulo e di associare un etichetta descrittiva a ogni campo. 12

15 Si è scelto inoltre di utilizzare codice client-side degradabile, cioè ripetuto anche lato server, per fornire lo stesso servizio anche a utenti che per vari motivi non possano usufruire dei vantaggi offerti dall esecuzione del codice client-side. Un esempio di ciò possono essere i controlli effettuati sulla validità dei dati inseriti nei campi di un generico form prima del loro invio alla pagina che li elaborerà, infatti questi controlli oltre a essere eseguiti lato client, vengono sempre ripetuti anche lato server Progettazione del Servizio Questo capitolo vuole illustrare quella che è l architettura del progetto, cioè la struttura su cui si basa l applicazione e grazie alla quale è stata realizzata. Tratta quindi del procedimento che ha portato alla definizione delle entità logiche coinvolte, alla creazione di una struttura dei dati nel database, alla gestione del sistema di autenticazione con assegnamento di specifici permessi a differenti gruppi di utenti, alla strutturazione delle pagine Web e dell interfaccia proposta dalle stesse. Si è cercato di realizzare l applicazione in modo modulare, cioè mantenendo separati quelli che sono i componenti della stessa in previsione di future modifiche, fornendo al tempo stesso una gerarchia di funzionalità, limitandone la visibilità all interno dell applicazione. Infatti vengono definite funzionalità comuni, accessibili a più livelli di autorizzazione, mentre funzionalità più specifiche, utilizzate solo in ambito di gestione o di amministrazione, vengono nascoste ai livelli inferiori di autorizzazione Progetto e struttura della base dati Uno dei requisiti fondamentali del progetto, prevedeva l utilizzo di Microsoft SQL Server come DBMS, vista la preesistenza di una base dati consistente da conservare, mantenendo invariata anche la struttura di determinate tabelle, utilizzate dal programma ArcReader per la rappresentazione degli oggetti nelle mappe. 13

16 Analizzando il database si è notato che esistevano sei tabelle, di cui tre contenevano informazioni sulle locazioni (edifici, piani, stanze), una sui servizi offerti, una sulla tipologia d oggetto e infine la principale conteneva tutte le entità oggetto. Nell incontro iniziale con i dipendenti degli uffici S.S.I. e S.I.T., sono stati messi in evidenza i difetti che la base dati preesistente aveva, in particolar modo il fatto che tutte le entità oggetto avessero gli stessi attributi, anche nel caso che la categoria d oggetto fosse diversa. Ne conseguiva che all atto dell inserimento venivano richiesti attributi non connessi con l oggetto, che poi comparivano anche nella scheda di dettaglio dell oggetto stesso come attributi vuoti (ad esempio il numero di telefono per una stampante). Secondo i dipendenti, questo problema rappresentava una grande limitazione per il servizio, aggravato dal fatto che l inserimento di un nuovo attributo e l associazione con una categoria d oggetto era possibile soltanto agendo direttamente sulla base dati e modificando il codice sorgente delle pagine d inserimento e di visualizzazione dell oggetto stesso. Viste le richieste e sentite le proposte di sviluppo, si è optato per una soluzione completamente dinamica e comodamente gestibile dal pannello d amministrazione, in cui fosse possibile aggiungere, modificare o eliminare le categorie d oggetto e gli attributi, creando poi le associazioni fra questi. Questa scelta si è riflessa sulla struttura del database con l inserimento di una nuova tabella che rappresentasse le entità attributi, relazionata con la tabella che rappresentava le entità categorie d oggetto attraverso un ulteriore tabella, visto che le relazioni potevano vedere una categoria associata a più attributi e un attributo a più categorie. La nuova tabella attributi, rappresenta i campi della tabella oggetto, di conseguenza tutte le operazioni di aggiunta ed eliminazione compiute su di essa si ripercuotono in ugual modo sui campi della tabella oggetto, rendendola quindi una tabella a struttura dinamica. Infine, per soddisfare tutti i requisiti del progetto, sono state create altre cinque tabelle disgiunte dalle preesistenti, col compito di contenere informazioni sugli 14

17 accessi, sulle destinazioni d uso dei locali, sui permessi assegnati agli utenti e delle liste d esclusione dal servizio. In figura 2 si può notare lo schema Entità-Relazione (Entity-Relationship), anche detto schema E-R del progetto. Figura 2. Schema E/R del progetto Sistema di autenticazione Il servizio Inventario S.S.I. prevede un meccanismo di autenticazione all accesso, per poter assegnare a ogni utente i diritti d utilizzo personali. L autenticazione viene delegata al web server che ricevendo username e password, li passa al controller di dominio, che, confrontandoli con le informazioni sugli account in suo possesso, fornisce o meno il consenso per l accesso alle risorse condivise della rete comunale. Tale struttura, oltre a proteggere le macchine della Intranet, permette di implementare un sistema di tipo Single Sign On (SSO), cioè una modalità di autenticazione che permette all utente di inserire le credenziali una sola volta, al momento dell accesso alla Intranet, avendo accesso a più applicativi 15

18 senza che il server chieda nuovamente l autenticazione; questo è possibile installando sul web server uno specifico modulo che realizza tale meccanismo. Per realizzare questo sistema è stato installato un modulo sul server web che mette a disposizione funzioni necessarie per l interazione tra il server web e il servizio di directory, dove risiedono le informazioni d accesso degli utenti che hanno accesso all intranet comunale. In questo modo, a meno di particolari impostazioni dell applicazione, tutti gli utenti che hanno accesso alla intranet possono, di conseguenza, accedere al servizio Livelli di autorizzazione A differenza dell applicazione esistente, dove il livello di autorizzazione era unico, visto che per accedere era necessario inserire un username e una password generica e uguale per tutti gli utenti, l applicativo che si è andati a realizzare prevede tre livelli di autorizzazione: non autorizzato; lettore; amministratore. L assegnazione di questi diritti d accesso è stata resa possibile grazie al nuovo sistema d autenticazione, che richiede le credenziali personali di ogni utente e non più quelle generiche. Il livello non autorizzato, può essere assegnato nel caso in cui il servizio sia fruibile nella modalità con Accesso limitato a un utente che non abbia nessun diritto specifico, altrimenti tutti gli utenti che hanno accesso alla intranet possono accedere al servizio con i diritti di lettore. La modalità lettore consente la libera consultazione dell archivio, fornendo gli strumenti per eseguire ricerche secondo alcuni parametri quali categoria, locazione e attributo/caratteristica, visualizzare il dettaglio di un singolo oggetto e le statistiche generali sull archivio. Infine la modalità amministratore consente il completo controllo dell applicazione, fornendo accesso a una sezione riservata dove è possibile gestire 16

19 le categorie degli oggetti, gli attributi associati ad ogni singola categoria, le locazioni degli oggetti, assegnare permessi e diritti d accesso all applicazione, abilitare o meno delle funzionalità (ad esempio: Accesso Limitato) e consultare i file di log degli accessi e degli errori verificatisi durante il funzionamento dell applicativo. L amministratore può inoltre gestire completamente la vita di un oggetto, dall inserimento in archivio, alla sua dismissione e successiva eliminazione, offrendo gli strumenti per la modifica degli attributi che lo caratterizzano. La funzione di ricerca offre inoltre, per questo livello d autenticazione, alcune possibilità aggiuntive su cui basare la ricerca di uno o più oggetti. Nonostante le specifiche attuali, concordate durante l incontro con gli utilizzatori del servizio, prevedessero soltanto i tre livelli d autorizzazione sopracitati, non ci si è preclusa la possibilità di crearne di nuovi, strutturando l applicazione in maniera congrua Struttura delle pagine web I principi generali secondo cui si basa una buona progettazione di un applicazione web insegnano a generare una nuova pagina web ogni qual volta si individua un nuovo contenuto semantico: in altre parole il significato di una pagina si deve distaccare da tutte le altre, mentre per ciò che riguarda contenuti simili è buona abitudine cercare di raggrupparli in un unica pagina differenziando i vari stati in cui si trova la stessa attraverso parametri passati in POST o in GET tra le pagine stesse. Oltre al rispetto di questi principi, si è cercato di ottimizzare il codice, individuando le parti simili (se non del tutto uguali) e inserendole in appositi file, inclusi successivamente laddove fossero necessari. Si è scelto di dividere le pagine in due sezioni distinte, temporalmente e logicamente successive: esecuzione codice server-side (PHP); fornitura pagina (X)HTML richiesta. Nella prima fase, vengono inclusi tutti i file necessari a fornire la pagina richiesta dall utente, vengono controllate le credenziali dell utente e, se necessario, stabilita 17

20 una connessione al database o ad Active Directory per le successive operazioni richieste. Elaborate tutte le informazioni e i dati, vengono chiuse le connessioni precedentemente stabilite, concludendo la prima fase. La fase successiva consiste nella creazione del flusso dati della pagina web, che compresso grazie all algoritmo Gzip, viene poi spedito all utente. La scelta di strutturare ogni pagina secondo questo schema, è stata fatta per avere una miglior gestione degli errori derivanti dall elaborazione iniziale e per ridurre il tempo di fornitura di una richiesta. Infatti se ad esempio si verificasse un errore nella lettura dal database, questo sarebbe già noto prima di cominciare a spedire la pagina web, offrendo la possibilità di reindirizzare l utente verso una pagina di servizio che lo informa di un possibile malfunzionamento Progetto del layout Il progetto del layout del servizio, è un punto fondamentale nello sviluppo di un applicativo web. Facilità e intuibilità d uso, rispetto per le specifiche relative all accessibilità, sono i punti cardine su cui si è basata la realizzazione dell interfaccia grafica, senza tralasciare un altro aspetto importante, ovvero l uso del tag <table> (le tabelle) non per realizzare l impaginazione delle pagine web, ma solo come aggregatrici di informazioni strettamente connesse tra loro. Quest ultimo aspetto oltre a influire in maniera diretta sul layout, riduce la dimensioni (in termini di Kbyte) delle pagine web, offrendo quindi un ulteriore vantaggio, quale un aumento, seppur modesto, di velocità di fruizione del servizio. Si è cercato di creare, per quanto possibile, un interfaccia simile agli altri servizi pubblicati sulla rete intranet, per facilitare l utilizzo dell applicazione stessa da parte dei dipendenti comunali. Per uniformare il layout tra le varie pagine e per renderlo facilmente modificabile o eventualmente sostituito, si è optato per l utilizzo di un template. Questo strumento è utilizzato per generare pagine web con struttura simile e definisce lo scheletro della pagina, cioè la disposizione dei vari contenuti all interno di 18

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