LO SPRECO NELLO SPRECO. Dr. Luca Falasconi LAST MINUTE MARKET TRASFORMARE LO SPRECO IN RISORSE

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1 LO SPRECO NELLO SPRECO Dr. Luca Falasconi

2 Mal nutrizione in Italia La disponibilità calorica è di circa Kcal al giorno, equivalente a circa una volta e mezzo il fabbisogno energetico quotidiano. 50 % degli uomini, il 34% delle donne e il 24% dei bambini in età compresa tra i 6 e gli 11 anni è in sovrappeso.

3 Mal nutrizione nel Mondo Negli Stati Uniti, il cibo disponibile ogni giorno tocca le kcal per persona, ovvero equivale al 200% del fabbisogno energetico della popolazione. In Gran Bretagna, Irlanda, Belgio, Francia e Canada, si attestano su livelli compresi tra il 170 e il 190%; seguiti poi da Nuova Zelanda, Finlandia, Paesi Bassi e Islanda le cui percentuali si aggirano tra il 160 e il 170%.

4 Definiamo lo spreco Gli sprechi sono prodotti alimentari scartati dalla catena agroalimentare, prodotti che hanno perso valore commerciale, ma che possono essere ancora destinati al consumo umano. Quindi prodotti perfettamente utilizzabili, ma non più vendibili, e che, in assenza di un possibile uso alternativo, sono destinati ad essere eliminati e smaltiti.

5 Definiamo lo spreco I prodotti alimentari che formano lo spreco perdono le caratteristiche di merce, ma non quelle di alimento, quindi sono prodotti invenduti e non invendibili.

6 Le dimensioni dello spreco - In alcuni casi lo spreco è un fenomeno dal peso percentuale quasi fisiologico - Nei suoi valori assoluti ci fornisce dati che fanno accendere importanti campanelli d allarme

7 Lo spreco nei campi 2011 Produzione totale (q.li) Produzione raccolta (q.li) Residuo in campo (q.li) % Frutta ,93 Agrumi ,93 Olivo ,69 Uva ,75 Ortaggi pieno campo ,17 Ortaggi in serra ,58 Legumi e patate ,26 Totale frutta ,38 Totale ortaggi ,11 Totale ortofrutta ,84 Totale cereali ,65 Totale ,73

8 Lo spreco nella trasformazione COMPORTO INDUSTRIALE Quantità totale prodotta in t Spreco in t Quantità sprecata (%) Produzione, lavorazione e conservazione di carne e di prodotti a base di carne ,5 Lavorazione e conservazione di pesce e di prodotti a base di pesce ,5 Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi ,5 Fabbricazione di oli e grassi vegetali e animali ,5 Industria lattiero-casearia e dei gelati Lavorazione delle granaglie e di prodotti amidacei ,5 Fabbricazione di altri prodotti alimentari Industria delle bevande TOTALE ,6

9 Lo spreco nella distribuzione TIPOLOGIA DI VENDITA CAA CASH & CARRY IPERMERCATI SUPERMERCATI PICCOLO DETTAGLIO TOTALE QUANTITÀ RECUPERABILI t t t t t t

10 Impatto economico Valore economico complessivo dei prodotti sprecati nel settore agricolo (euro) Valore economico complessivo dei prodotti sprecati nella trasformazione (euro) Valore economico complessivo dei prodotti sprecati nella distribuzione (euro)

11 L acqua virtuale Quello che si vuole mettere in evidenza è come le abitudini alimentari possano incidere significativamente sulla pressione sulle risorse idriche mondiali. La quantità d acqua che potremmo risparmiare modificando di poco le nostre abitudini alimentari o semplicemente evitando di sprecare cibo è enorme. L acqua virtuale contenuta in un bene alimentare, è il volume di acqua dolce che è stata necessaria per produrlo prendendo in considerazione tutte le fasi della catena di produzione. Fa riferimento alla quantità d acqua servita nei diversi step della produzione e viene definita virtuale poiché, nel prodotto finito, questa non è fisicamente presente nel prodotto stesso.

12 Lo spreco nello spreco 2011 PRODOTTI Produzione Totale (q.li) Produzione Raccolta (q.li) Residuo in campo (q.li) % Totale acqua virtuale m3 TOTALE CEREALI , TOTALE FRUTTA , TOTALE ORTICOLE , TOTALE ORTOFRUTTA , TOTALE ,

13 Lo spreco nello spreco frutta verdura ortofrutta cereali totale Green Blu Grey Total L acqua blu e grigia che è stata sprecata in Italia nel 2011 avrebbe potuto coprire i consumi domestici stimati di quasi tre milioni di persone per un intero anno, il 5% dell intera popolazione italiana (considerando gli attuali consumi che molti studi dimostrano essere superiori ai reali fabbisogni).

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