UNITÀ DIDATTICA 2 ANALISI LOGICA IL PERIODO
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- Arnoldo Alfano
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1 UNITÀ DIDATTICA 2 ANALISI LOGICA IL PERIODO La grammatica odierna viene suddivisa in parti: la fonologia (individua i fonemi, le unità minime della parola, sono i suoni che nella lingua organizzano un sistema; la morfologia (studia le parole, costruite da più fonemi e la classifica: sostantivo, aggettivo, avverbio, verbo, ecc.); la semantica (la parola viene considerata nel suo significato); la stilistica (si interessa delle scelte fatte dal parlante o dallo scrittore di opere letterarie, con diversi intenti ed esiti); la sintassi. La grammatica La sintassi (dal greco syntaxis, unione o ordinamento) studia il modo in cui le parole si combinano tra loro per formare le frasi, la proposizione che le parole formano ha come fulcro un predicato verbale o nominale. Una proposizione può essere autonoma e quindi funge da proposizione principale assoluta o assume il valore di reggente all interno di un periodo complesso, formato da varie proposizione definita subordinate. L analisi logica rimette assieme le varie parti evidenziando il ruolo che esse svolgono nella formulazione del pensiero. Tradizionalmente si distingue fra analisi logica della frase semplice o proposizione e analisi della frase complessa o periodo. L analisi della proposizione consiste nell individuare i rapporti fra i vari elementi della frase, cioè la loro funzione logica: soggetto, predicato, complemento oggetto (o diretto), complementi indiretti, attributi e apposizioni. Il periodo è l insieme di più frasi che contengono due o più predicati; queste frasi vengono dette anche frasi complesse. Quindi ogni periodo è costituito da tante proposizioni (frasi) quanti sono i predicati che contiene. Per quanto riguarda i segni di interpunzione, ovvero la punteggiatura, un periodo è chiuso da un punto forte. In un periodo possiamo distinguere proposizioni principali, dette anche La sintassi Analisi del periodo 13
2 indipendenti o reggenti, e le proposizioni subordinate. La proposizione principale ha come caratteristica quella di non dipendere da nessun altra. Le proposizioni subordinate sono invece quelle che vengono collegate alla principale in un rapporto di subordinazione. Dunque, fatta eccezione per le proposizioni principali, tutte le altre non sono autonome e vengono collegate ad esse in due modi: per coordinazione o paratassi; per subordinazione o ipotassi. principalesubordinata Le proposizioni collegate per coordinazione si chiamano proposizioni coordinate. Le proposizioni collegate per subordinazione si chiamano proposizioni subordinate. Quando la proposizione principale regge le altre proposizioni, viene detta reggente ; essa inoltre può avere varie forme e dunque possiamo distinguere vari tipi di proposizioni indipendenti: proposiz. informative; proposiz. Interrogative; proposiz. Esclamative, proposiz. Volitive; proposiz. Desiderative; Quando una proposizione non ha alcun legame sintattico con le altre si può parlare di inciso : essa dà vita alle cosiddette proposizioni incidentali che esprimono un osservazione, un chiarimento. Queste ultime graficamente si riconoscono poiché sono racchiuse tra due virgole o due lineette. Es.: Il sindaco si mormora in paese sta per dimettersi. Proposizioni incidentali Le proposizioni incidentali a volte sono introdotte da congiunzioni. 14
3 2.1: Che cosa è la subordinazione? La subordinazione è un modo di collegare più frasi attraverso le congiunzioni subordinative. La proposizione subordinata viene anche detta dipendente o secondaria. Quest ultima non potrà mai essere usata da sola poiché non è autonoma, né da un punto di vista semantico, né da quello sintattico. Quando la proposizione subordinata è retta direttamente dalla principale si chiama subordinata di primo grado, quando dipende da un altra subordinata si chiama subordinata di secondo grado e quando dipende da una subordinata di secondo grado allora avremo una subordinata di terzo grado. Le congiunzioni subordinative sono: mentre, poiché, perché, per, ecc. Es. Luca mangia = proposiz. principale poiché = congiunzione subordinativa ha fame = subordinata di primo grado mentre = congiunzione subordinativa guarda la Tv = subordinata di secondo grado per = congiunzione subordinativa distrarsi dalla stanchezza dello studio = subordinata di terzo grado La subordinazione Le congiunzioni subordinative Le subordinate si dividono in: esplicite, quando hanno il verbo espresso attraverso un modo finito. Implicite, quando hanno il verbo espresso attraverso un modo infinito. Proposizioni subordinate implicite ed esplicite Le proposizioni subordinate in un periodo svolgono la stessa funzione che i complementi hanno all interno di una frase, cioè espandono, precisano e arricchiscono le informazioni contenute nella proposizione principale dalla quale dipendono. La proposizione soggettiva è una frase che fa da soggetto al predicato della reggente. Proposizioni subordinate soggettiva 15
4 Esempio: è chiaro che sei preoccupato = La tua preoccupazione è chiara. ( soggettiva) La proposizione oggettiva è una frase subordinata che funge da complemento oggetto della reggente. Esempio: gli alunni desiderano che la scuola finisca = Gli alunni desiderano la fine della scuola. ( oggettiva). oggettiva Esistono le proposizioni relative proprie e quelle relative improprie. Le prime sono introdotte da pronomi relativi (che, cui, il quale, chiunque ), o da un avverbio (dove, da dove, ovunque, dovunque). Le proposizioni relative improprie sono introdotte dal che ; esso può assumere sfumature di significato differenti. Esempio: 1. parlerò con l insegnante che capirà il mio problema. (che = affinché. relativa impropria finale). 2. Odio mio cugino che è ricco. (che = poiché/perché. relativa impropria causale). Proposizioni relative proprie e improprie La proposizione dichiarativa è anche detta esplicativa, infatti essa ha la funzione di chiarire o di spiegare un elemento della proposizione reggente, completando così il significato del periodo. L elemento della reggente spiegato dalla dichiarativa può essere: 1. un pronome dimostrativo. Es. Su questo siamo tutti d accordo, che la situazione si è fatta insostenibile. dichiarativa 2. Un nome derivante da un verbo indicante opinione, convinzione, speranza. Es. Mi sostiene la speranza che un giorno ti rivedrò. Nella forma esplicita la proposizione dichiarativa è introdotta dalla congiunzione subordinativa che e ha il verbo all indicativo, al congiuntivo o 16
5 al condizionale. Nella forma implicita la dichiarativa, che è usata solo se il suo soggetto coincide con quello della reggente, è introdotta dalla preposizione di e ha il verbo all infinito. La proposizione interrogativa indiretta è una proposizione subordinata che esprime una domanda, un interrogativo o un dubbio in forma indiretta, cioè ponendoli in dipendenza da un altra proposizione. Le interrogative indirette dipendono: 1. da verbi che esprimono domanda come chiedere, domandare, interrogare o da nomi di significato corrispondente come domanda, indagine, interrogazione. Es. Mi chiedo come dovrò comportarmi. interrogativa indiretta 2. Da verbi di significato dichiarativo come dire, sapere, indovinare, pensare, ecc. Es. Dimmi dove sei stato. 3. Da verbi, nomi e aggettivi che esprimono dubbio come: dubitare, ignorare, essere incerto, ecc. Es. Sono incerto se partire o no. Le proposizioni interrogative indirette, allo stesso modo di quelle indirette, sono introdotte da pronomi o aggettivi interrogativi (chi, quale, quanto), da avverbi o locuzioni avverbiali interrogative (dove, da dove) o da congiunzioni con significato interrogativo o dubitativo (quanto, come, perché, se). Le interrogative indirette esplicite hanno il verbo all indicativo, al congiuntivo, al condizionale. Le interrogative indirette implicite, che dipendono per lo più dai verbi con significato dubitativo, hanno il verbo all infinito presente. La proposizione subordinata finale indica il fine o lo scopo per il quale si compie l azione espressa nella proposizione reggente. 17
6 Es. Faremo di tutto perché tu sia felice. La proposizione finale esplicita è introdotta da congiunzioni come perché, affinché, acciocché e ha il verbo al congiuntivo. La proposizione finale implicita è introdotta dalle proposizioni per, a, di e dalle locuzioni con lo scopo di, al fine di, con l intento di, e ha il verbo all infinito. La proposizione subordinata causale indica la causa o la ragione per cui si compie l azione o si verifica la situazione espressa nella reggente. Es. Restammo al freddo perché si ruppe la caldaia. La proposizione causale esplicita è introdotta dalle congiunzioni e dalle locuzioni perché, poiché, giacché, siccome, che, per il fatto che, dato che, dal momento che e ha il verbo all indicativo o più raramente al condizionale e al congiuntivo. La proposizione causale implicita, invece, è costruita con il verbo gerundio oppure con il participio passato oppure con il verbo all infinito preceduto da per, di, a. La proposizione subordinata consecutiva indica la conseguenza o l effetto di quanto viene detto nella reggente. Essa è quasi sempre anticipata nella reggente dagli avverbi così, tanto, talmente, ecc. o dagli aggettivi tale, siffatto, simile, ecc. Es. Antonella è così timida che arrossisce per un nonnulla. La proposizione consecutiva esplicita è introdotta dalla congiunzione che, dalle locuzioni cosicché, talché, in modo tale che, al punto che, ecc. e ha il verbo generalmente all indicativo, mentre il congiuntivo si usa solo quando la consecutiva esprime una possibilità o una eventualità. Quando il verificarsi della conseguenza è subordinato ad una condizione allora la proposizione consecutiva avrà il verbo al condizionale. La proposizione consecutiva implicita è introdotta dalla preposizione da e ha il verbo all infinito. La proposizione subordinata temporale indica il momento in cui si verifica, si è verificato o si verificherà quanto è stato detto nella reggente. finale causale consecutiva 18
7 Es. Quando la professoressa arrivò tutti si alzarono in piedi. La forma esplicita della proposizione temporale è introdotta da varie congiunzioni o locuzioni: quando, mentre, allorché, come, ecc. e ha il verbo all indicativo. La proposizione temporale implicita ha il verbo all infinito ed è introdotta dalle preposizioni nel, prima di, dopo di. Quando il verbo è al gerundio o al participio passato essa non è introdotta dal alcuna preposizione. La proposizione subordinata modale indica il modo in cui si svolge l azione espressa nella reggente. Es. Ho cucinato il risotto come mi avevi suggerito tu. temporale La forma esplicita della proposizione modale ha il verbo all indicativo se esprime una circostanza reale, al condizionale se esprime una possibilità ed è introdotta dalle congiunzioni o locuzioni come, nel modo che, nel modo in cui. Se invece esprime il modo di compiere l azione sotto forma di dubbio, essa è introdotta da come se, quasi che, come e ha il verbo al congiuntivo. La forma implicita della proposizione temporale ha come verbi il gerundio presente o l infinito preceduto dalla preposizione con o, a. La proposizione subordinata strumentale indica il mezzo con cui si può o non si può realizzare quanto espresso nella reggente. Es. Ci convinse con i suoi ragionamenti. La proposizione strumentale ha sempre e solo la forma implicita con il verbo al gerundio non è introdotta da nessuna preposizione. Con il verbo all infinito, quest ultimo è preceduto dall articolo ed è retto dalla preposizione con o introdotto da una locuzione come a furia di, a forza di. La proposizione subordinata concessiva indica la circostanza nonostante la quale avviene il fatto espresso nella reggente. Es. Benché sia aprile, fa ancora molto freddo. La forma esplicita della proposizione concessiva è introdotta dalle congiunzioni e dalle locuzioni benché, sebbene, quantunque, nonostante, malgrado che, e ha il verbo al congiuntivo. Quando è introdotta dalle modale strumentale concessiva 19
8 locuzione anche se, la concessiva ha il verbo all indicativo. La forma esplicita può essere anche introdotta da aggettivi e pronomi indefiniti come chiunque, qualunque, qualsiasi e, in questi casi, ha il verbo al congiuntivo. Nella forma implicita la proposizione concessiva ha il verbo al gerundio preceduta da pure. La proposizione subordinata eccettuativa indica una particolare circostanza tolta la quale è vero o avviene quanto è detto nella reggente. Es. Tollero tutto, tranne che mi si menta. Nella forma esplicita tale proposizione è introdotta dalle congiunzioni o dalle locuzioni tranne che, eccetto che, a meno che, ecc e ha il verbo al congiuntivo. Nella forma implicita la proposizione eccettuativa ha il verbo all infinito ed è introdotta dalle stesse congiunzioni o locuzioni. La proposizione subordinata esclusiva indica un fatto o una circostanza che vengono esclusi rispetto a ciò che si dice nella reggente. Es. I ladri hanno forzato la cassaforte senza che nessuno li sentisse. eccettuativa esclusiva Nella forma esplicita tale proposizione è introdotta dalla locuzione congiuntiva senza che o dalla congiunzione che seguita da non e ha il verbo al congiuntivo. Nella forma implicita è introdotta dalla congiunzione senza e ha il verbo all infinito La proposizione subordinata limitativa, limita il significato di quanto detto nella reggente, specificando a quale ambito si riferisce quanto in essa viene detto. Es. Martina è imbattibile per quanto riguarda la preparazione dei risotti. limitativa Nella forma esplicita è introdotta da locuzioni come per quello che, per quanto, secondo quanto e ha il verbo all indicativo. Nella forma implicita è introdotta da per oppure da in quanto a e ha il 20
9 verbo all infinito. La proposizione subordinata comparativa contiene un confronto con ciò che si dice nella reggente oppure stabilisce con essa un rapporto di analogia o di diversità. Es. Hai lavorato meglio di Luca. comparativa Nella forma esplicita la comparativa può essere di maggioranza, di uguaglianza o di minoranza ed è introdotta da nessi correlativi come: 1. più che, più di quanto, più di quello che; 2. meno che, meno di quello che, peggio di come; 3. così come, tanto come, tanto quanto. Il verbo può essere all indicativo o al congiuntivo. Se la comparativa esprime un paragone solo ipotetico, allora il verbo è al condizionale. Nella forma implicita la comparativa può essere solo di maggioranza ed è introdotta da piuttosto che, più che con il verbo all infinito. La proposizione subordinata avversativa indica un fatto o una circostanza che risultano contrari a quelli espressi nella reggente. Es. Parla molto, mentre dovrebbe stare zitta. Nella forma esplicita la proposizione avversativa è introdotta dalle congiunzioni quando, mentre, laddove e ha il verbo all indicativo; se la circostanza è presentata in forma ipotetica, il verbo è al condizionale. Nella forma implicita l avversativa è introdotta da locuzioni come invece di, anziché, in luogo di, al posto di, ecc e ha il verbo all infinito. avversativa 2. 2: La proposizione subordinata condizionale e il periodo ipotetico La proposizione subordinata condizionale viene anche detta ipotetica ed esprime la condizione da cui dipende l avverarsi di quanto è espresso nella reggente. Esempio: Se scappi ti prendo. subordinata condizionale Prop. Sub. Condiz. Prop. Reggente 21
10 Anche per la proposizione subordinata condizionale esistono le due forme: esplicita e implicita. Nella forma esplicita la proposizione subordinata condizionale è introdotta generalmente dalla congiunzione Se e ha il verbo all indicativo o al congiuntivo; essa può essere introdotta anche dalle congiunzioni qualora, purché, nel caso che, a patto che Nella forma implicita la proposizione subordinata condizionale può avere il verbo al gerundio presente, al participio passato oppure all infinito preceduto da A. La proposizione subordinata condizionale insieme alla sua reggente forma il PERIODO IPOTETICO. Esempio: Se scappi ti prendo. Il periodo ipotetico ipotesi premessa protasi conseguenza conseguenza apodosi Esistono tre tipi di PERIODO IPOTETICO : della realtà, quando l ipotesi espressa nella proposizione subordinata condizionale è presentata come un fatto reale e sicuro. Es.: non sarai promosso se non ti impegnerai. Tre tipi di periodo ipotetico Realtà Della possibilità, quando l ipotesi espressa nella proposizione subordinata condizionale è presentata come un fatto possibile, perché la conseguenza non è accaduta ma potrebbe accadere. Es.: Se lo incontrassi lo saluterei. Possibilità Dell irrealtà, quando l ipotesi espressa nella proposizione subordinata condizionale è presentata come un fatto non vero e impossibile. Es.: Se avessi un milione di euro mi comprerei una squadra di Irrealtà 22
11 calcio. 2.3: Analisi Grammaticale e Logica Ogni periodo è costituito da più frasi o proposizioni, ogni proposizione può essere analizzata in due modi: analisi grammaticale; analisi logica. La prima analizza ogni elemento che compone la frase. Esempio: il mio gatto era salito su un albero: 1. il articolo determinativo singolare maschile; 2. mio aggettivo possessivo masc. sing.; 3. gatto nome comune masc. sing.; 4. era salito verbo salire modo indicativo tempo imperfetto passivo; 5. su preposizione semplice; 6. un articolo indeterminativo masc. sing.; 7. albero nome comune di cosa masc. sing. La seconda analizza la funzione degli elementi che compongono la frase. Esempio: 1. il mio gatto soggetto più attributo; 2. era salito predicato verbale; 3. su un albero complemento di moto a luogo. 23
12 Test 1. L analisi logica studia: a) il modo in cui le parole non si combinano tra loro. b) Modo in cui le parole si combinano tra loro per formare le frasi.. c) Il periodo. 2. Quando la proposizione principale regge le altre proposizioni, viene detta: a) secondaria. b) Subordinata. c) Reggente. 3. Quando una proposizione non ha alcun legame sintattico con le altre si può parlare di: a) proposizioni oggettive. b) Proposizioni soggettive. c) Proposizioni incidentali. 4. Le proposizioni subordinate sono: a) proposizioni autonome. b) Proposizioni dipendenti che vengono collegate alla principale. c) Proposizioni reggenti. 5. La proposizione soggettiva è: a) una frase che spiega un elemento della proposizione reggente. b) Una frase che fa da complemento oggetto alla reggente. c) Una frase che fa da soggetto al predicato della reggente. 6. La proposizione temporale indica: a) un fatto o una circostanza che risultano contrari a quelli espressi nella reggente. b) Il momento in cui si verifica, si è verificato o si verificherà quanto è stato detto nella reggente. c) Un confronto con ciò che si dice nella reggente. 24
13 7. La proposizione modale: a) Indica il modo in cui si svolge l azione espressa nella reggente. b) Limita il significato di quanto detto nella reggente. c) Indica un fatto o una circostanza che vengono esclusi rispetto a ciò che si dice nella reggente. 8. La proposizione causale indica: a) Il fine o lo scopo per il quale si compie l azione espressa nella proposizione reggente. b) La causa o la ragione per cui si compie l azione o si verifica la situazione espressa nella reggente. c) La conseguenza o l effetto di quanto viene detto nella reggente. 9. Nelle seguenti frasi individua proposizione principale o reggente: a) non è giusto che tu pretenda un comportamento privilegiato. b) Non so ci abbia potuto dire questa sciocchezza. c) Molti erano quelli che affermavano di averlo visti e di avergli parlato. d) Il direttore mandò la sua segretaria a scuola d inglese, affinché si perfezionasse nell uso di quella lingua. e) Quando giunse a casa il padre era già partito. 10. Indica la reggente e i valori delle proposizioni subordinate: a) devi sopportare le cure perché il dolore ti passi. b) Non mi hai salutato perché non mi hai visto. c) Ecco il permesso affinché possiate uscire. d) Mi piace il vestito che indossi oggi. e) e)avvisarono che il treno era in ritardo. f) I Romani temevano che arrivassero i Galli. g) Suonava la campanella mentre entravo a scuola. h) La Sicilia fu la prima provincia che i Romani conquistarono. i) L aereo ha avuto ritardo perché aveva problemi ad un reattore. j) Si dice che il bisogno aguzza l ingegno. 25
14 k) Colui che è onesto non deve temere la legge l) Dal momento che non c è più posto, vi saluto e me ne vado m) Achille, saputo della morte di Patroclo, si disperò n) In classe fa di tutto tranne che prestare attenzione o) La casa è spaziosa salvo che l affitto è troppo alto p) Benché sia maggio le rose non sono ancora sbocciate q) I gatti, di notte, procedono sicuri nonostante ci sia l oscurità r) Ammesso che tu abbia ragione non devi urlare tanto 11. Il periodo ipotetico è formato dalla: a) reggente + prop. Sub. Condizionale. b) Reggente + prop. Sub. Avversativa. c) Reggente + prop. Sub. Comparativa. 12. La proposizione subordinata condizionale esprime: a) un confronto con ciò che si dice nella reggente. b) Esprime la condizione da cui dipende l avverarsi di quanto è espresso nella reggente. c) Limita il significato di quanto detto nella reggente. 13. Le proposizioni subordinate condizionali possono essere: a) solo implicite. b) Sia implicite che esplicite. c) Solo esplicite. 14. Nella forma esplicita la proposizione subordinata condizionale ha il verbo: a) all indicativo o al congiuntivo. b) All infinito. 26
15 15. Individua la protasi e l apodosi nelle seguenti frasi: a) se cambiate idea, ditelo subito. b) Se cadi dall albero, ti rompi qualche costola. c) Qualora l appartamento rimanga libero, l affitto io. d) Se non avessi il telefono, mi sentirei isolato. 16. Individua a quale tipo appartengono i seguenti periodi ipotetici: a) se grandina il raccolto va perduto. b) Avvertitemi se non si sentisse bene. c) Se non avessi cani e gatti potrei uscire di più. d) Se non pago la bollette mi tagliano i fili della luce. e) Se continua a far freddo, le ciliegie non maturano. f) Se vuoi star bene non fumare. g) Se fossi alto tre metri, sarei un gigante. h) Se ti avanzasse del tempo, faresti un altro esercizio. 17. Con l aiuto dell insegnante analizza le seguenti frasi in entrambi i modi, l insegnante durante la lezione integrerà spiegando gli elementi della grammatica come pronomi, aggettivi, preposizione, avverbi, verbi, ecc.: a) le piante sul terrazzo cominciano a fiorire. b) Ho ricevuto subito il telegramma e parto subito per Milano. c) Per la pioggia anche il traffico ferroviario e aereo è rimasto bloccato. d) La sua casa di campagna sorge in riva al lago. e) Ho dimenticato in auto l agenda. f) Cesare a 42 anni iniziò la conquista della Gallia. g) Mia sorella è andata dal tabaccaio. h) Il nonno era un uomo di grande esperienza. i) Gli orafi compiono lavori di grande precisione. j) Il suono della campanella segnò la fine della lezione. k) Il compito di matematica era troppo difficile. l) Un forte vento spazzò lontano le nubi minacciose. 27
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2 LE PARTI DEL DISCORSO Le nove parti del discorso Caratteristiche delle parti del discorso 48 ESERCIZI 50 INDICE
1 FONOLOGIA E ORTOGRAFIA SUONI, LETTERE E ORTOGRAFIA 2 A COLPO D OCCHIO - PERCORSO DI STUDIO 2 QUIZ PER COMINCIARE 4 1. I suoni e le lettere 5 1. L alfabeto italiano 5 2. Le sette vocali 6 3. Dittonghi,
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