Oggetto: Redditi da indicare in Dsu Quadro F4- Situazione Reddituale

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1 Roma 15/11/2013 Prot. N. 536/2013 Circolare n. 132/2013 Oggetto: Redditi da indicare in Dsu Quadro F4- Situazione Reddituale Come noto, nella dichiarazione Isee i redditi da considerare sono i seguenti: 1) Reddito complessivo ai fini Irpef 2) Redditi assoggettati ad imposta sostitutiva 3) Proventi agrari da dichiarazione IRAP (per i soli imprenditori agricoli) Analizziamo le singole categorie 1) Reddito complessivo ai fini Irpef - se il soggetto presenta dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730. Prendere a riferimento il rigo 137 del se il soggetto presenta dichiarazione dei redditi attraverso il modello Unico. Prendere a riferimento il rigo RN1 (colonna 5) del modello Unico se il soggetto non presenta dichiarazione dei redditi Indicare la somma di seguenti redditi: lavoro dipendente o pensione (punto 1 e 2 del Cud); Per i redditi dei terreni occorre distinguere le seguenti casistiche: a) Se i terreni sono locati ovvero sono esenti da Imu (ad esempio per i Comuni montani) occorre prendere a riferimento il reddito dominicale e il reddito agrario risultanti da una visura catastale. Tali redditi vanno rivalutati rispettivamente del 80% e 70%. Tali importi vanno poi sommati agli altri redditi. b) Se i terreni non sono locati ovvero sono soggetti ad Imu occorre prendere a riferimento il solo reddito agrario che deve essere sempre rivalutato del 70%.

2 Come è noto, nel conteggio del reddito non si aggiungono più, come in passato il reddito da abitazione principale e relative pertinenze e il reddito da fabbricati non locati soggetti ad Imu. Redditi agrari dell imprenditore agricolo titolare di partita IVA: prendere a riferimento il rigo RA 11 col. 11. Il reddito complessivo deve essere considerato al netto degli eventuali redditi agrari relativi alle attività indicate dall art del c.c., svolte anche in forma associata, dai soggetti produttori agricoli titolari di partita IVA soggetti all obbligo della presentazione della dichiarazione IVA. 2) Redditi assoggettati ad imposta sostitutiva o definitiva Rientrano in questa categoria le seguenti particolari tipologie di reddito soggette a ritenuta alla fonte a titolo d imposta o ad imposta sostitutiva. La norma infatti ha previsto che: Al reddito complessivo devono essere aggiunti i redditi da lavoro dipendente e assimilati, di lavoro autonomo ed impresa, redditi diversi di cui all articolo 67, comma 1, lettere i) e l), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, assoggettati ad imposta sostitutiva o definitiva, fatta salva diversa volontà espressa dal legislatore sulle norme che regolano tali componenti reddituali. Da ciò ne consegue che occorrerà provvedere ad elaborare e a trasmettere le DSU e relative attestazioni con le consuete modalità, determinando il reddito complessivo tenuto conto anche dei redditi di seguito indicati. 1. Redditi da lavoro dipendente e assimilati assoggettati ad imposta sostitutiva Redditi soggetti a ritenuta a titolo di imposta: - Compensi per lavori socialmente utili assoggettati a regime di tassazione agevolata: deve essere considerata ai fini isee la parte eccedente 3098,74 (quota esente da norma); il dato viene rilevato nel punto 301 del CUD;

3 - Redditi derivanti da prestazione di previdenza complementare erogate sotto forma di rendita comprese nel maturato dal 1 gennaio Il dato viene rilevato nel punto 301 del CUD. N.B. Con riferimento ai compensi per lavori socialmente utili percepiti da soggetti che hanno raggiunto l età prevista dalla vigente legislazione per la pensione di vecchiaia (65 anni di età per gli uomini, 60 anni di età per le donne) occorre tener conto oltre che della quota che eccede l importo di euro 3.098,74, anche della quota esente (appunto di euro 3.098,74 e quindi sommarla al reddito complessivo) qualora il reddito complessivo meno il reddito dell abitazione principale e delle relative pertinenze ed esclusa l intera quota di reddito relativa ai lavori socialmente utili, sia superiore ad euro 9.296,22. Nelle annotazioni (cod. AX) è indicato l ammontare del predetto reddito escluso dalla tassazione nonché la parte soggetta a tassazione e compresa nel punto 301 (quota imponibile). - somme per incremento della produttività per la quota eccedente il limite massimo di euro (in passato era euro) (CM del 13 maggio 2011 n. 20/E); si ricorda che tale importo è già compreso nel reddito complessivo Irpef indicato in dichiarazione dei redditi. N.B. Se il soggetto non presenta dichiarazione dei redditi, la somma che eccede i euro va sommata e aggiunta al punto 1 del Cud. Quindi aggiungere al reddito complessivo anche il punto 255 del Cud tra i redditi soggetti ad imposta sostitutiva. 2. Redditi da lavoro autonomo e d impresa assoggettati ad imposta sostitutiva o definitiva a. Regime agevolato per le nuove iniziative produttive (L. 388/2000) - rigo RE21 modello Unico PF per i professionisti, se compilato RE22 codice 1 in colonna 1; - rigo RG29 modello Unico PF per gli imprenditori, se compilato RG30 codice 1 in colonna 1; b. Reddito degli esercenti attività commerciali o arti e professioni determinato ai sensi dell'art. 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98 imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità indicato nel quadro LM rigo 10 del modello Unico PF. c. Rivenditori a domicilio. - Reddito dei rivenditori a domicilio (porta a porta) titolari di Partita Iva, i cui redditi sono soggetti a ritenuta alla fonte a titolo definitivo ai sensi del 6 comma, dell'art. 25bis, del D.P.R. 600/1973. In quest ultimo caso è necessaria la certificazione rilasciata dal sostituto d imposta. 3. Redditi Diversi (qualora già non inseriti nella Dichiarazione dei Redditi) - I redditi previsti dal comma 1, lettera i) del DPR 917/86 (Testo Unico Imposte sui Redditi): redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente; - I redditi previsti dal comma 1, lettera l) del DPR 917/86 (Testo Unico Imposte sui Redditi): redditi derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente o dalla assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere. 4. Redditi derivanti da canoni di locazione ad uso abitativo assoggettati al regime della cedolare secca (art. 3, c. 7, Decreto Legislativo n. 23 del 14/03/2011) Indicare il reddito assoggettato alla cedolare secca. Prendere a riferimento il rigo 6 del 730/3 oppure il rigo RB 10 (colonna 14 + colonna 15 del mod. Unico) N.B.: Controllare che la dichiarazione modello unico

4 non abbia più moduli, altrimenti andranno sommati i vari importi dei vari moduli. 3) Proventi agrari da dichiarazione IRAP (per i soli imprenditori agricoli) Derivanti da attività agricole per le quali sussiste l obbligo di dichiarazione IVA. Indicare la base imponibile (valore della produzione netta) determinata ai fini dell IRAP, nell ultima dichiarazione prodotta, al netto dei costi del personale a qualunque titolo utilizzato. REDDITI ESCLUSI (da non dichiarare nella DSU) Continuano ad essere esclusi dall indicazione nella Dichiarazione Sostitutiva Unica i seguenti redditi: - Redditi esenti: * Le pensioni, gli assegni le indennità di accompagnamento e assegni erogati ai ciechi civili, ai sordomuti e agli invalidi civili; * Sussidi a favore degli hanseniani; * Pensioni sociali; * Le rendite Inail, esclusa l'indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta; * Compensi per un importo complessivamente non superiore a euro 7.500,00 derivanti da attività sportive dilettantistiche); * Le pensioni tabellari spettanti per menomazioni subite durante il servizio di leva prestato in qualità di allievo ufficiale e/o di ufficiale di complemento nonché di sottufficiali (militari di leva promossi sergenti nella fase terminale del servizio); * Le pensioni tabellari corrisposte ai Carabinieri ausiliari (militari di leva presso l'arma dei Carabinieri) e a coloro che assolvono il servizio di leva nella Polizia di Stato, nel corpo della Guardia di Finanza, nel corpo dei Vigili del Fuoco e ai militari volontari semprechè la menomazione che ha dato luogo alla pensione sia stata contratta durante e in dipendenza del servizio di leva o del periodo corrispondente al servizio di leva obbligatorio; * La maggiorazione sociale dei trattamenti pensionistici prevista dall'articolo 1 della L. 29 dicembre 1988, n. 544; * L'indennità di mobilità di cui all'art. 7, comma 5, della L. 23 luglio 1991, n. 223, per la parte reinvestita nella costituzione di società cooperative; * L'assegno di maternità, previsto dalla L. n. 448 del 1998, per la donna non lavoratrice; * Le pensioni corrisposte ai cittadini italiani divenuti invalidi e ai congiunti di cittadini italiani deceduti a seguito di scoppio di armi e ordigni esplosivi lasciati incustoditi o abbandonati dalle Forze armate in tempo di pace in occasione di esercitazioni combinate o isolate; * Le pensioni corrisposte ai cittadini italiani, agli stranieri e agli apolidi divenuti invalidi nell'adempimento del loro dovere o a seguito di atti terroristici o di criminalità organizzata ed il trattamento speciale di reversibilità corrisposto ai superstiti delle vittime del dovere, del terrorismo o della criminalità organizzata; * Gli assegni per la collaborazione ad attività di ricerca conferiti dalle università, dagli osservatori astronomici, astrofisici e vesuviano, dagli enti pubblici e dalle istituzioni di ricerca di cui all'art. 8 del DPCM 30 dicembre 1993, n. 593, e successive modificazioni e integrazioni, dall'enea e dall'asi; * Le borse di studio corrisposte dalle regioni a statuto ordinario, in base alla L. 2 dicembre 1991, n. 390, agli studenti universitari e quelle corrisposte dalle regioni a statuto speciale e dalle province autonome di Trento e Bolzano allo stesso titolo; * Le borse di studio corrisposte dalle università e dagli istituti di istruzione universitaria, in base alla L. 30 novembre 1989, n. 398, per la frequenza dei corsi di perfezionamento e delle scuole di specializzazione, per i corsi di dottorato di ricerca, per attività di ricerca post-dottorato e per i corsi di perfezionamento all'estero; * Le borse di studio bandite dal 1 gennaio 2000 nell'ambito del programma "Socrates" istituito con decisione n. 819/95/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 marzo 1995, come modificata dalla decisione n. 576/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, nonché le somme aggiuntive corrisposte dall'università, a condizione che l'importo complessivo annuo non sia superiore a euro 7.746,85; * Le borse di studio corrisposte ai sensi del D.Lgs. 8 agosto 1991, n. 257 per la frequenza delle scuole universitarie di specializzazione delle facoltà di medicina e

5 chirurgia; * Le borse di studio a vittime del terrorismo e della criminalità organizzata nonché agli orfani ed ai figli di quest'ultimi (legge 23 novembre 1998 n. 407). - Redditi soggetti a tassazione separata (es. arretrati); - Redditi prodotti all estero per i quali non vige la necessità della dichiarazione dei redditi in Italia; - Sovvenzioni comunali e regionali (per es. gli aiuti per gli affitti, i buoni scuola, ecc); - I redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d imposta quali: redditi derivanti da attività sportive dilettantistiche (e di cori, bande e filodrammatiche da parte del direttore e dei collaboratori tecnici) per un importo fino ad ,28 annui in quanto, pur rientrando nell art. 67 del TUIR, sono inseriti nella lettera m) e non nelle lett. i) e l); - Gli incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementi di competitività e redditività legati all'andamento economico dell'impresa fino ad un massimo di 2.500, ai sensi del decreto legge 185/2008, convertito in legge n. 2/2009. In sostanza si tratta degli straordinari e dei premi di produttività tassati al 10%. Tali redditi, non concorrono ai fini fiscali e della determinazione della situazione economica equivalente alla formazione del reddito complessivo così come indicato al comma 2, art. 2 del D.L. 93/2008, convertito in legge n. 126/2008 e succ. modifiche. Eventuali ulteriori redditi non inseriti nell elenco suindicato ma che sono individuati nella lettera d), comma 14, dall art. 34 della legge n 183 del 4/11/2010, dovranno essere sommati al reddito complessivo. Altre precisazioni LAVORATORI FRONTALIERI Rientrano nel computo del reddito complessivo i redditi di lavoro prestato nelle zone di frontiera e in altri Paesi limitrofi da soggetti residenti nel territorio dello Stato, al lordo della franchigia di euro (in passato era euro) applicata ai fini IRPEF (DPCM n. 221/1999, art. 3, c. 1, lett. b). PENSIONI ESTERE Devono essere dichiarate nel caso in cui risultino tassate in Italia. ASSEGNO DI MANTENIMENTO Devono essere inseriti nel reddito complessivo gli assegni periodici percepiti dal coniuge a seguito di separazione legale, divorzio o annullamento del matrimonio, ad esclusione di quelli destinati al mantenimento dei figli. Se il provvedimento dell autorità giudiziaria non distingue la quota dell assegno destinata al coniuge da quella per il mantenimento dei figli, l assegno si considera destinato al coniuge per metà del suo importo. Attenzione: l'assegno di mantenimento per la quota relativa al coniuge, costituisce per lo stesso reddito assimilato a quello di lavoro dipendente e come tale da indicare nella dichiarazione dei redditi alla sezione II del quadro RC (modello Unico) ovvero del quadro C (modello 730). Quindi, se la dichiarazione dei redditi è stata presentata ed è stato compilato uno dei quadri indicati, l'importo dell'assegno è già confluito nel reddito complessivo e non occorre pertanto fare nulla. Negli altri casi il reddito non dichiarato va incluso tra i redditi da comunicare nella Dsu. Caf Confsal S.r.l. L Assistenza Isee