Reggere la crisi, costruire il futuro: la sfida della Produzione e lavoro verso il Congresso

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1 Visita il sito Anno XXV - N febbraio 2014 Primo piano Reggere la crisi, costruire il futuro: la sfida della Produzione e lavoro verso il Congresso Il settore sta attraversando un momento difficile ma insieme ricco di grandi opportunità a pagina 2-4 Alleanza Grazie a Letta per il lavoro svolto; Presto un nuovo Esecutivo Un ringraziamento sincero ad Enrico Letta per aver guidato il governo, con stile sobrio e con rispetto delle parti sociali, in un momento molto difficile per il Paese che ora gode di uno spread ridotto, di un immagine migliore in Europa e registra i primi segnali, seppur timidi, di inversione di tendenza dell economia. Ad esprimerlo è l Alleanza delle Cooperative Italiane dopo le dimissioni presentate... Legacoop Legacoop Solidarietà di Poletti e Giovanni Monti con Massimo Matteucci «La condanna a morte espressa da un sedicente tribunale rivoluzionario... Settori Legacoop Servizi Pulizie, a rischio scuole e posti di lavoro Totale incertezza sui servizi di pulizia di edifici scolastici in tutta Italia... Territori Veneto Verso l Aci; da Direzione mandato pieno al presidente Rizzi Nuovo importante step sulla via dell integrazione fra centrali cooperative, quello di venerdì 14 febbraio, nella sede di via Ulloa a Marghera, con l esame di due importanti documenti da parte della Direzione di Legacoop Veneto. Rispetto al primo, il protocollo di intesa per la costituzione dell Aci - Alleanza delle Cooperative Italiane - del Veneto, la Direzione ha dato mandato pieno al presidente di Legacoop Veneto... Imprese Mancoop Gli ex dipendenti salvano dalla crisi l impresa I lavoratori che hanno costituito la cooperativa Mancoop hanno fatto una scelta coraggiosa: di fronte alla crisi dell azienda privata di cui erano dipendenti hanno deciso di non arrendersi e di mettersi alla prova con l obiettivo di proseguire l attività di impresa nel segno della partecipazione e della responsabilità condivisa. Oggi, a distanza di poco più di un anno, Mancoop è un impresa che produce e si rafforza, pur in un contesto... Foto Gaia Levi leggi Sondaggio Osservatorio SWG Social network, blog e siti: la politica spazia sul web La politica mantiene vivo l interesse dei cittadini e internet diventa, assieme ai quotidiani e alla televisione, uno dei canali più utilizzati dall opinione pubblica nazionale che si aggiorna su questo tema. All alba di un nuovo Governo, si può affermare che la politica oggi in Italia sia sempre piena di sorprese che mantengono vivo l interesse del Paese. La stragrande maggioranza degli italiani si dimostra... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 20 febbraio 2014 alle ore 14,15 Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel Fax Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Massimo Tognoni Registrazione al Tribunale di Roma n /90 del

2 Primo piano 2 Reggere la crisi, costruire il futuro: la sfida della Produzione e lavoro verso il Congresso Il settore sta attraversando un momento difficile ma insieme ricco di grandi opportunità C è un dato che meglio di ogni altra considerazione fotografa la situazione. Nel 2008, prima della crisi, nella top 100 delle imprese italiane del settore 26 erano cooperative. Oggi 11 di queste sono interessate da procedure concorsuali. Ma non è solo un problema cooperativo, anzi. Su 100 fallimenti avvenuti nel nostro Paese 23 hanno interessato questo settore, che ha lasciato sul campo oltre 500 mila posti di lavoro. Le costruzioni stanno attraversando il periodo più nero che memoria d uomo ricordi. Ci sono ombre, molte ombre. Ma per l Associazione c è anche qualche luce. C è per le esperienze positive che nonostante tutto resistono, e c è soprattutto grazie al settore industriale che nello stesso periodo, tra il 2008 e il 2012, ha messo a segno una crescita pari al 20,4%. Il merito? In buona parte delle esportazioni. L Associazione nazionale delle cooperative di produzione e lavoro (Ancpl) si avvia a celebrare il proprio congresso il 20 e 21 marzo a Bologna in uno dei momenti più delicati per le imprese del settore, tra crisi che non accenna a finire e aiuti che non arrivano come dovrebbero ma anche sfide e opportunità, che occorre saper cogliere per poter riagganciare il treno della crescita e, dopo aver fatto tanta fatica per non cedere, ritornare a correre. Quando guardo il comparto vedo, complessivamente, tre gruppi di aziende. Così il presidente di Ancpl Carlo Zini fotografa la situazione degli aderenti alla sua associazione. Da una parte ci sono quelle che pur nella crisi ottengono risultati lusinghieri e continuano a crescere. Sono quelle che lavorano prevalentemente con l estero, legate spesso a settori innovativi. Foto Gaia Levi E questa è la fascia, ridotta ma essenziale, che sta passando quasi indenne attraverso questi anni. Sì, poi c è il gruppo più numeroso: quello delle imprese che avvertono gli effetti della crisi, soffrendoli sempre di più, ma che ancora resistono e che vanno sostenute in ogni modo. Possono compiere il balzo ed entrare nel primo gruppo ma possono anche scivolare nel terzo, quello di chi subisce in modo dirompente gli effetti della crisi, legato più che altro al mondo delle costruzioni. In questo secondo gruppo ci sono anche le cooperative di progettazione e ingegneria che, reagendo soprattutto grazie alla loro innata flessibilità, stanno riorientando l'attività affacciandosi sui mercati esteri e spingendo molto sull'innovazione tecnologica attraverso l'acquisizione di nuove tecnologie di progettazione come il BIM, la specializzazione sul risparmio energetico Un settore che sta attraversando un tunnel di cui si fatica a intravedere la fine. Il mercato di fatto è bloccato. Lo è quello delle abitazioni private, ma ancor più quello delle opere pubbliche che dal 2011 al 2013 hanno registrato un calo rispettivamente del 9,9%, del 16,6% e ancora del 4,1%. In pratica un terzo dei lavori è sparito nel nulla. Per questo è indispensabile che la politica si muova, subito. In che modo? Servono sostegni alla domanda della casa, sulla falsariga del dispositivo Scellier predisposto in Francia, con il quale gli investitori privati sono stati fortemente incentivati ad impiegare le loro risorse nella costruzione di alloggi destinati alla locazione. Da noi si è parlato molto di social housing. Sì, ma alle attese non sono seguiti fatti ana- Continua>>

3 Primo piano 3 logamente importanti. Sono pochi, per ora, i casi di successo in questa direzione. Riteniamo sia necessario lavorare, come si sta iniziando a fare, sulle modalità di finanziamento, dando alle famiglie opportunità diverse, che aprano davvero questo mercato. Tutto questo senza dimenticare la realizzazione di opere pubbliche, con il meccanismo del partenariato pubblico-privato e utilizzando i Fondi strutturali. Questi ultimi si concentrano, però, soprattutto al Sud dove le condizioni di lavoro per le imprese sono complesse. È vero. Nel Meridione alcune delle nostre realtà più strutturate hanno risentito pesantemente della crisi e inserirsi in quel mercato senza avere il controllo della filiera è APPUNTAMENTI Le assemblee già fissate ancora da svolgere Regioni Data Campania 28 Febbraio - h.10,00 Friuli Venezia Giulia 11 Marzo Lazio 13 Marzo - h. 9,30/14,00 Marche 12 Marzo Piemonte 6 Marzo pm Puglia 21 Febbraio - h.10,00 Sardegna 4 marzo - h.10,00 Sicilia 25 Febbraio Toscana 10 marzo Umbria 7 Marzo - h.9,30 Veneto + Friuli Venezia Giulia 11 Marzo complesso. È uno dei temi sui quali le nostre assemblee nelle regioni del sud, in preparazione al Congresso, stanno maggiormente lavorando. I tempi di pagamento sono migliorati? Viaggiamo, in media, attorno agli otto mesi, che rimangono comunque troppi. Ma, mentre rivendichiamo con forza i sostegni di cui tutto il settore ha necessità, non ci nascondiamo dietro un dito e sappiamo che serve innanzitutto una profonda ristrutturazione della nostra base produttiva. In che direzione? Lo racconta chi oggi risente meno della crisi, grazie alle scelte che ha compiuto e che noi oggi, come associazione, vogliamo sostenere e diffondere. Provincie Emilia-Romagna Data Imola 14 Marzo - h 16,30 Bologna Modena 27 Febbraio - pm Parma A Modena (c/o Coop Estense) Piacenza Reggio Emilia Romagna 7 Marzo Proviamo a fissare tre punti? Facciamo quattro o cinque. Oggi resiste meglio alle difficoltà innanzitutto chi si è riposizionato sul mercato acquisendo una dimensione internazionale e, in secondo luogo, chi ha introdotto elementi di innovazione nel proprio prodotto. Ha più chance chi ha diversificato le fonti finanziarie, privilegiando le risorse a lungo termine e, infine, chi è riuscito a rendere i tempi dei processi decisionali coerenti con le necessità del mercato. In particolare, nel campo delle costruzioni, la capacità competitiva si gioca sull'offerta completa, fatta cioè di finanzacostruzione-gestione. Bisogna inoltre orientare parte importante della capacità produttiva e della specializzazione su lavori di salvaguardia del territorio, dell'ambiente, del recupero di aree abitative. Il potere politico deve fare queste scelte, ma anche le imprese devono essere pronte. Le cooperative lo sono. Uno dei temi di cui si discute di più è quello delle fusioni. Le esperienze di collaborazione e integrazione tra cooperative del settore hanno vissuto passaggi importanti con l allargamento del consorzio CCC e, in questi giorni, con l avvio del progetto tra Unieco e Coopsette, ma complessivamente sono state meno numerose di quanto auspicato. Quando vuole alimentare un po di sano e ragionevole ottimismo lei presidente a cosa pensa? A quelle imprese di costruzione che nonostante tutto tengono botta perché magari hanno commesse in tutto il mondo, ma anche e soprattutto alle decine di nuove cooperative, specie manifatturiere, nate in situazioni di worker buy out, di salvataggi industriali virtuosi, che hanno prodotto centinaia di posti di lavoro facendo risparmiare soldi pubblici e penso ad esperienze di tutoraggio che vediamo nascere tra le nostre imprese, soprattutto industriali. Sacmi, Cefla stanno " incubando" piccole cooperative che nascono magari a centinaia di chilometri di distanza, occupandosi di nicchie innovative. Ecco, questa capacità di continuare a investire sul futuro, e di farlo vivendo fino in fondo i nostri valori, questo è per noi un elemento di ragionevole speranza.

4 Primo piano 4 UNIECO E COOPSETTE L assemblea dà il via libera al cantiere dell integrazione Unisette Foto Gaia Levi Le assemblee dei soci di UNIECO e COOP- SETTE hanno deliberato l avvio di un progetto di integrazione fra le due cooperative, finalizzato alla costituzione di un soggetto imprenditoriale che possa consentire di recuperare un ruolo da protagonista nel panorama imprenditoriale del Paese. Dopo le omologhe dei rispettivi piani di ristrutturazione, rese possibili dagli accordi conclusi con i creditori sociali, le cui spettanze sono state salvaguardate nella misura del 100%, e dalla confermata fiducia da parte del ceto bancario, le due cooperative con le odierne delibere assembleari intendono investire sul loro futuro, pur consapevoli delle criticità da affrontare. Una storia di oltre cento anni, gli importanti risultati del decennio ante crisi che hanno consentito un elevato livello di patrimonializzazione (pur al netto delle pesanti perdite recenti), le competenze e le referenze maturate, rappresentano nel loro insieme una base solida sulla quale costruire una profonda rivisitazione del modello di impresa, che dovrà caratterizzarsi per: sinergie di costo finalizzate alla massima efficienza nella gestione imprenditoriale; - sinergie commerciali tese ad implementare e qualificare il portafoglio lavori; ulteriore sviluppo delle attuali specializzazioni; crescita dei volumi sviluppati sui mercati esteri. Unieco e Coopsette contano complessivamente, a livello di gruppo, su di un patrimonio umano di oltre soci e dipendenti che saranno chiamati ad importanti percorsi di riqualificazione professionale finalizzati anche a politiche di insourcing. Se la pesantissima crisi del mercato immobiliare alla luce del rilevante capitale investito continua a costituire una criticità per le due cooperative, in campo infrastrutturale Unieco e Coopsette stanno lavorando ad alcune delle principali opere del Paese, quali Brebemi, Tangenziale Esterna Est di Milano ed i nodi ferroviari di Firenze e Genova. A ciò si aggiunge una storica e qualificata presenza su altri mercati; dall ambiente alle infrastrutture marittime, dall armamento ferroviario (che già oggi sviluppa oltre metà del proprio fatturato su mercati esteri) agli involucri architettonici; dalla prefabbricazione ai materiali per l edilizia ed ai sistemi d arredo per ufficio. Nonostante l ultimo faticoso biennio, a fine 2013 il portafoglio lavori complessivo sfiorava i tre miliardi di euro, di cui 2,4 diretti; i budget 2014 delle due cooperative prevedono complessivamente una produzione di 840 milioni di euro che, sommando i volumi delle partecipate, si attesta ad oltre un miliardo. Sotto il profilo della redditività, dopo il pesante biennio , il 2014 prevede un significativo incremento dell Ebitda. Le due cooperative saranno quindi chiamate nei prossimi mesi a mettere in campo un duplice sforzo: il primo per finalizzare gli ambiziosi obiettivi dei rispettivi budget ed il secondo per verificare con i loro gruppi dirigenti e le loro basi sociali la fattibilità del processo di integrazione. Oltre, naturalmente, alle verifiche di carattere tecnico-giuridico, il lavoro di implementazione del progetto dovrà trovare il coinvolgimento e la condivisione dei principali stakeholders delle cooperative, in particolare degli istituti finanziari che già sono stati protagonisti decisivi del buon esito dei piani di ristrutturazione. Pur nella piena consapevolezza delle complessità da affrontare e degli sforzi che saranno richiesti, il lungo viaggio della cooperazione continua.

5 5 >> Alleanza Cooperative Italiane ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE Grazie a Letta per il lavoro svolto; si formi presto un nuovo Esecutivo Un ringraziamento sincero ad Enrico Letta per aver guidato il governo, con stile sobrio e con rispetto delle parti sociali, in un momento molto difficile per il Paese che ora gode di uno spread ridotto, di un immagine migliore in Europa e registra i primi segnali, seppur timidi, di inversione di tendenza dell economia. Ad esprimerlo è l Alleanza delle Cooperative Italiane dopo le dimissioni presentate dal Presidente del Consiglio al Presidente della Repubblica. La scelta del partito di maggioranza di candidare il proprio segretario alla guida dell Esecutivo -prosegue l Alleanza delle Cooperative- rappresenta un indicazione positiva per la formazione di un nuovo Governo in grado di segnare uno scatto forte nell azione necessaria ad affrontare i problemi che il Paese ha di fronte, a cominciare dalla necessità di rafforzare i segnali di ripresa, favorire la crescita dell occupazione, ricreare un rapporto di fiducia dei cittadini con lo Stato attraverso le necessarie riforme istituzionali. Auspichiamo che il nuovo governo venga costituito al più presto -continua l Alleanza delle Cooperative- che poggi su una compagine ministeriale di alto livello e su un programma che affronti alcune urgenze, tra le quali la riduzione del carico fiscale su imprese e lavoro, la semplificazione burocratica, il miglioramento delle condizioni di accesso al credito ed il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione. In questi anni di crisi -aggiunge l Alleanza- le imprese cooperative hanno difeso l occupazione ed in molti casi hanno effettuato investimenti, dimostrando di poter contribuire all uscita del Paese dalla crisi; in parallelo, le organizzazioni del settore hanno dato vita ad un progetto di semplificazione della rappresentanza che dà un segnale di innovazione utile al Paese. Per questo -conclude- crediamo che il mondo della cooperazione e, più in generale, dell economia sociale e solidale meritino un attenzione crescente e siamo pronti a confrontarci per esporre le nostre idee e le nostre proposte per la costruzione di un economia ed una società più eque ed inclusive. Modena Strumenti di analisi e costruzione di buona cooperazione Fondazione Mario Del Monte, in collaborazione con AGCI, Confcooperative e Legacoop Modena (espressione territoriale dell Alleanza delle Cooperative Italiane) e con il contributo della Camera di Commercio di Modena, organizza un dibattito sul tema della legalità per mercoledì 26 febbraio alle 15:30 presso la Camera di Commercio di Modena La discussione si focalizzerà sul settore delle cooperative di autotrasporto, facchinaggio e logistica, con l obiettivo di individuare azioni efficaci e soggetti preposti al contrasto dell illegalità: chi deve intervenire a seconda dei casi? Come agire in modo efficace? Possono essere utili strumenti come il rating di legalità? Quale responsabilità in capo anche ai committenti dei servizi svolti da queste cooperative? In una logica di analisi/denuncia e di formulazione di proposte, l intenzione è avviare un lavoro in sinergia con tutti gli attori coinvolti, da aggiornare a cadenza temporale definita. L iniziativa infatti è solo la prima tappa di una serie di incontri che intendono approfondire la conoscenza di tutti i settori più a rischio di comportamenti non rispettosi della legge. Partecipano Gianluca Verasani, Consigliere Fondazione Mario Del Monte Interventi Maurizio Torreggiani, presidente Camera di Commercio di Modena Vito Zincani, Procuratore capo della Repubblica di Modena Cinzia Franchini, presidente CNA FITAS Giampiero Cavazza, presidente Centro Culturale F.L. Ferrari Franco Zavatti, Coordinatore Legalità e Sicurezza Cgil Emilia Romagna Conclude i lavori Lauro Lugli per Agci, Confcooperative e Legacoop Modena

6 Legacoop 6 >> Legacoop >> Università LEGACOOP La solidarietàdipolettiedigiovanni Monti con Massimo Matteucci «La condanna a morte espressa da un sedicente tribunale rivoluzionario dei Nuclei operativi armati nei confronti del presidente di CMC, Massimo Matteucci, e di altre persone (Bufalini, Esposito, Petronzi), andrebbe archiviata nel novero dei tanti grotteschi e lugubri proclami che in questi anni difficili segnano, rendendola ancora più inquieta, la vita dell Europa e dell Italia. Tuttavia dichiarano il presidente nazionale di Legacoop e di ACI, Giuliano Poletti, e quello dell Emilia-Romagna, Giovanni Monti è bene non trascurarne la potenziale pericolosità. A Matteucci e alle altre persone minacciate va la piena solidarietà politica e umana nostra e del movimento cooperativo». UNIVERSITÀ Master in Impresa Cooperativa, Economia, Diritto e Management Il 27 febbraio a Roma, presso l Università degli Studi Roma Tre, Sala Lauree (Via Silvio D Amico 77), alle ore si terrà la cerimonia di inaugurazione dell Anno Accademico del Master in Impresa Cooperativa, Economia, Diritto e Management. Saluti Silvia Terzi, Direttore Dipartimento Economia Lidia D Alessio, Direttore Dipartimento Studi aziendali Coordina: Salvatore Monni, Direttore Master Impresa Cooperativa: Economia, Diritto e Management Le potenzialità dell economia sociale Lectio Magistralis di Giuliano Poletti, Presidente Alleanza Cooperative Italiane intervengono: Marta Leonori Assessore Roma Produttiva Lorenzo Tagliavanti Vice Presidente Camera di Commercio di Roma Stefano Venditti Presidente Legacoop Lazio La Promozione dell impresa cooperativa di Aldo Soldi, Direttore Generale Coopfond ne discutono: Valentina Fiore Generazioni Legacoop Dora Iacobelli Presidente Commissione Pari Opportunità Legacoop Francesco Linguiti Centro Studi Legacoop Associazione ex Allievi

7 Settori 7 >> Legacoop Servizi >> Legacoop Servizi >> Sanicoop LEGACOOP SERVIZI Pulizie, a rischio scuole e posti di lavoro Totale incertezza sui servizi di pulizia di edifici scolastici in tutta Italia, una riduzione del personale di circa unità (concentrata particolarmente nelle Regioni del Centro Sud) e una tassa di circa 15 milioni di euro che graverà sulle imprese a seguito delle decisioni del Governo. E questo lo scenario a tinte fosche, illustrato stamane nel corso di una conferenza stampa dai Presidenti delle tre Associazioni che rappresentano le imprese del settore pulizie e multiservizi Lorenzo Mattioli - ANIP FISE/Confindustria, Fabrizio Bolzoni - Legacoop Servizi e Massimo Stronati - Federlavoro/Confcooperative, che, in assenza di un tempestivo intervento da parte del nuovo Governo e del Ministero dell Istruzione, si profila per le scuole italiane a partire dal 1 marzo. Non si tratta di un emergenza improvvisa, ma di un disastro annunciato e più volte evidenziato al Governo e al Ministero dell Istruzione dalle Associazioni di Categoria, che nasce dai radicali tagli lineari operati in questo settore dal precedente Esecutivo (e da quelli che lo hanno preceduto) che, con l ultima Legge di Stabilità, ha ridotto drasticamente (-48%) per il 2014 gli importi destinati alla pulizia delle scuole, passando da 545 mln a 284 mln di euro. La spesa per i servizi di pulizia passa così dall 1% allo 0,5% dell intero bilancio del Ministero dell Istruzione. Alla riduzione delle risorse va aggiunta una loro ripartizione, territoriale e per scuola, basata su criteri determinati dal Miur (i cosiddetti posti accantonati ), che molto spesso non corrispondono alle reali esigenze del singolo plesso: in alcuni casi potrebbero esserci carenze e in altri risorse in eccedenza. La stessa Legge di Stabilità aveva determinato una proroga tampone di due mesi (fino al 28 febbraio), nel corso dei quali un tavolo tecnico guidato dai Ministeri dell Istruzione, del Lavoro e dello Sviluppo Economico con Enti Locali, Imprese e Sindacati avrebbe dovuto individuare soluzioni normative o amministrative ai problemi occupazionali connessi alla gestione dei servizi di pulizia. Gli incontri non hanno dato esito positivo, anche a causa delle palesi divergenze tra i rappresentanti dei diversi livelli istituzionali su ruoli e compiti del tavolo stesso, e i problemi sono rimasti insoluti. A rendere la situazione ancora più drammatica per il settore c è la tassa sul licenziamento ASPI (prevista dalla Legge Fornero) che le imprese dovranno corrispondere agli addetti che perderanno il lavoro per il taglio della spesa determinata dal Governo: circa euro per ogni lavoratore. Una partita da oltre 15 mln di euro che graverà sulle imprese del settore già penalizzate dalla riduzione degli appalti e per scelte operate dal Governo. Una tassa paradossale, anche perché con valenza retroattiva rispetto a questi appalti, e il cui pagamento è fondamentale per il rilascio del DURC e,di conseguenza,per incassare i pagamenti dai clienti. La politica continua a essere assente e si continua a tagliare su servizi essenziali, mettendo a rischio la salubrità degli ambienti e il diritto allo studio di milioni di studenti, affermano le tre associazioni promotrici della conferenza stampa. Ad oggi le persone che svolgono il servizio di igiene ambientale e ausiliariato in circa scuole italiane sono oltre Di queste, circa sono ex lavoratori socialmente utili (soprattutto al Sud), mentre i restanti, presenti su tutto il territorio nazionale, fanno parte dei cosiddetti appalti storici. Il maggior numero di esuberi si concentra nelle Regioni centro - meridionali come Campania (3.500, soprattutto nel napoletano e casertano), Puglia (1.300), Calabria (800), Sicilia (oltre 650) e Lazio (600). Anche al Nord i tagli governativi porteranno alla perdita di numerosi posti di lavoro in Lombardia (500) e Piemonte (500). In alcune di queste Regioni la riduzione della spesa ha superato anche il 50%: in Campania, ad esempio, si passa da 167 mln a 64 mln di euro, in Calabria da 50 mln a 20 mln

8 Settori 8 di euro. Situazioni particolarmente difficili si profilano, inoltre, per quelle Regioni (Sicilia, Calabria, Basilicata e Campania) in cui gli appalti per i servizi di pulizia delle scuole non sono stati ancora assegnati o sono oggetto di contenzioso. Non è chiaro cosa accadrà negli edifici scolastici di queste Regioni a partire dal 1 marzo,con il rischio di non potere applicare la clausola sociale prevista dal CCNL a tutela dei lavoratori e dovere pagare la tassa sul licenziamento da parte delle imprese. Tra le presenze in sala, oltre a numerosi rappresentanti del mondo associativo e imprenditoriale, tra cui Andreas Lill, Direttore della Federazione Europea Imprese di Pulizia FENI, Ugo De Francesco per il consorzio CNS e Bruno Baglioni per il consorzio Ciclat, anche il Sen. Giuseppe Marinello del NCD e la Sen. Francesca Puglisi del PD, la quale ha dichiarato l impegno su questa vicenda con una proposta tampone per un mese di proroga, in attesa della costituzione del nuovo Governo, affinché venga esaminata in modo più organico tutta la tematica. LEGACOOP SERVIZI Legacoop Servizi On line il nuovo sito Da pochi giorni è on line il nuovo sito un portale dedicato all informazione che dà spazio alle notizie, alle attività e agli appuntamenti di Legacoop Servizi e delle cooperative aderenti, alla documentazione e alle tematiche di interesse del mondo dei servizi agli enti, alle comunità e alle imprese. Una parte è dedicata ai settori, per descrivere le attività nelle quali sono impegnate le cooperative aderenti, completata da una sezione che raccoglie storie di cooperative caratterizzate dai valori che ispirano la cooperazione di lavoro. Un sistema moderno di comunicazione che consente una diffusione più agevole delle notizie e delle informazioni anche tramite i social network. Graficamente il sito ricorda volutamente il portale Legacoop, per sottolineare l unitarietà dell Associazione e, grazie alla sinergia creata con il portale nazionale, il sito dispone di un interscambio di informazioni che permette l aggiornamento in tempo reale sulle notizie del mondo Legacoop, un accesso diretto alla newsletter settimanale Legacoop Informazioni e una porta d accesso ai servizi erogati dalla Rete Nazionale Servizi. Per le aree del sito riservate si potrà accedere utilizzando il nome utente e la password utilizzate fino ad oggi. Il nuovo sito afferma il Presidente di Legacoop Servizi Fabrizio Bolzoni intende rispondere all esigenza di rendere più tempestiva e condivisa la comunicazione sulle attività del nostro mondo e di far conoscere meglio le cooperative a noi associate e le tematiche di interesse del settore dei servizi. La necessità di un aggiornamento del sito sottolinea Bolzoni ci era evidente già da tempo. Il lavoro è stato intenso, ed altrettanto impegnativo sarà fare del sito uno strumento di concreto interesse, innanzitutto per i nostri associati. A tutti i cooperatori rivolgo un invito a visitare il nuovo sito, a farlo conoscere ed a collaborare al suo efficace funzionamento, inviandoci critiche e suggerimenti, mettendo a disposizioni informazioni e notizie che consentano un aggiornamento costante dei contenuti. SANICOOP Il 28 febbraio seconda Assemblea Congressuale della Federazione Le idee ed i progetti delle cooperative tra medici ed operatori sanitari per garantire il diritto alla salute e rispondere con appropriatezza ai bisogni. Ripensare i servizi sanitari sul territorio riorganizzando i servizi, con il coinvolgimento degli operatori, ed integrando sanità e sociale. Fermare il degrado della sanità e rispondere ai bisogni di salute e benessere dei cittadini. Questo il tema al centro del dibattito della seconda Assemblea di Sanicoop, che si svolgerà a Roma Venerdì 28 Febbraio, dalle ore 10,30 alle 15.40, presso la Sala Basevi - Legacoop Via Antonio Guattani, 9 Programma dei lavori 10,15 Registrazione dei partecipanti 10,25 Inizio lavori Presiede Gianfranco Piseri Segretario Generale di Federazione Sanicoop 10,30 Relazione introduttiva Maurizio Pozzi - Presidente Federazione Sanicoop Le esperienze delle cooperative nei processi di riorganizzazione delle cure e di risposta ai nuovi bisogni, il ruolo del sociale e della mutualità. 11,00 Giuliano Poletti - Presidente di Legacoop 11,20 On. Davide Faraone - Deputato, Responsabile welfare del Partito Democratico 11,40 Antonio Di Malta Presidente Co.S. Il CO.S. ed il progetto delle prove tecniche delle Aggregazione Funzionali Territoriali e per le Unità Complesse di Cure Primarie, come sperimentare l innovazione nei servizi sanitari. 12,00 Egidio Giordano - Presidente Coop. Nuova Dimensione Medica di Lauria L esigenza di integrazione del servizi sanitari nel mezzogiorno, opportunità e criticità. 12,20 Sen. Emilia De Biasi - Presidente Commissione Igiene e Sanità del Senato 12,40 Alberto Aronica - Presidente Centro studi Co.S. L esperienza dei Creg in Lombardia e la medicina dii iniziativa nella gestione delle malattie croniche. 14,00 Giorgio Gemelli Responsabile progetto Legacoop Salute La filiera dei servizi nel progetto Legacoop Salute.

9 Settori 9 14,10 Antonio Calicchia - Cooperativa Romamed Le proposte delle cooperative laziali l integrazione e un nuovo modello di servizi sul territorio 14,30 Nicola Zingaretti - Presidente Regione Lazio 14,50 Giacomo Milillo - Presidente FIMMG Federazione Italiana Medici Medicina Generale 15,10 Alfredo Morabito Responsabile Promozione Attiva Coopfond L integrazione nel progetto Legacoop Salute, analisi di un percorso di relazioni ed esperienze. 15,30 Gianfranco Piseri - Segretario Generale Sanicoop Valutazioni conclusive, obiettivi e linee di lavoro della Federazione. 15,50 Conclusione lavori e adempimenti

10 Territori 10 >> Veneto >> Liguria >> Romagna >> Romagna >> Lazio >> Parma VENETO Versol Aci;daDirezionediLegacoop mandato pieno al presidente Rizzi Nuovo importante step sulla via dell integrazione fra centrali cooperative, quello di venerdì 14 febbraio, nella sede di via Ulloa a Marghera, con l esame di due importanti documenti da parte della Direzione di Legacoop Veneto. Rispetto al primo, il protocollo di intesa per la costituzione dell Aci - Alleanza delle Cooperative Italiane - del Veneto, la Direzione ha dato mandato pieno al presidente di Legacoop Veneto Adriano Rizzi per formalizzare l intesa con Agci e Confcooperative per la nascita del coordinamento regionale. Con riferimento al secondo, Verso la Centrale Cooperativa Unica Alleanza delle Cooperative Italiane, Legacoop Veneto ha recepito la costituzione dell associazione unica di rappresentanza, assistenza e tutela delle cooperative italiane, così come annunciata lo scorso 29 gennaio durante la IV Assemblea nazionale dell Alleanza delle Cooperative italiane. «Si tratta di due processi che muovono nel segno dell integrazione del mondo cooperativo e vanno di pari passo» spiega Rizzi. «In linea con l impegno preso dall Aci nazionale di dare gambe ai coordinamenti territoriali entro il 30 giugno, proseguiamo nel percorso comune intrapreso con le altre centrali cooperative venete, che ci porterà a definire azioni sinergiche nei confronti di Governo e Consiglio regionale, istituzioni venete, sindacato e altre parti sociali. L accordo per l Aci Veneto si inserisce nella cornice del più ampio processo unitario che a livello nazionale vede la nascita di un associazione deputata ad accrescere l integrazione fra Agci, Confcooperative e Legacoop per giungere a un unica centrale cooperativa». La formalizzazione della nascita di Aci Veneto avverrà in un momento pubblico in calendario per il prossimo mese, in data da definirsi insieme alle altre organizzazioni. Legacoop, incontro con i professionisti ed i consulenti In un incontro tenutosi martedì 18 febbraio, presso la sede regionale, Legacoop Veneto ha illustrato a una quarantina tra professionisti e consulenti e referenti dei centri servizi, l azione che intende sviluppare per offrire una rete qualificata di servizi ai propri associati in tutte le province della regione. Tale azione, preliminare a livello regionale all implementazione della rete dei servizi che si svilupperà attorno al progetto Capace 2014 promosso da Legacoop nazionale, troverà conclusione entro il prossimo aprile. Il direttore regionale Franco Mognato e la responsabile dell Ufficio Revisioni Gabriella Semenzato hanno spiegato lo spirito dell iniziativa di Legacoop Veneto e quale sarà il funzionamento della nuova piattaforma, una volta a regime. «Il progetto nazionale - ha sottolineato Mognato - ci permette di fare il punto con tutti i professionisti e gli studi di consulenza che da anni operano con le nostre cooperative associate e con Legacoop Veneto. In questa prima fase intendiamo mappare i professionisti di riferimento offrendo trasparenza e possibilità di scelta agli associati. Più oltre faremo i passaggi previsti dal progetto nazionale». «L obiettivo immediato è quello di proporre a tutte le cooperative aderenti un offerta di servizi integrata e altamente professionale, in grado di coprire tutto il territorio regionale e i principali ambiti di interesse per le cooperative: dalla consulenza lavoristica, fiscale e amministrativa a quella legale. Quando sarà il momento di proporre l accreditamento a Capace 2014, noi avremo già operato una selezione e una valutazione». «A quel punto - ha spiegato Gabriella Semenzato scatterà l accreditamento vero e proprio nella piattaforma nazionale, attraverso un percorso di formazione obbligatoria che assicurerà alle associate la qualità e la professionalità dei servizi offerti. Per ora l unico soggetto accreditato è IsfidPrisma, la società di riferimento di Legacoop Veneto nella fornitura di servizi agli associati e alle imprese cooperative in genere». Nelle prossime settimane, Legacoop Veneto ricontatterà tutti i soggetti interessati, allo scopo di rendere quanto prima operativa la rete, sempre in linea naturalmente con il percorso avviato dall organizzazione a livello nazionale. Agrinsieme; nasce il coordinamento provinciale di Venezia Nasce Agrinsieme Venezia, il coordinamento provinciale che riunisce associazioni

11 Territori 11 e cooperative agricole. La dichiarazione di intenti è stata sottoscritta mercoledì 19 febbraio, presso la CIA di Venezia, da Giulio Rocca, presidente di Confagricoltura Venezia, Paolo Quaggio, presidente di CIA Venezia, Angelo Grasso, presidente di Confcooperative Venezia e Davide Mantovanelli, responsabile settore agroalimentare Legacoop Veneto, in rappresentanza delle sigle associative veneziane di Confagricoltura, CIA, e Aci Alleanza delle Cooperative Italiane (Legacoop Agroalimentare, Confcooperative-Fedagri e Agci-Agrital) che insieme costituiscono circa il 50 per cento del valore della produzione agricola veneziana. «A Venezia, così come nelle altre realtà del Veneto dove il coordinamento ha iniziato le sue attività, Agrinsieme non si propone di moltiplicare, come già avvenuto troppe volte in passato, i momenti di rappresentanza politica, quanto piuttosto di potenziare i progetti di filiera e più in generale la realtà agricola veneziana. Il nostro obiettivo è dare forza alla produzione del territorio, valorizzandone qualità e tradizione, ma anche ridisegnare il ruolo della cooperazione agricola», afferma Mantovanelli. Uno strumento innanzitutto operativo, dunque, in grado di liberare le energie e le risorse necessarie alle imprese, di proiettarle verso il mercato più ampio dell intero comparto agroalimentare e di permettere loro di competere a livello globale, restituendo in questo modo all agricoltura il ruolo strategico che le spetta, e garantendo redditività a imprese e cooperative. In cima alle priorità del coordinamento c è innanzitutto l impegno sinergico a fornire il proprio contributo quale soggetto unitario di rappresentanza nei tavoli attorno ai quali si discute l applicazione della nuova Pac e del nuovo Piano di Sviluppo rurale. Obiettivi ambiziosi da realizzarsi non attraverso un processo di fusione come hanno tenuto a ribadire le associazioni ma elaborando una strategia unitaria che da una parte esalterà, integrandole, singole storie, patrimoni e valori, e dall altra porterà quel valore aggiunto in grado di segnare un cambio di marcia rispetto a quanto le organizzazioni di rappresentanza hanno concretizzato in autonomia sino ad oggi e continueranno autonomamente a realizzare. Più nel concreto, fra le prime azioni da perseguire Agrinsieme Venezia indica: una sistematica azione di semplificazione burocratica, politiche di corretta gestione delle risorse naturali (suolo ed acqua), promozione delle aggregazioni in strutture economiche fortemente orientate al mercato capaci di accrescere le relazioni economiche, sostegno al ricambio generazionale, sviluppo di politiche di rafforzamento dell impresa tramite la ricerca e il supporto al trasferimento dell innovazione, oltre che attraverso strumenti di servizio ad hoc che ne aumentino competitività e valore aggiunto, e facilitino l accesso al credito. LIGURIA La News Letter; un altro tassello della comunicazione di Legacoop Un sito trasformato in un vero e proprio giornale on line. Il Canale You Tube con le video interviste a protagonisti e interlocutori del mondo cooperativo. Ogni articolo e video rilanciato in tempo reale sui principali Social Network. Lo strumento di Infolega sempre aggiornato rispetto alle ultime normative. E ora questa News Letter.Si completa così un ulteriore fondamentale tassello della comunicazione di Legacoop Liguria. Il nostro obiettivo-dichiara Gianluigi Granero, Presidente Legacoop Liguria è infatti di creare le condizioni per supportare tutte le cooperative con un ampia gamma di strumenti per comunicare verso il mondo esterno - media ma anche interlocutori istituzionali - i progetti e le iniziative che nascono all interno delle varie attività. Questa News Letter nasce con l obiettivo di trasmettere in modo efficace le informazioni anche tra cooperative di diversi settori, dare un servizio sulle opportunità per finanziamenti e progetti, stimolare le imprese a comunicarci n tempo reale le informazioni da inserire sul sito dove noi ospitiamo anche le iniziative dei nostri partners pubblici e privati in una logica di rete e di sistema di promozione coordinato. La comunicazione è ormai parte integrante dell attività di una cooperativa. In molti casi elemento fondamentale per decretare il successo di un attività. Con questa gamma di servizi come Legacoop Liguria vogliamo dare il nostro massimo sostegno allo sforzo che in questo senso le imprese devono fare. Facendo in modo che tutti questi strumenti contribuiscano alla realizzazione di un casa comune dove tutti possono dare e scambiarsi informazioni. Oggi grazie a questa News Letter queste informazioni raggiungeranno tutti i nostri associati e tutti i riferimenti pubblici e privati che con le cooperative e Legacoop lavorano ogni giorno per creare nuove opportunità di sviluppo e di lavoro. ROMAGNA Legacoop unsegnale forte contro la violenza e per chi costruisce lavoro Chiediamo a tutti coloro che si riconoscono nel valore della democrazia e della civiltà di dare un segnale forte e chiaro, che vada oltre le parole di circostanza. Avvertiamo nel Paese un clima che, purtroppo, abbiamo già vissuto. Un clima che autorizza qualcuno a pensare di potere utilizzare le parole come armi, impunemente. E lo diciamo subito, forte e chiaro: il silenzio è complicità. Al di là delle dichiarazioni, i cooperatori pretendono il rispetto di tutti e di tutte le forze politiche per imprese che, in coerenza con i loro principi, quotidianamente cercano di salvaguardare il lavoro per migliaia di famiglie». Così il presidente di Legacoop Romagna, Giancarlo Ciaroni, interviene di fronte alle minacce che hanno raggiunto, tra gli altri, il presidente di CMC e vicepresidente di Legacoop Romagna, Massimo Matteucci. «La Storia di questo Paese insegna che di fronte a una minaccia, anche la più anonima e vile, non si possono lasciare le per-

12 Territori 12 sone sole. Falcone diceva che chi tace e chi piega la testa, muore ogni volta che lo fa. Non si può rimanere in silenzio davanti al ricatto della violenza. Legacoop Romagna esprime massima solidarietà a Massimo Matteucci e a tutti coloro che sono stati raggiunti dalle deliranti minacce dei Nuclei Operativi Armati», prosegue Ciaroni, che aggiunge: «Non può esserci indifferenza da parte di nessuno, le minacce a pochi sono una minaccia per tutti. Gli attentati ai cantieri sono attentati ai soci che vi lavorano onestamente, sono colpi indirizzati a coloro che non si sottraggono alla responsabilità di fare ripartire questo Paese, partendo dalla tutela delle persone. Sono attentati a chi ancora crede e ha fiducia nella forza delle idee e non nel ricatto della violenza che genera violenza». Legacoop Romagna e CMC stanno ricevendo tantissimi messaggi di solidarietà dal mondo della cooperazione romagnola. Tra i primi quello del coordinatore dell ACI della Provincia di Ravenna, Raffaele Gordini, Presidente di Confcooperative: «Tutta la cooperazione ravennate, intende sostenere il Presidente della CMC in questo passaggio difficile, per dare un segnale forte che la cooperazione non si farà intimidire da azioni sovversive come questa». Medesima solidarietà è stata espressa anche da Alessandro Brunelli, vice Presidente di AGCI, che sottolinea come risulti inaccettabile l attacco personale a Matteucci e di riflesso a tutta la cooperazione. «Siamo orgogliosi della tradizione edile di questo territorio di cui CMC fa parte e condanniamo senza riserve le minacce ricevute da Matteucci a cui va il nostro completo appoggio». ROMAGNA Generazioni: solidarietà dei giovani cooperatori a Matteucci e CMC «Le deliranti minacce al presidente di Cmc Massimo Matteucci costituiscono un episodio infame, che dimostra come si sia persa in questo Paese la misura del confronto civile. I giovani cooperatori di generazioni sono vicini a Matteucci in questo momento difficile: la violenza, fisica o verbale che sia, non deve mai trovare posto in una società che ha la presunzione di dichiararsi moderna e civile». Con queste parole Rudy Gatta, coordinatore romagnolo di Generazioni (il network che riunisce i cooperatori 'under 40' di Legacoop Emilia Romagna) commenta la notizia del messaggio inviato dai Nuclei operativi armati al presidente della cooperativa Cmc di Ravenna. «Cmc è una cooperativa attenta non solo a restare competitiva sul mercato, ma anche a difendere i valori cooperativi della solidarietà e dell'impresa etica. E in un momento in cui si parla molto delle difficoltà delle giovani generazioni, spesso senza poi fare nulla, Cmc è una realtà che investe sui giovani, con la sua 'Cmc university' e assumendo giovani professionisti per farli lavorare nei suoi cantieri di tutto il mondo». LAZIO Presentato bando per l assegnazione delle terre libere Terre ai giovani : per la prima volta dopo quarantacinque anni torna un bando dedicato all assegnazione delle terre libere. Ad annunciarlo il 10 febbraio, alla conferenza stampa che si è tenuta presso la Regione Lazio a Roma, è stato il Commissario Straordinario dell Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l Innovazione dell Agricoltura del Lazio) Antonio Rosati. E un segnale di speranza. Ricordiamo che non è la stabilità a creare sviluppo ma la fiducia- ha detto-. Questo bando è il primo passo verso il new deal per l Italia. A presentare l avviso che assegna le terre di proprietà pubblica ai giovani imprenditori a condizioni agevolate, anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l assessore all Agricoltura, Sonia Ricci. Terre, fondi per lo start-up e anticipazione per i primi tre anni del costo del canone, tutoraggio da parte di esperti agronomi: queste le novità principali elencate dal presidente della Regione che ha detto: Non è una iniziativa sporadica. Sarà accompagnata da una strategia che prevede anche la valorizzazione del territorio agricolo offeso dalle speculazioni urbane. Dobbiamo lavorare con le forze sociali per una generazione che ha il diritto ad una opportunità. L Arsial concederà in affitto 320 ettari di terre nelle provincie di Roma e Viterbo, in prevalenza a giovani imprenditori agricoli, mettendo a disposizione 150 mila euro per le start up e 500 mila euro per la parte investimenti, garantiti presso le banche dal patrimonio Arsial. Il canone verrà richiesto all inizio del quarto anno quale ulteriore forma di incentivazione. Le strutture tecniche dell Ente offriranno un servizio di tutoraggio. La durata dell affitto è prevista per 15 anni, e l accordo potrà essere rinnovato di ulteriori 15 anni su richiesta del concessionario (escluso il tacito rinnovo). Il canone sarà calcolato sulla base dei valori correnti di mercato rilevati dagli Enti pubblici e adeguato alle effettive condizioni dei terreni. Il bando per partecipare sarà pubblicato il 5 marzo, a seguito dell avviso pubblico per la manifestazione di interesse da parte di residenti nella Regione. Saranno privilegiati i giovani imprenditori agricoli (18-39 anni) ma comunque possono manifestare il loro interesse anche imprenditori o coltivatori diretti di qualsiasi età con sede sociale in uno dei Comuni della Regione Lazio. L iniziativa è stata pensata e realizzata per offrire possibilità a chi intende investire nel settore dell agricoltura e che dispone di risorse economiche limitate. L obiettivo è quello di rigenerare terreni, che altrimenti resterebbero incolti, e di regalare nuove opportunità lavorative in un momento di grande crisi economica. Le terre messe al bando si trovano in Provincia di Roma nei Comune di Cerveteri e Ladispoli, zona umida in località Campo di Mare e Torre Flavia (36.3 ettari); nel Comune di Magliano Romano un terreno di 62,3 ettari; nel Comune di Nazzano, terreni e annesso agricolo in località Meana (7,7 ettari); nel Comune di Roma, tenuta Quarto degli Ebrei e Mazzalupetto (182,4). In Provincia di Viterbo invece i terreni sono a Montalto di Castro (terreno con casale in localita Quartuccio, 11,1 ettari); nel Comune di Proceno, ex vigneto in località Bacula (15,2 ettari); a Tarquinia, terreno seminativo (4 ettari). Con questo bando ha sottolineato l assessore Sonia Ricci la Regione inizia un

13 Territori 13 percorso di sperimentazione per dare ai giovani nuove opportunità di lavoro in agricoltura e per valorizzare l agroalimentare del Lazio, un settore che nel 2013 ha dato segnali di crescita importanti (+10%). Testimonial dell iniziativa è stato l attore e agricoltore per passione Massimo Ciavarro, che ha detto: Ci sono costi spaventosi per gli agricoltori. La mia esperienza è finita come non avevo previsto. Spero che il bando possa aiutare i giovani. Bisogna saperci fare, perché la terra non ti dà niente se tu non la conosci- ha detto-. Spero che i ragazzi possano accedere a questi terreni senza problemi, grazie all affitto irrisorio nei primi tre anni. Ma bisogna ricordare che i tempi in agricoltura sono lunghi. Questi giovani dovranno puntare per emergere all eccellenza, con prodotti biologici e a km 0. Inoltre, dovranno consorziarsi e fare-magari- dei punti vendita. PARMA Ciclo di seminari in collaborazione con l Università degli Studi di Parma Sette lezioni, dal 20 febbraio all 8 maggio, per scoprire la varietà e le peculiarità della cooperazione come forma di impresa, basata su un sistema valoriale intrinseco alle sue origini e al suo competere nel mercato. Democrazia, partecipazione, innovazione, equilibrio economico: sono alcuni aspetti che verranno approfonditi partendo da case history significative. L iniziativa, organizzata dal Dipartimento di Economia dell Università degli Studi di Parma in collaborazione con Legacoop Parma, e coordinata dal prof. Alessandro Arrighetti e dal prof. Andrea Cilloni, coinvolge studenti del terzo anno e del primo anno fuori corso del corso di laurea in Economia. Dopo la lezione introduttiva sulla nascita della società cooperativa, sul contesto nazionale ed internazionale, e sulle sue regole di amministrazione e governo, il programma prevede interventi del mondo cooperativo non solo locale, incentrati su specifici focus: la cooperativa di consumo (Coop Nord Est), la cooperazione sociale (di tipo A e di tipo B), la finanza e il credito, la cooperazione per l edilizia (sostenibilità ambientale e sociale), le cooperative di Libera Terra e, infine, le nuove forme cooperative (del sapere e di comunità). E un grande onore per noi dichiara Andrea Volta, pres. Legacoop collaborare con l Università per trasmettere e tramandare la cultura cooperativa alle generazioni che si apprestano ad entrare in questo difficile e critico mondo del lavoro. Cooperazione significa condivisione di obiettivi, autoimprenditorialità, valore per i soci e per la comunità. Di seguito le date i temi degli incontri 20 febbraio L IMPRESA COOPERATIVA I principi e le regole Origini ed evoluzione (Legacoop Parma) La cooperazione, oggi, nel mondo (Legacoop Emilia-Romagna) 27 febbraio LA COOPERATIVA DI CONSUMO La partecipazione Coop, come è nata e come funziona 6 marzo LA FINANZA E IL CREDITO IN COOPERA- ZIONE La rete e le risorse (Coopfond, Parco, CCFS) 13 marzo LA COOPERAZIONE SOCIALE Qualità e comunità Cosa sono e cosa fanno (LegacoopSociali ER) Case Histories nel nostro territorio (coop di tipo A Proges - e coop di tipo B EMC2) ore proiezione del film Si può fare, con Claudio Bisio 27 marzo LA COOPERAZIONE PER L EDILIZIA L innovazione Edilizia e ambiente (Coop Andria) Edilizia e comunità: housing sociale (Parma Social House) 3 aprile LE COOPERATIVE DI LIBERA La legalità (Le coop di Libera Terra) 8 maggio LE NUOVE FORME COOPERATIVE La flessibilità Una risposta alle nuove esigenze: le cooperative del sapere e di comunità (Legacoop) Case Histories (Inpiù coop e coop Monte Fuso) Servizio di start-up (Legacoop Parma) Gli incontri si svolgeranno dalle ore alle presso l Aula D Dipartimento di Economia Università degli Studi di Parma Via Kennedy, 6.

14 Imprese 14 >> Mancoop >> Conad >> Fondazione Triulza >> Formula Servizi >> CPL Concordia >> Fondazione Unipolis >> Fondazione Barberini >> Coop: il design a tavola >> Coop Salvia >> Apofruit >> Coop Sociale Zora >> Proges >> Coop Sociale Tice >> Itaca >> Coop Alternata Silos >> Coop Italia >> Coop Solidarietà 90 MANCOOP Gli ex dipendenti salvano dalla crisi l impresa I lavoratori che hanno costituito la cooperativa Mancoop hanno fatto una scelta coraggiosa: di fronte alla crisi dell azienda privata di cui erano dipendenti hanno deciso di non arrendersi e di mettersi alla prova con l obiettivo di proseguire l attività di impresa nel segno della partecipazione e della responsabilità condivisa. Oggi, a distanza di poco più di un anno, Mancoop è un impresa che produce e si rafforza, pur in un contesto territoriale non certo agevole. Lo ha detto Giuliano Poletti, presidente Legacoop, durante l evento che si è tenuto il 18 febbraio presso la sede della Mancoop- impresa recuperata operante nel settore del nastro adesivo, nata a 50 metri dal territorio dei Casalesi. In seguito al fallimento delle multinazionali, ben 137 lavoratori dell azienda presente sul territorio di Santi Costa e Damiano, in provincia di Latina, hanno perso il lavoro. Per tutti, l avventura si sarebbe conclusa con lo scandalo provocato da una megafesta in maschera, se 52 ex-dipendenti dell azienda non avessero deciso di non arrendersi e di autogestirsi per poi dar vita alla cooperativa Mancoop- il cui fatturato in tempi di crisi- è eccellente. A gravare sul futuro dei dipendenti, però, c è ancora una incognita: gli operai della Mancoop riusciranno ad acquisire il sito industriale? Al termine del contratto d affitto della sede, costata 180 mila euro l anno, non è ancora stata scongiurata l ipotesi che possano nascere nuove difficoltà. La società era nata nel 1957 dal genio del siciliano Dardanio Manuli- riuscito in poco più di un ventennio a creare un gruppo industriale presente in 15 Paesi, capace di offrire lavoro a tremila dipendenti. Nel dopoguerra, con i finanziamenti della Cassa del Mezzogiorno, la produzione di nastri adesivi venne spostata a Santi Cosma e Damiano. Alla morte del fondatore, però, la Manuli cedette l azienda ad una multinazionale americana, la Tyco. Travolta dallo scandalo per aver pagato con denaro dell azienda una megafesta in maschera per i dipendenti, la multinazionale fallì. Dalle casse della Tyco mancavano ben 600 milioni di dollari, spesi in maniera irregolare. E così che l azienda finisce prima nelle mani di un fondo lussemburghese e poi in quelle di una multinazionale messicana, la Evotape. Dopo una via crucis interminabile fatta di cassa integrazione, crisi e precarietà per 137 lavoratori, la multinazionale chiude per mancanza di liquidità. Gli ex dipendenti, però, decidono di autogestirsi. Dopo essere riusciti ad ottenere in fitto 20 mila metri quadri dello stabilimento al prezzo di 180 mila euro l anno, nasce la cooperativa Mancoop. Le numerose crisi aziendali che il territorio provinciale pontino ha vissuto di recente, solo occasionalmente sono dipese da crisi dei mercati di riferimento. Molto più spesso, invece, sono dipese da speculazioni. Alcune riguardanti il costo del lavoro più basso altrove o la fine di un regime di agevolazioni pubbliche; altre di carattere strettamente finanziario- ha detto Emiliano Scinicariello, Presidente Comitato provinciale Legacoop Latina-. La crisi Evotape Packaging è stata proprio questo. Ma al posto della rassegnazione, gli ex dipendenti Evotape oggi soci lavoratori Mancoop hanno messo in campo la proposta, chiedendo ascolto ed attenzione affinché il saccheggio del sito industriale fosse evitato e riprendessero le produzioni. Riprese le attività e dimostrato in questo primo anno di attività che per l azienda c è mercato e c è quindi futuro, non resta che pianificare l acquisizione del sito industriale, affinché tra un paio d anni, al termine del contratto di affitto d azienda, non accada ciò che è stato scongiurato un anno fa. Tutta questa vicenda oltre a tutta la sua concretezza possiede una carica simbolica eccezionale: parole come lavoro, solidità aziendale, paritario coinvolgimento dei soci lavoratori e spinta inter-

15 Imprese 15 generazionale (l acquisto del sito mira proprio a questo) prendono il posto di quelle come lucro, speculazione, sfruttamento. Andrea Laguardia, Presidente Legacoop Servizi Lazio, ha aggiunto: Mancoop è la dimostrazione che idee e valori che hanno origine agli albori della rivoluzione industriale, possono essere riscoperti in chiave moderna per dare vita a nuove imprese dove capitale e lavoro sono nelle stessi mani, cioè quelle dei lavoratori. Sono storie come quelle di Mancoop ed esperienze come quelle che hanno portato alla sua fondazione a dare speranza al mondo del lavoro di questa Regione devastato dalla crisi economica. CONAD Core, alleanza tra Colruyt, Conad, Coop Suisse e Rewe Group I quattro gruppi della grande distribuzione europea Colruyt (Belgio), Conad (Italia), Coop Suisse e Rewe Group (Germania) hanno dato vita ad una nuova alleanza strategica. Core opera nella forma giuridica di società cooperativa belga con sede a Bruxelles. I quattro gruppi, del tutto indipendenti l uno dall altro, hanno realizzato nel 2013 un giro d affari di 88 miliardi di euro, il 6,7 per cento dell intero mercato europeo. L alleanza è presente in 18 paesi europei, con una rete di vendita che fa capo a circa 20 mila negozi. I quattro gruppi hanno nominato alla presidenza dell alleanza M. Alain Caparros, presidente di Rewe Group. Gianluigi Ferrari è stato designato alla carica di direttore generale. Con Core i partner hanno dato vita ad un alleanza capace di dare risposta alle crescenti sfide competitive della concorrenza in Europa e del processo di internazionalizzazione del commercio di prodotti alimentari, ha detto il direttore generale di Conad Francesco Pugliese. Attraverso negoziazioni portate avanti in modo congiunto, vogliamo offrire ai nostri clienti i prezzi più competitivi. Al tempo stesso, continueremo a dare vita a partnership solide su scala internazionale, specialmente con l industria alimentare. Grazie ad una gestione ben organizzata ed efficiente, Core è in grado di offrire ai propri fornitori interessanti prospettive di crescita. Il consiglio di amministrazione di Core è composto da otto membri: Conad Francesco Pugliese e Mauro Lusetti Colruyt Frans Colruyt e Christophe Dehandschutter Coop Suisse Joos Sutter e Philipp Wyss Rewe Group Alain Caparros e Manfred Esser. FONDAZIONE TRIULZA Firmato il contratto di partecipazione Expo Milano 2015 Expo Milano 2015 sarà la prima Esposizione Universale con un padiglione dedicato alle organizzazioni nazionali e internazionali della Società Civile: Cascina Triulza. Ad occuparsi della gestione dello spazio e del coordinamento degli eventi di quella che è l unica struttura preesistente all interno del sito espositivo sarà Fondazione Triulza che il 18 febbraio, all Agorà di Expo Milano 2015 al Castello Sforzesco, ha firmato il contratto di partecipazione all Esposizione Universale e lanciato il primo concorso di idee per definire il programma culturale della Cascina. Il documento è stato sottoscritto dal Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala e dal Presidente di Fondazione Triulza Sergio Silvotti, alla presenza del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, del Commissario Generale di Sezione del Padiglione Italia Diana Bracco, del Direttore del Padiglione della Società Civile-Cascina Triulza Chiara Pennasi e dei rappresentanti delle organizzazioni ospiti e promotori del progetto. Il Theme Statement scelto, Exploding Energies to change the world, è stato elaborato e sostenuto da una ricca rete di realtà del Terzo Settore e della cittadinanza attiva. Le iniziative che, in collaborazione con Expo 2015 S.p.A, saranno sviluppate in Cascina Triulza, intendono fare emergere la straordinaria forza di cambiamento generata ogni giorno nel mondo dal protagonismo dei cittadini, dei giovani e delle realtà organizzate della Società Civile. 1 Call Internazionale di Idee per contribuire al Programma Culturale Uno degli aspetti più innovativi del progetto è il coinvolgimento diretto delle organizzazioni nella costruzione del Programma Culturale di Cascina Triulza: potranno proporre eventi, attività culturali, espositive, convegni e momenti d intrattenimento attraverso specifici concorsi di idee La 1 Call Internazionale di Idee Exploding your Idea! Destination Expo Milano è stata lanciata oggi. Le proposte potranno essere presentate fino al 30 aprile 2014 da tutte le realtà della Società Civile nazionali e internazionali interessate al progetto. Le Istituzioni pubbliche e i soggetti con finalità di lucro, che non presentano caratteristiche mutualistiche e/o solidaristiche, potranno partecipare in partenariato con una o più organizzazioni del Terzo Settore, come spiegato online agli indirizzi web e Cascina Triulza, mq di spazi per la società civile Cascina Triulza è l unico manufatto già esistente all interno del sito espositivo. È un antica e tradizionale cascina, tipica della campagna milanese, e parte del patrimonio storico, architettonico e ambientale lombardo che Expo 2015 S.p.A. sta ristrutturando. Con una superficie complessiva di mq, di cui mq di spazi interni su due livelli e mq di spazi aperti, la Cascina è uno degli spazi espostivi più grandi di Expo Milano 2015, collocata in una posizione privilegiata: a circa 700 metri dall accesso ovest, l ingresso principale del sito espositivo. I Iavori di restauro e riadattamento dei tre edifici che la compongono e degli spazi aperti sono iniziati nel settembre 2013 e termineranno nel dicembre 2014, per un investimento pari a 9,4 milioni di euro.

16 Imprese 16 Cascina Triulza sarà un luogo di identità, unicità e impatto che resterà anche dopo il Al termine dei lavori la Cascina verrà consegnata alla Fondazione Triulza. Fondazione Triulza e la partecipazione attiva della Società Civile Expo Milano 2015 si è fortemente impegnata nella promozione della partecipazione della società civile - ha spiegato Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 ed Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. -. Cascina Triulza sarà motore di una presenza delle organizzazione della società civile di alto livello, che avrà una presenza diffusa in tutto il sito espositivo attraverso spazi e modalità diverse per parlare ai visitatori. La giornata di oggi testimonia la fiducia reciproca e la positiva collaborazione avviata ormai da tempo con un importante rappresentanza della società civile italiana che, siamo certi, si farà a sua volta promotrice del coinvolgimento internazionale e contribuirà in maniera concreta allo sviluppo del tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Fondazione Triulza rappresenta un ampio e plurale network di realtà del Terzo Settore, nazionali e internazionali, che hanno voluto impegnarsi in prima linea perché Expo Milano 2015 possa diventare una concreta opportunità per la Società Civile di tutto il mondo. Queste organizzazioni quotidianamente lavorano, innovano e cercano di influenzare le scelte politiche ed economiche sui temi dell alimentazione e della sostenibilità ambientale e sociale. Il progetto intende rendere queste realtà protagoniste non solo nel dibattito che si aprirà il 1 maggio 2015 sul tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita ma, soprattutto, nella costruzione di proposte per il futuro. L obiettivo è l apertura di un cantiere permanente di idee, progetti, attività e iniziative culturali che potranno contribuire al lascito immateriale dell Esposizione Universale: un percorso prima, durante e dopo Expo Milano 2015 che prevede, inoltre, la partnership con importanti enti filantropici nazionali e internazionali e l avvio di nuove forme di collaborazione con le Istituzioni Pubbliche e le Aziende che vorranno partecipare alle attività e al programma culturale del Padiglione della Società Civile. Il nostro progetto - ha spiegato Sergio Silvotti, Presidente di Fondazione Triulza - si sta particolarmente focalizzando nella promozione di un Expo Diffuso, che valorizzi i territori e le nostre organizzazioni anche fuori dal sito espositivo; nella promozione di un effettivo protagonismo dei giovani nello sviluppo del Tema, attraverso un loro coinvolgimento attivo; nella ricerca di soluzioni di ospitalità alternative e accessibili a tutti e nell attenzione verso criteri etici e ambientali che uniformeranno il lavoro della Fondazione e le proposte che daranno vita al Programma Culturale di Cascina Triulza. FORMULA SERVIZI Invitata a Bruxelles da Confederazione Europea dei Sindacati (ETUC) Il successo imprenditoriale può nascere dal dialogo sociale e con i lavoratori, anziché dal conflitto continuo? Sì, secondo la Commissione Europea e la Confederazione Europea dei Sindacati (European Trade Union Confederation, ETUC), che hanno scelto la cooperativa forlivese Formula Servizi come best practice a livello continentale. Giovedì 13 febbraio a Bruxelles, presso la International Trade Union House, il Direttore Generale della cooperativa Graziano Rinaldini è stato protagonista di una conferenza, insieme al segretario della UIL-TUCS nazionale Paolo Andreani. In un settore estremamente competitivo come quello dei servizi ha detto Marina Monaco di ETUC, presentando Rinaldini Formula Servizi ha fondato il proprio successo sulla capacità di contrattazione, di informazione, consultazione e partecipazione sostanziale dei lavoratori all attività dell impresa. Su queste basi ha creato una serie di innovazioni di processo di cui beneficiano i soci e i dipendenti, ma anche innovazione sociale ed economica per tutta la propria comunità di riferimento». «Quando il modello organizzativo della cooperativa va incontro alle esigenze dei lavoratori ha spiegato Rinaldini nel suo intervento i benefici sono per tutti».in una cooperativa in gran parte femminile, ad esempio, l ampio ricorso al part-time, di cui godono 900 persone, ha consentito di diminuire in maniera drastica la rotazione del personale, mentre allo stesso tempo le lamentele dei clienti si sono ridotte quasi a zero. «Perché la motivazione personale e i risultati ha detto Rinaldini passano soprattutto dal dialogo e dalla responsabilizzazione degli operatori». Rinaldini ha quindi portato il caso dell ospedale di Cesena, dove sono impiegate circa 150 persone per servizi di pulizia e logistica. «Alcuni anni fa in accordo con i Sindacati, dopo un referendum e attraverso consultazioni continue con i lavoratori e la direzione sanitaria, abbiamo variato l orario di lavoro da sei giornate a cinque. Abbiamo avuto ottimi risultati, anche in questo caso nati dalla condivisione degli obiettivi e dalla partecipazione diretta». Rinaldini, infine, ha portato tre elementi che nella sua esperienza hanno un ruolo chiave nella costruzione di un rapporto proficuo con la base sociale: la capacità di ascolto, realizzata attraverso indagini anonime sul gruppo dirigente (all ultima, nel 2012, hanno partecipato 900 persone); la partecipazione democratica alla vita della cooperativa, che consente a tutti di candidarsi a fare parte degli organi amministrativi, e la formazione continua, «in particolare dei giovani, che devono trovare riconosciuti i propri meriti e avere percorsi di carriera certi». CPL CONCORDIA Il 24 febbraio Incontro all impresa CPL Concordia promuove un incontro con il Presidente di SACE spa Giovanni Castellaneta che si terrà lunedì 24 Febbraio presso la sede CPL Concordia Sala Bruno Bighi (Via A. Grandi 39 Concordia sulla Secchia -Mo) Il dott. Castellaneta, già ambasciatore a Wa-

17 Imprese 17 shington e Teheran e membro del CdA di Finmeccanica, incontrerà le imprese del territorio per parlare di opportunità di sostegno all export per le aziende modenesi e italiane. Programma 11,30 Arrivo dell ambasciatore S.E. Giovanni Dott. Castellaneta e breve visita alla cooperativa 11,45 Accoglienza partecipanti 12,00 Saluto del Presidente di CPL Concordia Roberto Casari 12,15 Presentazione del Presidente Castellaneta sulle opportunità di sostegno all export per le Imprese Italiane FONDAZIONE UNIPOLIS Rapporto sulla sicurezza e l insicurezza sociale in Italia e in Europa Lunedì 24 febbraio 2014 alle ore 11 a Milano, nella Sala Alessi di Palazzo Marino, Piazza della Scala 2, verrà presentata la settima edizione del Rapporto sulla sicurezza e l insicurezza sociale in Italia e in Europa dell Osservatorio europeo sulla sicurezza, realizzato da Fondazione Unipolis, Demos&Pi, Osservatorio di Pavia. L indagine analizza la percezione, la rappresentazione sociale e mediatica della sicurezza sulla base di una indagine su un campione rappresentativo della popolazione europea e della rilevazione di quanto su questi temi viene proposto dall informazione Tv, sulla carta stampata e via twitter. Presentazione Ilvo Diamanti, Università di Urbino e direttore scientifico Demos&Pi Antonio Nizzoli, direttore Osservatorio di Pavia Fabio Bordignon, responsabile ricerca Demos&Pi Interventi Maria Cecilia Guerra, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e coesione sociale di Milano Don Virginio Colmegna, presidente Fondazione Casa della carità Pierluigi Stefanini, presidente Gruppo Unipol e Fondazione Unipolis Coordina Luca Sofri, direttore de Il Post Per informazioni: Fondazione Unipolis Fausto Sacchelli, cell , stampa@fondazioneunipolis.org Diretta streaming su Insegnare la cooperazione, generazioni a confronto Giovani cooperatori sono saliti in cattedra lunedì 17 febbraio, grazie all iniziativa organizzata da Fondazione Unipolis e Muec (Master universitario di I livello in economia della cooperazione Scuola di Economia, Management e Statistica) all Università di Bologna, per interrogare leader cooperativi e confrontarsi con loro sui valori e sui temi della cooperazione. A fare da innesco alla discussione, seguita con interesse dal pubblico radunato nell aula universitaria teatro dell appuntamento, è stata la presentazione del libro Piccola guida alla cooperazione. Un avvicinamento, non un manuale di Mario Viviani, edito da Rubbettino e disponibile anche in e-book. Il libro è uno dei risultati di un progetto del Gruppo Unipol per far meglio conoscere ai suoi lavoratori la mutevole realtà della cooperazione e per ragionare sul rapporto tra sviluppo della cooperazione e ruolo e prospettive del Gruppo. I temi toccati sono tuttavia gli stessi che i frequentatori del Master incontrano in aula o negli stage nelle imprese cooperative. Può dunque essere interessante mettere a confronto visioni, attese e reciproche richieste tra chi opera in un grande Gruppo assicurativo nato dalla cooperazione, giovani che vedono nella cooperazione una prospettiva che tiene insieme valori, etica e crescita professionale e naturalmente - le imprese cooperative e il sistema cooperativo nel suo insieme. Tutto ciò in una fase di profondi cambiamenti che richiedono al mondo cooperativo di sapere affrontare, contemporaneamente, le contingenze, di non perdere il senso della mutualità, di durare e svilupparsi, di acquisire nuove competenze e, insieme, nuove passioni. I tre giovani cooperatori protagonisti dell iniziativa tutti diplomati del Muec sono stati Efisia Curreli, Nicola Folletti ed Elisa Petrini che hanno interrogato per l appunto i dirigenti cooperativi di lunga e consolidata esperienza: Antonella Pasquariello, presidente di una delle maggiori imprese bolognesi, la Camst, Giuliano Poletti, presidente nazionale di Legacoop e oggi anche di Aci, l Alleanza delle cooperative italiane e Pierluigi Stefanini, presidente del Gruppo Unipol e di Fondazione Unipolis, oltre naturalmente all autore del volume, Mario Viviani. Ha coordinato l incontro Walter Dondi, direttore di Unipolis. FONDAZIONE BARBERINI La sharing economy nel design dei servizi e nella governance Il 26 febbraio, con inizio alle ore 16.00, a Bologna, presso il Centro di Documentazione sulla Cooperazione e l Economia Sociale, si terrà un convegno di approfondimento sul tema: La sharing economy nel design dei servizi e nella governance cooperativa. Le piattaforme di economia condivisa rappresentano una sfida per istituzioni e imprese chiamate a ridefinire le loro linee di servizio e i loro modelli di business. Nel caso delle imprese cooperative il rapporto con la sharing economy è ancora più articolato e complesso. I modelli cooperativi presentano infatti caratteristiche di apertura e condivisione che possono renderli particolarmente efficaci per gestire sistemi di relazione che nel co-operare individuano il loro sistema di regolazione. Durante il seminario verranno riportati i primi risultati di un laboratorio sul design dei servizi per le imprese sociali e cooperative. L obiettivo è l organizzazione di alcune sessioni nel corso del Workshop sull impresa sociale di Iris Network che si terrà nel mese di settem-

18 Imprese 18 bre. Chi fosse interessato può chiedere di partecipare al gruppo Facebook #servicedesign4socent. Introduce i lavori: Gianluca Salvatori (Euricse) Interventi di: Elisa Badiali (Fondazione Barberini, Ces.Co.Com - Università di Bologna) Michele D Alena (Comune di Bologna) Marta Maineri (Collaboriamo) Daniela Selloni (Politecnico di Milano) Matteo Orlandini (Università di Bologna) Chiusura e sintesi: Letizia Piangerelli (Irecoop), Flaviano Zandonai (Euricse, Iris Network) COOP Il design a tavola con i nuovi prodotti per la casa Classici o innovativi, comunque pratici, sostenibili e in buona parte italiani. Sono i nuovissimi oggetti di design Coop. Un articolato programma di oggetti per la cucina e la tavola, che spazia dalle pentole in acciaio o alluminio antiaderente PFOA-free, a piatti in porcellana, posate inox 18/10, bicchieri in vetro di vari colori e sfumature, fino a tovaglie, tovaglioli, presine e strofinacci di cotone. Un occhio alla funzionalità e un altro alla tradizione che fa capolino nelle scelte formali dei materiali, dei colori e delle inedite grafie. È il caso del color cotto per il rivestimento esterno e del bianco per il rivestimento ceramico interno di casseruole e tegami. Così come di piatti, bicchieri e tazzine che parlano la lingua propria del design attuale per apparecchiare la tavola giovane, informale e di tendenza, partendo però dalle forme tipiche del passato. Oppure della tela robusta delle tovaglie, caratterizzate da una grafia contemporanea a mano libera o del tipico cotone spigato degli strofinacci con le fasce millerighe tinte in filo. Una particolarità di questo nuovo programma è la sua grande coordinabilità. La Tavola Coop non è infatti la semplice proposizione di linee di prodotti. Ma una sorta di famiglia allargata di oggetti che permettono di comporre con massima libertà la tavola classica, elegante e raffinata oppure la tavola moderna, con i colori d attualità, o infine la tavola facile, semplice e funzionale. La Tavola Coop è, infatti, un concetto aperto ed evoluto, in cui festa e quotidianità giocano a scambiarsi i ruoli e i tempi dello stare bene insieme. La linea di oggetti per la cucina spiega Maura Latini, direttore generale alla gestione di Coop Italia,che ha coordinato il progetto - fa parte di un piano di riposizionamento del prodotto a marchio extra alimentare, più complesso, per il quale abbiamo attivato una partnership con Realise, società internazionale di consulenza in Design Management. Per realizzare questo primo programma Realise ha scelto con noi Fragile, studio specializzato nelle tematiche del design identitario. Non si tratta, quindi, di una proposta cosmetica`, ma di un progetto che riflette la personalità della marca e la sua capacità di rispondere ai bisogni quotidiani dei propri consumatori-cittadini. Il programma propone prodotti a marchio dotati di sempre migliore qualità e sostenibilità al minor costo. A cominciare dal nuovo sistema di packaging siglato dal sigillo rosso (la O di Coop) pensato per ridurre il consumo delle risorse. Non solo stile quindi, ma design italiano alla portata di tutti, grazie all ottimizzazione della scelta dei materiali e dei processi produttivi. Non a caso abbiamo titolato l intera operazione Il bello per tutti. Rispetto a prodotti analoghi, la linea Coop offre, infatti, un risparmio di circa il 20%. Una promessa dunque, più che uno slogan, vicino alla nostra missione: offrire ai nostri clienti un insieme di oggetti ben fatti, convenienti e il più possibile sostenibili. COOP SALVIA Molto più che una semplice floricoltura Offrire un lavoro gratificante e piacevole a giovani con disabilità è questo l obiettivo della neocostituita cooperativa sociale Salvia che vanta tra i propri soci i rinomati chef Anna Matscher, Herbert Hintner e Norbert Niederkofler. La nostra cooperativa offre un occupazione ai giovani che hanno delle difficoltà nel trovare lavoro. Nella cooperativa i giovani coltiveranno ortaggi e piante ed impareranno così ad assumersi delle responsabilità, afferma Martina Schullian, Presidente della cooperativa Salvia, costituitasi anche grazie al sostegno dell associazione Legacoopbund. Il nome Salvia indica una delle erbe aromatiche e piante che i giovani con disabilità coltiveranno nelle serre della floricoltura Schullian. I prodotti della cooperativa saranno poi in parte venduti ai clienti della floricoltura e in parte forniti agli chef Matscher, Hintner e Niederkofler, che useranno le erbe aromatiche e le verdure coltivate nei giardini della cooperativa Salvia per preparare le loro specialità gastronomiche. Inoltre, i giovani avranno anche la possibilità di conoscere gli chef e di cucinare insieme a loro. Attraverso diverse attività lavorative i giovani provano soddisfazione per quello che fanno, si sentono parte di un progetto e più responsabili, spiega la Presidente Martina Schullian: Le piante non giudicano le persone; esse le accettano così come sono e reagiscono in modo positivo alle cure crescendo e portando frutti. Il giovane bisognoso di assistenza diventa così egli stesso assistente del giardino. Anche gli studenti della 4A-WI dell Istituto tecnico economico di Bolzano hanno partecipato a questo progetto. Nell ambito del concorso internazionale EDUCA-COOP i giovani hanno sostenuto la cooperativa realizzando tra l altro anche il sito web e il logo di Salvia. Giovani che aiutano altri giovani questa secondo me è veramente una bella iniziativa, afferma la professoressa

19 Imprese 19 Inge Mahlknecht, che è anche tra i soci fondatori della cooperativa. Poter partecipare alla nascita e ai primi passi di Salvia è stato per gli studenti un esperienza molto istruttiva che ha permesso loro di attuare nella pratica ciò che viene appreso durante le lezioni. APOFRUIT Prodotti biologici, Canova punta a velocizzare i tempi di pagamento Accordo tra il Gruppo Apofruit, attraverso la controllata società Canova, e il gruppo bancario Intesa-S.Paolo per il pagamento immediato delle forniture di prodotti biologici. Un progetto innovativo che, dopo i soci produttori di pomodoro da industria, coinvolge ora i fornitori di prodotti biologici. Per effetto di questo accordo, dunque, anche i fornitori di prodotti bio potranno factorizzare le fatture di vendita, in modo che i pagamenti delle forniture che vengono realizzati normalmente a 60 giorni potranno essere pressoché immediati, ad un tasso particolarmente vantaggioso, il 2,8% annuo. L accordo è stato presentato ai fornitori a Longiano, sede di Canova, la società del gruppo Apofruit specializzata nel biologico, in un incontro svoltosi oggi 19 febbraio. I nostri partner - spiega Ernesto Fornari, direttore di Canova - utilizzano normalmente le nostre fatture per scontarle anticipatamente in banca ma ad un tasso che oscilla tra il 5 e l 8 per cento. Con questo accordo, invece, potranno avere un risparmio consistente nei tassi di interesse e disporre immediatamente delle finanza per la propria attività. Si tratta di un servizio importante che il gruppo Apofruit offre ai proprio partner per essere sempre più competitivi. Da evidenziare - sottolinea Fornari - che la formula viene offerta ad un tasso veramente interessante in virtù della solidità finanziaria del nostro gruppo che, grazie alla sua affidabilità, viene considerato a rischio zero dal sistema bancario. COOP SOCIALE ZORA Ricevuto a Scandiano un pulmino per il trasporto disabili E stato consegnato sabato scorso alla cooperativa sociale Zora un pulmino da nove posti attrezzato per il trasporto di persone disabili con carrozzina. Il pulmino è stato fornito in comodato d uso gratuito dall Associazione Muoviamoci Insieme di Carpineti che esercita l attività di allestimento automezzi da destinare al trasporto di persone disagiate e disabili. La consegna è avvenuta nella sede della cooperativa, in via Munari 5 a Scandiano, alla presenza del sindaco Alessio Mammi, del presidente della cooperativa Zora Claudia Melli e del presidente di Muoviamoci Insieme Giovanni Meglioli. La cooperativa sociale Zora gestisce dal 1997 nei comuni di Scandiano, Reggio Emilia e Quattro Castella Servizi diurni e Centri residenziali che accolgono persone disabili adulte. Il mezzo consegnato oggi verrà impiegato per l organizzazione di attività esterne e iniziative specifiche che coinvolgeranno gli ospiti della struttura residenziale Stradora e del Centro diurno Benzi di Scandiano. Queste attività permetteranno ai ragazzi di poter ampliare le opportunità di relazione con i cittadini del territorio attraverso la partecipazione ad iniziative specifiche della comunità, ad eventi e occasioni di svago informali (uscite al cinema, in pizzeria, visite culturali e ricreative) o ad attività specifiche interne ai Centri (spesa, piscina, visite mediche etc etc). L Associazione Muoviamoci Insieme di Carpineti esercita l attività di allestimento automezzi da destinare al trasporto di persone disagiate, disabili o anziane finanziandone l acquisto con la cessione di spazi pubblicitari alle aziende del territorio. Le aziende che hanno contribuito all acquisto del mezzo concesso a Zora sono: Beggi e Paterlini, BMR, Cervi, Electricity, Panificio Gabrielli, Farmacia Spallanzani, Ferrari e Zanni, GS Tecnica, Gulliver, Biologico, Italiana Riprografia, La Regginflex, Luca Margini, MPCI, Manfredini, Mass, Mbi Energy, Motor system, Conad, Officina Bocedi, Pacosall, Pedocchi Iuri, Pizzeria da Orlando, RG Costruzioni, Taroni, Tecnoscope, Trenove, Centro diagnostico Spirelab. Alla consegna del pulmino erano presenti numerosi operatori e utenti della cooperativa, molti degli sponsor che hanno contribuito all acquisto del mezzo e diversi rappresentanti della cooperazione: i presidenti delle cooperative sociali Lo Stradello di Scandiano e L Olmo di Montecchio, Piero Giannattasio e Mirco Verzani, il presidente del Consorzio Cooperativo Iniziative Sociali Giuseppe Catellani e il responsabile delle cooperative di Legacoop Reggio Emilia Carlo Possa. Nei prossimi mesi Muoviamoci Insieme darà inizio ad un ulteriore raccolta fondi pro Zora coinvolgendo le aziende della città di Reggio Emilia per l acquisto di un secondo mezzo attrezzato da destinarsi alle attività del Centro diurno per disabili Odoardina di Villa Sesso. PROGRES La cooperativa tra le 50 aziende italianecertificateamisuradifamiglia Oggi come oggi le aziende chiedono ai loro dipendenti di lavorare sempre di più e sempre meglio. Lo impone la competizione globale e ancor di più la crisi. Ma il tempo che il lavoro sottrae all educazione dei figli, alla cura degli anziani, alla qualità delle relazioni famigliari rischia di abbassare la qualità della vita e impoverire la nostra società ancor di più della crisi. Per questo le aziende e le amministrazioni più avanzate, anche in Italia, hanno incominciato a impegnarsi nella conciliazione

20 Imprese 20 dei tempi di vita e di lavoro, ovvero iniziative con cui le aziende pubbliche e private cercano di ottimizzare la propria organizzazione e al tempo stesso andare incontro alle esigenze di vita personale e familiare dei loro dipendenti. Orari flessibili, banca ore, telelavoro, semplificazione burocratica, buste paghe e documenti online, consulenza fiscale alle famiglie, borse di studio, forme di trasporto collettivo sono solo alcuni esempi delle innumerevoli iniziative messe in campo dalle 50 organizzazioni pubbliche e private scelte su tutto il territorio nazionale che la Provincia Autonoma di Trento, con il patrocinio del Ministero del Welfare, ha deciso di mappare e certificare con il bollino Family Audit. Tra loro, una delle più importanti cooperative sociali italiane, la cooperativa Proges di Parma, che da 20 anni progetta, realizza e gestisce servizi rivolti ad anziani, disabili, persone con problemi di salute mentale, bambini e minori, operando in 11 regioni italiane e all estero, grazie ai suoi 2500 soci, di cui l 87% sono donne tra i 35 e i 40 anni. Aderire al percorso di certificazione è stata dunque per Proges una grande sfida e una grande opportunità per migliorare la qualità della vita delle sue socie e dei suoi soci, e uniformare su tutti i territori in cui opera le loro condizioni di lavoro. L attenzione alle persone è per noi il valore più grande afferma Antonio Costantino Presidente di Proges. Quando lavorano, certo, ma anche quando il lavoro finisce e torniamo ad essere madri, padri, figli. Purtroppo né le caratteristiche delle attività che gestiamo né le condizioni attuali del mercato ci consentono di dare il giusto valore economico all enorme impegno e alla grande professionalità dei nostri soci. Ma investendo tanto in formazione, welfare aziendale e cercando di migliorare continuamente le condizioni di lavoro, per esempio attraverso percorsi di certificazione rigorosi e innovativi come il Family Audit, cerchiamo di rendere la cooperativa stessa un sostegno alle nostre famiglie e un bene comune per ciascuno di noi. COOP SOCIALE TICE Master di 2 livello in Analisi del Comportamento Applicata A.B.A. Venerdì 21 marzo, alle ore 12, è fissato il termine ultimo per presentare le richieste di ammissione alla selezione per il master di 2 livello in Analisi del Comportamento Applicata A.B.A., che si sviluppa in collaborazione tra la Cattedradi Psicologia dell educazione del Dipartimento di Lettere Arti Storia e Società dell Ateneo e la cooperativa sociale Tice ONLUS. L obiettivo del master è quello di proporre, per la prima volta in Italia, una scuola che offra formazione, teorica e pratica, nell ambito della scienza del comportamento applicata (ABA), aderendo agli standard internazionali di efficacia dettati dagli enti scientifici di riferimento. Alle lezioni frontali si affiancheranno project work, learning on the job, analisi e discussioni di casi reali, testimonianze di professionisti del settore e molto altro, in un ottica fortemente integrata con il mondo del lavoro. A conferma di questa volontà, la scorsa edizione del master ha promosso la nascita di tre imprese innovative: Attivamente di Adele Carpitelli, Clap di Guendalina Rulli e ABA.CO. di Federica Martino. Il master avrà la durata di 16 mesi e richiederà un impegno full time. L inizio dell attività è previsto per il mese di aprile 2014 e il termine per il mese di luglio Le lezioni si terranno presso il Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società LASS dell Ateneo. ITACA La cooperative adotta Gentlecare Itaca adotta il metodo Gentlecare in tutti i servizi residenziali per anziani di Friuli Venezia Giulia e Veneto. Oltre 1000 tra anziani e operatori saranno coinvolti, a partire da quest anno, nell attuazione delle Linee applicative Itaca del metodo GENTLECARE nei servizi residenziali. Lo ha stabilito la Cooperativa sociale Itaca che applicherà GENTLECARE in tutti i servizi residenziali per anziani in cui è presente in Friuli Venezia Giulia e in Veneto. GENTLECARE è un modello protesico di cura e assistenza rivolto alle persone anziane sofferenti di demenza, fondato su tre elementi fondamentali: persone, programmi-attività, spazio fisico. Il modello si fonda sul concetto teorico in base al quale la persona con demenza possa ricevere dall ambiente esterno ciò di cui è stata privata dalla malattia e che non è più recuperabile. Dopo anni di collaborazione con l ideatrice del metodo Moyra Jones, dal 2011 il gruppo Ottima Senior di Pordenone è referente per la società Moyra Jones Resources Ltd della diffusione e verifica del metodo GENTLECARE per l Italia e per l Europa. Identificando i deficit prodotti dalla demenza sul piano cognitivo, funzionale e comportamentale GENTLECARE costruisce una protesi di cura individuale, finalizzata a compensare le abilità perdute. Obiettivo non è il recupero funzionale o cognitivo, ma la costruzione di una nuova condizione di benessere per la persona con demenza, definibile come miglior livello funzionale in assenza di segni di stress. Va da sé che la formazione di chi assiste una persona sofferente di demenza rappresenti il punto di partenza per ogni tipo di intervento. Questa filosofia, che sottende il lavoro del gruppo Ottima Senior attraverso il metodo GENTLECARE, è stata fatta propria dall area Anziani residenziale della Cooperativa Itaca, perché le motivazioni, la capacità di osservare il comportamento degli anziani beneficiari dei servizi e di vivere in modo empatico le loro difficoltà, sono i cardini del lavoro di chi assiste, spiega la responsabile di area Anna La Diega. Nel corso degli anni, Itaca ha promosso l applicazione del modello nei vari servizi per anziani che gestisce in Friuli Venezia Giulia e Veneto, ciò attraverso la sensibilizzazione dei committenti e la formazione del personale. Il percorso si è articolato in più momenti significativi spiega Laura Lionetti, referente di Itaca nel gruppo Ottima Senior -, ed è sfociato a dicembre 2013 in un primo fondamentale risultato che è anzitutto una presa di coscienza, non

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