Ricorso n. 66 depositato il 4 giugno nei confronti. "Modificazioni della legge provinciale sulle foreste e sulla protezione

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1 l ( Bollettino Ufficiale n. 27/I-II del 02/07/2013 / Amtsblatt Nr. 27/I-II vom 02/07/ Pubblicazione disposta dal Presidente della Corte costituzionale a norma dell'art. 20 delle Norme integrative per i giudizi davanti la Corte costituzionale Ricorso n. 66 depositato il 4 giugno 2013 del PREsIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, rappresentato e difeso dall'avvocatura Generale dello Stato presso i cui Uffici in Roma, via dei Portoghesi 12, è domiciliato, nei confronti della Provineia Autonoma di Trento in persona del suo Presidente per la dichiarazione della illegittimità costituzionale dell'art. 19, della legge provinciale 27 marzo 2013, n. 14, recante: "Modificazioni della Legge provinciale sulle foreste e sulla protezione della natura, di disposizioni in materia urbanistica, del testo unico provinciale sulla tutela cieli 'ambiente dagli inquinamenti e della legge finanziaria provinciale 2013" (B.V. 2 aprile 2013, D. 14) La legge della Provincia di Trento 27 marzo n. 4 recante: "Modificazioni della legge provinciale sulle foreste e sulla protezione della natura, di disposizioni in materia urbanistica, del testo unico provinciale sulla tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e della legge finanziaria provinciale 2013", presenta profili di illegittimità costituzionale in relazione all'art. 19, che inserisce nel testo ".. '

2 Bollettino Ufficiale n. 27/I-II del 02/07/2013 / Amtsblatt Nr. 27/I-II vom 02/07/ unico provinciale sulla tutela delrambiente dagli inquinamenti l'art 85 - ter. Il comma 2 di tale nuovo articolo 85 - ter prescrive le misure da osservare ai fini dell'autorizzazione relativa a1l'attività di recupero di rifiuti costituiti da terre e rocce da scavo provenienti da cantieri di piccole dimensioni, la cui produzione complessiva non superi i metri cubi, ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto di cui ali 'articolo l 84-ter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante: "Norme in materia ambientale" che disciplina le modalità di autorizzazione per il recupero di rifiuti costituiti da terre e rocce da scavo. In particolare, censurabili risultano le disposizioni di cui alle lettere d) ed e) del suddetto comma 2, dell' art ter, che testualmente stabiliscono: "d) il titolare del! 'autorizzazione verifica la compatibilità ambientale e la rispondenza ai requisiti merceologici e tecnici specifici del materiale recuperato, in relazione al successivo utilizzo nel! 'impianto o nel sito di destinazione prescelto; "e) prima del trasporto fuori dal cantiere, il tito/are del! 'autorizzazione comunica ali 'Agenzia provinciale per la protezione del! 'ambiente, al comune in cui si trova il sito di scavo e al comune in cui si trova il sito di destinazione la sussistenza delle condizioni e dei requisiti ambientali e tecnici indicati alla lettera d); la comunicazione determina la cessazione della qualifica di rifiuto. H.. ' 2

3 Bollettino Ufficiale n. 27/I-II del 02/07/2013 / Amtsblatt Nr. 27/I-II vom 02/07/ Nel merito, giova premettere che la materia della gestione dei rifiuti e della bonifica dei siti inquinati attiene alla tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, il cui carattere trasversale "se da un lato legittima la possibilità delle Regioni di prowedere attraverso la propria legislazione esclusiva o concorrente in relazione a temi che hanno riflessi sulla materia ambientale, dall'altro non costituisce limite alla competenza esclusiva dello Stato a stabilire regole omogenee nel territorio nazionale per procedimenti e competenze che attengona alla tutela dell'ambiente e alla salvaguardia del territorio. " (cfr., tra le altre, sentenza della Corte Costituzionale n. 249 del 2009). La stessa sentenza sottolinea, inoltre, che "la disciplina dei rifiuti si colloca nel/ 'ambito della tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, di competenza esclusiva statale ai sensi dell'art. 117, comma 2, lettera s), della Costituzione, anche se interferisce con altri interessi e competenze" e, pertanto, poiché rientra " in una materia che, per la molteplicità dei settori di intervento, assume una struttura complessa, riveste un carattere di pervas ività rispetto anche alle attribuzioni regionali.". Alla luce dei citati principi costituzionali si evidenzia che, in materia di rifiuti, il citato art. 184-ter del d.lgs. n. 152/2006, al comma 3, dispone che "'nelle more dell'adozione di uno o più decreti di cui al comma 2, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui ai decreti del Ministro dell 'ambiente e della tutela del territorio in data.. 5 febbraio /998, 12 giugno 2002, n. 161, e 17 novembre 2005, n. 3

4 Bollettino Ufficiale n. 27/I-II del 02/07/2013 / Amtsblatt Nr. 27/I-II vom 02/07/ e l'art. 9-bis, lett. a) e b), del decreto-legge 6 novembre 2008, n. 172, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2008, n La circolare del Ministero dell'ambiente 28 giugno 1999, prot. n. 3402/V/MIN si applicafino a sei mesi dall'entrata in vigore della presente disposizione". Dunque, nelle more dell'adozione dei citati decreti attuativi da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la normativa statale di riferimento ai fini della "cessazione della qualifica di rifiuto delle terre e rocce da scavo" è il decreto ministeriale 5 febbraio 1998, recante "Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22". Tale decreto individua le norme tecniche generali applicabili per il recupero di materia dai rifiuti non pericolosi. In particolare l'allegato 1- sub allegato I, al punto 7.31 bis stabilisce che le attività di recupero a cui le terre e rocce da scavo devono essere destinate: a) industria della ceramica e dei laterizi [R5]; b) utilizzo per recuperi ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto ad esclusione del parametro eod) [RIO];c) formazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto ad esclusione del parametro COD). Pertanto, la previsione normativa di cui al citato art. 85- ter, comma 2, letto d) ed e), inserito nel testo unico provinciale sulla tutela del. ' 4

5 " Bollettino Ufficiale n. 27/I-II del 02/07/2013 / Amtsblatt Nr. 27/I-II vom 02/07/ ,. l'ambiente dal1'art. 19 della l.p. n. 4/2013, della sola comunicazione, effettuata da parte del titolare dell'autorizzazione prima del trasporto fuori da] cantiere, circa la compatibilità ambientale e la rispondenza ai requisiti merceologici e tecnici specifici del materiale recuperato, non è di per se sufficiente a determinare la cessazione della qualifica di rifiuto. Quest'ultima, infatti, si realizza a conclusione del1'attività di recupero, la quale a sua volta si determina con l'effettiva operazione di utilizzo dei materiali ottenuti, secondo quanto prescritto dal citato punto 7.31 bis deli'allegato I - sub allegato I, del D.M. 5 febbraio Fino al compimento di tale operazione il materiale trattato resta soggetto al1a disciplina dei rifiuti ai sensi del d.lgs. n. 152/2006. La norma contenuta nell'art. 19 della legge provinciale n. 4/2013, dettando disposizioni difformi dalla normativa statale di riferimento in materia di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, in violazione dell'art. 117, comma 2, letto s) della Costituzione, eccede dai limiti generali di cui ah' art. 4 dello statuto speciale di autonomia della Regione Trentino Alto Adige, richiamati, in relazione alle competenze legislative delle Province autonome, dall'art.5 del medesimo Statuto speciale. Per queste ragioni si conclude perché l'art. 19 della legge provinciale 27 marzo 2013, n. 4 sia dichiarato costituzionalmente illegittimo. 5

6 Bollettino Ufficiale n. 27/I-II del 02/07/2013 / Amtsblatt Nr. 27/I-II vom 02/07/ Si producono - estratto della delibera del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2013; relazione, allegata alla medesima delibera, del1a Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Re gionali~ il Turismo e lo Sport;.. Legge provinciale n. 4 del 27 marzo Roma 29 maggio 2013 l'a vvoeato dello Stato iov8nai~ Copia conforme all'origi~ale p~~ la pubblicazione del Bollettino Ufflcla~ - -I) della Regione.~~.Qy',.A-'J:QNQH.~.. I.~I::N I Roma, 14 G I U 2013 /L~C

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