Il Quality Management nelle strutture sanitarie Paolo Aresi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il Quality Management nelle strutture sanitarie Paolo Aresi"

Transcript

1 ASL 8 CAGLIARI Il Quality Management nelle strutture sanitarie Paolo Aresi 1. Un po di storia sulla Qualità 2. I Concetti di Quality Management 3. Certificazione ed accreditamento: un approfondimento 4. La metodologia del proces manager 5. La gestione degli errori 1

2 ASL 8 CAGLIARI COSA SIGNIFICA QUALITA PER UNA STRUTTURA SANITARIA? A QUESTA DOMANDA CERCHEREMO DI RISPONDERE DURANTE TUTTO IL NOSTRO PERCORSO 2

3 ASL 8 CAGLIARI 1.1 Lo sviluppo del controllo statistico della qualità. 1.2 La via giapponese alla gestione della qualità. 1.3 La qualità totale in occidente 3

4 ASL 8 CAGLIARI 1.1 Lo sviluppo del controllo statistico della qualità. Il problema della qualità si pose per la prima volta, ai produttori di beni e di servizi, agli inizi di questo secolo, quando le nuove tecnologie, l' applicazione del fordismo e del taylorismo diedero inizio alla produzione industriale di massa di prodotti a prezzo contenuto destinati ad un alto numero di consumatori. Il controllo di qualità è infatti connaturato al metodo della scomposizione del prodotto in una componentistica sempre più complessa, in quanto la complessità del ciclo e del prodotto rischia di diventare ingovernabile in mancanza di un controllo ex post che rilevi le imperfezioni e che possa dunque correggere, attraverso un feedback di informazioni, la progettazione ed il metodo di produzione. In questa fase il problema si sostanzia nell' individuare un meccanismo operativo che consenta di separare i prodotti buoni da quelli difettati. 4

5 1.1 Lo sviluppo del controllo statistico della qualità. Tale compito viene affidato a dei collaudatori che, al termine del processo produttivo, provano i prodotti finiti, e scartando quelli non rispondenti a standard prestabiliti consentono di far affluire sul mercato una produzione con il minimo numero di prodotti non all' altezza di soddisfare le presunte esigenze dei consumatori. Negli anni '30, nei Bell Laboratories, negli Stati Uniti, si introdussero i metodi statistici nel controllo della produzione. Grazie a tali strumenti, esaminando pochi prodotti finiti, si riusciva a stabilire, mentre si produceva, se il processo presentava delle irregolarità o meno

6 1.1 Lo sviluppo del controllo statistico della qualità. Misurando pochi pezzi si riusciva ad accumulare più informazioni, e di tipo più importante, che non misurando tutti i pezzi col controllo di tipo passa/non passa, ed inoltre il costo era minore. Questo tipo di controlli però non consentiva di risolvere i problemi che erano la causa amonte dei prodotti da scartare. Negli anni seguenti, anche grazie all' impulso impresso dalle necessità belliche della seconda guerra mondiale, si migliorano le tecniche di controllo, con l' introduzione di verifiche anche durante le fasi intermedie 6 del processo produttivo, tali interventi però, in questo periodo vengono effettuati ancora senza alcuna pianificazione

7 ASL 8 CAGLIARI 1.2 La via giapponese alla gestione della qualità In Giappone le prime tecniche per il controllo della qualità furono introdotte dagli ufficiali dell' esercito americano, nel periodo tra il 1945 e il 1949, cioè immediatamente dopo la resa del Giappone e la conseguente fine della seconda guerra mondiale. Ciò fu reso necessario dal fatto che l' intero settore industriale giapponese, a causa delle distruzioni causate dai bombardamenti alleati del periodo bellico, non era in grado di sfornare prodotti all' altezza degli standard qualitativi delle forza armate americane, che invece ne avevano bisogno per supportare logisticamente l' occupazione dell' arcipelago giapponese. Fu quindi il comando alleato a suggerire alle industrie giapponesi l' applicazione delle tecniche di controllo della qualità. Il primo settore ad essere interessato fu quello delle telecomunicazioni. Bisogna però dire che i giapponesi non erano del tutto estranei al concetto di qualità nella produzione, per cui quelle lezioni trovarono un "humus culturale" nel quale attecchire. 7

8 ASL 8 CAGLIARI 1.2 La via giapponese alla gestione della qualità Infatti allo scoppio delle ostilità con gli americani in Giappone vi erano tre livelli di qualità: : al livello più basso c' erano i prodotti destinati all' esportazione, in quanto per anni i giapponesi avevano sfruttato la maggior parte dei loro capitali, dei loro migliori managers, dei loro ingegneri e dei loro materiali per le ambizioni imperialistiche della casta militare dominante nel paese, tali prodotti essendo i soli conosciuti in occidente, fecero identificare in tutto il mondo il "made in Japan" con la scarsa qualità; ; poi c' era il secondo gradino, occupato dal materiale militare, spesso qualitativamente superiore a quello americano (soprattutto siluri i ed aeroplani da combattimento); infine c' erano i prodotti fatti a mano secondo l' antica tradizione giapponese: spade, carta, vasellame laccato, rame e xilografie, che unanimemente, sin dal XVI secolo, erano ritenuti r superiori a qualsiasi altro oggetto conosciuto in occidente. Quindi, anche prima della guerra, i giapponesi, in alcuni settori, avevano raggiunto giunto un livello di qualità competitivo ed anche superiore a quello occidentale. Lo stimolo per raggiungere tale traguardo anche nella produzione su larga scala dei beni di consumo, fu quindi dato proprio dalla sconfitta in guerra. g 8

9 ASL 8 CAGLIARI 1.2 La via giapponese alla gestione della qualit 1.2 La via giapponese alla gestione della qualità Nel 1946, tecnici, professori e ricercatori giapponesi, impressionati dalle nuove metodologie statistiche per il controllo della qualità introdotte dagli americani, e comprendendo che lo sviluppo ed il miglioramento di tali tecniche poteva essere una delle strade da battere per risollevare le sorti delle industrie giapponesi, fondarono il Japanese Union of Scientists and Engineers (JUSE) che si poneva come obiettivo la promozione dello sviluppo e della diffusione del controllo della qualità in Giappone. Nel 1949 il JUSE crea il Quality Control Research Group (QCRG), composto, tra gli altri, dai professori K. Ishikawa, S. Mizuno, T. Asaka e M. Kogure. Negli anni '50, la necessità proveniente da nuovi settori quali quello aerospaziale, quello nucleare, quello petrolchimico e quello delle telecomunicazioni, di ottenere prodotti sempre più affidabili, condusse, in tutti i paesi industrialmente avanzati, ad ulteriori miglioramenti dei processi di controllo. Nacque così l' assicurazione della qualità, intesa come il sistema che attraverso l' integrazione di molteplici attività concorre a determinare la qualità del prodotto. Rispetto al passato, cioè, la novità consisteva in un approccio sistematico ed integrato alla gestione della qualità: c' è una fase di progettazione dei sistemi di controllo della qualità, il processo viene affidato al management e si definiscono le unità incaricate della predisposizione del sistema e dell' ottenimento della documentazione che evidenzia la qualità raggiunta. 9

10 1.2 La via giapponese alla gestione della qualità Per la prima volta inoltre, sempre in quell' epoca, si riconosceva che la qualità dei prodotti e dei servizi era il risultato degli sforzi congiunti di tutte le funzioni aziendali, e che ciò che contava era la qualità dei processi aziendali, e non più solo quella dei prodotti; nacque il Total Quality Control ad opera di A.V. Feigenbaum. Questi concetti si svilupparono e trovarono un fertile campo di applicazione nel sistema produttivo giapponese, attraverso il contributo di due studiosi americani, W.E. Deming e J.M. Juran

11 1.2 La via giapponese alla gestione della qualità Nei primi anni '50 alcuni esperti giapponesi appartenenti al QCRG, tra cui il prof. Ishikawa, rielaborando ed adattando al sistema industriale giapponese le indicazioni del total quality control di Feigenbaum ed i contributi di Deming e Juran svilupparono quell' approccio alla gestione della qualità che tanto successo avrebbe riscosso dapprima in Giappone e poi nel resto del mondo: il Company Wide Quality Control (CWQC). I suoi principi fondamentali furono delineati per la prima volta nel 1968, in occasione del settimo simposio nazionale sul controllo di qualità

12 ASL 8 CAGLIARI 1.2 La via giapponese alla gestione della qualità Il concetto base di questo nuovo sistema manageriale era sempre quello di produrre beni e servizi di qualità, ma ciò che contava non era più tanto il rispetto delle prescrizioni e l' affidabilità del prodotto, come accadeva nei sistemi di quality assurance, ma piuttosto la rispondenza del prodotto all' uso che il cliente desiderava farne, la customer satisfaction. Quindi un prodotto tecnicamente perfetto, ma che non soddisfava le richieste del consumatore, non era considerato un prodotto di qualità. Inoltre vi era il bisogno che tutti gli operatori aziendali, indistintamente, fossero coinvolti nel processo continuo di miglioramento e che tutte le funzioni aziendali cooperassero al raggiungimento degli obiettivi. Con l' avvento del CWQC, la qualità cessava di essere un problema di un solo reparto, quello del collaudo, o di una sola funzione, quella della produzione, per diventare un valore che attraversa l' intera organizzazione. 12

13 2.2 I principi della qualità 2.3 Le dimensioni della qualità

14 ASL 8 CAGLIARI 2.2 I principi della qualità Focalizzazione sul paziente/cliente (Customer focus) Miglioramento Continuo (continuous improvement) Team Work 14

15 ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità Le diverse tipologie di dimensioni della qualità Struttura Processo Esito (Avedis Donabedian) Qualità dell assistenza Focarile 1998 Manageriale Tecnica Percepita (Liva Di Stanislao 1996) 15

16 ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità Manageriale Tecnica Percepita (Liva Di Stanislao 1996) Direzione, strutture, attrezzature, informazione, formazione, valutazione e miglioramento Procedure tecniche per discipline cliniche e procedure di supporto quali gestione dei farmaci, aspetti alberghieri, pulizia, igiene, ecc. sicurezza e soddisfazione degli operatori, diritti e soddisfazione dei clienti 16

17 ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità IN SINTESI Qualità professionale Qualità percepita Qualità organizzativa 17

18 ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità Qualità professionale MEDICAL E CLINICAL AUDIT QUALTY ASSURANCE MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITA ACCREDITAMENTO PROFESSIONALE LINEE GUIDA ED EVIDENCE BASED MEDICINE 18

19 2.3.1 Qualità professionale ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità Il Medical e Clinical Audit è un approccio di valutazione e miglioramento della qualità dell assistenza, sviluppato soprattutto nei paesi anglosassoni a partire dagli anni settanta. Si basa sulla revisione retrospettiva della pratica professionale con l obiettivo di individuare possibili cambiamenti. 19

20 2.3.1 Qualità professionale ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità La QA si è sviluppata originariamente negli Stati Uniti Consiste essenzialmente in un processo formalizzato e sistematico volto a misurare il livello qualitativi delle cure mediche, identificare gli eventuali problemi esistenti, disegnare le attività capaci di risolverli, verificare nel tempo che le azioni correttive siano efficaci. 20

21 2.3.1 Qualità professionale ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità L accreditamento professionale può essere sinteticamente definito come un meccanismo di valutazione esterna tra pari (peer review), per accertare il grado di corrispondenza a set di indicatori di qualità,, (Scrivens E. 1995). L accreditamento professionale ha un carattere fortemente partecipativo e si propone quasi come un attivit attività di autoregolazione. Criteri ed indicatori vengono definiti attraverso un lungo processo di confronto e di validazione tra pari e sono poi continuamente aggiornati, in quanto prendono come punto di riferimento lo stato di eccellenza raggiunto, (Ranci Ortigiosa E., 2000). 21

22 2.3.1 Qualità professionale ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità Le linee guida e l evidence based medicine (EMB) sono strumenti ideati, in primo luogo, per aiutare il medico nel prendere le decisioni e per migliorare gli esiti delle cure. Sono, inoltre, strumenti per valutare la good practice ed il comportamento professionale nella pratica clinica. Le linee guida e l EMB hanno i loro presupposti teorici nella epidemiologia clinica, la quale si propone di riordinare i risultati della ricerca clinica e di definire gli effetti delle scelte cliniche sulla salute. Le linee guida sono costituite da un insieme di indicatori riferiti a specifici problemi clinici, elaborati da un gruppo di pari, dopo attenta revisione della letteratura esistente, allo scopo di aiutare la decisione medica e di ridurre l alta variabilità dei comportamenti. 22

23 2.3.2 Qualità organizzativa gestionale gestionale ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità Total Quality Management ISO 9000 Accreditamento all eccellenza 23

24 2.3.2 Qualità organizzativa gestionale ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità gestionale T.Q.M I canoni del TQM prevedono il superamento dei concetti di qualità del servizio (efficacia terapeutica) e di qualità del sistema (certificazione, accreditamento), per giungere a controllo degli aspetti organizzativi (qualità programmata e qualità erogata), rapporti con l utente l (qualità prevista e qualità percepita) valutazione di competitività operata attraverso tecniche di benchmarking (qualità paragonata), 24

25 2.3.2 Qualità organizzativa gestionale ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità gestionale ISO 9001:2000 Le Iso 9000 (International Standards for Organizations) sono norme di applicazione generale che possono essere adattate a tutti i settori produttivi di beni e servizi e sono utilizzate quando esiste la necessità di dimostrare la propria capacità di progettazione e fornitura di un prodotto conforme. I requisiti di tali norme sono costruiti per fornire una garanzia al cliente non attraverso un controllo sul risultato ma, piuttosto, sul rispetto di procedure predefinite, così da poter ridurre drasticamente i rischi di non conformità. I sistemi qualità ispirati alla norma ISO sono molto diffusi nelle aziende di produzione dei beni. Le norme ISO hanno il pregio di consentire una definizione precisa dei ruoli e delle relative modalità di comunicazione ed integrazione, riducendo i costi della non qualità e migliorando il servizio reso, 25

26 2.3.2 Qualità organizzativa gestionale ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità gestionale Eccellenza Il modello nasce negli Stati Uniti nel 1917 e si impone definitivamente negli anni 50 grazie all attività di quella che attualmente si chiama Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organizazion (JCAHO). Definito come modello di autoregolamentazione dell industria sanitaria, esso è inteso come l abilitazione ad operare per conto dei sistemi di assistenza pubblica (per esempio Medicare), ed ha come elementi caratteristici la fissazione ed il controllo degli standard e la partecipazione di tipo volontaristico da parte degli ospedali. Negli ultimi tempi la Joint Commission ha spostato l attenzione sui processi utilizzati per fornire assistenza di qualità, avendo già in previsione la definizione di indicatori di risultato. In ambito europeo il modello JCAHO si è diffuso principalmento in Inghilterra ed è stato applicato dal Clinical Pathology Accreditation (CPA), per il programma di accreditamento dei laboratori clinici, nel quale il miglioramento della qualità nelle fasi pre e post-analitiche è fondamentale. Il programma CPA prende in esame sei sezioni: organizzazione e amministrazione, personale e direzione, spazi ed attrezzature, procedure, aggiornamento del personale, valutazione. Alle sei sezioni corrispondono 44 standard. La struttura richiedente compila la documentazione prevista che dovrà essere visionata da un comitato di consulenza. In caso di giudizio positivo, viene rilasciato un accreditamento provvisorio al quale segue, dopo una visita ispettiva per la verifica del raggiungimento degli standard, un accreditamento di durata annuale. Nella maggior parte dei Paesi europei si è ancora in una fase di dibattito sulla definizione degli standard e dei programmi. 26

27 ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità Qualità percepita (Analisi partecipata della qualità) E una procedura di valutazione dei servizi pubblici e sociali, in particolare di quelli sanitari, caratterizzata dalla sua impostazione partecipativa, che prevede il coinvolgimento di cittadini ed operatori non solo come fonte di informazione, ma anche come soggetti attivi nella realizzazione dell indagine e come utilizzatori dei risultati. Questo metodo di valutazione dei servizi sanitari riguarda essenzialmente la qualità percepita, in particolare le relazioni interpersonali, il comfort, la disponibilità di servizi e la soddisfazione degli operatori. 27

28 ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità Qualità percepita (Analisi partecipata della qualità) Sotto il profilo teorico, esso si basa su una matrice che consente di misurare la qualità, scomposta in nove dimensioni o aree teoriche, per la cui identificazione si parte da due ordini di distinzioni Processi, strutture ed esiti. Qualità tecnica, qualità della dimensione interpersonale e comfort dell ambiente 28

29 ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità Qualità percepita (Analisi partecipata della qualità) Combinando queste due categorie, rispettivamente riferite alle dimensioni della qualità ed agli aspetti costitutivi dell erogazione dei servizi, si è pervenuti all individuazione delle nove aree teoriche: 1.Qualità tecnica per strutture 2.Qualità tecnica per processi 3.Qualità tecnica per esiti 4.Qualità della dimensione interpersonale per struttura 5.Qualità della dimensione interpersonale per processi 6.Qualità della dimensione interpersonale per esiti 7.Comfort per struttura 8.Comfort per processi 9.Comfort per esiti 29

30 ASL 8 CAGLIARI 2.3 Le dimensioni della qualità Qualità percepita (Analisi partecipata della qualità) Le aree teoriche vengono valutate da sei tipi di fenomeni indicatori: 1. il rispetto o la violazione di standard 2. gli eventi sentinella 3. le disfunzioni 4. le situazioni di particolare qualità 5. le opinioni degli utenti. 6. le opinioni di operatori I primi quattro parametri individuano la dimensione oggettiva della qualità, mentre gli ultimi due, relativi a giudizi ed opinioni, si riferiscono alla dimensione soggettiva della qualità stessa. Questo tentativo di attuare un doppio approccio alla qualità è ritenuto un altro carattere saliente del metodo APQ che pur restando orientato alla percezione della qualità da parte degli utenti ed alla loro soddisfazione per evitare i rischi di un sistema autoreferenziale, introduce strumenti volti a valutare fatti, dati strutturali ed eventi oggettivi. 30

31 3.1 Cosa si intende per certificazione

32 3.1 Cosa si intende per certificazione 3.2 Cosa implica la certificazione

33 3.1 Cosa si intende per certificazione 3.2 Cosa implica la certificazione 3.3 I vantaggi della certificazione

34 3.1 Cosa si intende per certiifcazione accreditamento Un organizzazione viene certificata quando un soggetto terzo, denominato ente di certificazione, certifica (garantisce) che l organizzazione rispetta uno standard o una norma di riferimento PERTANTO.

35 considerare elementi E necessario Corso Qualità ASL 8 Cagliari 3.1 Cosa si intende per certiifcazione accreditamento L AZIENDA CHE SI INTENDE CERTIFICARE LA NORMA, LO STANDARD DI RIFERIMENTO L ORGANISMO CHE CERTIFICA/ACC REDITA

36 3.1 Cosa si intende per certiifcazione accreditamento LE NORME, GLI STANDARD DI RIFERIMENTO Vi sono diverse norme, alcune di natura puramente organizzativa altre di natura più tecnica e specifica. Tuttavia in tutti gli standard sono presenti i seguenti macro requisiti: REQUISITI DI NATURA DOCUMENTALE REQUISITI TECNICI ALLE ATTIVITÀ ESEGGUITE REQUISITI RELATIVI ALLE RISORSE UMANE REQUISITI RELATIVI ALLE INFRASTRUTTURE

37 3.1 Cosa si intende per certiifcazione accreditamento LE NORME, GLI STANDARD DI RIFERIMENTO ISO 9001:2000: certificazione di natura organizzativa JACIE: accreditamento rivolto ai programma trapianti di midollo osseo FACT: accreditamento per le banche del cordone ombelicale EFI: accreditamento per i laboratori di tipizzazione HLA EUSOMA: accreditamento per le Breast Unit (tumori al seno) EANM: accreditamento per la medicina nucleare

38 3.1 Cosa si intende per certiifcazione accreditamento NESSUNA CERTIFICAZIONE GARANTISCE LA QUALITÀ DI UN PRODOTTO O DI UNA PRESTAZIONE (LA RADIOGRAFIA È GIUSTA O SBAGLIATA, L INTERVENTO E GIUSTO O SBAGLIATO), MA ATTRAVERSO LA CERTIFICAZIONE SI GARANTISCE CHE LA STRUTTURA RISPETTA TUTTI QUEI REQUISITI DI NATURA TECNICA ED ORGANIZZATIVA NECESSARI AFFINCHÈ VI SIANO LE CONDIZIONI CHE UNA PRESTAZIONE POSSA ESSERE EROGATA CORRETTAMENTE

39 3.2 Cosa implica la certiificazione La certificazione implica: un rispetto di uno standard un cambiamento nel modo di lavorare una definizione dei ruoli chiara una modalità di affontare i problemi in maniera diversa

40 3.2 Cosa implica la certiificazione La certificazione implica: un rispetto di uno standard: al fine di poter essere certificati la struttura deve rispettare TUTTI i requisiti richiesti dallo standard o dalla norma di riferimento. Deve essere data evidenza oggettiva dell applicazione. NON BASTA LA BUONA VOLONTÀ o LA FIDUCIA

41 3.2 Cosa implica la certiificazione La certificazione implica: un cambiamento nel modo di lavorare: per poter rispettare lo standard bisogna rendersi conto che l attuale modalità di lavoro non è più sufficiente. È necessario mettersi in crisi, NON VALE PIU LA REGOLA ABBIAMO SEMPRE FATTO COSI

42 3.2 Cosa implica la certiificazione La certificazione implica: una definizione chiara dei ruoli: in qualsiasi struttura (aziendale, sanitaria, di volontariato) arriva un momento in cui diventa necessario definire con chiarezza le responsabilità, i ruoli e le mansioni. La certificazione èuno stimolo aggiuntivo che aiuta tale definizione

43 3.2 Cosa implica la certiificazione La certificazione implica: una modalità di affontare i problemi in maniera diversa: l approccio che si intende introdurre si basa sulla definizione dei processi organizzativi interni e sulla rintracciabilità delle attività che vengono svolte. La parola d ordine è CHI FA CHE COSA IN OGNI MOMENTO

44 3.3 I vantaggi della certiificazione

45 3.3 I vantaggi della certiificazione Prevenire gli errori durante il normale svolgimento delle attività

46 3.3 I vantaggi della certiificazione Migliorare continuamente attraverso la collaborazione dei diversi soggetti coinvolti

47 3.3 I vantaggi della certiificazione INOLTRE. Rintracciare e tenere sotto controllo le attività eseguite

48 3.3 I vantaggi della certiificazione

49 3.3 I vantaggi della certiificazione NON ÈTANTO IMPORTANTE LA CERTIFICAZIONE IN SE STESSA MA IL CAMMINO CHE LA STRUTTURA HA INTRAPRESO PER POTER INIZIARE IL PERCORSO DI MIGLIORAMENTO INTERNO

50 1.1 PERCHÉ IL PROCESSO 1.2 DEFINIZIONE DI PROCESSO 1.3 GERARCHIA DEL PROCESSO 1.4 CARATTERISTICHE DEL PROCESSO 1.5 PROPRIETÀ DEL PROCESSO

51 1.2 PERCHÉ IL PROCESSO La focalizzazione sul processo consente di: incrementare la sua attenzione al servizio del cliente migliorare la previsione e il controllo dei cambiamenti e mutamenti migliorare l uso delle risorse disponibili migliorare la gestione delle relazioni ottenere una visione sistematica delle attività organizzative comprendere la modalità di trasformazione di input in output

52 1.2 DEFINIZIONE DI PROCESSO Un processo è un insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in entrata in elementi in uscita fornendo valore aggiunto. [ Norma UNI EN ISO 9000:2000 ] Mentre un progetto è caratterizzato dall incertezza e da aspetti di innovazione e novità, un processo è caratterizzato dal fatto di essere ripetibile. Tutte le attività di una organizzazione sono configurabili come processi (esempi: processi di gestione, di supporto, di sviluppo, ecc.). Un processo è pertanto caratterizzato da un insieme di risorse e di attività tra loro interconnesse che trasformano degli elementi in ingresso (input) in elementi in uscita (output). Le risorse possono comprendere personale, disponibilità finanziaria, mezzi, apparecchiature, tecnologie e metodologie. Un processo è quindi una serie intercorrelata di azioni, eventi e meccanismi diretta ad aggiungere valore. Gli input e gli output di un processo sono in genere documenti (esempi: specifiche, schemi di progettazione, studi di fattibilità,

53 1.2 DEFINIZIONE DI PROCESSO Descrizione del processo Obiettivi / Indicatori Q Esigenze normative Input Descrizione del processo Output Contenuto del processo Princìpi del processo P00274 Documenti di supporto Responsabile del processo

54 1.2 DEFINIZIONE DI PROCESSO Questo significa che gli elementi che caratterizzano un processo sono: organizzazione di lavoro finalizzata al raggiungimento di un risultato pluralità di stadi e coordinamento di soggetti elemento di progettazione o di attuazione che rende il processo aziendale un vantaggio competitivo allo stesso livello della ricerca e sviluppo direzione che rende in grado di raggiungere e sostenere un vantaggio di processo

55 1.3 GERARCHIA DEL PROCESSO I processi possono essere molto complessi (macro processi), e quindi coinvolgere una pluralità di soggetti, oppure molto semplici e richiedere pochi secondi. Di fronte a quest'eterogeneità, è essenziale definire una loro gerarchia. Un processo caratterizzato da un elevata complessità in termini di operazioni e attività sottostanti, viene denominato macro processo. Il macro processo è composto da sotto-processi intesi come attività sequenziali tra loro logicamente correlate. Un macro processo con un elevato grado di complessità viene suddiviso in sotto processi, così da minimizzare il tempo necessario per il suo miglioramento, focalizzando l'attenzione su un particolare problema. Il sotto-processo è formato da attività (activities) che caratterizzano tutti i processi, e sono azioni richieste per produrre un particolare risultato. Ogni attività, infine, è composta da un compito (tasks) che normalmente viene eseguito da un individuo o da un piccolo team. Rappresenta la più piccola microvisione del processo

56 1.3 GERARCHIA DEL PROCESSO Activities Tasks (fonte: Harrington H.James, "Business Process Improvement", McGraw-Hill, Inc., USA, 1991, pag. 30)

57 In ogni azienda sono solo alcuni "processi chiave" o "processi aziendali" decisivi per il successo, per esempio: Gestione della commessa cliente Acquisto di beni e servizi Sviluppo di nuovi prodotti Accettazione del paziente Logistica Pianificazione aziendale e budget I processi aziendali sono composti da una miriade di "subprocessi" e singole attività. I processi sono governabili con i fattori d'influenza e con i mezzi ausiliari.

58 Nella miriade di subprocessi e attività c è il rischio di perdersi e quindi perché ció non accada è necessaria una MAPPA: LA MAPPA DEI PROCESSI E qui è iniziato il lavoro presso la ASL 8 nell UT dell`ematologia e nel DH Oncologico

59 Dall evento alla segnalazione Dalla segnalazione all analisi Dall analisi alla definizione delle azioni correttive

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali M Premessa La AS 9100 è una norma ampiamente adottata in campo aeronautico ed aerospaziale dalle maggiori aziende mondiali del settore, per la definizione, l utilizzo ed il controllo dei sistemi di gestione

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

Sistemi di certificazione e accreditamento

Sistemi di certificazione e accreditamento Sistemi di certificazione e accreditamento Beniamino Cenci Goga L accreditamento riduce i rischi delle imprese e dei clienti poiché garantisce che gli organismi accreditati sono in grado di portare a termine

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento

Dettagli

lcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008)

lcertificare il Sistema di Gestione per la Qualità Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Qualità (Norma UNI EN ISO 9001:2008) La rubrica Certificazione che viene inaugurata in questo numero, ha l obiettivo di mettere in condizione l utente di capire concretamente i vantaggi e le difficoltà cui si va incontro attraverso l iter

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori. Milano 18 novembre 2014. A cura di: Luca Ghisletti

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori. Milano 18 novembre 2014. A cura di: Luca Ghisletti IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori Milano 18 novembre 2014 A cura di: Luca Ghisletti Compliance Aziendale Compliance è la conformità delle attività aziendali

Dettagli

Corso formazione su Sistema di gestione della qualità. Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000

Corso formazione su Sistema di gestione della qualità. Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000 Corso formazione su Sistema di gestione della qualità Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000 Concetto di qualità La parola Qualità sta a significare l'insieme delle caratteristiche di un prodotto/servizio

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Qualità è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005)

Qualità è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005) La Qualità secondo ISO Qualità è l insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite (UNI

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

Gli 8 principi della Qualità

Gli 8 principi della Qualità LA QUALITA NEL TEMPO Qualità Artigianale fino al ventesimo secolo; Ispezione e Collaudo - fino alla prima guerra mondiale; Controllo Statistico sui prodotti - fino al 1960; Total Quality Control fino al

Dettagli

LTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e

LTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e LTA STARTS YOU UP! FATTIBILITA DI BUSINESS E RICERCA PARTNER FINANZIARI E INDUSTRIALI In un momento in cui entrare nel mondo imprenditoriale con idee nuove e accattivanti diventa sempre più difficile e

Dettagli

CERTIFICAZIONE DI QUALITA

CERTIFICAZIONE DI QUALITA CERTIFICAZIONE DI QUALITA Premessa Lo Studio Legale & Commerciale D Arezzo offre servizi di consulenza per la certificazione di qualità secondo gli standard internazionali sulle principali norme. L obiettivo

Dettagli

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia Dott. A. Gandolfo Sistema Qualità Il Sistema Qualità è un sistema di gestione che ha lo scopo di tenere sotto controllo i processi di una

Dettagli

CERTIFICAZIONE ISO 14001

CERTIFICAZIONE ISO 14001 CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

GESTIONE QUALITA : DAL TQM ALLE CERTIFICAZIONI ISO 9000

GESTIONE QUALITA : DAL TQM ALLE CERTIFICAZIONI ISO 9000 GESTIONE QUALITA : DAL TQM ALLE CERTIFICAZIONI ISO 9000 Seminario del corso Progetto e misura della qualità a cura di Michele Incagli 1 Contenuti del seminario/1 Qualità: introduzione e cenni storici Definizione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

PLUS. Syllabus rev. 1.04

PLUS. Syllabus rev. 1.04 PLUS Syllabus rev. 1.04 Al fine di facilitare il collegamento tra i Syllabus degli EQDL Start, Plus e quello del EQDL Full, nel testo che segue sotto il numero di codice di ogni sezione, tema e argomento

Dettagli

LE NORME DELLA SERIE EN 45000

LE NORME DELLA SERIE EN 45000 LE NORME DELLA SERIE EN 45000 Le EN 45000 riguardano il processo di accreditamento di: laboratori di prova; organismi di accreditamento dei laboratori di prova; organismi di certificazione di prodotto;

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

Norma ISO 9000. appunti alle lezioni - a.a. 2004-05 - prof. V. Vaccari 68

Norma ISO 9000. appunti alle lezioni - a.a. 2004-05 - prof. V. Vaccari 68 Norma ISO 9000 appunti alle lezioni - a.a. 2004-05 - prof. V. Vaccari 68 appunti alle lezioni - a.a. 2004-05 - prof. V. Vaccari 69 appunti alle lezioni - a.a. 2004-05 - prof. V. Vaccari 70 Grado di conformità

Dettagli

AREA MODELLI ORGANIZZATIVI

AREA MODELLI ORGANIZZATIVI MODELLI ORGANIZZATIVI 1. Crea il tuo sistema qualità 2. Dlgs 231 modello organizzativo come paracadute 3. Crea il tuo sistema privacy 4. Certificazione Etica SA8000 CREA IL TUO SISTEMA QUALITÀ Realizzare

Dettagli

Cap.1 - L impresa come sistema

Cap.1 - L impresa come sistema Cap.1 - L impresa come sistema Indice: L impresa come sistema dinamico L impresa come sistema complesso e gerarchico La progettazione del sistema impresa Modelli organizzativi per la gestione Proprietà

Dettagli

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PIETRO REMONTI 1 2 APPROCCIO BASATO SUI PROCESSI UN RISULTATO DESIDERATO È OTTENUTO IN MODO PIÙ EFFICACE SE RISORSE E ATTIVITÀ

Dettagli

Bureau Veritas. 23 gennaio 2003. Maurizio Giangreco (Team Leader Qualità) For the benefit of business and people

Bureau Veritas. 23 gennaio 2003. Maurizio Giangreco (Team Leader Qualità) For the benefit of business and people For the benefit of business and people Bureau Veritas 23 gennaio 2003 Maurizio Giangreco (Team Leader Qualità) SOMMARIO La valutazione della soddisfazione dei clienti nelle amministrazioni comunali attraverso

Dettagli

29 MAGGIO 2008 Bologna, Quartiere Fieristico A.N.M.D.O. ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI MEDICI DELLE DIREZIONI OSPEDALIERE

29 MAGGIO 2008 Bologna, Quartiere Fieristico A.N.M.D.O. ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI MEDICI DELLE DIREZIONI OSPEDALIERE 29 MAGGIO 2008 Bologna, Quartiere Fieristico A.N.M.D.O. ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI MEDICI DELLE DIREZIONI OSPEDALIERE I Servizi di gestione per le strutture ospedaliere I criteri di accreditamento volontario

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ DI

MANUALE DELLA QUALITÀ DI MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 13 MANUALE DELLA QUALITÀ DI Copia master Copia in emissione controllata (il destinatario di questo documento ha l obbligo di conservarlo e di restituirlo, su richiesta della

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

La normativa UNI EN ISO serie 9000. Introduzione alla Vision 2000 Lezione 6 marzo 2001

La normativa UNI EN ISO serie 9000. Introduzione alla Vision 2000 Lezione 6 marzo 2001 MARIA GISELLA CONCA GESTIONE DELLA QUALITÀ La normativa UNI EN ISO serie 9000. Introduzione alla Vision 2000 Lezione 6 marzo 2001 LIUC - Castellanza febbraio - maggio 2001 CERTIFICAZIONE: MOTIVAZIONI,

Dettagli

Presentazione Formazione Professionale

Presentazione Formazione Professionale Presentazione Formazione Professionale Adecco Training Adecco Training è la società del gruppo Adecco che si occupa di pianificare, organizzare e realizzare progetti formativi che possono coinvolgere lavoratori

Dettagli

Test di Apprendimento

Test di Apprendimento Normativa di riferimento Corso NORMATIVA AERONAUTICA Slide Unità 01 : Ambiente normativo volontario ISO 9000 & Normativa di altri Enti Terzi Il questionario consiste in 20 domande La durata del TEST è

Dettagli

Il Sistema Qualità nei servizi di salute mentale. Il caso P.A.M.A.P.I.

Il Sistema Qualità nei servizi di salute mentale. Il caso P.A.M.A.P.I. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE Il Sistema Qualità nei servizi di salute mentale.

Dettagli

La valutazione dei rischi: requisito comune di BS 18001:2007 e D.Lgs. 81/2008

La valutazione dei rischi: requisito comune di BS 18001:2007 e D.Lgs. 81/2008 La valutazione dei rischi: requisito comune di BS 18001:2007 e D.Lgs. 81/2008 Ricordiamo che tra le finalità della BS OHSAS 18001 richiede di dimostrare che: il sistema di gestione della salute e sicurezza

Dettagli

Il valore sinergico delle Certificazioni dei Sistemi di Gestione per la Qualità e di servizio rilasciate sotto Accreditamento.

Il valore sinergico delle Certificazioni dei Sistemi di Gestione per la Qualità e di servizio rilasciate sotto Accreditamento. Il valore sinergico delle Certificazioni dei Sistemi di Gestione per la Qualità e di servizio rilasciate sotto Accreditamento Milano 2013 11 21 ACCREDIA Ente Italiano di Accreditamento L unico organismo

Dettagli

ENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI

ENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI ENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI CHI E ASSOEGE? (..E CHI SONO GLI EGE) Associazione degli

Dettagli

ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015

ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 TÜV NORD CERT FAQ ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Risposte alle principali domande sulle nuove revisioni degli standard ISO 9001 e ISO 14001 Da quando sarà possibile 1 certificarsi in accordo ai nuovi standard?

Dettagli

Management e Certificazione della Qualità

Management e Certificazione della Qualità Management e Certificazione della Qualità Prof. Alessandro Ruggieri A.A. 2012-2013 Oggetto della lezione Certificazione: normazione e accreditamento terminologia e concetti ISO 9001:2008 Introduzione e

Dettagli

Governare il processo della sicurezza

Governare il processo della sicurezza Governare il processo della sicurezza Michele Marchini PIACENZA 20 febbraio 2014 SOMMARIO Argomenti trattati Governo del processo gestione della sicurezza I processi aziendali Il processo della sicurezza

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione

Dettagli

Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi

Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi I Sistemi di gestione Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi Jim Kearns Relatore: Sandro Vanin Qualita, Sicurezza, Ambiente Schemi di certificazione. ISO 9001, OHSAS 18001,

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

ISO 9001:2000: COME UTILIZZARE LA NORMA PER GESTIRE I FORNITORI

ISO 9001:2000: COME UTILIZZARE LA NORMA PER GESTIRE I FORNITORI Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 14/06/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario

Dettagli

Implementazione della lean production. Cenni introduttivi. Metodo del free-pass: il caso Benelli Armi s.p.a.

Implementazione della lean production. Cenni introduttivi. Metodo del free-pass: il caso Benelli Armi s.p.a. Implementazione della lean production Metodo del free-pass: il caso Benelli Armi s.p.a. A.A. 2013-2014 Cenni introduttivi La Benelli Armi s.p.a. nasce nel 1967 ad Urbino per iniziativa dei fratelli Benelli,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della

Dettagli

La gestione manageriale dei progetti

La gestione manageriale dei progetti PROGETTAZIONE Pianificazione, programmazione temporale, gestione delle risorse umane: l organizzazione generale del progetto Dimitri Grigoriadis La gestione manageriale dei progetti Per organizzare il

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento

Dettagli

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia

Dettagli

Corso di Programmazione e Controllo SEDE DI FANO

Corso di Programmazione e Controllo SEDE DI FANO Corso di Programmazione e Controllo SEDE DI FANO Docente: Selena Aureli LEZIONE 2 1 L organo amministrativo o controller L are amministrativa è l area in cui si colloca l organo o ente oggi denominato

Dettagli

GESTIONE DELLA QUALITA TOTALE DEFINIZIONE DI QUALITA IL CONCETTO DI QUALITA. Prof.ssa Federica Murmura. a.a. 2014-2015

GESTIONE DELLA QUALITA TOTALE DEFINIZIONE DI QUALITA IL CONCETTO DI QUALITA. Prof.ssa Federica Murmura. a.a. 2014-2015 GESTIONE DELLA QUALITA TOTALE a.a. 2014-2015 1 DEFINIZIONE DI QUALITA La norma UNI EN ISO 9000: 2005 definisce la qualità come «l insieme delle caratteristiche intrinseche di un prodotto/ servizio che

Dettagli

IMPIANTI INDUSTRIALI. I Sistemi di gestione per la qualità secondo norma UNI EN ISO 9001:2008 Di Andrea Chiarini andrea.chiarini@chiarini.

IMPIANTI INDUSTRIALI. I Sistemi di gestione per la qualità secondo norma UNI EN ISO 9001:2008 Di Andrea Chiarini andrea.chiarini@chiarini. IMPIANTI INDUSTRIALI I Sistemi di gestione per la qualità secondo norma UNI EN ISO 9001:2008 Di Andrea Chiarini andrea.chiarini@chiarini.it UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FERRARA EFFICACIA ED EFFICIENZA Per

Dettagli

ISO 27000 family. La GESTIONE DEI RISCHI Nei Sistemi di Gestione. Autore: R.Randazzo

ISO 27000 family. La GESTIONE DEI RISCHI Nei Sistemi di Gestione. Autore: R.Randazzo ISO 27000 family La GESTIONE DEI RISCHI Nei Sistemi di Gestione Autore: R.Randazzo La Norme che hanno affrontato il Tema della gestione dei rischi Concetto di Rischio Agenda Il Rischio all interno della

Dettagli

Via Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips.

Via Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips. Via Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips.com STUDI E VERIFICHE DI FATTIBILITÀ... 2 PROGETTAZIONE MECCANICA...

Dettagli

Perché le regole e come

Perché le regole e come Perché le regole e come Conseguenze sullo sviluppo umano > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/2_conseguenze_sullo_sviluppo_umano.pdf Le norme ISO Il sistema di gestione aiuta > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/4_sistema_di_gestione.pdf

Dettagli

POLITICA DELLA QUALITA DELL AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ALIMENTARE

POLITICA DELLA QUALITA DELL AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ALIMENTARE POLITICA DELLA QUALITA DELL AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ALIMENTARE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Questo documento descrive le responsabilità della Direzione. Responsabilità che si esplicano nel comunicare

Dettagli

Fornitura dell apparecchio acustico a carico del Servizio Sanitario Nazionale

Fornitura dell apparecchio acustico a carico del Servizio Sanitario Nazionale Fornitura dell apparecchio acustico a carico del Servizio Sanitario Nazionale Lo sapevi che la sanità italiana eroga un contributo a favore dei cittadini italiani con particolari problemi di udito? In

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A.

S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A. S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A. Capitolato tecnico per Affidamento del servizio di consulenza per la progettazione, implementazione e certificazione di un Sistema di Gestione Integrato per la Qualità

Dettagli

Il Punto di vista dell Organismo notificato

Il Punto di vista dell Organismo notificato Il Punto di vista dell Organismo notificato II Conferenza Nazionale dei Dispositivi Medici 17/19 Marzo 2008 - Villa Erba - Cernobbio Relatore: Gabriele Lualdi - Istituto di Ricerche e Collaudi M. Masini

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

MODULO 1 EVOLUZIONE DEI PRINCIPI E DEGLI STRUMENTI PER FARE QUALITÀ 1970 - LA QUALITÀ COME SISTEMA. Prima parte:

MODULO 1 EVOLUZIONE DEI PRINCIPI E DEGLI STRUMENTI PER FARE QUALITÀ 1970 - LA QUALITÀ COME SISTEMA. Prima parte: MODULO 1 Prima parte: Concetti generali introduttivi. Soddisfazione del cliente. Gli 8 principi della Qualità. Seconda parte: I Sistemi di Gestione Normazione, Certificazione e Accreditamento 1 EVOLUZIONE

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

Presentazione generale

Presentazione generale Presentazione generale Ogni azienda, nel senso etimologico del termine, è concepita come un sistema complesso composto da processi interdipendenti e correlati tra loro teso al raggiungimento di un obiettivo

Dettagli

ISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.

ISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved. ISO/IEC 2700:2013 Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione ISO/IEC 27001 La norma ISO/IEC 27001, Information technology - Security techniques - Information security management systems

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità 1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi

Dettagli

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

Processi e Miglioramento IL PROCESSO AZIENDALE IL PROCESSO AZIENDALE 07/10/2013

Processi e Miglioramento IL PROCESSO AZIENDALE IL PROCESSO AZIENDALE 07/10/2013 Processi e Miglioramento - La gestione per processi - Il miglioramento - Le metodologie del miglioramento 1 L organizzazione di successo è quella vicina al cliente, cioè in grado di fornire elevate prestazioni

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)

Dettagli

4.6 APPROVVIGIONAMENTO

4.6 APPROVVIGIONAMENTO Unione Industriale 43 di 94 4.6 APPROVVIGIONAMENTO 4.6.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con le quali la filatura conto terzi deve gestire il rapporto di subfornitura nell ambito di un sistema

Dettagli

IL PROGETTO FORMATIVO PER L ABILITAZIONE PROFESSIONALE A QUALITY MANAGER

IL PROGETTO FORMATIVO PER L ABILITAZIONE PROFESSIONALE A QUALITY MANAGER IL PROGETTO FORMATIVO PER L ABILITAZIONE PROFESSIONALE A QUALITY MANAGER (Consulente/Responsabile di Sistemi Qualità): denominata EQDL - LA PATENTE EUROPEA DELLA QUALITA 1) OBIETTIVI DEL PROGETTO FORMATIVO

Dettagli

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Ambito Servizi al Lavoro. ISO 9001 cert. N. 5673/1

CARTA DEI SERVIZI. Ambito Servizi al Lavoro. ISO 9001 cert. N. 5673/1 CARTA DEI SERVIZI Ambito Servizi al Lavoro ISO 9001 cert. N. 5673/1 INDICE CERTIFICATO ISO 9001:2008..... 3 1. COS E LA CARTA DEI SERVIZI... 4 1.1 Caratteristiche di questa carta... 4 2. NORME E PRINCIPI...

Dettagli