DOSSIER EGITTO. Aprile A cura del Settore Crediti Corporate
|
|
- Orsola Negri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DOSSIER EGITTO Aprile 2008 A cura del Settore Crediti Corporate
2 2
3 CONTENUTO Presenza e operatività delle banche italiane in Egitto, assetto e performance del settore bancario egiziano ed altri elementi di approfondimento su questioni economico-finanziarie Dati macroeconomici relativi all Egitto e rapporti con l Italia Dati di sintesi sul sistema bancario egiziano 3
4 4
5 Presenza e operatività delle banche italiane in Egitto, assetto e performance del settore bancario egiziano ed altri elementi di approfondimento su questioni economico-finanziarie 5
6 Indice 1. Le Banche Italiane in Egitto 1.1 Presenza delle banche italiane in Egitto 1.2 Accordi di collaborazione tra banche italiane e banche egiziane 1.3 Dati sull operatività delle banche italiane con l Egitto 1.4 Valutazione del rischio Paese Egitto 2. Elementi di approfondimento sull evoluzione del sistema bancario egiziano 2.1 Struttura e assetti proprietari del sistema bancario egiziano 2.2 Riforme ed evoluzione del settore bancario egiziano 2.3 Effetti del programma di riforme e performance del settore bancario 2.4 Credito bancario: principali dati di settore 2.5 Prospettive di applicazione dell Accordo di Basilea 2 e utilizzo degli IFRS (cenni) 3. Altre questioni economiche e finanziarie rilevanti ai fini delle relazioni bilaterali 3.1 Programma di riforme 3.2 Indicatori di Investment e Business Climate 3.3 Rapporti con le Istituzioni Finanziarie Internazionali 3.4 Politiche di integrazione regionale 3.5 Iniziative bilaterali 3.6 Rapporti con gli Stati Uniti 3.7 Rapporti con l Unione Europea 6
7 1. Le Banche Italiane in Egitto Presenza delle banche italiane in Egitto In Egitto è presente Intesa Sanpaolo, che nell ottobre del 2006 ha acquistato l 80% di Bank of Alexandria, sesta banca del Paese per total assets (4,6 miliardi di euro a settembre 2007 con una quota di mercato del 3,7%). Bank of Alexandria opera come banca universale, con 5600 dipendenti, una rete di circa 200 sportelli sull intero territorio nazionale ed oltre clienti (cfr. par. 2.2) Intesa Sanpaolo e Banca Monte Paschi Siena dispongono inoltre di due uffici di rappresentanza al Cairo. Il Gruppo Unicredit si avvale della pluriennale esperienza di un consulente in loco per seguire la clientela business nell area. BNP Paribas (capogruppo di Banca Nazionale del Lavoro) è operativa in Egitto dal 1975 con una succursale, BNP Paribas Le Caire, che dispone di oltre 50 sportelli in varie regioni del Paese (Il Cairo, Alessandria, Hurgada, Sharm El-Sheikh, Ramadam, Mansoura, Port Said, Suez, Luxor, October City, Obour City, Sohag, Porto Sokhna). Infine, Crédit Agricole (della quale Cariparma e Friuladria fanno parte) controlla per il 59,44% il Crédit Agricole Egypt 2, anch essa presente con oltre 50 agenzie nei vari Governatorati. 1.2 Accordi di collaborazione tra banche italiane e banche egiziane Alcune banche hanno optato per una presenza sul mercato in forma indiretta, attraverso accordi di collaborazione con intermediari locali. In particolare, da un indagine effettuata presso le banche italiane più attive sui mercati internazionali, è emerso che cinque gruppi bancari italiani hanno stipulato accordi con banche egiziane, finalizzati all assistenza della reciproca clientela ed alla gestione delle rimesse degli immigrati. 1 Il presente documento è stato redatto sulla base delle seguenti fonti: African Development Bank; Banca Europea per gli Investimenti; Banca Mondiale Doing business Report ; Banca Mondiale, 2006 Economic Developments and Prospects Middle East and North Africa Region; Central Bank of Egypt; CIA-The World Factbook; A.Cicogna, I sistemi bancari del Nord Africa, Bancaria Editrice; COMESA; Economist Intelligence Unit; Eurostat; Federation of Egyptian Banks; ICE; International Monetary Fund; ISTAT; Klaus Enders, Egypt Searching for Binding Constraints on Growth, IMF Working Paper WP/07/57, Marzo 2007; Ministry of Economic Development; Office of the United States Trade Representative; Organization for Economic Co- Operation and Development; Rilevazioni ABI; SACE; Sahar Nasr, How Sustainable and Irreversible is the Banking Sector Reform in Egypt?, Oxford University, Novembre 2006; Sintesi 2000 srl; UIC-Banca d Italia; UN Comtrade; Unctad; Unione Europea; World Economic Forum. 2 Crédit Agricole Egypt, costituita nel settembre 2006 con la fusione di Calyon Bank Egypt e Egyptian American Bank, è controllata per il 59,44% dal gruppo Crédit Agricole; il secondo maggiore azionista è il gruppo Mansour and Maghrabi Investment and Development (MMID), private equity investment company. 7
8 Circa le prospettive di sviluppo dell attività delle banche italiane sul mercato egiziano, dalla medesima indagine è emerso l interesse a monitorare il mercato e a valutare l opportunità di un ulteriore ampliamento delle linee di credito in essere e di un rafforzamento della collaborazione con nuove controparti, laddove si registri un incremento della domanda da parte degli operatori. 1.3 Dati sull operatività delle banche italiane con l Egitto Al fine di disporre di informazioni dettagliate ed aggiornate sull operatività del sistema bancario italiano con l Egitto, nel mese di febbraio 2008 è stata condotta una specifica indagine presso il Gruppo di Lavoro Relazioni Internazionali dell ABI, composto dalle maggiori banche italiane più attive sui mercati esteri. Nella tabella che segue sono riportati i risultati quantitativi di tale indagine. Plafond Complessivo (mln di ) Plafond utilizzato (totale impegni in essere e disponibilità a (mln di ) Febbraio 2008) con Sace senza Sace Totale con Sace export altro** senza Sace export altro** Totale Util./ Totale Totale a breve 62,0 468,6 568,6 5,4 5,4 0,0 267,8 265,1 2,6 273,2 48% Totale a m.l.t. 44,8 313,3 370,1 11,7 11,7 0,0 162,0 159,0 3,0 173,7 47% Totale* 106,8 781,9 938,7 17,1 17,1 0,0 429,7 424,1 5,6 446,8 48% *Si segnala che gli importi stanziati sul medio-lungo sono comprensivi di alcuni plafond segnalati dalle banche come indistinti tra breve e lungo termine. **Finanziamenti concessi, anche attraverso succursali, a società locali partecipate da imprese italiane, e/o ad imprese a capitale interamente straniero; finanziamenti per l acquisto titoli di Stato e di partecipazioni in società private. Complessivamente risulta un plafond stanziato di 938,7 milioni di euro, di cui 446,8 milioni utilizzati (48% del totale) 3. Il 61% del plafond è destinato ad operazioni a breve, mentre il rimanente 39% è allocato sul medio-lungo termine. Tale allocazione riflette la natura della domanda di finanziamento per l operatività delle imprese con l Egitto, che è sbilanciata sull export a breve prevalentemente di prodotti chimici e materiali plastici, piccola metallurgia, strumenti e componentistica per impianti. L 89% del plafond stanziato non prevede copertura assicurativa ed è allocato maggiormente sul breve termine (61% del totale). 3 Rispetto agli altri Paesi del Nord Africa, il plafond Egitto risulta inferiore solo a quello del Marocco, rilevato nel settembre 2006 e pari ad oltre 1,9 miliardi di euro di cui 1,4 milioni utilizzati (74% del totale). Il plafond Tunisia risultava, a dicembre 2006, pari a 512 milioni di euro di cui 176 milioni utilizzati (35% del totale) e quello Algeria, a marzo 2007, era pari a 544,6 milioni di euro, di cui 130,7 milioni utilizzati (24% del totale). 8
9 Il plafond SACE (11% del totale) è allocato per il 58% sul breve termine. Per quanto riguarda più in dettaglio il livello di utilizzo delle risorse, il plafond senza copertura SACE (429,7 milioni di euro, pari al 96% del totale) è utilizzato quasi interamente per finalità export (99% del totale). Il plafond SACE (17,1 milioni di euro, pari al 4% del totale) è utilizzato per il 68% del totale sul medio-lungo termine. Il plafond SACE, oltre al finanziamento di specifiche operazioni, comprende anche stanziamenti destinati a linee di credito; cinque tra le maggiori banche italiane hanno inserito l Egitto nell ambito delle convenzioni stipulate con la società assicurativa per un plafond residuo disponibile di 20 milioni di euro. 1.4 Valutazione del rischio Paese Egitto A febbraio 2008, Moody s e Standard & Poor s assegnavano all Egitto un rating accettabile con attenzione, pari rispettivamente a Ba1 e BB+ (secondo le due agenzie non sussiste pericolo di insolvenza a breve termine ma vi è vulnerabilità nel caso di mutamenti delle condizioni di equilibrio economico generale). Per quanto riguarda la valutazione del rischio Paese effettuata dalla SACE che segue la classificazione stabilita in sede OCSE da uno specifico gruppo a cui partecipano le Export Credit Agencies dei Paesi dell Organizzazione, l Egitto (a dicembre 2007) si colloca nella quarta categoria di rischio (su sette), con un atteggiamento assicurativo di apertura senza restrizioni. 2. Elementi di approfondimento sull evoluzione del sistema bancario egiziano 2.1 Struttura e assetti proprietari del sistema bancario egiziano Il sistema bancario egiziano consta, a dicembre 2007, di 41 banche con attivi totali pari a mila miliardi di lire egiziane, circa 121 miliardi di euro 4. Il settore è dominato da sei banche pubbliche, tre commerciali (National Bank of Egypt 5, Banque Misr e Banque du Caire) e tre specializzate (Egyptian Arab Land Bank, Principal Bank 4 Central Bank of Egypt, Monthly Bulletin, Febbraio
10 for Development and Agriculture Credit e Industrial Development Bank of Egypt), che detengono, a giugno 2007, il 44,9% degli assets di settore (il 56,6% a dicembre 2006). Le banche private (locali ed estere) e in joint venture (anche con partner esteri) sono ventotto e includono tra le altre Bank of Alexandria, Commercial International Bank, HSBC Egypt, Crédit Agricole Egypt, Barclays Bank Egypt, Suez Canal Bank, Egyptian Saudi Finance Bank. In particolare, le banche private locali detenevano, a dicembre 2006, il 15,14% degli assets di settore, mentre le banche estere controllavano il 28,19% degli assets di settore. Sono presenti infine sette filiali di banche estere: National Bank of Abu Dhabi, Citibank, Arab Bank, Bank of Nova Scotia, Mashreq Bank, National Bank of Greece e National Bank of Oman. Si segnala che la Banca Centrale non concede attualmente autorizzazioni per l apertura di nuove sussidiarie (ovvero per la costituzione ex novo di un intermediario nel mercato) e di succursali di banche estere, pur non essendovi limiti stabiliti dalla normativa. Ciò in quanto le Autorità ritengono che vi sia già un numero elevato di operatori sul mercato e attribuisce priorità all ingresso di intermediari esteri nel capitale di banche locali già esistenti. Nella tabella n. 1 sono riportate le prime dieci banche del mercato egiziano per totale attivo a dicembre Tab. 1 Prime dieci banche per totale attivo (milioni di dollari, dicembre 2006) Banca Assets Proprietà 1 National Bank of Egypt Stato 2 Banque Misr Stato 3 Banque du Caire Stato 4 5 Nationale Société Générale Bank Commercial International Bank Société Générale (Francia, 77%) Privati locali 25,9%, altre partecipazioni di origine estera 6 Bank of Alexandria Intesa Sanpaolo (Italia, 80%) Arab African International Stato 49%, Kuwait Investment Authority (51%) Bank Faisal Islamic Bank of Stato 13,8%, Dar-al-Maal Al- Islami Trust 37%, Shamil Egypt Bank of Bahrain 9,33% 9 HSBC Bank Egypt HSBC (UK, 94,53%) 10 Crédit Agricole Egypt Crédit Agricole 46,35% e Calyon 13,09% (Francia) Fonte: Sintesi 2000 srl 5 La NBE a giugno 2007 deteneva il 24% degli assets totali. 10
11 2.2 Riforme ed evoluzione del settore bancario egiziano L attuale struttura del sistema bancario egiziano è il prodotto di numerose trasformazioni. Per lungo tempo il settore pubblico ha rappresentato il principale cliente delle banche statali, arrivando ad assorbire il 75% dei prestiti all inizio degli anni novanta; inoltre, la partecipazione pubblica nelle banche ha prodotto inefficienze nella governance delle stesse. Come risultato, il sistema bancario, all inizio degli anni novanta, era caratterizzato da bassi livelli di concorrenza, innovazione e scarsa performance. Nel 1991 il Governo ha avviato una serie di riforme economiche e di politiche di aggiustamento strutturale, che prevedevano, tra l altro, la liberalizzazione e modernizzazione del sistema finanziario. Tali misure hanno favorito l introduzione di nuovi strumenti finanziari e monetari e hanno gettato le basi per la creazione di un quadro legale favorevole alla privatizzazione delle istituzioni finanziarie; tuttavia, nonostante l annuncio iniziale del Governo, nessuna delle banche pubbliche fu privatizzata e anche le partecipazioni detenute dallo Stato in banche locali rimasero ancora elevate. Alla fine degli anni novanta, il peggioramento delle condizioni macroeconomiche portò numerose imprese alla bancarotta. Il sistema bancario ne subì le conseguenze, registrando bassi livelli di concorrenza, incremento di non performing loans (NPL), bassa qualità degli attivi e debole governance. Successivamente, nel settembre 2004, il Governo ha approvato un nuovo programma di riforme di ampia portata, il Financial Sector Reform Program per il , finalizzato a sviluppare un sistema finanziario solido, efficiente, competitivo e orientato al mercato. Il piano si articola su quattro assi 6 : i) consolidamento e privatizzazione del settore; ii) iii) iv) ristrutturazione finanziaria e amministrativa delle banche pubbliche; riduzione dei NPLs; rafforzamento del sistema di supervisione del settore. Significativi progressi sono stati compiuti nell implementazione delle riforme previste. Grazie ad una serie di operazioni di acquisizione e fusione, il numero di intermediari si è ridotto da 60 nel 2004 agli attuali 41. Inoltre sono state vendute 12 delle 17 partecipazioni pubbliche in banche locali. A seguito di queste dismissioni, lo Stato ha ridotto la sua presenza nel settore alle tre banche pubbliche, le tre banche specializzate e, in misura non totalitaria, 6 Central Bank of Egypt, Annual Report
12 nelle seguenti banche: 46,1% nella Egyptian Workers Bank, 75,7% nella Export Development Bank, 42% nella Housing & Development Bank e 29,9% nella Misr Iran Development Bank. Nell ottobre 2006 è stata avviata la prima privatizzazione di una banca pubblica, Bank of Alexandria, acquisita per l 80% da Intesa Sanpaolo, per un valore totale dell operazione pari a 1,6 miliardi di dollari. Il 15% delle azioni è stato invece collocato in borsa e la quota residua del 5% è stata riservata ai dipendenti della banca. Al momento dell acquisizione, Bank of Alexandria rappresentava la terza banca del Paese per rete distributiva e total assets (4,7 miliardi di euro, con una quota di mercato del 5,5%) ed un patrimonio netto di circa 400 milioni di euro. Infine, nel secondo semestre 2007 il Governo ha indetto la gara di privatizzazione di un altra banca statale, Banque du Caire, dopo il fallito tentativo di fusione con Banque Misr. Il processo di vendita delle quote pubbliche nelle banche locali ha favorito la progressiva entrata nel mercato egiziano di banche estere ed in particolare di quelle arabe. L Arab Banking Corporation ha acquisito la Egypt Arab African Bank, HSBC la Egyptian British Bank e Société Générale ha comprato il 77,17% della National Société Générale Bank, che ha a sua volta incorporato la Misr International Bank nell ottobre Crédit Agricole Egypt (controllata al 59,44% dal Gruppo Crédit Agricole) è stata costituita nel settembre 2006, a seguito della fusione tra Calyon Bank Egypt, la sussidiaria del Gruppo Crédit Agricole, e la Egyptian American Bank. La greca Piraeus Bank ha acquisito la Egyptian Commercial Bank nel Inoltre, la libanese Blom ha rilevato la Misr Romanian Bank 7 a dicembre 2005 e la libanese Audi ha acquisito, a marzo 2006, Cairo Far East Bank. Infine, nell agosto 2006, il gruppo del Bahrain Ahli United Bank ha ottenuto l 89,3% della Delta International Bank, rinominata Ahli Unites Bank Egypt. Complessivamente sono otto le banche egiziane acquisite da banche estere negli ultimi anni e la quota sugli assets totali delle banche estere (non arabe) e delle banche arabe nel mercato egiziano, era pari rispettivamente al 18,5% ed al 9,6% ad ottobre Per quanto riguarda la ristrutturazione delle banche ancora a capitale interamente pubblico, a partire dal 2005 esse sono sottoposte ad una revisione contabile in conformità ai principi internazionali. 7 Misr Romanian Bank, creata nel 1977 come una joint venture Romena-Egiziana, dispone di tre succursali in Egitto e quattro in Romania. 8 Fonte: Federation of Egyptian Banks. 12
13 Rispetto al terzo pilastro del programma di riforme, relativo alla riduzione delle sofferenze in portafoglio, sono state costituite specifiche NPL management unit sia presso la Banca Centrale che presso le banche pubbliche e private, consentendo la regolazione ed il riscadenzamento di circa il 50% dei crediti in sofferenza (cfr. par. 2.3). Il Governo si è impegnato a ricapitalizzare le banche statali grazie ad un piano di sostegno che prevede stanziamenti per un totale di 8,7 miliardi di dollari, cofinanziato dalla Banca Mondiale, dagli Stati Uniti (6,4 miliardi di dollari), dalla Banca Africana di Sviluppo (500 milioni di dollari) dallo stesso Governo (500 milioni di dollari). Tale piano, approvato nel settembre 2006, si poneva come obiettivi il consolidamento del settore bancario, l aumento della partecipazione del settore privato nel sistema bancario-finanziario, la sua ristrutturazione attraverso la riduzione del 50% della quota di NPL entro la fine del Nell ambito di tale piano, le quattro banche pubbliche hanno sottoscritto un accordo con il Ministero per gli Investimenti sull ammontare di debiti irregolari (26 miliardi di lire egiziane, circa 4,6 miliardi di euro) dovuti da imprese pubbliche statali. A gennaio 2006, il Governo ha acquistato i NPL di Bank of Alexandria, pari a 6,9 miliardi di lire egiziane (circa 1,2 miliardi di euro) ed è stato raggiunto un accordo anche per i restanti 19,1 miliardi di lire egiziane (3,3 miliardi di euro) di National Bank of Egypt, Banque Misr e Banque du Caire. Infine, il quarto pilastro del programma di riforme del 2004 prevedeva l ammodernamento ed il rafforzamento della supervisione del settore bancario, l allineamento alle best practices internazionali e l introduzione di meccanismi di supervisione risk-based. In quest ambito, la Central Bank of Egypt (CBE) ha firmato un protocollo con la Banca Centrale Europea e quattro banche centrali dell Unione Europea (Banca d Italia, Deutsche Bundesbank, Banque de France e Banca di Grecia) per un programma biennale di assistenza tecnica al fine di rafforzare la funzione di supervisione. 2.3 Effetti del programma di riforme e performance del settore bancario A seguito delle riforme attuate e delle operazioni di privatizzazione, il mercato bancario e finanziario si è potuto sviluppare ulteriormente attraverso la creazione di fondi di investimento, di società di asset management, di venture capital e di credit bureaux; è stato altresì introdotto un meccanismo di assicurazione dei depositi. L impatto della ristrutturazione istituzionale e finanziaria è tuttavia visibile in maniera disomogenea sulla redditività: il ROA è aumentato leggermente dallo 0,5% nel 2002 allo 13
14 0,9% nel 2006 mentre il ROE ha subito un aumento più marcato, dall 8,9% nel 2002 al 17,4% nel Tali indicatori risultano molto più bassi per le banche pubbliche rispetto a quelle private (grafici n.1 e n.2), come conseguenza dell incremento degli accantonamenti a fronte dei crediti in sofferenza, dell inefficiente allocazione dei fondi, nonché di bassi livelli di intermediazione finanziaria registrati dalle banche statali. Graf. 1 Return-on-Assets Graf. 2 Return-on-Equity Banche private 20 Banche private 15 Sistema bancario 15 Sistema bancario 10 5 Banche pubbliche 10 5 Banche pubbliche Fonte: Sahar Nasr, How Sustainable and Irreversible is the Banking Sector Reform in Egypt?, Oxford University, Novembre Inoltre, il rapporto tra non performing loans e prestiti totali è aumentato dal 16% nel 1999 al 24,7% a dicembre Secondo alcune analisi 11, la ristrutturazione finanziaria attraverso lo scambio di NPL con titoli di Stato in portafoglio influirà positivamente sugli indicatori di solvibilità, ma non avrà necessariamente effetti sui costi, sui ricavi e sulla redditività. La tabella seguente (n. 2) compara gli indicatori di solvibilità e redditività dei settori bancari nei Paesi del Nord Africa. Tab. 2 Indicatori di solvibilità e redditività (2006) Marocco Algeria Tunisia Egitto NPL/prestiti totali 10,9 34,2 19,2 25,0 Return on Assets 1,3 0,6 0,2 0,6 Return on Equity 17,4 13,9 9,1 10,7 Fonte: elaborazione su dati Banca d Italia 9 International Monetary Fund, Art IV Consultation, IMF Country Report No. 07/380, Dicembre International Monetary Fund, Global Financial Stability Report, Ottobre Sahar Nasr, How Sustainable and Irreversible is the Banking Sector Reform in Egypt?, Oxford University, Novembre
15 Per quanto riguarda l intermediazione finanziaria, il rapporto tra prestiti e depositi si attesta al 54,4% (a giugno 2007), al di sotto della media mondiale dell 86% e pari alla metà del valore registrato nelle economie industrializzate, in media del 110% (in Italia è pari al 114% a gennaio 2008). Tale rapporto è diminuito negli ultimi anni (84% nel 2000) ad indicare che l intermediazione finanziaria non si è sviluppata. Inoltre, solo una piccola parte dei fondi mobilizzati sono destinati al settore produttivo, ed ancora meno al settore privato, nonostante il rapporto depositi/pil sia circa il 100%, più elevato di molti Paesi emergenti 12. Le banche infatti tendono a prediligere l investimento in titoli di Stato o altri non-loan assets 13. A giugno 2006 il settore bancario egiziano deteneva l 80% dei titoli del Tesoro outstanding (63% a giugno 2007), confermando politiche di investimento prudenti e una scarsa propensione e/o capacità delle banche di selezionare progetti di investimento redditizi in cui impiegare i propri fondi. Il settore bancario finanzia quindi il deficit pubblico di bilancio (- 7,5% nel 2007) e circa il 20% dell attivo totale è costituito da titoli pubblici (11,6% le banche pubbliche e 8,4% le banche private a giugno 2006). Analizzando più in dettaglio il portafoglio titoli 14 (pari a 180,9 miliardi di lire egiziane a marzo 2007, circa 24 miliardi di euro), emerge come il 30,1% del totale sia investito in Government bonds, il 29,7% in Treasury bills, il 17,6% in CBE notes, il 13,7% in azioni di imprese ed il 6,9% in obbligazioni estere (graf. n. 3). Graf. 3 Struttura del portafoglio bancario (in miliardi di LE, marzo 2007) CBE notes; 31.8 obbligazioni estere; 12.5 Treasury bills; 53,7 azioni di imprese; 24.8 obbligazioni non statali; 3.4 Government bonds; 54,5 Fonte: elaborazione su dati CBE 12 Tra l altro, anche a livello di penetrazione territoriale, l Egitto presenta una densità di sportelli inferiore a quella tipica delle economie a reddito medio-basso (4,4 sportelli ogni abitanti). In particolare, in Egitto sono presenti 4,1 sportelli per abitanti, contro 6,8 della Libia, 8,1 del Marocco e 9,8 della Tunisia (Fonte: A. Cicogna, I sistemi bancari del Nord Africa Bancaria Editrice). 13 Sahar Nasr, Op. cit. 14 Central Bank of Egypt, Monthly Bulletin, Febbraio
16 Infine, con la nuova legge bancaria, Banking and Money Law del 2003, è stato richiesto alle banche di adottare entro la fine del 2005 (termine successivamente rinviato al 2008) nuovi requisiti minimi di capitale, cinque volte più elevati rispetto a quelli precedentemente in vigore (da 100 milioni a 300 milioni di lire egiziane per le banche locali, equivalenti a circa 20 e 60 milioni di dollari, e da 15 a 50 milioni di dollari per le filiali di banche estere). Tuttavia, nonostante le nuove disposizioni regolamentari, le banche pubbliche rimangono sottocapitalizzate, con un rapporto equity/assets intorno al 4%, rispetto al 7% delle banche private. 2.4 Credito bancario: principali dati di settore Nell anno fiscale 2007 (che si chiude a giugno) i finanziamenti del settore bancario sono aumentati del 9% rispetto al periodo precedente, raggiungendo i 353,7 miliardi di lire egiziane (circa 46,5 miliardi di euro), pari al 37,7% degli attivi aggregati ed al 53,7% dei depositi. L incremento ha riguardato principalmente i finanziamenti in valuta estera (+ 24%) rispetto a quelli in valuta locale (+4%). L aumento dei prestiti in valuta estera è riconducibile essenzialmente alla crescita dell indebitamento delle imprese private del 18% rispetto all anno precedente, raggiungendo complessivamente i 76 miliardi di lire egiziane (circa 10 miliardi di euro), pari rispettivamente al 72% dei prestiti ed al 49% dei depositi in valuta estera. Dalla tabella n. 3 emerge come il finanziamento alle imprese pubbliche sia aumentato tra il 1991 ed il 2000 e tra il 2002 ed il 2005, per poi ridursi rispettivamente tra il 2000 ed il 2002 e tra il 2005 ed il In particolare, nell ultimo anno (giugno 2007) è diminuito del 26% in relazione al periodo precedente. Per quanto riguarda il settore privato, oltre al notevole aumento registrato nei finanziamenti alle imprese (+ 745% tra il 1991 ed il 2007), un incremento esponenziale si rileva nel credito alle famiglie (+ 3383% tra il 1991 ed il 2007). 16
17 Tab. 3 Credito bancario per settori (milioni di LE) dic Totale Valuta locale Governo Imprese pubbliche Imprese private Famiglie Estero Valuta estera Governo Imprese pubbliche Imprese private Famiglie Estero Fonte: elaborazione su dati CBE Il settore privato imprese - rappresenta la principale destinazione dei finanziamenti bancari con il 68% del totale a giugno 2007 (grafici n. 4 e n. 5), seguito dalle famiglie (16,9%), dal Governo (7,5%) e dalle imprese pubbliche (6,8%). Ciò nonostante, il credito alle imprese private in rapporto al PIL è diminuito drasticamente negli ultimi anni. Tale quota (pari al 54%) è simile ad altri Paesi emergenti, ma corrisponde a circa la metà della media OCSE (110%) 15. Inoltre, la maggior parte dei finanziamenti al settore è destinato alle grandi imprese Graf. 4 Finanziamenti bancari per settore (miliardi di LE) Famiglie Imprese private Imprese pubbliche Governo Fonte: elaborazione su dati CBE 15 Sahar Nasr, op. cit. Dall elaborazione dei dati della Banca Centrale Egiziana, il rapporto tra finanziamenti bancari alle imprese e PIL risulta pari al 35% a giugno
18 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Graf. 5 Finanziamenti bancari per settori, % 16.9% Famiglie 46.5% Imprese private 67.7% Imprese pubbliche 24.5% Governo 21.3% 6.8% 7.5% Fonte: elaborazione su dati CBE Per quanto riguarda in particolare i finanziamenti alle imprese private, in valuta locale ed estera, da una ripartizione settoriale (graf. n. 6) emerge che, a giugno 2007, il manifatturiero assorbe il 41,6% del totale, seguito dai servizi (36,5%), dal commercio (18,6%) e dall agricoltura (3,3%). 300 Graf. 6 Finanziamenti al settore privato per attività economica (miliardi di LE) Fonte: elaborazione su dati CBE Agricoltura Manifatturiero Commercio Servizi Secondo alcune analisi 16, solo il 17,4% delle imprese private avrebbe un prestito in essere con un intermediario 17. Lo scarso accesso al credito discende dall inefficienza del sistema 16 Klaus Enders, Egypt Searching for Binding Constraints on Growth, IMF Working Paper WP/07/57, Marzo
19 finanziario nell allocazione delle risorse, determinata dal predomino statale sul settore bancario, dal ruolo preponderante dei titoli di Stato nel portafoglio delle banche, da un certo grado di politicizzazione delle scelte di finanziamento, che limitano lo sviluppo dell attività bancaria secondo corretti criteri di valutazione del rischio e del rendimento. Le difficoltà di accesso al credito sono inoltre più accentuate per le piccole e medie imprese, anche a causa della problematicità che queste ultime riscontrano nella produzione della documentazione necessaria (business plan, licenze, garanzia), connessa tra l altro alle lungaggini della pubblica amministrazione (cfr. par. 3.1). 2.5 Prospettive di applicazione dell Accordo di Basilea 2 e utilizzo degli IFRS (cenni) Il sistema di regole di vigilanza attualmente vigente in Egitto accoglie i principi dell Accordo sul Capitale di Basilea I. Al fine di rendere le banche idonee all applicazione di Basilea II, la CBE ha raccomandato di migliorare la struttura ed il funzionamento dei dipartimenti di risk management, sviluppando metodi tecnici e analitici all avanguardia, con un attenzione allo sviluppo dei sistemi contabili interni, attraverso l acquisizione di tecniche quantitative e qualitative appropriate ed allineate agli standard internazionali. L implementazione di Basilea II si rivela particolarmente difficile per le banche egiziane, a causa delle lacune nella regolamentazione dell accounting, nella trasparenza dei dati di bilancio e nella supervisione del settore ancora non adeguata. Infine, se si dovesse tenere conto anche dei non performing loans netti da dedurre dal capitale, i solvency ratios delle banche egiziane si ridurrebbero ulteriormente. 3. Altre questioni economiche e finanziarie rilevanti ai fini delle relazioni bilaterali 3.1 Programma di riforme Tra il 1980 ed il 2000 il PIL pro capite dell Egitto è cresciuto in media del 2,4%, un risultato al di sotto dei tassi medi delle economie asiatiche (Indonesia 3,3%, India 3,4% e Malesia 17 Secondo rilevazioni della Banca Mondiale, la quota di PMI che dispone di un finanziamento bancario è pari al 13% contro il 36% per le imprese maggiori (Banca Mondiale, 2006 Economic Developments and Prospects Middle East and North Africa Region). 19
20 3,9%), ma superiore a quello di alcuni Paesi emergenti (Brasile 0,7%, Marocco 1,2%, Turchia 2,2% e Tunisia 2,2%). Tra il 2001 ed il 2006 invece, il tasso di crescita del PIL pro capite egiziano si è attestato su livelli inferiori sia ai Paesi limitrofi (un tasso del 2,2% rispetto al 4,3% del Marocco, al 3,5% della Tunisia ed al 3,2% della Turchia), sia ad altre economie emergenti (India 5,4%, Indonesia 3,5% e Malesia 2,7%) 18. Tali risultati suggeriscono l esistenza di limiti strutturali alla crescita del Paese. Come conferma l indicatore ease of doing business della Banca Mondiale (cfr. par. 3.2), che classifica l Egitto più indietro rispetto ad alcuni Paesi dell area (graf. n. 7), gli operatori si trovano infatti a dover far fronte a una serie di barriere informali, quali inefficienza della burocrazia, alti livelli di corruzione, scarsa tutela dei diritti di proprietà, debole applicazione dei contratti e limitato accesso al credito, che incidono negativamente sulla competitività del Paese (cfr. par. 3.2). Graf. 7 Ease of Doing Business Posizione nella classifica Arabia Saudita Giordania Libano Tunisia Yemen Algeria Egitto Marocco Fonte: Banca Mondiale, Doing Business 2008 Gli elevati costi per l acquisizione di tecnologia e per il suo utilizzo nei processi produttivi locali, ha reso difficoltosa la conversione delle produzioni egiziane verso attività più sofisticate, per la realizzazione di beni a più alto valore aggiunto. La crescita delle esportazioni continua ad essere guidata da beni a basso contenuto tecnologico, quali tessile ed abbigliamento, agro processing, articoli di alluminio, materie prime e cotone. 18 Klaus Enders, Op. cit. 20
Operare con l estero: opportunità di business negli Emirati Arabi Uniti. Torino, 14 ottobre 2005 Centro Congressi Torino Incontra Sala Giolitti
Operare con l estero: opportunità di business negli Emirati Arabi Uniti Torino, 14 ottobre 2005 Centro Congressi Torino Incontra Sala Giolitti Opportunita di Business negli Emirati Arabi Uniti Visione
DettagliDati significativi di gestione
36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato
Dettaglil evoluzione del listino: societa e titoli quotati
L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliCapitolo 1 Il sistema finanziario e il sistema reale 3. Capitolo 2 I saldi finanziari settoriali e l intermediazione finanziaria 29
00.romaneNadotti:Layout 1 25-09-2009 15:15 Pagina vi Gli Autori Prefazione Ringraziamenti dell Editore In questo volume... Il sito xiii xiv xvi xvii xxiii PARTE I Concetti fondamentali Capitolo 1 Il sistema
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
Dettagli1. Orientamento alle esportazioni. 2. Esperienza turistica. 3. Impegno verso l ambiente. 4. Comunicazioni di livello mondiale. 5.
1. Orientamento alle esportazioni Oggi il Cile detiene il primato mondiale per quanto riguarda la rete di trattati di libero scambio commerciale: oltre venti accordi sottoscritti con sessanta paesi, e
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle
DettagliGestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital
GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE La strutturazione di un fondo di private equity e l attività di fund raising I veicoli azionisti sottoscrittori SGR Fondo Struttura italiana gestore fondo General Partner
DettagliFare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI
Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Ministero dell Economia e delle Finanze Roma, 7 giugno 2016 USCITA DALLA RECESSIONE: CONTRIBUTO
DettagliSEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore
FORUM PERMANENTE SUL CREDITO E LA FINANZA II^ CONFERENZA REGIONALE SUL CREDITO E LA FINANZA PER LO SVILUPPO Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di
DettagliCoStrUirE Un patrimonio mese dopo mese ControLLando il rischio Con nord ESt fund
CoStrUirE Un patrimonio mese dopo mese ControLLando il rischio Con nord ESt fund piano di accumulo gennaio 100 febbraio 50 marzo 150 agosto 50 aprile 15o maggio 100 LUgLio 100 giugno 50 La SoLUzionE per
DettagliI FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI
I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI Anche gli stranieri hanno capito che è conveniente acquistare un immobile in virtù del costo del denaro sui prestiti ipotecari che nonostante gli aumenti di questi ultimi
DettagliEvoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane
Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21
Dettagliprogredire con gli strumenti finanziari ESIF Il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale Strumenti finanziari
progredire con gli strumenti finanziari ESIF Il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale Gli strumenti finanziari co-finanziati dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale permettono di investire,
DettagliGRUPPO COFIDE: UTILE DEL TRIMESTRE A 13,6 MLN (PERDITA DI 2,3 MLN NEL 2014)
COMUNICATO STAMPA Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 31 marzo 2015 GRUPPO COFIDE: UTILE DEL TRIMESTRE A 13,6 MLN (PERDITA DI 2,3 MLN NEL 2014) Il risultato beneficia del positivo contributo
DettagliCategorie dei fondi assicurativi polizze unit-linked
Categorie dei fondi assicurativi polizze unit-linked FEBBRAIO 2005 INDICE PREMESSA pag. 3 1. DEFINIZIONE DELLE CATEGORIE pag. 4 1.1 Macro-categorie pag. 4 1.2 Fondi azionari pag. 5 1.3 Fondi bilanciati
DettagliASSOCONSULENZA. Associazione Italiana Consulenti d Investimento
ASSOCONSULENZA Associazione Italiana Consulenti d Investimento Formazione Mediatore Creditizio Proprio nel momento in cui il mondo finanziario occidentale è in ginocchio per gli effetti della crisi dei
DettagliPaolo Di Marco Dipartimento Sviluppo & Advisory
BUSINESS FOCUS PAESE MAROCCO, UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE SALERNO LUNEDÌ 30 MARZO 2015 ORE 15.00 CENTRO CONGRESSI INTERNAZIONALE SALERNO INCONTRA - VIA ROMA, 29 SALERNO INTERTRADE/CAMERA DI
DettagliLa valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE
DettagliMINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende
MINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende LO SCENARIO MINI BOND Il Decreto Sviluppo ed il Decreto Sviluppo bis del 2012, hanno introdotto importanti novità a favore delle società
DettagliL internazionalizzazione del sistema economico milanese
L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità
DettagliMerchant Banking NSW. 26 Giugno 2014. Strettamente riservato e confidenziale
Merchant Banking NSW Strettamente riservato e confidenziale 26 Giugno 2014 Tab 1 - Il mercato del capitale di rischio Elevata liquidità disponibile a livello globale e continua ricerca di alternative investment
DettagliIl Credito in Cina. Marco Gasparroni Tesoriere CCIC
Il Credito in Cina Marco Gasparroni Tesoriere CCIC 1 Indice Le Banche Italiane in Cina - La presenza - La Mission - I Volumi Le Banche Cinesi - Il sistema Bancario Cinese - Il Mercato 2 La Presenza L apertura
DettagliFONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO
FONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Documento di sintesi del progetto Roma, 16 dicembre 2009 Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Indice L obiettivo
DettagliIl mercato mobiliare
Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente
DettagliLa gestione aziendale, il reddito e il patrimonio
1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa
DettagliINDAGINE SUI COSTI DELLE POLIZZE ABBINATE A FINANZIAMENTI (PPI PAYMENT PROTECTION INSURANCE) PRIMI RISULTATI
INDAGINE SUI COSTI DELLE POLIZZE ABBINATE A FINANZIAMENTI (PPI PAYMENT PROTECTION INSURANCE) PRIMI RISULTATI MAGGIO 2016 1 Indice 1. Introduzione e sintesi 2. La dimensione del mercato PPI 2.1. Numero
DettagliIL SISTEMA FINANZIARIO
IL SISTEMA FINANZIARIO 1 Premessa Lo studio del sistema finanziario si fonda sull analisi dei suoi elementi costitutivi. La struttura finanziaria dell economia individua l insieme dei circuiti di risorse
DettagliVARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne
DettagliPioneer Fondi Italia, UniCredit Soluzione Fondi e Pioneer Liquidità Euro. Aggiornamento dei dati periodici al 30/12/2011 I.P.
Pioneer Fondi Italia, UniCredit Soluzione Fondi e Pioneer Liquidità Aggiornamento dei dati periodici al 30/12/2011 I.P. Indice Guida alla lettura... 1 Pioneer Fondi Italia Obbligazionari Pioneer Governativo
DettagliIL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita
DettagliLa Mission di UBI Pramerica
La Mission di UBI Pramerica è quella di creare valore, integrando le competenze locali con un esperienza globale, per proteggere e incrementare la ricchezza dei propri clienti. Chi è UBI Pramerica Presente
DettagliAgenda. Gli accordi Intesa Sanpaolo Confindustria Piccola Industria. Consulenza globale. Ambiti d intervento. Conferma e arricchimento soluzioni
Agenda Gli accordi Intesa Sanpaolo Confindustria Piccola Industria Consulenza globale Ambiti d intervento Conferma e arricchimento soluzioni 1 Intesa Sanpaolo - Confindustria Piccola Industria Un impegno
DettagliGRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA
GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2006 1 INDICE Prospetti contabili pag. 03 Note di commento ed osservazioni degli Amministratori pag. 04 Nota informativa pag. 04 La struttura
DettagliDomanda e offerta di credito
2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi
DettagliSituazione indebitamento al 31.12.2009
Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 A cura del Servizio Credito dell Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Cagliari, Dicembre
DettagliL assicurazione del credito per le PMI Fabio Fritelli. Roma Novembre 2005
L assicurazione del credito per le PMI Fabio Fritelli Roma Novembre 2005 Indice Le PMI: l asse portante dell economia italiana Vincoli finanziari per le PMI Il Mercato Europeo dei CDO Il ruolo del settore
DettagliStock del credito al consumo sui consumi delle famiglie
CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa
DettagliIL FONDO OGGI E DOMANI
IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi
DettagliL internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020
I Fondi Europei per la competitività e l innovazione delle PMI campane: strategie e opportunità di finanziamento L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020 Dr. Ennio Parisi
DettagliIl mercato del credito
Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici
DettagliPROGETTO DI 18.05.2006 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE. relativa alla revisione delle modalità di fissazione dei tassi di riferimento
IT PROGETTO DI 18.05.2006 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE relativa alla revisione delle modalità di fissazione dei tassi di riferimento 1. TASSI DI RIFERIMTO E TASSI DI ATTUALIZZAZIONE Nell ambito del
DettagliSe non diversamente segnalato, i seguenti commenti si riferiscono ai valori totali, incluse le attività cessate in Germania.
Esercizio 2010 La relazione orale vale Forte redditività operativa - utile netto inferiore Relazione di Beat Grossenbacher, Direttore Finanze e Servizi, in occasione della conferenza annuale con i media
DettagliLA CRISI DELLE COSTRUZIONI
Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati
DettagliFebbraio 2016. market monitor. Analisi del settore edile: performance e previsioni
Febbraio 2016 market monitor Analisi del settore edile: performance e previsioni Esonero di responsabilità I contenuti del presente documento sono forniti ad esclusivo scopo informativo. Ogni informazione
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
Dettagli8. Dati finanziari e bancari
8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al
DettagliOsservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT
Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliLa nuova Politica Agricola Comune (PAC)
Argomenti trattati La nuova Politica Agricola Comune (PAC) Il percorso per giungere alla nuova PAC I principali elementi della discussione in atto Lo Sviluppo Rurale nella nuova PAC Spunti di riflessione
DettagliUN SERVIZIO A MISURA D IMPRESA
UN SERVIZIO A MISURA D IMPRESA Nasce Trentino International, lo Sportello integrato per l internazionalizzazione. Uno strumento pensato per le aziende trentine che vogliono aprirsi ai mercati esteri con
DettagliDare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore
Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura
DettagliL ANALISI PER INDICI
Obiettivo dell analisi per indici è la valutazione delle scelte dell imprenditore attraverso la misurazione degli effetti economici, finanziari e patrimoniale prodotti dalle stesse. La corretta misurazione
DettagliINDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011
INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 Il presente rapporto riporta i principali risultati dell indagine sui crediti verso la Pubblica Amministrazione, svolta dall Associazione fra
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliIL SISTEMA FINANZIARIO. Giuseppe G. Santorsola 1
IL SISTEMA FINANZIARIO 1 Premessa Lo studio del sistema finanziario si fonda sull analisi dei suoi elementi costitutivi. La struttura finanziaria dell economia individua l insieme dei circuiti di risorse
DettagliTAVOLO DI LAVORO IMPRENDITORIA FEMMINILE. INTERVENTO DEL DR. GIORGIO GIOVANNINI Banca Marche INTRODUZIONE
TAVOLO DI LAVORO IMPRENDITORIA FEMMINILE INTERVENTO DEL DR. GIORGIO GIOVANNINI Banca Marche INTRODUZIONE L'ARGOMENTO ODIERNO E' DI SICURO INTERESSE PER LE BANCHE IN GENERALE E PER BANCA MARCHE IN PARTICOLARE
DettagliINTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
Finanza agevolata, bandi, credito d'imposta INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Castellanza, LIUC - Università Cattaneo 2 ottobre 2014 INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO PRINCIPI:
DettagliUS SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000.
Recensione US SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000. Si tratta di un rapporto sui fondi statunitensi riferito al periodo
DettagliMiglioramento della Redditività Strategie per la Creazione di Valore. Jorge Gaete, Vice President Bruce C. Davis, Executive Vice President
Miglioramento della Redditività Strategie per la Creazione di Valore Jorge Gaete, Vice President Bruce C. Davis, Executive Vice President Convegno ABI COSTI & BUSINESS - Roma, 4 novembre 2002 Sommario
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliMISURE ECONOMICO FINANZIARIE
Valentina Piuma mercoledì, 18 settembre 2013 G i o r n a ta d e l D e c r e to del fare MISURE ECONOMICO FINANZIARIE Art. 1 Rafforzamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese La norma è
DettagliINTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI
INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI Mercoledì 18 marzo 2015, ore 17.00 Camera di Commercio, Sala Arancio, Via Tonale 28/30 - Lecco Materiale a cura di: Direzione Studi e Ricerche,
DettagliInternazionalizzazione delle PMI Guida pratica all Internazionalizzazione delle PMI. Paolo Di Marco Desk Italia Dipartimento Sviluppo & Advisory
Internazionalizzazione delle PMI Guida pratica all Internazionalizzazione delle PMI Paolo Di Marco Desk Italia Dipartimento Sviluppo & Advisory Catania 31 marzo 2014 SIMEST Partner d impresa per la competizione
DettagliSeminario Tunisia Rischi e prospettive per le imprese italiane. Confindustria, 1 Febbraio 2011
Seminario Tunisia Rischi e prospettive per le imprese italiane Confindustria, 1 Febbraio 2011 Temi trattati Presenza ed operatività del sistema bancario in Tunisia Struttura e profilo di rischio del sistema
DettagliTecnica Bancaria (Cagliari - 2015)
Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015) prof. Mauro Aliano mauro.aliano@unica.it 1 Premessa La redazione del bilancio da parte degli amministratori rappresenta un attività di valutazione, ma soprattutto di
DettagliDOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)
In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione
DettagliFUSIONI E ACQUISIZIONI
FUSIONI E ACQUISIZIONI 1. Fusioni e acquisizioni: concetti introduttivi 2. Il valore del controllo di un impresa 3. La redditività di un acquisizione 4. Alcuni tipi particolari di acquisizioni: LBO, MBO
DettagliVOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI
C E N S I S VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA La ricerca del Censis Sintesi Roma, 11 giugno 2014 Il Censis ha sviluppato un modello per stimare l impatto economico e sull occupazione
DettagliBANCA D ITALIA AMMINISTRAZIONE CENTRALE. Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE
BANCA D ITALIA AMMINISTRAZIONE CENTRALE Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE Rilevazione sui prodotti derivati over-the-counter a fine giugno 2005 La Banca d Italia comunica
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 Gennaio 2012 CERCASI LIQUIDITÁ DISPERATAMENTE Mentre prosegue l azione di allentamento delle condizioni monetarie internazionali, il mercato interbancario italiano soffre
DettagliIL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA
IL CREDITO ARTIGIANO NELLA PROVINCIA DI VENEZIA - report gennaio-giugno 2009 - Anche nella prima metà del 2009 Cofidi Veneziano si conferma la struttura di garanzia del credito più importante nella provincia
DettagliPianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria
Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Bilanci preventivi e piani finanziari perché utilizzarli? Simulazione di scenari e valutazione impatto variabili di business Analisi compatibilità
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
DettagliReddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del
I mercati del Reddito Fisso Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce due comparti: il Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato (Mot)
DettagliIl credito in Toscana. III trimestre 2014
Il credito in Toscana III trimestre 2014 Firenze, Febbraio 2015 Il contesto di riferimento Prosegue il rallentamento dei prestiti concessi dalle banche al settore privato italiano (-1,7% il dato di agosto
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze) 1. Ad agosto 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliMercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu
Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008
DettagliCREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale
CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia
DettagliS T U D I O L E G A L E M I S U R A C A - A v v o c a t i, F i s c a l i s t i & A s s o c i a t i L a w F i r m i n I t a l y
MAROCCO DISCIPLINA DEGLI INVESTIMENTI ESTERI IN MAROCCO di Avv. Francesco Misuraca Investimenti esteri in Marocco Il Governo del Marocco incoraggia attivamente gli investimenti esteri e sta ponendo in
DettagliL attività degli intermediari finanziari
L economia del Friuli Venezia Giulia L attività degli intermediari finanziari Aula Magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Del Linguaggio, dell Interpretazione e della Traduzione Università di Trieste
DettagliDOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI
DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI 1. LA NORMATIVA MIFID La Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) è la Direttiva approvata dal Parlamento
DettagliCOSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE
DettagliRAFFORZATE SOLIDITA PATRIMONIALE E LIQUIDITA ; LA GESTIONE OPERATIVA TRAINA LA REDDITIVITA (+23%): UTILE NETTO 2013: 150 MILIONI
RAFFORZATE SOLIDITA PATRIMONIALE E LIQUIDITA ; LA GESTIONE OPERATIVA TRAINA LA REDDITIVITA (+23%): UTILE NETTO 2013: 150 MILIONI In un contesto ancora debole, il esprime una redditività in crescita continuando
DettagliCapitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale
EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo sette Investimenti diretti esteri Investimenti diretti esteri nell economia mondiale 7-3 Il flusso di IDE è l ammontare di investimenti esteri realizzati in un dato
DettagliLo Sviluppo delle PMI nel Bacino del Mediterraneo. Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane
Lo Sviluppo delle PMI nel Bacino del Mediterraneo Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Antonio Ventresca a.ventresca@ice.it ICE - Agenzia per la promozione
DettagliMEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA
MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 80 MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti,
DettagliFonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia
IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze con i dati di fine 2014)
RAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze con i dati di fine 2014) 1. A fine 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.820,6 miliardi di euro
DettagliMilano, 30 marzo 2004
Milano, 30 marzo 2004 Gruppo TOD S: crescita del fatturato (+8.1% a cambi costanti). Continua la politica di forte sviluppo degli investimenti. 24 nuovi punti vendita nel 2003. TOD S Il Consiglio di Amministrazione
DettagliRicerca e Innovazione nelle imprese. Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese
Ricerca e Innovazione nelle imprese Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese OBIETTIVI DELL INTERVENTO Rafforzare la ripresa economica con azioni qualificate per
DettagliElenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012
CITHEF S.C. a R.L. Sede Legale: Via Santa Lucia, 81 80132 Napoli Capitale Sociale:euro 610.330 i.v. R.E.A. Napoli n.507434 Registro Imprese di Napoli e C.F. 06629110633 Elenco Intermediari operanti nel
DettagliMECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI?
105 i dossier www.freefoundation.com MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI? 12 luglio 2012 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Il Meccanismo Europeo di Stabilità Lo stato dell arte in Europa Lo
DettagliLa nuova formula dell evoluzione finanziaria.
FINANZA RAS MULTIPARTNER FONDO DI FONDI AMERICAN EXPRESS BNP PARIBAS Asset Management LCF ROTHSCHILD FUND FRANKLIN TEMPLETON JPMORGAN FLEMING A.M. MORGAN STANLEY MERRILL LYNCH I.M. ALLIANZ A.M. GROUP CREDIT
DettagliIl Brasile per le imprese italiane
Il Brasile per le imprese italiane Massimo Capuano Amministratore Delegato Centrobanca Milano, 9 ottobre 2012 Assolombarda La partnership tra Centrobanca e Banco Votorantim Nel 2012 Centrobanca e Banco
Dettagli