BILANCIO DI PREVISIONE 2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BILANCIO DI PREVISIONE 2015"

Transcript

1 BILANCIO DI PREVISIONE 2015 RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO ALLEGATO D 1

2 INDICE IL CONTENUTO DEL BILANCIO 3 LE ENTRATE 3 LE ENTRATE TRIBUTARIE 3 Addizionale sui consumi di energia elettrica 4 Imposta provinciale di trascrizione autoveicoli 4 Imposta sulle assicurazioni per responsabilità civile auto 4 Tributo regionale per deposito in discarica rifiuti solidi 4 Tributo per l ambiente 5 Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) 5 I TRASFERIMENTI ERARIALI 6 I TRASFERIMENTI REGIONALI 7 LE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 7 ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI BENI PATRIMONIALI 8 I TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE 9 ASSUNZIONE DI PRESTITI 10 LE SPESE 11 IL PROGRAMMA DEGLI INCARICHI 11 LA SPESA DEL PERSONALE 12 L AMMORTAMENTO DEI PRESTITI 17 OPERAZIONI DI INTEREST RATE SWAP 20 IL FONDO DI RISERVA 21 IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI 22 RIDUZIONI DI SPESA PREVISTE DALLA LEGGE 228/ GLI INVESTIMENTI 26 GLI EQUILIBRI DI BILANCIO 32 IL PATTO DI STABILITA INTERNO 33 Art. 172 TUEL (D. Lgs. 18/08/2000 n. 267) comma 1, lettera f Tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale 39 I SOGGETTI PARTECIPATI 41 2

3 IL CONTENUTO DEL BILANCIO Le entrate Sinteticamente, l evoluzione delle entrate correnti presenta il seguente andamento: Andamento delle entrate correnti Entrate 2013 ACCERTAMENTI 2014 PREVISIONE INIZIALE 2014 PREVISIONE ASSESTATA 2015 PREVISIONE INIZIALE /000 /000 /000 /000 Entrate tributarie Trasferimenti statali Trasferimenti regionali e da altri enti del settore pubblico Entrate extratributarie Totale Nel dettaglio, le entrate tributarie, che rappresentano l autonomia finanziaria dell Ente e quindi una delle principali fonti di finanziamento delle spese inserite in bilancio, sono le seguenti: Entrate Tributarie 2013 ACCERTAMENTI 2014 PREVISIONE INIZIALE 2014 PREVISIONE ASSESTATA 2015 PREVISIONE INIZIALE /000 /000 /000 /000 Imposta Responsabilità Civile Autoveicoli Imposta prov.le trascrizione di autoveicoli Addizionale sui consumi di energia elettrica Tributo Ambientale Provinciale Compartecipazione tassa smaltimento rifiuti in discarica Altre Entrate Totale tributi propri Compartecipazione IRPEF Totale entrate tributarie Le entrate tributarie Occorre precisare, analizzando le singole poste di entrata, che la valutazione dei gettiti è avvenuta, evitando di sovrastimare le previsioni, in linea con le politiche di bilancio che si intendono realizzare ed in linea con la situazione generale di crisi economico-finanziaria. 3

4 Le previsioni dell'anno 2015 sono state effettuate in base alle realizzazioni dell'anno Addizionale sui consumi di energia elettrica Istituita nel 1988 con D.L. 28/11/1988 N. 511, si applica sui consumi non domestici fino a Kwh di consumi mensili con potenza impegnata superiore a 200 Kwh. Nell anno 2012 L addizionale sui consumi di energia elettrica è stata sostituita con il fondo sperimentale di riequilibrio che successivamente con il D. Lg. 95/2012 è stato poi oggetto di riduzione. Nell anno 2013 sono stati realizzati ,87 per conguagli dell anno 2011 fatturati nel Dall anno 2014 la previsione risulta essere a zero in quanto i conguagli dovrebbero essere esauriti. Imposta provinciale di trascrizione autoveicoli È stata istituita, con D.Lgs 446/1997, a favore delle Province dal 01/01/1999, riassorbendo l imposta erariale (IET) e l addizionale provinciale, dovute fino al 31/12/1998 sulle trascrizioni nel PRA. La sua assegnazione ha comportato, conseguentemente, una riduzione dei trasferimenti erariali. A partire dal 2000, la Provincia ha deliberato l aumento massimo consentito del 20% sull imposta base. Dall anno 2007 la Provincia si è avvalsa della facoltà prevista dalla Legge Finanziaria di maggiorare dal 20% al 30% la tariffa base. L aumento dell anno 2012 rispetto al 2013 è dovuto alla soppressione della tariffa per gli atti soggetti ad iva ed alla loro previsione degli stessi, secondo criteri vigenti per gli atti non soggetti ad iva. In definitiva, per tutte le tipologie di trascrizioni, dal 16 Settembre 2011, viene applicata la misura della tariffa proporzionale. (art. 1 comma 12 D.L. 138/2011). La previsione dell'anno 2015 è formulata sulla base dei dati 2014 assestati. Imposta sulle assicurazioni per responsabilità civile auto L art. 60 del D.Lgs. 15/12/1997 n. 446 ha previsto che il gettito dell imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, sia attribuito alle Province dove hanno sede i Pubblici Registri Automobilistici nei quali i veicoli sono iscritti, ovvero per le macchine agricole, alle Province nel cui territorio risiede l intestatario della carta di circolazione. Il decreto del Ministero delle Finanze 14/12/1998 n. 457 ha disposto con regolamento le norme per l attribuzione alle Province ed ai Comuni del gettito delle imposte sulle assicurazioni. I pagamenti vengono effettuati dalle società di assicurazione ai concessionari della riscossione che riversano a loro volta gli incassi alle Province interessate. La normativa vigente è impostata nel senso che le Province non hanno la titolarità del tributo, ma del solo gettito, per cui risultano difficoltosi i controlli dei soggetti obbligati al versamento del tributo. Tuttavia rimane questo il maggior provento tributario della Provincia. Il decreto 68/2011 sul federalismo regionale e provinciale ha modificato la tipologia di tale imposta, attribuendo la titolarità alle Province, con gli obblighi ed i poteri conseguenti. La previsione 2015 è iscritta in bilancio sulla base dei dati 2014 tenendo conto della tendenza di riduzione che già è stata effettuata nell anno 2014 in sede di assestamento. Tributo regionale per deposito in discarica rifiuti solidi Il tributo è stato istituito, a favore delle Regioni, con provvedimento di accompagnamento alla finanziaria 1996, Legge del 23/12/1995 n. 549, in ragione di aliquote differenziate per tipologia di rifiuti, prevedendo altresì che il 10% del tributo riscosso venisse devoluto alle Province. 4

5 Il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi è stato istituito con l art. 3, commi da 24 a 40 della L. 28 dicembre 1995 n Il tributo è dovuto per il 90% alle regioni e per il 10% alla Provincia. Il soggetto passivo dell imposta è il gestore della discarica o dell impianto di incenerimento (Legge R.T. 29 luglio 1996 n. 60). L ammontare dell imposta è fissato, per tipologia e kg di rifiuto, con legge regionale entro il 31 luglio di ciascun anno, per l anno successivo ovvero, in mancanza della legge regionale, nella misura vigente per l anno precedente. Il gettito è stato stimato nella stessa misura dell anno precedente, corrispondendo all effettiva realizzazione storica effettuata negli anni. Tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell ambiente È stato introdotto dal 1993 come addizionale alla tassa rifiuti riscossa dai Comuni, e dal 1995 è applicato con l aliquota del 2,5%. Questa addizionale è stata introdotta con il D.Lgs. 30/12/1992 n. 504, art. 19, con decorrenza 1 gennaio 1993 a fronte dell esercizio delle funzioni amministrative della Provincia di organizzazione dello smaltimento dei rifiuti, del rilevamento, della disciplina ed il controllo degli scarichi e delle emissioni e la tutela, difesa e valorizzazione del suolo. Il tributo è commisurato alla superficie degli immobili assoggettati dai Comuni alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti (TARSU) e soggetti passivi sono gli stessi sui quali grava la predetta tassa comunale. Il tributo provinciale si applica anche nel caso in cui i Comuni abbiano, ai sensi del D.Lgs. 05/02/1997 n. 22, istituito la cd. Tariffa Ronchi. La tariffa è composta da una quota determinata in relazione al costo del servizio e da una quota rapportata alla quantità di rifiuti conferita, all entità dei costi di gestione ed al servizio fornito; essa dovrà coprire i costi di investimento e di esercizio. L aliquota è determinata annualmente dalla Provincia nella misura compresa tra l 1% ed il 5%. Il tributo in argomento è accertato direttamente dai singoli Comuni del territorio provinciale mentre la riscossione può essere effettuata o dal Comune o dall agente della riscossione i quali riversano l imposta provinciale all Ente competente. Dall anno 2012, la Provincia, ha adottato la variazione dell aliquota al 5%. Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) Il D.L. n. 201/2011 (art. 14, comma 1) ha istituito, a decorrere dal 1 gennaio 2013 il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento (TARES), come individuati dal regolamento previsto dal comma 12 dello stesso articolo richiamato. Dall entrata in vigore della TARES, disciplinato da apposito regolamento è soppressa l applicazione della Tarsu (o della Tia) nonché l addizionale comunale per l integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza. Più in particolare sono eliminati: la tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (Tarsu) capo III del D.Lgs. 507/93; la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani (TIA1) art. 49 del D.Lgs. 22/97; la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani (TIA2) art. 238 D.Lgs. 152/2006; l addizionale ex eca, introdotta dal R.D.L. 2145/1937, già interamente devoluta ai comuni dall art. 3, comma 39, della legge 549/95. Il nuovo tributo prevede al suo interno: la componente destinata al finanziamento dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati; la componente volta a finanziare i servizi indivisibili dei comuni. 5

6 La componente rifiuti del tributo può avere due diverse modalità applicative (art. 14, comma 29, D.L. 201/2011): tributo; tariffa corrispettiva. L art. 14, comma 28, del D.L. 201/2011 fa salva l applicazione del tributo provinciale per l esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell ambiente, previsto dall art. 19 del D.Lgs. 504/92. Il tributo è applicato nella misura percentuale stabilita dalla provincia sull importo del tributo ed è commisurata alla superficie dei locali e delle aree assoggettabili al tributo, esclusa la maggiorazione relativa alla componente dei servizi. Dall anno 2014 è entrata in vigore la TARI (TAssa RIfiuti) per la quale previsione è stato fatto riferimento allo stesso gettito TARES. La previsione del tributo provinciale iscritta nell anno 2015 è uguale a quella dell assestato 2014, corrispondente al gettito storico leggermente maggiorato per effetto dell incremento della base imponibile dei Comuni a seguito dell entrata in vigore della TARES. Risultano inadempienti alcuni Comuni per i quali dovranno essere attivate le procedure di riscossione coattiva. I trasferimenti erariali L importo del fondo sperimentale di riequilibrio ammontava per l anno 2012 per la Provincia di Pisa ad Euro ,21. Lo stesso veniva istituito a partire dall anno 2012, dal comma 1 dell articolo 21 del Decreto Legislativo 06/05/2011 n. 68, che prevedeva la sua alimentazione mediante gettito della compartecipazione provinciale all Irpef in misura corrispondente ai trasferimenti erariali soppressi ed alle entrate derivanti dalla soppressa addizionale provinciale all accisa sull energia elettrica, prevista dall articolo 52 del D. Lgs. n. 504 del La ripartizione del fondo tra le province, determinata in base al Decreto del Ministero dell Iinterno, di concerto con il Ministero dell Economia e delle Finanze, è stata effettuata con i seguenti criteri: il 50% del fondo in proporzione al valore della spettanza figurativa dei trasferimenti fiscalizzati al ; il 38% del fondo in proporzione al gettito della soppressa addizionale provinciale all accisa sull energia elettrica prevista dall articolo 52 del D. Lgs. n. 504 del 1995; il 5% del fondo in proporzione alla popolazione residente; il 7% del fondo in proporzione all estensione del territorio provinciale. Il concorso alla manovra di finanza pubblica degli enti locali, nel rispetto dei principi di coordinamento della finanza pubblica di cui agli articoli 117 terzo comma e 119 secondo comma della Costituzione e conformemente agli impegni assunti dal nostro paese in sede comunitaria è perseguito attraverso la riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio, disposta dall articolo 16 del Decreto Legge 06/07/2012 n. 95, convertito con modificazioni dalla Legge 07/08/2012 n. 135, modificato dall articolo 1 commi 119 e 121 della Legge di stabilità 2013, cioè la L. 24/12/2012 n Le norme di cui sopra prevedono al comma 7 le riduzioni del fondo sperimentale di riequilibrio del fondo perequativo e dei trasferimenti erariali dovuti alle province di milioni di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 e di milioni di euro a decorrere dall anno Il Decreto Legge n. 35/2013 ha previsto la quota di riduzione per ciascuna provincia, assegnando alla provincia di Pisa la riduzione di Euro

7 Ne deriva quindi che la Provincia di Pisa dovrebbe restituire alla Stato la differenza di Euro , che dovrebbe essere conguagliata sui versamenti da parte dell agenzia delle entrate, a titolo di imposta responsabilità civile auto. Il bilancio di previsione 2013 è stato quindi assestato su tali valori, anche se, in sede di conversione del Decreto Legge n. 35/2013, non sono stati confermati i tagli per le Province. Successivamente è poi intervenuto il D.L. n. 126 del 31/10/2013 con il quale è stata effettuata la modifica delle ripartizione dei tagli alle Province assegnando alla Provincia di Pisa un taglio di ,00. Ne è derivato quindi che la Provincia di Pisa ha dovuto restituire alla Stato la differenza di Euro ,79, somma conguagliata sui versamenti da parte dell agenzia delle entrate a titolo di imposta responsabilità civile auto nei primi mesi dell anno 2014, in base all art. 1, comma 129 della L. 228/2012. Per l anno 2014 oltre alla riduzione prevista dall art. 16, comma 7 del D.L. 95/2012 ammontante ad ,61 sono stati aggiunti ulteriori tagli previsti dal D.L. 66/2014 per l importo complessivo di ,76 per il complessivo di restituzione allo Stato per ,37. Per l anno 2015 il contributo della Provincia alla Finanza Pubblica in applicazione di tutte le norme vigenti ammonta ad ,00 per divenire, a partire dell anno 2016, ,00. La somma viene iscritta nelle spese del Servizio Risorse Finanziarie quale trasferimento da corrispondere allo Stato. Non risultano pertanto iscritti trasferimenti erariali con esclusione del Fondo Sviluppo Investimenti per importi residuali e completo azzeramento dall anno I trasferimenti regionali La riduzione dei trasferimenti regionali dipende principalmente dalla riduzione delle assegnazioni per il Fondo Sociale Europeo per la formazione professionale e delle politiche attive del lavoro e per l esaurirsi di progetti a destinazione vincolata. Le entrate extratributarie Al progressivo venir meno della dipendenza dalla finanza derivata (dallo Stato, dalla Regione) per il finanziamento della gestione dell ente, si è accentuata l attenzione su tutte le altre entrate correnti della Provincia. Si conferma, nel corso di questi ultimi anni, la maggiore attenzione alla redditività del patrimonio sia per quanto concerne i fitti degli immobili di proprietà provinciale, sia per quanto riguarda le entrate derivanti dai canoni (demanio idrico e occupazione suolo pubblico). Nonostante l attenzione dell ente alla massimizzazione delle giacenze di cassa gli interessi attivi hanno subito una riduzione rilevante per effetto della tendenza di riduzione dei tassi di interesse e delle giacenze di cassa. L aumento dei proventi dei servizi pubblici, a partire dall anno 2013, rispetto agli anni precedenti è dovuto principalmente all aumento delle sanzioni per violazione codice della strada, a seguito della iscrizione delle stesse per effetto dei ruoli inviati ad Equitalia per sanzioni non riscosse per gli anni , che sono stati finalizzati, nell anno 2013, a copertura di eventuali spese che potrebbero derivare alla Provincia dai contenziosi sui lavori pubblici e per effetto della diversa iscrizione in bilancio delle sanzioni stesse, che l anno prima venivano contabilizzate nel Titolo II dell entrata quali trasferimenti dalla Provincia di Firenze. Nell anno 2014 risultano inoltre iscritti ,00 quale sanzioni per violazioni al codice della strada destinate al Fondo Svalutazione Crediti per effetto di una diversa modalità di gestione rispetto agli anni precedenti consistente nell iscrizione integrale delle sanzioni elevate e della iscrizione del Fondo Svalutazione Crediti per le sanzioni non effettivamente riscosse. 7

8 La tabella seguente illustra, per tipologia, l andamento triennale delle principali voci che compongono l entrata corrente: VOCI DI ENTRATA Accertamenti 2013 (a) Previsione iniziale 2014 (b) Previsione assestata 2014 (c) Previsione iniziale 2015 (d) Differenze valori assoluti (e=d-c) % (f=e*100 /b) Titolo 1 Entrate tributarie Tributo in materia ambientale , , , , ,00-0,07 Imposta provinciale di trascrizione , , , , ,00-2,33 Addizionale sui consumi di energia elettrica ,87 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Imposta su assicurazioni R.C. Auto , , , , ,00-1,86 Compartecipazione IRPEF 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Tributo per deposito in discarica rifiuti solidi , , , ,00 0,00 0,00 Altri tributi ,38 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale Titolo , , , , ,00 Titolo 2 Trasferimenti correnti da stato, regione, altri enti Trasferimenti dello Stato , , , , ,00-19,37 Trasferimenti regionali: Contributi a parziale copertura spese generali , , , , ,00-29,15 Regionali diversi , , , , ,00 12,70 Funzioni delegate , , , , ,00-16,04 Trasferimenti correnti da altri enti , , , , ,00-10,36 Totale Titolo , , , , ,00 Titolo 3 Entrate extratributarie Entrate patrimoniali diverse: Cat. 1 Proventi servizi pubblici , , , , ,00-10,32 Cat. 2 Proventi dei beni dell'ente , , , , ,00-7,91 Cat. 3 Interessi su anticipazioni e crediti , , , ,00 0,00 0,00 Cat. 4 Utili netti delle aziende partecipate ,88 0, ,00 0, ,00-100,00 Cat. 5 Proventi diversi , , , , ,00-49,76 Totale Titolo , , , , ,00 TOTALE , ,000, , , ,00 Entrate derivanti da alienazioni beni patrimoniali L art. 58 della Legge 06 agosto 2008 n. 133 pone l accento sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Province, Comuni ed altri Enti Locali. E prevista la redazione del Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari quale allegato al di Previsione. Il Servizio Patrimonio ha provveduto alla redazione dello stesso mediante apposita proposta di delibera consiliare al cui dettaglio viene fatto rinvio, tenendo presente che trattasi di beni non strumentali e quindi direttamente non collegati all esercizio delle proprie funzioni istituzionali. Il ricavato delle alienazioni è inserito in bilancio per complessivi ,00: 8

9 - nell anno 2015 per ,00 che costituiscono finanziamento del programma degli investimenti; - nell anno 2016 per Euro ,00 che costituiscono finanziamento del programma degli investimenti e per ,00 a rimborso straordinario prestiti, per l importo complessivo di ,00; - nell anno 2017 per Euro ,00, che costituiscono finanziamento del programma degli investimenti. Sono poi inseriti quali previsioni di : Esercizio Euro ,00 complessivi per vendite partecipazioni societarie, proventi derivanti dalla vendita della partecipazione nella Società Agricola Fondi Rustici Montefoscoli che finanziano il rimborso straordinario prestiti per l intera quota; Esercizi Euro ,00 l anno per complessivi ,00 nel triennio per vendite automezzi destinati alla sostituzione degli stessi. In base all art. 199 del Testo Unico degli Enti Locali che disciplina le modalità di finanziamento degli investimenti, gli stessi proventi derivanti da alienazioni di beni del patrimonio immobiliare, sono destinati a spese di investimento ed al rimborso anticipato di prestiti già accesi. La risultante è una politica di bilancio da valutare positivamente in quanto costituisce sistema di autofinanziamento che evita il ricorso all indebitamento, in linea con le normative di carattere generale di indirizzo agli enti locali e che hanno inoltre effetto positivo sui saldi di cui al patto di stabilità. I trasferimenti in conto capitale I trasferimenti finalizzati ad investimenti in conto capitale per il 2015 ammontano a ; di cui di fondi provenienti dallo Stato, di fondi provenienti dalla Regione, provenienti da altri enti ed relativi a trasferimenti in conto capitale da altri soggetti: Trasferimenti di capitale dallo Stato per interventi diversi Istituti scolastici superiori (da Ministero). Trasferimenti di capitale dalla regione per lavori difesa dal rischio idrogeologico e dagli incendi boschivi; per lavori di riqualificazione territoriale fiume Arno; per interventi difesa della costa; per interventi su opere idrauliche eventi diversi; per SRT 12 Abetone interventi risanamento acustico; per manutenzione straordinaria viabilità; per navigabilità Scolmatore d Arno; per acquisto automezzi: per derivazione fiume Serchio; 9

10 per lavori fiume Era cassa di espansione E1 E2; per ristrutturazioni edifici scolastici: per trasferimenti regionali. Trasferimenti di capitale da Comuni per navigabilità Scolmatore d Arno; per realizzazione rotatoria SP25 Vicopisano e SP 2 Vicarese; per lavori di viabilità. Trasferimenti di capitale da altri Enti del settore pubblico per navigabilità Scolmatore d Arno. Trasferimenti di capitale da altre Province per navigabilità Scolmatore d Arno. Trasferimenti di capitale da altri soggetti da vari soggetti per ristrutturazione immobili; da COSVIG per ripristino movimenti franosi SP329 e SP da AEP per ripristino caldaie istituti scolastici. Assunzione di prestiti Nella programmazione del bilancio 2015 risulta confermata la volontà di contribuire allo sviluppo economico del territorio provinciale, mediante il potenziamento delle infrastrutture viarie, dell edilizia scolastica ed altri investimenti di alto valore strategico per la collettività. Una delle fonti di finanziamento principale degli investimenti, costituito dal ricorso all indebitamento, è stato azzerato già da diversi anni. Nel di Previsione 2015 e nel bilancio pluriennale per gli anni 2016 e 2017 viene continuata tale politica per perseguire ancora di più rispetto agli esercizi passati, la politica di riduzione del debito complessivo, iniziata a partire dall anno 2007, pur assicurando alcuni investimenti rilevanti e prioritari, con altre modalità di finanziamento. Tale strategia è in linea con l art. 77 bis, comma 10 della L.133/2008, che prevede l emanazione di un decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze che, sulla base degli obiettivi programmatici indicati nei documenti di programmazione economico finanziario dovrebbe determinare per gli Enti locali, le percentuali di incremento della consistenza dell indebitamento al 31 dicembre dell anno precedente, decreto che ancora non è stato predisposto. Inoltre, l articolo 204 del Testo Unico degli enti locali nella nuova versione definitiva ha modificato la capacità di indebitamento degli enti locali introducendo la gradualità di riduzione, per il rapporto interessi passivi/entrate correnti previsto nella misura del 8% a decorrere dall anno Le pesanti restrizioni operate dalle varie manovre che sono intervenute negli anni sui limiti del patto, inducono inoltre alla non programmazione di investimenti mediante indebitamento, che non potrebbero quindi concretizzarsi in pagamenti. Le pesanti restrizioni inducono alla ricerca di risorse per il rimborso straordinario prestiti, in modo da creare possibilità di spesa sulla parte investimenti per la prosecuzione dei lavori finanziati da indebitamento acceso negli anni precedenti, che non è più sostenibile con il quadro della finanza pubblica attuale. E stato provveduto alla individuazione di ulteriori risorse, provenienti da autofinanziamento. 10

11 Nonostante la riduzione delle risorse, viene fatto ricorso all avanzo economico, anche se per importi modesti (ossia l eccedenza delle entrate correnti non destinate alla spesa di parte corrente), per il finanziamento delle spese di investimento. Vengono inoltre utilizzati i proventi derivanti dall alienazione del patrimonio immobiliare per il finanziamento degli investimenti inseriti nel programma annuale dei lavori pubblici e per il rimborso straordinario dei prestiti. Le spese La diminuzione delle entrate tributarie e la significativa riduzione dei trasferimenti erariali e regionali ha prodotto una eccessiva rigidità della spesa, già parzialmente incomprimibile per effetto soprattutto dell indebitamento contratto negli anni La Provincia ha adottato le seguenti politiche di bilancio: riduzione della spesa per rimborso prestiti dovuta: a. ad alcune operazioni di rimborso realizzate nell anno 2010 i cui benefici finanziari sono stati già evidenti nel 2011; b. ad alcune operazioni di rimborso realizzate nell anno 2011 i cui benefici finanziari saranno concretizzati nel 2012; c. ad altre operazioni realizzate nell'anno 2012, il cui beneficio finanziario decorre dal 2013 grazie alla attribuzione di trasferimenti erariali finalizzati proprio al rimborso prestiti per ,00; d. a nuove operazioni di rimborso prestiti straordinario, da realizzare al termine dell esercizio 2013 mediante l utilizzo dei trasferimenti erariali arretrati per l importo di circa ,00 i cui benefici finanziari si concretizzeranno a partire dall anno 2014; politiche di spesa in riduzione tese a privilegiare le funzioni fondamentali ed istituzionali; proseguimento della riduzione delle spese generali per il funzionamento dell Ente con particolare riferimento alle spese per affitti che risultano al minimo storico ; proseguimento della revisione dell attività progettuale da rendere ancora più evidente in sede di predisposizione del P.E.G., allo scopo di ottenere risorse finanziarie da parte di terzi per la resa di servizi al territorio; proseguimento del potenziamento delle attività, da rendere ancora più evidenti in sede di predisposizione del P.E.G., tendenti all aumento della base imponibile di alcune entrate quali ad esempio la Cosap ed i canoni del demanio idrico, anche finalizzate all equità di imposizione fiscale, i cui benefici finanziari si concretizzeranno nell anno 2015; potenziamento delle attività, da rendere ancora più evidenti in sede di predisposizione del P.E.G., tendenti all aumento dei controlli delle imposte principali della Provincia. Le politiche di contenimento della spesa sono inoltre finalizzate a rendere più efficace ed efficiente l attività dell ente e questo viene attuato mediante un attività di revisione, da attuare anch essa in sede di P.E.G. e di gestione, della qualità, mediante valutazione spesa/benefici della spesa stessa. Il programma degli incarichi L art. 7, comma 6 del D. Lgs. n. 165 del 2001, prevede che: le Pubbliche Amministrazioni, per esigenze cui non possono far fronte con personale di servizio, possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza dei seguenti presupposti di legittimità: 11

12 a) l'oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall'ordinamento all'amministrazione conferente, ad obiettivi e progetti specifici e determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell'amministrazione conferente; b) l'amministrazione deve avere preliminarmente accertato l'impossibilita' oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno; c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata; d) devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione. Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione universitaria in caso di stipulazione di contratti d'opera per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o albi o con soggetti che operino nel campo dell'arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore. Il ricorso a contratti di collaborazione coordinata e continuativa per lo svolgimento di funzioni ordinarie o l'utilizzo dei collaboratori come lavoratori subordinati e' causa di responsabilità amministrativa per il dirigente che ha stipulato i contratti. L art. 46 comma 1 della Legge 133/2008, prevede che gli enti locali possono stipulare contratti di collaborazione autonoma indipendentemente dall oggetto della prestazione, solo con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla legge o previste nel programma approvato dal Consiglio ai sensi dell art. 42, comma 2 del T.U.E.L. L art. 6 comma 7 D.L. n. 78 convertito con Legge 122/2010 stabilisce che al fine di valorizzare le professionalità interne alle amministrazioni, a decorrere dall anno 2011, la spesa annua per studi ed incarichi di consulenza, non può essere superiore al 20% di quella sostenuta nell anno L art. 9 comma 28 D.L. n. 78 convertito con Legge 122/2010 stabilisce, per le amministrazioni dello stato, a cui gli enti locali possono adeguarsi in linea di principio, che possono avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni, ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell anno Le sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti, con la delibera N. 7 dell anno 2011, ha stabilito che debbano escludersi dal limite di cui sopra le spese finanziate con finanziamenti aggiuntivi e specifici trasferiti da altri soggetti pubblici o privati. La parte degli incarichi relativa alle collaborazioni coordinate e continuative rientra nel limite di spesa degli incarichi e nel limite di spesa del personale. La determinazione del limite di spesa per l anno 2013 è stata effettuata sulla base della spesa sostenuta nell anno L art. 1, comma 5, del D.L. 31/08/2013 n. 101 ha disposto che il limite degli incarichi per l anno 2014 non può essere superiore all 80% del limite di spesa per l anno 2013 e per l anno 2015 al 75% dell anno 2014; viene quindi fatto rinvio alla specifica delibera consiliare per il dettaglio degli incarichi e per il controllo dei limiti di spesa. La spesa del personale Siamo nella fase di attuazione della Legge n. 56 del 7 Aprile 2014 Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni. L incertezza nell applicazione di una norma di legge che non ha individuato un percorso ben definito di riordino delle funzioni fondamentali rimaste e, nel contempo, di gestione provvisoria di quelle funzioni che potranno essere trasferite, sta creando incertezze nella gestione del personale che esercita la propria attività sia nelle funzione cosiddette fondamentali sia nelle funzioni che potranno essere trasferite. Questo passaggio istituzionale presenta un elevata complessità, in quanto implica la coordinata attuazione dei principi di riordino istituzionale delle funzioni introdotte dalla Legge n. 56/2014 con i principi di coordinamento della finanza pubblica senza nuovi e maggiori oneri, nonché la definizione e attribuzione delle risorse finanziarie dedicate alle funzioni che permangono di competenza delle Pro- 12

13 vince e di quelle da attribuire ai soggetti che subentreranno nelle funzione trasferite, in relazione alla generalità dei rapporti attivi e passivi oggetto di successione, inclusi i rapporti di lavoro e le altre spese di gestione e dovrà essere necessariamente condotto con il coinvolgimento operativo delle Province. Dovrà essere prevista una nuova organizzazione dell Ente con una nuova macrostruttura che dovrà privilegiare le funzioni fondamentali e che nell immediato provveda anche alle gestione delle altre funzioni oggetto di riordino. Tutto questo dovrà essere organizzato tenendo conto dell importante riduzione del numero dei Dirigenti, che, per effetto delle norme oggi in vigore, non potranno essere rinnovati nei loro incarichi. In un contesto così complicato e difficile prioritario dovrà comunque essere il mantenimento di un livello di eccellenza nell erogazione dei servizi ai cittadini. Particolare attenzione in questa fase di riordino delle funzioni sarà data alle garanzie occupazionali del personale dipendente, ed attento ed improntato alla collaborazione sarà il rapporto con la parte sindacale dell Ente per una gestione condivisa di tutti i passaggi che riguarderanno l occupazione dei dipendenti. Nell esame specifico della spesa si può dire che il legislatore già con la manovra estiva D.L. n. 78/10 convertito in Legge n. 122/10, all art. 14, commi da 7 a 10, aveva disciplinato la spesa di personale negli Enti Locali. In particolare, con il comma 5-bis dell art. 3 del D.L. n. 90 del 24 Luglio 2014 convertito con modificazione dalla Legge 11 Agosto 2014, n. 114 che modifica il comma 7 dell art. 14 della Legge 122/2010 con il quale è stato interamente sostituito il comma 557 dell articolo unico della Legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007), già modificato ed integrato dal comma 120 dell art. 3 della Legge n. 244/2007 (Finanziaria 2008) e dall art. 76 del Decreto Legge n. 112/2008 convertito, con modificazioni, in Legge n. 133/2008. Resta invariato, per gli Enti soggetti al Patto di stabilità, l obbligo di assicurare la riduzione delle spese di personale. Con il susseguirsi dell approvazione delle varie norme sopra richiamate, sono stati precisati i criteri di computo delle spese di personale, chiarendo definitivamente l esclusione degli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali e lasciando sostanzialmente invariato (comma 2) l elenco delle voci che ai fini dell applicazione del comma 557 sono comunque da considerarsi spesa di personale. Pertanto, sono da considerarsi spese di personale anche quelle sostenute per i rapporti di collaborazione continuata e continuativa, per la somministrazione di lavoro, per il personale di cui all'articolo 110 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nonché per tutti i soggetti a vario titolo utilizzati, senza estinzione del rapporto di pubblico impiego, in strutture e organismi variamente denominati partecipati o comunque facenti capo all'ente. Relativamente alla composizione della spesa di personale, sono ancora valide le indicazioni già fornite dal Ministero dell Economia con Circolare n. 9 del 17 febbraio 2006 nonché le indicazioni fornite dalla Corte dei Conti, sez. Autonomie con Deliberazione n. 16/2009. In ultimo con la Legge n. 114 dell 11/08/2014 si è provveduto ad inserire il comma 557-quater che dispone che ai fini dell applicazione del comma 557, a decorrere dall anno 2014 gli enti assicurano, nell ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente alla data di entrata in vigore della presente disposizione. Con il comma 557, più volte modificato, sono state individuate le azioni per garantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, da modulare nell ambito della propria autonomia e rivolte, in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento: a) riduzione dell incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti, attraverso parziale reintegrazione dei cessati e contenimento della spesa per il lavoro flessibile; b) razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico-amministrative, anche attraverso accorpamenti di uffici con l obiettivo di ridurre l incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico; c) contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa, tenuto anche conto delle corrispondenti disposizioni dettate per le amministrazioni statali. 13

14 Rispetto a queste disposizioni molto restrittive ed in considerazione dei tagli dei trasferimenti erariali e regionali già previsti dalle manovre finanziarie succedutesi nel tempo, ed alla disposizione contenuta nel D.L. n. 95/2012 convertito in Legge n. 135/2012 all art. 16, comma 9, che nelle more della riduzione e razionalizzazione delle Province, vieta alle stesse di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato, disposizione confermata anche dalla deliberazione n. 25 del 29/10/2013 della Sezione Autonomie della Corte dei Conti. Con l approvazione della Legge n 56/2014 si è di fatto dato avvio al processo di riordino. Anche per l anno 2015 si confermano inoltre le seguenti misure organizzative, stabilite dal D.L. 78/2010: a. riduzione delle spese destinate al rimborso delle spese di viaggio dei dipendenti, prevedendo una spesa non superiore al 50% di quella sostenuta allo stesso titolo nell anno 2009; b. rimborso dei carburanti per l utilizzo del mezzo proprio, anche se autorizzato dall Amministrazione per le attività istituzionali, pari al rimborso spese mezzi di linea; c. riduzione delle spese destinate alla formazione dei dipendenti; d. in applicazione di quanto previsto dall art. 9, comma 2-bis del D.L. n. 78/10 convertito in Legge n. 122/10, le risorse decentrate destinate alla remunerazione del salario accessorio e della produttività dei dipendenti non possono superare il corrispondente importo dell anno 2010, e sono comunque ridotte in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio non dirigente; e. in applicazione di quanto previsto dall art. 9, comma 2-bis del D.L. n. 78/10 convertito in Legge n. 122/10, le risorse decentrate destinate alla remunerazione della retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti, non possono superare il corrispondente importo dell anno 2010, e sono comunque ridotte in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio; La spesa di personale prevista nell anno 2015, raffrontata con le previsioni iniziali e quelle assestate degli anni 2013 e 2014, è così identificata: Voci di spesa Spesa fissa di personale a tempo indeterminato Previsione Previsione Previsione Previsione Previsione Iniziale 2013 Assestata 2013 Iniziale 2014 Assestata 2014 Iniziale Oneri riflessi Spesa personale a tempo determinato e varie Spesa per salario accessorio Somme a disposizione per assunzioni varie Spesa per operai forestali Spese per progetti comunitari Spese per rinnovo CCNL Totale Mensa Rimborsi spesa viaggi Totale complessivo

15 La tabella evidenzia: Spesa di Personale articolazione delle spese di personale Impegni anno 2010 Impegni anno 2011 Impegni anno 2012 Impegni anno 2013 Stanz. ass.to 2014 Stanziamento iniziale 2015 Retribuzioni lorde personale a tempo indeterminato , , , , , ,00 Retribuzioni lorde personale a tempo determinato , , , , , ,00 Contributi a carico Ente , , , , , ,00 Lavoro straordinario , , , , , ,00 Fondo per i Dirigenti , , , , , ,00 Salario accessorio (Ind. Turno, reperibilità, rischio, disagio) , , , , , ,00 Fondo produttività , , , , , ,00 Produttività particolare , , , , , ,00 Spese operai forestali , , , , , ,00 A Totale , , , , , ,00 IRAP su personale dipendente , , , , , ,00 Irap su operai forestali , , , , , ,,00 B Totale , , , , , ,00 Spese per Co.Co.Co , , , , , ,00 Spese per mensa , , , , , ,00 Rimborsi spesa viaggi , , , , , ,00 C Totale , , , , , ,00 Totale , , , , , ,00 Esclusione Spese Spese per categorie protette , , , , , ,19 Spese rinnovo CCNL da verificarsi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese rinnovo CCNL dipendenti già firmato , , , , , ,29 Spese rinnovo CCNL dirigenti già firmato , , , , , ,19 Spese Co.Co.Co. non a carico bilancio 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese di personale non a carico bilancio 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Rimborsi per pers.comandato altri Enti e varie , , , , , ,00 Rimborsi da Ministero per servizi elettorali D Totale , , , , , ,67 Totale Generale (A+B+C-D) , , , , , ,33 15

16 - la riduzione costante della spesa per il personale a tempo indeterminato (spesa fissa + oneri riflessi); - importante riduzione della spesa per il lavoro flessibile per effetto della scadenza dei contratti di lavoro attribuiti ai sensi degli art. 90, 108 e 110 del D.Lgs. 267/2000; - riduzione della spesa destinata alla contrattazione decentrata; Di conseguenza dall analisi delle singole voci emerge nel corso degli anni, la elevata riduzione complessiva della spesa di personale. Le azioni individuate nella nuova scrittura del comma 557 dell articolo unico della Legge 296/06 per garantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, da modulare nell ambito della propria autonomia e rivolte, in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento, sono state così affrontate: la riduzione dell incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente è costantemente su livelli ampiamente rassicuranti, circa il 23,14% nonostante la variabilità della spesa corrente e i tagli ai trasferimenti statali imposti dalla normativa approvata che ne modificano il dato; la riduzione dell incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico per effetto della scadenza dei contratti. il contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa che si è già concretizzata nell anno 2011, 2012 e 2013 e si sta concretizzandosi nell anno 2014 e si concretizzerà ancora di più nell anno 2015, per effetto dell applicazione del comma 2-bis dell art. 9 della Legge n. 122/10. la costante riduzione del rapporto tra abitanti e personale dipendente, si è passati da un rapporto nell anno 2009 di n. 1 dipendente ogni 738 abitanti, a quello dell anno 2010 di n. 1 dipendente ogni 768 abitanti, a quello dell anno 2011 che è stato di n. 1 dipendente ogni 793 abitanti, a quello dell anno 2012 di n. 1 dipendente ogni 819 abitanti, a quello dell anno 2014 di n. 1 dipendente ogni 841 abitanti e quello odierno di n. 1 dipendente ogni 849 abitanti.. Consistenza del personale in servizio Tempo indeterminato Ex-livello 2010 al al al al Data o- dierna Cat. A ex-3 Q.F Cat. B1 ex-4 Q.F Cat. B3 ex-5 Q.F Cat. C ex-6 Q.F Cat. D1 ex-7 Q.F Cat. D3 ex-8 Q.F Dirigenti Tempo determinato Dirigenti Categorie varie Totale Analisi della spesa personale relativa alla verifica del contenimento della dinamica retributiva ed occupazionale (art. 1, comma 557, L. n. 296/2006 come modificato dal D.L. n. 78/2010 convertito in Legge 122/2010) 16

17 Riepilogo personale 31/12/ /12/ /12/ /12/2013 oggi Numero dipendenti Numero abitanti N.dipendenti/N.abitanti * /768 1/793 1/819 1/841 1/849 Media nazionale da Decreto Min. Interno 9/12/2008 fino al 2010 e Decreto 16/03/2011 dal 2011 e Decreto 24/07/2014 per il periodo /809 1/452 1/452 1/452 1/676 L ammortamento dei prestiti Le percentuali di indici di indebitamento sotto riportate (che differiscono dalla capacità di indebitamento effettiva prevista ai sensi dell art. 204 del T.U.E.L.) forniscono un analisi dell andamento della spesa per ammortamento dei prestiti e della rigidità del bilancio. Importi /1.000 Onere Dati di compet. Dati di compet Dati di compet Dati di compet Dati di compet Dati di compet Dati di compet Previs. assestate Previs. Interessi passivi * ** 5.683*** Rimborso quota capitale Rimborso quota capitale straordinaria Totale rimborso quota capitale * Totale Entrate ordinarie Spese correnti % oneri per interessi / entrate ordinarie % oneri per interessi / spese correnti % oneri per servizio prestito / entrate ordinarie % oneri per servizio prestito / spese correnti 9,2% 8,88% 5,55% 5,28% 3,64% 5,88% 11,73% 5,39% 4,20% 15,2% 9,87% 6,76% 6,09% 4,72% 7,05% 13,59% 6,19% 4,92% 22,3% 21,41% 28,17% 19,18% 19,66% 20,33% 47,84% 15,06% 31,53% 25,9% 23,79% 34,32% 22,12% 25,34% 24,36% 55,44% 18,17% 36,93% *Dati di cassa ** Importo comprensivo di relativo alla competenza 2013, relativo ai flussi di interesse del derivato Dexia-Crediop/Depfa Bank per l anno 2009, relativo ai flussi di interesse del derivato Dexia-Crediop/Depfa Bank per l anno 2010, relativo ai flussi di interesse del derivato Dexia-Crediop/Depfa Bank per l anno *** Importo comprensivo di quale restituzione flussi di interesse derivati Unicredit relativi agli anni 2008/2009, accantonati in relazione all esito del contenzioso. 17

18 Nel prospetto seguente viene indicato l andamento del debito a partire dall anno 2007, anno in cui il debito ha raggiunto la sua spesa massima, dal quale si evince la riduzione costante: Residuo Iniziale Debito Accensione nuovi prestiti Rimborso prestiti Estinzioni anticipate Altre variazioni +/- (riduzioni) Riduzione contabile Totale Riduzione Indebitamento Residuo Finale Debito Le previsioni della spesa per rimborso prestiti risultano in riduzione rispetto ai risultati di competenza dell anno 2010 per lo scadere di alcuni prestiti, per l entrata in ammortamento di un ridotto numero di prestiti contratti precedentemente a seguito di una politica di limitato ricorso al debito, per effetto delle seguenti operazioni straordinarie effettuate a partire dall anno 2010: OPERAZIONI ANNO 2010 RIDUZIONE MUTUI Sono state ridotte n. 5 posizioni di mutui Cassa Depositi e Prestiti per un complessivo di quota capitale residua per ,18. L operazione ha determinato un risparmio, a partire dal 2011, in termini di rata annuale di ,70. Residuo debito al 31/12/2010 Rata anno 2010 Residuo debito al 01/01/2011 Rata anno 2011 Differenza , , , , ,70 ESTINZIONE ANTICIPATA MUTUI Sono state estinte n. 105 posizioni di mutui Cassa Depostiti e Prestiti. L operazione ha determinato un risparmio, a partire dal 2011, in termini di rata annuale di ,00. Debito residuo al 31/12/2010 Rata anno 2010 Residuo debito al 01/01/2011 Rata anno 2011 Differenza , ,00 0,00 0, ,00 18

19 RINEGOZIAZIONE MUTUI Sono state rinegoziate n. 120 posizioni di mutui Cassa Depositi e Prestiti per un complessivo di ,78 di debito residuo. L operazione ha determinato un risparmio, a partire dal 2011, in termini di rata annuale di ,94. Debito residuo al 31/12/2010 Rata anno 2010 Residuo debito al 01/01/2011 Rata anno 2011 Differenza , , , , ,94 OPERAZIONI ANNO 2011 In data 27/06/2011 sono state estinte n. 9 posizioni di mutui Cassa Depositi e Prestiti l operazione comporterà un risparmio, a partire dal 2012, in termini di rata annuale di circa ,00. Debito residuo da estinguere Indennizzo Somma versata , , ,63 Nella seduta del Consiglio Provinciale del 27/10/2011 è stata presentata la seconda estinzione anticipata di cui n. 8 posizioni di mutui Cassa Depositi e Prestiti SpA, l operazione comporterà un risparmio, a partire dal 2012, in termini di rata annuale di circa ,00. Debito residuo da estinguere Indennizzo Somma versata , , ,17 OPERAZIONI ANNO 2012 In data 27/12/2012 sono state estinte n. 8 posizioni di mutui Cassa Depositi r prestiti l operazione porta un risparmio, a partire del 2013, in termini di rata annuale di circa ,00: Debito residuo da estinguere Indennizzo Somma Versata , , ,94 OPERAZIONI ANNO 2013 Al termine dell esercizio 2013, in coincidenza con il pagamento della rata annuale 2013, sarà effettuata l operazione di rimborso straordinario prestiti iscritta in sede di previsione mediante l utilizzo di ,00 di trasferimenti erariali per residui perenti non accertati nei rispettivi anni di competenza. Tale operazione permetterà di ottenere un risparmio, a partire dall anno 2014, in termini di rata annuale di circa ,00: Debito residuo da estinguere Indennizzo Somma Versata , , ,09 La politica di riduzione dell indebitamento, è stata realizzata anche con altre operazioni: f. modifica della modalità di accensione dei prestiti, per adeguare il fabbisogno di cassa per il pagamento degli stati di avanzamento lavori delle opere pubbliche, al rimborso dei prestiti, 19

20 in modo da evitare giacenze di cassa inutilizzate, eccessiva contrazione della parte corrente ed aumento dei residui; g. ricorso all indebitamento per il finanziamento degli investimenti in misura limitata con ricer ca di altre fonti di finanziamento degli investimenti; h. utilizzo dell avanzo economico, cioè l eccedenza delle risorse di parte corrente non utilizzate per spese correnti, per il finanziamento degli investimenti. Viene riportato di seguito il calcolo della capacità di indebitamento, prevista dall art. 204 del T.U.E.L. nel caso di programmazione di nuovo indebitamento, il cui limite per l anno 2014 è costituito dal 8% in base alla modifica operata dall art. 11 bis comma 1, D.L. 28/06/2013 n. 76 convertito, con modificazioni, dalla L. 09/08/2013 n. 99: Totale Titoli Entrate Correnti al netto dei contributi regionali finalizzati (riferimento Conto Consuntivo esercizio 2013) ,00 Limite di indebitamento (8% di ,00) ,96 Ammontare totale degli interessi su mutui e prestiti obbligazionari in ammortamento a decorrere dall anno Totale fideiussioni concesse 0 Totale Quota interessi da corrispondere per contrazione mutui per l esercizio Incidenza percentuale del totale complessivo degli interessi passivi sul totale delle entrate correnti accertate nell esercizio ,41 Occorre evidenziare come la mancata programmazione di indebitamento per l intero triennio , consentirà di ridurre ulteriormente l indice che rimane, nonostante le politiche di riduzione dell indebitamento adottate a partire dall anno 2010, prossimo ai limiti consentiti. L art. 5 del D.L. n. 16 del 06/03/2014 convertito dalla L. 02/05/2014 n. 68 ha stabilito che per gli anni , gli Enti locali possono assumere mutui ed accedere ad altre forme di finanziamento oltre i limiti di cui al comma 1 dell art.204 del D.Lgs. 267 del 18/08/2000, per un importo non superiore alle quote di capitale dei mutui e dei prestiti obbligazionari precedentemente contratti ed emessi, rimborsati nell esercizio precedente. Operazioni di interest rate swap Vengono riportate di seguito le principali caratteristiche degli strumenti di interest rate swap in essere presso la Provincia di Pisa: 20

28/07/2014. In collaborazione con. www.risorsecomuni.it 7 novembre 2013 / MILANO, Palazzo delle Stelline

28/07/2014. In collaborazione con. www.risorsecomuni.it 7 novembre 2013 / MILANO, Palazzo delle Stelline il BILANCIO dell Ente Locale e i vincoli del PATTO di STABILITA interno In collaborazione con 26 luglio 2014 / MILANO MILANO, Palazzo delle Stelline www.risorsecomuni.it 7 novembre 2013 / MILANO, Palazzo

Dettagli

IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga

IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga Parte I N. 4 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 31-1-2015 253 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 27 gennaio 2015, n. 6 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONE BASILICATA DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA Bilancio di Previsione pluriennale per il triennio 2015-2017. Potenza, Dicembre 2014 * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato di Previsione dell

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga

BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga 770 N. 6 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 9-2-2016 Parte I Legge Regionale 9 febbraio 2016, n. 4 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha

Dettagli

Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE

Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Parte I N. 14 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 30-4-2014 2399 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 30 aprile 2014, n. 9 BILANCIO DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO

Dettagli

Legge regionale 24 dicembre 2008, n. 32

Legge regionale 24 dicembre 2008, n. 32 Legge regionale 24 dicembre 2008, n. 32 Bilancio di Previsione 2009 e Pluriennale Triennio 2009 2011 (B. U. Regione Basilicata N. 60 del 29 dicembre 2008) Articolo 1 Stato di Previsione dell Entrata 1.

Dettagli

GESTIONE FINANZIARIA

GESTIONE FINANZIARIA GESTIONE FINANZIARIA SCELTE QUALIFICANTI Considerato che il bilancio di un Ente locale deve garantire equilibrio tra il rigore dei numeri e i bisogni dei cittadini, tra la necessità del raggiungimento

Dettagli

* * * * * * * * * * * *

* * * * * * * * * * * * CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA Legge Regionale: Bilancio di Previsione per l Esercizio Finanziario 2009 e Bilancio Pluriennale per il Triennio 2009 2011. * * * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato

Dettagli

COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna

COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna Approvato con D.G.C. n. 104 del 31.07.2008 Modificato con D.G.C. n. 139 del 30.10.2008

Dettagli

Legge Regionale 30 dicembre 2010 n.34

Legge Regionale 30 dicembre 2010 n.34 CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA Legge Regionale 30 dicembre 2010 n.34 Bilancio di Previsione per l Esercizio Finanziario 2011 e Bilancio Pluriennale per il Triennio 2011 2013. * * * * * * * * * *

Dettagli

C O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO

C O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO Albo Pretorio online n. Registro Pubblicazione pubblicato il C O M U N E D I P O N T E C A G N A N O F A I A N O PROVINCIA DI SALERNO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE O G G E T T O ORIGINALE N. Approvazione

Dettagli

Città di Fabriano CONSIGLIO COMUNALE

Città di Fabriano CONSIGLIO COMUNALE ( 199 19/11/2013) OGGETTO: ESTINZIONE ANTICIPATA DI MUTUI CONTRATTI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI SPA E VARIAZIONE DI BILANCIO AI SENSI DELL ART. 175, COMMA 2 E 3 DEL D.LGS. 267/2000. PREMESSO che:

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

CIRCOLARE N.22/E. Roma, 11 luglio 2014

CIRCOLARE N.22/E. Roma, 11 luglio 2014 CIRCOLARE N.22/E Direzione Centrale Normativa Direzione Centrale Servizi ai contribuenti Roma, 11 luglio 2014 OGGETTO: Art. 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 - Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori

Dettagli

L INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011

L INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011 SEMINARIO Regione Emilia-Romagna Armonizzazione della contabilità regionale Antonio Strusi L INDEBITAMENTO REGIONALE NELLE MODIFICHE AL D.LGS. 118/2011 21/6/2013 1 L INDEBITAMENTO NEL DECRETO CORRETTIVO

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 78 DEL 23-12-2009 REGIONE TOSCANA. Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2010 e pluriennale 2010 2012.

LEGGE REGIONALE N. 78 DEL 23-12-2009 REGIONE TOSCANA. Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2010 e pluriennale 2010 2012. LEGGE REGIONALE N. 78 DEL 23-12-2009 REGIONE TOSCANA Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2010 e pluriennale 2010 2012. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 55 del 31 dicembre

Dettagli

Dinamica indebitamento

Dinamica indebitamento 2.7 DINAMICA E COSTO DELL INDEBITAMENTO, STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI La tabella sottostante riporta l indebitamento globale del Comune, suddiviso per soggetto finanziatore e tipologia di contratto, con

Dettagli

L art. 28 della Legge 448/98 prevedeva la riduzione del rapporto tra il proprio ammontare di debito e il prodotto interno lordo (P.I.L.).

L art. 28 della Legge 448/98 prevedeva la riduzione del rapporto tra il proprio ammontare di debito e il prodotto interno lordo (P.I.L.). COMUNE DI MALNATE Provincia di Varese PATTO DI STABILITA Il patto di stabilità interno, istituito con l art. 28 della Legge n. 448/98, ha esteso agli Enti Locali, in applicazione del federalismo fiscale,

Dettagli

L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres.

L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres. L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres. Regolamento per la determinazione dei criteri e delle modalità per il concorso delle

Dettagli

Schema di Dlgs in materia di federalismo fiscale municipale. A cura dell Ufficio fisco e politiche di bilancio Spi - Cgil nazionale

Schema di Dlgs in materia di federalismo fiscale municipale. A cura dell Ufficio fisco e politiche di bilancio Spi - Cgil nazionale Schema di Dlgs in materia di federalismo fiscale municipale A cura dell Ufficio fisco e politiche di bilancio Spi - Cgil nazionale Art. 1 devoluzione ai comuni della fiscalità immobiliare In attuazione

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL MOLISE

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL MOLISE UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL MOLISE FONDO TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO E PERSONALE ELEVATE PROFESSIONALITA ANNO 2015 1. FONDO PER IL TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO

Dettagli

COMUNE DI CORCIANO. Provincia di Perugia

COMUNE DI CORCIANO. Provincia di Perugia Oggetto: Parere del Responsabile dell Area Economico-Finanziaria ai sensi dell art. 153 del D.Lgs 267/2000. Bilancio di previsione anno 2014. Bilancio Pluriennale 2014/2016. Il sottoscritto Stefano Baldoni,

Dettagli

XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO

XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO XX COMUNITA MONTANA DEI MONTI SABINI - 02037 POGGIO MOIANO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO FINANZIARIO ANNO 2014 RELAZIONE DELL ORGANO ESECUTIVO AL RENDICONTO DI GESTIONE 2014 Articolo 231

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2015 e Pluriennale 2015/2017 SOMMARIO

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2015 e Pluriennale 2015/2017 SOMMARIO Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2015 e Pluriennale 2015/2017 Preambolo SOMMARIO Art. 1 Art. 2 - Bilancio annuale - Bilancio pluriennale Art. 3 - Allegati ex art.

Dettagli

Città di Fabriano CONSIGLIO COMUNALE

Città di Fabriano CONSIGLIO COMUNALE ( 174 20/11/2012) Oggetto: VARIAZIONE AL BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2012 - ASSESTAMENTO GENERALE DI BILANCIO Premesso: IL - che con iberazione Consiglio Comunale n. 56 26/07/2012

Dettagli

PRIME VALUTAZIONI SULLA DUE DILIGENCE DELLE PROVINCE E DELLE CITTA METROPOLITANE. Roma 5 agosto 2014 Conferenza Stato Città Autonomie Locali

PRIME VALUTAZIONI SULLA DUE DILIGENCE DELLE PROVINCE E DELLE CITTA METROPOLITANE. Roma 5 agosto 2014 Conferenza Stato Città Autonomie Locali PRIME VALUTAZIONI SULLA DUE DILIGENCE DELLE PROVINCE E DELLE CITTA METROPOLITANE Roma 5 agosto 2014 Conferenza Stato Città Autonomie Locali LA RILEVAZIONE DEI DATI L indagine sulla situazione finanziaria

Dettagli

COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno

COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno PATTO DI STABILITA COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno SETTORE RISORSE UMANE ECONOMICHE E STRUMENTALI PATTO DI STABILITA INTERNO ENTI LOCALI Legge n 244 del 24/12/2007 Legge Finanziaria

Dettagli

il medesimo art. 204, al comma 1, fissa la percentuale del limite di indebitamento degli enti locali al 10% a decorrere dall anno 2015;

il medesimo art. 204, al comma 1, fissa la percentuale del limite di indebitamento degli enti locali al 10% a decorrere dall anno 2015; PROPOSTA DI DELIBERAZIONE OGGETTO: Rinegoziazione dei prestiti concessi alle Province e alle Città Metropolitane dalla Cassa Depositi e Prestiti società per azioni, ai sensi dell art. 1, comma 430, della

Dettagli

DIVIETO DI COMPENSAZIONE DEI CREDITI IN PRESENZA DI RUOLI SCADUTI

DIVIETO DI COMPENSAZIONE DEI CREDITI IN PRESENZA DI RUOLI SCADUTI CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2011 DIVIETO DI COMPENSAZIONE DEI CREDITI IN PRESENZA DI RUOLI SCADUTI A decorrere dal 1 Gennaio 2011 sono entrate in vig ore nuove limitazioni per le compensazioni

Dettagli

DETERMINA N. 10 / 13 DEL 02/01/2013

DETERMINA N. 10 / 13 DEL 02/01/2013 COMUNE DI MONTOPOLI IN VAL D ARNO Via Francesco Guicciardini n 61-56020 - Montopoli in Val d'arno (PI) - ( 0571/44.98.11) SETTORE RAGIONERIA CODICE SERVIZIO RAGIONERIA DETERMINA N. 10 / 13 DEL 02/01/2013

Dettagli

ORDINE ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale del Lazio Roma, 31 marzo 2009 NOTA INTEGRATIVA E RELAZIONE SULLA GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2008

ORDINE ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale del Lazio Roma, 31 marzo 2009 NOTA INTEGRATIVA E RELAZIONE SULLA GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2008 Roma, 31 marzo 2009 NOTA INTEGRATIVA E RELAZIONE SULLA GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2008 PREMESSA Il Rendiconto Generale che viene presentato al dell Ordine degli Assistenti Sociali per l esercizio finanziario

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca D.M. N 74

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca D.M. N 74 Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della D.M. N 74 VISTO il Testo Unico delle leggi in materia di istruzione approvato con il Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modifiche

Dettagli

Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA

Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA ANNO 2015 BILANCIO DI PREVISIONE 2015 NOTA TECNICA Premessa Il D.Lgs. 118/2011 come modificato ed integrato

Dettagli

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 Il presente bilancio è stato redatto in linea con le indicazioni deliberate dal Consiglio e tiene conto delle disposizioni

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 54/2009 (Atti del Consiglio) Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2010 e pluriennale 2010 2012. *************** Approvata dal Consiglio

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SULLA VERIFICA DEGLI

RELAZIONE TECNICA SULLA VERIFICA DEGLI RELAZIONE TECNICA SULLA VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO ANNO 2012 Aosta, ottobre 2012 IL DIRIGENTE DELL AREA FINANZIARIA - D.ssa Valeria Zardo - PREMESSE L ordinamento finanziario e contabile degli

Dettagli

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF. CONFERMA ALIQUOTE ANNO 2014 30/04/2014 IL CONSIGLIO COMUNALE

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF. CONFERMA ALIQUOTE ANNO 2014 30/04/2014 IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERAZIONE N. 17 SEDUTA DEL OGGETTO ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF. CONFERMA ALIQUOTE ANNO 2014 30/04/2014 IL CONSIGLIO COMUNALE Richiamato l articolo 52, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 1997,

Dettagli

Allegato 1. Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78. Art.42.

Allegato 1. Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78. Art.42. Allegato 1 Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 Art.42. Reti di imprese 1. (soppresso dalla legge di conversione) 2. Alle imprese

Dettagli

Comune di Marano Vicentino. Estinzione anticipata di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti

Comune di Marano Vicentino. Estinzione anticipata di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti Comune di Marano Vicentino Estinzione anticipata di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti Il nostro programma sul bilancio Nel nostro Comune il bilancio presenta un forte indebitamento generato dalla

Dettagli

2) Articolo inserito con l.r. 58/2008, art. 2. 3) Articolo inserito con l.r. 58/2008, art. 3. 4) Lettera così sostituita con l.r. 44/2009, art. 2.

2) Articolo inserito con l.r. 58/2008, art. 2. 3) Articolo inserito con l.r. 58/2008, art. 3. 4) Lettera così sostituita con l.r. 44/2009, art. 2. 12 5.8.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 dell articolo 2, commi 60, 61 e 62, del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262 (Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria),

Dettagli

Direzione Finanza 2015 05387/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Finanza 2015 05387/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Finanza 2015 05387/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 61 approvata il 4 novembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 5.785.000,00

Dettagli

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e Pluriennale 2013/2015 SOMMARIO

Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e Pluriennale 2013/2015 SOMMARIO Proposta di Legge regionale Bilancio di previsione per l anno finanziario 2013 e Pluriennale 2013/2015 Preambolo SOMMARIO Art. 1 Art. 2 - Bilancio annuale - Bilancio pluriennale Art. 3 - Allegati ex art.

Dettagli

Atto del Sindaco Metropolitano

Atto del Sindaco Metropolitano Atto del Sindaco Metropolitano N.49 del 29/6/2015 Classifica: 004.03 Anno: 2015 (6227245) Oggetto ANNO 2015 - DETERMINAZIONE DELL'ALIQUOTA DELL'IMPOSTA SULLE ASSICURAZIONI CONTRO LA RESPONSABILITA' CIVILE

Dettagli

COMUNE DI GENZANO DI LUCANIA PROVINCIA DI POTENZA Copia Deliberazione del Commissario Straordinario (assunta con i poteri del Consiglio Comunale)

COMUNE DI GENZANO DI LUCANIA PROVINCIA DI POTENZA Copia Deliberazione del Commissario Straordinario (assunta con i poteri del Consiglio Comunale) COMUNE DI GENZANO DI LUCANIA PROVINCIA DI POTENZA Copia Deliberazione del Commissario Straordinario (assunta con i poteri del Consiglio Comunale) N. 31 del Reg. OGGETTO: TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E

Dettagli

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI CALTANISSETTA

PROVINCIA REGIONALE DI CALTANISSETTA PROVINCIA REGIONALE DI CALTANISSETTA DELIBERA COMMISSARIALE Seduta del 05 GIUGNO 2013 ORIGINALE n. 59 del Registro deliberazioni OGGETTO: Variazione dell aliquota dell imposta sulle assicurazioni contro

Dettagli

C.O.VE.VA.R. PARERE DEL REVISORE SULLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2015 E DOCUMENTI ALLEGATI IL REVISORE. Dr. Tino Candeli

C.O.VE.VA.R. PARERE DEL REVISORE SULLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2015 E DOCUMENTI ALLEGATI IL REVISORE. Dr. Tino Candeli C.O.VE.VA.R. Consorzio Obbligatorio Comuni del Vercellese e della Valsesia per la gestione dei rifiuti urbani della Provincia di Vercelli PARERE DEL REVISORE SULLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2015

Dettagli

COMUNE DI BARDONECCHIA

COMUNE DI BARDONECCHIA COMUNE DI BARDONECCHIA PROVINCIA DI TORINO DETERMINAZIONE SERVIZIO RAGIONERIA E TRIBUTI N. 21 DEL 01 MARZO 2013 OGGETTO: UTILIZZO PERSONALE ALTRA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AI SENSI ART.1 C. 557 DELLA L.

Dettagli

Novità in materia di Rimborsi IVA

Novità in materia di Rimborsi IVA Circolare 4 del 2 febbraio 2015 Novità in materia di Rimborsi IVA INDICE 1 Premessa...2 2 Ambito applicativo...2 3 Rimborsi di importo fino a 15.000,00 euro...3 4 Rimborsi di importo superiore a 15.000,00

Dettagli

Preventivo Economico Finanziario anno 2015

Preventivo Economico Finanziario anno 2015 Preventivo Economico Finanziario anno 2015 1 Risultato della gestione patrimoniale individuale 720.000 2 Dividendi e proventi assimilati: 250.000 a) da società strumentali b) da altre immobilizzazioni

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

RELAZIONE AL RENDICONTO GENERALE PER L ANNO 2010

RELAZIONE AL RENDICONTO GENERALE PER L ANNO 2010 Consorzio Interuniversitario per L Alta Formazione in Matematica Polo Scientifico - CNR Edificio F Via Madonna del Piano 50019 Sesto Fiorentino (FI) email: ciafm@fi.iac.cnr.it Codice Fiscale: 94114230488

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE 2012

BILANCIO DI PREVISIONE 2012 BILANCIO DI PREVISIONE 2012 RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO ALLEGATO D2 INDICE IL CONTENUTO DEL BILANCIO 3 LE ENTRATE 3 LE ENTRATE TRIBUTARIE 3 Addizionale sui consumi di energia elettrica

Dettagli

Situazione indebitamento al 31.12.2009

Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 A cura del Servizio Credito dell Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Cagliari, Dicembre

Dettagli

RELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012. Il Revisore unico di ATERSIR

RELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012. Il Revisore unico di ATERSIR RELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012 Il Revisore unico di ATERSIR Preso in esame lo schema di rendiconto per l esercizio 2012 proposto dal Direttore dell AGENZIA composto e corredato dai seguenti

Dettagli

Direzione Finanza 2015 06779/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Finanza 2015 06779/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Finanza 2015 06779/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 86 approvata il 9 dicembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 688.990,96

Dettagli

CIRCOLARE N. 62 /E. Roma, 31 dicembre 2003. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso

CIRCOLARE N. 62 /E. Roma, 31 dicembre 2003. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso CIRCOLARE N. 62 /E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 31 dicembre 2003 Oggetto: Modificazioni delle disposizioni tributarie riguardanti i contratti assicurativi stipulati con imprese non

Dettagli

DECRETO LEGGE 8 APRILE 2013, n. 35

DECRETO LEGGE 8 APRILE 2013, n. 35 DECRETO LEGGE 8 APRILE 2013, n. 35 (pubblicato sulla G.U. n. 82 dell 8 aprile 2013) DISPOSIZIONI URGENTI PER IL PAGAMENTO DEI DEBITI SCADUTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, PER IL RIEQUILIBRIO FINANZIARIO

Dettagli

Come introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province

Come introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province Come introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province Il riaccertamento straordinario dei residui Il riaccertamento straordinario dei residui, previsto dall articolo 3 comma 7 e

Dettagli

2. Esercizi di contabilità finanziaria

2. Esercizi di contabilità finanziaria 2. Esercizi di contabilità finanziaria di Carmela Barbera e Silvia Rota La lettura del bilancio preventivo 1. Il caso del Comune di Avalonia Viene fornito un estratto semplificato del bilancio di previsione

Dettagli

CIRCOLARE A) IVA E IMPOSTE INDIRETTE SULLA LOCAZIONE

CIRCOLARE A) IVA E IMPOSTE INDIRETTE SULLA LOCAZIONE CIRCOLARE Padova, 1^ ottobre 2007 SPETT.LI CLIENTI LORO SEDI Oggetto: Locazione di immobili e altre problematiche fiscali. Con la presente Vi informiamo che è stata pubblicata la Legge 448/2006, che ha

Dettagli

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO RISOLUZIONE N.100/E Roma, 19 ottobre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Articolo 1, commi 280-283, della legge 27 dicembre 2006,

Dettagli

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione del Tribunale di Locri Relazione del Tesoriere CONSUNTIVO ANNO 2009 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione

Dettagli

Art. 1 (Bilancio di competenza - Stato di previsione dell'entrata e della spesa)

Art. 1 (Bilancio di competenza - Stato di previsione dell'entrata e della spesa) Legge regionale 27 aprile 2015, n. 13 Bilancio di previsione della Regione Calabria per l anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015 2017. (BURC n. 27 del 27 aprile 2015) Art. 1 (Bilancio di competenza

Dettagli

QUESITO DEBITO ESPRESSO IN VALUTA ESTERA

QUESITO DEBITO ESPRESSO IN VALUTA ESTERA QUESITO DEBITO ESPRESSO IN VALUTA ESTERA ATTENZIONE: la risposta ai quesiti è stata formulata attenendosi alle leggi vigenti all' epoca della richiesta. Pertanto si consiglia di verificare se da detta

Dettagli

COMUNE DI GIARDINELLO PROVINCIA DI PALERMO SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO

COMUNE DI GIARDINELLO PROVINCIA DI PALERMO SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO COMUNE DI GIARDINELLO PROVINCIA DI PALERMO SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO REPERTORIO GENERALE N.460 DEL 28.05.2013 DETERMINAZIONE N.255 DEL 28.05.2013 OGGETTO: determina a contrarre inerente l anticipazione

Dettagli

COMUNE DI BORGOSATOLLO Provincia di Brescia Il Ragioniere comunale

COMUNE DI BORGOSATOLLO Provincia di Brescia Il Ragioniere comunale 1- Risultato di esercizio. COMUNE DI BORGOSATOLLO Provincia di Brescia Il Ragioniere comunale Relazione al Rendiconto di gestione Esercizio 2012 La gestione economico-finanziaria dell anno 2012 si è conclusa

Dettagli

CONTABILITA GENERALE

CONTABILITA GENERALE CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 20 novembre 2010 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 F. Scritture relative all

Dettagli

COMUNE DI ALTOPASCIO

COMUNE DI ALTOPASCIO COMUNE DI ALTOPASCIO PROVINCIA DI LUCCA Criteri per il conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa ed il conferimento di incarichi

Dettagli

COMUNE DI VERGIATE (Provincia di Varese)

COMUNE DI VERGIATE (Provincia di Varese) COMUNE DI VERGIATE (Provincia di Varese) RELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012 L ORGANO DI REVISIONE Pasquale rag. Pizzi L ORGANO DI REVISIONE nella Sede Comunale, nel giorno 9 aprile 2013 ESAMINATI

Dettagli

VISTI i piani di erogazione e degli interventi predisposti dalle singole regioni allegati al presente decreto;

VISTI i piani di erogazione e degli interventi predisposti dalle singole regioni allegati al presente decreto; VISTO il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca (di seguito,

Dettagli

COMUNE DI GARAGUSO PROVINCIA DI MATERA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE RELATIVA AL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI TARI ANNO 2014

COMUNE DI GARAGUSO PROVINCIA DI MATERA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE RELATIVA AL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI TARI ANNO 2014 COMUNE DI GARAGUSO PROVINCIA DI MATERA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE RELATIVA AL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI TARI ANNO 2014 Ex art. 8 D.P.R. 27 Aprile 1999 n. 158 1 INDICE PREMESSA 1

Dettagli

Schema di decreto legislativo

Schema di decreto legislativo Schema di decreto legislativo Norme di attuazione dell art. 8 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'articolo 87 della Costituzione; Vista la legge costituzionale

Dettagli

Nota integrativa nel bilancio abbreviato

Nota integrativa nel bilancio abbreviato Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma

Dettagli

PROGRAMMA ANNUALE ANALISI DELLE FASI DI ACCERTAMENTO ED ENTRATA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE

PROGRAMMA ANNUALE ANALISI DELLE FASI DI ACCERTAMENTO ED ENTRATA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE PROGRAMMA ANNUALE ANALISI DELLE FASI DI ACCERTAMENTO ED ENTRATA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE IL PROGRAMMA ANNUALE, COME OGNI ALTRO DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA, SI DIVIDE STRUTTURALMENTE

Dettagli

Direzione Finanza 2015 06679/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Finanza 2015 06679/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Finanza 2015 06679/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 84 approvata il 3 dicembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 200.000,00

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO

REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO Adottato con Delibera del Consiglio Direttivo del 18/12/2013

Dettagli

Decorrenza dell ammortamento fissata al primo gennaio del terzo anno solare successivo a quello della data di perfezionamento;

Decorrenza dell ammortamento fissata al primo gennaio del terzo anno solare successivo a quello della data di perfezionamento; Direzione Finanza 2015 07074/024 Area Bilancio Ufficio Finanziamenti CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 91 approvata il 11 dicembre 2015 DETERMINAZIONE: MUTUO DI EURO 1.999.996,00

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

Direzione Regionale. il Comune di, con sede in, Via C.F., legalmente rappresentato da, nella sua qualità di, giusta delibera n. del.

Direzione Regionale. il Comune di, con sede in, Via C.F., legalmente rappresentato da, nella sua qualità di, giusta delibera n. del. TS/CS (SC) Direzione Regionale CONVENZIONE TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE E IL COMUNE DI PER IL PAGAMENTO DELLA TASSA/CANONE PER L OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE, DELLE SANZIONI E DEGLI INTERESSI

Dettagli

FORMAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2016 2018. a cura del Dipartimento Finanza Locale

FORMAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2016 2018. a cura del Dipartimento Finanza Locale FORMAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2016 2018 a cura del Dipartimento Finanza Locale Il disegno di legge di stabilità 2016 contiene le seguenti principali disposizioni concernenti gli enti locali: 1) Soppressione

Dettagli

Il Ministro dell Economia e delle Finanze

Il Ministro dell Economia e delle Finanze Il Ministro dell Economia e delle Finanze Visto l articolo 1, comma 91, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, il quale dispone, tra l altro, che, a decorrere dal periodo di imposta 2015, agli enti di previdenza

Dettagli

LA GIUNTA COMUNALE. premesso:

LA GIUNTA COMUNALE. premesso: LA GIUNTA COMUNALE premesso: - che, ai fini della tutela dell'unità economica della repubblica, le province e i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti concorrono alla realizzazione degli obiettivi

Dettagli

ENTRATE CORRENTI Di seguito si riportano le risorse e gli andamenti relativi alle Entrate correnti dell ultimo triennio.

ENTRATE CORRENTI Di seguito si riportano le risorse e gli andamenti relativi alle Entrate correnti dell ultimo triennio. 1 LE RISORSE ECONOMICO FINANZIARIE Obiettivi Riduzione indebitamento Ente. Mantenimento parametri Patto Stabilità. Miglioramento tempi di pagamento alle imprese e attivazione procedure di cui al D.L. 35/2013.

Dettagli

C O M U N E D I B E D U L I T A

C O M U N E D I B E D U L I T A NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015-2017 La nota integrativa al bilancio costituisce allegato obbligatorio al documento di programmazione e viene redatta in conformità alle prescrizioni del

Dettagli

AUTORITA' PORTUALE DI RAVENNA

AUTORITA' PORTUALE DI RAVENNA AUTORITA' PORTUALE DI RAVENNA Al Comitato Portuale Oggetto: Punto n. 3 all ordine del giorno del Comitato Portuale del 25/10/2007. Variazione al Bilancio Previsionale 2007. Si propone l approvazione della

Dettagli

Collegio IPASVI di Varese

Collegio IPASVI di Varese Collegio IPASVI di Varese Via Pasubio n. 26 21100 Varese Approvati rispettivamente dal Consiglio Direttivo il giorno 18 febbraio 2013 con atto deliberativo n 39 Assemblea ordinaria il giorno 15/03/2013

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL

Dettagli

La nuova Circolare CDP n. 1280 del 27 giugno 2013. Roadshow settembre-novembre 2013

La nuova Circolare CDP n. 1280 del 27 giugno 2013. Roadshow settembre-novembre 2013 La nuova Circolare CDP n. 1280 del 27 giugno 2013 Roadshow settembre-novembre 2013 1 Indice Pag. Scenario di riferimento Enti Locali 3 La nuova Circolare CDP n. 1280 4 Le nuove schede istruttorie 6 Cassa

Dettagli

ART. 1 (finalità ed ambito applicativo)

ART. 1 (finalità ed ambito applicativo) OGGETTO: Approvazione Regolamento recante disciplina per il conferimento di incarichi di collaborazione, di studio di ricerca, di consulenze, ovvero ogni altra tipologia di collaborazione autonoma, a soggetti

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>. Legge 1976028 Pagina 1 di 7 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

COMUNE DI ASSEMINI RELAZIONE D INIZIO MANDATO

COMUNE DI ASSEMINI RELAZIONE D INIZIO MANDATO COMUNE DI ASSEMINI (Provincia di Cagliari) RELAZIONE D INIZIO MANDATO Sindaco Mario Puddu Proclamazione 11 giugno 2013 (Art. 4-bis, D. Lgs. 06/09/2011 n. 149 e s.m.) Deliberazione della Giunta Comunale

Dettagli

COMUNE DI LUGNANO IN TEVERINA Provincia di Terni IL PASSAGGIO DA TARSU A TARES

COMUNE DI LUGNANO IN TEVERINA Provincia di Terni IL PASSAGGIO DA TARSU A TARES COMUNE DI LUGNANO IN TEVERINA Provincia di Terni IL PASSAGGIO DA TARSU A TARES 1 PRINCIPALI NOVITA Le principali novità della TARES (Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi) sono : 1. Copertura del

Dettagli

AUTORITA PORTUALE DI RAVENNA. Delibera n. 33 del Comitato Portuale del 22 novembre 2007

AUTORITA PORTUALE DI RAVENNA. Delibera n. 33 del Comitato Portuale del 22 novembre 2007 AUTORITA PORTUALE DI RAVENNA Delibera n. 33 del Comitato Portuale del 22 novembre 2007 Riesame e riaccertamento dei residui e proposta di variazione al bilancio previsionale per l esercizio finanziario

Dettagli

(iii) per adempiere alle obbligazioni di consegna delle azioni derivanti da programmi di distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, di opzioni su

(iii) per adempiere alle obbligazioni di consegna delle azioni derivanti da programmi di distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, di opzioni su MONCLER S.p.A. Sede sociale in Milano, Via Stendhal, n. 47 - capitale sociale euro 50.000.000,00 i.v. Registro delle Imprese di Milano, codice fiscale e partita IVA 04642290961 - REA n 1763158 Relazione

Dettagli

Acquisto Acquisto e ristrutturazione beni immobili

Acquisto Acquisto e ristrutturazione beni immobili Acquisto Acquisto e ristrutturazione beni immobili Documentazione 1 da produrre per l istruttoria di affidamento ai sensi della Circolare 1273 del 22 luglio 2008 e s.m.i. Domanda di prestito (Mod. EP001/prestito

Dettagli

CAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI

CAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI DISCIPLINA PER LA RIPARTIZIONE DELL INCENTIVO PER LA PROGETTAZIONE O PER LA REDAZIONE DI ATTI DI PIANIFICAZIONE EX. ART. 18 LEGGE 109/94 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI AGGIORNATO ALLA LEGGE 415/98 e s.m.i.

Dettagli

prof. avv. Paola ROSSI

prof. avv. Paola ROSSI NUOVI LIMITI ALLA COMPENSAZIONE IN PRESENZA DI DEBITI PER RUOLI SCADUTI prof. avv. Paola ROSSI Professore associato Università del Sannio Ricercatore area fiscale IRDCEC Diretta 15 novembre 2010 Diretta,

Dettagli