POLITECNICO DI TORINO. REGOLAMENTO DIDATTICO DI ATENEO PER I CORSI DI LAUREA ISTITUITI IN APPLICAZIONE DEL D.M. 509/99 (Regolamento sull'autonomia)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "POLITECNICO DI TORINO. REGOLAMENTO DIDATTICO DI ATENEO PER I CORSI DI LAUREA ISTITUITI IN APPLICAZIONE DEL D.M. 509/99 (Regolamento sull'autonomia)"

Transcript

1 POLITECNICO DI TORINO REGOLAMENTO DIDATTICO DI ATENEO PER I CORSI DI LAUREA ISTITUITI IN APPLICAZIONE DEL D.M. 509/99 (Regolamento sull'autonomia) Emanato con D.R. n 705/2001 del 26/9/2001 Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 1 di 79

2 TITOLO I - NORME GENERALI PER TUTTI I CORSI DI LAUREA Art. 1 Le strutture didattiche del Politecnico di Torino 1. Il Politecnico di Torino è costituito dalla Prima Facoltà di Architettura, dalla Seconda Facoltà di Architettura, dalla Prima Facoltà di Ingegneria, dalla Seconda Facoltà di Ingegneria con sede a Vercelli, dalla Terza Facoltà di Ingegneria (dell Informazione), dalla Scuola Politecnica di Economia ed Organizzazione. 2. Le Facoltà di Architettura hanno il fine di promuovere gli studi e la ricerca nel campo delle scienze dell'architettura; le Facoltà di Ingegneria e la Scuola Politecnica di Economia ed Organizzazione hanno il fine di promuovere gli studi e la ricerca nel campo delle scienze dell'ingegneria. 3. Le Facoltà e la Scuola Politecnica provvedono alla formazione di primo livello e al rilascio dei relativi Diplomi, secondo quanto previsto dagli Ordinamenti didattici universitari: a tal fine vengono svolti i corsi di laurea previsti nel presente Regolamento. 4. I corsi di laurea sono attivati da una Facoltà o dalla Scuola Politecnica in Economia ed Organizzazione, che ne assume la responsabilità per quanto riguarda i contenuti culturali, l organizzazione della didattica e la verifica dei risultati. 5. Con proprio regolamento, le Facoltà e la Scuola Politecnica determinano le modalità di costituzione dei Consigli di corso di studi ed i loro eventuali accorpamenti e ne individuano le competenze. 6. Nel seguito del presente regolamento, con l espressione strutture didattiche competenti si intendono quelle indicate nei commi precedenti. 7. Per ogni corso di laurea, dal momento dell attivazione è individuato un responsabile, anche nel caso non sia ancora possibile costituire il Consiglio di corso di studi; in questo caso, in assenza di diverse indicazioni contenute nel Regolamento di Facoltà, provvede il Preside o il Direttore della Scuola. Art. 2 - Settori scientifico-disciplinari L'insieme degli insegnamenti propri dei vari Corsi di Laurea del Politecnico è articolato nei settori scientificodisciplinari, come elencati nel DM 23 dicembre 1999, pubblicato sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 3 del 5 gennaio 2000, e nelle eventuali successive modificazioni. Art. 3 - Periodi didattici 1. Ogni anno accademico è articolato in periodi didattici, prevedendo almeno ventisei settimane all'anno di esclusiva attività didattica per gli studenti che hanno obbligo di frequenza. Il Consiglio di Facoltà può decidere che l'attività didattica relativa ad alcuni insegnamenti si svolga nell'arco di più periodi. 2. Ogni Facoltà può determinare l'articolazione dei periodi didattici in modo uniforme per l'intera Facoltà. 3. Al termine di ogni periodo è previsto un periodo di valutazione finale degli allievi; al termine dell'attività didattica è previsto un periodo di valutazione finale degli allievi da svolgersi in parte prima e in parte dopo le vacanze estive. Art. 4 - Regolamenti didattici dei corsi di studio 1. Per ogni corso di studio è approvato un regolamento didattico. 2. Il regolamento didattico del corso di studio determina, nel rispetto della libertà di insegnamento e di quanto stabilito nello Statuto, nel presente regolamento ed eventualmente nel regolamento di Facoltà: a) l'elenco degli insegnamenti attivabili, con l'indicazione dei settori scientifico-disciplinari di riferimento e delle altre attività formative; b) gli obiettivi specifici, i crediti didattici e le eventuali propedeuticità di ogni attività formativa; c) i curricula offerti agli studenti e le regole di presentazione, ove previsto, delle scelte individuali degli studenti; d) la tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto degli studenti; e) le disposizioni sugli eventuali obblighi e le modalità di frequenza anche in riferimento alla diversa condizione degli studenti a tempo pieno o a tempo parziale, nel rispetto di quanto previsto al riguardo nel regolamento Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 2 di 79

3 studenti dell'ateneo; f) le forme di verifica di crediti acquisiti e le prove integrative di esami sostenuti su singoli insegnamenti qualora ne siano obsoleti i contenuti culturali e professionali, nel rispetto di quanto eventualmente previsto al riguardo nel regolamento didattico di facoltà 3. I regolamenti didattici dei corsi di studio o di loro eventuali accorpamenti ai sensi dell'art.1 sono deliberati dal competente consiglio a maggioranza dei componenti e comunque sottoposti all'approvazione dei consigli delle facoltà di afferenza. In caso di persistente inadempienza, la decisione è rimessa al senato accademico. Art. 5 - Manifesto degli studi 1. Prima dell inizio di ogni anno accademico le singole Facoltà e la Scuola Politecnica pubblicano il Manifesto degli studi, che definisce, nel rispetto del presente regolamento e del regolamento proprio di ogni corso di laurea: a) il piano di studi di ogni corso di laurea attivato dalla Facoltà; b) gli insegnamenti che saranno attivati; c) le attività di laboratorio, esercitazioni, stage; d) i crediti assegnati ai diversi insegnamenti e alle attività previste; e) le eventuali priorità che lo studente dovrà rispettare nella frequenza a corsi e laboratori e nel superamento dei relativi esami; f) il calendario delle lezioni e degli esami. Art. 6 Ammissione agli studi 1. Costituiscono titoli di ammissione ai Corsi di studio del Politecnico quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. 2. Presso il Politecnico di Torino si iscrivono studenti a tempo pieno e studenti a tempo parziale; per le due tipologie di studente sono previsti diversi diritti e doveri, definiti nel Regolamento Studenti del Politecnico di Torino. L'iscrizione avviene per anno accademico o per periodo didattico, senza ulteriori specificazioni. 3. Presso il Politecnico di Torino si iscrivono studenti che seguono percorsi di studio finalizzati al conseguimento di un titolo accademico previsto dagli ordinamenti nazionali e studenti che seguono altri percorsi di studio autonomamente attivati dal Politecnico con finalità di formazione permanente o aggiornamento. Questi corsi non portano al conseguimento di un titolo; della frequenza e dell'esito degli esami è rilasciata una certificazione. Art. 7 - Accesso alle Facoltà di Architettura 1. Il numero degli ammessi all immatricolazione sarà deliberato annualmente dal Senato Accademico su proposta delle Facoltà motivata sulla base delle strutture e delle risorse disponibili, delle previsioni del mercato del lavoro, degli standards europei e secondo i criteri generali fissati dal Ministro dell'università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica come previsto dalla Legge 2 agosto 1999, n Art. 8 - Requisiti per l'accesso alle Facoltà di Architettura 1. Per l accesso a tutti i corsi delle Facoltà di Architettura, sono richiesti ai candidati le conoscenze di seguito indicate, salvo eventuali successive diverse indicazioni contenute nei Decreti Ministeriali relativi all accesso ai predetti corsi. 2. Conoscenze di Storia Criteri di periodizzazione storica (cronologia dell'età antica, alto e basso medioevo, rinascenza, età moderna, età contemporanea). Organizzazione politica ed economica sociale; periodizzazione (Impero romano, Oriente/Occidente, Comuni, Signorie, Stati nazionali, Regimi nazionali, Repubbliche, Rivoluzione francese, Impero Napoleonico, Rivoluzione industriale, Restaurazione, il "48" e la borghesia, grande industria e capitalismo, il novecento e gli stati moderni). Principali fenomeni culturali dell'età moderna/contemporanea (Illuminismo, Positivismo, Socialismo). Fondamenti di storia dell'arte e concetti generali delle espressioni artistiche e visive, dei diversi periodi storici (Antichità classica, Medioevo, Rinascimento, Barocco, Neoclassicismo, movimenti moderni e contemporanei) con particolare attenzione agli aspetti della storia dell'architettura e della città. 3. Conoscenze di Matematica I numeri interi, razionali, irrazionali e reali. Radicali e potenze ad esponente razionale e loro proprietà, Concetto di progressione aritmetica; media aritmetica e media geometrica. Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 3 di 79

4 Calcolo algebrico: operazioni di somma, differenza e prodotto di espressioni algebriche; scomposizione e semplificazione di espressioni algebriche. Equazioni e disequazioni di primo grado, equazioni di secondo grado, equazioni e disequazioni fratte di primo grado, sistemi di equazioni di primo grado in due variabili. Logaritmi e loro proprietà, risoluzione di semplici equazioni logaritmiche ed esponenziali. Elementi essenziali di trigonometria: definizione di seno, coseno e tangente di un angolo; identità trigonometrica fondamentale; risoluzioni di semplici equazioni trigonometriche. 4. Conoscenze di Fisica Meccanica: grandezze scalari e vettoriali, concetto di misura di una grandezza fisica e di sistema di unità di misura; definizione delle grandezze fisiche fondamentali (spostamento, velocità, accelerazione, massa, quantità di moto, forza, peso, lavoro e potenza); legge di inerzia, legge di Newton e principio di azione e reazione. Termodinamica: concetti di temperatura, calore, colore specifico, dilatazione dei corpi ed equazione di stato dei gas perfetti; nozioni elementari su principi della termodinamica. 5. Conoscenze di Disegno e Rappresentazione: Elementi essenziali di geometria euclidea piana e solida: proprietà delle rette dei triangoli, dei poligoni regolari, dei solidi, coni e cilindri. Nozioni di disegno tecnico, simbologia grafica, norme UNI, scale di rappresentazione, strumenti per il disegno, rappresentazione dei poligoni e dei solidi. Elementi di Geometria descrittiva: doppia proiezione ortogonale, prospettiva, assonometria. Lettura dei disegni: capacità di associare un disegno all'oggetto rappresentato, lettura di cartografie e mappe, il disegno del territorio, percezione visiva. Art. 9 - Accesso alle Facoltà di Ingegneria e alla Scuola Politecnica in Economia ed Organizzazione 1. Le procedure per l immatricolazione saranno deliberate annualmente dal Senato Accademico su proposta delle Facoltà, che definiranno annualmente le modalità di verifiche attitudinali; non è prevista una limitazione numerica, ad eccezione del corso di laurea in Ingegneria dell'autoveicolo come indicato e del Corso di Laurea in Matematica per le Scienze dell'ingegneria. Art Requisiti per l'accesso alle Facoltà di Ingegneria e alla Scuola Politecnica in Economia ed Organizzazione 1. Per l accesso a tutti i corsi delle Facoltà di Ingegneria e della Scuola Politecnica in Economia ed Organizzazione, sono richiesti ai candidati le conoscenze di seguito indicate. 2. Conoscenze di Matematica Aritmetica ed algebra. Proprietà e operazioni sui numeri (interi, razionali, reali). Valore assoluto. Potenze e radici. Logaritmi ed esponenziali. Calcolo letterale. Polinomi (operazioni, decomposizione in fattori). Equazioni e disequazioni algebriche di primo e secondo grado o ad esse riducibili. Sistemi di equazioni di primo grado. Equazioni e disequazioni razionali fratte e con radicali. Geometria. Segmenti ed angoli; loro misura e proprietà. Rette e piani. Luoghi geometrici notevoli. Proprietà delle principali figure geometriche piane (triangoli, circonferenze, cerchi, poligoni regolari, ecc.) e relative lunghezze ed aree. Proprietà delle principali figure geometriche solide (sfere, coni, cilindri, prismi, parallelepipedi, piramidi, ecc.) e relativi volumi ed aree della superficie. Geometria analitica e funzioni numeriche. Coordinate cartesiane. Il concetto di funzione. Equazioni di rette e di semplici luoghi geometrici (circonferenze, ellissi, parabole, ecc.). Grafici e proprietà delle funzioni elementari (potenze, logaritmi, esponenziali, ecc.). Calcoli con l uso dei logaritmi. Equazioni e disequazioni logaritmiche ed esponenziali. Trigonometria. Grafici e proprietà delle funzioni seno, coseno e tangente. Le principali formule trigonometriche (addizione, sottrazione, duplicazione, bisezione). Equazioni e disequazioni trigonometriche. Relazioni fra elementi di un triangolo. 3. Conoscenze di Fisica e Chimica Meccanica. Si presuppone la conoscenza delle grandezze scalari e vettoriali, del concetto di misura di una grandezza fisica e di sistema di unità di misura; la definizione di grandezze fisiche fondamentali (spostamento, velocità, accelerazione, massa, quantità di moto, forza, peso, lavoro e potenza); la conoscenza della legge d inerzia, della legge di Newton e del principio di azione e reazione. Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 4 di 79

5 Termodinamica. Si danno per noti i concetti di temperatura, calore, calore specifico, dilatazione dei corpi e l equazione di stato dei gas perfetti. Sono richieste nozioni elementari sui principi della termodinamica. Elettromagnetismo. Si presuppone la conoscenza di nozioni elementari d elettrostatica (legge di Coulomb, campo elettrostatico e condensatori) e di magnetostatica (intensità di corrente, legge di Ohm e campo magnetostatico). Qualche nozione elementare è poi richiesta in merito alle radiazioni elettromagnetiche e alla loro propagazione. Struttura della materia. Si richiede una conoscenza qualitativa della struttura di atomi e molecole. In particolare si assumono note nozioni elementari sui costituenti dell atomo e sulla tavola periodica degli elementi. Inoltre si assume nota la distinzione tra composti formati da ioni e quelli costituiti da molecole e la conoscenza delle relative caratteristiche fisiche, in particolare dei composti più comuni esistenti in natura, quali l acqua e i costituenti dell atmosfera. Simbologia chimica. Si assume la conoscenza della simbologia chimica e si dà per conosciuto il significato delle formule e delle equazioni chimiche. Stechiometria. Deve essere noto il concetto di mole e devono essere note le sue applicazioni; si assume la capacità di svolgere semplici calcoli stechiometrici. Chimica organica. Deve essere nota la struttura dei più semplici composti del carbonio. Soluzioni. Deve essere nota la definizione di sistemi acido-base e di ph. Ossido-riduzione. Deve essere posseduto il concetto di ossidazione e di riduzione. Si assumono nozioni elementari sulle reazioni di combustione. Art Verifica dei requisiti per l'accesso 1. I candidati all'immatricolazione ad un corso di laurea del Politecnico di Torino devono sostenere una prova di accesso per la verifica dei requisiti. 2. Il SA, sentite le Facoltà e la Scuola, definisce annualmente le modalità e i tempi di svolgimento di una o più prove di accesso, per la verifica dei requisiti, nel rispetto del Decreto Ministeriale per l'accesso ai corsi a numero programmato nazionalmente, nonché eventualmente i casi nei quali la carriera scolastica dello studente che vi accede fornisce elementi sufficienti per considerarne adeguata la preparazione iniziale. 3. Tutte le norme relative all'accesso e alle verifiche iniziali sono rese pubbliche entro il 30 giugno, con la pubblicazione di una Guida all'immatricolazione per il successivo anno accademico. 4. Il Politecnico di Torino organizza, in collaborazione con istituti di istruzione secondaria superiore, attività formative finalizzate a garantire il possesso dei requisiti; le attività sono organizzate, di norma, con riferimento ad una pluralità di corsi di laurea. 5. Gli studenti che hanno seguito con profitto tali attività possono essere esentati dalla prova di accesso per i corsi di studio che non prevedono programmazione dei posti disponibili. Art Attività formative finalizzate all'annullamento dei debiti formativi 1. Qualora la verifica della preparazione iniziale dei candidati all'immatricolazione non risulti positiva, vengono indicati agli studenti specifici obblighi formativi aggiuntivi, da soddisfare comunque entro il primo anno di corso secondo modalità definite annualmente nel Manifesto degli studi da parte delle strutture didattiche competenti; vengono altresì indicate le modalità di verifica relative a tali obblighi. 2. Per l'assolvimento degli obblighi formativi aggiuntivi devono essere offerte apposite attività didattiche. 3. Tali obblighi formativi aggiuntivi sono assegnati anche agli studenti dei corsi di laurea ad accesso programmato che siano stati ammessi ai corsi con una votazione inferiore ad una prefissata votazione minima. 4. Gli studenti che al termine del primo anno non hanno soddisfatto gli obblighi formativi aggiuntivi conseguenti alla non positiva verifica della preparazione iniziale, con le modalità definite da ogni singola Facoltà, non possono essere iscritti nella stessa Facoltà l anno accademico successivo. Art Programmazione, coordinamento e verifica delle attività formative 1. Ciascun Regolamento di facoltà determina modalità e termini con cui il proprio Consiglio programma, comunque non oltre il 31 maggio, sulla base delle indicazioni e delle proposte dei Consigli didattici dei corsi di studio, le attività didattiche relative al successivo anno accademico. 2. Ai fini della programmazione i Consigli di facoltà provvederanno annualmente alla attribuzione dei compiti Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 5 di 79

6 didattici ed organizzativi ai professori e ricercatori secondo criteri di funzionalità, competenza ed equilibrata suddivisione dei carichi, assicurando il coordinamento generale delle attività didattiche di pertinenza della Facoltà. 3. Per il pieno raggiungimento degli obiettivi formativi del corso di studio, il consiglio competente, nel rispetto della libertà di insegnamento, coordina i programmi degli insegnamenti e delle altre attività didattiche, promuove il coordinamento dei docenti nella relativa conduzione e valuta i risultati delle attività stesse. 4. I regolamenti didattici dei corsi di studio o delle facoltà prevedono le modalità per la sostituzione di insegnamenti impartiti nel corso di studi con insegnamenti svolti in altri corsi anche di università estere, nonché le modalità di raccordo dei curricula seguiti presso altri corsi di studio, anche di diverso livello, con i piani di studio del corso. Art Attribuzione dei compiti didattici ai docenti 1. L attribuzione dei compiti didattici annuali ai professori ed ai ricercatori, ivi comprese le attività didattiche integrative, di orientamento e di tutorato, compete ai Consigli di facoltà, che vi provvedono nell ambito dei loro compiti di programmazione, anche sulla base delle indicazioni delle strutture didattiche dei corsi di studio, nell ottica di una valutazione delle competenze individuali e di un equa ripartizione del carico didattico complessivo. 2. I professori e i ricercatori sono tenuti ad assicurare annualmente, nell ambito degli obiettivi e delle forme di coordinamento esercitate ai sensi del comma precedente, lo svolgimento di lezioni, esercitazioni e seminari, forme di didattica individuale e guidata, attività di orientamento e di tutorato, partecipazione alle commissioni per le valutazioni di profitto e per il conferimento dei titoli di studio, garantendo costante disponibilità al rapporto con gli studenti ed assolvendo ogni altra attività disciplinata nel presente Regolamento e nei regolamenti delle singole strutture. 3. I professori e i ricercatori sono tenuti a svolgere personalmente le attività didattiche frontali loro attribuite. Se, per ragioni di salute o di ufficio o per altro legittimo impedimento, il professore o il ricercatore non può momentaneamente assolvere i compiti di cui sopra, questi devono essere assolti da altro docente o rinviati. In quest ultimo caso la struttura didattica competente deve provvedere affinché ne sia data tempestiva comunicazione agli studenti. Se la durata dell assenza è superiore ad una settimana, il docente deve informare il Preside di facoltà. 4. I professori e i ricercatori sono tenuti a certificare la propria attività didattica annotando su un apposito registro gli argomenti trattati e gli orari di svolgimento, specificando i giorni e gli orari di effettiva presenza per il ricevimento degli studenti e per la partecipazione alle commissioni per le valutazioni di profitto e per il conferimento dei titoli di studio. Nel medesimo registro il docente certifica altresì lo svolgimento dei compiti organizzativi attribuitigli dalle facoltà e l eventuale impegno derivante dalla partecipazione agli organi di governo dell Ateneo. 5. Il registro deve essere mantenuto costantemente aggiornato ed esibito ad ogni richiesta del Presidente del corso di studio, del Preside della facoltà di appartenenza o del Rettore. Il registro, firmato dal docente, viene consegnato al Preside della facoltà di appartenenza al termine dell anno accademico. Art Riconoscimento dei Crediti formativi universitari (CFU) 1. Al credito formativo universitario, corrispondono 25 ore di lavoro dello studente, salvo diverse successive disposizioni indicate dai decreti ministeriali. 2. I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell esame, secondo quanto indicato nell'art. 17 o di altra forma di verifica del profitto, se diversamente previsto nel regolamento didattico del corso di studio. 3. Al Consiglio della struttura didattica che accoglie lo studente, compete il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti in altro corso di studio, sia esso del Politecnico di Torino o di altra università, anche estera. 4. Al Consiglio della struttura didattica che accoglie lo studente, compete anche il riconoscimento, quale credito formativo, di conoscenze e abilità professionali, certificate ai sensi della normativa vigente, e di altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso il Politecnico di Torino. 5. La struttura didattica competente pubblicizza i criteri e le procedure con i quali esso intende effettuare i riconoscimenti. 6. Per coloro che hanno conseguito il Diploma Universitario presso il Politecnico di Torino secondo il previgente ordinamento, le strutture didattiche definiscono il debito formativo da colmare per il conseguimento della laurea, entro i seguenti limiti: - nel caso di Diplomi Campus e Campus-like, omologhi alla laurea, tra 10 e 15 crediti; - nel caso di diplomi non Campus, omologhi alla laurea, tra 15 e 30 crediti; - nel caso di diplomi non omologhi, ma affini, tra 30 e 60 crediti; Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 6 di 79

7 - nel caso di diplomi non affini ogni percorso formativo verrà esaminato singolarmente dalla Struttura Didattica competente. Art Attività di orientamento e tutorato 1. Al fine di rendere matura e consapevole la scelta per gli studi universitari, prevenire la dispersione ed il ritardo negli studi e favorire l'inserimento nel mondo del lavoro, è istituito un servizio di Ateneo per il coordinamento delle attività di orientamento e tutorato. 2. Le attività e le iniziative sono organizzate dal servizio di ateneo di concerto con le strutture didattiche, anche in collaborazione con le altre strutture universitarie eventualmente interessate. 3. Per la realizzazione di specifiche iniziative il servizio potrà farsi promotore di accordi o convenzioni con Enti esterni, pubblici o privati, in particolare con Uffici scolastici e Istituti di Istruzione Superiore. 4. Le attività di orientamento e tutorato rientrano nell attività istituzionale dei docenti e sono disciplinate dai Consigli didattici. 5. Ai fini dell attuazione di quanto previsto nei commi precedenti, nonché per garantire la piena valorizzazione delle capacità individuali, le facoltà istituiscono, per ogni struttura didattica competente, un servizio di tutorato per l assistenza ed il sostegno degli studenti. Le attività di tutorato si svolgono anche in collaborazione con eventuali iniziative delle rappresentanze e delle organizzazioni studentesche. Art Esami di profitto 1. Le strutture didattiche competenti deliberano sulla composizione delle Commissioni di esame per i singoli insegnamenti. 2. Le Commissioni degli esami di profitto sono composte da almeno due membri dei quali uno, che presiede la Commissione, è il professore titolare o incaricato dell insegnamento per l anno accademico in corso e l'altro è un professore di ruolo o un ricercatore dello stesso settore scientifico-disciplinare o di settore affine, oppure un cultore della materia. In caso di necessità il Preside o il Direttore di Scuola può nominare un Presidente di Commissione diverso dal titolare dell'insegnamento. 3. La Commissione degli esami di profitto dei corsi integrati comprende i diversi professori ufficiali e accerta il profitto nei singoli moduli. 4. Le Commissioni dispongono di trenta punti per la valutazione del profitto per i singoli insegnamenti e possono concedere la lode all'unanimità. Art Conoscenza della Lingua straniera 1. Tutti i corsi di laurea del Politecnico devono prevedere l'acquisizione di almeno 5 crediti per la conoscenza della lingua inglese, la cui acquisizione deve essere certificata con il conseguimento del Preliminary English Text al livello "pass with merit". 2. Il Politecnico organizza i corsi di lingua inglese e le prove finali finalizzate al conseguimento di tale certificazione. 3. Qualora lo studente sia in possesso o acquisisca altra certificazione internazionalmente riconosciuta, il consiglio del corso di studi valuterà se essa è da ritenere almeno equivalente al certificato di cui al comma 1; in tal caso esso comporterà l'acquisizione dei 5 crediti previsti. 4. L'ordinamento didattico potrà prevedere l'acquisizione di un numero più elevato di crediti per la conoscenza della lingua straniera, qualora sia richiesto il raggiungimento di una certificazione di livello superiore per la lingua inglese o la conoscenza di una seconda lingua dell'unione Europea; queste eventuali determinazioni sono contenute nel regolamento didattico del struttura didattica competente. Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 7 di 79

8 Art Esame finale 1. Per essere ammesso all'esame finale per il conseguimento del titolo lo studente deve aver superato gli esami di tutti gli insegnamenti previsti per il corso di studi cui è iscritto. 2. L'esame finale consiste nella discussione pubblica di una tesi o di una prova di sintesi scritta. In ogni caso la valutazione del candidato avviene integrando le risultanze dell'intera carriera scolastica con il giudizio sull'esame finale. 3. Le strutture didattiche competenti deliberano sulla composizione delle Commissioni che conferiscono il titolo accademico e sui criteri orientativi per la valutazione combinata delle prove finali e dell'intero curriculum degli studi ai fini della determinazione del voto finale. 4. Le Commissioni sono composte da almeno sette e da non più di undici membri, compreso il Presidente. La maggioranza dei membri è costituita da professori ufficiali o da ricercatori confermati. Le Commissioni dispongono di centodieci punti; la lode può essere concessa soltanto all'unanimità qualora il voto finale sia centodieci, e la dignità di stampa per la tesi può essere concessa soltanto all'unanimità qualora il voto finale sia centodieci e lode. Art Certificato supplementare al diploma 1. Il Politecnico di Torino rilascia, come supplemento al diploma relativo al titolo accademico, un certificato che riporta, secondo modelli conformi a quelli adottati dai Paesi europei, le principali indicazioni relative al curriculum specifico seguito dallo studente per conseguire il titolo. Art La Struttura di consultazione del sistema socio-economico 1. A livello di Ateneo è istituita la Consulta Politecnico-sistema socio-economico sulla formazione, con la finalità precipua di definire gli orientamenti generali del processo di consultazione, recepire il feed-back delle valutazioni che emergeranno dai livelli di consultazione più specifici portando a sintesi le considerazioni espresse da questi ultimi. 2. Presso le singole Facoltà o Scuole è costituito un Comitato di Consultazione con lo scopo di cogliere appieno nella specificità tematica o locale l obiettivo di integrazione della formazione nel processo di evoluzione del mercato del lavoro. Le Facoltà o Scuole possono autonomamente decidere di costituire più comitati a livello di strutture didattiche, singole o aggregate per competenze settoriali o territoriali. Ogni corso di studi deve comunque rientrare nella competenza di un Comitato di Consultazione sia esso settoriale o territoriale. 3. Con le stesse modalità di costituzione dei Comitati di Consultazione, a loro integrazione e supporto, può essere costituito il Club delle imprese quale insieme di soggetti che a vario titolo collaborano o costituiscono riferimento per l attività di formazione in uno specifico settore o in una specifica collocazione territoriale. Art Procedure di verifica e controllo 1. L attribuzione dei crediti formativi ai singoli moduli di insegnamento è data dalla struttura didattica cui il corso afferisce; almeno ogni due anni la struttura stessa, avvalendosi di commissioni composte in modo paritetico da docenti e studenti, deve verificare la coerenza dei crediti assegnati con gli obiettivi formativi e con il lavoro richiesto allo studente, secondo quanto previsto dal DM 509/ Il Comitato Paritetico per la Didattica sovrintende all applicazione della verifica di cui al comma precedente da parte delle strutture didattiche competenti e assicura il coinvolgimento degli studenti nel processo valutativo, riferendo al Senato Accademico. 3. Le strutture di consultazione indicate nell'art. 21 si esprimono periodicamente sia sul processo sia sul prodotto per ognuno dei singoli corsi di laurea attivati. 4. I Consigli didattici procedono ad una valutazione annuale della qualità e dell organizzazione dell attività didattica; di esse si avvale il CPD per la stesura della relazione annuale sulla didattica, da presentare a norma dell'art dello Statuto, che terrà conto anche dei risultati dei questionari predisposti e compilati dagli studenti sui corsi frequentati. Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 8 di 79

9 5. Il Senato Accademico, anche sulla base delle relazioni del Nucleo di valutazione di cui all art. 8.1 dello Statuto, assume le iniziative necessarie ad adeguare nel tempo l offerta didattica dell Ateneo, tenendo conto dell evoluzione scientifica e tecnologica, nonché delle esigenze economiche e sociali delle realtà territoriali di riferimento. 6. Ai fini di cui al comma precedente, almeno ogni tre anni, il Senato Accademico, acquisito il parere della Consulta di cui all'art. 21 prende in esame il quadro complessivo dell offerta didattica, per le conseguenti determinazioni. Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 9 di 79

10 TITOLO II - PRIMA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA Art Corso di laurea in Architettura Sede: Torino Denominazione del corso: Corso di laurea in Architettura Classe: allegato n. 4 Denominazione della classe: Scienze dell'architettura e dell'ingegneria Edile Obiettivi formativi specifici: Il corso di laurea in Architettura ha per fine la formazione di una figura professionale in grado di conoscere e comprendere le opere di architettura sia nei loro aspetti logico-formali, compositivi, tipologico-distributivi, costruttivi e tecnologici che nelle loro relazioni con il contesto storico, fisico e ambientale. Il laureato che si intende formare concorre e collabora alle attività di programmazione e attuazione degli interventi di organizzazione e trasformazione dell ambiente costruito sia storico che nuovo, ha competenze specifiche riguardanti le attività connesse con la progettazione architettonica ed urbanistica nei diversi ambiti e alle diverse scale di applicazione ed è in grado di esercitare tali competenze sul territorio europeo presso enti istituzionali, aziende pubbliche e private, società di ingegneria, industrie di settore, imprese di costruzione, oltre che nella libera professione e nelle attività di consulenza. Il modello formativo è incentrato sull esercizio del progetto nei suoi vari aspetti e sulla integrazione nel progetto dei contributi disciplinari specifici a carattere sia umanistico che tecnico. Il corso di laurea intende incrementare le proprie relazioni con i centri di formazione nazionali, accademici e non, e con gli atenei europei al fine di partecipare alla costituzione ed al funzionamento di reti formative coerenti con il progetto formativo. Caratteristiche della prova finale: come indicate all art. 19, comma 2, del presente regolamento, ed eventualmente ulteriormente precisate nel regolamento specifico del corso di studio. Attività formative: ATTIVITÀ FORMATIVE A - Di base B - Caratterizzanti C - Affini o integrative AMBITI Formazione scientifica di base Formazione di base nella storia e nella rappres. Architettura e urbanistica Edilizia e ambiente Discipline dell'arch. e dell'ing. Cultura scientifica, umanistica, giuridica economica, socio-politica SETTORI SCIENTIFICO CFU MAT/03 - Geometria 2 MAT/05 - Analisi matematica ICAR/17 - Disegno 32 ICAR/18 - Storia dell architettura ICAR/12 Tecnologia dell architettura, 63 ICAR/14 Composizione architettonica e urbana, ICAR/19 - Restauro, ICAR/21 - Urbanistica ICAR/08 Scienza delle costruzioni, 38 ICAR/09 - Tecnica delle costruzioni, ICAR/22 - Estimo, ING-IND/11 - Fisica tecnica ambientale ICAR/13 - Disegno Industriale 2 IUS/10 - Diritto Amministrativo; L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione MAT/05 - Analisi matematica MAT/06 -Probabilità e statistica matematica MAT/07 - Fisica matematica MAT/09 - Ricerca operativa M-GGR/01 - Geografia SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese; SECS-P/07 Economia aziendale; SPS/07 Sociologia generale 16 MIN. MURST 27 D - A scelta dello studente 9 9 E - Per la prove finale e Prova finale 4 9 per la conoscenza della lingua straniera Lingua straniera 5 F - Altre Le attività formative (con esclusione di quelle indicate nella lettera E) comprendono le seguenti tipologie: lezioni, Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 10 di 79

11 Art Corso di laurea in Disegno Industriale Sede: Torino Denominazione del corso: Corso di laurea in Disegno Industriale Classe: allegato n. 42 Denominazione della classe: Disegno Industriale Obiettivi formativi specifici: Il corso di laurea in Disegno industriale ha per fine la formazione di una figura professionale in grado di partecipare all ideazione, alla produzione ed alla comunicazione di un prodotto o di un servizio. Il laureato che si intende formare opera direttamente e collabora alla produzione nei settori industriali del prodotto, della comunicazione, dei servizi e dei nuovi media, ha competenze specifiche riguardanti le attività connesse con la definizione e la realizzazione di un prodotto o di un servizio, nonché le tecniche di progettazione e realizzazione di interfacce comunicative di carattere visivo, multimediale e interattivo. Esso è in grado di esercitare tali competenze sul territorio europeo presso industrie manifatturiere, enti istituzionali, aziende pubbliche e private, oltre che nella libera professione e nelle attività di consulenza. Il laureato che si intende formare è caratterizzato da una solida preparazione di base riguardante gli aspetti metodologici e tecnico operativi della progettazione dell oggetto d uso, del componente edilizio o del servizio. Il modello formativo è incentrato sull esercizio del progetto nei suoi vari aspetti e sulla integrazione nel progetto dei contributi disciplinari utili per valutare la fattibilità del progetto in termini sia produttivi sia di penetrazione nel mercato. Il corso di laurea intende incrementare le proprie relazioni con i centri di formazione nazionali, accademici e non, e con gli atenei europei al fine di partecipare alla costituzione ed al funzionamento di reti tematiche. Caratteristiche della prova finale: come indicate all art. 19, comma 2, del presente regolamento, ed eventualmente ulteriormente precisate nel regolamento specifico del corso di studio. Attività formative: ATTIVITÀ FORMATIVE A - Di base B - Caratterizzanti C - Affini o integrative AMBITI Formazione scientifica di base Formazione tecnologica di base Formazione di base nella rappresentazione Formazione umanistica di base Design e comunicazioni multimediali Economia e diritto SETTORI SCIENTIFICO CFU CHIM/07 - Fondamenti chimici delle tecnologie 2 ICAR/08 - Scienza delle costruzioni 14 ING-IND/22 Scienza e tecnologia dei materiali ING-IND/11 - Fisica tecnica ambientale ICAR/17 Disegno 16 ICAR/18 Storia dell architettura 8 ICAR/13 Disegno industriale ICAR/12 - Tecnologia dell architettura ICAR/16 Architettura degli interni e allestimento ICAR/22 - Estimo ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale Tecnico ingegneristiche ING-IND/15 Disegno e metodi dell ingegneria industriale 4 Cultura scientifica, ICAR/08 Scienza delle costruzioni 10 ingegneristica e ICAR/14 Composizione architettonica e urbana architettonica ING-INF/01 - Elettronica ING-INF/04 Automatica Cultura umanistica, giuridica, economica e socio-politica IUS/01-Diritto privato IUS/04 Diritto commerciale IUS/14 Diritto dell unione europea M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi SECS-P/07 Economia aziendale SECS-P/013 Scienze merceologiche SECS-S/06 Metodi matematici dell economia e delle scienze attuariali e finanziarie MIN. MURST Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 11 di 79

12 D - A scelta dello studente 16 9 E - Per la prove finale e Prova finale 4 9 per la conoscenza della lingua straniera Lingua straniera 5 F - Altre Le attività formative (con esclusione di quelle indicate nella lettera E) comprendono le seguenti tipologie: lezioni, Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 12 di 79

13 TITOLO III - SECONDA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA Art Corso di Laurea in Architettura Sede: Torino, Mondovì Denominazione del corso: Corso di Laurea in Architettura Classe: allegato n. 4 Denominazione della classe: Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile Obiettivi formativi specifici: L obiettivo formativo del I livello del corso di studi in Architettura si salda con quello definito dal profilo ministeriale, precisandone tuttavia i significati e i termini operativi. Il principio base è quello di formare, da un lato, figure tecnico professionali caratterizzate da autonomie culturali e operative spendibili subito su un ampio e diramato mercato nazionale e internazionale del lavoro. I laureati del I livello possono svolgere attività professionale in diversi settori, concorrendo e collaborando alle attività di programmazione, progettazione e attuazione degli interventi di trasformazione dell ambiente costruito alle diverse scale; essi possono esercitare tali competenze presso enti, aziende pubbliche e private, società di ingegneria, industrie di settore e imprese di costruzioni. Possono inoltre - con autonoma professionalità - svolgere analisi storico-critiche, fisico-morfologiche ed energetiche, rilevamenti, attività diagnostiche e di cantiere, disegno assistito su aree, edifici o impianti anche a fini peritali, attività estimative e di controllo relative ai tempi e ai costi delle opere, indirizzando le loro competenze alla progettazione, alla direzione dei lavori e alla responsabilità della sicurezza, nonché all'analisi e alla formazione di strumenti urbanistici esecutivi. Nel corso di laurea di Mondovì viene posta particolare attenzione all ambiente fisico-territoriale secondo le sue diverse componenti progettuali, nelle quali sia riconoscibile un rapporto equilibrato tra ambiente costruito, ambiente fisiconaturale e paesaggio. La caratterizzazione va nella direzione di rispondere ad una domanda ormai consolidata, ma fortemente evolutiva sia sul piano del lavoro che su quello della ricerca, anche in sede europea. Questa domanda propone con urgenza la necessità di formare competenze professionali attente a fornire contributi qualificati e responsabili alla soluzione degli attuali problemi di squilibrio ambientale, tanto urbano quanto territoriale. La II Facoltà di Architettura, pertanto, in linea con gli obiettivi formativi, ha organizzato rispettivamente a Torino e a Mondovì due corsi di laurea in Architettura di I livello, che prevedono una solida base comune di discipline e di laboratori atta a garantire i profili formativi sopra indicati e che si differenziano per le specificità. Caratteristiche della prova finale: come indicate all art. 19, comma 2, del presente regolamento, ed eventualmente ulteriormente precisate nel regolamento specifico del corso di studio. Attività formative: Curriculum n. 1: SEDE DI TORINO Caratterizzazione: vedi obiettivi formativi ATTIVITÀ FORMATIVE A - Di base B - Caratterizzanti AMBITI Formazione scientifica di base Formazione di base nella storia e nella rappresentazione Architettura e urbanistica Edilizia e ambiente SETTORI SCIENTIFICO MAT/06 Probabilità e statistica matematica INF/01 - Informatica ICAR/17 - Disegno ICAR/18 Storia dell architettura ICAR/12 - Tecnologia dell architettura, ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana, ICAR/19 - Restauro, ICAR/20, - Tecnica e pianificazione urbanistica ICAR/21 - Urbanistica ICAR/06 Topografia e cartografia, ICAR/08 - Scienza delle costruzioni, ICAR/09 Tecnica delle costruzioni, ICAR/22 - Estimo, ING-IND/11 - Fisica tecnica ambientale CFU MIN. MURST Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 13 di 79

14 C Affini o integrative Discipline dell'architettura dell'ingegneria Cultura scientifica, umanistica, giuridica economica, socio-politica ICAR/03 - Ingegneria sanitaria-ambientale ICAR/04 - Strade ferrovie e aeroporti ICAR/05 - Trasporti MAT/03 - Geometria, MAT/05 Analisi matematica, MAT/07 Fisica matematica, M-GGR/02 Geografia economico-politica SPS/10 Sociologia dell ambiente e del territorio 3 18 D - A scelta dello studente 9 9 E - Per la prove finale e Prova finale 5 9 per la conoscenza Lingua straniera 5 della lingua straniera F Altre Ulteriori conoscenze 11 9 linguistiche, abilitative, informatiche e relazionali Le attività formative (con esclusione di quelle indicate nella lettera E) comprendono le seguenti tipologie: lezioni, 15 Curriculum n. 2: SEDE DI MONDOVI' Caratterizzazione: vedi obiettivi formativi ATTIVITÀ FORMATIVE A - Di base B - Caratterizzanti C - Affini o integrative AMBITI Formazione scientifica di base Formazione di base nella storia e nella rappresentazione Architettura e urbanistica Edilizia e ambiente Discipline dell'architettura dell'ingegneria Cultura scientifica, umanistica, giuridica economica, socio-politica SETTORI SCIENTIFICO GEO/02 Geologia stratificata e sedimentologica INF/01 - Informatica MAT/05 Analisi matematica, MAT/06 Probabilità e statistica matematica, MAT/07 Fisica matematica, ICAR/17 - Disegno, ICAR/18 - Storia dell architettura ICAR/12 - Tecnologia dell architettura, ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana, ICAR/15 Architettura del paesaggio, ICAR/19 - Restauro, ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbanistica ICAR/21 - Urbanistica - ICAR/06 Topografia e cartografia, ICAR/08 Scienza delle costruzioni, ICAR/09 Tecnica delle costruzioni, ICAR/22 - Estimo, ING-IND/11 - Fisica tecnica ambientale ICAR/03 - Ingegneria sanitaria-ambientale ICAR/04 - Strade ferrovie e aeroporti ICAR/05 - Trasporti BIO/03 - Botanica ambientale e applicata, MAT/03 - Geometria, MAT/05 Analisi matematica, MAT/07 Fisica matematica, SPS/10 Sociologia dell ambiente e del territorio CFU MIN. MURST D - A scelta dello studente 9 9 E - Per la prove finale e Prova finale 5 9 per la conoscenza Lingua straniera 5 della lingua straniera F Altre Ulteriori conoscenze 11 9 linguistiche, abilitative, informatiche e relazionali Le attività formative (con esclusione di quelle indicate nella lettera E) comprendono le seguenti tipologie: lezioni, 15 Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 14 di 79

15 Art Corso di Laurea in Pianificazione urbanistica, territoriale e ambientale Sede: Torino Denominazione del corso: Corso di Laurea in Pianificazione urbanistica, territoriale e ambientale Classe: allegato n. 7 Denominazione della classe: Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale Obiettivi formativi specifici: La laurea forma le competenza professionali spendibili, senza ulteriori studi o con l integrazione di un Master, nel mercato nazionale ed internazionale del lavoro, e fornisce la preparazione e le conoscenze di base per la prosecuzione degli studi nel Corso di Laurea specialistica omonimo. Il laureato potrà svolgere la propria attività presso enti istituzionali, gruppi, società o studi professionali, in forma di collaborazione, ovvero anche, nei casi o per gli aspetti di minor complessità, con autonoma professionalità, in particolare nei seguenti campi di attività: la produzione di piani urbanistici, territoriali, ambientali, paesistici o settoriali a varie scale e con crescente orientamento strategico; richiesta dalla complessificazione dei sistemi urbani e territoriali e incentivata dall evoluzione legislativa in corso a livello regionale e nazionale, dalle direttive europee a dagli obblighi internazionali: l analisi, la valutazione e la costruzione anche in forme negoziate o concertate di strategie, politiche, piani e progetti, di crescente importanza in relazione alle nuove attese che maturano nei contesti post-industriali, ai provvedimenti normativi e agli orientamenti emergenti a livello internazionale nei confronti di sostenibilità dello sviluppo, tutela degli spazi naturali, del paesaggio e del patrimonio culturale e miglioramento della qualità ambientale; la gestione e il controllo dei processi attuativi di progetti integrati di trasformazione e rigenerazione urbana, territoriale e ambientale di crescente complessità, che integrano azioni fisiche e azioni economiche, sociali e culturali, rientrano in programmi d investimento nazionali ed europei, e sollecitano il coinvolgimento e la partecipazione di un ampia gamma di attori sociali; - la cura, con funzioni di responsabilità, dei procedimenti tecnico-amministrativi per la realizzazione di programmi d'opere pubbliche, esplicitamente richiesta da recenti provvedimenti legislativi. In ogni caso, il corso fornirà ai laureati la capacità di svolgere tali attività con adeguata attenzione ai contesti fisici, ambientali, paesistici, storici, economici e socio-culturali nei quali le suddette attività si collocano. Caratteristiche della prova finale: come indicate all art. 19, comma 2, del presente regolamento, ed eventualmente ulteriormente precisate nel regolamento specifico del corso di studio. Attività formative: ATTIVITÀ FORMATIVE A - Di base B - Caratterizzanti AMBITI Matematica, informatica statistica e demografia Ecologia, geografia e geologia Rappresentazione Architettura e ingegneria Diritto, economia e sociologia SETTORI SCIENTIFICO ING-INF/05 Sistemi di elaborazione d. informazioni MAT/05 Analisi matematica MAT/06 - Probabilità e statistica matematica BIO/07 - Ecologia M-GGR/01 - Geografia, M-GGR/02 Geografia economico-politica, ICAR/06 Topografia e cartografia, ICAR/17 - Disegno ICAR/05 - Trasporti ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana ICAR/15 Architettura del paesaggio ICAR/18 - Storia dell architettura, ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbanistica, ICAR/21 - Urbanistica, ICAR/22 Estimo IUS/10 - Diritto Amministrativo, SECS-P/06 Economia applicata SPS/010 Sociologia dell ambiente e del territorio, CFU MIN. MURST Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 15 di 79

16 C Affini o integrative Cultura umanistica Cultura architettonica, ingegneristica e dell'ambiente M-STO/04 - Storia contemporanea 3 AGR/03 Agronomia e coltivazioni erbacee, AGR/08 Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali ICAR/03 Ingegneria sanitaria - ambientale, ICAR/12 - Tecnologia dell architettura, ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale, ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale MED/42 Igiene generale e applicata D - A scelta dello studente 19 9 E - Per la prove finale e Prova finale 9 9 per la conoscenza della lingua straniera Lingua straniera 5 F Altre Ulteriori conoscenze 10 9 linguistiche abilitative, tirocini, ecc Le attività formative (con esclusione di quelle indicate nella lettera E) comprendono le seguenti tipologie: lezioni, Art Corso di Laurea in Storia e Conservazione dei Beni architettonici e ambientali Sede: Torino Denominazione del corso: Corso di Laurea in Storia e Conservazione dei Beni architettonici e ambientali Classe: allegato n. 4 Denominazione della classe: Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile Obiettivi formativi specifici: La Laurea forma le figure professionali oggi richieste dai molteplici settori che intervengono nella conservazione, valorizzazione e gestione del patrimonio architettonico e ambientale secondo criteri di efficacia ed efficienza. I laureati acquisiscono la cultura di base e le capacità tecniche e organizzative necessarie per intervenire nei progetti e nelle azioni di conservazione, in particolare, nelle fasi della conoscenza (storica, morfologica, costruttiva, strutturale), del restauro, della rifunzionalizzazione e della gestione del bene culturale. Il corso risponde alle domande di professionalità espresse, da una parte, dalle imprese, dagli studi professionali, dalle istituzioni finanziarie non-profit che hanno compiti di promozione, di progettazione e di esecuzione degli interventi, dall altra, dagli enti pubblici che, oltre a esercitare compiti di controllo e tutela, svolgono attività di promozione, progettazione e valorizzazione e gestione del patrimonio architettonico e ambientale, anche tenuto conto delle prospettive di decentramento di competenze dei bb.cc.aa. dallo Stato agli Enti Locali (Regioni, Provincie e Comuni). Il laureato di I Livello deve essere in grado di utilizzare e controllare culturalmente metodi e strumenti di tipo multidisciplinare tecnologicamente avanzati, spendibili immediatamente dopo i tre anni nel mercato del lavoro e integrabili mediante Master di 1 livello. Egli può trovare collocazione anche autonoma sul mercato professionale, in quanto, fra l altro: - svolge le analisi storiche del costruito e del contesto; - organizza le informazioni archivistico-documentarie e le banche dati; - esegue il rilievo strumentale dei beni architettonici e ambientali; - rileva la consistenza del costruito e dello stato di degrado; - partecipa al processo progettuale e alla realizzazione della manutenzione e del restauro: - coadiuva nelle fasi costruttive a livello operativo di cantiere di restauro e di direzione lavori, anche con responsabilità dirette e compiti di construction management; - fa le analisi di prefattibilità normativa ed economica e opera, infine, nel facilities management (manutenzione, controllo di gestione, degli spazi e delle attività, etc.). Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 16 di 79

17 Caratteristiche della prova finale: come indicate all art. 19, comma 2, del presente regolamento, ed eventualmente ulteriormente precisate nel regolamento specifico del corso di studio. Attività formative: ATTIVITÀ FORMATIVE A - Di base B - Caratterizzanti C Affini o integrative AMBITI Formazione scientifica di base Formazione di base nella storia e nella rappresentazione Architettura e urbanistica Edilizia e ambiente Discipline dell'architettura dell'ingegneria Cultura umanistica, giuridica economica, socio-politica SETTORI SCIENTIFICO INF/01 - Informatica MAT/06 - Probabilità e statistica matematica ICAR/17 - Disegno, ICAR/18 - Storia dell architettura ICAR/12 - Tecnologia dell architettura ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana ICAR/19 - Restauro ICAR/21 - Urbanistica ICAR/06 Topografia e cartografia ICAR/08 Scienza delle costruzioni ICAR/22 - Estimo ICAR/03 - Ingegneria sanitaria-ambientale ING-IND/22 Scienza e tecnologia dei materiali IUS/10 - Diritto Amministrativo L-ART/02 Storia dell arte moderna MAT/03 - Geometria MAT/04 Matematiche complementari MAT/05 Analisi matematica MAT/06 Probabilità e statistica matematica MAT/07 Fisica matematica CFU MIN. MURST 27 D - A scelta dello studente 12 9 E - Per la prove finale e Prova finale 5 9 per la conoscenza della lingua straniera Lingua straniera 5 F Altre Ulteriori conoscenze 9 9 linguistiche, abilitative, informatiche e relazionali Le attività formative (con esclusione di quelle indicate nella lettera E) comprendono le seguenti tipologie: lezioni, Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 17 di 79

18 TITOLO IV - PRIMA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Art Corso di Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il Territorio Sede: Torino, Mondovì Denominazione del corso: Corso di Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il Territorio Classe: allegato n. 8 Denominazione della classe: Ingegneria Civile e Ambientale Obiettivi formativi specifici: La laurea in Ingegneria Ambientale e del Territorio si pone come obiettivi la progettazione, il controllo e la regolazione dei processi e delle opere che comportano modificazioni della biosfera; essa pertanto mira a formare competenze professionali nei settori dell ambiente, del territorio e delle risorse in essi contenute. La specificità di questo corso di laurea è incentrata sulla necessità di disporre di una figura professionale in grado di contemperare lo sviluppo produttivo del Paese con la tutela dell ambiente, la pianificazione del territorio e la corretta gestione del territorio. I laureati in Ingegneria Ambientale e del Territorio troveranno sbocchi professionali in imprese, enti pubblici e privati e studi professionali per la progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di opere e sistemi di controllo e monitoraggio dell ambiente e del territorio, di difesa del suolo, di gestione dei rifiuti, delle materie prime e delle risorse ambientali, geologiche ed energetiche e per la valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani ed opere. Caratteristiche della prova finale: come indicate all art. 19, comma 2, del presente regolamento, ed eventualmente ulteriormente precisate nel regolamento specifico del corso di studio. Attività formative: ATTIVITÀ FORMATIVE AMBITI SETTORI SCIENTIFICO A-Di base Matematica, informatica MAT/03 - Geometria e statistica MAT/05 - Analisi matematica MAT/06 - Probabilità e statistica matematica Fisica e chimica CHIM/07 - Fondamenti chimici delle tecnologie FIS/01 - Fisica sperimentale FIS/07 - Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) B-Caratterizzanti Ingegneria civile ICAR/01 - Idraulica ICAR/02 - Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia ICAR/07 - Geotecnica ICAR/08 - Scienza delle costruzioni ICAR/09 - Tecnica delle costruzioni ICAR/10 Architettura tecnica ICAR/17 Disegno Affini o integrative Ingegneria ambientale e del territorio GEO/05 - Geologia applicata GEO/11 - Geofisica applicata ICAR/03 - Ingegneria sanitaria - ambientale ICAR/06 - Topografia e cartografia ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbanistica ING-IND/25 - Impianti chimici ING-IND/28 - Ingegneria e sicurezza degli scavi ING-IND/29 - Ingegneria delle materie prime ING-IND/30 - Idrocarburi e fluidi del sottosuolo CFU MIN. MURST Ingegneria gestionale ING-IND/35 Ingegneria Economico-gestionale 4 Discipline BIO/07 Ecologia 9 18 ingegneristiche ING-IND/10 Fisica Tecnica Industriale ING-IND/06 Fluidodinamica Ambientale INDG-IND/15 Disegno e metodi dell ingegneria industriale ING-IND/17 Impianti industriali meccanici ING-IND/09 Sistemi per l energia e l ambiente ING-IND/31 - Elettrotecnica ING-INF/01 - Elettronica Cultura scientifica, umanistica, giuridica, economica socio-politica CHIM/12 - Chimica dell'ambiente e dei beni culturali IUS/14 - Diritto dell'unione europea IUS/10 Diritto Amministrativo A scelta dello studente 9 9 Per la prova finale Altre ( art. 10, comma 1, lettera f ) Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini, etc Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 18 di 79

19 G - Definite dalla Facoltà Integrazioni delle attività A-B-C-F BIO/07 Ecologia CHIM/07 Fondamenti chimici delle tecnologie MAT/05 Analisi matematica MAT/06 Probabilità e statistica matematica FIS/01 Fisica sperimentale GEO/05 Geologia applicata GEO/11 Geofisica applicata ICAR/01 Idraulica ICAR/02 Costruzioni idrauliche ICAR/03 Ingegneria sanitaria-ambientale ICAR/06 Topografia e cartografia ICAR/07 Geotecnica ICAR/22 Estimo ING-IND/06 Fluidodinamica ING-IND/09 Sistemi per l energia e l ambiente ING-IND/10 Fisica tecnica industriale INDG-IND/15 Disegno e metodi dell ingegneria industriale ING-IND/17 Impianti industriali meccanici ING-IND/19 Impianti nucleari ING-IND/24 Principi di ingegneria chimica ING-IND/25 Impianti chimici ING-IND/28 Ingegneria e sicurezza degli scavi ING-IND/29 Ingegneria delle materie prime ING-IND/30 Idrocarburi e fluidi del sottosuolo IUS/10 Diritto amministrativo MED/42 Igiene generale e applicata TOTALE Le attività formative (con esclusione di quelle indicate nella lettera E) comprendono le seguenti tipologie: lezioni, Art Corso di Laurea in Ingegneria Civile Sede: Torino Denominazione del corso: Corso di Laurea in Ingegneria Civile Classe: allegato n. 8 Denominazione della classe: Ingegneria Civile e Ambientale Obiettivi formativi specifici: Ha l obiettivo prioritario di fornire un adeguato livello di approfondimento su argomenti di importanza centrale per l'ingegneria Civile. Sono previsti percorsi di studio adeguati alla richiesta del mondo del lavoro sia in ambito nazionale che europeo. Si vuole fornire infatti una risposta per figure professionali monoculturali competenti sin dall'inizio della carriera in settori operativi, quali l'idraulica, la geotecnica, trasporti, strade, topografia, calcolo strutturale, edilizia, ecc. E' anche previsto un percorso di "formativo" che ha la finalità di costituire il primo livello di laurea di "un percorso diretto" che porti più facilmente ad alcuni percorsi di laurea specialistica impegnativi. Si dà anche il necessario spazio a discipline che possano completare la formazione culturale del tradizionale progettista di ingegneria civile, così da permettere la comprensione dell'oggetto da costruire in tutti i suoi aspetti funzionali, storici, logico formali, costruttivi, tecnologici, normativi e di relazione con il contesto commerciale, territoriale ed ambientale. Il curriculum del primo anno è comune per tutti gli indirizzi; le differenziazioni iniziano dalla metà del secondo anno, permettendo agli studenti eventuali correzioni delle loro scelte, senza eccessive perdite formative. Caratteristiche della prova finale: come indicate all art. 19, comma 2, del presente regolamento, ed eventualmente ulteriormente precisate nel regolamento specifico del corso di studio. Attività formative: ATTIVITÀ FORMATIVE AMBITI SETTORI SCIENTIFICO CFU MIN. MURST Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 19 di 79

20 A - Di base B - Caratterizzanti C - Affini o integrative Matematica, informatica e statistica Fisica e chimica Ingegneria civile Ingegneria ambientale e del territorio INF/01 Informatica MAT/03 Geometria MAT/05 Analisi matematica CHIM/03 Chimica generale e inorganica CHIM/07 Fondamenti chimici delle tecnologie FIS/01 Fisica sperimentale ICAR/01 Idraulica ICAR/02 - Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia ICAR/04 - Strade ferrovie e aeroporti ICAR/06 Topografia e cartografia ICAR/07 Geotecnica ICAR/08 Scienza delle costruzioni ICAR/09 Tecnica delle costruzioni ICAR/10 Architettura tecnica ICAR/17 - Disegno CHIM/12 Chimica dell ambiente e dei beni culturali GEO/05 Geologia applicata GEO/11 - Geofisica applicata ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbanistica ING-IND/27 - Chimica Industriale e tecnologica Ingegneria gestionale ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale 2 Discipline ING-IND/11 - Fisica tecnica ambientale 6 ingegneristiche ING-IND/13 - Meccanica applicata alle macchine ING-IND/33 - Sistemi elettrici per l'energia Cultura scientifica, umanistica, giuridica, economica, socio-politica FIS/01 Fisica sperimentale IUS/10 - Diritto Amministrativo MAT/05 Analisi matematica MAT/07 -Fisica matematica MAT/09- Ricerca operativa SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese D - A scelta dello studente 9 9 E - Per la prove finale e Prova finale 10 9 per la conoscenza della lingua straniera Lingua straniera 5 F - Altre 9 9 G - Definite dalla Facoltà Integrazioni delle ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia 60 attività A-B-C-F ICAR/04 Strade, ferrovie e aeroporti ICAR/05 Trasporti ICAR/06 Topografia e cartografia ICAR/07 Geotecnica ICAR/08 Scienza delle costruzioni ICAR/09 Tecnica delle costruzioni ICAR/10 Architettura tecnica ICAR/22 Estimo ING-IND/28 Ingegneria e sicurezza degli scavi ING-IND/31 Elettrotecnica MAT/06 Probabilità e statistica matematica MAT/08 Analisi numerica Le attività formative (con esclusione di quelle indicate nella lettera E) comprendono le seguenti tipologie: lezioni, Art Corso di Laurea in Ingegneria Civile per la Gestione delle Acque Sede: Mondovì Denominazione del corso: Corso di Laurea in Ingegneria Civile per la Gestione delle Acque Classe: allegato n. 8 Denominazione della classe: Ingegneria Civile e Ambientale Obiettivi formativi specifici: Il Corso di Laurea in Ingegneria Civile per la Gestione delle Acque previsto per la sede di Mondovì vuole creare una figura con adeguate conoscenze e competenze in grado di affrontare il problema della carenza idrica. Regolamento Didattico di Ateneo del Politecnico di Torino Pagina 20 di 79

edile Data del DM di approvazione del ordinamento 31/03/2004 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 01/04/2004 didattico

edile Data del DM di approvazione del ordinamento 31/03/2004 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 01/04/2004 didattico Scheda informativa Università Classe Nome del corso Universita' degli Studi di PADOVA 4/S - Classe delle lauree specialistiche in architettura e ingegneria edile Data del DM di approvazione del ordinamento

Dettagli

produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 12/11/2001

produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 12/11/2001 Scheda informativa Università Classe Nome del corso Politecnico di TORINO Data del DM di approvazione del ordinamento 23/09/2002 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 05/11/2002 didattico

Dettagli

produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 12/11/2001

produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 12/11/2001 Scheda informativa Università Classe Nome del corso Politecnico di TORINO Data del DM di approvazione del ordinamento 23/09/2002 didattico Data del DR di emanazione del ordinamento 05/11/2002 didattico

Dettagli

produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 15/01/2001

produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 15/01/2001 Allegato 2) Università degli Studi di BERGAMO Scheda informativa Università Classe Nome del corso Università degli Studi di BERGAMO 4 - Classe delle lauree in scienze dell'architettura e dell'ingegneria

Dettagli

17-Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Nome del corso. Economia aziendale

17-Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Nome del corso. Economia aziendale Università Università degli studi di Genova Classe 17-Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Nome del corso Economia aziendale Modifica di Economia aziendale (codice=333)

Dettagli

WEBLAB - SCHEDA DOCUMENTO N 154

WEBLAB - SCHEDA DOCUMENTO N 154 WEBLAB - SCHEDA DOCUMENTO N 154 TIPO DI DOCUMENTO: PROGRAMMA CORSO DI FORMAZIONE TIPOLOGIA CORSO: Corso universitario TIPO DI CORSO: Corso di Laurea specialistica TITOLO: Manutenzione e gestione edilizia

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE Art. 1 - Denominazione e classe di appartenenza E` istituito presso l'università degli Studi di Torino il Corso di Laurea

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Scienze del lavoro (classe delle

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Economia e finanza

Dettagli

17-Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Economia della banca, della borsa e delle assicurazioni Nome del corso

17-Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Economia della banca, della borsa e delle assicurazioni Nome del corso Università Università degli studi di Genova Classe 17-Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Economia della banca, della borsa e delle assicurazioni Nome del corso Modifica

Dettagli

Data del DR di emanazione del ordinamento 31/03/2006 didattico. Data di attivazione 01/10/2003

Data del DR di emanazione del ordinamento 31/03/2006 didattico. Data di attivazione 01/10/2003 Scheda informativa Università Classe Universita' degli Studi di PADOVA Nome del corso Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della

Dettagli

Università degli studi di Genova Classe. Università

Università degli studi di Genova Classe. Università Università Università degli studi di Genova Classe 42-Classe delle lauree in disegno industriale Disegno Industriale Modifica di Disegno Industriale (curriculum in Design navale e Nome del corso nautico)

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 Ingegneria meccanica DM 270/2004,

Dettagli

73/S - Classe delle lauree specialistiche in scienze dello spettacolo e della produzione multimediale

73/S - Classe delle lauree specialistiche in scienze dello spettacolo e della produzione multimediale Scheda informativa Università Classe Nome del corso Universita' degli Studi di BERGAMO 73/S - Classe delle lauree specialistiche in scienze dello spettacolo e della produzione Data del DM di approvazione

Dettagli

Milano Politecnico. 103/S-Classe delle lauree specialistiche in teorie e metodi del disegno industriale Nome del corso. Design navale e nautico

Milano Politecnico. 103/S-Classe delle lauree specialistiche in teorie e metodi del disegno industriale Nome del corso. Design navale e nautico Università Università degli studi di Genova Altre Università (convenzioni interuniversitarie) Milano Politecnico Classe 103/S-Classe delle lauree specialistiche in teorie e metodi del disegno industriale

Dettagli

3. Sbocchi professionali

3. Sbocchi professionali corso di laurea INGEGNERIA GESTIONALE classe denominazione del corso 09 INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE allegato n. denominazione della classe sedi didattiche Il Corso di Laurea è attivato sia in sede che

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 UNIVERSITA DEL SALENTO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 Nel seguito saranno

Dettagli

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila

Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi dell Aquila I1L LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: CDCS DI RIFERIMENTO: PERCORSI FORMATIVI: SEDE: Classe delle lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) Ingegneria Elettrica

Dettagli

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 Alla Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative afferiscono i seguenti corsi di laurea di specialistica: a) corso

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

Scaricato da http://www.italiaoggi.it Tutti i diritti riservati ai legittimi titolari. Art.1

Scaricato da http://www.italiaoggi.it Tutti i diritti riservati ai legittimi titolari. Art.1 D i s c i p l i n a d e l l e c l a s s i d i l a u r e a t r i e n n a l i Art.1 1. Il presente decreto definisce, ai sensi dell'articolo 4 del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, le classi

Dettagli

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA MAGISTRALE IN GEOGRAFIA E PROCESSI TERRITORIALI CLASSE LM- 80 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA - Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso

Dettagli

I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA

I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA I4L LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: LM-28 Ingegneria Elettrica NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIFERIMENTO: Ingegneria Industriale

Dettagli

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE

Dettagli

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 SEZIONE UNDICESIMA FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 Alla Facoltà di Economia (sede di Piacenza) afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Economia aziendale b)

Dettagli

Facoltà: ECONOMIA - SEDE DI RIMINI Corso: 8847 - ECONOMIA DEL TURISMO (L) Ordinamento: DM270 Titolo: ECONOMIA DEL TURISMO Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede Di Rimini Corso di Laurea

Dettagli

Classe delle lauree in disegno industriale

Classe delle lauree in disegno industriale Classe delle lauree in disegno industriale Versione approvata dal CUN OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI La classe ha come obiettivo la formazione di tecnici del progetto in grado di operare con competenza

Dettagli

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Vista la legge 9.5.89, n. 168; Vista la legge 19.11.90, n. 341; Vista la legge 15.5.97, n. 127; il D.P.R. 27.1.98, n. 25; il D.M. 3.11.99, n. 509 recante norme concernenti

Dettagli

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Titolo: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Dettagli

Psicologia sociale e delle organizzazioni

Psicologia sociale e delle organizzazioni Psicologia sociale e delle organizzazioni Università Università degli Studi di FIRENZE Classe 58/S - Classe delle lauree specialistiche in psicologia Nome del corso Psicologia sociale e delle organizzazioni

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa

Dettagli

INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO

INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO corso di laurea INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO denominazione del corso classe 08 INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE allegato n. denominazione della classe Obiettivi formativi specifici 1. Profilo

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea in Sicurezza dei sistemi

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA IN CULTURE E TECNICHE DELLA MODA CLASSE L- 3 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso

Dettagli

INGEGNERIA INFORMATICA

INGEGNERIA INFORMATICA corso di laurea INGEGNERIA INFORMATICA classe denominazione del corso 09 INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE allegato n. denominazione della classe Obiettivi formativi specifici Il Corso di Laurea in Ingegneria

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

Facoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento

Dettagli

13/S - Classe delle lauree specialistiche in editoria, comunicazione multimediale e giornalismo

13/S - Classe delle lauree specialistiche in editoria, comunicazione multimediale e giornalismo Allegato 19) Università degli Studi di BERGAMO Scheda informativa Università Classe Nome del corso Università degli Studi di BERGAMO 13/S - Classe delle lauree specialistiche in editoria, comunicazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

Classe delle lauree magistrali in architettura e ingegneria edile-architettura

Classe delle lauree magistrali in architettura e ingegneria edile-architettura Classe delle lauree magistrali in architettura e ingegneria edile-architettura Versione approvata dal CUN OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono:

Dettagli

Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea classe LM-24 in Ingegneria Edile per il Recupero conforme al D.M. 270

Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea classe LM-24 in Ingegneria Edile per il Recupero conforme al D.M. 270 52 Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea classe LM-24 in Ingegneria Edile per il Recupero conforme al D.M. 270 Denominazione del corso di studio: Ingegneria Edile per il Recupero Classe di appartenenza:

Dettagli

ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA

ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA ANNO ACCADEMICO 2007/2008 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA Manifesto degli Studi Il Corso di Studi per il conseguimento della Laurea triennale in Fisica richiede l acquisizione di 180 crediti formativi

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo

Dettagli

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea di I livello in OTTICA e OPTOMETRIA Il Regolamento Didattico specifica gli aspetti

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI

Dettagli

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE 1. Denominazione del corso di studi Scienze psicologiche 2. Classe di appartenenza

Dettagli

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e l organizzazione dei Master nell Università Telematica Universitas Mercatorum. L Ateneo

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it

Dettagli

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 15/01/2001

produzione, dei servizi e delle professioni (art. 11 comma 4 DM509 del 3/11/99) sono state consultate in data 15/01/2001 Allegato 9) Università degli Studi di BERGAMO Scheda informativa Università Classe Nome del corso Università degli Studi di BERGAMO Data del DM di approvazione del ordinamento 13/02/2004 didattico Data

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI (emanato con Decreto Rettorale N. 645 del 12/03/2003) ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Titoli per l accesso...

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

REGOLAMENTO*DIDATTICO*GENERALE**

REGOLAMENTO*DIDATTICO*GENERALE** REGOLAMENTO*DIDATTICO*GENERALE** Articolo1*AmbitodiApplicazione Articolo2*Titoli Articolo3*CorsidiStudio Articolo4* IstituzioneomodificazionedeiCorsidiStudio Articolo5*OrdinamentiDidattici Articolo6*AttivitàdidattichedeiCorsidiStudio

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE Classe 31 Scienze giuridiche Art. 1 Le seguenti disposizioni disciplinano l organizzazione didattica del Corso di Laurea in Scienze giuridiche, in conformità alle

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

Architettura. Corso di Laurea magistrale in

Architettura. Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Laurea magistrale in Architettura 135 Corso di Laurea magistrale in Architettura Classe: LM-4 Architettura DURATA 2 anni CREDITI 120 SEDE Udine ACCESSO Programmato 80 posti CONOSCENZE RICHIESTE

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali Titolo: SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE Testo: LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE - CLASSE L- 20 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

Corso di Laurea in Informatica

Corso di Laurea in Informatica Università degli Studi di Parma Dipartimento di Matematica e Informatica Corso di Laurea in Informatica Laurea di primo livello Classe L-31 Scienze e Tecnologie Informatiche (studenti immatricolati negli

Dettagli

Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli atenei

Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli atenei Testo aggiornato al 13 gennaio 2006 Decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509 Gazzetta Ufficiale 4 gennaio 2000, n. 2 Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli atenei IL MINISTRO

Dettagli

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI INDIRIZZO INTERPRETATIVO-COMPOSITIVO (Decreto M.I.U.R. dell 8 gennaio 2004 Autorizzazione A.F.A.M. prot. 4114 del 9 Settembre 2004)

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO E DELL ESAME FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO Art. 1 Ambito di applicazione Il presente

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA

Scuola di Ingegneria e Architettura. Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA Scuola di Ingegneria e Architettura Regolamento di INGEGNERIA BIOMEDICA Art. 1 Requisiti per l'accesso al Corso Per essere ammessi al Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica è necessario il possesso di

Dettagli

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale.

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale. SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento di MANAGEMENT E MARKETING - Parte normativa- Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso Per essere ammessi al corso di laurea è

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA Articolo 1 (Premesse) 1. Il presente regolamento disciplina il funzionamento dei Corsi di formazione pre-accademica (definiti anche

Dettagli

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale.

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale. Allegato 2 Art. 4. Crediti formativi universitari Testo approvato Rilievi CUN Testo adeguato ai rilievi 1. Il credito formativo universitario (cfu) - di seguito denominato credito - è l unità di misura

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

Università Telematica OFFERTA FORMATIVA. Corso di Laurea in Gestione d Impresa

Università Telematica OFFERTA FORMATIVA. Corso di Laurea in Gestione d Impresa Università Telematica UNIVERSITAS MERCATORUM OFFERTA FORMATIVA Corso di Laurea in Gestione d Impresa Scheda informativa Università Classe Nome del corso telematica Universitas Mercatorum 18 - Classe delle

Dettagli

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L)

SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L) SEDE DI FORLI - Corso: Ordinamento: SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE, TRADUZIONE E INTERPRETAZIONE 8059 - MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE (L) DM270 MEDIAZIONE LINGUISTICA INTERCULTURALE Scuola di Lingue

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria A cura della Prof.ssa Paola Giacone Giacobbe a.s. 2010-2011 Il Sistema

Dettagli

I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE

I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: L-7 Ingegneria civile e ambientale NORMATIVA DI RIFERIMENTO: Corso di nuova istituzione secondo DM 270 DIPARTIMENTO

Dettagli

Sentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi

Sentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi Documento contenente le linee guida per l attivazione dei Corsi di studio delle professioni sanitarie (DM 8 gennaio 2009 e DI 19 febbraio 2009) a partire dall offerta formativa dell a.a. 2011-2012 In attesa

Dettagli

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE ORDINAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA GESTIONALE Art. 1 Istituzione. Presso la Facoltà di Ingegneria sede di

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172 81,9(56,7 '(*/,678',',6,(1$ ',3$57,0(172',',5,772'(// (&2120,$ )$&2/7 ',(&2120,$³5,&+$5'0*22':,1 In convenzione con UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO AGENZIA DELLE ENTRATE

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA Università degli Studi di Cagliari Regolamento Didattico del Corso di Studi in Ingegneria Elettrica, A.A. 2007/08 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA Art. 1. Articolazione del Corso di Laurea in Ingegneria

Dettagli

FACOLTA DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE

FACOLTA DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE Classe 11 REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN LINGUE E LETTERATURE EUROMEDITERRANEE La laurea triennale in LINGUE E LETTERATURE EUROMEDITERRANEE

Dettagli

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 SEZIONE QUATTORDICESIMA FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 Alla Facoltà di Sociologia afferisce il seguente corso di diploma universitario: a) corso di diploma universitario triennale in Servizio sociale ART.

Dettagli

Corso di Laurea in Disegno Industriale

Corso di Laurea in Disegno Industriale Corso di Laurea in Disegno Industriale Classe 4 Classe delle Lauree in Disegno Industriale Obiettivi del Corso di Laurea e Figura Professionale Il Corso di Laurea ha come obiettivo la formazione di tecnici

Dettagli

Laurea in D.M. 270/04 SCUOLA DI INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA SCUOLA DI INGEGNERIA DEI SISTEMI SCUOLA DI ARCHITETTURA E SOCIETÀ LAUREA MAGISTRALE IN

Laurea in D.M. 270/04 SCUOLA DI INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA SCUOLA DI INGEGNERIA DEI SISTEMI SCUOLA DI ARCHITETTURA E SOCIETÀ LAUREA MAGISTRALE IN Laurea in D.M. 270/04 LAUREA MAGISTRALE IN (D.M. 270/04) I nuovi scenari La sfida ambientale Le potenzialità della tecnologia Le dinamiche dell innovazione 2 Queste sfide richiedono: Nuove abilità e aggregazioni

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Direzione Studenti - Area Post Lauream Responsabile Dott.ssa Maria Letizia De Battisti

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Direzione Studenti - Area Post Lauream Responsabile Dott.ssa Maria Letizia De Battisti PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO AUTONOMIA DIDATTICA Legge 19 novembre 1990, n. 341 Riforma degli ordinamenti didattici universitari (G.U. 23 novembre 1990, n.274) Decreto Ministeriale 3 novembre 1999,

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione Articolo 1 «E istituito presso l Università Carlo Cattaneo -

Dettagli

Università Università degli Studi di Bergamo. Classe 17 - Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale

Università Università degli Studi di Bergamo. Classe 17 - Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Università Università degli Studi di Bergamo Classe 17 - Classe delle lauree in scienze dell'economia e della gestione aziendale Nome del corso INFORMATICA E COMUNICAZIONE PER LA FINANZA E L'IMPRESA Facoltà

Dettagli

Regolamento Didattico del Corso di laurea di II livello in: MANAGEMENT. Classe delle lauree specialistiche 84/S Scienze economico-aziendali

Regolamento Didattico del Corso di laurea di II livello in: MANAGEMENT. Classe delle lauree specialistiche 84/S Scienze economico-aziendali Regolamento Didattico del Corso di laurea di II livello in: MANAGEMENT Classe delle lauree specialistiche 84/S Scienze economico-aziendali ART. 1 Istituzione del corso di laurea in Management (MGT) Presso

Dettagli

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto 1 REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITA INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE, AI SENSI

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI CONSULENTE DEL LAVORO ED ESPERTO DI RELAZIONI INDUSTRIALI

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI CONSULENTE DEL LAVORO ED ESPERTO DI RELAZIONI INDUSTRIALI CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI CONSULENTE DEL LAVORO ED ESPERTO DI RELAZIONI INDUSTRIALI (Modificato con delibere del CdF e CdS del 22.01.03, del 07.05.2003, del 8.10.2003; del 25.02.2004;

Dettagli

Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche

Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche Regolamento Didattico del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Chimiche Articolo 1 - Denominazione del Corso e Classe di appartenenza È istituito presso l Università degli Studi della Basilicata il Corso

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE (CLASSE L-18 SCIENZE DELL ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE)

Dettagli

ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON srl VIA DI RIPETTA, 226 00186 ROMA Accreditato Regione Lazio

ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON srl VIA DI RIPETTA, 226 00186 ROMA Accreditato Regione Lazio PANTHEON ACCADEMIA di BELLE ARTI ALL. B) DIPARTIMENTO DI PROGETTAZIONE E ARTI APPLICATE SCUOLA DI PROGETTAZIONE ARTISTICA PER L IMPRESA CORSO DI DESIGN DAPL06 - DIPLOMA ACCADEMICO DI I LIVELLO REGOLAMENTO

Dettagli

Il Ministro dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Università e della Ricerca VISTO l'articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni;; VISTO l'articolo 11, commi 1 e 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341; VISTI gli articoli 2 e 3 del decreto

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

Gazzetta Ufficiale N. 98 del 28 Aprile 2006

Gazzetta Ufficiale N. 98 del 28 Aprile 2006 Gazzetta Ufficiale N. 98 del 28 Aprile 2006 MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA DECRETO 12 aprile 2006 Definizione, modalita' e contenuti delle prove di ammissione alle scuole di

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN GIURISPRUDENZA (CLASSE LMG/01 GIURISPRUDENZA) Art. 1 Premesse

Dettagli