UNITÀ DIDATTICA 12 L APPARATO DIGERENTE. Il corpo umano presenta al suo interno 4 differenti livelli di organizzazione:

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1 UNITÀ DIDATTICA 12 L APPARATO DIGERENTE Il corpo umano presenta al suo interno 4 differenti livelli di organizzazione: 1. la cellula: è la più piccola entità vivente; il corpo umano ne contiene circa 2 miliardi. 2. I tessuti: sono strutture anatomiche formate da cellule tutte uguali fra loro, più o meno differenziate. 3. Gli organi: sono entità anatomiche precise, formate da tessuti di tipo diverso: hanno una forma ed una funzione precisa che li caratterizza. 4. Gli apparati: sono formati da più organi diversi fra loro che partecipano allo svolgimento di una precisa funzione. Apparato digerente Funzione e struttura L apparato digerente ha 2 funzioni: 1. ci permette di digerire i cibi e ricavarne i principi nutritivi indispensabili alla nostra sopravvivenza 2. ci permette di assimilare questi principi nutritivi e di eliminare le sostanze di scarto che non abbiamo digerito. Funzione Dal punto di vista anatomico l apparato digerente è formato da un unico tubo (il tubo digerente) lungo circa metri le cui varie parti sono separati da sfinteri involontari controllati dal sistema nervoso autonomo. L apparato digerente è così suddiviso: 1. bocca; 2. faringe; 3. esofago; 4. stomaco; 5. intestino tenue; Struttura 173

2 6. intestino crasso. La bocca La bocca ha il compito di ricevere gli alimenti e introdurli nel tubo digerente. Nella cavità boccale il cibo viene triturato dai denti e impastato con la saliva grazie ai movimenti della lingua, formando così il bolo alimentare. La lingua è formata da muscoli striati volontari che le consentono una elevata motilità. Essa, oltre a rimescolare il cibo favorendone la masticazione, assolve altre due funzioni: 1. è la sede dell organo del gusto, per cui, grazie alle papille gustative, è in grado di apprezzare i sapori; 2. è necessaria per la fonazione. Bocca Lingua Durante la masticazione il cibo viene impregnato con la saliva prodotta dalle ghiandole salivari (parotidi, sottolinguali, sottomascellari) alloggiate nella sottomucosa della cavità orale. In bocca prevalgono le azioni meccaniche di preparazione del cibo, mentre la funzione propriamente digestiva è molto scarsa. La faringe Il bolo alimentare viene spinto dalla lingua verso il palato molle, questo si solleva ed il bolo passa nella faringe; contemporaneamente viene inibita la respirazione e l epiglottide ricopre l entrata della laringe ed il bolo cade nell imboccatura dell esofago. Faringe L esofago L esofago è un condotto muscolare lungo circa 25 cm. che connette la faringe allo stomaco senza svolgere nessuna funzione digestiva. La progressione del cibo nell esofago avviene per l azione combinata dei due fasci muscolari che circondano l esofago. Questa contrazione involontaria, controllata dal sistema nervoso Esofago 174

3 autonomo, prende il nome di peristalsi e permette l avanzamento del cibo nell apparato digerente. Il passaggio del cibo nello stomaco è regolata da uno sfintere, il cardias. Questa valvola immette nella parte di apparato digerente formato da stomaco, intestino e due ghiandole annesse, fegato e pancreas: in questa parte avvengono la digestione del cibo e l assorbimento dei principi nutritivi. Esofago, stomaco ed intestino hanno una struttura similare formata dalla sovrapposizione di tre tuniche: una interna con funzione secretiva detta mucosa, una intermedia formata da tessuto connettivo lasso detta sottomucosa, ed una muscolare formata da strati di cellule muscolari lisce a diverso orientamento spaziale. Stomaco ed intestino sono rivestiti da una tunica sierosa costituita dal peritoneo. Lo stomaco Lo stomaco è una sacca cava e dilatata, lunga circa 30 cm, compresa fra il cardias ed il piloro, il secondo sfintere che lo separa dall intestino tenue. La sua superficie interna è presenta degli avvallamenti in cui sono presenti milioni di ghiandole, alcune delle quali producono HCl, un acido forte capace di dissolvere il cibo trasformandolo in chimo. Altre ghiandole secernono succhi enzimatici ricchi di pepsinigeno, un proenzima che attivato dall acido cloridrico diventa pepsina: un enzima che demolisce le proteine (proteasi). Vi sono infine ghiandole che producono muco, questo secreto serve per proteggere la mucosa dello stomaco dall azione corrosiva del succo gastrico. Lo stomaco è quindi un organo che assolve funzioni di dissolvimento e parziale digestione dei cibi. Stomaco 175

4 L intestino tenue L intestino tenue nell uomo ha una lunghezza di circa 6 m ed un diametro medio di circa 4 cm. Inizia dallo stomaco, al quale è collegato dal piloro, e termina nell intestino crasso in corrispondenza della valvola ileo-cecale. Viene suddiviso in tre porzioni, una molto breve (circa 30 cm), il duodeno, sulla cui superficie sono presenti i punti di sbocco delle vie biliari provenienti dal fegato e del condotto pancreatico. Seguono il digiuno e l ileo caratterizzati da un andamento estremamente sinuoso. La superficie dell intestino tenue appare vellutata per la presenza di numerosissime estroflessioni dette villi intestinali, fino a 3000 per cm 2 nel duodeno. Queste strutture aumentano enormemente la superficie di assorbimento dell intestino tenue. Nel tenue sono presenti anche placche linfatiche (placche del Peyer) e numerose ghiandole che secernono il succo enterico ricco di enzimi digestivi che completano la digestione. Intestino tenue L intestino crasso Grazie ai movimenti peristaltici il contenuto del tenue giunge nell intestino crasso attraverso la valvola ileo-cecale. L intestino crasso ha inizio con l ileo prosegue per circa 2 metri fino all ano. Il crasso ha un calibro maggiore del tenue con un diametro di circa 7-8 cm. Esso viene suddiviso in tre parti: cieco, colon, retto. Il cieco è una breve sacca che si prolunga nell appendice vermiforme. Seguono il colon, diviso in tratto ascendente, traverso e discendente, che circonda l intestino tenue e il retto. Nella mucosa dell intestino crasso vi sono numerose ghiandole che producono muco, necessario per aggregare e lubrificare le sostanze di rifiuto e consentirne l espulsione attraverso il retto. Intestino crasso 176

5 In questo tratto di intestino vengono assorbiti acqua e sali minerali, le masse solide residue formano le feci La digestione La digestione è l insieme dei processi fisici e chimici che contribuiscono a rendere il cibo più facilmente assorbibile dall intestino che poi lo trasferisce al sangue e alla linfa. Solo una piccola parte delle sostanze introdotte viene assorbito come tale (acqua, sali minerali e vitamine); la maggior parte,formata da sostanze ad alto peso molecolare, viene demolita dagli enzimi con produzione di sostanze a basso peso molecolare idrosolubili e facilmente diffusibili. Digestione 177

6 Nella bocca Il cibo introdotto in bocca viene impastato con la saliva in cui è presente un enzima, la ptialina, che comincia la digestione degli amidi. Nello stomaco Il cibo deglutito passa nello stomaco e si deposita nel fondo dello stomaco dove il cibo inghiottito si accumula. Quando il cibo introdotto per primo è parzialmente digerito dai succhi gastrici diventa chimo e viene spinto verso il duodeno. Nello stomaco i grassi passano inalterati, così come i carboidrati già parzialmente digeriti dalla ptialina, mentre ha inizio la digestione delle proteine da parte della pepsina che scinde circa il 15% delle proteine ingerita in frammenti peptidici. Nell intestino Quando il chimo giunge nel duodeno deve essere neutralizzata la forte acidità dei succhi gastrici: questa neutralizzazione viene attuata dalla secrezione pancreatica e dalla bile che sono ricchi di bicarbonato di sodio (NaHCO 3 ). Il chimo contiene i grassi ancora inalterati, mentre le proteine e i carboidrati sono parzialmente digeriti: questi infatti sono insolubili in acqua e per essere attaccati dagli enzimi ed essere digeriti devono vengono resi solubili attraverso l emulsionamento. L emulsionamento avviene ad opera dei sali biliari contenuti nella bile: i grassi così emulsionati vengono idrolizzati a monogliceridi e acidi grassi. Nel duodeno si conclude la digestione dei carboidrati, scissi in monosaccaridi e delle proteine scisse nei singoli amminoacidi liberi grazie all azione degli enzimi pancreatici e degli enzimi enterici. 178

7 L assorbimento Una volta digerite, le sostanze organiche vengono assorbite: ciò avviene durante il percorso che il chilo compie all interno dell intestino tenue. Le sostanze passano dal lume del canale alimentare alle cellule assorbenti dell epitelio intestinale e qui vengono trasferite al sangue e alla linfa attraverso il liquido interstiziale. Nel sangue giungono amminoacidi, monosaccaridi e altre piccole molecole idrosolubili e buona parte dell acqua. I vasi linfatici rappresentano la normale via di assorbimento dei grassi e di alcune vitamine liposolubili. L assorbimento dei prodotti della digestione ha luogo quasi esclusivamente nell intestino tenue ed è favorito dall enorme sviluppo di superficie di questo tratto intestinale ed è dovuto sia a meccanismi di natura passiva, cioè spontanei, sia a meccanismi di natura attiva che richiedono consumo di energia. Nell ultimo tratto dell intestino crasso è presente una ricchissima flora intestinale che aggredisce ciò che non è stato digerito, come le fibre vegetali; queste colonie batteriche inoltre producono alcune vitamine del gruppo B e la vitamina K. Assorbimento 179

8 Test 1. Di quale apparato fa parte l esofago? a) Apparato respiratorio. b) Apparato circolatorio. c) Apparato digerente. 2. Come si chiama il cibo quando ancora si trova in bocca? a) Bolo. b) Chimo. c) Chilo. 3. Un tessuto è un insieme di cellule aventi: a) stessa origine embrionale e stessa funzione. b) Diversa origine embrionale e diversa funzione. c) Diversa origine embrionale e stessa funzione.. 180