Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 1 di 8 I SEMESTRE 2010 IL GESTORE TRANSECO S.R.L. VIA RONCHESANA, ZEVIO (VR)

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1 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 1 di 8 REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI ZEVIO IMPIANTO DI RECUPERO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI, SITO IN VIA RONCHESANA COMUNE DI ZEVIO (VR) RAPPORTO IN LINGUAGGIO NON TECNICO I SEMESTRE 2010 IL GESTORE TRANSECO S.R.L. VIA RONCHESANA, ZEVIO (VR)

2 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 2 di 8 SOMMARIO 1. P REMESSA I TER A UTORIZZATIVO U BICAZIONE DELL IMPIANTO I NFORMAZIONI G ENERALI SULL IMPIANTO C ARATTERISTICHE DEGLI I MPIANTI E DELLE S TRUTTURE A TTIVITÀ S VOLTE - POTENZIALITÀ DELL IMPIANTO A TTIVITÀ DI CONTROLLO R ISULTATI DELLE V ISITE I SPETTIVE... 7 ALLEGATI ALLEGATO I: ELENCO CODICI RIFIUTI AUTORIZZATI ALLEGATO II: DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

3 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 3 di 8 1. P R E M E S S A Il presente Rapporto riporta in forma semplice, un resoconto sintetico delle attività svolte all interno dell Impianto di Recupero e Smaltimento di Rifiuti Speciali Non Pericolosi, ubicato in Via Ronchesana n. 56, Comune di Zevio (VR). In ottemperanza alla comunicazione della Provincia di Verona, Settore Ecologia Servizio Gestione Rifiuti: Pubblicazione e Scadenze dei Report Periodici del Programma di Controllo, il periodo contemplato riguarda il Primo Semestre Il presente documento ha carattere informativo e divulgativo, e per questo verrà consegnato in copia a tutti gli Enti preposti al Controllo (ARPAV e Provincia di Verona), al fine di consentire un quadro complessivo il più esauriente possibile della situazione, nonché una migliore organizzazione dei controlli ispettivi di competenza. 2. I T E R A U T O R I Z Z A T I V O L Impianto è stato autorizzato dalla Provincia di Verona con Determinazione del Dirigente del settore Ecologia n. 4398/05 del 9 agosto 2005, con il seguente oggetto: Approvazione del Progetto presentato dalla Ditta Transeco Srl, per la realizzazione di un Impianto di Recupero di Rifiuti Speciali Non Pericolosi in via Ronchesana, in Comune di Zevio (VR). Con Deliberazione della Giunta Regione Veneto n del 28 dicembre 2006 è stata approvata (ai sensi dell art.208 del D. Lgs del n. 152) l istanza presentata da Transeco S.r.l., relativa alla Modifica dell Impianto di Recupero attualmente in esercizio ubicato nel Comune di Zevio, che prevede l inserimento delle linee di smaltimento individuate ai punti D13, D14, D15, di cui all allegato B alla parte IV del D. Lgs n. 152/2006, e l ampliamento della capacità di messa in riserva (R13) di cui all allegato C parte IV del D. Lgs n. 152/2006, dalle attuali 140 t a 200 t. Il 18 luglio 2007, con Determina del Dirigente del Settore Ecologia della Provincia di Verona n. 3896/07, è stato autorizzato l esercizio dell Impianto di recupero e smaltimento di Rifiuti Speciali Non Pericolosi. In data 25/09/2007, con Determina n. 5203/07, il Dirigente del Settore Ecologia della Provincia di Verona ha provveduto a correggere alcuni errori materiali commessi nella stesura della Determinazione n. 3896/07 riguardanti l elenco completo dei codici CER e l indirizzo dell Impianto. 3. U B I C A Z I O N E D E L L I M P I A N T O L Impianto è ubicato nella parte sud-est del territorio del Comune di Zevio, in via Ronchesana. L area e le strutture risultano in disponibilità alla Ditta Transeco Srl, a mezzo di un contratto di affitto/locazione. L area è individuata e censita in catasto al Comune di Zevio al Foglio n. 49, Mappali n. 237, 440 e 439 (parte), e si estende su una superficie di mq. Il terreno ora contraddistinto nel PRG del Comune come Zona Territoriale Omogenea E2 - Rurale ed il progetto approvato ai sensi del quinto comma dell art. 27 del Decreto Legislativo 22/97 e dell art. 24 della legge regionale 3/2000, ha costituito variante al Piano Regolatore Generale al foglio n. 49 mappali n (parte) per la superficie di insediamento dell impianto, limitatamente all attività prevista dal progetto approvato. Il lotto confina con appezzamenti di terreno utilizzati in gran parte a coltivazione di frutteti di proprietà privata ed è situato in fronte alla strada provinciale Ronchesana. L intero sito è recintato e dotato apposito cancello di accesso carrabile, ad apertura automatica.

4 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 4 di 8 FIGURA 5.1: Localizzazione geografica dell Impianto. Il nucleo residenziale abitato più vicino è ad una distanza di circa metri, mentre la zona artigianale industriale di via Villa Broggia è ad una distanza di circa 1 km. L Impianto risulta localizzato in una zona in cui il transito dei mezzi di trasporto non grava sulla circolazione di centri urbani congestionati. Tale zona infatti è situata in adiacenza al tracciato della strada provinciale Ronchesana, su cui grava parte del traffico della zona. La viabilità esistente consente una adeguata accessibilità all Impianto, sia per il conferimento dei rifiuti, sia per l accesso al personale e a tutti i mezzi necessari nelle diverse fasi della vita dell Impianto. L Impianto è ben collegato anche alla rete autostradale mediante il casello di Verona Est dell Autostrada A4, dalla Tangenziale di Verona e da altre infrastrutture di collegamento senza attraversamento di centri abitati quali la SS 434 (uscite Zevio 5 e Zevio 8).

5 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 5 di 8 4. I N F O R M A Z I O N I G E N E R A L I S U L L I M P I A N T O Data di realizzazione dell impianto 9 agosto 2005 Data di attivazione dell impianto 18 luglio 2007 Ditta proprietaria e che gestisce l impianto Tipologia dei rifiuti trattati QUANTITATIVI AUTORIZZATI GIORNALMENTE Transeco S.r.l. Vedi Allegato I 20 t/die per le operazioni indicate ai punti D13 e D14, di cui all allegato B, alla parte IV del D. Lgs 152/06; 40 t/die (comprensiva delle 20 t/g delle operazioni D13 e D14, per le operazioni indicate al punto D15, di cui all allegato B, parte IV del D.Lgs 152/06; 60 t/die per le operazioni indicate ai punti R3, R4, R5, di cui all allegato C, alla parte IV del D. Lgs 152/06. STOCCAGGI 140 t/die per le operazioni indicate ai punti D15, di cui all allegato B, alla parte IV del D. Lgs 152/06; 200 t/die per le operazioni indicate ai punti R13, di cui all allegato C, alla parte IV del D. Lgs 152/06. Orari di esercizio LUN / MAR.-VEN / Responsabile tecnico Responsabile Sicurezza Medico incaricato per la Sicurezza Sig. Ennio Cozzolotto Ing. Friso Andrea Dott. Scattolini Claudio Numeri telefonici 045/ C A R A T T E R I S T I C H E D E G L I I M P I A N T I E D E L L E S T R U T T U R E Le linee di trattamento dei rifiuti sono collocate all interno di due capannoni distinti e separati tra di loro, individuati come capannone A e capannone B. Queste strutture coperte sono ripartite come segue: CAPANNONE A - Zona di Ricezione e Lavorazione rifiuti recuperabili mediante selezione e cernita; - Linea di Riduzione Volumetrica frazioni selezionate varie con pressa volumetrica alimentata da nastro trasportatore; - Aree di Stoccaggio rifiuti imballati; - Area di Stoccaggio rifiuti destinati alla sola messa in riserva; - Impianto per la Selezione/Cernita Manuale dei rifiuti. CAPANNONE B - Area di Scarico rifiuti plastici e alimentazione linea di trattamento; - Linea di Trattamento rifiuti plastici triturati con trituratore per granulazione materie plastiche; - Area di Stoccaggio materiali plastici triturati (in big-bags) ed altre frazioni recuperabili (in appositi container), nonché area di stoccaggio rifiuti in arrivo all Impianto; - Area dedicata alla Linea di Lavaggio plastiche ed al depuratore di servizio a ciclo chiuso; - Deposito Mezzi di raccolta, adibito alla sosta ed al rimessaggio degli automezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti. Altre aree di pertinenza dell Impianto sono: - pesa ed accettazione;

6 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 6 di 8 - uffici; - area di ricovero mezzi; - area esterna impermeabilizzata; - area lavaggio mezzi di trasporto; - depuratore per il trattamento chimico-fisico delle acque di lavaggio dei mezzi di trasporto e delle acque di prima pioggia. 6. A T T I V I T À S V O L T E - P O T E N Z I A L I T À D E L L I M P I A N T O L attività svolta presso l Impianto riguarda i seguenti aspetti: a) Operazioni di Smaltimento di Rifiuti Non Pericolosi individuate, ai sensi dell allegato B, parte quarta, del D. Lgs n. 152/06, come: - D13 raggruppamento preliminare; - D14 ricondizionamento preliminare, compresa selezione dalla quale si possono ottenere anche frazioni omogenee di rifiuti da destinare a recupero; - D15 deposito preliminare. b) Operazioni di Recupero di Rifiuti Non Pericolosi individuate, ai sensi dell allegato C, parte quarta, del D. Lgs n. 152/06, come: - Messa in Riserva di Rifiuti come R 13; - Operazioni di Selezione e Cernita dei Rifiuti, individuate come R13 (limitatamente a selezione plastica, legno, carta), R4 (limitazione a selezione metalli), R5 (limitazione a selezione vetro), finalizzate all ottenimento di frazioni merceologiche omogenee da destinare a recupero; - Operazioni di Recupero Materiali Plastici individuate con R3. Le potenzialità autorizzate sono le seguenti: - 20 t/die per le operazioni indicate ai punti D13 e D14, di cui all allegato B, alla parte IV del D. Lgs 152/06; - 40 t/die (comprensiva delle 20 t/g delle operazioni D13 e D14, per le operazioni indicate al punto D15, di cui all allegato B, parte IV del D.Lgs 152/06; - 60 t/die per le operazioni indicate ai punti R3, R4, R5, di cui all allegato C, alla parte IV del D. Lgs 152/06. Per quanto riguarda gli stoccaggi, le quantità massime autorizzate sono: t/die per le operazioni indicate ai punti D15, di cui all allegato B, alla parte IV del D. Lgs 152/06; t/die per le operazioni indicate ai punti R13, di cui all allegato C, alla parte IV del D. Lgs 152/ A T T I V I T À D I C O N T R O L L O Il corretto svolgimento delle operazioni viene verificato dalla sottoscritta, in qualità di Responsabile del Programma dei Controlli. Questo documento riporta le procedure operative e i controlli necessari alla corretta realizzazione degli allestimenti, alla gestione dei materiali conferiti e al mantenimento dell Impianto in condizioni di efficienza ottimale. Il controllo viene effettuato attraverso visite ispettive, effettuate dalla scrivente direttamente all Impianto con cadenza mensile. Nel corso dei sopralluoghi vengono eseguiti accertamenti sui seguenti aspetti: - Gestione Documentale ed Amministrativa;

7 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 7 di 8 - Gestione dei Rifiuti; - Gestione dell Impianto; - Gestione Amministrativa; - Monitoraggi ambientali; - Formazione del Personale. Ogni verifica viene registrata, attraverso la compilazione di apposite Liste di Controllo, che permettono di documentare le condizioni di efficienza dell Impianto, e la qualità della gestione. 8. R I S U L T A T I D E L L E V I S I T E I S P E T T I V E La sottoscritta è stata nominata dalla ditta Transeco S.r.l. come Responsabile del Programma dei Controlli (PC) a partire dal mese di luglio A partire da tale data sono stati effettuati dei sopralluoghi presso l impianto con frequenza mensile. Nel periodo contemplato l Impianto è risultato, nel complesso, in buone condizioni. La Gestione Documentale viene eseguita in conformità alla normativa vigente. Il registro di carico e scarico e il quaderno di manutenzione vengono regolarmente aggiornati. La Gestione del Rifiuto viene effettuata in conformità alla legislazione vigente ed alle prescrizioni autorizzative, secondo procedure messe a punto e codificate dalla Ditta Transeco S.r.l., che garantiscono i minori impatti sull ambiente circostante e un elevato grado di sicurezza. La Gestione dell Impianto risulta adeguata ed efficiente. Vengono regolarmente eseguiti i controlli sullo stato delle sezioni impiantistiche. Per quanto riguarda la gestione del Depuratore viene effettuato il controllo giornaliero da parte del personale interno del ph e la verifica visiva delle spie di segnalazione del funzionamento del depuratore. Viene effettuato con cadenza quotidiana anche il controllo dei livelli dei liquidi (detergente, flocculante) e l eventuale rabbocco, il controllo della griglia e il controllo del funzionamento della pompa. Una ditta esterna incaricata effettua la manutenzione ordinaria per la pulizia delle sonde e dei filtri e assiste la ditta Transeco nei casi di manutenzione straordinaria. La Gestione Amministrativa è svolta in conformità alla vigente normativa ed alle prescrizioni autorizzative. La polizza fidejussoria risulta attiva. Come emerge dalle risultanze dell attività di controllo, gli aspetti ambientali più rilevanti riguardano lo scarico idrico, la gestione del depuratore e la gestione del piazzale per quanto riguarda la pulizia e la manutenzione del manto asfaltato. Le operazioni di carico e scarico dei containers infatti determinano l usura dell asfalto in alcuni punti per cui sono necessari numerosi e frequenti interventi di manutenzione. Relativamente agli aspetti connessi all odore, nel corso dei sopralluoghi non è mai stato percepito odore proveniente dagli stoccaggi, in virtù anche della tipologia di rifiuti prevalentemente conferita. Per quanto riguarda le emissioni in atmosfera, l unico punto autorizzato riguarda l emissione nel corso della fase di caricamento continua dei silos di stoccaggio della plastica. Per il controllo di questa attività sono state prescritte delle analisi di autocontrollo per la verifica del rispetto del valore di emissione. I monitoraggi sono stati eseguiti e hanno dato esito positivo. Con cadenza minima annuale la Direzione dell Impianto provvede ad effettuare la Formazione del Personale, sui seguenti aspetti: - Processi Produttivi e procedure operative; - Sicurezza in Cantiere;

8 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 8 di 8 - Controlli di Processo; - Monitoraggi Ambientali; - Piani di Emergenza, Procedure Operative. I controlli eseguiti dalla scrivente, con frequenza mensile, hanno dato modo di verificare che tutte le attività svolte all Impianto risultassero conformi alla normativa vigente ed alle prescrizioni autorizzative. Le verifiche sono inoltre state rivolte alle strutture dell Impianto, per constatare il grado di efficienza delle stesse. Nel corso del periodo contemplato l impianto è sempre risultato in buone condizioni e la gestione dello stesso è risultata conforme alle procedure operative autorizzate. Non si sono inoltre verificate situazioni di emergenza, segno che le attività svolte dalla ditta che gestisce l Impianto e i controlli sulle stesse, effettuati dal Responsabile del Programma dei Controlli, sono risultate adeguate ed efficienti. Verona, 18 agosto 2010 Dott. Geol. Valentina Panepinto

9 ALLEGATO I: ELENCO CODICI RIFIUTI AUTORIZZATI

10 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 2 di 5 02 RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) rifiuti metallici rifiuti della preparazione e del trattamento di carne, pesce ed altri alimenti di origine animale scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione (alimentari secchi scaduti) rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di conserve alimentari; della produzione di lievito ed estratto di lievito; della preparazione e fermentazione di melassa scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione (alimentari secchi scaduti) rifiuti dell'industria lattiero-casearia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione (alimentari secchi scaduti) rifiuti dell'industria dolciaria e della panificazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione (alimentari secchi scaduti) rifiuti della produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao) scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione (alimentari secchi scaduti) 03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili scarti di corteccia e sughero segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone scarti di corteccia e legno scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati 04 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, NONCHÉ DELL'INDUSTRIA TESSILE rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce cuoio conciato (scarti, cascami, ritagli, polveri di lucidatura) rifiuti delle operazioni di confezionamento e finitura rifiuti dell'industria tessile rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) rifiuti da fibre tessili grezze rifiuti da fibre tessili lavorate

11 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 3 di 5 07 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di plastiche, gomme sintetiche e fibre artificiali rifiuti plastici 09 RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA rifiuti dell'industria fotografica carta e pellicole per fotografia, contenenti argento o composti dell'argento carta e pellicole per fotografia, non contenenti argento o composti dell'argento 10 RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI rifiuti della fabbricazione del vetro e di prodotti di vetro rifiuti di vetro diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE E DAL TRATTAMENTO FISICO E MECCANICO SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastiche limatura e trucioli di materiali ferrosi limatura e trucioli di materiali non ferrosi polveri e particolato di materiali non ferrosi limatura e trucioli di materiali plastici 15 RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata) imballaggi in carta e cartone imballaggi in plastica imballaggi in legno imballaggi metallici imballaggi in materiali compositi imballaggi in materiali misti imballaggi in vetro imballaggi in materia tessile assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto (comprese le macchine mobili non stradali) e rifiuti prodotti dallo smantellamento di veicoli fuori uso e dalla manutenzione di veicoli (tranne 13, 14, e 16 08) pneumatici fuori uso metalli ferrosi metalli non ferrosi Plastica

12 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 4 di Vetro componenti non specificati altrimenti scarti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da a RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI) cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche mattonelle e ceramiche miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce legno, vetro e plastica Legno Vetro Plastica metalli (incluse le loro leghe) Metalli (incluse le loro leghe) ferro e acciaio cavi, diversi da quelli di cui alla voce materiali isolanti e materiali da costruzione contenenti amianto materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci e materiali da costruzione a base di gesso materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE rifiuti prodotti da operazioni di frantumazione di rifiuti contenenti metallo rifiuti di ferro e acciaio rifiuti di metalli non ferrosi rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (ad esempio selezione, triturazione, compattazione, riduzione in pellet) non specificati altrimenti carta e cartone metalli ferrosi metalli non ferrosi

13 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 5 di plastica e gomma Vetro legno diverso da quello di cui alla voce prodotti tessili rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti) altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce (limitatamente a rifiuti non putrescibili) 20 RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA frazioni oggetto di raccolta differenziata (tranne 15 01) carta e cartone vetro abbigliamento prodotti tessili apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci , e legno, diverso da quello di cui alla voce plastica metallo rifiuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri) altri rifiuti non biodegradabili altri rifiuti urbani rifiuti urbani non differenziati rifiuti dei mercati rifiuti ingombranti

14 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 1 di 2 ALLEGATO II: DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

15 Rapporto in Linguaggio Non Tecnico Pagina 2 di 2 Fig. 1 Ingresso dell impianto Fig.2 Panoramica Fig. 3 Capannone Lavorazione Carta Fig. 4 Area Deposito Containers Fig. 5 Depuratore

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