PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA

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1 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA TRIENNIO COMUNE DI CAVEZZO Piano Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 6 del 30 gennaio 2020

2 Comune di Cavezzo Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza Aggiornamento Indice PREMESSA PARTE PRIMA PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - TRIENNIO Norme anticorruzione e Piano triennale di prevenzione 2. Normativa e prassi di riferimento 3. Predisposizione del Piano triennale anticorruzione-trasparenza 4. Misure di diffusione del Piano 5. Conferma delle misure di prevenzione precedenti 6. Mappatura dei processi 7. Rotazione degli incarichi 8. Attuazione del d.lgs. 33/ Codice di comportamento ed incarichi esterni 10. Attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro (pantouflage revolving doors) 11. Decreto legislativo 39/2013 e ss mm 12. Commissioni e assegnazioni di incarichi in caso di condanna per delitti contro la P.A. 13. Tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito whistelblower 14. Formazione 15. Patti integrità 16. Rapporti con la società civile 17. Società ed Enti partecipati e controllati 18. Sintesi degli obiettivi e dei tempi di attuazione del Piano PARTE SECONDA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA - TRIENNIO Trasparenza e accesso civico 2. Obblighi di pubblicazione e responsabilità 3. Termine per l adozione del programma per la trasparenza 4. Organizzazione e funzioni dell Amministrazione 5. Strumenti per la trasparenza a. Accesso civico b. Albo Pretorio on line c. Posta elettronica certificata (pec) 2

3 d. Form Scrivi al comune e. Il sito f. La sezione Amministrazione trasparente 6. Modalità e processi relativi alla pubblicazione dati a. Procedure organizzative volte ad assicurare regolarità e tempestività dei flussi informativi e individuazione dei dirigenti responsabili della trasmissione dei dati b. Iter automatici c. Il processo di pubblicazione dati d. Disposizioni in materia di protezione di dati personali e. Il processo di controllo 7. Flussi informativi attivati al e da attivare / proseguire nel triennio a. Sezione Amministrazione trasparente, ex d.lgs. 33/ 2013 e ss.mm. b. Sezione Come fare per c. Le notizie d. Guarda il Consiglio comunale e. Turismo e cultura f. Newsletter g. La pagina Facebook 8. Soggetti coinvolti nel programma per la trasparenza a. Il Responsabile della Trasparenza b. I Responsabili dei Servizi e degli Uffici c. Il Nucleo di Valutazione 9. Obblighi di comunicazione / pubblicazione ricadenti sui singoli Uffici a. Sezioni Le notizie e Come fare per b. Sezione Amministrazione trasparente (D.lgs. 33/2013 e ss.mm.) Allegato A: Mappatura delle aree di rischio Allegato B: Amministrazione trasparente - Elenco Articolazione Organizzativa Responsabile 3

4 Premessa Il 2019 ha comportato per il Comune di Cavezzo cambiamenti molto rilevanti nell assetto del Personale, tali da ripercuotersi inevitabilmente anche sui soggetti coinvolti nel programma per la trasparenza e per la prevenzione della corruzione, quindi sulla realizzazione degli obiettivi del PTPCT. Il RPCT Con il termine del mandato amministrativo del Sindaco , occorso in data , sono terminati anche gli effetti della convenzione per la gestione associata della figura di Segretario Comunale vigente dal 1/06/2014. A far data dal 5 agosto 2019 ha preso servizio presso il Comune di Cavezzo un nuovo Segretario comunale (in forma convenzionata con il Comune di Finale Emilia). Tale rapporto è terminato in data 31 dicembre Dal 1 gennaio 2020 l Ufficio del Segretario comunale è vacante. I Responsabili dei Servizi e degli Uffici Con provvedimenti sindacali nel corso del 2019 il ruolo di Responsabile del Servizio Lavori pubblici e Patrimonio ha visto succedersi n. 3 diverse persone, dal 1 gennaio al 10 giugno la prima, dall 11 giugno al 10 novembre la seconda, dall 11 novembre al 31 dicembre la terza. Con provvedimenti dirigenziali nel corso del 2019 il ruolo di Responsabile del Servizio Finanziario ha visto succedersi n. 2 diverse persone, la seconda delle quali dal 1 novembre Per pensionamenti o per dimissioni volontarie nel corso del 2019 sono cessate dal servizio: la Responsabile Ufficio Segreteria, la Responsabile Ufficio Demografico, la Responsabile Ufficio Scuola, la Responsabile Ufficio Lavori pubblici, e inoltre, da servizio conferito all UCMAN, la collaboratrice del Servizio Personale UCMAN, già Responsabile Ufficio Personale del Comune. In data 30 dicembre 2019 sono entrate in servizio per concorso pubblico n. 5 persone con il ruolo di Istruttore amministrativo. Il Nucleo di Valutazione Comunale Come più avanti precisato, nel mese di marzo 2019 è cambiato il componente esterno del Nucleo di Valutazione. Pare qui necessario sottolineare come i mutamenti intervenuti a livello di Responsabili di Ufficio stiano necessariamente condizionando- e condizioneranno- la misura della Segregazione delle funzioni ; allo stato attuale non è infatti possibile l attribuzione della responsabilità del procedimento in capo a persona altra dal Responsabile di Servizio; i nuovi assunti sono alle loro prime esperienze lavorative in questi ambiti amministrativi e si stanno formando sul campo. Va poi precisato che rispetto all acquisizione di competenze professionali trasversali, è di stringente necessità l acquisizione di competenze professionali specifiche, tali da consentire lo svolgimento delle funzioni fondamentali nei diversi servizi e uffici che nel corso del 2019 hanno subito il descritto, rilevantissimo turnover. 4

5 PARTE PRIMA PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE TRIENNIO NORME ANTICORRUZIONE E PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE In data 6 novembre 2012 è stata approvata la Legge 190/2012 con la quale il Legislatore ha fornito alla Pubblica Amministrazione un quadro complessivo di riferimento ai diversi provvedimenti e iniziative di contenimento del fenomeno corruttivo. Con tale legge si è stabilito l obbligatorietà da parte degli Enti di approvare il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (art. 1, commi 5 e 8, L. 190/2012), con cui si definisce l attività di prevenzione. Con il Piano Nazionale Anticorruzione sono stati individuati i contenuti essenziali e la metodologia di predisposizione del Piano. Questo Ente ha da subito provveduto a delineare la struttura essenziale delle figure di riferimento delle attività di prevenzione della corruzione e di quella, strettamente connessa, di responsabile della gestione della trasparenza, come previsto dalla legge e dal successivo d.lgs. 33/2013; in particolare sono state individuate le figure di: a) Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza nella persona del Segretario Comunale pro tempore (deliberazione della Giunta Comunale n. 10 del 04/02/2013). L individuazione ha carattere generale e non nominativo, salvo diversa successiva determinazione; non deve pertanto essere adottato nuovo atto nel caso di cambiamento del titolare della segreteria; Al Responsabile compete: proporre, secondo quanto specificato nella Determinazione ANAC N 12 del , entro il 31 gennaio, aggiornamento del piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza, coinvolgendo i responsabili dei servizi; verificare l efficace attuazione e idoneità del Piano; proporre la modifica del Piano, anche a seguito di accertare violazioni delle prescrizioni, o in ipotesi di mutamenti nell organizzazione o nell attività dell amministrazione; pubblicare, entro il 15 dicembre di ogni anno sul sito web della amministrazione una relazione recante i risultati dell attività svolta e trasmettere la medesima all organo di indirizzo; riferire sull attività svolta, nei casi in cui l organo di indirizzo politico lo richieda o qualora il Responsabile lo ritenga opportuno; definire idonee procedure per la selezione e la formazione dei dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti ad eventi corruttivi; proporre, ove possibile e compatibilmente con le specifiche caratteristiche dell Ente, la rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività per le quali è più elevato il rischio di fenomeni corruttivi. b) Referenti (Responsabili di servizio) e collaboratori del Responsabile prevenzione corruzione e per la trasparenza, nominati dal Responsabile prevenzione corruzione e trasparenza con Determinazione Prot del 25 novembre 2016 (aggiornamenti: prot del e prot del 26 gennaio 2019), i quali concorrono all attività di prevenzione della corruzione e all aggiornamento del Piano. I Responsabili di posizione organizzativa, per le rispettive competenze: svolgono attività informativa nei confronti del Responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, dei referenti e dell autorità giudiziaria (art. 16 d.lgs. n. 165/2001; art. 20 D.P.R. n. 3/1957; art. 1, comma 3, legge n. 20/1994; art. 331 c.p.p.); partecipano al processo di gestione del rischio; propongono le misure di prevenzione (art. 16 d.lgs. n. 165/2001); assicurano l osservanza del Codice di comportamento e verificano le ipotesi di violazione; 5

6 adottano le misure gestionali (art. 16 d.lgs. n. 165/2001); osservano le misure contenute nel P.T.P.C.T. (art. 1, comma 14, della Legge n. 190/2012); c) Responsabile dell Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) soggetto responsabile incaricato della verifica e/o compilazione e del successivo aggiornamento, almeno annuale, delle informazioni e dei dati identificativi della stazione appaltante stessa nell ambito dell Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti AUSA. Il RASA, quale misura organizzativa di trasparenza in funzione di prevenzione della corruzione, è individuato nel Responsabile Ufficio Lavori Pubblici e Patrimonio. Con deliberazione della Giunta Comunale n. 4 del 31 gennaio 2014 è stato adottato il Piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio Con deliberazione della Giunta Comunale n. 8 del 31 gennaio 2015 è stato aggiornato il Piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio Con deliberazione Consiglio Comunale n. 6 del 1 febbraio 2016 è stato adottato il Piano triennale di prevenzione della corruzione e per la trasparenza Con deliberazione Giunta Comunale n. 11 del 30 gennaio 2017 è stato aggiornato e approvato il Piano di prevenzione della corruzione e per la trasparenza Con deliberazione Giunta Comunale n. 6 del 27 gennaio 2018 è stato aggiornato e approvato il Piano di prevenzione della corruzione e per la trasparenza Con deliberazione Giunta Comunale n. 10 del 31 gennaio 2019 è stato aggiornato e adottato il Piano di prevenzione della corruzione e per la trasparenza Si provvede ora all aggiornamento del Piano di prevenzione della corruzione e per la trasparenza per il triennio L aggiornamento riguarda in particolare: Whistelblower: utilizzo piattaforma informatica ANAC per migliore riservatezza del segnalante; Attivazione di un flusso automatizzato delle ordinanze sugli Interventi straordinari di emergenza; Potenziamento quantitativo della formazione sulla prevenzione della corruzione e sulla trasparenza, con particolare coinvolgimento del Personale di recente assunzione; Sollecitazioni all UCMAN circa il pantouflage. 2. NORMATIVA E PRASSI DI RIFERIMENTO Di seguito si riportano i principali testi di riferimento della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, susseguitisi nel corso degli anni. Legge 190/2012 e ss mm: Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione; Delibera CIVIT 105/2010: linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l integrità; D.Lgs 33/2013 e ss mm riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; Piano Nazionale anticorruzione P.N.A. approvato con Deliberazione n. 831 Autorità Nazionale Anticorruzione del 03 agosto 2016; Art. 6, D.Lgs 231/2001; Capo V della l. 241/1990; 6

7 Delibera n. 2/2012 della CIVIT: linee guida per la predisposizione del programma triennale per la trasparenza e l integralità; Determina 8/2015 ANAC recante «Linee guida per l attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici»; D.L. 90/2014 convertito in l.114/2014; Determina 12/2015 ANAC recante «Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione»; Legge Anticorruzione 69/2015; Dlgs 97/2016 che ha introdotto il FOIA (Freedom of Informaction Act); Deliberazione ANAC N 1310 del per la trasparenza; Deliberazione ANAC n del 22 novembre 2017 recante Approvazione definitiva dell Aggiornamento al 2017 al Piano Nazionale Anticorruzione ; Circolare ANAC 2/2017 recante Attuazione delle norme sull accesso civico generalizzato ; Deliberazione ANAC n del 21 novembre 2018, Approvazione definitiva dell Aggiornamento 2018 al Piano Nazionale Anticorruzione ; Delibera ANAC n del 13 novembre 2019, Piano Nazionale Anticorruzione PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE ANTICORRUZIONE-TRASPARENZA L aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione-trasparenza (PTPC) è stato predisposto dal Vice-Segretario con il contributo dei collaboratori RPCT, essendo vacante il posto di Segretario comunale cui risale la funzione di responsabile della prevenzione della corruzione-trasparenza di cui all art. 1, comma 7, della legge 190/ MISURE DI DIFFUSIONE DEL PIANO Il presente Piano viene portato alla conoscenza del personale, della cittadinanza e dei soggetti a qualunque titolo coinvolti nell attività dell ente mediante i seguenti strumenti: 1. pubblicazione nel sito internet istituzionale dell ente; 2. invio a tutto il personale dipendente di comunicazione sull avvenuta pubblicazione del Piano, e di link per l immediato accesso al medesimo. 5. CONFERMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE PRECEDENTI L aggiornamento 2020/22 del PTPCT conferma le misure già previste nel piano precedente. Nella parte che segue vengono illustrate le modifiche ed integrazioni, successivamente sintetizzate nella tabella conclusiva di riepilogo, in cui rimangono visibili anche le attività svolte e completate negli anni precedenti. 6. MAPPATURA DEI PROCESSI In ottemperanza alla normativa vigente si è proceduto anche per l aggiornamento a trasmettere ai Responsabili di Servizio le schede per la specifica mappatura dei rischi, mediante la puntuale definizione e valutazione degli stessi. I Responsabili di Servizio hanno provveduto alla compilazione delle schede, che in allegato formano parte integrante e sostanziale del presente aggiornamento del piano. 7. ROTAZIONE DEGLI INCARICHI Riguardo alla misura della Rotazione degli incarichi è necessario premettere che: 7

8 il Comune di Cavezzo, in conseguenza degli eventi sismici del maggio 2012, è in stato di emergenza sino al 31/12/2020; la popolazione del Comune di Cavezzo al è di unità; nel corso del 2019, così come negli anni precedenti, non si sono registrati fenomeni corruttivi a carico del Comune di Cavezzo; nel corso del 2018 è proseguito il processo iniziatosi nel corso del 2017 con il trasferimento delle funzioni inerenti i servizi sociali all'unione Comuni Modenesi Area Nord; in particolare nel 2018 sono stati trasferite all UCMAN la Gestione economica, finanziaria e di provveditorato, la Amministrazione e le attività a supporto delle politiche generali del personale ; una delle quattro posizioni organizzative attuali è infungibile, trattandosi di un ispettore superiore comandante di polizia municipale. Si ribadisce, inoltre, quanto dettagliatamente descritto qui in Premessa, da cui tra l altro discende che l ingresso di n. 5 nuovi dipendenti comunali nei ruoli di istruttori amministrativi, i pensionamenti e/o dimissioni di altrettanti dipendenti (4 del Comune, 1 dell UCMAN), il turnover alla Responsabilità dei Lavori Pubblici e Patrimonio comportano di fatto per l anno 2020 la consistente applicazione della Rotazione degli incarichi. Si rimanda alla premessa per quanto concerne l inapplicabilità per il 2020 del criterio denominato Segregazione delle funzioni. Si conferma invece per il 2020 l adozione settoriale del criterio della condivisione delle fasi procedimentali, in particolare affiancando: al responsabile dei procedimenti dei servizi scolastici comunali il responsabile dei procedimenti di protocollazione e referente ricezione di suggerimenti dagli utenti; al responsabile dei procedimenti dei servizi cimiteriali il responsabile dell ufficio relazioni con il pubblico. 8. ATTUAZIONE DEL D.LGS. 33/2013 In materia di trasparenza amministrativa, l aggiornamento , del Piano triennale della trasparenza e integrità viene approvato contestualmente al presente PTPC, prendendo anche in considerazione il Dlgs 97/ Nel corso dell anno verranno monitorati sia l adempimento degli obblighi, sia l evoluzione normativa e giurisprudenziale per garantire equilibrati rapporti tra trasparenza, riservatezza dei dati, e accesso. 9. CODICE DI COMPORTAMENTO ED INCARICHI ESTERNI Si fa espresso rinvio, per le materie ivi disciplinate, al Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici di cui al D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62. Il Codice di comportamento è stato adottato con deliberazione n. 140 Giunta Comunale del , e successivamente pubblicato sul sito e consegnato a tutti i dipendenti dell ente. Si provvederà all adeguamento del codice di comportamento dell ente, a seguito dell emanazione, nei primi mesi del 2019, di nuove linee guida da parte dell ANAC in materia di codici di comportamento (Paragrafo 8 Parte generale dell Aggiornamento al PNA 2018 emanato dall Autorità con propria deliberazione n del 21/11/2018), le quali daranno istruzioni alle amministrazioni quanto ai contenuti dei codici (doveri e modi da seguire per un loro rispetto condiviso), al procedimento per la loro formazione, agli strumenti di controllo sul rispetto dei doveri di comportamento, in primo luogo in sede di responsabilità disciplinare. A seguito del trasferimento all Unione Comuni Modenesi Area Nord, con decorrenza 1 giugno 2018, delle funzioni inerenti la gestione del personale, l adeguamento previsto risulta di competenza degli Uffici preposti all interno dell Unione stessa e titolati allo svolgimento della suddetta funzione, e con cui ci si è già rapportati nel corso dell anno 2018 ai fini dell adeguamento in parola. 8

9 In materia di incarichi esterni si seguono le procedure di legge. Il numero e la rilevanza degli incarichi autorizzati per lo più partecipazione a commissione pubbliche di concorso o gara sono modesti per cui questi ambiti hanno scarsa rilevanza nella strategia di prevenzione. 10. ATTIVITÀ SUCCESSIVA ALLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO (PANTOUFLAGE REVOLVING DOORS) La Legge n. 190/2012 ha integrato l articolo 53 del d.lgs. n. 165/2001 con il nuovo comma 16-ter, al fine di contenere il rischio di situazioni di corruzione connesse all impiego del dipendente pubblico successivamente alla cessazione del suo rapporto di lavoro. In particolare, la norma vieta ai dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni di svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. Eventuali contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione del predetto divieto sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni con obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti. Il rischio valutato dalla norma è che durante il periodo di servizio il dipendente possa artificiosamente precostituirsi delle situazioni lavorative vantaggiose, sfruttare a proprio fine la sua posizione e il suo potere all interno dell amministrazione, per poi ottenere contratti di lavoro/collaborazione presso imprese o privati con cui entra in contatto. La norma limita pertanto la libertà negoziale del dipendente per un determinato periodo successivo alla cessazione del rapporto per eliminare la convenienza di eventuali accordi fraudolenti. Ex PNA 2019 con il PTPCT s intende darsi come obiettivo strategico la sollecitazione all UCMAN riguardo a: - l inserimento di apposite clausole negli atti di assunzione del personale che prevedono specificamente il divieto di pantouflage; - la previsione di una dichiarazione da sottoscrivere al momento della cessazione dal servizio o dall incarico, con cui il dipendente si impegna al rispetto del divieto di pantouflage, allo scopo di evitare eventuali contestazioni in ordine alla conoscibilità della norma. 11. DECRETO LEGISLATIVO 39/2013 E SS MM Relativamente alle dichiarazioni rese dalle posizioni organizzative in merito a eventuali cause di incompatibilità e inconferibilità, per il 2020 si procederà a verifica su di un campione pari al 30% delle dichiarazioni presentate. 12. COMMISSIONI E ASSEGNAZIONI DI INCARICHI IN CASO DI CONDANNA PER DELITTI CONTRO LA P.A. L Ente ha dato immediata attuazione a quanto previsto dall art. 35-bis del d.lgs. 165/2001 come inserito dal comma 46 dell art. 1 della Legge. Nel corso del 2019 si è riscontrato che l estremo dettaglio della legislazione attinente e la sua immediata applicabilità esimono per il momento l Ente dall elaborazione di ulteriori norme applicative a livello locale. 13. TUTELA DEL DIPENDENTE CHE EFFETTUA SEGNALAZIONI DI ILLECITO WHISTELBLOWER In data 29 dicembre 2017 è entrata in vigore la legge 30 novembre 2017 n. 179 avente ad oggetto Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato, che rafforza le tutele già previste nei confronti dei lavoratori che segnalano illeciti di cui gli stessi vengano a conoscenza nell ambito del proprio rapporto di lavoro. 9

10 In base alla riformulazione dell articolo 54-bis del d.lgs. 165/2001, il dipendente che segnala al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, ovvero all ANAC o all autorità giudiziaria ordinaria o contabile, condotte illecite o abusi di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro, non può essere soggetto a sanzioni, demansionamenti, né può essere licenziato, trasferito o sottoposto ad altre misure organizzative che comportino effetti negativi sulle sue condizioni di lavoro per motivi collegati alla sua segnalazione. In caso di licenziamento, il dipendente che ha effettuato le segnalazioni dovrà essere reintegrato nel proprio posto di lavoro ai sensi dell articolo 2 del d.lgs. 23/2015. Tutti gli atti discriminatori o ritorsivi adottati nei confronti del segnalante sono nulli, ed è a carico dell Amministrazione dimostrare che le misure discriminatorie o ritorsive, adottante nei confronti del segnalante, sono motivate da ragioni estranee alla segnalazione stessa. Non potrà essere rivelata l identità del dipendente che segnala illeciti e, nell ambito del procedimento penale, l identità del segnalante è coperta dal segreto secondo le modalità previste dall articolo 329 del c.p.p. La segnalazione è sottratta all accesso previsto dagli articoli 22 e seguenti della legge n.241/1990, e successive modificazioni. Il dipendente che segnala gli illeciti non avrà diritto a tutela in caso di condanna dello stesso in sede penale per calunnia, diffamazione o altri reati connessi con la denuncia, o quando sia accertata la sua responsabilità civile per dolo o colpa grave. In relazione alle ipotesi di segnalazione o denuncia effettuate nelle forme e nei limiti di cui all articolo 54-bis del d.lgs. 165/2001 e all articolo 6 del d.lgs. 231/2001, il perseguimento dell interesse all integrità delle amministrazioni pubbliche, nonché alla prevenzione e alla repressione di malversazioni, costituisce giusta causa di rivelazione del segreto d ufficio di cui all art. 326 del codice penale. L ANAC, a cui l interessato o le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno comunicato l adozione di misure ritenute ritorsive, applicherà all ente una sanzione pecuniaria amministrativa, fermi restando gli altri profili di responsabilità. Verrà applicata una sanzione anche a carico del responsabile che non ha effettuato le attività di verifica e analisi delle segnalazioni a lui pervenute. Come da obiettivo 16 - Aggiornamento anno 2018, Istituzione mail dedicata per le segnalazioni di illeciti da parte dei dipendenti nella tabella Sintesi obiettivi e tempi di attuazione del Piano del PTPCT Triennio è stato creato un nuovo, specifico indirizzo di posta elettronica. La password per gestire la casella è riservata al Responsabile della prevenzione della corruzione. Come aggiornamento 2019 si riteneva opportuno passare da un sistema informativo dedicato a un sistema informativo dedicato con garanzia di anonimato. L obiettivo non è stato raggiunto. S intende porlo tra gli obiettivi strategici del A tale fine si intende utilizzare la piattaforma informatica predisposta dall ANAC per la segnalazione di condotte illecite da parte di dipendenti pubblici (whistleblower), di cui gli stessi siano venuti a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro, piattaforma che prevede il ricorso a strumenti di crittografia tali da garantire la riservatezza dell identità del segnalante, del contenuto delle segnalazioni e della relativa documentazione e che consentano al segnalante stesso di dialogare in modo spersonalizzato e rapido con l ANAC, la quale, in questo modo, sarà in grado di svolgere un costante monitoraggio sul processo di gestione della segnalazione, nonché di esercitare in modo più efficace i poteri che il legislatore le riconosce. 14. FORMAZIONE 10

11 La formazione costituisce uno degli strumenti su cui la legge indirizza le maggiori attenzioni al fine di ridurre il rischio della corruzione; l impegno per la formazione, costituisce più in generale il presupposto per ottenere maggiore efficienza e un più elevato livello di legittimità dell azione amministrativa. Nel corso dell anno 2019 è proseguita la formazione del personale del Comune nelle specifiche materie anticorruzione e trasparenza. Queste le unità formative: 15 aprile 2019, Trasparenza e privacy, per iniziativa di UCMAN 16 luglio 2019, webinar "Aggiornamento sull'accesso civico generalizzato 10 settembre 2019, webinar Il nuovo PNA. Per l anno 2020 s intende promuovere, come obiettivo strategico, il prosieguo e il potenziamento della formazione del personale, avvalendosi prioritariamente di webinar a fruizione condivisa, cui far seguire sessioni interne di confronto sui temi sviluppati nei seminari web. 15. PATTI INTEGRITÀ L art. 1 comma 17 della Legge n. 190/2012 statuisce che le stazioni appaltanti possono prevedere negli avvisi, bandi di gara o lettere di invito che il mancato rispetto delle clausole contenute nei protocolli di legalità o nei patti di integrità costituisce causa di esclusione dalla gara. Stante la non obbligatorietà dell adozione dei Patti d Integrità e la non incisività nella loro attuale formulazione, non si ritiene opportuno prevederne la redazione. 16. RAPPORTI CON LA SOCIETÀ CIVILE Si confermano le attività già previste nei precedenti Piani in materia di promozione della cultura della legalità, in particolare mediante l aggiornamento delle informazioni sul sito web del Comune sez. Amministrazione trasparente. 17. SOCIETÀ ED ENTI PARTECIPATI E CONTROLLATI L Autorità Nazionale Anticorruzione, con propria Delibera n 1134 dell 08 novembre 2017 recante Nuove Linee Guida per l attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti pubblici di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici, ha individuato molteplici compiti in capo alle Amministrazioni con riferimento alle proprie società partecipate e controllate, in particolare: le pubbliche Amministrazioni devono pubblicare i dati previsti dall art.22 del D. Lgs. 33/2013 con riferimento a tutti gli enti pubblici comunque istituiti, vigilati o finanziati per i quali abbiano poteri di nomina degli amministratori, a tutte le società, controllate o anche solo partecipate, a tutti gli enti di diritto privato, comunque denominati, in controllo pubblico oppure, anche se non in controllo, comunque costituiti o vigilati, nei quali siano riconosciuti alle medesime P.A. poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi; le amministrazioni devono altresì vigilare sulla nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza da parte degli enti di diritto privato in controllo pubblico e sull adozione delle misure di prevenzione anche integrative al c.d. modello 231, ove adottato. A seguire si riepilogano le misure per l azione di vigilanza sugli enti e le società che l Amministrazione intende attuare nel triennio. Nomina del Responsabile anticorruzione e trasparenza da parte degli enti e delle società partecipati e controllati: ogni anno verrà verificata dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione la nomina del R.P.C.T. e le eventuali variazioni intervenute nonché comunicate ad ANAC della nomina; Adozione del Piano anticorruzione o di misure integrative del modello 231 : ogni anno verrà verificato dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione: 11

12 - l adozione del Piano anticorruzione o di misure integrative (individuazione delle aree a rischio, mappatura e valutazione processi collegati, individuazione delle misure; - a campione per ciascuna annualità, gli interventi programmati dalle società o dall ente su: sistema controlli; codice etico o di comportamento; inconferibilità o incompatibilità; pantouflage; formazione; rotazione del personale; - il monitoraggio del piano anticorruzione e l intervenuta produzione della relazione da parte del R.P.C.T. della relazione sui risultati secondo lo schema ANAC; - in caso di gruppo societario, le verifiche riguarderanno la capogruppo e le società in controllo indiretto per le quali la capogruppo riterrà di intervenire con uno strumento o delle misure specifiche; Società trasparente: nell anno 2020 il Responsabile per la Trasparenza verificherà la realizzazione della sezione web Società Trasparente in conformità alla struttura prevista dall allegato 1 delle linee guida ANAC; nel biennio il Responsabile per la Trasparenza verificherà i contenuti di due sottosezioni in termini di conformità, completezza, formato aperto dei dati ed aggiornamento; Accesso civico: nell anno 2020 il Responsabile per la Trasparenza verificherà che nella sezione web Società Trasparente figuri l informazione, completa anche di modulistica, per il corretto utilizzo dell accesso civico semplice e generalizzato; nel biennio il Responsabile per la Trasparenza verificherà i dati di monitoraggio sull utilizzo dei due istituti. Si richiama il contenuto della delibera di Giunta Comunale n 95 del 22 settembre 2018 nella quale si individuano enti e società componenti il GRUPPO AMMINISTRAZIONE PUBBLICA : ASP (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona dei Comuni Modenesi Area Nord): ente strumentale partecipato ACER Modena: ente strumentale partecipato AIMAG S.P.A.: società controllata AMO Spa: Società Partecipata LEPIDA Spa: Società Partecipata ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITA EMILIA CENTRALE SETA Spa. 18. SINTESI DEGLI OBIETTIVI DEL PTPC La tabella sotto riportata indica in sintesi gli obiettivi del Piano e i tempi della loro attuazione. Gli obiettivi indicati nella tabella relativi al triennio verranno progressivamente coordinati con i documenti di programmazione dell ente, in particolare con il Piano dettagliato degli obiettivi. 12

13 Sintesi obiettivi e tempi di attuazione del Piano Misura Contenuti / estremi 1 Adozione misure di prima applicazione della disciplina anticorruzione Individuazione del RPC (DGC 10/2013) 2. Individuazione del RT (DGC 10/2013) 3. Approvazione misure di prima attuazione della disciplina anticorruzione (DGC 90/2013) 2 Codice di comportamento dell'ente 2013 Deliberazione GC 140 / Piano della trasparenza Approvato con DGC 5 / Piano della Formazione Approvato all'interno del PTPCT 2014/16 5 Inconferibilità di incarichi (D.lgs. 39/2014) 2014 Pieno recepimento nella DCC 59 dell' Approvazione di un solo Piano anticorruzione e per la trasparenza 2016 Attuato 7 Attuazione Piano della Formazione Attuato Procedure per la segnalazione e tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito Procedure per le segnalazioni da parte della popolazione Norme attuative in materia di formazione di commissioni e incarichi in caso di reati e relativi monitoraggi Verifica a campione sul 30% delle dichiarazioni di insussistenza di cause di incompatibilità e inconferibilità Verifica a campione sul 30% delle dichiarazioni di insussistenza di cause di incompatibilità e inconferibilità Attuazione di procedura per il rilascio dlel autorizzazioni a incarichi esterni Incremento monitoraggio adeguatezza delle motivazioni degli atti e provvedimenti Miglioramento nel sistema informatico nel caso di arrivo di segnalazioni, per tutela riservatezza Istituzione mail dedicata per le segnalazioni di illeciti da parte dei dipendenti 2015 Attuato 2015 Attuato 2016 Attuato 2016 Attuato 2016 Attuato 2016 Attuato 2017 Attuato 2017 Attuato 2018 Attuato 17 Aggiornamento del Codice di comportamento 2018 Adempimento di competenza UCMAN 18 Istituzione del Registro informatico dell'accesso civico generalizzato 19 Rotazione degli incarichi: sviluppo di misure alternative 20 Misure per l'azione di vigilanza sugli enti e le società Miglioramento accessibilità informatica alla sezione video web Guarda il Consiglio 21 comunale" 22 Whistelblower: utilizzo piattaforma informatica ANAC per migliore riservatezza del segnalante 2018 Realizzato il Registro dell'accesso civico semplice e generalizzato 2019 Realizzate Realizzato 2019/ 2020 Non realizzato nel Obiettivo strategico

14 2019 / Attivazione di un flusso automatizzato delle ordinanze sugli Interventi straordinari di emergenza. 24 Potenziamento quantitativo della formazione sulla prevenzione della corruzione e sulla trasparenza, con particolare coinvolgimento del Personale di recente assunzione 25 Sollecitazione all UCMAN riguardo a: - inserimento di apposite clausole negli atti di assunzione del personale che prevedono specificamente il divieto di pantouflage; - previsione di una dichiarazione da sottoscrivere al momento della cessazione dal servizio o dall incarico, con cui il dipendente si impegna al rispetto del divieto di pantouflage, allo scopo di evitare eventuali contestazioni in ordine alla conoscibilità della norma Non realizzato nel Obiettivo strategico 2020 Obiettivo strategico Obiettivo strategico

15 PARTE II PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA TRIENNIO Con il presente programma, che costituisce apposita sezione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC), viene data attuazione, da un lato, a quanto previsto dal Decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche, e ss.mm., e dall altro alle misure di trasparenza individuate come misure di specifica prevenzione della corruzione. 1. TRASPARENZA E ACCESSO CIVICO L art. 5 del Decreto legislativo n. 33/2013, come modificato dall art. 6 del Decreto legislativo n. 97/2016, riconosce a chiunque: a) il diritto di richiedere alle pubbliche amministrazioni documenti, informazioni o dati per i quali è prevista la pubblicazione obbligatoria, nei casi in cui gli stessi non siano stati pubblicati nella sezione Amministrazione trasparente del sito web istituzionale (accesso civico o accesso civico semplice); b) il diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del D.Lgs. n. 33/2013, con le esclusioni e i limiti previsti dall'articolo 5-bis. Per dare attuazione a quanto indicato dall ANAC (Delibera n del 28 dicembre 2016) e dal Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione (Circolare n. 2 del 30 maggio 2017) nel corso del 2018 si era provveduto a: creare il Registro degli accessi civico e generalizzato, pubblicato in Amministrazione trasparente Altri contenuti Accesso civico Richieste di accesso civico ; con deliberazione del Consiglio comunale n. 36 del 26 luglio 2018 ad approvare il Regolamento per la disciplina del diritto di accesso documentale, civico semplice e generalizzato del Comune di Cavezzo. Si è quindi attualizzata, sostituendola, la Disciplina dell accesso civico già determinata dal Responsabile Trasparenza del Comune di Cavezzo ex art. 5 D.Lgs. 33/2013. Nel corso del 2019 al Protocollo del Comune di Cavezzo non è pervenuta alcuna richiesta di accesso civico semplice, né di accesso civico generalizzato. 2. OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE E RESPONSABILITA Il PTPCT è pubblicato sul sito istituzionale al massimo entro un mese dall adozione. Il documento, le sue modifiche e/ o gli aggiornamenti restano pubblicati sul sito unitamente a quelli degli anni precedenti. Ciascun obbligo di pubblicazione prevede un relativo responsabile. Con il PNA 2019 si è dato avvio alla Piattaforma di acquisizione dei Piani Triennali per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza. Pertanto il RPCT provvede a pubblicare nella Piattaforma l aggiornamento del PTPCT. 15

16 3. TERMINE PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA Il Programma per la Trasparenza, quale apposita sezione del PTPC triennio , viene approvato e adottato dalla Giunta Comunale entro il 31 gennaio 2020 e pubblicato sul sito internet dell'ente, sezione Amministrazione trasparente, così come nell apposita Piattaforma ANAC. Contestualmente, tramite posta elettronica, viene segnalato a tutti i dipendenti con il fine di: sensibilizzare, ulteriormente, la struttura in ordine ai doveri di cui all'art. 9 del D.P.R. n. 62/2013, Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici ; far conoscere come l Ente stia dando attuazione ai principi e norme sulla trasparenza; promuovere ed accrescere la cultura dell operare amministrativo in modo trasparente; coinvolgere tutti gli operatori nel processo di trasparenza, ciascuno per le proprie competenze. 4. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELL'AMMINISTRAZIONE Già precedentemente a quanto qui illustrato nella Premessa, nel corso degli anni 2017 e 2018 erano intervenute importanti modificazioni strutturali nell assetto organizzativo del Comune di Cavezzo, con conseguente ricaduta sugli anni successivi. Funzioni e Servizi gestiti dall Ente sono stati trasferiti all Unione Comuni Modenesi Area Nord, ed esattamente: Assistente sociale, Sportello sociale, Casa Residenza Villa Rosati, Centro diurno, Ufficio Tributi, Ufficio Controllo di gestione, Ufficio Ragioneria, Ufficio Personale. Riguardo alle notizie fondamentali relative all organizzazione comunale ed alla strutturazione della stessa si rinvia al Regolamento di Organizzazione dell ente. Allo stato attuale la struttura organizzativa del Comune, si articola nei Servizi (tutti in capo a Posizioni Organizzative) e Uffici sottoriportati. L'organigramma dell'ente è consultabile sul sito istituzionale alla sezione Amministrazione trasparente, inoltre nelle apposite sezioni Il Comune Servizi e Uffici e Contatti raggiungibili dalla home page del sito. Servizio Affari Generali, Scuola, Cultura, Sport e Tempo libero (In capo a Posizione organizzativa) Ufficio Relazioni con il Pubblico; Ufficio Cimiteri; Ufficio Demografico; Ufficio Elettorale, Ufficio Segreteria; Asilo Nido; Ufficio Scuola; Biblioteca; Ufficio Cultura; Ufficio Sport e Tempo libero. Servizio Lavori Pubblici - Patrimonio (In capo a Posizione organizzativa) Ufficio Lavori Pubblici; Ufficio Manutenzioni; Ufficio Protezione Civile. Servizio Urbanistica, Edilizia e Ambiente (In capo a Posizione organizzativa) Ufficio Edilizia privata; Ufficio Urbanistica. Servizio Vigilanza (In capo a Posizione organizzativa) Ufficio Polizia Municipale; Ufficio Attività Produttive. Nel corso del 2019, è stata inoltre creata la figura di Portavoce del Sindaco / Responsabile della comunicazione, che fa capo direttamente allo Staff del Sindaco. 5. STRUMENTI PER LA TRASPARENZA 5.a - Accesso civico Si rimanda ai precedente punto 1. 16

17 5.b - Albo Pretorio on-line Il Comune di Cavezzo, allo scopo di rendere immediatamente accessibili le informazioni ai cittadini e per promuovere la trasparenza amministrativa, pubblica sul proprio sito le deliberazioni del Consiglio Comunale, della Giunta Comunale, le ordinanze, alla voce Albo Pretorio on line. 5.c - Posta elettronica certificata (pec) L Ente è dotato di una casella di posta elettronica certificata istituzionale: comunecavezzo@cert.comune.cavezzo.mo.it In conformità alle previsioni di legge (art. 34 L. 69/2009) essa è pubblicizzata sulla home page, nonché censita nell IPA (Indice delle Pubbliche Amministrazioni). Tutto il sistema poggia sulla piattaforma di protocollo informatico per la gestione informatizzata dei documenti (cartacei ed elettronici), di modo che tutti gli uffici dell Ente, secondo le disposizioni organizzative emanate, sono attualmente in grado di gestire la PEC in uscita secondo le prescrizioni di legge. In relazione al grado di utilizzo dello strumento, tanto nei rapporti con le altre pubbliche amministrazioni che con i cittadini, si prosegue nella valutazione delle ulteriori azioni organizzative e strutturali eventualmente necessarie. Sin d ora comunque si può affermare che la scelta strategica dell ente è decisamente orientata verso l informatizzazione dei procedimenti. 5.d Form Scrivi al comune Già creato nel corso del 2018, nell ambito delle migliorie tecnico-grafiche apportate al sito istituzionale per un immediata comunicazione con l Ente, il modello disponibile nel piede della home page, viene così presentato: Scrivi al comune - Compila il seguente form per segnalare disservizi richieste o suggerimenti. Nel corso del 2019 si è registrato un solo utilizzo di questo strumento; nello stesso lasso di tempo sono invece pervenute n. 29 segnalazioni da parte di cittadini, che hanno preferito utilizzare il modello cartaceo in libera distribuzione presso gli sportelli al pubblico dell URP. 5.e - Il sito I siti web sono il mezzo primario di comunicazione, il più accessibile e meno oneroso possibile attraverso cui la Pubblica Amministrazione deve garantire un'informazione esauriente e trasparente sul suo operato, promuovere nuove relazioni con i cittadini, le imprese e le altre P.A., pubblicizzare e consentire l'accesso ai propri servizi, consolidare la propria immagine istituzionale. Ai fini dell'applicazione dei principi di trasparenza e integrità, già nel 2003 il Comune realizzò un sito internet istituzionale. Nel corso degli anni sono state effettuati interventi migliorativi, ultimo dei quali in ordine di tempo (2017) l adeguamento tecnico per rendere il sito responsive, quindi fruibile con dispositivi mobili, smartphone e tablet, sempre più utilizzati dai potenziali fruitori. 5.f - La sezione Amministrazione trasparente In coerenza con le vigenti disposizioni, è pubblicata sulla home page del sito web, l apposita sezione denominata Amministrazione Trasparente, che contiene i dati previsti. Analogamente, altri contenuti, la cui pubblicazione è obbligatoria, sono collocati in altre sezioni del portale, comunque nel rispetto dei requisiti di accessibilità e usabilità. Per la visione dell articolazione della sezione Amministrazione trasparente si rimanda al successivo paragrafo Obblighi di comunicazione / pubblicazione ricadenti sui singoli uffici. Sezione Amministrazione trasparente. 17

18 6. MODALITA E PROCESSI RELATIVI ALLA PUBBLICAZIONE DATI 6.a - Procedure organizzative volte ad assicurare regolarità e tempestività dei flussi informativi e individuazione dei dirigenti responsabili della trasmissione dei dati La pubblicazione materiale dei dati è effettuata in collaborazione tra gli Uffici preposti alla comunicazione istituzionale e all informazione al cittadino, i Servizi e gli Uffici cui risalgono i contenuti e i dati da pubblicare. I responsabili dei Servizi e Uffici interessati devono fornire i dati richiesti nei tempi richiesti dalla normativa vigente, così consentendo: gli adempimenti agli obblighi di pubblicazione; il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge; l'integrità, il costante aggiornamento, la completezza, la tempestività, la semplicità di consultazione, la comprensibilità, l'omogeneità, la facile accessibilità, nonché la conformità ai documenti originali in possesso dell'amministrazione, l'indicazione della loro provenienza e la riutilizzabilità delle informazioni pubblicate. Per il raggiungimento degli obiettivi qui elencati è altresì indispensabile il costante raccordo con i responsabili tecnici degli strumenti e ambienti informatici in uso. 6.b - Iter automatici Alcuni dati, quali ad esempio le delibere di Consiglio, le delibere di Giunta, le determinazioni sono pubblicati automaticamente, grazie ad apposite procedure informatiche. 6.c - Il processo di pubblicazione dati I documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente sono pubblicati tempestivamente sul sito istituzionale e sono mantenuti costantemente aggiornati. I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblicati per un periodo di 5 anni, decorrenti dal 1 gennaio dell anno successivo a quello da cui decorre l obbligo di pubblicazione, e comunque fino a che gli atti pubblicati producono i loro effetti, fatti salvi i diversi termini previsti dalla normativa in materia di trattamento dei dati personali e quanto previsto per gli obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico e i titolari di incarichi dirigenziali e di collaborazione o consulenza per i quali è previsto l adempimento entro tre mesi dalla elezione o nomina e per i tre anni successivi dalla cessazione del mandato o incarico dei soggetti. Alla scadenza del termine dei cinque anni i documenti, le informazioni e i dati sono comunque conservati e resi disponibili all interno di distinte sezioni del sito di archivio anche prima della scadenza del termine. I contenuti saranno oggetto di costante aggiornamento relativamente allo stato di attuazione o/e eventuale ampliamento. Va inoltre detto che: I termini indicati per le deliberazioni si aggiungono ai termini di pubblicazione all albo pretorio on line previsti dall art. 124 del TUEL; per le procedure selettive, eventuali diverse disposizioni possono essere disciplinate nel bando della procedura selettiva; 18

19 per le procedure di gara, si applicano, oltre alla specifica normativa in materia di appalti e contratti, l art. 32, comma 2 della Legge 69/09 e il DPCM 26/04/2011 che prevede la pubblicazione sul profilo del committente per 180 gg. 6.d Disposizioni in materia di protezione di dati personali Tutti i soggetti che provvedono a pubblicare i dati devono comunque garantire il rispetto delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali (art. 1, comma 2 del D.Lgs. n. 33/2013), sia nella fase di predisposizione dei documenti, sia nella fase della loro pubblicazione e divulgazione nel sito, nella sezione Amministrazione trasparente, all Albo pretorio on line. Si veda in particolare quanto disposto dall art. 4, comma 4, del D.Lgs. n. 33/2013, secondo il quale «nei casi in cui norme di legge o di regolamento prevedano la pubblicazione di atti o documenti, le pubbliche amministrazioni provvedono a rendere non intelligibili i dati personali non pertinenti o, se sensibili o giudiziari, non indispensabili rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione», nonché di quanto previsto dall art. 4, comma 6, del medesimo decreto, che prevede un divieto di diffusione dei dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale. Il rispetto della normativa in materia di protezione di dati personali va effettuata tenuto conto delle modifiche intervenute a seguito dell entrata in vigore del Regolamento Europeo 2016/679 concernente la tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e alla libera circolazione di tali dati, nonché il D.lgs. n. 101/2018, con cui è stato abrogato e in parte novellato il Codice Privacy. In esecuzione della deliberazione di C.C. n. 19 del 27/4/2018, è stata approvata specifica convenzione con cui è stata delegata l Unione Comuni Modenesi Area Nord allo svolgimento di una procedura di gara per l individuazione del soggetto cui affidare i servizi di adeguamento alla normativa contenuta nel Regolamento europeo n. 2016/679 e per il conferimento dell incarico di Data Protection Officer (D.P.O.). A seguito dell individuazione del soggetto di cui sopra, già nel corso del 2018 si era intrapreso un percorso formativo specificamente rivolto ai titolari di posizione organizzativa e ai responsabili di procedimento, proseguito nel corso del e - Il processo di controllo Il processo di controllo viene effettuato: nell ambito dei controlli di regolarità amministrativa previsti dalla legge n. 213/2012 e dal Regolamento sui controlli interni approvato dal Consiglio Comunale delibera n. 7 del 21/02/2013; attraverso appositi controlli a campione trimestrali, a verifica dell'aggiornamento delle informazioni pubblicate; attraverso il monitoraggio effettuato a seguito dell'esercizio del diritto di accesso civico semplice (art. 5 del D.Lgs 33/2013 e ss.mm.); attraverso la consultazione della Bussola della Trasparenza dei Siti Web, iniziativa on-line del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione. Il Responsabile della Trasparenza predispone apposite segnalazioni in caso di riscontrato mancato o ritardato adempimento. 7. FLUSSI INFORMATIVI ATTIVATI AL E DA ATTIVARE / PROSEGUIRE NEL TRIENNIO

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