La valutazione nella Scuola Primaria. Strumenti, procedure e criteri della valutazione. Collegio dei docenti 18 gennaio 2013
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1 La valutazione nella Scuola Primaria Strumenti, procedure e criteri della valutazione Collegio dei docenti 18 gennaio 2013 Il Regolamento sulla valutazione degli alunni[1] indica tre aree oggetto della valutazione: il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico. Stabilisce inoltre alcuni adempimenti e procedure. Il Collegio dei docenti delibera i seguenti strumenti, procedure e criteri di valutazione sul profitto e il comportamento, nello spirito dell art.1 del Regolamento e alla luce delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione (settembre 2012), di cui accolgono il dettato (p. 13): Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni. Il Collegio inoltre sperimenta l applicazione di specifici criteri per la valutazione, affinché essa sia effettivamente trasparente alla consultazione on line nel registro dei docenti e nella pagella da parte delle famiglie e degli alunni. 1 Valutazione degli apprendimenti Nel processo di valutazione si riconoscono tre momenti e aspetti: la valutazione diagnostica o iniziale, la valutazione formativa e la valutazionesommativa. La prima serve ad individuare, attraverso la somministrazione di prove di ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei prerequisiti per la progettazione dell attività didattica disciplinare e per individuare subito eventuali strategie specifiche di intervento. La valutazione formativa è finalizzata invece a cogliere informazioni e indicazioni sul processo di apprendimento, contemperando i risultati, misurati nelle prove e nelle verifiche, alle condizioni di partenza, di impegno e di possibilità dell alunno rispetto a contenuti e abilità proposte in un determinato momento della progettazione disciplinare. La valutazione sommativa, infine, assume due articolazioni correlate: da un lato misura per una determinata unità didattica o argomento
2 le conoscenze e le competenze acquisite dall alunno, prevalentemente attraverso strumenti strutturati di prova; dall altro rappresenta la condizione di partenza misurata, nelle valutazioni periodiche e finali agli scrutini, sulla quale i docenti della classe esprimono la valutazione formativa che è presente nella pagella, mediante l attribuzione di voti espressi in cifra nella scala decimale. Vuole infatti il Collegio che: Nessuna valutazione che compare in lettera o numero nella pagella è il risultato di una media aritmetica o genericamente sommativa. E sempre invece il risultato di una riflessione, su di una proposta avanzata dal docente/docenti della disciplina/insegnamento, che ha il processo formativo quale oggetto privilegiato. (Deliberazione del 18 gennaio 2013) Per rendere perspicuo il significato dei voti presenti nel registro on line del docente, in merito alla dimensione formativa o sommativa, il Collegio adotta la seguente distinzione generale, che in ciascuna classe i docenti avranno cura di definire - per ciascuna disciplina e descrittore - e di rendere nota alle famiglie: Valutazione di tipo A Quando si è scelta questa modalità di valutazione si intende che il voto comparso sul registro indichi: La valutazione formativa di un determinato periodo prefissato - salvo diversa indicazione bimensile. Compresi nel voto in questa valutazione possono ben figurare elementi che hanno anche struttura oggettiva e misurativa. Tuttavia, e questo è il dato centrale, non sussiste necessariamente alcun supporto materiale/oggettivo al voto attribuito, né un momento definito nel periodo inteso: il voto espresso è esplicitamente frutto di una valutazione formativa del docente e in essa possono confluire differenti modalità di acquisizione degli elementi e dei momenti utilizzati nel valutare il processo di apprendimento. Valutazione di tipo B Quando si è scelta questa modalità di valutazione si intende che il voto comparso sul registro indichi: La valutazione sommativa relativamente a determinati contenuti: conoscenze o competenze riferite a una specifica unità didattica, argomento, o competenza. La valutazione di tipo B, se dichiarata prova scritta/pratica, fa riferimento a un testo o a un costrutto che è in linea di principio presentabile (o già presentata) al genitore: produzione scritta, quaderno, disegno, oggetto, ecc. La valutazione di tipo B, se dichiarata prova orale, fa riferimento a un momento identificato (almeno dall insegnante) nel quale avviene la valutazione: una interrogazione, una lettura, un momento di sintesi orale, ecc. che si riferisce a un tema/unità/competenza definito. Il Collegio dei docenti ha quindi dato indirizzo sulla valutazione del primo quadrimestre delle classi prime, per tutti gli insegnamenti: La valutazione allo scrutinio del primo quadrimestre intende dare una prima indicazione formativa sul possesso dei requisiti previsti per il raggiungimento delle iniziali competenze. Si articola in tre intervalli di voto. Il maggiore (9-10) riferisce di requisiti pienamente e stabilmente consolidati; il medio (8) di
3 requisiti presenti, ma a cui possono mancare l estensione richiesta o la continuità; il minore (6-7) di requisiti non ancora presenti o in via di definizione. Più che in altri momenti, la valutazione del primo quadrimestre delle classi prime riferisce un giudizio collegiale su ciascuna area/insegnamento, ed è espressione di un ipotesi comprensiva provvisoria, che attende lo svolgersi dell intero anno scolastico per potersi consolidare e rappresentare compiutamente alla fine del secondo quadrimestre. (Deliberazione del 18 gennaio 2013) 2 La corrispondenza tra i voti e i livelli di apprendimento Il Collegio dei docenti stabilisce, quale criterio generale d indirizzo nell attribuzione dei voti da parte dei docenti della classe per la valutazione nelle prove, e allo scopo di promuovere l autostima e la fiducia in sé degli alunni, che non siano attribuiti di norma voti inferiori al 6 nelle classi I e II. Per gli alunni delle classi III, IV e V è tuttavia prevedibile e utilizzabile anche il voto inferiore. Rimane l obbligo della unanimità dei docenti qualora si tratti di voti presenti nei documenti di valutazione periodica e finale, e della loro accurata motivazione scritta. Il Collegio adotta la seguente griglia di corrispondenza fra livelli di apprendimento e voti. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI Le conoscenze risultano molto ampie, articolate ed approfondite. L'alunno sa applicare quanto appreso in modo sempre ottimale. L'alunno mostra una piena autonomia* che gli consente una personale rielaborazione di contenuti e procedure. Le conoscenze risultano complete e approfondite. L'alunno sa applicare quanto appreso in modo quasi sempre ottimale. L'alunno dimostra una completa autonomia*. Le conoscenze risultano complete. L'alunno sa applicare in modo appropriato quanto ha appreso. L'alunno dimostra una autonomia* quasi sempre completa. Le conoscenze risultano abbastanza complete. L'alunno sa applicare in modo generalmente adeguato quanto appreso. L'alunno dimostra una discreta autonomia*. Le conoscenze risultano acquisite in modo sufficiente. L'alunno sa applicare quanto appreso in/a semplici situazioni didattiche. L'alunno mostra una parziale autonomia*. Le conoscenze risultano frammentarie. L'alunno sa applicare con difficoltà quanto appreso. L'alunno dimostra una limitata autonomia*. Voto (*) Autonomia di lavoro nelle discipline.
4 3 Valutazione del comportamento è nei compiti istituzionali della scuola mettere in atto principi e procedure che aiutino l'alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. Il voto di comportamento si stabilisce in base all'acquisizione o meno di abilità sociali che favoriscono il successo scolastico. Queste abilità si osservano in rapporto alle relazioni che gli alunni hanno rispetto a se stessi, agli altri e all'ambiente. I criteri di valutazione sono la frequenza alle lezioni e alla modalità di interazione con i compagni, i docenti e il più generale contesto educativo. Gli elementi nella valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico sono: interesse e impegno nella partecipazione alle proposte didattiche; collaborazione verso compagni e adulti; rispetto delle persone, dell'ambiente scolastico e del patto educativo per gli aspetti di loro pertinenza. Indicatori del comportamento a) ottimo rispetto delle regole b) comportamento molto collaborativo c) vivace interesse ed originale partecipazione alle proposte d) regolare e proficuo svolgimento delle consegne scolastiche e) ruolo propositivo all'interno della classe a) distinto rispetto delle regole b) comportamento collaborativo c) vivo interesse e partecipazione alle proposte d) regolare svolgimento delle consegne scolastiche e) ruolo positivo all'interno della classe a) buono rispetto delle regole b) comportamento prevalentemente collaborativo c) adeguati interesse e partecipazione alle proposte d) generalmente regolare svolgimento delle consegne scolastiche e) ruolo in genere positivo all'interno della classe a) sufficiente rispetto delle regole b) comportamento discontinuo c) incostanti interesse e partecipazione alle proposte d) generalmente incerto svolgimento delle consegne scolastiche e) ruolo in genere problematico all'interno della classe Voto ottimo distinto buono sufficiente
5 a) faticoso o mancato rispetto delle regole b) comportamento inadeguato c) scarsi interesse e partecipazione alle proposte d) incerto o mancato svolgimento delle consegne scolastiche e) ruolo problematico all'interno della classe non sufficiente [1] Il 19 agosto 2009 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 191 il D.P.R. n. 122 del 22 giugno Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli artt. 2 e 3 del decreto legge 137, convertito con modificazioni nella legge 169 del 30 ottobre Il D.P.R. n. 122 è di seguito menzionato con Regolamento o Reg..
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