Laura Asteggiano, Graziano Vittone
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- Emilio Giglio
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1 92 93 Diradamento del pesco
2 La regolazione del carico produttivo è un operazione indispensabile per ottenere frutti di buona pezzatura e di migliore qualità gustativa, rispondenti alle attese dei consumatori. Su drupacee, nonostante decenni di sperimentazione a livello internazionale, non sono ancora state individuate strategie di diradamento chimico efficaci e con risultati costanti nel tempo. Per questo il diradamento del pesco è ancora un operazione prevalentemente manuale, con un elevata incidenza sul costo di produzione finale (10-15%). Da alcuni anni il Centro di ricerca piemontese CReSO ha sperimentato attrezzature per il diradamento meccanico dei fiori o dei frutticini, ottenendo risultati più che soddisfacenti. Il diradamento meccanico del pesco si sta così diffondendo rapidamente su superfici sempre più ampie. Migliora la qualità e allo stesso tempo si riducono i costi di produzione. Fiori rosacei prima del diradamento. In questo caso occorre asportarne il 60-70% 94 95
3 Macchina diradante Darwin Macchina ideata in Germania (Fruit-Tec) per il diradamento del melo, dove è testata da diversi anni e su molte cultivar, dimostrandosi efficace alternativa al diradamento chimico. Sul pesco è stata sperimentata a livello europeo in Piemonte a partire dal Portata anteriormente alla trattrice, è costituita da un mandrino verticale rotante su cui sono inseriti circa 300 fili in materiale plastico lunghi 60 cm. Durante l avanzamento i fili spazzolano la chioma, asportando una parte dei fiori presenti. L azione diradante è modulata dalla velocità di avanzamento del trattore e dalla velocità di rotazione del mandrino; quest ultima viene regolata direttamente dalla cabina ed è indipendente dalla velocità di avanzamento del trattore. Azione puramente meccanica, può essere realizzata in presenza di qualsiasi condizione meteorologica ed anche nel biologico. Il tempo necessario per il passaggio della macchina varia da 1,2 a 2 ore/ha, in relazione alla velocità adottata. Macchina per il diradamento Danno da flagello che ha spezzato la parte finale di una branchetta fruttifera di Big Top Zaitabo. Con i nuovi materiali i flagelli non si attorcigliano più intorno ai rami e i danni come quello in foto rapprentano una percentuale irrilevante
4 Vantaggi Riduce efficacemente il numero di fiori presenti in pianta. In numerose prove il diradamento meccanico ha ridotto il numero di frutti per metro lineare di ramo dal 14,1% al 70,5% a seconda delle velocità di avanzamento e di rotazione. Nella maggior parte dei casi il diradamento è risultato uniforme lungo tutta l altezza della parete. L intensità di diradamento nelle porzioni interna ed esterna della chioma dipende largamente dall habitus e dallo spessore della parete fruttifera. Nei casi di spessore eccessivo della chioma e/o presenza di branche di grosso calibro è stata evidenziata una differenza marcata tra le porzioni esterna e interna della chioma, con un netto sottodiradamento della parte interna. Il diradamento manuale dei frutti si riduce a un azione di rifinitura. Il diradamento meccanico ha permesso di ridurre il tempo necessario, rispetto al diradamento manuale, dal 29% al 60% a seconda della cultivar e delle velocità. Il diradamento manuale risulta un operazione di rifinitura e completamento, con importanti benefici economici (figura 1). Determina un aumento della pezzatura in raccolta. Il diradamento meccanico ha determinato su pesche e su nettarine un incremento della pezzatura e una maggior incidenza delle classi di calibro di maggior interesse econo- Ore/ha rpm 7km/h Fig. 1 - Ore per ettaro necessarie per il diradamento manuale su piante diradate meccanicamente e nel controllo, Piemonte, Italia. Rome Star 155rpm 6km/h Big Top 155rpmn 7km/h Magique 150rpmn 6km/h Magique 180rpm 6,5km/h Per ogni cultivar, sono indicate la velocità di rotazione del mandrino (rpm) e la velocità di avanzamento del trattore (km/h). Alitop 160rpm 6,5km/h Diamond Ray Fiore rosaceo Rami misti ricoperti di fiori rosacei pronti per il diradamento meccanico Fiore campanulaceo di pesco 98 99
5 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Fig. 2 - Produzione di Alitop e Sweet Red suddivisa in classi di pezzatura, Piemonte, Italia. Alitop D C B A AA AAA Classi di pezzatura 180 rpm - 7 km/h 180 rpm - 6,5 km/h diradato a mano Per ogni cultivar, sono indicate la velocità di rotazione del mandrino (rpm) e la velocità di avanzamento del trattore (km/h). mico, anche su cultivar di per sé caratterizzate da buona pezzatura (figura 2). Questo si ritiene conseguenza della precocità dell intervento meccanico rispetto a quello manuale, consententendo, fin dai primi stadi di sviluppo dei frutti, un carico produttivo ottimale. Aumenta la percentuale di frutti raccolti nei primi stacchi. 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Sweet Red D C B A AA AAA Classi di pezzatura 220 rpm - 5,5 km/h diradato a mano In tutte le prove è stata osservata una contrazione della finestra di raccolta, con i primi due stacchi molto più consistenti rispetto alle piante diradate manualmente. Nella prova su Alitop, il diradamento meccanico ha permesso di raccogliere al primo stacco oltre il 10% della produzione totale, a fronte di un 4% di frutti raccolti nella tesi aziendale (figura 3). Complessivamente, sulle tesi diradate meccanicamente con i primi due stacchi è stata raccolta circa metà della produzione (46-55%, a seconda delle tesi), mentre nella tesi aziendale le prime due raccolte hanno interessato appena il 23% della produzione totale. è possibile modulare l intensità del diradamento in base alle caratteristiche dell impianto. L efficacia diradante aumenta con la velocità di rotazione del mandrino e cala al crescere della velocità di avanzamento del trattore. Questi due parametri, chiave per la definizione dell entità del diradamento, vanno adattati di volta in volta in funzione dell entità della fioritura, dello spessore della parete e delle condizioni di transitabilità che caratterizzano l appezzamento. In impianti di pianura si consiglia di adottare una velocità di avanzamento di 6,5-7 km/h e una velocità di rotazione del mandrino compresa tra 160 e 200 giri/min. Poiché l efficacia dell intervento è visibile fin da subito e correggere le velocità in corso d opera è molto semplice, grazie alla presenza di una centralina in cabina, si consiglia di effettuare di volta in volta alcune prove con regimi di rotazione diversi per definire le modalità operative più adatte. Attuabile dalla fase di fioritura fino alla fase di pre-scamiciatura. Su pesco e nettarine è possibile posticipare l intervento alla fase di pre-scamiciatura, finché il frutticino allegato è protetto dai residui del calice, senza rischio di danneggiare i frutti. Questo consente di ridurre di una decina di giorni l esposizione alle gelate primaverili, rendendo la tecnica interessante anche in ambienti soggetti a ritorni di freddo. è utilizzabile anche in impianti giovani (2 3 anni) e/o deboli. In seguito al passaggio con la macchina, le piante reagiscono con maggiore spinta vegetativa, per cui la tecnica è particolarmente indicata per impianti deboli e/o dotati di scarsa vigoria. Scamiciatura Fig. 3 - Percentuale di frutti raccolti a ogni stacco su piante diradate meccanicamente e sul controllo su nettarine Alitop, Piemonte, Italia, % 4 stacco (18/8) 90% 3 stacco (12/8) % di frutti raccolti ad ogni stacco 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% * * * * * * 160 rpm 7 km/h 180 rpm 7 km/h 180 rpm 6,5 km/h diratato a mano 2 stacco (5/8) 1 stacco (28/7) Sono indicate la velocità di rotazione del mandrino (rpm) e la velocità di avanzamento del trattore (km/h)
6 Limiti Forma di allevamento a parete Utilizzabile solo su forme di allevamento in parete. L attrezzatura è utilizzabile solo in impianti con forme di allevamento in parete. Per una buona riuscita dell intervento si consiglia di utilizzarla su pareti con spessore limitato, indicativamente non superiore a 1,5-1,6 m. La presenza di branche di grosso calibro, eccessivamente lunghe o comunque ingombranti rende difficile l intervento e può determinare un diradamento non omogeneo tra la parte interna e la parte esterna della chioma. Forme di allevamento idonee al diradamento meccanico sono quindi l asse colonnare o le forme a due assi (Y longitudinale o U)
7 Le forme in parete stretta (in questo caso una Y longitudinale) sono le più adatte all interazione con la diradatrice. I flagelli possono infatti penetrare lungo tutta la profondità della parete. Nel caso di forme in volume, è necessario adattare la forma della pianta attraverso una progressiva e razionale potatura. Non è attuabile quando il piano di campagna è eccessivamente sconnesso o in pendenza. Su piante molto vigorose un diradamento particolarmente intenso può dare origine a ricacci. Piante non saldamente legate ai fili possono intralciare l operazione. In quanto la velocità di percorrenza della trattrice e la distanza dalle piante deve essere mantenuta costante. Laura Asteggiano Tree Fruit Research and Extension Centre, Washington State University, Wenatchee WA, USA Graziano Vittone CReSO - Centro di ricerca e sperimentazione per l ortofrutticoltura piemontese 104
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