CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Comitato Locale di Ciampino. Collari cervicali
|
|
- Filippa Damiano
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Comitato Locale di Ciampino Collari cervicali CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Nucleo Provinciale Formazione V.d.S. - Roma
2 Presidio necessario a garantire la sopravvivenza di infortunati politraumatizzati NON È UN ACCESSORIO DI IMMOBILIZZAZIONE
3 È fondamentale che la sua applicazione sia particolarmente accurata e venga effettuata prima di qualsiasi spostamento e dopo la verifica dei parametri vitali
4 Le funzioni del collare cervicale sono: 1. Ridurre il carico del 1. rachide 2. Impedire movimenti del 2. rachide
5 Un buon addestramento e prove periodiche SONO NECESSARIE PER APPLICARE CON RAPIDITÀ E CORRETTAMENTE IL COLLARE CERVICALE
6 Per allineare il tratto cervicale è necessario effettuare una trazione che consenta di scaricare le articolazioni intervertebrali del peso del cranio e limitare gli effetti meccanici dei movimenti necessari all allineamento
7 L applicazione della forza va fatta sulla parte ossea in modo da lasciare libera la mandibola per consentire l esplorazione delle vie aeree ed un corretto inserimento del collare
8 L immobilizzazione deve avvenire in modo che la testa sia in posizione neutra, cioè quando lo sguardo dell infortunato è perpendicolare al piano della colonna vertebrale
9 I COLLARI CERVICALI Nucleo Provinciale Formazione V.d.S. - Roma
10 Un collare cervicale deve essere: Efficace Sicuro Facile Adattabile Confortevole Lavabile e sterilizzabile
11 POSIZIONAMENTO DEL COLLARE CERVICALE (infortunato a terra)
12 Il soccorritore A si posiziona dietro l infortunato e riallinea il capo effettuando una lieve trazione
13 Fino al termine della manovra il soccorritore A manterrà la trazione senza mai alzare i gomiti da terra e senza mai distogliere lo sguardo dal viso dell infortunato
14 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B libera il collo dell infortunato da abiti e monili
15 DIMENSIONAMENTO DEL COLLARE CERVICALE
16 È importante dimensionare il collare per ottenere una immobilizzazione efficace La distanza, in proiezione, tra il mento e l attaccatura del trapezio al collo, deve essere uguale alla distanza tra il bottone nero (standardizzato da tutti i costruttori) e l infossatura laterale del collare Nucleo Provinciale Formazione V.d.S. - Roma
17 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B valuta la distanza tra il mento ed il trapezio del collo dell infortunato
18 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B allarga il collare in modo che la distanza valutata sia uguale alla distanza tra il bottone nero e l infossatura laterale del collare stesso
19 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B sceglie il collare in modo che la distanza valutata sia uguale alla distanza tra il bottone nero e l infossatura laterale del collare stesso
20 Il soccorritore B può anche accostare il collare al collo dell infortunato, in modo che la distanza valutata sia uguale alla distanza tra il bottone nero e l infossatura laterale del collare stesso
21 POSIZIONAMENTO DEL COLLARE CERVICALE MONOBLOCCO (infortunato a terra)
22 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B inserisce la parte posteriore del collare sotto il collo dell infortunato
23 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B fa scorrere la parte anteriore del collare sul torace dell infortunato e la inserisce sotto il mento
24 Il soccorritore B aggancia lo scratch del collare facendo attenzione che il collare stesso sia in posizione simmetrica
25 POSIZIONAMENTO DEL COLLARE CERVICALE 2 PEZZI (infortunato a terra)
26 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B fa scorrere la parte anteriore del collare sul torace dell infortunato e la inserisce sotto il mento
27 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B aggancia lo scratch del collare facendo attenzione a non superare il punto di interruzione della linea indicata sul collare
28 Il soccorritore B inserisce la parte posteriore del collare sotto il collo dell infortunato
29 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B aggancia entrambe gli scratch del collare
30 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B si pone di fronte all infortunato per posizionare gli scratch in modo simmetrico
31 POSIZIONAMENTO DEL COLLARE CERVICALE
32 Al termine della manovra il soccorritore B controlla il polso carotideo (infortunato incosciente) e fa la prova di apertura della bocca (infortunato cosciente)
33 POSIZIONAMENTO DEL COLLARE CERVICALE (infortunato seduto)
34 Il soccorritore A si posiziona dietro l infortunato e riallinea il capo effettuando una lieve trazione
35 Il soccorritore B si posiziona al lato dell infortunato ed accompagna il tronco durante la manovra di riallineamento della colonna cervicale
36 Il soccorritore A dovrà mantenere la trazione fino al termine della manovra di inserimento del collare Se ci si trova in macchina il soccorritore A può appoggiare i gomiti sul sedile facendo attenzione a non ostacolare l inserimento del collare
37 Durante tutta la manovra il soccorritore A manterrà il capo in posizione neutra Le sue mani devono essere posizionate in modo da non ostacolare in alcun modo l inserimento del collare
38 POSIZIONAMENTO DEL COLLARE CERVICALE MONOBLOCCO (infortunato seduto)
39 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B fa scorrere la parte anteriore del collare sul torace dell infortunato e la inserisce sotto il mento
40 Il soccorritore B inserisce la parte posteriore del collare dietro il collo dell infortunato ed aggancio la scratch
41 POSIZIONAMENTO DEL COLLARE CERVICALE 2 PEZZI (infortunato seduto)
42 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B fa scorrere la parte anteriore del collare sul torace dell infortunato e la inserisce sotto il mento
43 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B aggancia lo scratch del collare facendo attenzione a non superare il punto di interruzione della linea indicata sul collare
44 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B inserisce la parte posteriore del collare dietro il collo dell infortunato ed aggancia gli scratch
45 Mentre il soccorritore A mantiene il capo in posizione neutra e la colonna in trazione Il soccorritore B si pone di fronte all infortunato per posizionare gli scratch in modo simmetrico
46 POSIZIONAMENTO DEL COLLARE CERVICALE
47 Al termine della manovra il soccorritore B controlla il polso carotideo (infortunato incosciente) e fa la prova di apertura della bocca (infortunato cosciente)
48 Hanno collaborato alla realizzazione di questo supporto: V.d.S. IANNOZZI Emanuela (Capo-monitore Comitato Locale di Ciampino -RM-) V.d.S. COLAIACOVO Paolo (Capo-monitore Comitato Locale di Ciampino -RM-) V.d.S. CONDELLO Maria Teresa (Monitore Gruppo di Roma Est) V.d.S. SARROCCO Claudia (Monitore Gruppo di Roma Est) V.d.S. PROCESI Monia (Monitore Gruppo di Roma Sud) V.d.S. SANTUCCI Claudio (Monitore Gruppo di Ariccia -RM-) V.d.S. ARENA Sergio (Medico Monitore Gruppo di Roma) V.d.S. BARONI Alessandra (Medico Monitore Gruppo di Roma Nord) V.d.S. STARACE Valeria (Medico Monitore Gruppo di Roma) V.d.S. MORUCCI Raffaella (Medico Monitore Gruppo di Canale Monterano -RM-) AMOROSO Adriano (L infortunato) Si ringrazia il Gruppo di Roma Est per la disponibilità dei materiali
49 CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Provinciale di Roma Nucleo Provinciale Formazione V.d.S. Supporto realizzato da: V.d.S. Iannozzi Emanuela Comitato Locale di Ciampino Non si insegna quel che si vuole; dirò addirittura che non si insegna quello che si sa o quello che si crede di sapere: si insegna e si può insegnare solo quello che si è. Jean Jaurès
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Comitato Locale di Ciampino. Rimozione del casco
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Comitato Locale di Ciampino Rimozione del casco CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Nucleo Provinciale Formazione V.d.S. - Roma Per completare una corretta
DettagliAPPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE
APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI 6. PROCEDIMENTO 7. CASI PARTICOLARI 04_Applicazione del collare cervicale 1 1.
DettagliRIMOZIONE DEL CASCO INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI 6. PROCEDIMENTO 7.
RIMOZIONE DEL CASCO INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI 6. PROCEDIMENTO 7. CASI PARTICOLARI 05_Rimozione del casco 1 1. OBIETTIVO Obiettivo di questo
DettagliAPPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE
CROCE ROSSA ITALIANA PI 007 APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE Rev. 01 Pag 1 di 5 APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI
DettagliCROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA Metodica di applicazione del collare cervicale (tipo Nec-loc) Indicazioni: Il collare cervicale è un dispositivo semirigido in grado di ridurre notevolmente i movimenti
DettagliIspettorato Volontari del Soccorso del Trentino. Ispettorato VdS del Trentino - Formazione - MC
Ispettorato Volontari del Soccorso del Trentino Collare cervicale Caratteristiche Realizzato in svariati materiali plastici, diverse finiture e misure Generalmente sono tutti lavabili e riutilizzabili
DettagliI PRINCIPI di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA
SECONDO MODULO I PRINCIPI di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA CAPITOLO J_7 OBIETTIVI Conoscere La rilevanza del problema I principi di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA Il corretto
DettagliIMMOBILIZZAZIONE E TRASPORTO DEL PAZIENTE (Le immagini dei presidi presentati sono riprodotte per gentile concessione della ditta FERNO)
IMMOBILIZZAZIONE E TRASPORTO DEL PAZIENTE (Le immagini dei presidi presentati sono riprodotte per gentile concessione della ditta FERNO) 12.1. Collare cervicale Permette l immobilizzazione del tratto cervicale
DettagliCROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA Corsetto estricatore KED Indicazioni: L estricatore è un presidio utilizzabile per mantenere una buona immobilizzazione del rachide durante il trasporto e l estrazione
DettagliApp. 2 COLLARE CERVICALE
App. 2 COLLARE CERVICALE Rev. 1.01 12/12/2014 IL COLLARE CERVICALE PERCHÉ VA USATO: È importante nel prevenire i danni secondari conseguenti a sollecitazioni meccaniche durante l immobilizzazione e il
DettagliPROTOCOLLI D INTERVENTO PER VOLONTARI DEL SOCCORSO BARELLA A CUCCHIAIO
CROCE ROSSA ITALIANA PI 010 BARELLA A CUCCHIAIO Rev. 01 Pag 1 di 5 BARELLA A CUCCHIAIO INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI 6. PROCEDIMENTO 7. CASI PARTICOLARI
DettagliPRESIDI POSIZIONE NEUTRA IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE
PRESIDI IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE FINO A QUANDO NON SIA STATO ESCLUSO RADIOLOGICAMENTE POSIZIONE NEUTRA 1 DISPOSITIVI DI IMMOBILIZZAZIONE
DettagliOBIETTIVI ACQUISIRE SCHEMI DI COMPORTAMENTO PER L UTILIZZO CORRETTO DELLE TECNICHE DI IMMOBILIZZAZIONE E MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA DEL PAZIENTE
CAPITOLO 4_n OBIETTIVI ACQUISIRE SCHEMI DI COMPORTAMENTO PER L UTILIZZO CORRETTO DELLE TECNICHE DI IMMOBILIZZAZIONE E MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA DEL PAZIENTE 2 IMMOBILIZZAZIONE DEL CAPO Posizione delle
DettagliBlocco barella autocaricante
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Blocco barella autocaricante CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S. Iannozzi Emanuela È un sistema per il bloccaggio di lettini e barelle
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA. Tavola spinale. CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S.
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Tavola spinale CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S. Iannozzi Emanuela La tavola spinale è identificata dal numero di Modello (PN) e dal
DettagliManovre di caricamento
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Manovre di caricamento CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S. Iannozzi Emanuela La colonna vertebrale presenta delle curvature fisiologiche
DettagliTRAUMA APPROFONDIMENTI
MODULO SSE CAPITOLO 1 TRAUMA APPROFONDIMENTI Addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero Struttura Formazione AREU OBIETTIVI C o ni principi di IMMOBILIZZAZIONE e o MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA s c e
DettagliPOSIZIONE NEUTRA DISPOSITIVI DI IMMOBILIZZAZIONE MEZZI DI IMMOBILIZZAZIONE PARZIALE COLLARI CERVICALI IMMOBILIZZATORI DEGLI ARTI ESTRICATORI BARELLA R
PRESIDI D IMMOBILIZZAZIONE IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE FINO A QUANDO NON SIA STATO ESCLUSO RADIOLOGICAMENTE 1 POSIZIONE NEUTRA
DettagliOBIETTIVI. La rilevanza del problema. I principi di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA
CAPITOLO 4_f OBIETTIVI Conoscere La rilevanza del problema I principi di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA Il corretto utilizzo di PRESIDI e delle TECNICHE di utilizzo 2 LESIONI del RACHIDE
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA. Immobilizzatori. CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S.
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Immobilizzatori CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S. Iannozzi Emanuela Sono progettati per lo steccaggio di arti fratturati e consentono
DettagliMaterasso immobilizzatore
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Materasso immobilizzatore CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S. Iannozzi Emanuela Sono un efficace mezzo per l immobilizzazione di infortunato
DettagliL IMMOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE. Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Urbino
E DI GINEVRA 2 L IMMOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE OBIETTIVI E DI DI GINEVRA GINEVRA 2 Conoscere i presidi Saperli utilizzare correttamente Immobilizzare il rachide cervicale Immobilizzare la colonna in toto
DettagliIl Trattamento Primario
Capitolo 3 Il Trattamento Primario RegioneLombardia 2006 Obiettivi Sapere come trattare le situazioni pericolose per la vita Trattamento primario Cuore - Polmone - Cervello Perdita di coscienza Arresto
DettagliCROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA A DUE SOCCORRITORI + ASTANTE
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA A DUE SOCCORRITORI + ASTANTE Per PRONOSUPINAZIONE su spinale con astante, utilizzare preferibilmente: personale delle forze dell ordine; personale dei Vigili del Fuoco.
DettagliL IMMOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO
L IMMOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO KED ESTRAZIONE DEL CASCO OBIETTIVI: E DI GINEVRA 2 Conoscere i presidi Saperli utilizzare correttamente Immobilizzare il rachide cervicale Immobilizzare la
DettagliL Associazione Scientifica CARDIO PULSAFETY in col aborazione con propone l evento formativo R GBY SENZA
L Associazione Scientifica CARDIO PULSAFETY in collaborazione con propone l evento formativo RUGBY SENZA PAURA corso di Rianimazione Cardiopolmonare BLS-D e di Primo Soccorso in Campo rivolto ad Allenatori
DettagliCROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA II
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA II Modello integrale Indicazioni: Tutte le manovre di rimozione del casco devono essere effettuate con paziente supino e con delicatezza senza variare nei limiti del
DettagliPROTOCOLLI D INTERVENTO PER VOLONTARI DEL SOCCORSO. PI 013 CORSETTO TRAUMA ESTRICATORE Rev. 01 Pag 2 di 6
CROCE ROSSA ITALIANA PI 013 CORSETTO TRAUMA ESTRICATORE Rev. 01 Pag 1 di 6 CORSETTO TRAUMA ESTRICATORE (IMMOBILIZZATORE SPINALE) INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz
Stabilizzazione del rachide cervicale www.fisiokinesiterapia.biz Rachide meccanismi di lesione iperestensione iperflessione compressione rotazione lateralizzazione distrazione A) Meccanismo del trauma
DettagliTecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica
Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica Obiettivi Immobilizzare il rachide cervicale Immobilizzare la colonna in toto Immobilizzare segmenti osteo-articolari Consentire
DettagliCROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA Immobilizzazione pazienti traumatici Obiettivi:descrizione metodologia corretta di utilizzo della tavola spinale nel soccorso al paziente traumatizzato Indicazioni:
DettagliIspettorato Volontari del Soccorso del Trentino. Ispettorato VdS del Trentino - Formazione - MC
Ispettorato Volontari del Soccorso del Trentino Corsetto estricatore Chiamato anche KED (Kendrick Extrication Device) Corsetto estricatore Estricatore Caratteristiche: In tessuto morbido Facilmente lavabile
DettagliCAPITOLO J_12 SECONDO MODULO
CAPITOLO J_12 SECONDO MODULO Vittima INCASTRATA NON ESTRAIBILE PER DEFORMAZIONE DEL VEICOLO CON COMPRESSIONE DI PARTI CORPOREE (es. arti inferiori incastrati sotto la pedaliera dell auto) Vittima INCARCERATA
DettagliAlcune tecniche di base che impareremo nelle esercitazioni pratiche LE IMMOBILIZZAZIONI E LE ESTRICAZIONI
Alcune tecniche di base che impareremo nelle esercitazioni pratiche LE IMMOBILIZZAZIONI E LE ESTRICAZIONI COLLARE CERVICALE GIUSTA MISURA Troppo grande: iperestensione della testa, impedire l apertura
DettagliDr Daio Benedini 1 ARRESTO CARDIO RESPIRATORIO. La rianimazione cardio-polmonare è una procedura di mantenimento temporaneo e
Dr Daio Benedini 1 ARRESTO CARDIO RESPIRATORIO RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE (BLS) : COSA È La rianimazione cardio-polmonare è una procedura di mantenimento temporaneo e parziale della ventilazione e della
DettagliS.V.T. Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato
S.V.T. Supporto vitale di base nel paziente traumatizzato OBIETTIVO DEL CORSO Acquisire conoscenze teoriche e abilità pratiche per trattare l evento traumatico secondo linee Guida della Regione Toscana
DettagliPROTOCOLLI D INTERVENTO PER VOLONTARI DEL SOCCORSO TAVOLA SPINALE
CROCE ROSSA ITALIANA PI 011 TAVOLA SPINALE Rev. 01 Pag 1 di 8 TAVOLA SPINALE INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI 6. PROCEDIMENTO 7. CASI PARTICOLARI 01
DettagliSEQUENZA SBLOCCHI Stiramento delle cervicali Trazione del collo Stiramento delle braccia Movimento circolare delle gambe Ripiegamento delle gambe:
SEQUENZA SBLOCCHI Dopo il solito tempo necessario all ascolto 1 per prendere contatto con uke, tori sì posizione in seiza dietro la testa di uke, che é in posizione supina, fa ruotare la testa di uke da
DettagliBARI 14-16 DICEMBRE 2006 IL COLLARE CERVICALE
BARI 14-16 DICEMBRE 2006 IL COLLARE CERVICALE Dott. Michele Perrini U.O. DI RIANIMAZIONE AUSL BAT/1 BARLETTA 1 COLLARE CERVICALE presidio principe nell immobilizzazione atraumatica del rachide cervicale
DettagliGli opuscoli di AXIA. Esiti di ictus. Consigli su posture e trasferimenti nella persona emiplegica. - Consigli utili -
Gli opuscoli di AXIA Esiti di ictus Consigli su posture e trasferimenti nella persona emiplegica - Consigli utili - POSTURE Legenda: lato plegico (arti in nero) lato sano(arti nudi) Postura supina Mettere
DettagliRianimazione Cardio Polmonare. di base
Rianimazione Cardio Polmonare di base La valutazione ed il sostegno delle funzioni vitali Valutazione delle funzioni vitali: controllo dello stato di coscienza, del respiro e del polso Sostegno delle funzioni
DettagliScuola Himawari KATA DEL PALMO POSIZIONE PRONA
Scuola Himawari KATA DEL PALMO POSIZIONE PRONA Tori, è nella posizione iniziale di seiza, con la mano dx appoggiata trasversalmente sulla zona lombare di Uke. Il braccio sx di Uke è sopra il capo; il braccio
Dettagli118 ISS t hg yri p oc
INSEGNAMENTO DEL PRIMO SOCCORSO Scuola Secondaria di II grado Manovre prioritarie di soccorso sulla scena: la sequenza prioritaria di valutazione e azione Valutazione della sicurezza della scena Che cosa
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA. Telo portaferiti. CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S.
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Telo portaferiti CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S. Iannozzi Emanuela Il telo portaferiti è progettato per trasportare/trascinare infortunati
DettagliDirections for use. Ambu Redi-ACE Adult Ambu Redi-ACE Mini
Directions for use Ambu Redi-ACE Adult Ambu Redi-ACE Mini 1 2 3 4 Misure 1 Neonatale 2 Pediatrico 3 Senza collo 4 Corto 5 Normale 6 Lungo Corporate Head Office & Manufacturer: Ambu A/S Baltorpbakken 13
DettagliArresto cardiaco in età pediatrica, caratteristiche e scopo del Pbls
L emergenza pediatrica è un evento clinicamente raro e ad alto rischio accompagnata da una componente emotiva non indifferente, sia per gli operatori che la gestiscono sia per le persone che stanno intorno
DettagliIMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO
PRESIDI IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE FINO A QUANDO NON SIA STATO ESCLUSO RADIOLOGICAMENTE POSIZIONE NEUTRA MEZZI DI IMMOBILIZZAZIONE
DettagliPRESIDI IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE
PRESIDI IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE FINO A QUANDO NON SIA STATO ESCLUSO RADIOLOGICAMENTE 1 POSIZIONE NEUTRA DISPOSITIVI DI IMMOBILIZZAZIONE
DettagliA cura del Coordinamento delle Centrali Operative della Regione Toscana
A cura del Coordinamento delle Centrali Operative della Regione Toscana IMMOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO Per immobilizzazione si intende genericamente l utilizzazione di dispositivi idonei a
DettagliL ESAME RADIOLOGICO DELLA COLONNA CERVICALE
L ESAME RADIOLOGICO DELLA COLONNA CERVICALE 1 COLONNA CERVICALE PASSAGGIO 2 CERVICO- DORSALE PROIEZIONI STANDARD ANTERO-POSTERIORE Indicazioni: traumatologia, lesioni ossee focali, patologia artrosica
DettagliTRAUMA TORACICO ADDOMINALE CRANIO VERTEBRALE
Corso per Operatori P.S.T.I. della CROCE ROSSA ITALIANA TRAUMA TORACICO ADDOMINALE CRANIO VERTEBRALE OBIETTIVO DELLA LEZIONE Riconoscere i traumi, cranio-vertebrali e toraco-addominali Saper rilevare i
DettagliI livello: Supporto delle Funzioni Vitali con Metodiche di base (BLS) 12 ore
PROGRAMMA DEI CORSI DI : CULTURA DI EMERGENZA DI BASE DI PRIMO SOCCORSO NELL EDUCAZIONE SANITARIA FORMAZIONE DEI LAVORATORI DESIGNATI AL P.S. PER LE AZIENDE DI GRUPPO A B C I livello: Supporto delle Funzioni
DettagliESERCIZIO 1 FLESSO ESTENSIONI DELLA COLONNA. Posizione di partenza Seduti sulla sedia da lavoro, nella posizione normalmente assunta.
Tutti in piedi!! Provare ad eseguire tutti gli esercizi almeno una volta, secondo l ordine e le modalità proposte, poi si potrà fare una scelta personale a seconda del beneficio apportato e del tempo a
DettagliPRESIDI DI PRIMO SOCCORSO
CAPITOLO XIII PRESIDI DI PRIMO SOCCORSO N. DE FALCO; A. CORTONE; V. PETRILLO OBIETTIVI Discutere dell'organizzazione e dell'assistenza nel trattamento del traumatizzato in ambito extraospedaliero. Definire
DettagliIMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO
PRESIDI IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE FINO A QUANDO NON SIA STATO ESCLUSO RADIOLOGICAMENTE POSIZIONE NEUTRA DISPOSITIVI DI IMMOBILIZZAZIONE
Dettagliwww.areu.lombardia.it a QUALSIASI cittadino che possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore RICONOSCERE i segni di allarme di un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Saper ALLERTARE correttamente
DettagliIl rischio da esposizione a videoterminale (VDT) riguarda i lavoratori: Che utilizzano i VDT per oltre 20 ore settimanali.
VIDEOTERMINALI VDT Il rischio da esposizione a videoterminale (VDT) riguarda i lavoratori: Che utilizzano i VDT per oltre 20 ore settimanali. AMBIENTE Veneziane finestre tende Barra luminosa postazioni
DettagliIL POLITRAUMA GOLDEN HOUR
IL POLITRAUMA Si definisce politraumatizzato un soggetto che ha subito due o più lesioni a carico di organi vitali, almeno una delle quali tale da metterne in pericolo la vita. Nei Paesi industrializzati,
DettagliSupporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione in età pediatrica BLS-D pediatrico
Supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione in età pediatrica BLS-D pediatrico BLS Italian Pediatrico Resuscitation Council Italian Resuscitation Council Obiettivi Apprendere: Conoscenze Abilità
DettagliValutazione tecnica: SKILL 08 IMMOBILIZZATORE SPINALE (KED)
Valutazione tecnica: SKILL 08 IMMOBILIZZATORE SPINALE (KED) (Manovra a TRE Soccorritori) NOMINATIVO: Data: Scenario N. l 1. Fa immobilizzare il capo in posizione neutra 2. Chiama il paziente, si presenta,
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA K.E.D. CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S. Iannozzi Emanuela
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA K.E.D. CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S. Iannozzi Emanuela Il KED è progettato per effettuare l immobilizzazione di infortunati con
DettagliREGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE MEDICI COMPETENTI NORME DI COMPORTAMENTO
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE MEDICI COMPETENTI NORME DI COMPORTAMENTO PER L ESECUZIONE IN SICUREZZA DI MANOVRE DI TRAINO E SPINTA revisione data EMISSIONE
DettagliGestione Intra-NOS del Trauma LA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA DEL TRAUMA APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALL INTERNO DEL NOS
Gestione Intra-NOS del Trauma LA GESTIONE INTRAOSPEDALIERA DEL TRAUMA APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALL INTERNO DEL NOS Gestione Intra-NOS del Trauma IL TRIAGE NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO INF. Alessia Giglioli
DettagliComposizione e compiti dell'equipaggio. La Sicurezza nel Servizio in Ambulanza
Le apparecchiature di soccorso. Utilizzo e manutenzione. Composizione e compiti dell'equipaggio. La Sicurezza nel Servizio in Ambulanza Docente Fabio Pulejo Dal 1997, Operatore Tecnico Gestione Soccorso
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA. Sistema linfatico. CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S.
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Sistema linfatico CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Capo Monitore V.d.S. Iannozzi Emanuela Il sistema linfatico è uno dei sistemi naturali di difesa dell'organismo
DettagliAddetto al Trasporto Sanitario
MODULO TS CAPITOLO G Addetto al Trasporto Sanitario Struttura Formazione AREU Saper ALLERTARE IL SISTEMA D EMERGENZA SANITARIA Saper RICONOSCERE l Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Acquisire uno SCHEMA
DettagliManovre Disostruzione
Croce Rossa Italiana esecutore CORSO SULLE MANOVRE DI DISOSTRUZIONE IN ETA PEDIATRICA PER TUTTI OBIETTIVI CHIAVE Identificare una situazione in cui sia necessaria una disostruzione Attivare il sistema
DettagliBasic Life Support BLS Supporto di base delle funzioni vitali.
Basic Life Support BLS Supporto di base delle funzioni vitali. 1 Danno anossico cerebrale : E il danno che si instaura a seguito della mancanza di ossigeno al cervello. Inizia dopo 4-6 di assenza di circolo.
DettagliManovre Disostruzione
Croce Rossa Italiana esecutore CORSO SULLE MANOVRE DI DISOSTRUZIONE IN ETA PEDIATRICA PER TUTTI OBIETTIVI CHIAVE!Identificare una situazione in cui sia! necessaria una disostruzione!attivare il sistema
DettagliIL TRAUMA DEL BAMBINO, DELL ANZIANO E DELLA DONNA GRAVIDA
SECONDO MODULO IL TRAUMA DEL BAMBINO, DELL ANZIANO E DELLA DONNA GRAVIDA CAPITOLO J_11 OBIETTIVI IDENTIFICARE LE PARTICOLARITÀ CHE CARATTERIZZANO IL TRAUMA DEL BAMBINO, DELL ANZIANO E DELLA DONNA GRAVIDA
DettagliLa semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce
4. Esercizi raccomandati La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce una indicazione ed un invito ad adottare un vero e proprio stile di vita sano, per tutelare l integrità e conservare
DettagliCOMODO NON VUOL DIRE (PER FORZA!) CORRETTO. Ergonomia al videoterminale: allestire correttamente la propria postazione
Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro COMODO NON VUOL DIRE (PER FORZA!) CORRETTO Ergonomia al videoterminale: allestire correttamente la propria postazione *** a cura di: Daniele Moresco Esperto di valutazioni
DettagliUniversità degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME
DettagliOBIETTIVI E METODI DELLE VARIE POSTURE A LETTO
OBIETTIVI E METODI DELLE VARIE POSTURE A LETTO POSTURA SUPINA OBIETTIVO Mantenere il corretto allineamento del rachide, prevenire flessioni e contratture dei muscoli para -cervicali. Ridurre la rotazione
DettagliIspettorato Volontari del Soccorso del Trentino. Ispettorato VdS del Trentino - Formazione - MC
Ispettorato Volontari del Soccorso del Trentino Classificazione COLLARE CERVICALE STECCOBENDE BARELLA ATRAUMATICA TAVOLA SPINALE MATERASSINO A DEPRESS. ESTRICATORE A CORSETTO Collare cervicale Caratteristiche
DettagliINFORTUNATO INCOSCIENTE SHOCK
Corso Base per Aspiranti Volontari del Soccorso della CROCE ROSSA ITALIANA INFORTUNATO INCOSCIENTE SHOCK OBIETTIVO DELLA LEZIONE Riconoscere lo stato di incoscienza Saper effettuare manovre su pazienti
DettagliTrauma cranico e spinale. Ver 0.1
Trauma cranico e spinale Ver 0.1 Obiettivi Trauma Cranico Conoscere le dinamiche lesive Classificare le lesioni Riconoscere i segni e i sintomi Trattare un soggetto con lesione cranica Dinamiche lesive
DettagliDATORE DI LAVORO M.C. R.S.P.P. VALUTAZIONE DEI RISCHI SORVEGLIANZA SANITARIA (ART.41)
DATORE DI LAVORO M.C. R.S.P.P. VALUTAZIONE DEI RISCHI OVE NECESSARIO M.C. PROGRAMMA ED EFFETTUA SORVEGLIANZA SANITARIA (ART.41) PER LA VORATORI ESPOSTI A PARTICOLARI RISCHI IN FUNZIONE DEI COMPITI LAVORATIVI
DettagliBASIC LIFE SUPPORT. (Sostegno funzioni di Base)
BASIC LIFE SUPPORT (Sostegno funzioni di Base) Gli anelli della catena della sopravvivenza 1 ANELLO ALLARME PRECOCE DEL SISTEMA D EMERGENZAD (chiamate il 118!!!) 2 ANELLO RIANIMAZIONE CARDIO POLMONARE
DettagliBLS-D per operatori non sanitari
BLS-D per operatori non sanitari Basic Life Support and Early Defibrillation Linee Guida ERC 2015 Obiettivi Riconoscimento precoce (ABC) e trattamento dell arresto cardiaco (RCP) Attivazione rapida del
DettagliCervicale. Protocollo d esame RM
Cervicale Protocollo d esame RM Queste diapositive fanno parte di un corso completo e sono a cura dello staff di rm-online.it E vietata la riproduzione anche parziale Cenni Anatomici Cenni Anatomici Cenni
Dettagliwww.areu.lombardia.it a QUALSIASI cittadino che possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore RICONOSCERE i segni di allarme di un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Saper ALLERTARE correttamente
DettagliLAVORATORE VIDEOTERMINALISTA: colui che utilizza il VDT in modo sistematico o abituale per 20 ore settimanali
VIDEOTERMINALI DEFINIZIONI VIDEOTERMINALI (VDT): Le apparecchiature dotate di schermo alfanumerico o grafico costituite da personal computer, sistemi di videoscrittura, di elaborazione dati, di testi o
DettagliPROGRAMMA TECNICO SHIATSU NEW SPORT
PROGRAMMA TECNICO SHIATSU NEW SPORT 1 / 26 Da Mostrina Bianca 6 Kyu a Mostrina Gialla 5 Kyu Saluto Seiza con Gassho Spostamenti Passeggiata del ( gatto ) su UKE Posizioni di pratica Gatto Seiza Seiza puntato
DettagliCroce Rossa Italiana Trentino 2007 B.L.S PERSONALE LAICO LINEE GUIDA 2005 SEQUENZA B.L.S
B.L.S PERSONALE LAICO LINEE GUIDA 2005 SEQUENZA B.L.S SICUREZZA AUTOPROTEZIONE valutazione ambiente A = AIRWAY VALUTAZIONE STATO COSCIENZA - Chiamo e scuoto NON COSCIENTE - Chiamo aiuto Aiuto qualcuno
DettagliPBLS Lattante PBLS Bambino. Modulo 2 Lezione B Croce Rossa Italiana Emilia Romagna
PBLS Lattante PBLS Bambino Modulo 2 Lezione B Croce Rossa Italiana Emilia Romagna OBIETTIVI Come comportarsi in caso di arresto cardiaco e respiratorio su bambino Saper effettuare le manovre di rianimazione
DettagliTRASPORTO SANITARIO SEMPLICE
TRASPORTO SANITARIO SEMPLICE RICONOSCERE i segni di allarme di un ACC Saper ALLERTARE correttamente il Sistema di Emergenza Sanitaria RICONOSCERE RAPIDAMENTE un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Acquisire
DettagliCENTRO ONZE PILATES esercitazioni a casa ESERCIZI CON ELASTICO 1) ALLUNGAMENTO ISCHIO-CRURALI Sdraiati supini, la gamba che non lavora piegata, flesso-estensione della gamba con elastico che avvolge l
Dettaglia QUALSIASI cittadinoche possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore
www.areu.lombardia.it a QUALSIASI cittadinoche possa trovarsi di fronte a una persona colta da malore RICONOSCERE i segni di allarme di un Arresto Cardio Circolatorio (ACC) Saper ALLERTAREcorrettamente
DettagliTRAUMA APPROFONDIMENTI
MODULO SSE CAPITOLO 1 TRAUMA APPROFONDIMENTI Addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero Struttura Formazione AREU OBIETTIVI DEFINIRE LO SCOPO DELLA ACQUISIRE LO SCHEMA ABCDE PER LA VALUTAZIONE E IL
DettagliValutazione del paziente traumatico
Valutazione del paziente traumatico Obiettivi Fornire elementi comuni di valutazione del paziente e raccolta delle informazioni Tutti i soccorritori, professionisti e non, devono parlare la stessa lingua
DettagliSOCCORSO ALLA SOCCORSO ALLA SOCCORSO ALLA SOCCORSO ALLA VITTIMA DI TRAUMA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA LE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE SONO DOVUTE A :
LE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE SONO DOVUTE A : IPOSSIA SHOCK MANOVRE SCORRETTE DA PARTE DEI SOCCORRITORE CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA MINORE E E IL TEMPO CHE INTERCORRE TRA L EVENTO L E IL TRATTAMENTO DEFINITIVO
DettagliFIPCF FEDERAZIONE ITALIANA PESISTICA E CULTURA FISICA. Programma Tecnico/Base degli esercizi fondamentali della Pesistica/BodyBuilding
FIPCF FEDERAZIONE ITALIANA PESISTICA E CULTURA FISICA Programma Tecnico/Base degli esercizi fondamentali della Pesistica/BodyBuilding LENTO AVANTI Lo scopo è di sviluppare la muscolatura del deltoide anteriore,
DettagliLimita F / E del 5-15% Limita laterof del 5-10% Limita R del %
LE ORTESI CERVICALI Azione antalgica Limitazione del movimento Scarico meccanico Immobilizzazione spinale dopo intervento t chirurgico i o trauma Gestione di fratture da compressione Indicazioni CONSIDERAZIONI
DettagliCAPITOLO N_1 SECONDO MODULO
CAPITOLO N_1 SECONDO MODULO OBIETTIVI Sapere come trattare le situazioni pericolose per la vita 2 Morte Cardiaca Improvvisa Perdita di Coscienza Arresto Respiratorio ARRESTO CARDIACO 3 Morte Biologica
DettagliMETODO MEZIERES. Programma corso formazione. Riabilitazione Morfologico Posturale
Programma corso formazione Moduli base ed avanzato Contenuti: obiettivi generali del Metodo Mézières METODO MEZIERES Riabilitazione Morfologico Posturale la perdita della simmetria corporea: cause fisiologiche
DettagliTecniche di movimentazione dell infortunato
Tecniche di movimentazione dell infortunato ARGOMENTI Tecniche di movimentazione dell infortunato Posizione di sicurezza Tecniche di trasporto POSIZIONE DI SICUREZZA Quando Questa posizione va fatta assumere
DettagliIL BLS. La rianimazione cardio-polmonare per operatori non sanitari. Chiara Testi
IL BLS La rianimazione cardio-polmonare per operatori non sanitari Chiara Testi BLS OBIETTIVI Il percorso didattico è rivolto per le classi V del Liceo Laura Bassi. Tempi previsti: 2 ore più 2 ore di prove
DettagliTraumi, contusioni e fratture osee... G. Ghersina
Premessa Le fratture e i traumi ossei fortunatamente non sono molto frequenti fra chi pratica sport, tuttavia non sono neanche così rari da poter essere considerati un accezione e non essere presi in considerazione.
DettagliANATOMIA di SUPERFICIE. Prof. Michela Battistelli
ANATOMIA di SUPERFICIE Prof. Michela Battistelli Conoscenze e abilità da conseguire Al termine del corso lo studente conoscerà le strutture anatomiche rilevabili sulla superficie corporea per una migliore
Dettagli