IL GIOCO. Sia nella II, che nella III dimensione predomina il GIOCO SIMBOLICO (inizia verso i 2 anni), che

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL GIOCO. Sia nella II, che nella III dimensione predomina il GIOCO SIMBOLICO (inizia verso i 2 anni), che"

Transcript

1 IL GIOCO -Il GIOCO costituisce uno dei fenomeni tipici dello sviluppo e della struttura della personalità, poiché in esso confluiscono una serie complessa di PROCESSI e di MOTIVAZIONI. -La PRIMA DIMENSIONE del GIOCO è quella di esercitare e soddisfare la PULSIONE ESPLORATIVA (curiosità di vedere e toccare oggetti e di esplorare nuovi spazi). Tale pulsione, attraverso la MANIPOLAZIONE, consente al bambino di ESTENDERE le sue ABILITA e CONOSCENZE. -La SECONDA DIMENSIONE è rappresentata dalla FUNZIONE CATARTICA, cioè di scarica fondamentale per l equilibrio emotivo del bambino. Attraverso il gioco, infatti, il bambino può scaricare molte PAURE e riscattare molte FRUSTRAZIONI e UMILIAZIONI o IMPOSIZIONI EDUCATIVE, scaricando in tal modo la sua AGGRESSIVITA, senza danneggiare le sue relazioni con gli adulti. -La TERZA DIMENSIONE è la SIMULAZIONE DI RUOLI E REGOLE, attraverso cui il bambino sperimenta diverse situazioni (es. scene di vita familiare o scolastica) e diversi ruoli (es. il figlio, il padre, la madre, il maschio o la femmina, ecc.). Sia nella II, che nella III dimensione predomina il GIOCO SIMBOLICO (inizia verso i 2 anni), che

2 presuppone l uso della CREATIVITA, della FANTASIA e dell IMMAGINAZIONE, che il bambino attiva nel gioco sia per sdrammatizzare situazioni traumatiche reali, sia per imitare il mondo adulto. I GIOCHI DI REGOLE, che iniziano a quattro anni, si affermano solo intorno ai 7-8 anni, sono giochi di COSTRUZIONE, in cui il bambino gioca con i suoi COETANEI dandosi delle REGOLE da RISPETTARE, dimostrando di essere ormai in grado di accettare anche di PERDERE. Attraverso questi giochi il bambino affina e sviluppa le sue CAPACITA sia MENTALI, sia propriamente SOCIALI, avvicinandosi per gradi ai modelli di COMPORTAMENTO DELL ADULTO.

3 I BAMBINI ED I MASS-MEDIA I MASS MEDIA RAPPRESENTANO UNA DELLE PRINCIPALI FONTI DI INFORMAZIONE E DI IDEE, SONO UN MEZZO DI COMUNICAZIONE; POSSONO INFLUENZARE GLI ATTEGGIAMENTI DELLE PERSONE ED ENTRO CERTI LIMITI I LORO COMPORTAMENTI. -I bambini oggi sono esposti per MOLTISSIME ORE AL GIORNO all azione dei mass- media, in particolare a quella TELEVISIVA e del COMPUTER, che diventano veri e propri rifornimenti e riferimenti educativi. Tale fenomeno è dovuto sia all accelerazione del PROGRESSO TECNOLOGICO, che offre strumenti sempre più innovativi ed accattivanti, sia al cambiamento delle SITUAZIONI SOCIALI, in particolare al ruolo della madre, che oggi è sempre più occupata in attività lavorative sia all esterno, che all interno dell abitazione.

4 -La PUBBLICITA in particolare, punta sulla TELEVISIONE come veicolo pubblicitario per i BAMBINI soprattutto nella FASCIA che va da 6-9 ANNI. I bambini imparano a memoria gli slogan e le musiche degli spot e poi pretendono gli OGGETTI ad essi connessi. La TELEVISIONE dunque, attraverso pubblicità e programmi, offre al bambino sempre più spesso, anche il RUOLO DI ATTORE oltre che di SPETTATORE, sfruttando così la naturale capacità del bambino sia di COINVOLGERE EMOTIVAMENTE GLI ADULTI, sia di osservare MODELLI DI COMPORTAMENTO, da IMITARE ed in cui IDENTICIFARSI. RISCHI E VANTAGGI L ABITUDINE INETNSA alla TELEVISIONE, al PC, al CELLULARE e ai VIDEOGIOCHI può INDURRE una certa PASSIVITA, nel senso che la loro fruizione è di natura passiva e non attiva e sembra dare le cose (IMMAGINI) al bambino senza spingerlo ad una ASSIMILAZIONE ATTIVA. L ASSIMILAZIONE TELEVISIVA è di TIPO ICONICO e NON SIMBOLICO (al contrario della lettura, dove il bambino traduce in immagini e simboli mentali dei segni). La televisione rischia di impoverire la FANTASIA CREATRICE del bambino e di NON STIMOLARE le sue STRUTTURE COGNITIVE. I mass-media BOMBARDANO il bambino a gran velocità con una SERIE di STIMOLI INCOERENTI tra loro e di ordini logici

5 ed emotivi diversi tra loro; tale DISORDINE può FRASTORNARE e DISORIENTARE il BAMBINO. I mass-media (TELEVISIONE, CELLULARE, COMPUTER, VIDEOGIOCHI) DIMINUISCONO la COMUNICAZIONE in FAMIGLIA, soffocando la discussione ed il commento, invece di accenderlo. Tali apparecchiature elettroniche, se usate a lungo, hanno anche un effetto nocivo sulla salute del bambino/adolescente, a causa delle radiazioni che trasmettono, che possono portare a lungo termine alla formazione di tumori. La televisione ed altre tecnologie hanno comunque il vantaggio di AMPLIARE IL MONDO DEL BAMBINO e di CONSENTIRE L ACCESSO A REALTA NON SPERIMENTATE, mettendo a disposizione infinità di universi vicari, ponendosi come un AMPLIFICATORE delle FUNZIONI MENTALI. La televisione stimola perciò una forma di APPRENDIMENTO specificatamente umano, quello VICARIO o SIMBOLICO: cioè la capacità di apprendere non per rinforzo ed esperienza diretta, ma attraverso l IDENTIFICAZIONE e l IMITAZIONE. Il BAMBINO dunque può COPIARE DAI MASS-MEDIA dei MODELLI DI COMPORTAMENTO, che talvolta lo spingono alla scelta di MODELLI AGGRESSIVI od ONNIPOTENTI, con CONSEGUENZE NEGATIVE sull ADATTAMENTO del BAMBINO.

Un bambino che gioca. Davide Zoletto. Facoltà di Scienze della Formazione Università di Udine

Un bambino che gioca. Davide Zoletto. Facoltà di Scienze della Formazione Università di Udine Un bambino che gioca Davide Zoletto Facoltà di Scienze della Formazione Università di Udine il gioco nello sviluppo del bambino Jean Piaget (1896-1980) Il giudizio morale del fanciullo. (1932) Giunti,

Dettagli

Secondo incontro GIOCARE CON MIO FIGLIO

Secondo incontro GIOCARE CON MIO FIGLIO Secondo incontro GIOCARE CON MIO FIGLIO IL GIOCO CON I PROPRI GENITORI È L OCCASIONE PER SENTIRE DI ESSERE IMPORTANTI, SENTIRSI AMATI. ESPRIMERE IL PROPRIO STATO AFFETTIVO (FELICITA, TRISTEZZA, GIOIA,

Dettagli

GLI EFFETTI DELLA SEPARAZIONE SUI FIGLI

GLI EFFETTI DELLA SEPARAZIONE SUI FIGLI In considerazione del progressivo incremento nel nostro paese di separazioni e divorzi, diviene necessario riflettere sui possibili effetti che tali esperienze possono avere sui figli. Gli studi condotti

Dettagli

LA BELLEZZA IN TUTTE LE FORME: L ARTE delle forme e dei segni, l arte in gioco TUTTO L ANNO. Bambini anni TEMPI DESTINATARI

LA BELLEZZA IN TUTTE LE FORME: L ARTE delle forme e dei segni, l arte in gioco TUTTO L ANNO. Bambini anni TEMPI DESTINATARI TITOLO UDA LA BELLEZZA IN TUTTE LE FORME: L ARTE delle forme e dei segni, l arte in gioco COMPITO IN SITUAZIONE Accompagnare i bambini nel loro cammino evolutivo alla scoperta del corpo, delle forme, spazio

Dettagli

LABORATORIO DI ATTIVITA MOTORIE

LABORATORIO DI ATTIVITA MOTORIE LABORATORIO DI ATTIVITA MOTORIE La psicomotricità rappresenta uno strumento educativo globale che favorisce lo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo del bambino attraverso l espressività corporea.

Dettagli

DALL ALBERO ALLA CARTA

DALL ALBERO ALLA CARTA DALL ALBERO ALLA CARTA SCUOLA DELL INFANZIA DI PIETRELCINA Anno scolastico 2005/2006 Il presente progetto, presentato per l anno scolastico 2005/2006, è parte integrante di quello condiviso (Pesco Pietrelcina

Dettagli

ATTIVITA ESPRESSIVO-CORPOREE COMUNICAZIONE NON VERBALE COMUNICAZIONE EMOZIONALE

ATTIVITA ESPRESSIVO-CORPOREE COMUNICAZIONE NON VERBALE COMUNICAZIONE EMOZIONALE Noi siamo il nostro corpo. Il corpo è la nostra sola realtà valutabile. Non si oppone all intelligenza, ai sentimenti,all anima. Li include e li ospita. Dunque prendere coscienza del proprio corpo è accedere

Dettagli

EDUCAZIONE DEL PAZIENTE LA DIAGNOSI DI MALATTIE CRONICHE O A PROGNOSI INFAUSTA

EDUCAZIONE DEL PAZIENTE LA DIAGNOSI DI MALATTIE CRONICHE O A PROGNOSI INFAUSTA II OBIETTIVO EDUCAZIONE DEL PAZIENTE LA DIAGNOSI DI MALATTIE CRONICHE O A PROGNOSI INFAUSTA EDUCAZIONE DEL PAZIENTE ESIGENZE COGNITIVE-COMPORTAMENTALI SAPERE = Conoscere la malattia SAPER FARE = Apprendere

Dettagli

CURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI

CURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI CURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI OBIETTIVI FORMATIVI IDENTITA USCITA SC. INFANZIA USCITA SC. PRIMARIA USCITA SC. SECONDARIA 1 GRADO SA CHI E : come si chiama, sesso, quanti anni ha, mese di nascita,

Dettagli

COME FUNZIONA. specificazioni

COME FUNZIONA. specificazioni 1 ASSE COGNITIVO scheda 2a 1. Livello di sviluppo cognitivo Normodotato o Possibile evoluzione Entità dell eventuale ritardo mentale 2. Strategie È riflessivo/ impulsivo; In quale modo l alunno arriva

Dettagli

SCHEDA DI OSSERVAZIONE

SCHEDA DI OSSERVAZIONE DATI PERSONALI DELL'ALUNNO COGNOME NOME DATA DI NASCITA LUOGO DI NASCITA RESIDENZA TELEFONO SCOLARITÁ SCHEDA DI OSSERVAZIONE CLASSE FREQUENTATA 1 2 3 4 5 SCUOLA dell'infanzia di primaria di secondaria

Dettagli

I bambini imparano quello. che vivono. 21 Febbraio Scuola dell Infanzia Villa. Relatrice : Dott.ssa Laura Leviani Pedagogista

I bambini imparano quello. che vivono. 21 Febbraio Scuola dell Infanzia Villa. Relatrice : Dott.ssa Laura Leviani Pedagogista 21 Febbraio 2018 I bambini imparano quello Relatrice : Dott.ssa Laura Leviani Pedagogista laura.leviani@virgilio.it che vivono Scuola dell Infanzia Villa QUALI SONO I BISOGNI EDUCATIVI DEI BAMBINI? Un

Dettagli

Generazione nata e cresciuta con la pubblicità. I bambini sono i soggetti più interessanti per i pubblicitari perché:

Generazione nata e cresciuta con la pubblicità. I bambini sono i soggetti più interessanti per i pubblicitari perché: Seminario - 21.4.211 Centro d'arti e mestieri, Bellinzona La pubblicità alimentare rivolta ai bambini: quali i meccanismi, quali gli effetti? Docente di Psicologia Sociale Università Cattolica di Milano

Dettagli

Il bambino alla scuola primaria LA STRADA VERSO L ADULTO PRENDE FORMA

Il bambino alla scuola primaria LA STRADA VERSO L ADULTO PRENDE FORMA Il bambino alla scuola primaria LA STRADA VERSO L ADULTO PRENDE FORMA IL BAMBINO TRA I 6 E I 10 ANNI: OBIETTIVI DI CRESCITA Neutralizzazione della pulsionalità Tra i 6-10 anni graduale passaggio delle

Dettagli

Oratorio San Luigi Gonzaga Sesto Fiorentino

Oratorio San Luigi Gonzaga Sesto Fiorentino Oratorio Es*vo In Pieve Esperienza di Campo Scuola Prima Se)mana 14 / 18 Giugno Seconda Se)mana 21 / 25 Giugno Morello I Turno 20 / 24 Giugno Terza Se)mana 28 Giugno / 2 Luglio Morello II Turno 27 Giugno

Dettagli

Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana

Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana Dalla accoglienza al piano di lavoro come sviluppare la metodologia SELL? Lucia Maddii- IRRE Toscana Il curricolo linguistico Integrazione di un programma e di un corpus linguistico e culturale con l aggiunta

Dettagli

Intervista rivolta ai genitori Informazioni per la stesura del PEI

Intervista rivolta ai genitori Informazioni per la stesura del PEI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO Via F.lli De Giuli 1, 25024 LENO ( Brescia) ; Tel. 030.9038250 Fax 030.9068974 codice ministeriale BSIC89600Q - C.F.

Dettagli

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s. 2 0 1 3-2 0 1 4 P I A N O

Dettagli

GIOCO E IMMEDESIMAZIONE PER FARE PREVENZIONE NELLA SCUOLA E SUL LAVORO

GIOCO E IMMEDESIMAZIONE PER FARE PREVENZIONE NELLA SCUOLA E SUL LAVORO SOCIAL ART: L USO DELL ARTE COME STRUMENTO EDUCATIVO E DI FORMAZIONE ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA GIOCO E IMMEDESIMAZIONE PER FARE PREVENZIONE NELLA SCUOLA E SUL LAVORO Stefania Fasciani Psicologa clinica,

Dettagli

Ricordare dalla lezione precedente Lettere Numeri prima del punto (= separatore)

Ricordare dalla lezione precedente Lettere Numeri prima del punto (= separatore) Simulazione Il PEI di UGO (attenzione, è un caso inventato, Ugo ha maggiori difficoltà di quelle in genere presenti nei ragazzi Down) Ricordare dalla lezione precedente Lettere Numeri prima del punto (=

Dettagli

L approccio costruzionista attraverso la robotica educativa. Scritto da Roberto Orazi

L approccio costruzionista attraverso la robotica educativa. Scritto da Roberto Orazi La robotica educativa è un settore di ricerca che si ispira al paradigma costruttivista rielaborato in ottica più tecnologica, grazie alla teoria costruzionista, da Seymour Papert [1] considerato dai più

Dettagli

Hai il cellullare? si 87%

Hai il cellullare? si 87% Laboratorio didattico Uso consapevole della tecnologia Scuola media Pegoraro L indagine conoscitiva Durante i laboratori didattici 2012-2013 è stata svolta, come di consueto, un indagine sulle conoscenze

Dettagli

www.viveredasportivi.eu

www.viveredasportivi.eu Per informazioni: I.C.S. International Conference Service via Cadorna, 13-34124 Trieste tel. 06 90281729 mail: segreteria@viveredasportivi.eu www.viveredasportivi.eu CAMPAGNA PER LA DIFFUSIONE DELLO SPIRITO

Dettagli

NATIVI DIGITALI NUOVI STILI DI APPRENDIMENTO

NATIVI DIGITALI NUOVI STILI DI APPRENDIMENTO NATIVI DIGITALI NUOVI STILI DI APPRENDIMENTO Alessandra Cenerini Presidente nazionale ADi LA SOCIETÀ E GLI STUDENTI SONO CAMBIATI La società è cambiata: globalizzazione, spostamenti demografici, multiculturalità,

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Scuola dell Infanzia

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Scuola dell Infanzia DIREZIONE DIDATTICA STATALE F.RASETTI 06061- Via Carducci n.25- Castiglione del Lago Codice Fiscale 80005650546- Tel. 075/951254 E.mail: pgee021002@istruzione.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE

Dettagli

PROGETTO C ERA UNA VOLTA

PROGETTO C ERA UNA VOLTA PROGETTO C ERA UNA VOLTA Scuola dell Infanzia San Giovanni Bosco Anno scolastico 2015/2016 MOTIVAZIONE Il Progetto C era una volta che si propone a Scuola ha lo scopo di aiutare il bambino a scoprire il

Dettagli

PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA

PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA 1. Il Patto di Team è il documento finale attraverso cui il gruppo docente enuncia la propria condivisione rispetto ad alcuni aspetti fondamentali delle tre dimensioni

Dettagli

L importanza del gioco nello sviluppo del bambino 1

L importanza del gioco nello sviluppo del bambino 1 L importanza del gioco nello sviluppo del bambino 1 Di Rossella Passannanti Fonte: https://www.academia.edu/17111757/limportanza_del_gioco_nello_sviluppo_del_bambino Nel linguaggio comune la parola gioco

Dettagli

Percorso di inserimento al Nido

Percorso di inserimento al Nido Percorso di inserimento al Nido Educatrici di riferimento: Valeria Albertazzi e Toniato Alessandra PREMESSA L ingresso al nido rappresenta: un momento molto delicato per ogni bambino/a, perché è la prima

Dettagli

TELEDIETA 68 CIRCOLO DIDATTICO S.S. CARUSO

TELEDIETA 68 CIRCOLO DIDATTICO S.S. CARUSO TELEDIETA 68 CIRCOLO DIDATTICO S.S. CARUSO Sommario - 68 Circolo Didattico S.S. Caruso SOMMARIO Test di ingresso per gli alunni Pag. 3 Elaborazione grafica test di ingresso per gli alunni 5 Test di uscita

Dettagli

L ESPOSIZIONE A SCENE VIOLENTE NEI MEDIA

L ESPOSIZIONE A SCENE VIOLENTE NEI MEDIA L ESPOSIZIONE A SCENE VIOLENTE NEI MEDIA L. Arcuri, (2008) Crescere con la tv e internet, Bologna, Il Mulino Da una recente analisi dei contenuti di 8.000 ore di programmazione Tv negli USA è risultato

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE PROFILO DINAMICO FUNZIONALE DI firme degli estensori COGNOME NOME... SCUOLA... CLASSE... NOME QUALIFICA FIRMA Data ASSE 1: AFFETTIVO RELAZIONALE ASSE 2: AUTONOMIA ASSE 3 E ASSE 4 :COMUNICAZIONALE E LINGUISTICO

Dettagli

Da matematicandoinsieme

Da matematicandoinsieme Da matematicandoinsieme I LIBRI DI EMMA CASTELNUOVO Per scoprire che studiare MATEMATICA può essere Interessante, stimolante, avvincente NUMERI A 1 VARI INSIEMI DI NUMERI 2 OPERAZIONI ED ESPRESSIONI 3

Dettagli

CURRICOLO CLASSE 2^ SCUOLA PRIMARIA

CURRICOLO CLASSE 2^ SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO CLASSE 2^ SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: C O MPETENZE SOCI AL I E CIVICHE C OMPETENZA SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRE N DENZA C OMPETENZA IMPARA RE AD IMP ARA RE Fonti di legittimazione:

Dettagli

COLLEGIO DEI DOCENTI. 25 settembre 2012

COLLEGIO DEI DOCENTI. 25 settembre 2012 COLLEGIO DEI DOCENTI 25 settembre 2012 AMBIENTI DI APPRENDIMENTO E SUCCESSO FORMATIVO L insegnamento per lo sviluppo delle condizioni del successo formativo Le riflessioni degli anni passati Dalla Costituzione

Dettagli

PROGETTO INGLESE SCUOLA DELL INFANZIA 2018/19 BAMBINI 3-5 ANNI PREMESSA - MOTIVAZIONE

PROGETTO INGLESE SCUOLA DELL INFANZIA 2018/19 BAMBINI 3-5 ANNI PREMESSA - MOTIVAZIONE PROGETTO INGLESE SCUOLA DELL INFANZIA 2018/19 BAMBINI 3-5 ANNI PREMESSA - MOTIVAZIONE In una realtà multiculturale come la nostra, l apprendimento precoce di una lingua straniera, qual è l inglese, è ormai

Dettagli

ITALIANO TRAGUARDI SCRITTURA

ITALIANO TRAGUARDI SCRITTURA Proposta di lettura e di interpretazione delle Indicazioni 2012, secondo nodi concettuali ITALIANO. Traguardi di SCRITTURA, obiettivi, nodi. Roberta Rigo ITALIANO TRAGUARDI SCRITTURA Piste di lavoro Traguardi

Dettagli

Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO

Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva - - - IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO SdS Coni Liguria - Genova, 03 dicembre 2011 Dott.sa Sabrina

Dettagli

PREMESSA MOTIVAZIONI DELLA SCELTA

PREMESSA MOTIVAZIONI DELLA SCELTA PREMESSA L educazione ambientale è lo strumento che promuove, sin dalla scuola dell infanzia, il rispetto della natura e tutto ciò che ci circonda. Sensibilizzare i bambini ad acquisire un atteggiamento

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA DI MESOLA (FE) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA MANI IN ARTE A. S. (2012/2013)

SCUOLA DELL INFANZIA DI MESOLA (FE) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA MANI IN ARTE A. S. (2012/2013) SCUOLA DELL INFANZIA DI MESOLA (FE) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA MANI IN ARTE A. S. (2012/2013) PREMESSA L arte per un bambino può diventare magia, solo un bambino sa immergersi nel colore e lasciarsi

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE LOGO D'ISTITUTO PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Alunno:.. DIAGNOSI CLINICO FUNZIONALE data: REDATTA VERBALE ACCERTAMENTO COLLEGIO da: data: di: SINTESI Pagina 1 di 14 TRACCE PER LA DEFINIZIONE DEI PROFILI

Dettagli

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI

Dott.ssa Enrica Locati, psicologa INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI INCONTRI RIVOLTI ALLE EDUCATRICI L INTELLIGENZA EMOTIVA Descrizione: le emozioni sono alla base sia dello sviluppo cognitivo che di quello sociale. Il corso, attraverso esercitazioni teoriche e pratiche,

Dettagli

Cosa sono le scienze umane. Il sapere antropologico

Cosa sono le scienze umane. Il sapere antropologico Parte Prima Cosa sono le scienze umane Il sapere antropologico PRIMA tappa / Che cos è l antropologia culturale............................................. 4 SECONDA tappa / I metodi dell antropologia

Dettagli

SNADIR. Corso di formazione Sviluppo sociale

SNADIR. Corso di formazione Sviluppo sociale SNADIR Corso di formazione Sviluppo sociale SVILUPPO SOCIALE by Donatello Barone Piergiorgio Barone E un ambito estremamente variegato e ampio per cui non esiste una definizione onnicomprensiva ma possiamo

Dettagli

Scritto da Webmaster Lunedì 30 Gennaio :09 - Ultimo aggiornamento Lunedì 30 Gennaio :27

Scritto da Webmaster Lunedì 30 Gennaio :09 - Ultimo aggiornamento Lunedì 30 Gennaio :27 Il nido costituisce quasi sempre il primo distacco tra il bambino e la sua famiglia. L inserimento in un ambiente nuovo, pieno di nuovi stimoli in cui sono presenti altri bambini e adulti non conosciuti.

Dettagli

VITA RELAZIONALE E AFFETTIVA

VITA RELAZIONALE E AFFETTIVA ANALISI DELLE COMPETENZE E ABILITA GLOBALI DI BASE IN SINTESI check list per la valutazione delle aree di potenzialità e di carenza dell'alunno/a della scuola dell infanzia VITA RELAZIONALE E AFFETTIVA

Dettagli

Sabbia, acqua e..fantasia!!!!

Sabbia, acqua e..fantasia!!!! SCUOLA DELL'INFANZIA PARROCCHIALE Madonna di Fatima Via Don Pietro Cozza, 10-37040 GAZZOLO D'ARCOLE (VR) C.F.83004870230 P.I. 02973410232 Tel. e Fax 045.7665006 Paritaria DM. 488/5392/2001 www.scuolainfanziagazzolo.it

Dettagli

Indice: Capitolo nr A: AREA DIDATTICO - FORMATIVA.

Indice: Capitolo nr A: AREA DIDATTICO - FORMATIVA. Indice: Capitolo nr A: AREA DIDATTICO - FORMATIVA. A.1 Il progetto Educativo; A.2 Aspetti metodologici e didattici; A.3 Lineamenti di metodo; A.4 Organizzazione della giornata scolastica; A.5 Rapporto

Dettagli

La soddisfazione dei bisogni e la retribuzione

La soddisfazione dei bisogni e la retribuzione La soddisfazione dei bisogni e la retribuzione La retribuzione è la forma di ricompensa a cui il lavoratore presta maggiore attenzione, ma non è certamente l'unica. Gratificazioni personali Autonomia Equità

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MATTEO RIPA - EBOLI

ISTITUTO COMPRENSIVO MATTEO RIPA - EBOLI ISTITUTO COMPRENSIVO MATTEO RIPA - EBOLI PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA LETTURA Anno scolastico 2014 / 2015 TITOLO: Il verbo leggere non sopporta l imperativo PREMESSA Il Progetto di Educazione alla lettura

Dettagli

Crescere: tra bisogni e limiti. Floriana La Femina Psicologa, Psicoterapeuta

Crescere: tra bisogni e limiti. Floriana La Femina Psicologa, Psicoterapeuta Crescere: tra bisogni e limiti Floriana La Femina Psicologa, Psicoterapeuta Vezzano, 15 Gennaio 2010 I bisogni dei bambini Vezzano, 15 Gennaio 2010 IL DISAGIO DELL INFANZIA un quinto dei minori soffre

Dettagli

ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI

ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI Le sezioni della nostra scuola, accolgono bambini di due età diverse e quindi presentano materiale ludico e diversi spazi-strutturati nel rispetto dell età e delle esigenze dei

Dettagli

Direzione Didattica Statale Is Mirrionis - Cagliari. Progetto di Circolo MATEMATICA IN GIOCO

Direzione Didattica Statale Is Mirrionis - Cagliari. Progetto di Circolo MATEMATICA IN GIOCO Direzione Didattica Statale Is Mirrionis - Cagliari Progetto di Circolo MATEMATICA IN GIOCO Laboratorio di giochi matematici nella Scuola Primaria e nella Scuola dell Infanzia Anni scolastici: 2015-2016

Dettagli

COSA OSSERVARE PER CREARE INCLUSIONE. A cura di Elisabetta Ranzi

COSA OSSERVARE PER CREARE INCLUSIONE. A cura di Elisabetta Ranzi PER CREARE INCLUSIONE A cura di Elisabetta Ranzi GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DELL INTEGRAZIONE IL BAMBINO LA CLASSE LA SCUOLA AREE FONDAMENTALI DELLO SVILUPPO Abilità cognitive e metacognitive (attenzione,

Dettagli

Progetto Educativo Didattico Sezione Primavera

Progetto Educativo Didattico Sezione Primavera Progetto Educativo Didattico Sezione Primavera Anno scolastico 2013/ 2014 PRINCIPI E FINALITA La sezione Primavera è un luogo educativo in continuità con il nido e vicino alla realtà della scuola dell

Dettagli

L amicizia tra bambini. Floriana La Femina Lasino, 22 marzo 2010

L amicizia tra bambini. Floriana La Femina Lasino, 22 marzo 2010 L amicizia tra bambini Floriana La Femina Lasino, 22 marzo 2010 Oltre i genitori Lo sviluppo sociale del bambino è influenzato anche da altre figure significative: nonni educatori e insegnanti pari Gli

Dettagli

PROGETTO ORIENTAMENTO

PROGETTO ORIENTAMENTO Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Francavilla di Sicilia Via Napoli, 2 Francavilla di Sicilia(Me) Telefono 0942 981230 c.f.96005620834 c.u.ufal7m

Dettagli

Attività di recupero e potenziamento nell area logicomatematica nelle classi 1A e 1B della scuola di CAMERANO.

Attività di recupero e potenziamento nell area logicomatematica nelle classi 1A e 1B della scuola di CAMERANO. Attività di recupero e potenziamento nell area logicomatematica nelle classi 1A e 1B della scuola di CAMERANO. L intelligenza numerica intesa come la capacità innata nell individuo di comprendere e conoscere

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2017/18

ANNO SCOLASTICO 2017/18 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CORINALDO con sedi staccate di Ostra Vetere e Castelleone di Suasa Via Dante, 45-60013 Corinaldo (AN) ANNO SCOLASTICO 2017/18 SCUOLA: INFANZIA CASTELLEONE DI SUASA P NOME PROGETTO:

Dettagli

A. Premessa ) Istruzione domiciliare ) Obiettivo generale ) Obiettivi educativo-didattici specifici B. Dati generali...

A. Premessa ) Istruzione domiciliare ) Obiettivo generale ) Obiettivi educativo-didattici specifici B. Dati generali... ISTITUZIONE SCOLASTICA: I.S.I.S. L.DE MEDICI ANNO SCOLASTICO: 2017-2018 ALUNNO: Sommario A. Premessa... 2 1) Istruzione domiciliare... 2 2) Obiettivo generale... 2 3) Obiettivi educativo-didattici specifici...

Dettagli

ADHD DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA

ADHD DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA ADHD DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA aspetti cognitivi e metacognitivi della didattica inclusiva Seregno, 22 Settembre 2017 Dott.ssa Maria Russo maria.russo.ped@gmail.com SINTOMI PRIMARI

Dettagli

Per conoscere l agire individuale e sociale

Per conoscere l agire individuale e sociale Per conoscere l agire individuale e sociale Imparare dagli altri La psicologia definisce l apprendimento come qualsiasi modifica del comportamento causata dall esperienza. Il comportamento è quell insieme

Dettagli

PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE ANNO SCOLASTICO 2010-2011

PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE ANNO SCOLASTICO 2010-2011 PROGETTO DI PSICOMOTRICITA' FUNZIONALE per i bambini che frequentano la scuola dell'infanzia ANNO SCOLASTICO 2010-2011 ELENA SICA A CURA DI La proposta di un progetto di psicomotricità funzionale nasce

Dettagli

Istituto Sabin a.s.2014-15

Istituto Sabin a.s.2014-15 COS È: è un progetto educativo condiviso e continuo che esplicita sinteticamente l impegno della scuola e delle famiglie per promuovere il successo formativo di tutti è un contratto basato sulla corresponsabilità

Dettagli

UN ANNO A COLORI PROGETTO DI PLESSO M.B. ALBERTI ANNO SCOLASTICO Gruppo di lavoro Le insegnanti della scuola Primaria M.B.

UN ANNO A COLORI PROGETTO DI PLESSO M.B. ALBERTI ANNO SCOLASTICO Gruppo di lavoro Le insegnanti della scuola Primaria M.B. UN ANNO A COLORI PROGETTO DI PLESSO M.B. ALBERTI ANNO SCOLASTICO 2016-2017 Gruppo di lavoro Le insegnanti della scuola Primaria M.B. Alberti UN ANNO A COLORI- PROGETTO LETTURA 1 Introduzione PERCHE la

Dettagli

ALCOL,TABACCO E BULLISMO. PROGETTO DI PREVENZIONE NELL ETA EVOLUTIVA SUL TERRITORIO. RUOLO DELL INFERMIERE DI INFORMAZIONE SANITARIA.

ALCOL,TABACCO E BULLISMO. PROGETTO DI PREVENZIONE NELL ETA EVOLUTIVA SUL TERRITORIO. RUOLO DELL INFERMIERE DI INFORMAZIONE SANITARIA. Sapienza Università di Roma I Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea A in Infermieristica Sede Policlinico Umberto I Roma Presidente: Prof. Alfredo Antonaci Tesi di Laurea ALCOL,TABACCO E BULLISMO.

Dettagli

SCHEDA DI RACCORDO SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA

SCHEDA DI RACCORDO SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCHEDA DI RACCORDO SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA ALL ISTITUTO COMPRENSIVO. ISTITUTO DI PROVENIENZA PLESSO SEZIONE Alunno/a nato/a il lingua madre residente a in Via anno scolastico / Frequenza REGOLARE

Dettagli

PAOLO FERRI I NUOVI BAMBINI

PAOLO FERRI I NUOVI BAMBINI PAOLO FERRI I NUOVI BAMBINI Come educare i figli all uso della tecnologia, senza diffidenze e paure varia Proprietà letteraria riservata 2014 RCS Libri S.p.A., Milano ISBN 978-88-17-07617-3 Prima edizione

Dettagli

UN ANNO DA FAVOLA PROGETTO EDUCATIVO NIDO, ANNO SCOLASTICO

UN ANNO DA FAVOLA PROGETTO EDUCATIVO NIDO, ANNO SCOLASTICO UN ANNO DA FAVOLA PROGETTO EDUCATIVO NIDO, ANNO SCOLASTICO 2017-2018 Il progetto un anno da favola si prefigge l obiettivo di raggiungere le finalità classiche del nido: attraverso un apprendimento che

Dettagli

LA PROTEZIONE CIVILE PER UNA SCUOLA PIÙ SICURA

LA PROTEZIONE CIVILE PER UNA SCUOLA PIÙ SICURA LA PROTEZIONE CIVILE PER UNA SCUOLA PIÙ SICURA Seminario per la scuola dell infanzia Claudio Cominardi Formatore, Consulente di progetti didattici Volontario di Protezione Civile La pianta si raddrizza

Dettagli

REFERENTI INS. D AGOSTINO MARIA

REFERENTI INS. D AGOSTINO MARIA REFERENTI INS. D AGOSTINO MARIA PREMESSA Già da alcuni anni l utilizzo di tecnologie multimediali alla scuola dell Infanzia è aumentato in maniera significativa, in quanto si è rafforzata la consapevolezza

Dettagli

Protezione dei minori con autismo dalla violenza e dall abuso e Prevenzione della violenza commessa da minori con autismo

Protezione dei minori con autismo dalla violenza e dall abuso e Prevenzione della violenza commessa da minori con autismo Protezione dei minori con autismo dalla violenza e dall abuso e Prevenzione della violenza commessa da minori con autismo Alcune caratteristiche delle persone autistiche L autismo non è un problema di

Dettagli

Filosofia, regolamento e direttive del gruppo di gioco

Filosofia, regolamento e direttive del gruppo di gioco Filosofia, regolamento e direttive del gruppo di gioco 1. CARATTERISTICHE DEL GRUPPO: Un gruppo di bambini tra i 3 e i 5 anni che si incontra regolarmente una o più volte alla settimana, nell edificio

Dettagli

LIM E NUOVE TECNOLOGIE PER L INCLUSIONE

LIM E NUOVE TECNOLOGIE PER L INCLUSIONE LIM E NUOVE TECNOLOGIE PER L INCLUSIONE FRANCESCO ZAMBOTTI Libera Università di Bolzano Centro Studi Erickson Trento Gruppo di Ricerca Integrazione e Inclusione Scolastica (GRIIS) Francesco.Zambotti@unibz.it

Dettagli

Progetto Educativo Didattico

Progetto Educativo Didattico Progetto Educativo Didattico 2015-2016 Scuola dellinfanzia Visitazione Corso Europa,36-17025 Loano (SV) tel 019668951/cel 3471883847 www.scuolainfanziavisitazione.it Nelle Indicazioni Nazionali per il

Dettagli

IV CIRCOLO DIDATTICO DI NOCERA INFERIORE. Scuola dell Infanzia Scuola Primaria. Progetto Continuità

IV CIRCOLO DIDATTICO DI NOCERA INFERIORE. Scuola dell Infanzia Scuola Primaria. Progetto Continuità IV CIRCOLO DIDATTICO DI NOCERA INFERIORE Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Progetto Continuità ANNO SCOLASTICO 2012/2013 PROGETTO CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA-SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO 2012-2013

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ISTITUTO COMPRENSIVO Nico Pinna Parpaglia POZZOMAGGIORE Via San Pietro, 37/a - 07018 (SS) - tel. 079/801093 - fax 079/800157 C.F. 80008250906 - e-mail ssic80200l@istruzione.it PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Dettagli

Istituto comprensivo Brigata Sassari SASSARI Anno Scolastico

Istituto comprensivo Brigata Sassari SASSARI Anno Scolastico Istituto comprensivo Brigata Sassari SASSARI Anno Scolastico 2017-2018 PROGETTAZIONE ANNUALE CLASSE: PRIMA DISCIPLINA: SCIENZE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA L

Dettagli

Le caratteristiche. Dott.Marco de Caris

Le caratteristiche. Dott.Marco de Caris Le caratteristiche Dott.Marco de Caris m.decaris@email.it Preoccupazioni legate ad un inadeguato sviluppo sociale: "Non sorride quando gli si sorride o quando si gioca con lui" "Preferisce giocare da

Dettagli

Nuove Architetture Performative

Nuove Architetture Performative Nuove Architetture Performative Sostituisci questo riquadro grigio con un immagine che rappresenti l idea. Usa immagini di cui tu possieda il diritto d'uso e non infranga licenze di copyright. L'immagine

Dettagli

LE DIFFICOLTA E I DISTURBI DELL APPRENDIMENTO A SCUOLA

LE DIFFICOLTA E I DISTURBI DELL APPRENDIMENTO A SCUOLA Corso di aggiornamento per insegnanti Montichiari 15 dicembre 2008 LE DIFFICOLTA E I DISTURBI DELL APPRENDIMENTO A SCUOLA 5 Incontro: Gli aspetti emotivo-motivazionali associati ai disturbi dell apprendimento

Dettagli

Uno spazio di esperienza, un tempo per crescere A.S sez. I A. Insegnanti: Matarazzo Silvana-Grasso Brunella-Ciotta Maria Rosaria

Uno spazio di esperienza, un tempo per crescere A.S sez. I A. Insegnanti: Matarazzo Silvana-Grasso Brunella-Ciotta Maria Rosaria Uno spazio di esperienza, un tempo per crescere A.S. 2016-2017 sez. I A Insegnanti: Matarazzo Silvana-Grasso Brunella-Ciotta Maria Rosaria Il laboratorio è un modulo organizzativo che assicura competenze,

Dettagli

(A cura del D.S. / G.L.I. / Docente referente) COLLOQUIO INIZIALE CON LA FAMIGLIA

(A cura del D.S. / G.L.I. / Docente referente) COLLOQUIO INIZIALE CON LA FAMIGLIA (A cura del D.S. / G.L.I. / Docente referente) Data e luogo del colloquio Presenti al colloquio DATI ANAGRAFICI ALUNNO/A Nome Data di nascita Residenza Scuola attualmente frequentata PRECEDENTI ESPERIENZE

Dettagli

Scritto da Andreas Sabato 07 Aprile :11 - Ultimo aggiornamento Sabato 07 Aprile :39

Scritto da Andreas Sabato 07 Aprile :11 - Ultimo aggiornamento Sabato 07 Aprile :39 La prof.ssa Sandra Guiggiani illustra il progetto "Educazione tra pari", del quale è coordinatrice, precisando che esso si inquadra nelle attività di orientamento e di accoglienza, anche per gli alunni

Dettagli

Competenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze

Competenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze Competenze, progetti didattici e curricolo Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze Ancora sulle competenze Le conoscenze Le abilità Le disposizioni ad agire CONOSCENZE DISPOSIZIONI

Dettagli

AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi

AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi Psicologa Assistente educa1vo-culturale Specializzanda in Psicoterapia cogni1va autismo L autismo è una sindrome cerebrale complessa

Dettagli

Scuola infanzia «A.Boschi» SEZIONE 5 ANNI Anno Scolastico 2016\2017. Progetto di logico-matematica «MATEMATICA.MENTE

Scuola infanzia «A.Boschi» SEZIONE 5 ANNI Anno Scolastico 2016\2017. Progetto di logico-matematica «MATEMATICA.MENTE Scuola infanzia «A.Boschi» SEZIONE 5 ANNI Anno Scolastico 2016\2017 Progetto di logico-matematica «MATEMATICA.MENTE TITOLO DEL PROGETTO Matematica..mente CAMPI D ESPERIENZA COINVOLTI -CORPO E IL MOVIMENTO

Dettagli

CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS

CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE: - elementi della comunicazione o mittente, messaggio, ricevente o la pragmatica della comunicazione - fattori di inefficacie

Dettagli

PROGETTAZIONE EDUCATIVA DI PLESSO

PROGETTAZIONE EDUCATIVA DI PLESSO Istituto Comprensivo G. Galilei Scuola dell infanzia Statale Vivaldi PROGETTAZIONE EDUCATIVA DI PLESSO DURATA 2010/2011 2011/2012 2012/2013 Insegnanti componenti l organico CANOVA TERESA LAURENZANA ANTONIA

Dettagli

La Dirigente scolastica: dott.ssa Anna Crovo Riceve tutti i giorni su appuntamento per colloqui individuali

La Dirigente scolastica: dott.ssa Anna Crovo Riceve tutti i giorni su appuntamento per colloqui individuali Via Savona 135, Sesto San Giovanni (Milano) tel. 02 3657501 fax. 02 36575050 email: calasesto@gmail.com pec: miic8a700r@pec.istruzione.it sito: www.icmarzabotto.gov La Dirigente scolastica: dott.ssa Anna

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ASL BAT/1 MARGHERITA DI SAVOIA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - REGIONE PUGLIA DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 3 MARGHERITA di S. Scuola: SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SERVIZIO RIABILITAZIONE ED INTEGRAZIONE

Dettagli

PIANIFICAZIONE DIDATTICA ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CHIAVE

PIANIFICAZIONE DIDATTICA ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CHIAVE PIANIFICAZIONE DIDATTICA ANNUALE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CHIAVE IPOTESI DI PIANO DIDATTICO DELLA CLASSE attraverso UNITÀ DI COMPETENZA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA CONOSCITIVA DI INGRESSO chi/che cosa

Dettagli

Voce che bene dice. La potenza e l incanto della narrazione e della lettura in famiglia.

Voce che bene dice. La potenza e l incanto della narrazione e della lettura in famiglia. Voce che bene dice. La potenza e l incanto della narrazione e della lettura in famiglia. ACP Associazione culturale pediatri AIB Associazione italiana biblioteche CSB Centro per la salute del bambino Leggimi

Dettagli

Comune di Rovigo Nido Buonarroti INSIEME PER GIOCARE. Programmazione didattica. Sezione Piccoli

Comune di Rovigo Nido Buonarroti INSIEME PER GIOCARE. Programmazione didattica. Sezione Piccoli Comune di Rovigo Nido Buonarroti INSIEME PER GIOCARE Programmazione didattica Sezione Piccoli Anno educativo 2016-2017 Filastrocca del diritto al gioco Fammi giocare solo per gioco senza nient'altro,

Dettagli

A proposito delle attività finora proposte

A proposito delle attività finora proposte A proposito delle attività finora proposte Che sensazioni ho provato? Ho imparato qualcosa? Che cosa? Quanto è importante, nell apprendimento delle scienze, il poter toccare con mano? Quanto conta il coinvolgimento

Dettagli

SCHEDA DI SEGNALAZIONE PER LA SCUOLA PER L'ALUNNO CON DISTURBI DI APPRENDIMENTO

SCHEDA DI SEGNALAZIONE PER LA SCUOLA PER L'ALUNNO CON DISTURBI DI APPRENDIMENTO 1 SCHEDA DI SEGNALAZIONE PER LA SCUOLA PER L'ALUNNO CON DISTURBI DI APPRENDIMENTO La richiesta va compilata dall insegnante prevalente di classe, dopo averne discusso con il team docenti. Le notizie raccolte

Dettagli

LA CULTURA DELLA PREVENZIONE NELLA SCUOLA. Documento di lavoro a cura di Paola Lecchi. RISCHIO: conoscere per prevenire

LA CULTURA DELLA PREVENZIONE NELLA SCUOLA. Documento di lavoro a cura di Paola Lecchi. RISCHIO: conoscere per prevenire LA CULTURA DELLA PREVENZIONE NELLA SCUOLA Documento di lavoro a cura di Paola Lecchi RISCHIO: conoscere per prevenire CONTENUTI - FINALITA NUCLEI FONDANTI DI COMPETENZA Scuola primaria CONTENUTI / FINALITA

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO

PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO Anno scolastico 2016 2017 ANTICIPATARI ESPERIENZE EDUCATIVE Il bambino compie attraverso il gioco esperienze tattili, venendo a contatto con materiali diversi vengono proposti

Dettagli

Il Bosco. Una crescita autonoma e globalmente efficace per la collaborazione e il senso di gruppo. Centro San Carlo Anno scolastico

Il Bosco. Una crescita autonoma e globalmente efficace per la collaborazione e il senso di gruppo. Centro San Carlo Anno scolastico Il Bosco Una crescita autonoma e globalmente efficace per la collaborazione e il senso di gruppo Progetto Bosco Vivere la natura con rispetto e interesse IDEA DI FONDO L intento è quello di proporre un

Dettagli