LA MOBILITÀ DELLA FAUNA ITTICA, INDAGINI MEDIANTE TECNICHE DI TELEMETRIA E MAPPATURA DEGLI HABITAT

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1 LA MOBILITÀ DELLA FAUNA ITTICA, INDAGINI MEDIANTE TECNICHE DI TELEMETRIA E MAPPATURA DEGLI HABITAT Daniele Stellin Regione autonoma Valle d Aosta Direzione flora, fauna, caccia e pesca Michele Spairani Eaulogie s.r.l.

2 PROGETTO DI RIFERIMENTO STUDIO PER LA VALUTAZIONE DELL'IDONEITÀ DI HABITAT DELLA TROTA MARMORATA IN CORSI D'ACQUA MONTANI (T. URTIER E CHALAMY)

3 SOGGETTI PARTECIPANTI Politecnico di Torino - Settore ecologia applicata Dipartimento di ingegneria del territorio, dell ambiente e delle geotecnologie Regione autonoma Valle d Aosta - Assessorato agricoltura e risorse naturali Dipartimento risorse naturali e corpo forestale Direzione flora, fauna, caccia e pesca Consorzio regionale per la tutela l incremento e l esercizio della pesca in Valle d Aosta Università Di Karlstadt (Svezia) Parco naturale del Mont Avic Sfegi s.r.l. Riserva di pesca torrente Chalamy Stone Fly Valle d'aosta Associazione pescatori Basso Sarca (TN)

4 OBIETTIVI Studiare il comportamento della trota autoctona Salmo trutta marmoratus, mediante indagini su mobilità e ambienti frequentati. Indagare l idoneità della specie (Salmo trutta marmoratus ) ad abitare ambienti torrentizi d alta quota e quindi verificare l attuabilità di eventuali programmi di reintroduzione, in aree precedentemente colonizzate. Valutare la dispersione della fauna ittica successivamente ai ripopolamenti, con particolare attenzione alle differenze riscontrabili nelle diverse classi di età. Approfondire l effetto della densità di popolazioni preesistenti sulla mobilità degli individui immessi. Valutare il tasso di accrescimento, nel medio-breve periodo, di individui di Trota marmorata immessi in torrenti di alta quota.

5 MODALITÀ OPERATIVE Scelta delle aree di studio Accordi con gestori di pesca per la chiusura dei tratti Bonifica dei due torrenti, con rimozione e studio della fauna ittica presente Mappatura dei meso-habitat presenti Recupero delle marmorate da allevamenti geneticamente certificati (Associazione pescatori Basso Sarca -TN) Marcatura e impianto delle trasmittenti negli individui di trota marmorata Rilascio dei pesci nelle aree di studio Monitoraggio degli spostamenti

6 SCELTA DELLE AREE DI STUDIO Due torrenti con caratteristiche paragonabili, in particolare per: buona vocazione ad ospitare popolazioni ittiche; caratteristiche morfologiche simili; regime idrologico (nivopluviale). URTIER CHALAMY

7 SCELTA DELLE AREE DI STUDIO Torrente Urtier Torrente Chalamy

8 SCELTA DELLE AREE DI STUDIO Torrente Urtier Torrente Chalamy I tratti di torrente individuati sono delimitati sia a valle sia monte da interruzioni naturali che non permettono la risalita dei pesci

9 SCELTA DELLE AREE DI STUDIO Torrente Urtier Località Bouc Tratto di 200 m di lunghezza Area totale di 1300 m 2 Quota circa 1800 m slm Zona del Parco nazionale Gran Paradiso Comune di Cogne Torrente Chalamy Località La Serva Tratto di 150 m di lunghezza Area totale di 1000 m 2 Quota circa 1500 m slm Zona del Parco naturale Mont Avic Comune di Champdepraz

10 ACCORDI CON GESTORI DI PESCA PER LA CHIUSURA DEI TRATTI CALENDARIO ITTICO 2010 Regimi particolari di pesca Art. 17, BANDITE Torrente Urtier p)torrente Urtier: tratto che va da 250 metri a monte del ponte in località Bouc a 100 metri a monte della confluenza con il torrente Bardonney - Comune di Cogne (ricerca scientifica). Torrente Chalamy Accordi con i gestori della riserva di pesca no Kill

11 MAPPATURA DEI MESO-HABITAT PRESENTI

12 MAPPATURA DEI MESO-HABITAT PRESENTI Per poter registrare correttamente le posizioni rilevate durante i monitoraggi di radiotracking, è stata fatta una mappatura fine dei meso-habitat presenti, sono quindi state marcate delle rocce come punti saldi cui fare riferimento durante gli studi sul campo. Chalamy Urtier

13 BONIFICA DEI DUE TORRENTI, RIMOZIONE E STUDIO DELLA FAUNA ITTICA PRESENTE Rimozione della fauna ittica presente tramite campionamenti con elettropesca. I pesci catturati sono stati misurati in peso e lunghezza e rilasciati nei tratti a valle dell interruzione naturale.

14 MARMORATE GENETICAMENTE CERTIFICATE (ASSOCIAZIONE PESCATORI BASSO SARCA -TN) Grazie alla collaborazione della Provincia di Trento e all Associazione pescatori Basso Sarca, sono state prelevate da incubatoi di valle, individui di trota marmorata geneticamente certificate. diverse classi di età diverse condizioni di allevamento

15 MARMORATE GENETICAMENTE CERTIFICATE (ASSOCIAZIONE PESCATORI BASSO SARCA -TN) Entrambi i corsi d acqua Marmorate allevate con le normali procedure previste per gli incubatoi di valle Marmorate allevate in una vasca «più naturale» la cui densità (individui/m2) era ridotta di un terzo rispetto agli standard Per poter acquisire maggiori informazioni su comportamento, mortalità e accrescimenti sono stati utilizzati sia individui adulti con le trasmittenti da poter seguire con il radiotracking con le antenne, sia trote marcate con appositi pittags che ne permettono un successivo riconoscimento individuale una volta catturate nei campionamenti futuri 25 adulti con trasmittente e pittags 25 adulti con solo pittags 50 trotelle nate nell anno in corso 25 adulti con trasmittente e pittags 25 adulti con solo pittags 50 trotelle nate nell anno in corso

16 MARCATURA E IMPIANTO DELLE TRASMITTENTI NEGLI INDIVIDUI DI TROTA MARMORATA Agli individui di trota marmorata, appositamente anestetizzati, sono stati impiantati con una piccola operazione chirurgica le trasmittenti e degli appositi pittags per poterli riconoscere individualmente in caso di ricattura. Pittags Trasmittente Antenna della trasmittente

17 MARCATURA E IMPIANTO DELLE TRASMITTENTI NEGLI INDIVIDUI DI TROTA MARMORATA

18 INTRODUZIONE NELLE AREE DI STUDIO Le trote marmorate, dopo una stabulazione di 24 ore per verificarne l effettivo stato di salute post-operazione, sono state seminate nelle aree di studio, rilasciandole tutte nel medesimo punto, così da poterne registrare la successiva dispersione e scelta delle zone di rifugio.

19 MONITORAGGIO MANUALE 2 volte a settimana, lungo tutto il tratto e a valle dello stesso, annotando la posizione e le relative condizioni ambientali;

20 MONITORAGGIO IN CONTINUO in continuo, mediante stazioni riceventi fisse che coprono le aree maggiormente frequentate.

21 MONITORAGGIO Le posizioni registrate vengono di volta in volta annotate sulla mappa dei mesohabitat, quindi utilizzate per verificare i comportamenti dei singoli pesci

22 MONITORAGGIO Contestualmente vengono inoltre rilevati i seguenti dati: livello piezometrico, mediante lettura di aste graduate installate appositamente; stima della portata, misurata mediante mulinello; registrazione in continuo della temperatura, rilevata ogni due ore da un apposito data-logger

23 MONITORAGGIO Nell anno successivo all introduzione si stanno effettuando campionamenti stagionali tramite elettropesca. Al momento della ricattura vengono rilevate posizione peso e lunghezza, con l obiettivo di valutare: mobilità; habitat preferiti dalle varie classi di ètà; dispersione verso valle; accrescimenti nel breve e medio periodo; tasso di mortalità sulle varie classi di età; incidenza delle tecniche di allevamento su mortalità, mobilità e accrescimento delle trote seminate.

24 GRAZIE PER L ASCOLTO PER INFORMAZIONI: d.stellin@regione.vda.it michele.spairani@eaulogie.com

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