NON Articolo 1: Tipologie di segnali del linguaggio del corpo
|
|
- Margherita Guidi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 COMUNICAZIONE NON VERBALE: Articolo 1: Tipologie di segnali del linguaggio del corpo Articolo 2: Dettagli sulle Tipologie di segnali del linguaggio del corpo TIPOLOGIE DI SEGNALI DEL LINGUAGGIO DEL CORPO Brevemente esporrò in questo post le tipologie generali di segnali del linguaggio del corpo. Quindi farò una mia personale ripartizione delle macrotipologie di movimenti di comunicazione non verbale (CNV). Ciò servirà a capire le differenze tra la decodifica di un certo rango di cnv e altri. Gli studi e le ricerche classiche di comunicazione non verbale e linguaggio del corpo hanno creato le loro ripartizioni ma personalmente ritengo che per chi sia interessato a utilizzare nella vita di tutti i giorni tali elementi sia molto più utile saper posizionare tali segni e gesti inconsci secondo criteri applicabili. Il mio obiettivo è sempre stato quello di rendere funzionanti le ricerche e i metodi spesso elaborati soltanto in freddi luoghi di studio e ricerca. Ecco quindi come credo sia utile vedere l'arsenale dei segnali non verbali. Posizioniamo tutto in base al tipo di informazione che possiamo estrapolare dalla decodifica e dalla lettura del linguaggio del corpo inconscio. Associamo ciò al tipo di utilizzo che possiamo farne. Segnali di carico emotivo
2 segnali di gradimento, di rifiuto, di tensione, di scarico-riduzione, ecc Segnali informativi gesti metaforici, allusivi, archetipici, illustratori, simbolici, ecc Segnali automatici lapsus non verbali, tic, rispecchiamenti, ecc Segnali logici, funzionali, di utilità, consapevoli questi tipi di segnali, a mio avviso, non vanno letti a meno di voler soltanto capire messaggi che l'interlocutore volutamente (o per piegare la verità) vuol trasmettere (es: incrociare volontariamente le braccia o sbuffare o inviare segnali consciamente seduttivi per ottenere qualcosa) Per la descrizione dei vari tipi di segnali inconsci della comunicazione non verbale continua a leggere nel successivo articolo: Dettagli su tipologie segnali non verbali della cnv Alex Onofri. DETTAGLI SULLE TIPOLOGIE DI SEGNALI DEL LINGUAGGIO DEL CORPO Abbiamo analizzato le tipologie di segnali del linguaggio del corpo in questo articolo: comunicazione non verbale tipologie di segnali non verbali inconsci Proseguiamo ora entrando ora in dettaglio relativamente ai vari segnali inconsci di comunicazione non verbale appena descritti.
3 Vediamoli: I segnali non verbali di carico emotivo informano l'attento decodificatore dello stato micro-emozionale della persona. Per micro-emozionale intendo l'insieme delle tensioni emotive inconsce, esse spesso non sono (subito) percepite a livello conscio, rimanendo nella fase preconscia. Sono molto utili a comprendere cosa stimola positivamente, negativamente e a quale livello quantitativo. Dare stimolazioni che inducano al far scaturire tale aspetto non verbale può essere sufficiente a intuire cosa dire, cosa fare, come comportarsi o addirittura estrapolare informazioni per aiutare qualcuno a superare propri blocchi, limiti, pensieri ed esperienze negative. Sono utili per comprendere la persona a livello emotivo e motivarla (o demotivarla), sedurla, allontanarla, avvicinarla, ecc. Il tutto a livello emotivo: sia subliminale che cosciente. E' uno dei modelli di comunicazione non vebale che prediligo. Ha espletazioni spesso miracolose. I segnali non verbali informativi sono quei movimenti e micromovimenti inconsci che qualora interpretati offrono informazioni specifiche circa l'interlocutore. Quindi non la tipologia di carico emotivo e la sua quantità ma il campo esatto. Ad esempio potremmo decodificare cosa una persona desidera in un certo momento, cosa pensa, il problema che ha, l'esigenza specifica che vive, ecc.
4 Non trasmettono l'informazione relativa al tipo di intrigo emozionale ma piuttosto l'esigenza di appagare un bisogno o rimuovere un ostacolo ben definito (di norma anche a livello razionale). Ne sono prova le manipolazioni di anelli al dito ad indicare esigenze emotive, sessuali, affettive, relazionali o le varie tipologie di auto-toccamento simbolico utili a decodificare i vari tipi di problema o desiderio. I segnali automatici del linguaggio del corpo sono quei movimenti che sempre a livello inconscio vengono attuati da chi vive problematiche fisse. Ne sono parte i tic e le reazioni automatiche di risposta a stimoli esterni. Ritengo tali segnali abbastanza inutili al praticante diretto. Magari più utili a psicoterapeuti e psichiatri. Possiamo estrapolare il tipo di fissazione (spesso traumatica, micro-traumatica o regressiva) e il tipo di reazione inconscia ad elementi esterni ma ritengo complessa e poco interattiva tale tipologia di decodifica dei messaggi non verbali del corpo (in particolar modo rispetto ai precedenti due tipi elencati). I segnali logici, funzionali, di utilità, consapevoli sono tutti quei gesti, movimenti e micro-espressioni che vengono fatti in modo voluto e/o conscio. Interpretare il linguaggio del corpo e la comunicazione non verbale di chi la emana in modo volontario credo non abbia grande utilità. Infatti salvo capire elementi che qualcuno vuol direttamente trasmettere (pur senza esporlo verbalmente), il significato che potremmo dare a tali sequenze potrà non essere veritiero. Ritengo infatti che ogni elemento manipolabile razionalmente potrebbe insediare in sé bugia o menzogna a scopo funzionale, ossia pe ottenere
5 qualcosa come favori, dirottamento di informazione, copertura, inganno, ecc. Non il massimo, vero? Certo, a volte potremmo capire che la situazione non permette di trasmettere certe informazioni alla luce del giorno per varie motivazioni e può essere utile comunicare in modo non-verbale, codificato, ma tali situazioni potranno essere sostenute senza una precisa formazione tecnica volta (a differenza degli altri segnali) a riuscire a decodificare bene il linguaggio del corpo e la comunicazione non verbale inconscia (che realmente incide). Alex Onofri
LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO
ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISORGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO Il linguaggio
DettagliLA COMUNICAZIONE. Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi
LA COMUNICAZIONE Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi Il termine comunicazione deriva dal verbo comunicare che nel suo significato originale vuol
DettagliAutovalutazione della propria competenza comunicativa
Fase A Val Autovalutazione della propria competenza comunicativa Si può valutare la capacità di comunicare? La risposta non è semplice perché questa competenza non è definibile in modo univoco; essa dipende
DettagliLA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO
ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISOGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO Il linguaggio
DettagliChe emozione! Come aiutare i propri figli a conoscere, riconoscere, esprimere e vivere le emozioni
Che emozione! Come aiutare i propri figli a conoscere, riconoscere, esprimere e vivere le emozioni Pogliano Milanese, 27/02/2019 Dott.ssa Laura Brambilla, Psicologa Diversi tipi di intelligenza Per «intelligenza»
DettagliLa comunicazione in ambito vaccinale
La comunicazione in ambito vaccinale Torino 6 maggio 2016 Le abilità relazionali (skills) essenziali nel processo comunicativorelazionale Anna Maria Luzi - Barbara De Mei Istituto Superiore di Sanità Abilità
DettagliLa comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale Espressione che indica tutti i modi di comunicare diversi dal linguaggio, attraverso i quali l'individuo si pone in relazione con gli altri. Della comunicazione non verbale
DettagliDEFINIZIONE TRECCANI: COMUNICAZIONE s. f. [dal CHE COSA E? [dal lat. communicatio -onis]. 1. a. In senso ampio e generico, l azione, il fatto di comun
COMUNICAZIONE DEFINIZIONE TRECCANI: COMUNICAZIONE s. f. [dal CHE COSA E? [dal lat. communicatio -onis]. 1. a. In senso ampio e generico, l azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o
DettagliIl rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza
Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza Dott.sse Anna Rolando e Paola Isaia Savigliano, 14 dicembre 2012 COMUNICAZIONE
DettagliAbilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa
Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Abilità relazionali Autoconsapevolezza (setting interiore) Empatia (cognitiva e emotiva)
DettagliLA COMUNICAZIONE. È l atto di mettere qualcosa in comune tra due o più esseri viventi. Può essere: Intenzionale Non intenzionale
LA COMUNICAZIONE LA COMUNICAZIONE È l atto di mettere qualcosa in comune tra due o più esseri viventi Può essere: Intenzionale Non intenzionale Ma comporta sempre il trasferimento di qualcosa da un soggetto
DettagliLINGUAGGIO DEL CORPO Istruzioni per l uso del Linguaggio Universale
LINGUAGGIO DEL CORPO Istruzioni per l uso del Linguaggio Universale "La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto" - Peter Ferdinand Drucker, economista e saggista austriaco-statunitense
Dettagli1. Componenti della comunicazione:
1. Componenti della comunicazione: 1 chi comunica che cosa a chi come attraverso quale con quale mezzo intenzione con quale effetto 2. Comprendere la comunicazione 2 La comunicazione viene compresa attraverso:
DettagliLA COMUNICAZIONE EFFICACE
LA COMUNICAZIONE EFFICACE a cura di Mario Alberto Catarozzo Formatore e Business Coach 1 modulo Cosa vuol dire comunicare con efficacia Cosa vuol dire comunicare con efficacia Cosa vuol dire comunicare?
DettagliNEI FRAMMENTI L INTERO
Per imparare a pensare altrimenti NEI FRAMMENTI L INTERO «Noi non vediamo le cose come sono Noi vediamo le cose come siamo» (Anaïs Nin) Alcuni malintesi sul concetto di disabilità intellettiva Si pensa
DettagliAntonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. antonellamrt@gmail.
Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 Il counseling inteso come scienza che: guida l individuo
DettagliEmozioni e stati d animo
Emozioni e stati d animo Alcune definizioni Affetto: ampia gamma di sentimenti che le persone provano Emozioni: intensi sentimenti rivolti a qualcuno o a qualcosa Stati d animo: sentimenti meno intensi
DettagliIl Linguaggio Del Corpo Femminile
Il Linguaggio Del Corpo Femminile Di ArteSeduzione.it Ecco Come Leggere Il Corpo Di Una Donna Guardandola Il Linguaggio Del Corpo Femminile ArteSeduzione.it Pag. 1 Condizioni d Uso Tutti i diritti sono
DettagliL ASCOLTO ATTIVO PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE
L ASCOLTO ATTIVO PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE Ascolto attivo è una Tecnica grazie alla quale è possibile facilitare gli allievi a chiarirsi cognitivamente ed emotivamente, mettendoli in condizione di
DettagliLeggere, comprendere ed educare il bambino/a ed il ragazzo/a con handicap grave
C.T.I. 2014/2015 Leggere, comprendere ed educare il bambino/a ed il ragazzo/a con handicap grave Nicoletta Novaro Terapista della Neuro e Psicomotricità dell Età Evolutiva Counselor Leggere non scrivere,
DettagliTecniche di Vendita 17 Giugno 2013
Tecniche di Vendita 17 Giugno 2013 AGENDA le tecniche di vendita La tua strategia di vendita 2 Le slide di questo corso puoi scaricarle nel sito: www.wearelab.com www.brunobruni.it 3 BREVE RIEPILOGO Cambio
DettagliCome ascoltare i figli e come farsi ascoltare. Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione
1 Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione Come ascoltare 2 nei momenti normali e speciali a) Guardarlo negli occhi; b) Non fare qualcos altro; c) Ascoltare
DettagliLa comunicazione Medico-paziente
Semeiotica e Metodologia Clinica 2 La comunicazione Medico-paziente A cura di FV Costa & C.Ferri Comunicazione non verbale (CNV): Ogni comportamento, intenzionale o non intenzionale, in cui i segni e le
DettagliCOME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO
COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Centro AP - Psicologia e Psicosomatica Piazza Trasimeno, 2-00198 Roma - Tel: 06 841.41.42 - www.centroap.it 1 Studiare non è tra le attività preferite dei figli
Dettaglidott.ssa Simona Caprilli Psicologa Psicoterapeuta
Collegio IPASVI BOLOGNA Corso ECM LE TECNICHE NON FARMACOLOGICHE PER IL DOLORE DEL BAMBINO ASPETTI DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE IN TERAPIA DEL DOLORE e L INFORMAZIONE AL BAMBINO dott.ssa Simona Caprilli
DettagliOBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA 3 4 5 ANNI
CURRICOLO VERTICALE ITALIANO COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA: I DISCORSI E LE PAROLE Saper utilizzare frasi complete e termini nuovi. Saper inventare e raccontare storie. Ampliare il proprio repertorio
DettagliIl pensiero di Norberto Bobbio nelle nostre ricerche. SMS Norberto Bobbio Torino Classe 3 D
Il pensiero di Norberto Bobbio nelle nostre ricerche SMS Norberto Bobbio Torino Classe 3 D Diritto e rovescio I ragazzi vivono immersi in alcuni diritti fondamentali della cui esistenza non si accorgono.
DettagliINTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO
INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO Dott.ssa Chiara Turrini Milano, dicembre 2007/gennaio 2008 COMUNICAZIONE La comunicazione è un processo di scambio di informazioni
DettagliCOMUNICAZIONE DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE
COMUNICAZIONE E DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE INTERVENTO CLINICO FARMACI PAROLE AZIONI RELAZIONE COMUNICAZIONE VERBALE COMUNICAZIONE NON VERBALE CONTESTO ASPETTI EMOTIVI LIVELLO CONSCIO
Dettagli19/11/2010 II. Alfabetizzazione emotiva
19/11/2010 II. Alfabetizzazione emotiva LE DIMENSIONI DELLA COMPETENZA EMOTIVA L ESPRESSIONE EMOZIONALE = utilizzare i gesti per esprimere messaggi emotivi non verbali, dimostrare coinvolgimento empatico,
DettagliLETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI
LETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI nella Secondaria Superiore ANALISI DEL NODO DISCIPLINARE Cosa insegnare in quanto significativo Le componenti della comunicazione visiva facenti parte della Teoria
DettagliPROTOCOLLO VALUTAZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di 1 grado P. LEONETTI senior Corigliano Schiavonea ALLEGATO A PROTOCOLLO VALUTAZIONE ALLEGATO A Valutazione Campi d esperienza Scuola
DettagliLA COMUNICAZIONE COMUNICARE
LA COMUNICAZIONE COMUNICARE (dal latino communis) significa condividere, mettere in comune, trasmettere, cioè entrare in relazione con altri esseri viventi, per soddisfare un bisogno materiale o per scambiare
DettagliSito Web. Modalità di esame
Stefano Cagnoni Dip. Ingegneria dell Informazione Parco Area delle Scienze 181a 43100 PARMA Email: cagnoni@ce.unipr.it Tel. 0521 905731 FAX 0521 905723 Sito Web http://www.ce.unipr.it/people/cagnoni/veterinaria
DettagliLe conseguenze psicologiche dell aborto volontario. Dott.ssa Sara Pagnini
Le conseguenze psicologiche dell aborto volontario Dott.ssa Sara Pagnini L aborto è un fallimento di antichi sentimenti inconsci di maternità Il concepimento costituisce la realizzazione e l appagamento
DettagliCorso Integrato Scienze Umane - Medical Humanities
Corso Integrato Scienze Umane - Medical Humanities PSICOLOGIA GENERALE Docente. Stefano Tugnoli LEZIONE 3 25/10/17 DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE IL COLLOQUIO CLINICO IL COLLOQUIO CLINICO Tecnica di
DettagliTORNA ALL'INDICE Pagina 1
TORNA ALL'INDICE Pagina 1 Indice Ipnosi Cosa è l ipnosi.... 4 Lo stato ipnotico è una condizione naturale o indotta?... 6 L ipnosi è per tutti?... 8 Se vengo ipnotizzato e non mi risveglio?... 9 L ipnosi
DettagliCSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre 2012. Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione
CSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre 2012 Psicologa ISBEM Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione Cosa si intende per Comunicazione?. Dal latino Communicatio
DettagliCorso Integrato SCIENZE UMANE
Corso Integrato SCIENZE UMANE PSICOLOGIA GENERALE Docente. Stefano Tugnoli LEZIONE 4-5 4-8/11/16 DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE IL COLLOQUIO CLINICO IL COLLOQUIO CLINICO Tecnica di osservazione e studio
DettagliContributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto
LA COSTRUZIONE DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PER L ALUNNO DISABILE Contributi per la riflessione, l approfondimento e il confronto Linda Branca Franca Gotti Carla Torri Sommario argomenti L osservazione
DettagliA cura di Dott. Antonella Pacilio
COMUNICARE atto implicito della natura Umana Espressione del Se Manifestazione del SE Crea Relazioni ESSERE SOCIALE COMUNICAZIONE CELEBRE MODELLO Codifica Decodifica Contesto Messaggio Emittente Canale
DettagliSEMINARIO AUTOMATISMI AUTOMATISMI AUTOMATISMI AUTOMATISMI AL DI LA' DEGLI LA CECITA' COSTA! L individuo agisce in base ai propri riflessi automatici
Al di là del confine SEMINARIO L individuo agisce in base ai propri riflessi automatici 29/01/2012 associazione IL MUTAMENTO 1 29/01/2012 associazione IL MUTAMENTO 2 Convinzioni profondamente radicate
DettagliIL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2
IL CORPO LA MENTE LA COMUNICAZIONE 2 www.ani.ac Jared Blackburn, 1997 Cosa pensano dell Autismo le persone che hanno Autismo. I sintomi dell autismo possono variare ampiamente da un individuo all altro.
DettagliI.C. VIA CASALOTTI, 259
I.C. VIA CASALOTTI, 259 Curricolo Verticale d Istituto ARTE E IMMAGINE a.s.2018-19 PRIMA, SECONDA, TERZA scuola primaria TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (al termine della classe
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE DI ARTE E IMMAGINE
A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA SECONDARIA
DettagliI discorsi e le parole
I discorsi e le parole stabilire/applicare regole Sapersi relazionare con i pari, gli adulti e il gruppo classe Ascoltare storie, racconti ed esperienze Conoscere codici differenti: - linguaggio orale
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA. Unità di apprendimento: Non voglio andare a scuola di Stephanie Blake
PROGETTO ACCOGLIENZA Unità di apprendimento: Non voglio andare a scuola di Stephanie Blake MOTIVAZIONE L accoglienza è un momento fondamentale per intrecciare relazioni, per scoprire sé stessi e per rispondere
Dettagliatteggiamenti -completa e addirittura supplisce in modo eccellente all utilizzo della voce soprattutto quando il microfono abbandona l istruttore.
TECNICHE DI SEGNALAZIONE - CUEING In un ambiente rumoroso o affollato, così come lo è quello di una piscina o di una palestra, la gestualità viene e dovrebbe essere rigorosamente utilizzata per farsi capire
DettagliIl colloquio professionale nella relazione d aiutod
Il colloquio professionale nella relazione d aiutod Colorno, Febbraio 2014 M. Grazia Loss La relazione di aiuto Per relazione di aiuto si intende la capacità di dare vita ad una relazione umana, in modo
DettagliCORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli
CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Docente: Stefano Tugnoli LEZ. 3 14-4-2016 -condivisione -comprensione -linguaggio
DettagliNoi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà
LE EMOZIONI Noi non siamo un ricettacolo passivo di pulsioni nascoste ma costruiamo ATTIVAMENTE la nostra realtà IL DIALOGO INTERIORE Cos è? È l elaborazione cognitiva ed emotiva di ciò che ci è pervenuto
Dettaglimodelli di comunicazione
Palamonti, Bergamo,14-15 aprile 2018 modelli di comunicazione Luca Calzolari la comunicazione La comunicazione > concetto La comunicazione > processo La comunicazione > concetto Comunicazione deriva dal
DettagliCompetenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA DELL INFANZIA LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE Gestualità, arte, musica, multimedialità Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Descrittori Descrittori
DettagliTeoria della comunicazione. Anno Accademico Lezione n. 2
Teoria della comunicazione Anno Accademico 2012-2013 Lezione n. 2 Attenzione per la CNV SOCIOLOGIA: M. Weber; Interazionismo simbolico (Blumer); Etnometodologia (Garfinkel); Approccio drammaturgico (Goffman).
DettagliCorso di Informatica
CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Immagini in movimento 2 Immagini in movimento Memorizzazione mediante sequenze di fotogrammi.
DettagliConflitto ed assertività
Dr.ssa Laura Testa viaggio verso una comunicazione ecologica Il termine conflitto ha naturalmente una radice etimologica latina, apparendo come la italianizzazione del vocabolo dotto latino conflictus,
DettagliLa decostruzione di stereotipi e pregiudizi nella comunicazione: dall etnocentrismo alla promozione del dialogo. Esempi dal contesto scolastico
La decostruzione di stereotipi e pregiudizi nella comunicazione: dall etnocentrismo alla promozione del dialogo. Esempi dal contesto scolastico Elisa Rossi Università di Modena e Reggio Emilia Dipartimento
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA : STRUTTURA DELLE ELABORAZIONI
SCUOLA DELL INFANZIA : STRUTTURA DELLE ELABORAZIONI INDICE Le Competenze essenziali Descrittori generali Esempio di strutturazione I CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l altro Il corpo e il movimento Linguaggi,
DettagliSCIENZE UMANE MODULO DI PSICOLOGIA LEZIONE 3 23/10/15. (Tugnoli, 2015)
SCIENZE UMANE MODULO DI PSICOLOGIA LEZIONE 3 23/10/15 LA COMUNICAZIONE forse la parola può non cambiare le cose, ma almeno ci prova LA COMUNICAZIONE! Emissione e Ricezione! Bidirezionalità! Segni percettibili!
DettagliIL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO. Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach. lunedì 23 febbraio 15
IL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach IL COACHING PER L ORIENTAMENTO SCOLASTICO Dott.ssa Sara Macario-Gioia Counselor & Life Coach Cos è il Coaching?
DettagliCORSO DI ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Gianni Maria Strada
CORSO DI ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Gianni Maria Strada 1 La Comunicazione Anno Accademico 2014-2015 Sistemi organizzativi 2 3 La comunicazione Non sono le cose in se stesse a preoccuparci, ma
DettagliWatzlawick, Beavin e Jackson, 1967
Watzlawick, Beavin e Jackson, 1967 CINQUE ASSIOMI Principio evidente per sé, e che perciò non ha bisogno di esser dimostrato, posto a fondamento di una teoria) 1. Non si può non comunicare 2. Ogni comunicazione
DettagliInformation summary: Analisi Transazionale
Information summary: Analisi Transazionale - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi
DettagliARTE E IMMAGINE - CLASSE PRIMA Scuola Primaria. COMPETENZE ABILITÁ CONOSCENZE - Esplorare immagini, forme e oggetti presenti Percettivo visive
ISTITUTO MARIA CONSOLATRICE SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO VERTICALE DI ARTE A.S. 2014/2015 ARTE E IMMAGINE - CLASSE PRIMA Scuola Primaria - Esplorare immagini, forme e oggetti presenti nell ambiente utilizzando
DettagliLINGUA ITALIANA L.E.1 ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE. L.E.2 LEGGERE E COMPRENDERE TESTI DI VARIO TIPO.
LINGUA ITALIANA L.E.1 ASCOLTARE, COMPRENDERE E COMUNICARE ORALMENTE. 1a. Prestare attenzione e dimostrare di aver capito i discorsi dei coetanei e degli adulti. 1b. Saper ascoltare ciò che viene letto
DettagliLAVORATORIO.IT. La comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale La comunicazione non avviene soltanto attraverso le parole o, come abbiamo visto all inizio, il silenzio. Anche i nostri gesti vengono interpretati: infatti, comunichiamo con
DettagliSilvia Sanchini Rimini, 5 febbraio 2018
Silvia Sanchini Rimini, 5 febbraio 2018 ASCOLTO Insieme di atti percettivi tramite i quali entriamo intenzionalmente o meno in contatto con una fonte comunicativa. È la competenza comunicativa di base
DettagliScuola secondaria I grado A. Rosas, Quartu Sant Elena
Scuola secondaria I grado A. Rosas, Quartu Sant Elena Classe 2 F sede, a. s. 2013-2014 Il programma di grammatica della classe prima prevede lo studio delle parti variabili (il nome, l articolo, l aggettivo,
DettagliLa ricerca del progetto della Carta Europea della Disabilità
La ricerca del progetto della Carta Europea della Disabilità Con il progetto della Carta Europea della Disabilità vogliamo far conoscere i servizi e le agevolazioni che possono avere le persone con disabilità.
DettagliStrategie alternative. E. Cemmi - A. Lardera
Strategie alternative E. Cemmi - A. Lardera La comunicazione (dal latino cum = con, e munire = legare, costruire e dal latino communico = mettere in comune, far partecipe) nella sua prima definizione è
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF
ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento
DettagliIl test può essere eseguito seguendo alcune semplici indicazioni:
Il test può essere eseguito seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda, spazio i con la freccia,) sono collocati già dei comandi Con un click del mouse i comandi vengono
DettagliCOMUNICAZIONE ANALOGICA NON VERBALE
COMUNICAZIONE ANALOGICA NON VERBALE SIMBOLI E SIMBOLISMI COME NASCE UN SIMBOLO? Fonte di stimolazione Referente Inconscio Bersaglio Analogico Logica SIMBOLO CARATTERISTICHE DEL SIMBOLO Il Simbolo è quindi
DettagliEstratto da: Yona Friedman, L'ordine complicato. Come costruire un'immagine, traduzione di Paolo Tramannoni, con una nota di Manuel Orazi,
Estratto da: Yona Friedman, L'ordine complicato. Come costruire un'immagine, traduzione di Paolo Tramannoni, con una nota di Manuel Orazi, Quodlibet-Abitare, Macerata 2011. Ulteriori informazioni: http://www.quodlibet.it/schedap.php?id=1963
DettagliSCUOLA PRIMARIA ARTE E IMMAGINE
SCUOLA PRIMARIA ARTE E IMMAGINE CLASSE PRIMA 1. Utilizzare gli elementi di base del linguaggio visuale per osservare e descrivere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d arte) e messaggi
DettagliPRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE
28 Reggimento Pavia PRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE Colonnello Diego Filippo FULCO PARLEREMO DI : Fonte: l Espresso Altan 2009 FINALITÀ CONOSCERE I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE COMPRENDERE
DettagliLA COMUNICAZIONE: aspetti teorico-assistenziali
Corso di Laurea in Infermieristica Corso Integrato di Fondamenti di Infermieristica Clinica LA COMUNICAZIONE: aspetti teorico-assistenziali La comunicazione EGAN: Non si ascolta solo con le orecchie, ma
DettagliLe basi della comunicazione in oncologia PROF. PAOLO GRITTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CAMPANIA «LUIGI VANVITELLI»
Le basi della comunicazione in oncologia PROF. PAOLO GRITTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CAMPANIA «LUIGI VANVITELLI» Il Modello Telefonico codifica decodifica emittente messaggio canale messaggio ricevente
DettagliTORNA ALL'INDICE Pagina 1
TORNA ALL'INDICE Pagina 1 Indice Ipnosi Cosa è l ipnosi... 4 Lo stato ipnotico è una condizione naturale o indotta?... 7 L ipnosi è per tutti?... 9 Se vengo ipnotizzato e non mi risveglio?... 10 L ipnosi
DettagliTRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON
TRATTO DA: DARIO I., CAMEROTTI S. (2005), IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROGETTO DI VITA, TRENTO, ERICKSON SINTESI ED ADATTAMENTO DEL SECONDO CAPITOLO: IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E IL PROGETTO
DettagliTest di Autovalutazione
Test di Autovalutazione Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda, spazio con la freccia,) sono collocati già dei comandi Con un click del mouse
DettagliLa V di Gowin A cura di Lucilla Ruffilli e Daniela Berardi Laboratorio Epistemologico Pensare per storie
La V di Gowin Schema V (1) Elementi concettuali Elementi metodologici Filosofia Teorie Principi e sistemi concettuali Concetti Quesiti o problemi Le risposte richiedono un attiva interazione tra lato destro
DettagliLINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE d.ssa A. Giaquinta Linguaggio e Comunicazione Linguaggio: capacità di associare suoni e significati attraverso regole grammaticali Due funzioni: Funzione comunicativa Funzione
DettagliSCUOLA PRIMARIA MUSICA. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA MUSICA Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori Classe 5 il significato
DettagliCompetenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA DELL INFANZIA I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua, cultura Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori 3 anni Descrittori 4 anni Descrittori 5 anni 1.1.1
DettagliLo spazio della relazione in cure palliative L equipe di fronte ai bisogni relazionali delle famiglie
Lo spazio della relazione in cure palliative L equipe di fronte ai bisogni relazionali delle famiglie Federica Azzetta Psicologa e Psicoterapeuta Hospice di Abbiategrasso Referente Gruppo Geode GRUPPO
DettagliAMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ
AMBITO DI CASARANO SCHEMA PROGETTO DI PREVENZIONE: DESIDERO, SOGNO SCUOLA DELL INFANZIA I INCONTRO PRESENTAZIONE PROGETTO E LE SUE FINALITÀ Docenti e genitori dell'ultima classe della scuola d infanzia
DettagliI segnali del linguaggio paraverbale e non verbale
I segnali del linguaggio paraverbale e non verbale Emanuele Gabardi Fonte: elaborazione da Baiguini L., Il pubblico nelle tue mani e Grigis A., Parlare in pubblico Chi vuole operare un cambiamento deve
DettagliSpazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico
Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico Mantova, 19 e 21 ottobre 2015 Lucia Nannini - TNPEE Simona Rebecchi - Logopedista Marina Sensati - TNPEE
DettagliARTE E IMMAGINE NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA. riconoscere ed usare i linguaggi visivi. Produzione e rielaborazione dei messaggi visivi.
ARTE E IMMAGINE NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA Capacità di vedere osservare e comprendere riconoscere ed usare i linguaggi visivi. Conoscenza ed uso delle tecniche espressive. Produzione e rielaborazione
DettagliCon Giulia & Angela ricapitoliamo l intelligenza emotiva
Con Giulia & Angela ricapitoliamo l intelligenza emotiva L intelligenza emotiva Per decenni si è ritenuto che l intelligenza fosse il risultato di come le persone pensano, ragionano e analizzano le situazioni.
DettagliSalute e prevenzione con la kinesiologia. di Cristian Sinisi
Salute e prevenzione con la kinesiologia di Cristian Sinisi Vi piacerebbe capire perché ci si ammala? Vi piacerebbe riuscire a capire come si esprime il corpo? Vi piacerebbe ridurre lo stress? Volete conoscere
DettagliINTELLIGENZA EMOTIVA II: COME EDUCARE LE EMOZIONI
INTELLIGENZA EMOTIVA II: COME EDUCARE LE EMOZIONI Percorso di preparazione psicologica per genitori Valeria Destefani Fondazione Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino IRCCS. Laboratorio di Psicologia
DettagliCREDENZE SULLA LETTURA E COMPRENSIONE - INTERPRETAZIONE DEL TESTO NARRATIVO
CREDENZE SULLA LETTURA E COMPRENSIONE - INTERPRETAZIONE DEL TESTO NARRATIVO punto di vista transmission: il significato risiede nel testo. L obiettivo primario del lettore è capire l intenzionalità comunicativa
DettagliLIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO
LIBRI A SPASSO TANTI MODI PER CONOSCERE IL LIBRO PREMESSA Il progetto lettura nasce dalla convinzione che il libro e con esso il racconto ha un ruolo decisivo nella formazione culturale di ogni individuo.
DettagliWORKSHOP INTENSIVO SUL LINGUAGGIO DEL CORPO:
WORKSHOP INTENSIVO SUL LINGUAGGIO DEL CORPO: CON SIMONE CERRI e SERGIO OMASSI DOMENICA 28 OTTOBRE 2018 H. 10-13 / 14-18 PRESSO: Talent Garden Pordenone Piazzetta Ado Furlan, 4 Pordenone LA LINGUA PIÙ ANTICA,
DettagliLABORATORIO Gestione di corsi in rete A cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia
LABORATORIO Gestione di corsi in rete A cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia Laboratorio 1 Comunicazione in rete Laboratorio 1 La comunicazione in rete Premessa Obiettivo Sapere comunicare
DettagliL Ascolto Attivo 7.02.2009 F. Gentili -
L Ascolto Attivo 7.02.2009 F. Gentili - fragentili@gmail.com Il fatto che le persone siano nate con due occhi e due orecchi, ma con una sola lingua, fa pensare che dovrebbero guardare e ascoltare il doppio
Dettagli