Installazione ed esercizio degli impianti elettrici di prova. (Norma CEI EN 50191)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Installazione ed esercizio degli impianti elettrici di prova. (Norma CEI EN 50191)"

Transcript

1 Pubblicato il 10/07/2012 Aggiornato al: 10/07/2012 Installazione ed esercizio degli impianti elettrici di prova (Norma CEI EN 50191) di Gianfranco Ceresini 1 Introduzione Nel mese di settembre 2011 è stata pubblicata dal CEI la nuova edizione della norma CEI EN (CEI 11-64) che sostituisce la versione precedente di dieci anni prima (la quale rimane tuttavia applicabile fino al 1 ottobre 2013). Si tratta della norma che detta le prescrizioni di installazione ed esercizio degli impianti elettrici nelle stazioni e nei laboratori di prova fissi e temporanei. La norma EN definisce in particolare i requisiti per il funzionamento sicuro delle apparecchiature elettriche di prova nei luoghi di lavoro: è una norma di sicurezza che integra le norme tecniche di prodotto in base alle quali devono essere progettati e costruiti tutti i prodotti elettrici ed elettronici, soprattutto dove esistono rischi con prove effettuate in alta tensione (> 1000 V). L obiettivo della norma EN è quello di fornire le giuste informazioni per assicurare la sicurezza del personale addetto alle operazioni di prova, mentre sta effettuando le prove stesse ed aiutare coloro che si debbono occupare della gestione delle varie stazioni di prova a prevenire eventuali pericoli non soltanto nei confronti di se stessi, ma anche nei confronti di altre persone che potrebbero essere coinvolte in tali attività di prova. Le prescrizioni della norma non sostituiscono comunque il requisito che le persone che eseguono le prove su un apparecchiatura elettrica, debbano essere qualificati o istruiti e formati e continuamente aggiornati (o da riqualificare quando necessario) in merito ai requisiti di sicurezza, le norme di sicurezza e le direttive aziendali applicabili al loro lavoro. 1

2 2 Scopo e applicazione della norma L intendimento della norma si basa sull'applicazione di misure di protezione contro i contatti diretti con parti nude in tensione, che rappresentano un pericolo per il personale addetto all installazione e all esercizio di impianti elettrici di prova fissi e temporanei. L'alimentazione degli impianti di prova non rientrano nell'ambito di applicazione della norma: in questo caso, per l installazione si applicano i documenti della serie HD (ossia la CEI 64-8 per tensioni nominali fino a 1000V) o l HD 637 (per tensioni nominali superiori a 1 kv), mentre per l esercizio è applicabile la norma EN (CEI 11-48). Queste norme si applicano anche agli impianti di prova solo quando le prescrizioni non siano fornite dalla norma CEI EN La conformità alla EN non è necessaria se il contatto con le parti attive non presenta alcun pericolo. Ciò si verifica quando, nei punti attivi esposti, è soddisfatta una delle seguenti condizioni: a) la tensione a frequenze superiori a 500 Hz non supera 25 V in c.a. o 60 V in c.c. ed è conforme alle prescrizioni per i circuiti SELV o PELV; b) in caso di tensioni fino a 500 Hz superiori a 25 V in c.a. o a 60 V in c.c., la corrente che passa in una resistenza non induttiva di 2 kω non supera 3 ma in c.a. (valore efficace) o 12 ma in c.c.; c) a frequenze superiori a 500 Hz si applicano i valori di corrente e di tensione prescritti a livello nazionale (in mancanza di prescrizioni nazionali si fa riferimento alla tabella 1 riportata nel allegato A della norma); d) la scarica di energia non supera 350 mj. Il superamento delle condizioni b) e d) equivale di fatto ad eseguire lavori sotto tensione Frequenza [Hz] Corrente ammissibile nel corpo umano [ma] Tensione di contatto ammissibile [V] 500 Hz f 2 khz 1,75 (f/khz) + 3, khz f 3,8 khz 1,4 (f/khz) + 4,2 25 3,8 khz f 12 khz 1,75 (f/khz) + 3,3 1,05 (f/khz) + 20,5 12 khz f 28 khz 1,75 (f/khz) 1,05 (f/khz) + 20,5 28 khz f 100 khz 50 1,05 (f/khz) + 20,5 100 khz f 1 MHz Tabella 1 - Valori di riferimento per le correnti sinusoidali nel corpo umano e per le tensioni di contatto ammissibili a frequenze superiori a 500 Hz che sono considerate innocue in caso di esposizione permanente. Se si è sicuri che questi valori non siano superati, non sono richieste misure conformi alla norma CEI EN I valori ammessi nella tabella sono i valori massimi ammissibili in condizioni normali ed asciutte 2

3 Per determinare se il rispetto della norma è o non è un requisito e di conseguenza quale sezione della norma sia applicabile, si può utilizzare il seguente diagramma di flusso. Figura 1 Quando si applica la norma CEI EN

4 3 Tipologie degli impianti di prova e altre definizioni Gli impianti elettrici di prova sono l insieme di tutti gli apparecchi e i dispositivi di prova e mezzi combinati a scopo di prova con cui si eseguono prove elettriche su oggetti in prova. I tipi di impianti di prova sono: a) La stazione di prova ovvero gli impianti di prova installati entro un area definita e si distinguono fra: a. Stazione di prova con protezione automatica contro i contatti diretti nella quale l oggetto in prova e tutte le parti attive dell apparecchiatura di prova, quando sono in tensione, sono completamente protetti contro i contatti diretti. Nella stazione con protezione automatica contro il contatto diretto c è generalmente soltanto una persona impiegata per es. nella linea della produzione di serie o nelle officine elettriche, di riparazione e di assistenza. Con protezione automatica si intende che le tensioni si possono stabilire solo quando i dispositivi di sicurezza sono operanti, per es. dopo aver chiuso il riparo o la porta della stazione di prova. b. Stazione di prova priva di protezione automatica contro i contatti diretti nella quale l oggetto in prova e tutte le parti attive dell apparecchiatura di prova non sono completamente protetti contro i contatti diretti durante la prova. Ciò include, per esempio, le aree di prova nelle officine elettriche, nei laboratori e quelle per misure e sperimentazioni. b) Il laboratorio di prova che è un impianto di prova con il minimo di una stazione di prova, installato in uno spazio chiuso in modo sicuro o all interno di un area separata dalle aree di lavoro adiacenti, in cui generalmente numerose persone sono impiegate nell attività di prova su oggetti in prova di maggiori dimensioni che vi permangono per un periodo di tempo più lungo c) La stazione sperimentale ossia un impianto di prova con il minimo di una stazione di prova per l esecuzione di esperimenti o prove a scopo di ricerca e di sviluppo. Nelle stazioni sperimentali, generalmente, non si eseguono prove di routine d) La stazione di prova temporanea ossia un impianto con il minimo di una stazione di prova montato per un breve periodo allo scopo di eseguire prove su oggetti in prova singoli e) La stazione di prova priva di presenza permanente di personale di prova ossia una stazione di prova prevista per l esercizio privo di presenza permanente di personale di prova (per esempio per prove di durata). 4

5 Vengono poi definite due spazi (un area ed un volume) che richiamano concetti simili a quelli definiti dalle norme sui lavori elettrici (CEI e CEI 11-48). Area di prova: l area attorno al complesso di prova separata dall area circostante (in qualche modo si tratta di un area sostanzialmente equivalente alla zona di lavoro definita nelle norme CEI e sull esecuzione dei lavori elettrici, anche se quest ultima è un volume) Zona inibita: volume attorno alle parti attive che non dovrebbe essere penetrato se non è fornita una completa protezione contro i contatti diretti con dette parti (in qualche modo equivalente alla zona di lavoro sotto tensione delle norme CEI e CEI 11-48) Per quanto riguarda le luci di segnalazione dell impianto, la norma distingue fra: Segnalazioni luminose: luci chiaramente visibili dall esterno del confine dell area di prova che emettono segnali rossi o verdi per indicare lo stato di funzionamento all interno dell area di prova indicatori luminosi: servono ad indicare lo stato di manovra sui pannelli di comando. Non sono alternativi alle segnalazioni luminose prescritte, ma ad esse complementari In questa norma vengono anche definite le figure delle persone adibite a poter lavorare sugli impianti di prova: nessuna novità in quanto sono le persone che già conosciamo dalla normativa sui lavori elettrici (CEI e CEI 11-48). Persona esperta (PES): persona formata in possesso di specifica istruzione ed esperienza tali da consentirle di evitare i pericoli che l elettricità può creare Persona avvertita (PAV): persona formata, adeguatamente avvisata in relazione alle circostanze contingenti, da persone esperte per metterla in grado di evitare i pericoli che l elettricità può creare Preposto ai lavori: persona designata alla diretta responsabilità della conduzione del lavoro. Ove necessario, parti di tale responsabilità possono essere assegnate ad altri. 5

6 4 Stati di funzionamento Il collaudo delle apparecchiature elettriche ricade sotto quattro stati operativi di funzionamento. Questi stati devono essere riconosciuti in ogni momento dal personale addetto alle prove. I quattro stati di funzionamento sono i seguenti: Stato di funzionamento Fuori esercizio Pronto per l esercizio Pronto per l accensione In esercizio Stato in cui a) tutte le alimentazioni, tutti i circuiti di segnalazione e di comando sono spenti e assicurati contro l accensione non autorizzata, b) sono state prese tutte le precauzioni di sicurezza necessarie prima di entrare nell area di prova (per tensioni superiori a 1 kv, per es. messa a terra e in cortocircuito) a) le alimentazioni per i circuiti di segnalazione e di comando delle apparecchiature di manovra, negli impianti di prova, sono accese, b) le luci di segnalazione verdi, se presenti, sono accese, c) tutte le alimentazioni per fornire la tensione di prova sono spente e assicurate contro manovre involontarie, d) le precauzioni di sicurezza specificate nel punto b) del fuori esercizio sono in atto a) tutte le alimentazioni per fornire la tensione di prova sono spente, b) tutti gli ingressi all area di prova sono chiusi, c) le luci di segnalazione rosse sono accese, d) le precauzioni di sicurezza specificate nel punto b) del fuori esercizio non sono più in atto a) tutti gli ingressi all area di prova sono chiusi, b) le luci di segnalazione rosse sono accese, c) sono accese una o più alimentazioni per fornire la tensione di prova Tabella 2 Stati di funzionamento per un impianto elettrico di prova 6

7 Tranne il caso della stazione di prova temporanea, prima di abbandonare l impianto di prova, si deve sempre predisporre lo stato di Fuori esercizio. 5 Misure di protezione contro lo shock elettrico Misure per il complesso di prova La norma EN prevede una serie di misure di sicurezza per fornire una protezione contro le scosse elettriche durante l installazione e il funzionamento delle prove elettriche. Il complesso di prova deve essere disposto e progettato in modo da assicurare la protezione contro i contatti diretti con l isolamento delle parti attive, con coperture, con involucri, con ostacoli o con distanze di sicurezza. Una distanza di sicurezza è tale quando la persona che esegue le prove non può raggiungere la zona inibita con parti del suo corpo o con attrezzi. La sicurezza può anche essere soddisfatta con un dispositivo di comando a due mani o con l uso di due sonde di prova di sicurezza per applicare la tensione di prova. Si devono usare cavi di prova con protezione completa contro i contatti diretti. Se si utilizzano dispositivi di comando a due mani, questi devono essere conformi alla EN 574, tipo II o IIIB. Se più persone sono coinvolte in una prova, ogni componente del personale di prova deve essere munito di un dispositivo di comando a due mani, collegato in modo che sia necessario farli funzionare tutti prima di poter attivare le alimentazioni di prova. Se si utilizzano le sonde di prova di sicurezza, queste devono avere un livello di isolamento adeguato alla tensione di prova applicata. In caso di strumenti di misura e apparecchi ausiliari di protezione di Classe I della EN (ad es. oscilloscopi a raggi catodici, generatori d onda sinusoidali), in cui il conduttore di protezione sia interrotto per facilitare la prova, ad es. perché l involucro deve essere isolato dal potenziale di terra, l apparecchio deve essere alimentato da un trasformatore di isolamento conforme alla serie EN Si deve fornire un efficace misura di protezione in caso di guasto (protezione contro i contatti indiretti) L oggetto in prova deve essere isolato da terra. Se ciò non è tecnicamente possibile per esempio a causa del peso dell oggetto in prova, allora il complesso di prova deve essere progettato e disposto in modo da evitare il trasferimento di tensione a masse estranee. I ripiani dei banchi di prova devono essere costruiti in materiali isolanti. Misure per la zona inibita Il confine della zona inibita deve essere determinato conformemente alla tabella 3 (tabella A.2 della norma dove s è la distanza in aria dalle parti attive) e dipende dalla tensione di prova. 7

8 In caso di tensioni fino a 1000 V, la superficie della parte attiva è considerata come confine della zona inibita. In caso di tensioni superiori a 1 kv, raggiungere la zona inibita è equivalente a toccare le parti attive. Tabella 3 Estratto della tabella A.2 della EN che indica il confine della zona inibita in relazione alle tensioni di prova Misure per le barriere attorno alle aree di prova Le aree di prova devono essere separate (attraverso barriere) dalle aree di lavoro e dai corridoi di passaggio. Le barriere devono essere progettate in modo da: 8

9 evitare l accesso all area di prova a persone diverse da quelle che eseguono la prova; evitare che persone diverse da chi esegue la prova raggiungano la zona inibita; evitare che persone al di fuori della barriera raggiungano i dispositivi in esercizio degli impianti di prova posti dentro la barriera. Le barriere in materiale conduttore devono essere messe a terra. La distanza minima (distanze a, b e c) tra la barriera che chiude l area di prova e il confine della zona inibita o i dispositivi in esercizio, deve essere determinata secondo la tabella e la figura seguenti. 9

10 In caso di barriere a maglia, la distanza minima tra barriera e zona inibita deve essere conforme alla tabella (A.4) seguente per qualsiasi apertura da cui è possibile raggiungere tale zona attraverso la barriera. Misure per gli indicatori e le segnalazioni luminose e non I comandi degli impianti di prova e i circuiti di prova devono essere chiaramente identificati. 10

11 Gli impianti di prova devono avere dispositivi che indichino lo stato dei dispositivi di manovra (per esempio da indicatori luminosi) e lo stato di funzionamento (per esempio da segnalazioni luminose). Gli impianti e le aree di prova devono essere chiaramente e visivamente indicati per mezzo di segnali monitori. Figura 2 Barriera attorno all area di prova con cartello monitore Misure per lo spegnimento di emergenza Gli impianti di prova devono essere muniti di mezzi per lo spegnimento di emergenza tali da togliere tutta l energia elettrica che potrebbe risultare pericolosa. I dispositivi o gli apparecchi devono essere conformi alle prescrizioni della EN ISO All interno e all esterno dell area di prova deve essere previsto un numero di comandi manuali adeguato alle dimensioni dell area di prova e alla complessità della disposizione. 11

12 Figura 3 Spegnimento di emergenza Misure per la prevenzione dell accensione involontaria e della messa in tensione automatica Gli impianti di prova devono essere assicurati contro l accensione non autorizzata e involontaria dei circuiti di prova. I comandi manuali devono essere chiaramente correlati ai rispettivi circuiti di prova. La messa in tensione automatica dei circuiti di prova deve essere evitata quando la tensione di rete viene ripristinata dopo un interruzione. Misure per le tensioni residue e il trasferimento di tensioni Se vi è un probabile pericolo dovuto a tensioni residue dopo lo spegnimento dei circuiti di prova, si devono prevedere dispositivi o apparecchi atti alla scarica sicura dell energia. Il trasferimento di tensione verso masse accessibili al di fuori dell area di prova deve essere evitato con misure adeguate (per esempio messa a terra, schermatura, disposizione appropriata dei cavi) oppure queste masse devono essere protette contro i contatti diretti. 12

13 6 Stazioni di prova con protezione automatica contro i contatti diretti Per garantire la massima sicurezza possibile per una persona che esegue una prova su un oggetto elettrico, una postazione di lavoro dovrebbe avere la protezione automatica contro i contatti diretti. Tale protezione garantirà che l'oggetto o l apparecchio in prova e tutte le parti attive dell'apparato di prova sono automaticamente protette contro i contatti diretti durante la condizione di lavoro sotto tensione. La protezione contro i contatti diretti deve essere soddisfatta mediante l isolamento delle parti attive, mediante coperture o mediante involucri. I mezzi di protezione (involucri) contro i contatti diretti devono garantire almeno il grado di protezione definito IP3X e includere tutte le parti dell oggetto in prova. Non deve essere possibile stabilire le tensioni di prova finché i mezzi di protezione non siano completamente operativi e funzionanti in modo corretto. L apertura dei mezzi di protezione deve scollegare automaticamente la tensione di prova. Le tensioni residue devono essere ridotte automaticamente a un livello non pericoloso prima di poter toccare parti attive. Le condizioni di guasto singolo non devono impedire lo spegnimento delle tensioni di prova quando si aprono i mezzi di protezione. Il verificarsi del guasto deve assicurare l impossibilità di poter riaccendere le tensioni di prova. Non deve essere possibile bypassare facilmente I mezzi di protezione. Se parti dell involucro nel posto di manovra sono sostituite da un dispositivo di sicurezza opto-elettrico (barriera luminosa) con una distanza di raggio non superiore a 14 mm, allora il grado di protezione IP3X può essere omesso per detta parte di involucro. La distanza di sicurezza tra la zona di rilevazione e la zona inibita deve essere grande abbastanza, affinché la zona inibita non possa essere raggiunta violandola dalla zona di rilevazione. Per il calcolo delle distanze di sicurezza, la norma di riferimento è la UNI EN ISO Posizionamento dei mezzi di protezione in funzione delle velocità di avvicinamento di parti del corpo umano pubblicata a maggio 2010 che ha sostituito la precedente norma UNI EN 999 del Il grado di protezione contro i contatti diretti IP3X può essere evitato, se l involucro è conforme alle seguenti prescrizioni: i mezzi di protezione per la protezione automatica contro i contatti diretti devono essere pareti solide o barriere a maglia (la lunghezza laterale o il diametro delle aperture non oltre 40 mm) alte almeno mm; l involucro del complesso di prova deve essere munito di dispositivi che non permettono l apertura delle porte verso l area di prova fino a che la tensione di prova non sia stata spenta e assicurata contro la riaccensione e - se necessario - sia stata messa a terra e cortocircuitata. Non deve essere possibile disattivare queste misure di protezione fino alla chiusura delle porte. 13

14 Il grado di protezione IP3X può essere evitato in casi eccezionali, se, durante la prova, l oggetto in prova e tutte le parti attive sono completamente protetti contro i contatti diretti e se una misura di protezione in caso di guasto (protezione contro i contatti indiretti) protegge sia l oggetto in prova sia l apparecchio di prova. Nel caso di stazioni di prova con protezione automatica contro i contatti diretti si possono evitare le barriere, lo spegnimento di emergenza e le segnalazioni luminose (Figura 4). Figura 4 Esempio di stazione di prova con protezione automatica contro i contatti diretti (Clare) 14

15 7 Stazioni di prova prive di protezione automatica contro i contatti diretti Le stazioni di prova prive di protezione automatica contro i contatti diretti devono essere installate solo se non sia possibile l installazione di stazioni con protezione automatica contro i contatti diretti, per esempio: a causa di variazioni frequenti delle tipologie di prova; a causa della variabilità degli oggetti in prova; in caso di serie difficoltà nell esecuzione del lavoro; in caso di tipologie di prova che si presentano solo occasionalmente. Per queste stazioni di prova sono applicabili le seguenti misure di sicurezza: a) Si deve installare un numero adeguato di segnalazioni luminose rosse e verdi che indichino lo stato di funzionamento. I segnali luminosi verdi non sono richiesti per tensioni fino a 1000 V. b) Le barriere che racchiudono l area di prova possono essere per es. pareti, reti a maglie, funi, catene o barre soggette ai regolamenti nazionali. Esse devono essere progettate in modo da poter mantenere dall esterno il costante contatto visivo con l operatore. c) Al di fuori delle aree di prova deve essere installato almeno un dispositivo di manovra di emergenza. d) Se i circuiti di prova sono connessi elettricamente al sistema di alimentazione generale, deve essere fornita una protezione aggiuntiva per mezzo di un dispositivo con corrente differenziale nominale 30 ma. e) Le superfici dei banchi di lavoro devono essere realizzate con materiale isolante. f) L area di lavoro delle stazioni di prova deve essere tale da non impedire il movimento del personale di prova. g) Gli strumenti di misura, devono avere una efficace misura protettiva in caso di guasto (protezione contro i contatti indiretti). Ciò si applica anche alle masse degli oggetti in prova, a meno che anche queste parti dell oggetto in prova siano incluse nella prova, per esempio prova di isolamento, prova di corrente di dispersione, (figura 5). h) Quando vengano utilizzate sonde di prova di sicurezza con tensioni superiori a 1 kv, la parte ad alta tensione dell apparecchiatura di prova deve essere elettricamente isolata dalla rete di alimentazione e isolata da terra. i) Il valore efficace della corrente di dispersione (vedi IEC ), sul lato alta tensione dell'apparecchiatura di prova, non deve superare 3 ma. j) È preferibile usare apparecchi elettrici con isolamento di protezione o alimentati per mezzo di trasformatori di isolamento. k) Se a causa di attività di prova, non è possibile una protezione aggiuntiva per mezzo di un differenziale, allora deve essere utilizzato un dispositivo di monitoraggio della corrente residua con corrente differenziale nominale 30 ma. 15

16 Figura 5 Esempio di misura della corrente di dispersione verso terra di un apparecchiatura elettrica in prova Figura 6 Esempio di stazione di prova priva di protezione automatica contro i contatti diretti (Clare) 16

17 l) Nel caso di stazioni di prova situate in officine elettriche, di banchi di laboratorio, di banchi di misura e sperimentali, le barriere e le luci rosse di segnalazione possono essere evitate, se la sicurezza degli astanti è ottenuta altrimenti mediante la disposizione o il progetto della stazione di prova e se gli impianti di prova sono controllati in modo affidabile dalle persone che eseguono la prova. m) Quale misura di sicurezza durante gli stati di funzionamento pronto per l accensione e in esercizio, deve essere presente almeno un altra persona in contatto visivo e vocale con la persona che esegue la prova, in grado di riconoscere immediatamente qualsiasi condizione pericolosa nella stazione di prova e di eliminare il pericolo azionando il dispositivo di spegnimento di emergenza. Figura 7 Esempio di stazione di prova priva di protezione automatica contro i contatti diretti su una linea di produzione (Clare) 17

18 8 Laboratori di prova e stazioni sperimentali In questo caso devono essere soddisfatti i seguenti requisiti. a) Le barriere devono essere pareti solide o reti a maglie alte almeno 1,8 m. Gli ingressi devono essere muniti di un segnale monitore Vietato l accesso a persone non autorizzate. b) In caso di tensioni di prova fino a 1000 V, le barriere possono essere nastri, corde, catene o barre che devono essere fissati tra 1 m e 1,4 m di distanza dal pavimento. La distanza minima da terra non deve essere minore di 800 mm. Le pareti solide o griglie devono essere almeno 1 m di altezza. c) Si deve installare un numero sufficiente di luci rosse e verdi di segnalazione per indicare lo stato di funzionamento. Le luci di segnalazione verdi non sono prescritte in caso di tensioni fino a 1000 V. d) Quando vi sono aree di prova separate (con prove tra di loro indipendenti) all interno del laboratorio di prova: lo stato di funzionamento di ciascuna delle aree di prova deve essere indicato per mezzo di luci di segnalazione; le luci rosse di segnalazione devono indicare pericolo per l intero laboratorio di prova ogni volta che lo stato di funzionamento pronto per l esercizio o in esercizio è presente in almeno una delle aree di prova. In questo caso si dovrebbe fare attenzione nel caso si debba accedere alle altre aree di prova. e) Le porte o i cancelli per l uscita di emergenza devono poter essere aperti dall interno dell area di prova. Si deve tener conto dei regolamenti nazionali in materia di vie di fuga e di uscite di emergenza. f) Nei laboratori di prova sono prescritte misure per evitare l ingresso non autorizzato che non devono impedire l uscita delle persone. g) Nei laboratori di prova con tensioni superiori a 1 kv devono essere disponibili dispositivi o predisposizioni per la messa a terra. h) Se le tensioni di prova superano 1 kv, tutte le aree, incluse quelle esterne all area di prova in cui è probabile che si verifichino cariche capacitive, devono essere separate da barriere aggiuntive per la durata della prova. i) Per le stazioni sperimentali, valgono tutte le prescrizioni viste fino ad ora. Se però queste prescrizioni non dovessero essere appropriate al tipo di locale, è possibile assicurare la sicurezza del personale addetto alle prove con misure di carattere equivalente, ad esempio effettuando una sorveglianza continua dell accesso all area di prova. 18

19 j) Il personale che opera nei laboratori di prova, nelle stazioni sperimentali e nelle stazioni temporanee di prova può svolgere l attività solo sotto la supervisione completa di un preposto ai lavori. k) Nei laboratori di prova, nelle stazioni sperimentali e negli impianti di prova temporanei con tensioni superiori a 1 kv, le operazioni di manovra possono essere eseguite soltanto su ordine personale del preposto ai lavori, quando non sia egli stesso a compiere quest obbligo di persona. l) In caso di laboratori di prova, stazioni sperimentali e impianti di prova temporanei con tensioni superiori a 1 kv, tutte le persone devono lasciare l area di prova prima che gli impianti di prova siano pronti per l accensione. m) Qualsiasi persona che opera nei laboratori di prova, nelle stazioni sperimentali o in aree con stazioni temporanee di prova deve essere completamente conscio dei pericoli esistenti e ha il dovere di prendere precauzioni di sicurezza relative alle sue attività per proteggere sia se stessa che altre persone contro i pericoli. Figura 8 Esempio di laboratorio di prove suddiviso in aree di prova separate (Clare) 19

20 9 Stazioni di prova temporanee La stazione di prova temporanea è un impianto eretto per un breve periodo di tempo allo scopo di effettuare prove individuali su oggetti. Le misure di sicurezza applicabile alle stazioni di prova temporanee sono: a) Si deve impedire l accesso alle persone non autorizzate per mezzo di pareti, reti a maglie, funi, catene, barre o barriere simili. Gli ingressi devono essere muniti di un segnale monitore.vietato oltrepassare questo punto a persone non autorizzate. b) Devono essere previste vie di fuga. c) Nelle stazioni temporanee con tensioni superiori a 1 kv devono essere disponibili dispositivi o predisposizioni per la messa a terra. d) Se le tensioni di prova superano 1 kv, tutte le aree, incluse quelle esterne all area di prova in cui è probabile che si verifichino cariche capacitive, devono essere separate da barriere aggiuntive per la durata della prova. e) Si deve installare un numero sufficiente di luci rosse e verdi di segnalazione per indicare lo stato di funzionamento. Le luci di segnalazione verdi non sono prescritte in caso di tensioni fino a 1000 V. f) Il personale che opera nei laboratori di prova, nelle stazioni sperimentali e nelle stazioni temporanee di prova può svolgere l attività solo sotto la supervisione completa di un preposto ai lavori. g) Nei laboratori di prova, nelle stazioni sperimentali e negli impianti di prova temporanei con tensioni superiori a 1 kv, le operazioni di manovra possono essere eseguite soltanto su ordine personale del preposto ai lavori, quando non sia egli stesso a compiere quest obbligo di persona. h) In caso di laboratori di prova, stazioni sperimentali e impianti di prova temporanei con tensioni superiori a 1 kv, tutte le persone devono lasciare l area di prova prima che gli impianti di prova siano pronti per l accensione. i) Qualsiasi persona che opera nei laboratori di prova, nelle stazioni sperimentali o in aree con stazioni temporanee di prova deve essere completamente conscio dei pericoli esistenti e ha il dovere di prendere precauzioni di sicurezza relative alle sue attività per proteggere sia se stessa che altre persone contro i pericoli. 20

21 Figura 9 Esempio di stazione di prova temporanea (Clare) 21

22 Installazione ed esercizio degli impianti elettrici di prova 10 Stazioni di prova prive di presenza permanente di personale di prova Se una stazione di prova è prevista per l esercizio privo di presenza permanente di personale di prova (per es. per prove di durata), essa deve essere installata in conformità a ciò che è previsto per le stazioni di prova con protezione automatica contro i contatti diretti o con quanto indicato per i laboratori di prova. Devono essere fornite di dispositivi per l arresto di emergenza con un adeguato numero di comandi manuali. 22

23 11 Modalità di sicurezza da seguire durante le prove Gli impianti di prova possono essere messi in funzione solo sotto il controllo e la supervisione di una persona esperta (PES). Ciò non si applica alle stazioni di prova con protezione automatica contro i contatti diretti. Gli impianti di prova devono essere dotati di istruzioni per l esercizio. Queste devono riportare le informazioni necessarie per l esercizio in sicurezza. Gli impianti di prova usati devono essere controllati prima dell uso per verificare l insorgenza di danni o difetti esternamente visibili e non devono essere messi in funzione se vi sono segni di danni o difetti capaci di causare pericoli. La manutenzione degli impianti di prova deve essere affidata solo a persone esperte (PES). Le condizioni e l efficienza effettive dei dispositivi di sicurezza devono essere controllate da una persona esperta (PES) a intervalli di tempo appropriati. Si deve registrare il risultato di tali ispezioni. Caratteristiche del personale addetto alle prove Solo persone esperte (PES) o avvertite (PAV) possono lavorare sugli impianti di prova. Tutto il personale coinvolto deve essere istruito riguardo alle prescrizioni di sicurezza, alle regole di sicurezza e alle istruzioni aziendali applicabili al loro lavoro. Tali istruzioni devono essere ripetute, se necessario, almeno ogni anno. Si deve chiedere al personale di attenersi alle prescrizioni, alle regole e alle istruzioni. La complessità dell attività lavorativa deve essere definita prima dell inizio dell attività stessa allo scopo di scegliere in modo appropriato la persona esperta o avvertita destinata ad eseguirla. Si deve conservare registrazione scritta della formazione cui è stato sottoposto il personale. Il personale che utilizza le sonde di prova di sicurezza deve essere ulteriormente addestrato riguardo agli specifici rischi che tale uso comporta. Il personale che opera nei laboratori di prova, nelle stazioni sperimentali e nelle stazioni temporanee di prova può svolgere l attività solo sotto la supervisione completa di un preposto ai lavori. Nelle aree di prova deve accedere solo il personale ivi impiegato e altro personale che abbia ricevuto istruzioni adeguate riguardo ai pericoli. Se in tali aree devono accedere altre persone, esse devono essere accompagnate da una persona esperta che le renda edotte sui rischi presenti. In caso di stazioni di prova con tensioni superiori a 1 kv, è prescritta anche l autorizzazione alle operazioni di manovra da parte del preposto ai lavori. Qualsiasi persona che opera nei laboratori di prova, nelle stazioni sperimentali e nelle stazioni temporanee di prova deve essere completamente conscio dei pericoli esistenti e ha il dovere di 23

24 prendere precauzioni di sicurezza relative alle sue attività per proteggere sia se stessa che altre persone contro i pericoli. Preparazione delle prove e accesso all area di prova Quando si usano le sonde di prova di sicurezza, la persona che esegue la prova deve controllare visivamente dette sonde e i loro cavi prima di iniziare il lavoro per assicurarsi che il loro uso sia sicuro. Se esiste la probabilità di pericolo dovuto ad archi, si devono prendere misure adeguate per proteggere il personale. Se oltre ai pericoli elettrici si prevedono altri rischi durante prove ed esperimenti, per es. rumore, esplosioni, radiazioni, parti volanti, formazione di gas, fuoco o materiali pericolosi, si devono adottare ulteriori misure che assicurino una adeguata protezione. Il preposto ai lavori deve assicurarsi che le sue istruzioni siano eseguite correttamente prima che l apparecchiatura: sia accesa, in caso di tensioni fino a 1 kv; sia resa pronta per l accensione, in caso di tensioni superiori a 1 kv. Gli ordini per le operazioni di manovra possono essere dati solo dal preposto ai lavori. Nei laboratori di prova con tensioni superiori a 1 kv, le operazioni di manovra possono essere eseguite soltanto su ordine personale del preposto ai lavori, quando non sia egli/ella stesso/a a compiere quest obbligo di persona. Il Preposto si deve assicurare che tutte le persone diverse da quelle addette alla prova abbiano lasciato l area di prova prima che l impianto di prova sia: acceso, in caso di tensioni fino a 1 kv; reso pronto per l esercizio, in caso di tensioni superiori a 1 kv. In caso di stazioni di prova con protezione automatica contro i contatti diretti nelle quali è evitato il grado di protezione IP3X degli involucri, tutte le persone devono lasciare l area di prova prima che la stazione di prova sia attivata. In caso di laboratori di prova, stazioni sperimentali e impianti di prova temporanei con tensioni superiori a 1 kv, tutte le persone devono lasciare l area di prova prima che gli impianti di prova siano pronti per l accensione. La persona che esegue la prova deve essere in grado di riconoscere lo stato di funzionamento in ogni momento, specie quando sono presenti più tensioni. Prima di lasciare gli impianti di prova, si deve stabilire la condizione di fuori esercizio (a meno che non si tratti di un impianto di prova privo di presenza permanente di personale di prova). Prescrizioni da seguire durante le prove Non si devono eseguire simultaneamente attività di montaggio e di prova, se ciò può causare pericoli. In casi eccezionali, contrariamente alle prescrizioni del paragrafo precedente, le persone esperte (PES) possono entrare nell area di prova nello stato di funzionamento pronto per l accensione o in esercizio. Si devono adottare misure per assicurare che non venga però raggiunta la zona inibita. 24

25 Le attività lavorative nella zona inibita (lavori sotto tensione) devono essere conformi alle prescrizioni della norma EN In caso di guasto durante le prove, le parti dell oggetto in prova e gli impianti di prova, non in tensione durante il normale esercizio, possono essere sottoposti a tensioni pericolose. Se, in casi eccezionali, si devono eseguire dei lavori su queste parti, si devono usare adatti dispositivi di isolamento e mezzi ausiliari (vedi EN ). In una stazione di prova priva di protezione automatica contro i contatti diretti, quale misura di sicurezza durante lo stato di funzionamento pronto per l accensione e in esercizio, deve essere presente almeno un altra persona in contatto visivo e vocale con la persona che esegue la prova, in grado di riconoscere immediatamente qualsiasi condizione pericolosa nella stazione di prova e di eliminare il pericolo azionando il dispositivo di spegnimento di emergenza. Se una stazione temporanea è separata solo per mezzo di funi, di catene o di barre dalle aree generalmente accessibili, oltre alle prescrizioni di questo capitolo 11 si applicano le seguenti condizioni: l intero complesso di prova deve essere sotto sorveglianza durante la procedura di prova. Se ciò non può essere assicurato dalla persona che esegue la prova, deve essere presente un numero sufficiente di persone che siano almeno avvertite per sorvegliare l intera area di prova e per agire immediatamente in caso di pericolo; in caso di complessi di prova con diverse aree di prova separate, per es. prove su cavi in opera, è prescritta la presenza di una persona per il controllo di ciascuna area. Deve essere assicurata la comunicazione con il preposto ai lavori. In questi casi, durante la prova di cavi e linee, nell area sotto sorveglianza non sono necessari segnali luminosi. Prima di toccare gli oggetti in prova che sono stati disattivati, ci si deve assicurare che non vi siano tensioni pericolose sulle parti accessibili mediante la loro messa a terra e in cortocircuito. Le vie di fuga e le uscite di emergenza devono essere sempre mantenute sgombre. 25

INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI PROVA CEI EN 50191

INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI PROVA CEI EN 50191 INSTALLAZIONE ED ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DI PROVA CEI EN 50191 Introduzione La norma EN 50191 definisce in p a r t i c o l a r e i r e q u i s i t i p e r i l f u n z i o n a m e n t o s i c

Dettagli

IA Protezione contro i contatti diretti ed indiretti Luglio 2017

IA Protezione contro i contatti diretti ed indiretti Luglio 2017 IA 025 - Protezione contro i contatti diretti ed indiretti Luglio 2017 La Norma CEI 64-8 prevede varie misure di protezione contro i contatti diretti e indiretti. Per quanto riguarda gli impianti elettrici

Dettagli

Prescrizioni nuove secondo norma CEI 11-27

Prescrizioni nuove secondo norma CEI 11-27 AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Abteilung 4 Personal Dienststelle für Arbeitsschutz PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ripartizione 4 Personale Servizio di prevenzione e protezione Prescrizioni

Dettagli

Tipi di sistemi di distribuzione Nelle definizioni che seguono i codici usati hanno i seguenti significati.

Tipi di sistemi di distribuzione Nelle definizioni che seguono i codici usati hanno i seguenti significati. Protezione Fasi-Neutro Generalità In un circuito, l interruttore automatico magnetotermico deve essere capace di stabilire, portare ed interrompere sia le correnti in condizioni normali, che le correnti

Dettagli

I rischi durante l effettuazione delle verifiche degli impianti elettrici

I rischi durante l effettuazione delle verifiche degli impianti elettrici Articolo pubblicato all'interno del periodico Ambiente & Sicurezza del Sole 24 Ore in data 03/10/2006 Le procedure di sicurezza durante l effettuazione delle verifiche degli impianti secondo le norme CEI

Dettagli

Protezione contro i contatti diretti ed indiretti: la nuova scheda IA 025

Protezione contro i contatti diretti ed indiretti: la nuova scheda IA 025 Protezione contro i contatti diretti ed indiretti: la nuova scheda IA 025 Da Anie - Itaca la scheda aggiornata IA 025 sulla protezione contro i contatti diretti ed indiretti Anie Itaca a luglio 2017 rendono

Dettagli

Saper cosa fare è saggezza, saperla come fare è bravura, farla è virtù

Saper cosa fare è saggezza, saperla come fare è bravura, farla è virtù Saper cosa fare è saggezza, saperla come fare è bravura, farla è virtù NORMATIVE DI RIFERIMENTO CEI EN 50110-1 e 50110-2 (CEI EN 11-48 e 11-49) DPR 547/55-DPR 164/56 CEI 11-15 - CEI 11-27, 11-27/1 Anche

Dettagli

Protezione Fasi-Neutro

Protezione Fasi-Neutro Protezione Fasi-Neutro Generalità In un circuito, l interruttore automatico magnetotermico deve essere capace di stabilire, portare ed interrompere sia le correnti in condizioni normali, che le correnti

Dettagli

Verifica e manutenzione degli impianti a prova di esplosione

Verifica e manutenzione degli impianti a prova di esplosione Gli impianti elettrici istallati in ambienti a rischio di esplosione risultano una quota parte di tutta l impiantistica elettrica ma, proprio per le loro peculiarità costruttive, necessitano di precisi

Dettagli

Apparecchi e impianti di illuminazione

Apparecchi e impianti di illuminazione Apparecchi e impianti di illuminazione Pubblicato il: 04/06/2007 Aggiornato al: 04/06/2007 di Gianluigi Saveri 1. Generalità Nella nuova Norma 64-8 è stata inserita una nuova sezione, la 559, con prescrizioni

Dettagli

Gruppi elettrogeni Guida alla protezione contro i contatti indiretti

Gruppi elettrogeni Guida alla protezione contro i contatti indiretti Gruppi elettrogeni Guida alla protezione contro i contatti indiretti (prima parte) Pubblicato il: 19/02/2007 Aggiornato al: 19/02/2007 di Gianfranco Ceresini 1. Generalità Il gruppo elettrogeno è una sorgente

Dettagli

DATI DI PROGETTO. Tensione di esercizio [v] : 380/220. Sistema di distribuzione. Protezione serie o di Backup. Conduttori di Neutro/Protezione

DATI DI PROGETTO. Tensione di esercizio [v] : 380/220. Sistema di distribuzione. Protezione serie o di Backup. Conduttori di Neutro/Protezione DATI DI PROGETTO Tensione di esercizio [v] : 380/220 Sistema di distribuzione TT Protezione serie o di Backup NO Conduttori di Neutro/Protezione Corrente di impiego 1/2 FASE In >Ib Dati di progetto : Corrente

Dettagli

Cancelli motorizzati (Prescrizioni particolari e verifiche)

Cancelli motorizzati (Prescrizioni particolari e verifiche) Prescrizioni particolari A titolo di esempio presentiamo una completa analisi dei rischi per un cancello a battente tratto da una guida UNAC (associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi

Dettagli

Pagina 1 di 11 CHECK LIST DELLE APPARECCHIATURE ATEX. Verifica Visiva (V) Verifica Ravvicinata (R) Verifica Dettagliata (D) COSTRUZIONI ELETTRICHE

Pagina 1 di 11 CHECK LIST DELLE APPARECCHIATURE ATEX. Verifica Visiva (V) Verifica Ravvicinata (R) Verifica Dettagliata (D) COSTRUZIONI ELETTRICHE Pagina 1 di 11 Verifica Visiva (V) Verifica Ravvicinata (R) Verifica Dettagliata (D) APPARECCHIATURE ELETTRICHE EX_d L apparecchiatura elettrica è idonea alle prescrizioni della zona - EPL del luogo Il

Dettagli

Norma CEI : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua

Norma CEI : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 64-8 2012: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 64-8 Edizione 2012 Impianti elettrici utilizzatori

Dettagli

Impianti di diffusione sonora per l emergenza (Norme di installazione)

Impianti di diffusione sonora per l emergenza (Norme di installazione) Norme di installazione Protezione contro i contatti diretti: o Isolamento delle parti attive; o Involucri o barriere con grado di protezione minimo IP2X o IPXXB. Per le superfici orizzontali superiori

Dettagli

Finalità della segregazione

Finalità della segregazione Segregazione dei quadri La segregazione o compartimentazione tra le diverse unità funzionali, serve per evitare di togliere tensione all intero quadro quando si deve intervenire su una parte dell apparecchiatura

Dettagli

CEI EN CEI ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI. AEI - SEZIONE PUGLIESE - Bari, 18 settembre Prof. Ing. Giuseppe CAFARO - 1

CEI EN CEI ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI. AEI - SEZIONE PUGLIESE - Bari, 18 settembre Prof. Ing. Giuseppe CAFARO - 1 CEI 11-48 ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI AEI - SEZIONE PUGLIESE - Bari, 18 settembre 2001 - Prof. Ing. Giuseppe CAFARO - 1 PROCEDURE PER L ESERCIZIO NORMALE PROCEDURE DI LAVORO PROCEDURE DI MANUTENZIONE

Dettagli

LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI UTILIZZATORI. Prof Ing. Natale Messina DIEES Università di Catania

LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI UTILIZZATORI. Prof Ing. Natale Messina DIEES Università di Catania LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI UTILIZZATORI Prof Ing. Natale Messina DIEES Università di Catania La Guida CEI 64-14, fascicolo 2930 è in vigore, in ambito nazionale, dall 1 febbraio 1997 e riguarda

Dettagli

Terasaki Italia Srl via Campania, Segrate (MI) Tel Fax

Terasaki Italia Srl via Campania, Segrate (MI) Tel Fax Sovracorrenti Generalità E trattato l impiego degli interruttori magnetotermici modulari (MCBs: Miniature Circuit Breakers) nell edilizia residenziale, intendendo per edifici residenziali quelli che contengono

Dettagli

LE MISURE DI SICUREZZA NEI LAVORI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE B.T. 1

LE MISURE DI SICUREZZA NEI LAVORI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE B.T. 1 franco zecchini (iosolo35) LE MISURE DI SICUREZZA NEI LAVORI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE B.T. 26 November 2015 La norma CEI 11-27 elenca tre tipi di lavori elettrici ed un lavoro non elettrico (novità

Dettagli

Misurazione sul ruttore di sovraintensità. Di cosa si deve tener conto per evitare infortuni.

Misurazione sul ruttore di sovraintensità. Di cosa si deve tener conto per evitare infortuni. 11/2016 Misurazione sul ruttore di sovraintensità. Di cosa si deve tener conto per evitare infortuni. Dinamica dell'infortunio: il cavo dell'allacciamento domestico è stato inserito. Prima di effettuare

Dettagli

Parte 4: Prescrizioni particolari per apparecchiature per cantiere (ASC)

Parte 4: Prescrizioni particolari per apparecchiature per cantiere (ASC) Parte 4: Prescrizioni particolari per apparecchiature per cantiere (ASC) 1 Generalità 1.1 Oggetto e scopo Sostituire gli ultimi tre paragrafi con quanto segue: La presente Norma si applica alle APPARECCHIATURE

Dettagli

I circuiti PELV per l'alimentazione dei circuiti di comando delle macchine (1/3)

I circuiti PELV per l'alimentazione dei circuiti di comando delle macchine (1/3) I circuiti PELV per l'alimentazione dei circuiti di comando delle macchine (1/3) La Norma 44-5, all'articolo 9.1.4, richiede per i circuiti di comando che un polo del circuito di alimentazione sia permanentemente

Dettagli

Luoghi conduttori ristretti

Luoghi conduttori ristretti Pubblicato il: 09/07/2004 Aggiornato al: 09/07/2004 di Gianluigi Saveri Un luogo conduttore ristretto si presenta delimitato da superfici metalliche o comunque conduttrici in buon collegamento elettrico

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Prima parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI L articolo 7 del Decreto Ministeriale 22/01/2008,

Dettagli

Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori. Fabio Battellini

Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori. Fabio Battellini Le novità introdotte dalla EN 81.20:2014 nelle certificazioni degli ascensori Fabio Battellini UNI EN 81-20:2014 ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA CERTIFICAZIONE: Paragrafo 5 UNI EN 81-20:2014 Requisiti di sicurezza

Dettagli

Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.

Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Scheda Sistema di alimentazione TT, TN (vietato TN-C). Nota: il sistema TT generalmente prevale rispetto al sistema TN, inoltre, da un punto di vista prettamente normativo sarebbe possibile realizzare,

Dettagli

Interruttore differenziale e protezione contro i contatti elettrici nel sistema

Interruttore differenziale e protezione contro i contatti elettrici nel sistema Interruttore differenziale e protezione contro i contatti elettrici nel sistema Pubblicato il: 04/07/2005 Aggiornato al: 04/07/2005 di Gianlugi Saveri La pericolosità della corrente elettrica che attraversa

Dettagli

DPR 462/01 RISCHIO ELETTRICO NEI CANTIERI EDILI

DPR 462/01 RISCHIO ELETTRICO NEI CANTIERI EDILI DPR 462/01 RISCHIO ELETTRICO NEI CANTIERI EDILI Committenti Responsabili dei lavori Progettisti edili Coordinatori della sicurezza Capicantiere Non solo quindi personale qualificato nel settore elettrico:

Dettagli

D.LGS. 81/08 RISCHIO ELETTRICO, IMPIANTI ELETTRICI, PROCEDURE ED APPARECCHIATURE ELETTRICHE 1

D.LGS. 81/08 RISCHIO ELETTRICO, IMPIANTI ELETTRICI, PROCEDURE ED APPARECCHIATURE ELETTRICHE 1 franco zecchini (iosolo35) D.LGS. 81/08 RISCHIO ELETTRICO, IMPIANTI ELETTRICI, PROCEDURE ED APPARECCHIATURE ELETTRICHE 17 April 2015 Ultimamente sento parecchie aziende e datori di lavoro parlare di rischio

Dettagli

FRESATRICI. Pericoli. Tipologia:

FRESATRICI. Pericoli. Tipologia: FRESATRICI Tipologia: A ciclo automatico (tutte le operazioni seguono un ciclo prestabilito) A ciclo semiautomatico (il carico e lo scarico sono manuali) Manuale (cicli su comando diretto dell operatore)

Dettagli

Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura.

Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura. PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione degli impianti elettrici a servizio di una sala polifunzionale denominata ex lavatoio e di un locale destinato ad attività socio-ricreative,

Dettagli

Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT

Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT VENETO Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT Relatore: Ing. Raoul Bedin Interruttore automatico Le funzioni fondamentali sono quelle di sezionamento e protezione di una rete

Dettagli

Guida all installazione degli ascensori antincendio (e degli ascensori di soccorso)

Guida all installazione degli ascensori antincendio (e degli ascensori di soccorso) Guida all installazione degli ascensori antincendio (e degli ascensori di soccorso) Pubblicato il: 18/09/2007 Aggiornato al: 18/09/2007 di Gianfranco Ceresini 1. Introduzione Fra tutte le alimentazione

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI

IMPIANTI ELETTRICI NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI IMPIANTI ELETTRICI NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI PARTE PRIMA LA NORMA CEI 64 8 /704 CANTIERI DI COSTRUZIONE E DI DEMOLIZIONE 1 Le prescrizioni indicate in questa sezione si riferiscono ad impianti temporanei

Dettagli

MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI, IMPIANTO DI MESSA A TERRA. Riferimenti Normativi DPR 462/2001

MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI, IMPIANTO DI MESSA A TERRA. Riferimenti Normativi DPR 462/2001 MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI, IMPIANTO DI MESSA A TERRA Riferimenti Normativi DPR 462/2001 Manutenzione impianti elettrici, impianto di messa a terra: le novità introdotte dal D.P.R.462/2001. Competenze

Dettagli

INSTALLAZIONE CIVILE Protezione

INSTALLAZIONE CIVILE Protezione Protezione Limitatore di sovratensione (SPD) Campo di applicazione L apparecchio fornisce la protezione delle prese di alimentazione di tutti i tipi di elettrodomestici ed in particolare di quelli contenenti

Dettagli

Necessità di progetto: SI, secondo guida CEI 0-2, se classificato come ambiente ad uso medico o se di superficie superiore a 400 m 2

Necessità di progetto: SI, secondo guida CEI 0-2, se classificato come ambiente ad uso medico o se di superficie superiore a 400 m 2 Norme di riferimento: Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 64-8 /7 Sezione 710 Ambienti

Dettagli

Segregazione delle sbarre dalle unità funzionali

Segregazione delle sbarre dalle unità funzionali SEGREGAZIONI Riferimenti normativi Tab. 3.32 Classificazione delle forme di segregazione secondo la CEI EN 60439-1 La necessità di realizzare quadri elettrici che offrono un alto grado di sicurezza ed

Dettagli

VERIFICHE INIZIALI E VERIFICHE PERIODICHE DI MANUTENZIONE

VERIFICHE INIZIALI E VERIFICHE PERIODICHE DI MANUTENZIONE VERIFICHE INIZIALI E DI MANUTENZIONE Giampiero Bonardi DEFINIZIONI GENERALITA 1) Verifica (Norma CEI 64-8 art.6.3.1) Insieme delle operazioni mediante le quali si accerta la rispondenza alle prescrizioni

Dettagli

UNI EN 81-20&50 Installazioni elettriche Novità e criticità. Rossano Allegra Commissione Tecnica ANACAM

UNI EN 81-20&50 Installazioni elettriche Novità e criticità. Rossano Allegra Commissione Tecnica ANACAM UNI EN 81-20&50 Installazioni elettriche Novità e criticità Rossano Allegra Commissione Tecnica ANACAM LE NOVITÀ INTRODOTTE DALLE NORME UNI EN 81-20 & 50:2014: PREMESSA Il capitolo Installazioni e apparecchiature

Dettagli

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08 DAL D.P.R. 547/55 AL NUOVO DLgs 81/08 DLgs del 9 / 4 / 08 n. 81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA ART. 80. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1) Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i materiali,

Dettagli

Sovracorrenti negli edifici

Sovracorrenti negli edifici Sovracorrenti negli edifici Generalità E trattato l impiego degli interruttori magnetotermici modulari (MCBs: Miniature Circuit Breakers) nell edilizia residenziale, intendendo per edifici residenziali

Dettagli

INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5

INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5 INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5 5 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO 6 6 PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE

Dettagli

Pag. 13-2 Pag. 13-6. Pag. 13-7

Pag. 13-2 Pag. 13-6. Pag. 13-7 Pag. -2 Pag. -6 INTERRUTTORI MAGNETOTERMICI FINO A 63A Versioni: 1P, 1P+N, 2P, 3P, 4P. Corrente nominale In: 1 63A. Potere di interruzione nominale Icn: 10kA (6kA per 1P+N). Curva di intervento: tipo B,

Dettagli

Fonte:

Fonte: Fonte: www.ciemmeci.org Rischio meccanico Definizione Il rischio principale connesso rischio meccanico legato principalmente: alla presenza di elementi di diversa natura in movimento relativo fra loro

Dettagli

Procedura utilizzo laser di potenza e check list

Procedura utilizzo laser di potenza e check list Procedura utilizzo laser di potenza e check list Scopo e campo di applicazione Lo scopo di questa procedura è di permettere l individuazione e il controllo del rischio associato ai sistemi laser di classe

Dettagli

LA SICUREZZA DEGLI APPARECCHI ELETTROMEDICALI: NORMATIVA DI RIFERIMENTO E MODALITA DI ESECUZIONE DELLE PROVE ELETTRICHE PREVISTE

LA SICUREZZA DEGLI APPARECCHI ELETTROMEDICALI: NORMATIVA DI RIFERIMENTO E MODALITA DI ESECUZIONE DELLE PROVE ELETTRICHE PREVISTE ARMANDO FERRAIOLI Bioingegnere LA SICUREZZA DEGLI APPARECCHI ELETTROMEDICALI: NORMATIVA DI RIFERIMENTO E MODALITA DI ESECUZIONE DELLE PROVE ELETTRICHE PREVISTE (Parte Seconda) Nella prima parte dell articolo,

Dettagli

LE VERIFICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI. secondo la Norma CEI 64/8 6 parte

LE VERIFICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI. secondo la Norma CEI 64/8 6 parte LE VERIFICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI secondo la Norma CEI 64/8 6 parte 1 Per la costruzione degli IMPIANTI ELETTRICI sono state emanate nel tempo Leggi e Norme Tecniche L. 186/68 Regola dell arte LEGGI

Dettagli

DDA 200. I dettagli che fanno la differenza Affidabili per ogni situazione di guasto

DDA 200. I dettagli che fanno la differenza Affidabili per ogni situazione di guasto DDA 200. I dettagli che fanno la differenza Affidabili per ogni situazione di guasto I DDA200 con corrente da 6 A sono tutti equipaggiati con due morsetti per realizzare lo sgancio da remoto dell interruttore

Dettagli

SEGATRICI. A nastro (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Alternative (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Troncatrici

SEGATRICI. A nastro (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Alternative (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Troncatrici SEGATRICI Tipologia: A nastro (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Alternative (con o senza avanzamento automatico del pezzo) Troncatrici Norme di riferimento UNI EN 953/00 ripari di protezione

Dettagli

L impianto di terra condominiale

L impianto di terra condominiale L impianto di terra condominiale Pubblicato il: 16/04/2004 Aggiornato al: 16/04/2004 di Gianluigi Saveri L'alimentazione dell'impianto condominiale è solitamente di tipo TT e la corrente di guasto che

Dettagli

1 electrosuisse. Lavori Lavori di manutenzione

1 electrosuisse. Lavori Lavori di manutenzione 1 electrosuisse Lavori di Pericoli non elettrici Basi SEV 1122: Misure di protezione nelle installazioni a bassa tensione contro i pericoli non elettrici in impianti di produzione e tecnici di esercizio.

Dettagli

810 ELETTROSIT. По вопросам приобретения продукции сайт тел. +7 (499)

810 ELETTROSIT. По вопросам приобретения продукции сайт  тел. +7 (499) SIT Group 810 ELETTROSIT CONTROLLO MULTIFUNZIONALE PER GAS COMANDO A PULSANTI TUTTE LE REGOLAZIONI ACCESSIBILI DALL ALTO DISPOSITIVO TERMOELETTRICO DI SICUREZZA ELETTROVALVOLA DI INTERCETTAZIONE PIN 63AN7060/3

Dettagli

La sicurezza elettrica nelle aree di manutenzione. Panorama normativo -- Programma LEONARDO

La sicurezza elettrica nelle aree di manutenzione. Panorama normativo -- Programma LEONARDO La sicurezza elettrica nelle aree di manutenzione Panorama normativo Legislazione Italiana in materia di sicurezza ed igiene del lavoro COSTITUZIONE artt. 35-41 CODICE CIVILE art. 2087 CODICE PENALE artt.

Dettagli

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V.

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V. PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione dell impianto di pubblica illuminazione a servizio del PARCO DI MADONNA DEL COLLE di Stroncone (TR). DESCRIZIONE DELL IMPIANTO L impianto

Dettagli

Interruttori differenziali per uso mobile

Interruttori differenziali per uso mobile Interruttori differenziali per uso mobile di Gianluigi Saveri Pubblicato il: 31/07/2006 Aggiornato al: 31/07/2006 La Norma CEI 23-78 si occupa dei dispositivi differenziali mobili che vengono interposti

Dettagli

PREMESSA. Illuminamento orizzontale Emedio min.mantenuto [lx] (per ottenere l'uniformita' Emedio < 1,5 Emin indicato per la categoria)

PREMESSA. Illuminamento orizzontale Emedio min.mantenuto [lx] (per ottenere l'uniformita' Emedio < 1,5 Emin indicato per la categoria) PREMESSA Trattasi di nuovo Impianto di Pubblica Illuminazione da installare nel percorso ciclabile tra il Comune di Casaleone (VR) e la frazione di Sustinenza(VR). Si dovrà alimentare da 1 punto di fornitura

Dettagli

SCUOLA GUICCIARDINI LAVORI DI COMPLETAMENTO NUOVO AUDITORIUM. Relazione Tecnica Specialistica Impianti Elettrici e Speciali

SCUOLA GUICCIARDINI LAVORI DI COMPLETAMENTO NUOVO AUDITORIUM. Relazione Tecnica Specialistica Impianti Elettrici e Speciali COMUNE DI FIRENZE DIREZIONE SERVIZI TECNICI - P.O. Impianti Elettrici e Speciali Sistemi Telematici SCUOLA GUICCIARDINI LAVORI DI COMPLETAMENTO NUOVO AUDITORIUM Relazione Tecnica Specialistica Impianti

Dettagli

Impianti fotovoltaici (Norme di Installazione)

Impianti fotovoltaici (Norme di Installazione) Norme di installazione (le indicazioni proposte riguardano gli impianti fotovoltaici connessi in rete, ma molte di queste possono essere estese anche agli impianti autonomi) Protezione contro i contatti

Dettagli

Stalla (Norme di Installazione)

Stalla (Norme di Installazione) Norme di installazione Protezione contro i contatti diretti Isolamento delle parti attive Involucri o barriere con grado di protezione minimo IP2X o IPXXB. Per le superfici orizzontali superiori a portata

Dettagli

VERIFICHE INIZIALI E PERIODICHE PREVISTE DALLA NUOVA NORMA PER GLI IMPIANTI ELETTRICI IN LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO IN VIGORE DAL 1 SETTEMBRE 2001

VERIFICHE INIZIALI E PERIODICHE PREVISTE DALLA NUOVA NORMA PER GLI IMPIANTI ELETTRICI IN LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO IN VIGORE DAL 1 SETTEMBRE 2001 VERIFICHE INIZIALI E PERIODICHE PREVISTE DALLA NUOVA NORMA PER GLI IMPIANTI ELETTRICI IN LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO IN VIGORE DAL 1 SETTEMBRE 2001 In un articolo da poco pubblicato a firma dello stesso

Dettagli

Kit HP Modular Power Distribution Unit

Kit HP Modular Power Distribution Unit Kit HP Modular Power Distribution Unit Istruzioni di installazione Panoramica Le presenti istruzioni di installazione sono fornite per assistere personale qualificato con l installazione del Kit HP Modular

Dettagli

LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO: MISURE PER VERIFICARE IL COLLEGAMENTO EQUIPOTENZIALE SUPPLEMENTARE

LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO: MISURE PER VERIFICARE IL COLLEGAMENTO EQUIPOTENZIALE SUPPLEMENTARE LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO: MISURE PER VERIFICARE IL COLLEGAMENTO EQUIPOTENZIALE SUPPLEMENTARE La norma CEI 64-8/7; V2, che dal 1 settembre 2001 regola l esecuzione dell impianto elettrico nei locali

Dettagli

Illuminazione di sicurezza nei luoghi di lavoro: regole base

Illuminazione di sicurezza nei luoghi di lavoro: regole base Illuminazione di sicurezza nei luoghi di lavoro: regole base L illuminazione di sicurezza permette la visibilità in caso venga a mancare la fonte di alimentazione ordinaria. Il punto Tutti i posti di lavoro,

Dettagli

Direttiva Europea ATEX 99/92/CE

Direttiva Europea ATEX 99/92/CE Direttiva Europea ATEX 99/92/CE Gas, vapori, nebbie infiammabili e polveri combustibili: il rischio di esplosione e la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori 1 Direttiva Europea ATEX 99/92/CE

Dettagli

5 + 5 regole vitali per chi lavora con l elettricità

5 + 5 regole vitali per chi lavora con l elettricità 5 + 5 regole vitali per chi lavora con l elettricità + 5 regole di sicurezza per i lavori fuori tensione 7 1. Disinserire e sezionare da tutti i lati. Prima di iniziare il lavoro, disinserire l impianto

Dettagli

SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Rischio elettrico protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico Territoriale

Dettagli

IL RISCHIO ELETTRICO IN BASSA TENSIONE

IL RISCHIO ELETTRICO IN BASSA TENSIONE PRESENTAZIONE : ing. Rosario DIETZE CE 974 IL RISCHIO ELETTRICO IN BASSA TENSIONE ESTRATTA DA DOCUMENTO DELL Ing. S. Cantone AVERSA 5 6-2015 PREMESSA ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN IMPIANTO ELETTRICO 1. Corretta

Dettagli

Estensione di potenza dei variatori di luce menzionati nella lista di riferimento (vedere capitolo

Estensione di potenza dei variatori di luce menzionati nella lista di riferimento (vedere capitolo N. art. : ULZ1755REG Istruzioni per l uso 1 Indicazioni di sicurezza Il montaggio e il collegamento di dispositivi elettrici devono essere eseguiti da elettrotecnici. Possibilità di gravi infortuni, incendi

Dettagli

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I TRASFORMATORI DI ISOLAMENTO PER L ALIMENTAZIONE DEI LOCALI AD USO MEDICO.

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I TRASFORMATORI DI ISOLAMENTO PER L ALIMENTAZIONE DEI LOCALI AD USO MEDICO. IL NUOVO QUADRO NORMATIVO PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I TRASFORMATORI DI ISOLAMENTO PER L ALIMENTAZIONE DEI LOCALI AD USO MEDICO. La nuova norma si applica ai trasformatori di isolamento fissi, monofase

Dettagli

TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE ESAME A VISTA IMPIANTO ELETTRICO

TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE ESAME A VISTA IMPIANTO ELETTRICO TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE ESAME A VISTA IMPIANTO ELETTRICO Impossibile visualizzare l'immagine. ESAME A VISTA L'esame a vista è propedeutico alle prove e può essere di due tipi: Esame a vista

Dettagli

2 EDIZIONE 10 novembre EDIZIONE 26 gennaio dalle ore 8.30 alle ore (durata 6 ore)

2 EDIZIONE 10 novembre EDIZIONE 26 gennaio dalle ore 8.30 alle ore (durata 6 ore) Torino, 20 settembre 2010 Prot. 152/pt CORSO DI FORMAZIONE QUALIFICA PAV (PERSONA AVVERTITA) L ESECUZIONE DEI LAVORI ELETTRICI FUORI E SOTTO TENSIONE SU IMPIANTI IN BASSA TENSIONE E PER LE MANOVRE D ESERCIZIO

Dettagli

PROGETTO DI INTERVENTO DI RETROFIT PARZIALE DELLA SOTTOSTAZIONE ELETTRICA AT / MT A 132 KV SPECIFICHE TECNICHE APPARECCHIATURE ALTA TENSIONE

PROGETTO DI INTERVENTO DI RETROFIT PARZIALE DELLA SOTTOSTAZIONE ELETTRICA AT / MT A 132 KV SPECIFICHE TECNICHE APPARECCHIATURE ALTA TENSIONE PROGETTO DI INTERVENTO DI RETROFIT PARZIALE DELLA SOTTOSTAZIONE ELETTRICA AT / MT A 132 KV SPECIFICHE TECNICHE APPARECCHIATURE ALTA TENSIONE 1 Cliente: Commessa: Centro Comune di Ricerca Adeguamento della

Dettagli

QUADRI PER LOCALI AD USO MEDICO

QUADRI PER LOCALI AD USO MEDICO 222 INDICE DI SEZIONE 2 Caratteristiche generali 4 Catalogo 223 CATALOGO GENERALE DISTRIBUZIONE 04/05 Quadri per locali ad uso medico Questi quadri consentono di alimentare l impianto elettrico dei locali

Dettagli

PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI: METODI DI PROTEZIONE PASSIVA

PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI: METODI DI PROTEZIONE PASSIVA PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI: METODI DI PROTEZIONE PASSIVA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d

Dettagli

Sicurezza Formazione Specifica INFORMAZIONE E FORMAZIONE

Sicurezza Formazione Specifica INFORMAZIONE E FORMAZIONE INFORMAZIONE E FORMAZIONE Il rischio elettrico è l effetto dannoso che la corrente provoca all uomo. L effetto può essere diretto cioè quando il corpo umano viene attraversato dalla corrente elettrica

Dettagli

REGOLAMENTO DI LABORATORIO DI IMPIANTI ELETTRICI A.S. 2018/2019

REGOLAMENTO DI LABORATORIO DI IMPIANTI ELETTRICI A.S. 2018/2019 1 di 5 REGOLAMENTO DI LABORATORIO A.S. 2018/2019 di laboratorio: PREMESSA Nel Laboratorio di Impianti elettrici sono presenti apparecchiature che, se non sono utilizzate correttamente possono causare danno,

Dettagli

VERIFICA DI SICUREZZA ELETTRICA IEC CEI ANTAB Maurizio Ferri

VERIFICA DI SICUREZZA ELETTRICA IEC CEI ANTAB Maurizio Ferri VERIFICA DI SICUREZZA ELETTRICA IEC 62-353 CEI 62-148 ANTAB 06-02-2015 Maurizio Ferri OGGETTO DELLA NORMA IEC 62353 ANTAB 06-02-2015 Maurizio Ferri ANTAB 06-02-2015 Maurizio Ferri PERSONALE QUALIFICATO

Dettagli

Predisposizioni e cablaggio Il quadro normativo relativo alla coesistenza di servizi diversi

Predisposizioni e cablaggio Il quadro normativo relativo alla coesistenza di servizi diversi Predisposizioni e cablaggio Il quadro normativo relativo alla coesistenza di servizi diversi Ing. Franco Bua Coordinamento Comitati Tecnici CEI Segretario Tecnico referente CT205 Sommario Mappa mentale

Dettagli

Caratteristiche del prodotto

Caratteristiche del prodotto Caratteristiche del prodotto Caratteristiche tecniche e tipi di montaggio di SUNNY STRING MONITOR SSM Monitoraggio compatto di generatori FV Sunny String Monitor SSM è progettato appositamente per il monitoraggio

Dettagli

Misure di protezione Protezione contro la scossa elettrica

Misure di protezione Protezione contro la scossa elettrica 7.05.4 Misure di protezione 7.05.4 Misure di protezione 7.05.4.1 Protezione contro la scossa elettrica 7.05.4.1.1 Interruzione automatica dell' alimentazione.1 Generalità ( 4.1.1.1) nei circuiti di corrente,

Dettagli

Unità mobili o trasportabili (Norme di Installazione)

Unità mobili o trasportabili (Norme di Installazione) Norme di installazione Protezione contro i contatti diretti: o Isolamento delle parti attive o Involucri o barriere con grado di protezione minimo IP2X o IPXXB. Per le superfici orizzontali superiori a

Dettagli

MANUALE D'USO TMT-PH200 PIASTRA DI PRERISCALDO IR.

MANUALE D'USO TMT-PH200 PIASTRA DI PRERISCALDO IR. MANUALE D'USO TMT-PH200 PIASTRA DI PRERISCALDO IR www.thermaltronics.com INDICE SPECIFICHE TMT-PH200... 1 INTRODUZIONE... 1 MISURE DI SICUREZZA... 2 PANNELLO DI CONTROLLO... 2 SBALLAGGIO/ASSEMBLAGGIO/FUNZIONAMENTO...

Dettagli

Progetto di norma CEI C.931

Progetto di norma CEI C.931 Progetto di norma CEI C.931 Pubblicato il: 06/02/2006 Aggiornato al: 06/02/2006 di Gianfranco Ceresini In concomitanza con il boom di richieste per l'installazione di impianti fotovoltaici con gli incentivi

Dettagli

Dispositivo di segnalazione acustica DS 10

Dispositivo di segnalazione acustica DS 10 INFORMAZIONI PRODOTTO Dispositivo di segnalazione acustica DS 10 Pagina 1 601- F.01U.004.345 A4.it / 29.12.2004 Indice 1. Descrizione del prodotto.......................... 3 2. Caratteristiche....................................

Dettagli

safety Centralina di sicurezza SNO 4062K/SNO 4062KM Arresti di emergenza/controllo dei ripari mobili di protezione

safety Centralina di sicurezza SNO 4062K/SNO 4062KM Arresti di emergenza/controllo dei ripari mobili di protezione Centralina di sicurezza /M Centralina base per arresti di emergenza e controllo ripari mobili di protezione, bordi, tappeti e bumper di sicurezza, sbarramenti optoelettronici Categoria di arresto 0 secondo

Dettagli

VOLTIMUM ITALIA. I requisiti del personale operativo

VOLTIMUM ITALIA. I requisiti del personale operativo I requisiti del personale operativo DEFINIZIONI Norma CEI EN 50110-1 art 3.4.2 Lavori su, con od in prossimità di un impianto elettrico quali prove e misure, riparazioni, sostituzioni, modifiche, ampliamenti,

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI

IMPIANTI ELETTRICI NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI IMPIANTI ELETTRICI NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI PARTE TERZA VERIFICHE SULL IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE 1 PRIMA DELLA CONSEGNA E DELLA MESSA IN SERVIZIO DELL IMPIANTO ELETTRICO, L INSTALLATORE DEVE

Dettagli

820 NOVA DISPOSITIVO TERMOELETTRICO DI SICUREZZA REGOLATORE DI PRESSIONE SERVOASSISTITO ELETTROVALVOLA DI INTERCETTAZIONE.

820 NOVA DISPOSITIVO TERMOELETTRICO DI SICUREZZA REGOLATORE DI PRESSIONE SERVOASSISTITO ELETTROVALVOLA DI INTERCETTAZIONE. SIT Group 820 NOVA CONTROLLO MULTIFUNZIONALE GAS DISPOSITIVO TERMOELETTRICO DI SICUREZZA REGOLATORE DI PRESSIONE SERVOASSISTITO ELETTROVALVOLA DI INTERCETTAZIONE PIN 3AP700/2 CONTROLLO MULTIFUNZIONALE

Dettagli

1.1 Tensione nominale di un sistema Sistemi di conduttori attivi Modi di collegamento a terra... 18

1.1 Tensione nominale di un sistema Sistemi di conduttori attivi Modi di collegamento a terra... 18 INDICE GENERALE Premessa... 13 CAPITOLO 1 SISTEMA ELETTRICO, CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI ELETTRICI IN BASE ALLA TENSIONE NOMINALE E DEL COLLEGAMENTO A TERRA... 15 1.1 Tensione nominale di un sistema...

Dettagli

Apparecchi. Protezione - CARATTERISTICHE TECNICHE. Portafusibili. Conformità normativa Direttiva BT

Apparecchi. Protezione - CARATTERISTICHE TECNICHE. Portafusibili. Conformità normativa Direttiva BT Apparecchi Protezione - CARATTERISTICHE TECNICHE Portafusibili Sostituzione del fusibile Scudo Campo di applicazione Protezione delle prese di alimentazione di tutti i tipi di elettrodomestici ed in particolare

Dettagli

Apparecchi. Protezione - CARATTERISTICHE TECNICHE. Portafusibili. Conformità normativa Direttiva BT

Apparecchi. Protezione - CARATTERISTICHE TECNICHE. Portafusibili. Conformità normativa Direttiva BT Apparecchi Protezione - CARATTERISTICHE TECNICHE Portafusibili Sostituzione del fusibile Scudo Campo di applicazione Protezione delle prese di alimentazione di tutti i tipi di elettrodomestici ed in particolare

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO. Legislazione, documentazione e verifiche e controlli sugli impianti elettrici

IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO. Legislazione, documentazione e verifiche e controlli sugli impianti elettrici IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO Legislazione, documentazione e verifiche e controlli sugli impianti elettrici IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI LAVORO Le installazioni elettriche, generalmente,

Dettagli

L USO PREVISTO DELLE MACCHINE

L USO PREVISTO DELLE MACCHINE L USO PREVISTO DELLE MACCHINE a cura di Massimo Granchi e Riccardo Bozzo Il primo passo che il Fabbricante di una macchina è tenuto ad effettuare nel processo di valutazione dei rischi richiesto espressamente

Dettagli

RELAZIONE TECNICA OGGETTO: 1. Norme tecniche e leggi di riferimento

RELAZIONE TECNICA OGGETTO: 1. Norme tecniche e leggi di riferimento 1 RELAZIONE TECNICA OGGETTO: PORTO DI TRAPANI Realizzazione di un approdo turistico denominato Marina di San Francesco - Progetto, redatto ai sensi dell'art. 5 del Decreto 22/01/2008 n. 37, relativo alla

Dettagli

!""#$%&'!&(%#)% * +, * * / * * ("$*"..

!#$%&'!&(%#)% * +, * * / * * ($*.. 1!""#$%&'!&(%#)% +, -"(. 2!""#$%&'!&(%#)% / 0 + 1 2 +, -" 5("$".. / + + / % % 1 /+/ - 677. 5 CAPITOLO 1990 1991 1992 Impianti ed Attrezzature Tecnico- Scientifico Sanitarie 1.00 72 577 Ratei Leasing Operativo

Dettagli

UNI 9795 ED CENTRALE, ALIMENTAZIONE, PULSANTI, CONNESSIONI 1

UNI 9795 ED CENTRALE, ALIMENTAZIONE, PULSANTI, CONNESSIONI 1 franco zecchini (iosolo35) UNI 9795 ED.2013 - CENTRALE, ALIMENTAZIONE, PULSANTI, CONNESSIONI 27 February 2015 In questo articolo tratterò un tema molto importante e tante volte presoda parte di progettisti

Dettagli