IL CENTRO DIURNO NELLA DEMENZA: possibili meccanismi implicati nella riduzione dello stress del caregiver
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1 49 CONGRESSO NAZIONALE SIGG Firenze, 3-7 novembre 24 La geriatria nel Servizio Sanitario Nazionale: l assistenza sanitaria e sociale nel Paese più vecchio del mondo IL CENTRO DIURNO NELLA DEMENZA: possibili meccanismi implicati nella riduzione dello stress del caregiver E. Mossello, V. Caleri, E. Razzi, C. Cantini, E. Tonon, E. Lopilato, M. Di Bari, M. C. Cavallini, C. A. Biagini, G. Masotti Dipartimento di Area Critica Medico Chirurgica, Unità Funzionale di Gerontologia e Geriatria, Università degli Studi di Firenze Azienda USL 3, Pistoia
2 Il peso dell assistenza 7 ore al giorno di assistenza diretta 11 ore al giorno di sorveglianza 2 ore di tempo libero al giorno e le sue conseguenze vissuto di rinuncia 58% sonno insufficiente 53% svuotamento emotivo 39% stanchezza 62% desiderio di fuga 42% peggioramento amarezza 64% stato di salute 37% (CENSIS, 1999) Premessa L assistenza di anziani affetti da demenza comporta lo sviluppo di elevati livelli di stress nei caregiver.
3 Premessa L assistenza di anziani affetti da demenza comporta lo sviluppo di elevati livelli di stress nei caregiver. La presenza di stress assistenziale è associata al deterioramento della salute psico-fisica dei caregiver e ad un maggior rischio di istituzionalizzazione dei soggetti dementi. Il Centro Diurno rappresenta una possibile strategia di sollievo assistenziale per le famiglie. Gli studi sull efficacia del Centro Diurno nella riduzione dello stress assistenziale sono scarsi e non concordi. Esistono in proposito evidenze positive (Zarit, 1998) e risultati dubbi (Lawton, 1989; Zank e Schacke, 22).
4 Scopo dello studio Verificare, in un campione di anziani affetti da demenza, gli effetti dell assistenza in Centro Diurno su:!benessere psicologico dei caregiver!livello cognitivo, stato funzionale e sintomi comportamentali dei pazienti Ricercare i determinanti dello stress assistenziale e identificare quali di essi siano modificati dall assistenza in Centro Diurno.
5 Criteri di inclusione - diagnosi di demenza (DSM IV) - grado di malattia da lieve a molto grave - soggetti seguiti a domicilio da un caregiver Criteri di esclusione Soggetti (1) - assistenza principale fornita da un caregiver stipendiato - ricovero in Centro Diurno o in RSA nei tre mesi precedenti - dimissione dall ospedale nel mese precedente - stato confusionale acuto - allettamento
6 gruppo Centro Diurno 28 soggetti ammessi consecutivamente al Centro Diurno Monteoliveto di Pistoia gruppo Domicilio Soggetti (2) Tra gli anziani valutati dalla Unità di Valutazione Geriatrica di Pistoia, sono stati arruolati due gruppi di soggetti con demenza: 28 soggetti ai quali erano fornite le usuali cure a domicilio, appaiati a ciascuno dei precedenti per età (<75 anni vs 75 anni) e livello cognitivo (punteggio al Mini Mental State Examination ± 2)
7 CAREGIVER Misure (1) Valutazione basale e dopo due mesi (T e T1) "dati anagrafici e attività lavorativa "ore di assistenza prestate e disponibilità di aiuto formale e informale "stress assistenziale Caregiver Burden Inventory (CBI): -1 5 sottoscale che misurano diverse dimensioni dello stress (valori maggiori! maggiore stress) "sintomatologia depressiva Beck s Depression Inventory (BDI): -64 (valori maggiori! sintomi depressivi più gravi)
8 Misure (2) Valutazione basale e dopo due mesi (T e T1) SOGGETTI CON DEMENZA "dati anagrafici, situazione familiare, comorbilità "livello cognitivo Mini Mental State Examination (MMSE) "stato funzionale globale Basic Activities of Daily Living (BADL) Instrumental Activities of Daily Living (IADL) "sintomi psicologici e comportamentali Neuropsychiatric Inventory (NPI)
9 Caratteristiche dei caregiver a T Centro Diurno (n=28) Domicilio (n=28) p Età 59 ± 2 55 ± 2 ns Età >6 anni, n (%) 13 (46%) 1 (36%) ns Sesso femminile, n (% ) 23 (82%) 23 (82%) ns Scolarità 7.7 ± ±.7 ns Coniugati, n (%) 23 (82%) 2 (79%) ns Lavoratori attivi, n (%) 9 (32%) 2 (71%).7 Parentela con il demente Coniuge, n (%) 1 (36%) 9 (32%) Figlio/a, n (%) 14 (5%) 17 (61%) Altro, n(%) 4 (14%) 2 (7%) ns Conviventi con il demente, n (%) 23 (82%) 25 (89%) ns Assistenza diretta (ore/settim.) 21 ± 3 22 ± 3 ns Supervisione (ore/settim.) 67 ± 7 64 ± 7 ns Caregiver Burden Inventory 49.7 ± ± 3. ns Beck s Depression Inventory 16.4 ± ± 2. ns
10 Caratteristiche dei pazienti a T Centro Diurno (n=28) Domicilio (n=28) p Età 8 ± 1 78 ± 1 ns Sesso femminile, n (%) 17 (61%) 19 (68%) ns Scolarità 4.4 ± ±.9 ns Coniugati, n (%) 1 (36%) 12 (43%) ns Durata di malattia, anni 5.5 ± ±.8 ns MMSE 1.3 ± ± 3. ns BADL, n compromesse 3.5 ± ±.4 ns IADL, % compromesse 91 ± 2 83 ± 5 ns Neuropsychiatric Inventory 29.3 ± ± 3.4 ns Numero farmaci psicotropi 1.2 ±.2.9 ±.2 ns Numero malattie associate 2.9 ± ±.3 ns
11 RISULTATI (1): Centro Diurno vs Domicilio dopo 2 mesi
12 Ore di assistenza (caregiver) # Assistenza diretta (h/settimana) (T1-T) Supervisone (h/settimana) (T1-T) p< p=.6 Centro Diurno (n=28) Domicilio (n=28) # dati aggiustati per età, sesso, valore della variabile a T
13 Stress e sintomi depressivi (caregiver) # Caregiver Burden Inventory (T1-T) p= Beck s Depression Inventory (T1-T) p=.18 Centro Diurno (n=28) Domicilio (n=28) # dati aggiustati per età, sesso, valore della variabile a T
14 Dimensioni dello stress del caregiver # 2 Carico oggettivo Carico evolutivo Carico fisico Carico sociale Carico emozionale * * p=.1 ** p=.7 *** p=.11 ** *** Centro Diurno (n=28) Domicilio (n=28) # dati aggiustati per età, sesso, valore della variabile a T
15 Livello cognitivo e funzionale (paziente) # 2 1,5 1,5 -,5-1 MMSE (T1-T) p=ns Centro Diurno (n=28) Domicilio (n=28),6,5 BADL (T1-T) p=ns 6 5 %IADL (T1-T) p=ns,4 4,3 3,2 2,1 1 # dati aggiustati per età, sesso, valore della variabile a T
16 Sintomi comportamentali (paziente) # Neuropsychiatric Inventory (T1-T) Farmaci psicotropi (T1-T) p<.1,3,2,1 -,1 -,2 -,3 p=ns Centro Diurno (n=28) Domicilio (n=28) # dati aggiustati per età, sesso, valore della variabile a T
17 RISULTATI (2): Determinanti dello stress assistenziale
18 Determinanti del punteggio CBI a T R 2 =.54 B ± SE(B) p Mini Mental State Examination -.67 ±.24.8 Neuropsychiatric Inventory.33 ±.1.1 Sesso femminile del caregiver 17.2 ± 4.2 <.1 Parentela stretta caregiver * 18.9 ± *(coniuge o figlio vs altro) Variabili escluse dal modello multivariato: BADL, IADL, sesso paziente, numero psicotropi, ore di assistenza diretta, BDI. Variabili non associate nell analisi univariata: età, stato civile e scolarità (paziente e caregiver), durata di malattia, comorbilità, attività lavorativa caregiver, ore di supervisione, convivenza con il paziente, aiuto formale ed informale da parte di terzi.
19 Determinanti del punteggio CBI a T R 2 =.54 B ± SE(B) p Mini Mental State Examination -.67 ±.24.8 Neuropsychiatric Inventory.33 ±.1.1 Sesso femminile del caregiver 17.2 ± 4.2 <.1 Parentela stretta caregiver * 18.9 ± *(coniuge o figlio vs altro) NPI (T1-T) p<.1 Centro Diurno Domicilio
20 Modificazione di CBI e NPI da T a T1 4 3 R=.52, p < CBI (T1-T) Centro Diurno (n=28) NPI (T1-T) Domicilio (n=28)
21 Conclusioni Due mesi di assistenza in Centro Diurno per anziani affetti da demenza sono efficaci nel ridurre lo stress del caregiver Lo stress assistenziale appare associato a caratteristiche sia del paziente (livello cognitivo, sintomi comportamentali) che del caregiver (sesso, grado di parentela) La riduzione dello stress, nei caregiver che usufruivano del Centro Diurno, è attribuibile al miglioramento dei sintomi comportamentali dei pazienti
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