Aspetti sanitari. Dr. Chiara Caslini Medico Veterinario Studio Veterinario Associato FaunaVet

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1 Aspetti sanitari Dr. Chiara Caslini Medico Veterinario Studio Veterinario Associato FaunaVet

2 Esperienza a Morbegno ( ) Controlli biometrici Ispezione dell animale Controlli sanitari

3 Peso pieno/vuoto

4 Lunghezza totale

5 Lunghezza dell orecchio

6 Lunghezza del piede

7 Valutazione dell età: tubercolo di Stroh

8 Determinazione del sesso: maschio

9 Determinazione del sesso: femmina

10 Prelievo campioni: occhio

11 Prelievo campioni: intestino/stomaco

12 PRINCIPALI PATOLOGIE DELLA LEPRE

13 Parassiti esterni

14 Zecche e malattie BORRELIOSI: nella lepre non si evidenziano sintomi, ma pare funga da serbatoio E una zoonosi: attenzione sempre dopo E una zoonosi: attenzione sempre dopo punture da zecche (può essere pericolosa anche per il cane profilassi antiparassitaria)

15 Fibroma della lepre Foto: Dr. G. Grilli, Università di Milano

16 Fibroma della lepre Poxvirus molto specifico per la lepre Infezione tramite insetti ematofagi e contatto (facilitata da piccole lesioni cutanee) Guarigione spontanea in 1-3 mesi Non pericoloso per l uomo o i cani

17 Brucellosi Brucellasuis, biovar 2 Contagio: materiali infetti, accoppiamento Sintomi/Lesioni: aumento volume dei testicoli, scolo vaginale, dimagramento, debolezza, noduli in organi interni Possibile zoonosi (manipolazione, eviscerazione)

18 Pasteurellosi Pasteurella spp. Contagio: alimenti infetti, stagionalità a seguito di proliferazione di germi in ambiente poco favorevole Sintomi: depressione, apatia, respiro difficoltoso, scolo nasale Lesioni: polmonite, tracheite Non pericolosa per l uomo, ma le carni non vanno consumate

19 Yersiniosi Yersiniapseudotubercolosis: patogena per uomo e diverse specie animali (mammiferi ed uccelli) Stagionale: inverno mite/umido, autunno piovoso Contagio: per ingestione (alimento, acqua, latte) in ambienti umidi, con alte densità e scarsità di cibo Sintomi: indebolimento Lesioni: aumento del volume della milza, gastroenterite, polmonite, noduli in vari organi Possibile zoonosi (contagio durante l eviscerazione): sintomatologia simile ad appendicite acuta Non consumare le carni infette

20 Yersiniosi Foto: Dr. G. Grilli, Università di Milano

21 Coccidiosi 8 specie nella lepre (Eimeria spp.) Elevata diffusione ambientale, soprattutto nei recinti di ambientamento Contagio: oro-fecale Sintomi: dimagramento, diarrea con feci acquose e con sangue Lesioni: pareti intestinali con macchie bianche, contenuto caseoso, mucosa ispessita, vasi congesti

22 Coccidiosi Foto: Dr. G. Grilli, Università di Milano

23 Coccidiosi

24 EBHS (European Brown Hare Syndrome) Calicivirus, con elevata resistenza nell ambiente Endemica in tutta Europa Stagionale: autunno Sintomi/Lesioni: emorragie diffuse; sangue dalle narici; diminuita/mancata reazione di fuga

25 EBHS (European Brown Hare Syndrome) Si infettano animali di ogni età, ma sintomi e morte si hanno solo in soggetti oltre i 2-3 mesi (morbilità %; mortalità 30-50%) pesante impatto sulle dinamiche di popolazione, specie in popolazioni a bassa densità (<8 lepri/km 2 ) Controllo e profilassi in allevamento (anche con vaccino stabulogeno); quarantena su animali importati Rischio elevato importando lepri

26 Tularemia Francisellatularensis: resistente a putrefazione ed essiccamento Molto patogeno per uomo e animali, particolarmente per i roditori, ma anche per il cane ed altre specie domestiche e selvatiche Contagio diretto (contatto, scuoiamento, morso) o indiretto (assunzione di carni infette poco cotte, insetti vettore, feci/urine) Obbligo di distruzione delle carni e denuncia (Italia)

27 Tularemia nella lepre Di solito, forma acuta e morte in pochi giorni per setticemia (raramente in qualche settimana) Debilitazione, apatia, difficoltà di movimento, perdita di timore e velocità, gli animali vengono abbattuti facilmente Lesioni interne: forma acuta: splenomegalia, talvolta gastroenterite emorragica; forma cronica: iperplasia dei linfonodi con aspetto caseoso lardaceo al taglio, noduli bianco giallastri in milza, fegato, polmoni, peritoneo

28 Tularemia: rischi per l uomo Categorie a rischio: cacciatori, guardiacaccia, agricoltori, veterinari, personale di ditte di importazione. Malattia simil-influenzale: 3-4 gg di incubazione, poi febbre, sudorazione, brividi, dolori articolari, tumefazioni linfonodali. Decorso variabile a seconda del punto di ingresso: congiuntiviti, vescicole e ulcere cutanee, polmonite, enterite. Possibile setticemia. Terapia con tetracicline. Letale nel 2-5% dei casi.

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