RETI DI LABORATORI PUBBLICI DELLA REGIONE PUGLIA

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1 RETI DI LABORATORI PUBBLICI DELLA REGIONE PUGLIA Statistiche

2 A cura di Annamaria Fiore Editing a cura di Annamaria Monterisi ARTI Agenzia Regionale per la Tecnologia e l Innovazione Copyright 2011 ARTI 2

3 Premessa L intervento Reti per il rafforzamento del potenziale tecnologico regionale (APQ - II Atto Integrativo; PO FESR , Asse I Linea 1.2 Azione e PO FSE Asse IV Capitale umano, Avviso n. 16/2009) mira al potenziamento infrastrutturale dei laboratori e dei centri di ricerca pubblici pugliesi che svolgono attività a favore dei settori produttivi regionali e che, per qualità delle competenze possedute, possono essere considerati quali punti di riferimento per la diffusione dell innovazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi settori hi-tech nella regione Puglia. Obiettivo è quello di creare "nodi" distribuiti sul territorio di elevata specializzazione tecnologica, in una logica di interoperabilità tra gli stessi, a disposizione delle attività di ricerca delle imprese pugliesi, per favorire il riposizionamento dei settori tradizionali e lo sviluppo dei settori innovativi strategici, mettendo al servizio del sistema produttivo regionale un patrimonio di strumentazione, apparecchiature, conoscenze e competenze di frontiera. La presente nota presenta alcune statistiche descrittive relative ai primi 23 progetti di Reti finanziate ed attualmente in fase di realizzazione. Le Reti Le Unità di Ricerca Le Reti di laboratorio attualmente finanziate sono 23. L intervento della Rete di laboratori pubblici di Ricerca della Regione Puglia prevede una strutturazione reticolare dei centri di ricerca pubblici presenti sul territorio regionale, aggregati per competenze, per cui, per ogni Rete, è prevista la presenza di un soggetto proponente (o Unità di Ricerca principale) e di altri enti di ricerca pubblici come altri organismi partecipanti all iniziativa, per un totale di 53 strutture di ricerca coinvolte in 108 partecipazioni. Il numero medio di Unità di Ricerca coinvolte per ciascun progetto è di circa 5 Unità (da un minimo di 2 ad un massimo di 11). Per quanto riguarda la partecipazione dei diversi Enti di Ricerca Pubblica (EPR) pugliesi destinatari dell intervento ai progetti di Rete, la ripartizione dei progetti per appartenenza del soggetto proponente vede in una posizione di netta prevalenza, in veste di Unità di Ricerca principale, le strutture afferenti l Università di Bari, con 5 progetti su 9 coordinati dal solo Dipartimento di Chimica (Figura 1). Figura 1: Afferenza dell Unità di Ricerca principale 3

4 Ad uno sguardo più generale, in cui sono considerate tutte le partecipazioni delle Unità di Ricerca, è sempre l Università di Bari con i propri Dipartimenti a registrare il maggior numero di partecipazioni (29), seguiti dalle strutture dell Università del Salento (23 partecipazioni) e gli Istituti del CNR (21). Figura 2: Numero di partecipazioni per EPR Considerando le 53 strutture di ricerca considerate singolarmente, è il Dipartimento di Ingegneria dell Innovazione dell Università del Salento ad essere coinvolto maggiormente come Unità di Ricerca (15 partecipazioni, in 10 progetti singoli, di cui 3 volte come Unità di Ricerca principale), seguito dal già citato Dipartimento di Chimica dell Università di Bari (in 8 progetti singoli). I settori tecnologici e le imprese di riferimento I settori tecnologici ritenuti strategici per il rilancio dell economia della Regione e per l accelerazione dei processi di internazionalizzazione, così come individuati nell Avviso pubblico per l acquisizione di proposte di piani relativi alle reti di laboratori (bando pubblicato in BURP n.41 del 13 marzo 2008, approvato con DGR n.92 del 31 gennaio 2008), e su cui i progetti sono stati chiamati ad insistere, sono: aeronautico, spaziale ed avionico; agroalimentare; biotecnologie per la salute dell uomo; energia; meccatronica; nuovi materiali e nuove tecnologie per i sistemi produttivi. Nella figura 3, è fornita una ripartizione dei 23 progetti per settore tecnologico: Figura 3: Proposte progettuali per settori strategici 4

5 E da notare come circa la metà delle proposte progettuali abbia riguardato il settore dei nuovi materiali e delle nuove tecnologie per i sistemi produttivi. Questo probabilmente è in parte dovuto alla maggiore flessibilità e all ampiezza di applicazioni di tale settore tecnologico così individuato, con risvolti su numerose filiere dell economia regionale. Ben rappresentati anche i settori legati all industria aeronautica e all industria agroalimentare (4 progetti ciascuno), due settori di riconosciuto interesse per l economia regionale pugliese 1. Le aree disciplinari Considerando l appartenenza del settore scientifico-disciplinare principale, indicato nella proposta progettuale, alle diverse aree disciplinari, è possibile rilevare che i settori maggiormente coinvolti sono quelli riferibili all Area Ingegneria industriale e dell informazione (7 progetti), seguita dall Area scienze chimiche (5 progetti). Ben rappresentate anche l Area scienze fisiche l Area Scienze agrarie e veterinarie (4 progetti ciascuna, Figura 4) 2. Figura 4: Proposte progettuali per Area disciplinare I Ricercatori reclutati mediante l Avviso 16/2009 Per meglio garantire la ricaduta applicativa e di mercato dei risultati ottenuti dalla rete Regionale dei Laboratori si è proceduto ad un innesto di profili professionali altamente specializzati in grado di fungere da cerniera tra le potenzialità scientifiche e tecnologiche espresse dal singolo nodo della rete ed imprese singole e associate potenzialmente interessate a sviluppare percorsi di valorizzazione industriale della ricerca prodotta. Mediante l avviso n. 16/2009, pertanto, le Unità di Ricerca coinvolte nei primi 19 progetti finanziati hanno potuto procedere al reclutamento di 109 ricercatori 3 (con una media di circa 6 ricercatori a progetto) a tempo determinato (2 anni) da coinvolgere in attività di: - promozione dell accesso alle strumentazioni e alle apparecchiature scientifiche e tecnologiche presenti nei laboratori da parte delle imprese pugliesi, in particolare le PMI; 1 Quaderno ARTI n. 3 La Filiera Aerospaziale in Puglia (Dicembre 2007) per il settore aeronautico, e Quaderni ARTI nn. 7 e 15 La ricerca pubblica in ambito agricolo ed agroalimentare in Puglia (Ottobre 2008) e La domanda di innovazione della filiera agroalimentare in Puglia (Ottobre 2008), rispettivamente, per il settore agroalimentare. 2 E possibile dettagliare ulteriormente l analisi, fornendo indicazioni sia per singolo settore scientifico-disciplinare sia per i settori scientifico-disciplinari secondari indicati nella proposta. 3 È stata garantita l assunzione di almeno n. 1 ricercatore per partecipazione. Il restante numero di ricercatori in sovrannumero è stato ripartito in base al numero di unità di ricerca coinvolte nei singoli progetti, per il fattore moltiplicativo corrispondente al rapporto tra i 110 ricercatori da reclutare ed il numero totale di unità di ricerca coinvolte nell iniziativa Reti di laboratori, operati i necessari arrotondamenti. 5

6 - sviluppo di progetti di ricerca a rilevante impatto per il sistema produttivo regionale promossi da Università ed EPR in collaborazione con imprese o consorzi di imprese; - conduzione di progetti di ricerca, in particolare quelli finalizzati al potenziamento della massa critica di competenze e di risorse umane, canalizzandole all interno delle linee di ricerca di eccellenza del territorio regionale. Dei 109 ricercatori così reclutati, 5 hanno rinunciato nel corso del tempo. Dei 104 ricercatori attualmente operativi presso le Reti, il 60,6% è costituito da ricercatrici. Per i 97 ricercatori non rinunciatari di cui si hanno informazioni riguardanti il principale settore scientifico disciplinare di riferimento, le informazioni per Area disciplinare sono riassunte nella Tabella 1 4 : Tabella 1: Ricercatori per area disciplinare Area disciplinare N. ricercatori % maschi Area Scienze chimiche 34 38,2% Area Ingegneria industriale e dell'informazione 27 59,3% Area Scienze fisiche 14 21,4% Area Scienze agrarie e veterinarie 11 27,3% Area Scienze della terra 2 50,0% La ripartizione è abbastanza speculare a quella riguardante la ripartizione dei progetti per area disciplinare (cfr. Fig. 4), ma non mancano alcune differenze: l area maggiormente rappresentata è quella riferibile all area delle scienze chimiche (e non dell ingegneria industriale e dell'informazione); non vi sono ricercatori reclutati nell area dell ingegneria civile ed architettura o delle scienze mediche (nonostante la presenza di un 5% di progetti per ciascuna di queste due aree nei primi 19 progetti); la presenza di 2 ricercatori nell area scienza della terra, nonostante non vi siano progetti relativi. Da notare che soltanto nell area dell ingegneria industriale e dell'informazione la presenza maschile supera in percentuale la presenza femminile (mentre, nel caso area scienze della terra, la presenza è uniformemente distribuita fra i due sessi). L ultima elaborazione riguarda la distribuzione dei ricercatori reclutati per EPR (Fig.5): 4 Sulle possibilità di dettaglio dell analisi, si veda al proposito la nota 3. 6

7 Figura 5: Numero ricercatori per EPR Il maggior numero di ricercatori si concentra nell Ateneo barese (30 ricercatori), subito seguito dal CNR (28) e dall Ateneo salentino (21). 7

8 Regione Puglia Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro, l Innovazione Servizio Ricerca e Competitività Ufficio Ricerca Industriale e Innovazione Tecnologica Responsabile di azione: Dr.ssa Maria Vittoria Di Ceglie Tel m.diceglie@regione.puglia.it ARTI Agenzia Regionale per la Tecnologia e l Innovazione Area Politiche dell Innovazione Responsabile di progetto: Dr.ssa Annamaria Fiore Tel a.fiore@arti.puglia.it 8

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