PROGETTO DEFINITIVO COMPRENSIVO DI PRELIMINARE

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1 studio ing. franco pianon e associati ing. franco pianon arch. maria grazia ferracini ing. alessandro zamara PMV s.p.a. - Relazione tecnica sugli impianti Venezia, 15 gennaio 2014 i progettisti: ing. Franco Pianon arch. Maria Grazia Ferracini ing. Alessandro Zamara 1098 s.polo - riva del vin venezia - tel fax c.f./p.i info@pianonassociati.it

2 Relazione tecnica sugli impianti pag. 2/13

3 Relazione tecnica sugli impianti pag. 3/13 1 PREMESSA La presente relazione ha lo scopo di descrivere le opere da eseguire per la realizzazione dell impianto elettrico di illuminazione e forza motrice del pontile di transito per mezzi acquei dell ACTV di Rialto Mercato in Venezia. Descrizione - L area si estende sul Canal Grande a Venezia. - L'area in oggetto prevede l'imbarco alle linee di navigazione - L area permette l'accesso direttamente ai pontoni galleggianti per l attracco dei mezzi acquei dell ACTV. - Poiché la struttura presenta caratteristiche particolari trattandosi di pontile ad uso servizio pubblico, particolare cura sarà data alla sicurezza delle persone e alle caratteristiche dei materiali impiegati. 2 DESCRIZIONE DEI LAVORI DA ESEGUIRE E prevista la realizzazione degli impianti elettrici di: - illuminazione con lampioni dell area d attesa esterna - alimentazione degli apparati di approdo quali: fornitura energia elettrica pontone, gestione titoli di viaggio e pannelli informativi. 2.1 Specifiche Vengono di seguito elencati gli interventi previsti, che saranno in grado di garantire la sicurezza dell impianto nel rispetto della normativa vigente. Verrà realizzato un collegamento equipotenziale della struttura con il nuovo impianto elettrico e di illuminazione. I sottoservizi ENEL e Dati/Telefonia posizioneranno le loro forniture allo scopo predisposto. Verrà realizzata una rete di distribuzione delle linee di energia a pavimento: A pavimento, una parte della distribuzione sarà realizzata con cavidotto annegato nel calcestruzzo del tipo corrugato a doppia parete diam 63mm, con partenza dal quadro elettrico ed arrivo nei predisposti pozzetti per linee elettriche interrate del

4 Relazione tecnica sugli impianti pag. 4/13 tipo monolitico completi di chiusino, conformi ai principi generali di sicurezza, delle dimensioni esterne 200x200x h200 mm, come da progetto; e una parte con tubazioni di diam 32mm annegate nel pavimento come predisposizione per eventuali modifiche/aggiunte all impianto; Verrà predisposta rete di segnale a pavimento evidenziata in arancione nelle tavole di progetto Verranno realizzati gli impianti a servizio dei corpi illuminanti; Verranno predisposte prese CEE del tipo interbloccato con base portafusibili, IP65, 3x16A+T, Vn=230V, per l alimentazione delle luci degli imbarcaderi. In particolare saranno del tipo trifase anche se la fornitura al pontone sarà monofase, poiché il terzo polo porterà la fase derivata dall interruttore crepuscolare che renderà automatica sia l accensione dei lampioni del pontile, che l illuminazione delle luci di servizio dell imbarcadero; L impianto di illuminazione del pontile potrà essere attivato sia manualmente dal quadro elettrico, che automaticamente a mezzo di interruttore a sensore crepuscolare a 230V; il selettore manuale-automatico, sarà collocato entro il quadro elettrico, dove trova collocazione anche il contattore K1 (bobina 230V contatti 2NA 20A 230V) che pilota indirettamente le lampade. 2.2 Sistemi adottati per la sicurezza elettrica Per la protezione contro i contatti diretti saranno adottati componenti e apparecchiature con adeguati gradi di protezione; saranno inoltre adottate misure di protezione addizionale quale l utilizzo di interruttori differenziali. Per la protezione contro i contatti indiretti oltre all utilizzo dei suddetti interruttori differenziali saranno adottate le normali misure che prevedono l interruzione automatica dell alimentazione, la realizzazione dei collegamenti equipotenziali principali e supplementare e, in particolari casi, l adozione di componenti elettrici di classe II o equivalente. Le condutture saranno protette contro le sovracorrenti conformemente a quanto indicato nel cap. 431 della norma CEI 64-8; in particolare: Protezione contro il sovraccarico:

5 Relazione tecnica sugli impianti pag. 5/13 If 1,45 Iz I B In Iz dove: If = corrente che assicura l effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale in condizioni definite I B = corrente di impiego del circuito; In = corrente nominale del dispositivo di protezione; Iz = portata in regime permanente della conduttura I circuiti che transiteranno entro la stessa tubatura dovranno avere il dispositivo di protezione dalle sovracorrenti anche sul conduttore di neutro, a meno che, ogni circuito non sia protetto da differenziale. I dispositivi di protezione dei circuiti prese a spina avranno una corrente non superiore a quella delle prese protette, inoltre tutti i circuiti prese dovranno essere protetti con interruttore differenziale con Idn <= 30 ma,. Saranno usate canalizzazioni o tubazioni, aventi caratteristiche di non propagazione della fiamma. La protezione contro i cortocircuiti sarà realizzata con dispositivi ad interruzione automatica di tipo magnetotermico ad elevata sensibilità e potere di interruzione superiore alla corrente di corto circuito presunta nel rispetto della seguente formula: I 2 t < K 2 S 2 In ogni caso tutte le correnti provocate da un cortocircuito in un qualsiasi punto del circuito devono essere interrotte in un tempo non superiore a quello che porta i conduttori alla temperatura limite ammissibile dagli stessi. dove: t : tempo in secondi; S : sezione in mm²; I : corrente di cortocircuito in Ampere;

6 Relazione tecnica sugli impianti pag. 6/13 K: coefficiente dipendente dalla tipologia dei conduttori. 3 ASPETTI COMUNI DEGLI IMPIANTI PROGETTATI Vengono di seguito elencate alcune particolarità degli interventi previsti. Gli impianti elettrici progettati hanno origine immediatamente a valle della fornitura di energia ENEL e terminano in corrispondenza delle prese, dei lampioni e delle alimentazioni delle varie apparecchiature/macchine. All interno delle tubazioni in PVC e/o delle canale saranno posati conduttori multifilari del tipo FG7(O)M1-06/1kV. Le sezione dei conduttori saranno tali da assicurare l'alimentazione del carico convenzionale nel rispetto delle norme vigenti in accordo con le norme CEI - UNEL. Le cadute di tensione massime, mediante il rapporto tra le tensioni a vuoto e a pieno carico (misurate sul punto più lontano di erogazione) saranno contenute entro il 4% sia per i circuiti di illuminazione che per quelli di forza motrice. Ogni linea sarà dotata di proprio conduttore di protezione e di neutro distinti; il conduttore di neutro dovrà risultare sempre sezionabile contemporaneamente al conduttore di fase dal quadro elettrico di alimentazione. I quadri elettrici costruiti secondo le norme vigenti (EN 61439) dovranno possedere i requisiti idonei all ambiente di installazione. Saranno dotati di apposite guide per l attacco degli interruttori modulari, questi saranno protetti contro i contatti diretti da apposite piastre di chiusura dotate di finestrature idonee alla fuoriuscita delle levette di comando; il cablaggio interno degli interruttori dovrà risultare essere ordinato ed i singoli conduttori saranno dotati di appositi sistemi di identificazione.: 3.1 Impianto di illuminazione generale L illuminazione dell area esterna sarà stata ottenuta con l impiego di tre corpi illuminanti tipo: Venezia-Castaldi. Saranno installati apparecchi di illuminazione in conformità alle norme CEI vigenti. 4 SCELTA DEI DISPOSITIVI ELETTRICI Caratteristiche

7 Relazione tecnica sugli impianti pag. 7/13 Tutti i componenti elettrici scelti, ove possibile dotati di Marchio Italiano di Qualità (IMQ), dovranno avere caratteristiche adatte e corrispondenti ai valori ed alle condizioni in base alle quali l'impianto elettrico è stato progettato e dovranno in particolare soddisfare le condizioni seguenti. Tensione I componenti elettrici dovranno essere adatti sia per il valore massimo della tensione (valore efficace in c.a.) al quale essi sono alimentati nell'esercizio ordinario sia per le sovratensioni che si potranno produrre. Corrente I componenti elettrici dovranno essere scelti tenendo conto del valore massimo della corrente (valore efficace in c.a.) che dovranno portare nell'esercizio ordinario. Si dovrà anche considerare la corrente che li può percorrere in regime perturbato e la durata (per es. tempo di funzionamento degli eventuali dispositivi di protezione) di passaggio di questa corrente. Potenza I componenti elettrici, scelti sulla base delle loro caratteristiche di potenza, dovranno potere essere utilizzati alla potenza massima che essi assorbono in servizio, prendendo in considerazione fattori di utilizzazione e condizioni ordinarie di servizio. Condizioni di installazione I componenti elettrici dovranno essere scelti tenendo conto delle sollecitazioni e delle condizioni ambientali specifiche del luogo nel quale essi saranno installati ed alle quali essi potranno venire sottoposti. Se tuttavia un componente elettrico non possederà per costruzione le qualità adatte al luogo in cui è installato, esso potrà venire utilizzato a condizione che venga provvisto di una protezione addizionale appropriata che faccia parte integrante dell'impianto. Caduta di tensione Si raccomanda che la caduta di tensione tra l'origine dell'impianto utilizzatore e qualunque apparecchio utilizzatore non sia superiore al 4% della tensione nominale dell'impianto.

8 Relazione tecnica sugli impianti pag. 8/13 Cadute di tensione più elevate potranno essere ammesse per i motori durante i periodi di avviamento, o per altri componenti elettrici che richiederanno assorbimenti di corrente più elevati, con la condizione che ci si assicuri che le variazioni di tensione rimangano entro i limiti indicati nelle relative Norme CEI. Potranno non essere prese in considerazione condizioni transitorie dovute ad un funzionamento di tipo non ordinario. Tubi I tubi e/o canali in posa esterna, dovranno essere di materiale termoplastico di tipo leggero e/o pesante, di composizione autoestinguente. Detti tubi e/o canali, dovranno essere ancorati alle strutture fisse mediante idonei supporti. Il diametro dovrà essere pari almeno a 1,3 volte il diametro dei cerchio circoscritto al fascio di cavi che essi saranno destinati a contenere, con un minimo di 16 mm. Qualora si utilizzassero canali, la sezione occupata dai cavi non dovrà superare la metà della sezione dei canale, questi potranno essere in materiale isolante o metallico, se uno stesso canale sarà utilizzato per circuiti a tensione diversa, cavi di segnale o energia, dovrà essere munito di setto separatore. Dovranno essere posati orizzontalmente oppure verticalmente evitando percorsi obliqui. I conduttori I conduttori utilizzati per tale impianto dovranno essere non propaganti l'incendio del tipo N07V-K, secondo quanto riportato nello schema unifilare relativo al dimensionamento delle protezioni magnetotermiche differenziali. La sezione del cavo dovrà essere dimensionata in modo tale da limitare la caduta di tensione entro i limiti ammessi, tenuto conto della lunghezza del circuito. La colorazione dei conduttori dovrà essere conforme alle prescrizioni della tabella CEI- UNEL In particolare il neutro dovrà essere di colore blu ed i conduttori di protezione di colore giallo-verde. Connessioni elettriche all interno dei pozzetti Non sono previste. Tutti i pozzetti sono solo di transito cavi.

9 Relazione tecnica sugli impianti pag. 9/13 Isolamento E previsto un impianto con l'isolamento delle parti attive entro involucri chiusi, rimovibili solo con attrezzo, con chiusure e grado di protezione adeguato. Circuiti SELV Gli impianti a bassissima tensione di sicurezza dovranno avere tubazioni, pozzetti e cassette di derivazione indipendenti, o con setti isolanti di separazione, rispetto ai circuiti di energia. Se i conduttori dell impianto SELV avranno lo stesso isolamento dei conduttori dell impianto di energia potranno essere posati nella stessa tubazione (cassette con setti isolanti). Tra il sistema SELV ed altri circuiti si dovrà realizzare una separazione elettrica non inferiore a quella dei trasformatori di sicurezza, ovvero i conduttori dovranno essere posti in canalizzazioni separate, o avere una guaina isolante supplementare, o essere almeno isolati per la massima tensione in gioco. 5 DATI TECNICI QUADRO PONTILE Fornitura Sistema di distribuzione Potenza massima di progetto Tensione nominale Frequenza EN.EL. bassa tensione TT 6 kw (consigliata 3 kw) 400/230 V 50 Hz 6 RETE DI EQUIPOTENZIALITA La piattaforma del pontile e i pali delle fondamenta hanno armatura metallica, in particolare la superficie della piattaforma e costituita da una maglia di acciaio con intersezione di funi d acciaio, le quali creano una maglia unica di conduzione. Si potrà assicurare in questo modo che tutti i punti (masse estranee) del pontile si troveranno allo stesso potenziale (equipotenzialità). Infatti verranno collegati in equipotenzialità tutte le eventuali parti metalliche quali i pali delle lampade. In

10 Relazione tecnica sugli impianti pag. 10/13 particolare si realizzeranno dei collegamenti con conduttore N07V-K giallo/verde di sezione 16 mm 2. 7 IMPIANTO DI TERRA L impianto dovrà attenersi alle indicazioni di seguito elencate. Il modo di collegamento a terra è il sistema TT; l impianto di terra delle masse (costruito dall utente) è separato dall impianto di terra del neutro (previsto dal Distributore di energia). 1) Dispersore di terra Dovranno essere tali da garantire una resistenza di terra non solo coordinata con le protezioni, ma il cui valore risulti tale da soddisfare la seguente relazione R A x I dn 50 V. dove: - R A è la somma delle resistenze dei conduttori di protezione (PE) e del dispersore in ohm. - I dn è la più grande fra le correnti differenziali nominali di intervento degli interruttori differenziali installati, in ampere (nel caso in esame 1A, corrente differenziale dell interruttore generale). Il dispersore risulta già costituito dalla parte metallica di un palo delle fondamenta, il quale sarà parte integrante della rete di equipotenzialità; infatti tutte le parti metalliche costituenti l armatura della struttura e i pali delle fondamenta saranno tra loro connesse. In questo modo risulta facilmente raggiungibile il valore della resistenza di terra fissato dalla normativa e allo stesso tempo elimina la possibilità che masse metalliche quali le strutture in metallo delle lampade e dei parapetti possano trovarsi a tensioni diverse. In particolare, in prossimità del quadro elettrico, verrà prelevato dalla struttura metallica un nodo di collegamento per il conduttore di terra.

11 Relazione tecnica sugli impianti pag. 11/13 2) Conduttore di terra Per il collegamento al nodo di terra principale ( che sarà situato vicino al quadro elettrico) è previsto un conduttore in rame di 16 mm2. Il collegamento tra il conduttore di terra ed il dispersore dovrà essere effettuato in modo accurato ed elettricamente soddisfacente. 3) Collettore principale di terra Dovrà essere costituito da una barra conforme alle norme vigenti alla quale andranno collegati i seguenti conduttori: -conduttore di terra di sezione 16 mm2; -conduttori di protezione (PE) di sezione uguale ai conduttori di fase; 4) Conduttori di protezione (PE) Permettono il collegamento degli involucri metallici degli utilizzatori con il nodo di terra; Al conduttore di protezione (PE) vanno collegati i poli di terra delle prese a spina e dei corpi illuminanti. 5) Collegamenti equipotenziali I collegamenti equipotenziali collegheranno al dispersore le masse estranee (EQP: connessioni dirette al nodo di terra; EQS: connessioni a morsetti di terra locali per costituire un collegamento di sicurezza in parallelo agli EQP). Gli elementi da collegare in equipotenzialità (EQP) sono: -tutte le strutture metalliche; Non è necessario collegare in equipotenzialità le masse metalliche ubicate fuori dal volume di accessibilità (h>2,5m) che andranno però collegate al PE.

12 Relazione tecnica sugli impianti pag. 12/13 8 NORME DI RIFERIMENTO - Norme CEI 11-17: impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo - Norme CEI del C.T. 20 (cavi per energia): tutti i fascicoli applicabili - Norme CEI del C.T. 23 (interruttori, prese, tubi, dispositivi di connessione, involucri): tutti i fascicoli applicabili - Norme CEI 64-8 e guide relative: impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Tutta la normativa sulle apparecchiature utilizzate - Norme CEI EN 61439: quadri BT - Legge n.186 del 1/3/1968 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici - UNI EN : Illuminazione dei luoghi di lavoro. - Legge 18/10/1977 n 791: Attuazione delle direttive CEE 72/23 relative alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico. - CEI 70-1: Gradi di protezione degli involucri. - E tutte le norme e la legislazione applicabile. 9 ALLEGATI - Schemi elettrici relativi al dimensionamento dei conduttori e delle protezioni magnetotermiche e differenziali e loro collegamenti.

13 Relazione tecnica sugli impianti pag. 13/13 INDICE 1 PREMESSA DESCRIZIONE DEI LAVORI DA ESEGUIRE Specifiche Sistemi adottati per la sicurezza elettrica ASPETTI COMUNI DEGLI IMPIANTI PROGETTATI Impianto di illuminazione generale SCELTA DEI DISPOSITIVI ELETTRICI DATI TECNICI QUADRO PONTILE RETE DI EQUIPOTENZIALITA IMPIANTO DI TERRA NORME DI RIFERIMENTO ALLEGATI...12

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