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1 MANUALE WHP LOMBARDIA Come aderire al Programma Workplace Health Promotion Lombardia e diventare un Luogo di lavoro che promuove salute Versione 2

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3 Indice 4 Introduzione 4 Che cosa è la WHP? 5 Il programma Aziende che promuovono salute - WHP Lombardia 6 Il programma WHP nelle aziende sanitarie e il ruolo delle ATS 7 Aderire alla Rete WHP 7 Step 1: Iscrizione 8 Step 2: Avvio del processo partecipato 9 Step 3: Raccolta dei dati utili alla pianificazione e alla valutazione 9 Step 4: Pianificazione e rendicontazione 10 Step 5: Riconoscimento ufficiale Luogo di lavoro che promuove salute 11 Step 6: Sviluppo della rete 12 Il programma WHP 12 Aree di intervento del programma 13 Buone pratiche 13 Legenda 14 Area tematica 1: Promozione di un Alimentazione protettiva 16 Area tematica 2: Contrasto al Fumo di Tabacco 18 Area tematica 3: Promozione dell Attività Fisica 20 Area tematica 4: Sicurezza Stradale e Mobilità Sostenibile 22 Area tematica 5: Alcol e Dipendenze 24 Area tematica 6: Benessere e Conciliazione Vita-Lavoro 27 Riferimenti: sitografia e pubblicazioni 3

4 Introduzione La promozione della salute La promozione della salute rappresenta un processo sociale e politico globale, che non comprende solo azioni volte a rafforzare le abilità e le capacità dei singoli individui, ma anche azioni volte a modificare le condizioni sociali, ambientali ed economiche, in modo da attenuare il loro impatto sulla salute del singolo e della collettività. La promozione della salute è il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo sui determinanti di salute e, quindi, di migliorare la propria salute. La partecipazione è fondamentale per supportare le azioni di promozione della salute. Health Promotion Glossary, Organizzazione Mondiale della Sanità 1998 Che cosa è la Workplace Health Promotion? La Promozione della Salute negli ambienti di lavoro La Promozione della Salute negli ambienti di lavoro/workplace Health Promotion (WHP) è il risultato degli sforzi congiunti dei datori di lavoro, dei lavoratori e della società, volti a migliorare la Salute e il Benessere nei luoghi di lavoro. Vi contribuiscono i seguenti fattori: Il miglioramento dell organizzazione del lavoro e dell ambiente di lavoro L incoraggiamento del personale a partecipare ad attività salutari La promozione di scelte sane L incoraggiamento alla crescita personale L Organizzazione Mondiale della Sanità ha codificato un modello generale di intervento nel documento: Healthy workplaces: a model for action. Tuttavia l idea centrale è semplice: una azienda che promuove la salute si impegna a costruire, attraverso un processo partecipato, un contesto che favorisce l adozione di comportamenti e scelte positive per la salute, nel proprio interesse e nell interesse della collettività. Per approfondire:

5 Il programma WHP Lombardia Che cosa è il programma Aziende che promuovono salute - Rete WHP Lombardia Il Programma Aziende che Promuovono Salute Rete WHP Lombardia si fonda sui principi della Promozione della Salute negli ambienti di lavoro e ha quale obiettivo prioritario promuovere cambiamenti organizzativi dei luoghi di lavoro al fine di renderli ambienti favorevoli alla adozione consapevole di stili di vita salutari per la prevenzione delle malattie croniche. Le malattie croniche infatti rappresentano al contempo una priorità di salute e una sfida per il mondo del lavoro nella gestione e nel reinserimento dei lavoratori anche in relazione ai risvolti di valorizzazione del capitale umano, di impatto economico e sociale. La Rete WHP Lombardia è membro dell European Network for Workplace Health Promotion ( l adesione al Programma lombardo permette di acquisire un riconoscimento annuale come Luogo di lavoro che Promuove Salute Rete ENWHP alle Aziende che si impegnano a mettere in atto azioni efficaci e sostenibili su alcune tematiche prioritarie in associazione ad interventi raccomandati per il benessere aziendale e lo sviluppo sostenibile. QUESTO MANUALE FORNISCE LE ISTRUZIONI PER ADERIRE ALLA RETE WHP LOMBARDIA E FARE IN MODO CHE ANCHE IL VOSTRO LUOGO DI LAVORO DIVENTI UNA AZIENDA CHE PROMUOVE SALUTE 5

6 WHP nelle aziende sanitarie e ruolo delle ATS Il programma WHP nelle aziende sanitarie Le aziende sanitarie (Ospedali, ATS) rappresentano un ambito particolare in quanto sono contestualmente un luogo di lavoro e, stante la specifica mission di prevenzione, cura e riabilitazione, un ambiente che esercita un influenza culturale importantissima su pazienti, utenti e visitatori. La promozione della salute negli ospedali e nei servizi sanitari è una delle azioni strategiche dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per migliorare il risultato di salute ottenibile dai servizi sanitari. A tale scopo l Ufficio Regionale per l Europa dell OMS ha promosso la rete internazionale Health Promoting Hospitals and Health Services (HPH) 1, uno strumento per migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria, il rapporto tra ospedali (o comunque aziende o servizi sanitari) con la comunità e per aumentare la soddisfazione di pazienti, parenti e personale. L attuale concetto di ospedale che promuove salute è formalizzato in 18 strategie e 5 Standard definiti dalla Rete HPH (WHO-CC Vienna, 2006); il programma WHP non e- saurisce il concetto di HPH, ma vi contribuisce in quanto rappresenta uno strumento coerente ad uno dei 5 Standards precisamente al quarto: Promoting a Healthy Workplace Standard. Con le Aziende Sanitarie del sistema lombardo sarà attivato, nell ambito del Piano Regionale della Prevenzione , un percorso di accompagnamento e miglioramento finalizzato ad integrare i diversi aspetti sopra-evidenziati Ruolo delle ATS Nell ambito del Programma le ATS (Agenzie di Tutela della Salute) svolgono nei confronti alle Aziende un ruolo di orientamento metodologico e organizzativo mediante: supporto metodologico al gruppo di lavoro aziendale (Step 2) restituzione dei dati emersi dai questionari aziendali commentati con dati di confronto regionali e nazionali supporto, in fase di pianificazione, alla scelte di selezione e valorizzazione delle opportunità aziendali già in essere sulla base di criteri di efficacia, coerentemente agli obiettivi del Programma; offerta di informazioni sulle opportunità di accesso a Servizi sanitari e socio sanitari (ad esempio Centri per il trattamento del tabagismo, Ambulatori dietologici, Servizi per il trattamento delle dipendenze, programmi di screening, ecc.) disponibili sui diversi territori provinciali. Tale tipologia di supporto rappresenta un punto qualificante del Programma quale garanzia di efficacia e sostenibilità dello stesso, infatti rende minime le attività che prevedono interventi diretti sui lavoratori valorizzando invece gli a- spetti di consulenza organizzativa e di orientamento a figure di sistema aziendale. 6

7 Prerequisiti per l adesione al programma Per l adesione al programma sono richieste alle Aziende i seguenti pre-requisiti : 1. Essere in regola con gli oneri contributivi e assicurativi 2. Aver redatto il Documento di Valutazione dei Rischi come previsto dal D.Lgs 81/08 e s.m.i. e rispettare le disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 3. Essere in regola con le norme ambientali (D.Lgs 152/06 e s.m.i.). 4. Non avere riportato nei 5 anni precedenti condanne definitive relative all applicazione del DLgs 231- /2001 (art 25 - septies - omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro o art 25- undecies - reati ambientali). STEP 1 Aderire alla Rete WHP in 6 Step Iscrizione L iscrizione al Programma avviene semplicemente sottoscrivendo un modulo online: Entro alcune settimane (circa tre) la sede aziendale sarà contattata da operatori dell ATS territorialmente competente per l illustrazione dei contenuti. Per concorrere al riconoscimento annuale per il primo anno è necessario la formalizzazione dell iscrizione entro il 31 luglio. 7

8 STEP 2 Avvio del processo partecipato Il programma WHP in 6 Step Entro 3 mesi dall iscrizione l Azienda dovrà avviare il processo di coinvolgimento delle figure di sistema aziendali (Datore di lavoro o delegato con poteri decisionali, RSPP, Medico Competente, RLS, Rappresentanze Sindacali, Risorse Umane) nonché il settore comunicazione, se presente in Azienda, e/o altri settori che possono avere un ruolo nello sviluppo del Programma. Dovranno essere attivate forme di comunicazione a tutti i lavoratori in merito all adesione dell Azienda al Programma. L attivazione delle diverse figure aziendale ha l obiettivo è importante sia per pianificare ed organizzare le attività che per rilevare opportunità di raccordo con iniziative presenti sul territorio locale promosse da Enti Locali, associazioni, ecc.. Il coinvolgimento del medico competente, o di altre figure sanitarie/ sociosanitarie dell azienda, risulta importante per garantire sostenibilità e continuità nel tempo del percorso di riorganizzazione aziendale in tema di salute; in particolare il medico competente potrà inserire nella pratica clinica una analisi dei fattori di rischio individuali e intraprendere attività di counselling motivazionale. 8

9 STEP 3 ed alla valutazione Raccolta dei dati utili alla pianificazione ed alla valutazione Per pianificare le azioni più coerenti al contesto aziendale nonché per valutare i miglioramenti raggiunti, è importante rilevare alla partenza la situazione esistente sia rispetto a comportamenti (determinanti di salute e fattori di rischio) dei lavoratori che sugli aspetti organizzativi aziendali. A tal fine, entro 3 mesi dalla iscrizione, sono previste: la somministrazione a tutti i lavoratori di un questionario anonimo, azione non vincolante per l adesione, ma utile per il coinvolgimento dei lavoratori nel percorso Il questionario si compila online al seguente link: (se l Azienda intende proporre al lavoratore il questionario in versione cartacea, dovrà provvedere all inserimento dei dati nel sistema on line). la compilazione di un breve questionario che descrive il contesto aziendale in relazione alle tematiche del programma, azione vincolante per l adesione in quanto utile per la valorizzazione e/o il riorientamento di interventi già in essere in Azienda e per osservare e documentare i cambiamenti/modifiche sul medio lungo termine. STEP 4 Il programma WHP in 6 Step Pianificazione e rendicontazione Sulla base di quanto emerso nello Step 3 si procederà alla pianificazione aziendale delle attività del Programma attingendo alle Pratiche descritte nel capitolo successivo. Il primo anno è richiesta la realizzazione di almeno 2 pratiche su 2 delle sei aree tematiche del programma. Nel secondo anno è richiesto la realizzazione di almeno altre 2 pratiche su altre 2 aree tematiche, mantenendo le attività del primo anno. Nel terzo anno occorrerà realizzare almeno altre 2 buone pratiche sulle restanti 2 aree tematiche, mantenendo le attività avviate negli anni precedenti. Il mantenimento delle azioni intraprese in ciascun anno è garanzia di un cambiamento reale e strutturale dell ambiente di lavoro. L Azienda potrà valutare, concordandolo con la ATS, eventuali situazioni per completare il percorso in tempistiche diverse (ad esempio 4 anni totali). La scelta delle aree sulle quali attivare iniziative è a discrezione dell - azienda unico vincolo è la non attivazione nello stesso anno delle aree della mobilità sostenibile e conciliazione tempo lavoro. La pianificazione annuale (che potrà essere modificata nel corso dell anno) avviene on line entro il 28 febbraio di ogni anno all indirizzo: Alla fine di ogni anno l Azienda autocertificherà la realizzazione delle pratiche realizzate (cioè effettive azioni che, al momento della autocertificazione, già ricadono direttamente sulla possibilità dei lavoratori di adottare comportamenti salutari in Azienda) mediante inserimento di dati specifici nel database online al link: 9

10 STEP 5 Il riconoscimento Luogo di lavoro che Promuove Salute - Rete Europea ENWHP avviene al termine di ogni annualità e consiste in una certificazione che viene rilasciata dalla ATS territorialmente competente. Possono accedere al riconoscimento le Aziende che hanno attivato il numero minimo di buone pratiche previste (Step 4), tra quelle indicate come prioritarie (contraddistinte dal logo ) Riconoscimento ufficiale luogo di lavoro che promuove salute Rete ENWHP e Master WHP Il riconoscimento Luogo di lavoro che Promuove Salute - Rete Europea ENWHP ha cadenza annuale in quanto ha l obiettivo di sostenere il processo di miglioramento continuo determinato dall estensione e dall eventuale aggiornamento delle pratiche anche grazie alla validazione da parte del Programma di attività già in essere, purché basate su indicazioni di efficacia. Operatori ATS non coinvolti in funzione di vigilanza - potranno effettuare verifiche a campione unicamente sulla veridicità dei dati autocertificativi inseriti nel sistema. La verifica si svolgerà in un clima assolutamente collaborativo e non potrà dare origine in alcun caso a sanzioni, essendo la partecipazione al Programma su base volontaria. Esiste inoltre la possibilità di concorrere al riconoscimento Master WHP riservato alle Aziende che documentano l attività di supporto/informazione per l adesione al Programma da parte di Aziende Il programma WHP in 6 Step 10

11 STEP 6 Sviluppo della Rete Il programma WHP in 6 Step La Rete WHP è costituita dalle Aziende che partecipano al Programma nell ambito del quale le ATS svolgono un ruolo di accompagnamento e supporto metodologico. Per lo sviluppo della Rete è quindi importante che si attivi, anche grazie a meccanismi informali, uno scambio di esperienze e pratiche tra le Aziende della Rete. Strumento utile per tale percorso è il sito internet della Rete: Il sito, oltre a rappresentare la piattaforma tecnica di adesione al Programma, è il luogo virtuale di condivisione di pratiche, di conoscenze (anche scientifiche) e di messa a disposizione di risorse anche da parte di ciascuna Aziende aderente. Ciò per facilitare anche la diffusione di esperienze di pratiche efficaci e sostenibili per le piccole medie imprese e quindi l estensione del programma al maggior numero di luoghi di lavoro sul territorio regionale. Sul sito saranno annualmente pubblicati, a cura di ciascuna ATS, i dati delle Aziende che hanno ricevuto il riconoscimento ufficiale e la relativa descrizione delle Pratiche che vi hanno concorso. Per segnalare iniziative e pubblicare materiali (documentali, video, ecc.) è sufficiente scrivere all indirizzo e mail promozionesalute@regione.lombardia.it indicando nell oggetto WHP. 11

12 Il Programma WHP prevede lo sviluppo di attività (buone pratiche) in 6 aree tematiche: Alimentazione Contrasto al Fumo Attività fisica Mobilità sicura e sostenibile Contrasto alle Dipendenze Benessere e conciliazione vita-lavoro 12

13 Buone pratiche Legenda Prioritaria Attiva modifiche organizzative con impatto concreto sulle opportunità di scelte di salute Possibili costi Può prevedere dei costi per l acquisto di materiali o servizi Adatta alle PMI Realizzabile anche in contesti di piccole e medie dimensioni 1.2 Collegata Associata ad un altra buona pratica migliora l efficacia Il numero della pratica collegata è indicato nell icona Permanente Buona pratica che una volta realizzata deve essere mantenuta a tempo indefinito e può essere rendicontata ogni anno come buona pratica attiva. Periodica Buona pratica che ha una durata temporale e che deve essere ripetuta entro un periodo temporale indicato per poter essere rendicontata come buona pratica attiva. 13

14 Alimentazione ALMENO 2 BUONE PRATICHE DI CUI ALMENO UNA 1.1 Permanente Mensa aziendale con le seguenti caratteristiche: Frutta e verdura presenti nel menù di tutti i pasti serviti in azienda (senza pagamenti aggiuntivi e non sostituibili con dolce o altri piatti) Intera offerta di pane con ridotto contenuto di sale (vedi dettagli in all.1a ) Pane integrale sempre disponibile. per aziende con mensa 1.2 Permanente Distributori automatici di alimenti e bevande con le seguenti caratteristiche: Frutta e verdura (possibilmente fresca e di stagione) sempre disponibile Presenza di almeno il 30% di alimenti conformi ai requisiti in all.1b Presenza nell area dei distributori di cartelli che riportino la piramide alimentare (all.1c) e/o il decalogo INRAN per una sana alimentazione Italiana (all.1d) e/o il regolo per il calcolo del Body Mass Index (all.1h). per aziende senza mensa Iniziativa Codice colore (buona pratica 1.5); Cartello per la mensa tratto dagli allegati 1F. 1.3 Permanente Area refezione con: Frutta e/o verdura fresca di stagione disponibile almeno 3 giorni alla settimana Affissione di cartelli che riportino la piramide alimentare (all.1c), il decalogo INRAN (all.1d) e il regolo per il calcolo del BMI (all.1h) per aziende senza mensa né distributori Tutti gli allegati citati sono scaricabili da: 14

15 Alimentazione 1.4 Ogni 3 anni Interventi sulle porzioni che comprendano: Formazione di tutto il personale della mensa (ove presente) sulle porzioni corrette (materiale utile all.1e) e conseguente modifica delle porzioni offerte ai lavoratori Esposizione nel locale mensa (ove presente) di cartelli sulle porzioni (all. 1E) Informazione sulle porzioni ai lavoratori Permanente Iniziativa Codice colore nella mensa aziendale per orientare la scelta e gli abbinamenti dei piatti da parte dei lavoratori in base agli aspetti qualitativi (secondo le indicazioni in all.1f). 1.6 Ogni 3 anni 1.1 Attività di comunicazione (vedi all.1n) con messaggi promozionali sull alimentazione con almeno 2 delle seguenti modalità: Manifesti (1 ogni 70 dipendenti - vedi all.1l); Consegna di materiale promozionale (vedi all.1m) a tutti i dipendenti; Messaggi sulle tovagliette della mensa aziendale (durata almeno 6 mesi - vedi all.1i); Allegati alle buste paga (almeno 5 messaggi in mesi diversi - vedi all.1g, all.1l e 1M). Attivazione di un servizio di messaggistica mail o SMS sulla corretta alimentazione (con i requisiti minimi elencati in allegato 1Q) ad almeno il 20% dei lavoratori. 1.7 Altra Iniziativa proposta dall Azienda, validata dalla ATS territoriale, con dati di impatto (n. lavoratori partecipanti) Esempio di campagna di comunicazione sull alimentazione (buone pratiche 1.2, 1.3 e 1.6); tratto dagli allegati 1C. Tutti gli allegati citati sono scaricabili da: 15

16 Fumo ALMENO 2 BUONE PRATICHE DI CUI ALMENO UNA 2.1 Ogni 3 anni Offerta di percorso di disassuefazione ai lavoratori che fumano: Durata di almeno 9 incontri e metodologia come da linee guida in all.2a o altre riconosciute dall ATS competente; Provider approvato dall ATS competente Permanente Concorso Smetti e vinci aziendale secondo le modalità riportate nell All. 2B Permanente Policy interna di azienda libera dal fumo scritta, diffusa e attuata dopo adeguato percorso di condivisione e preparazione (secondo indicazioni in all.2c). Trattamenti di gruppo per smettere di fumare (buona pratica 2.1): Linee guida nazionali (dall allegato 2A). Tutti gli allegati citati sono scaricabili da: 16

17 Fumo 2.4 Ogni anno Attività del Medico Competente aziendale che preveda: Formazione del medico al minimal advice ai fumatori (Corso riconosciuto dall ATS, anche in Formazione A Distanza); Esecuzione regolare del minimal advice durante le visite (materiale utile in all.2d); Consegna sistematica di materiale informativo ai fumatori visitati (all.2h) che includa indirizzi e recapiti dei servizi antifumo del SSR presenti sul territorio dell ATS di competenza; Valutazione di tutti i fumatori visitati nell anno mediante test di West (all.2 H) o in alternativa test di Fagerstrom + test di Marino (all. 2 I ); inserimento del risultato dei test nelle cartelle sanitarie e di rischio; Inserimento del dato sulla prevalenza dei fumatori tra i visitati nella relazione periodica 2.5 Ogni 3 anni Campagna di comunicazione e informazione (secondo indicazioni in all.2h, materiale utile in all.2f e 2G) 2.6 Ogni 3 anni Offerta di un servizio di messaggistica di sostegno a distanza (es. servizi una Mail al giorno, icoach, Smokel@ o sistemi SMS) con attivazione da parte di almeno il 10% dei dipendenti fumatori. 2.4 Esempio di campagna informativa sul fumo (buona pratica 2.6): volantino OSHA (dall all. 2F). Tutti gli allegati citati sono scaricabili da: 17

18 Attività fisica ALMENO 2 BUONE PRATICHE DI CUI ALMENO UNA. 3.1 Permanente Creazione di una o più delle seguenti possibilità di svolgere attività fisica all interno dell azienda: campo da calcetto, da pallavolo, da tennis, tavolo/i da ping-pong, palestra, percorsi jogging accessibili a tutti i dipendenti. 3.2 Ogni 3 anni Promozione dell uso della bicicletta nei viaggi casa-lavoro con creazione di parcheggio coperto per le biciclette e almeno 2 delle seguenti azioni: Incentivi o premi ai dipendenti (es. oggetti utili al ciclista: ferma pantaloni, bretelle o giubbetti ad alta visibilità, palette per portapacchi, luci, catarifrangenti per ruote, caschetti...); Affissione di mappe con l indicazione dei percorsi ciclabili più sicuri per giungere sul posto di lavoro dai Comuni limitrofi; Iniziativa di informazione o comunicazione sulla bicicletta come mezzo per recarsi al lavoro che includa i vantaggi e consigli per la sicurezza (materiale utile in all.3e) Esempio di campagna di comunicazione sull attività fisica (buona pratica 3.4): tratto dagli allegati 1L. 3.3 Ogni 3 anni Convenzioni o incentivi premiali che riguardino abbonamenti per palestre, piscine o centri sportivi e/o l acquisto di abbigliamento o attrezzature sportive. 3.4 Ogni 3 anni Distribuzione di Contapassi ad almeno al 70 % del personale con specifico materiale informativo (all. 3C) con possibilità di registrare i passi effettuati in un sistema online in grad di produrre report personalizzati. Tutti gli allegati citati sono scaricabili da: 18

19 Attività fisica 3.5 Ogni 3 anni Campagna informativa interna sulla Promozione dell attività fisica che preveda: Affissione, in corrispondenza degli ascensori (ove presenti) di cartelli che incentivino l uso delle scale (materiale utile in all.3a); Affissione di manifesti promozionali in azienda (almeno 1 ogni 60 dipendenti in luoghi ad elevata frequentazione); Messaggi in busta paga (almeno 3 all anno), messaggi sulle tovagliette della mensa (per almeno 3 mesi all anno) o altro mezzo tra quelli in all.3d (Materiale utile in all.3b). 3.6 Ogni anno Iniziative sportive interne (tornei, marce non competitive, biciclettate ). Almeno 2 eventi l anno. 3.7 Ogni anno Organizzazione di gruppi di cammino aziendali con cadenza minima 1 volta alla settimana per tutto l anno, partecipazione minima 10% del personale, presenza walking leader formato 3.8 Ogni anno Attività del Medico Competente aziendale: Utilizzo sistematico di bilancia impedenzometrica con: Consegna al lavoratore dei dati rilevati Counselling motivazionale ai lavoratori con massa grassa in eccesso con indicazioni su opportunità aziendali e locali per aumentare l attività fisica Registrazione in cartella dei dati principali (almeno massa grassa e BMI) Esempio di campagna di comunicazione sull attività fisica (buona pratica 3.4): tratto dagli allegati 1L. 3.9 Iniziativa diversa dalle precedenti validata dall ATS territoriale, con registrazione di dati di impatto (n. di lavoratori partecipanti). Tutti gli allegati citati sono scaricabili da: 19

20 ALMENO 2 BUONE PRATICHE Sicurezza stradale e mobilità 4.1 Permanente Criteri scritti per l acquisto dei nuovi veicoli aziendali che prevedano le migliori dotazioni di sicurezza (es. 5 stelle nei crash test, Airbag anche laterali, ESP) e alternanza regolare su tutti i veicoli di pneumatici invernali ed estivi. 4.2 Permanente Procedura per la gestione dell utilizzo dei veicoli aziendali che preveda: Modalità organizzative per l uso dei veicoli; Informazione - formazione per i conducenti; Sistemi di gestione dello stato conservativo dei mezzi; Interventi tecnologici (es. sistemi di localizzazione). 4.3 Permanente Presenza di almeno il 20% del parco veicoli di tipo ecologico (a gas, elettrici o ibridi) oppure programma che preveda per i prossimi 3 anni almeno l 80% di acquisti di auto/furgoni di questo tipo. Manutenzione programmata dei veicoli aziendali oltre 4.4 Ogni anno Controllo e manutenzione dei veicoli mediante: Compilazione della check-list (all. 4 o altra migliorativa) con periodicità almeno trimestrale per tutti i veicoli Manutenzione programmata dei veicoli aziendali a cadenza più frequente delle revisioni obbligatorie, in officine interne o esterne autorizzate ai sensi della L. 122/ Ogni anno Convenzioni per l acquisto o incentivi premiali in tema di sicurezza stradale (caschi per moto, seggiolini per auto per bambini, paraschiena per moto o tute con protezioni ). Materiale utile per campagne mirate in All. 4B. Tutti gli allegati citati sono scaricabili da: 20

21 Sicurezza stradale e mobilità 4.6 Permanente Organizzazione di un servizio di trasporto collettivo casa-lavoro, convenzioni o incentivi per l uso di mezzi pubblici o creazione di sistemi di car sharing o car pooling. 4.7 Permanente Presenza di un mobility manager (se non già obbligatorio per l azienda). 4.8 Ogni 6 anni Corso di guida sicura o guida difensiva (con componente pratica) per gli autisti/ autotrasportatori con la partecipazione di almeno il 10% del personale dipendente che si reca al lavoro in auto. Car Sharing; buona pratica anno Partecipazione (in accordo con gli Enti locali) alla realizzazione di interventi volti al miglioramento della sicurezza delle infrastrutture stradali in prossimità del luogo di lavoro (semafori, illuminazione, attraversamenti pedonali, rotatorie, piste ciclabili...) 4.10 Iniziativa diversa dalle precedenti validata dall ATS competente, con registrazione di dati di impatto (n. di lavoratori partecipanti). Biciclette aziendali; buona pratica 4.6. Tutti gli allegati citati sono scaricabili da: 21

22 Contrasto alle dipendenze ALMENO 2 BUONE PRATICHE DI CUI ALMENO UNA. 5.1 Permanente Definizione di una Policy* aziendale su alcol, droghe e GAP (Gioco d Azzardo Patologico) che sia scritta, diffusa, attuata. Il processo di definizione e di articolazione dei contenuti della policy aziendale deve vedere il coinvolgimento attivo dei diversi ruoli aziendali, e deve contenere almeno i seguenti elementi: Normative, regolamenti, obiettivi aziendali Dichiarazione di cosa l azienda intende per uso/abuso di sostanze Procedure per la gestione di casi di alterazione franca o sospetta per assunzione di alcol o droghe; Eventuali conseguenze per la violazione della policy Individuazione formale e formazione delle figure preposte alle procedure Documenti di riferimento: all. 5I, 5L, 5M, 5R, 5S Oltre agli obblighi stabiliti dalla normativa vigente in materia di alcol e sostanze da abuso, il cui rispetto è da considerare un prerequisito 5.2 Ogni 5 anni Formazione su alcol, droghe e gioco d azzardo patologico per i lavoratori per aumentare la conoscenza dei rischi legati all abuso di sostanze, rinforzare la resilienza, migliorare la comprensione della policy aziendale e ad acquisire familiarità con le procedure per ottenere aiuto (Riferimenti: all. 5N e 5Q). Esempio di campagna di comunicazione sull attività fisica (buona pratica 3.4): manifesto tratto dagli allegati 1L. Tutti gli allegati citati sono scaricabili da: Ogni 5 anni Formazione per le figure professionali che ricoprono un ruolo intermedio (ad es. quadri, capi-squadra, capi-turno, project leader, coordinatori di team) tra la direzione aziendale e i lavoratori. Proprio per il ruolo intermedio e di mediazione operativa che esercitano, formare in modo mirato questi lavoratori rappresenta l elemento chiave per potenziare l efficacia di una policy aziendale drug-free e del relativo programma (Documenti di riferimento: all. 5O, 5P, 5Q) e formazione su alcol, droghe e GAP per dirigenti e figure di sistema (datore di lavoro, RSPP, preposti, RLS, incaricati di primo soccorso) con contenuti minimi in all.5f. 22

23 Contrasto alle dipendenze 5.4 Ogni 5 anni Formazione del Medico Competente all intervento breve (vedi linee guida all.5g) per i consumatori di alcolici a rischio e/o al counselling motivazionale per consumatori di alcol e sostanze stupefacenti (corso ECM o riconosciuto dall ATS territorialmente competente) con invio ai SerT del Servizio Sanitario Regionale dei casi con indicazione. 5.5 Ogni anno Valutazione da parte del Medico Competente dei lavoratori che consumano alcolici con: Somministrazione sistematica da parte del Medico Competente del questionario AUDIT C (all.ti 5E) per i dipendenti con consumo di alcolici potenzialmente a rischio/dannoso Inserimento del punteggio nella cartella sanitaria e di rischio Inserimento dei risultati della somministrazione (in forma aggregata) nella relazione sanitaria periodica Ogni 3 anni Campagna informativa interna (secondo le indicazioni in all.5h) su alcol/ dipendenze e/o su incidenti correlati che preveda almeno una delle azioni in all.5c (Materiale utile in all.5d). 5.7 Iniziativa diversa dalle precedenti validata dall ATS territoriale, con registrazione di dati di impatto (n. di lavoratori partecipanti). 5.5 Esempio di campagna di comunicazione sull attività fisica (buona pratica 3.4): leflet tratto dagli allegati 1L. Tutti gli allegati citati sono scaricabili da: 23

24 Benessere e conciliazione vita-lavoro 6.1 Ogni anno Raccolta di suggerimenti dei dipendenti o altre forme di partecipazione (forum, cassetta delle idee ) con restituzioni annuali delle proposte in occasione di un evento aperto ai dipendenti (Open Day o eventi specifici) con adozione di almeno uno dei suggerimenti all anno. 6.2 Ogni anno Attività di formazione (almeno 1 delle seguenti): Percorso di almeno 8 ore per le prime linee di management per sviluppare una cultura aziendale attorno ai temi della conciliazione vita-lavoro, del benessere organizzativo, della motivazione dei lavoratori, della responsabilità sociale, della prevenzione dello stress o della Promozione della Salute mentale; Iniziative destinate alle lavoratrici al rientro della maternità, per il re-inserimento aziendale e l aggiornamento professionale (tutoring, coaching, training on the job e counselling); Momenti formativi per il personale in generale su temi inerenti il benessere e la Salute mentale 6.3 Ogni anno Benefit aziendali (almeno 1 dei seguenti): Kit nascita per i figli dei dipendenti; Voucher, buoni sconto per la spesa o per servizi socio assistenziali o sanitari, convenzioni con negozi o supermarket; Aiuti finanziari per la cura di familiari anziani o diversamente abili; Rimborsi per alcuni tipi di spese sanitarie private (es. prestazioni odontoiatriche) o assicurazioni/casse sanitarie integrative; Facilitazioni per l accesso al credito (convenzioni con istituti di credito, agevolazioni per mutui per neo genitori ); Integrazione all indennità per maternità e congedo parentale con incentivazione all utilizzo dei congedi da parte dei padri. 6.4 Ogni anno Interventi in ambito di organizzazione del lavoro (almeno 1 dei seguenti): Part-time temporaneo reversibile previsto nella contrattazione di secondo livello o concesso di fatto; Flessibilità dell orario di lavoro (secondo la definizione in all.6a); Telelavoro in alcuni giorni della settimana previsto nella contrattazione di secondo livello o concesso di fatto oppure Smart Working Banca delle ore (secondo la definizione in all.6a); Ferie a ore (secondo la definizione in all.6a); Permessi e congedi parentali oltre gli obblighi di legge. ALMENO 2 BUONE PRATICHE PROPOSTE Raccolta dei suggerimenti dei dipendenti, buona pratica 6.1 Smart working, buona pratica

25 Benessere e conciliazione vita-lavoro 6.5 Permanente Iniziative collettive (almeno 2 all anno) con partecipazione di almeno il 40% dei dipendenti tra: Iniziative di socializzazione aziendale; Giornate destinate ad attività di volontariato e solidarietà sociale. 6.6 Permanente Iniziative di sostegno allo studio per i figli dei dipendenti (contributo per l acquisto di libri scolastici, borse di studio, rimborso spese universitarie ). 3.6/7 6.7 Ogni 3 anni Iniziative per l integrazione per lavoratori stranieri (corsi di alfabetizzazione per lavoratori e familiari, nomina di un tutor aziendale con funzioni di interfaccia tra la direzione e i lavoratori stranieri individuazione di facilitatori per favorire la comprensione degli aspetti complessi della convivenza civile come, le pratiche amministrative, le regole di base condominiali, del servizio sanitario...). Focus groups, buona pratica Ogni anno Focus groups, circle time groups o interventi di mediazione in azienda per favorire la collaborazione e la positiva gestione dei conflitti: almeno 2 all anno che coinvolgano almeno il 10% del personale (all.6b). 6.9 Permanente Sostegno alle madri che allattano al seno con tutte le seguenti modalità: Distribuzione di opuscoli informativi sull allattamento materno (all. 1P) e informazione sui servizi territoriali a sostegno dell allattamento; Creazione in azienda di uno spazio per estrarre il latte con le caratteristiche elencate in all. 1O; Informazione alle donne prima della ripresa lavorativa della possibilità di estrarre il latte in azienda In caso di nido aziendale o interaziendale concedere alla madre di assentarsi per allattare il proprio bambino o portare il latte materno spremuto. Spazio allattamento buona pratica

26 Benessere e conciliazione vita-lavoro 6.10 Permanente Sportello di ascolto sulle tematiche del benessere organizzativo ed individuale con almeno un accesso da parte di almeno il 5% dei lavoratori nel corso dell anno. Guida Operativa in materia di Conciliazione Famiglia Lavoro per imprese e pubbliche amministrazioni, realizzata da Regione Lombardia Permanente Servizi legati all infanzia e all assistenza di anziani e diversamente abili (almeno uno dei seguenti): Servizi/iniziative per i figli dei dipendenti nei periodi non scolastici (ludoteche, centri ricreativi estivi, campus tematici, sportivi, per l apprendimento di lingue straniere...); Servizi di baby sitting (convenzioni con agenzie che offrono servizi per le famiglie); Servizi di assistenza familiare per anziani o persone diversamente abili a carico dei dipendenti (convenzioni con società e cooperative esterne); Asilo nido aziendale, interaziendale o convenzione con asilo nido nelle immediate vicinanze del luogo di lavoro 6.12 Permanente Servizi di time saving (almeno uno dei seguenti): Sportello bancomat o posta aziendale; Convenzioni con meccanici per le riparazioni auto e/o accordi per ritiro e consegna in azienda; Disbrigo di pratiche burocratiche o formazione per l utilizzo di servizi online (bancari, assicurazioni, pagamenti di bollette, tributi; Spesa online anche con consegna in azienda; Stireria e/o lavanderia aziendale (accordi e convenzioni con cooperative o negozi per il ritiro e la consegna in azienda); Supporto logistico-organizzativo a gruppi di acquisto aziendali Permanente Iniziativa per il recupero degli alimenti non distribuiti nella mensa aziendale. Tutti gli allegati citati sono scaricabili da: Iniziativa diversa dalle precedenti validata dall ATS competente, con registrazione di dati di impatto (n. di lavoratori partecipanti). 26

27 Riferimenti Sitografia index7.html Pubblicazioni da segnalare World Health Organization, Healthy workplaces: a model for action for employers, workers, policy-makers and practitioners, Geneva 2010 SIMLII, Technical assessment Promozione della salute nei luoghi di lavoro a cura di P.Sartorelli et al. CSR Europe, Healthy workplace, healthy society, blueprint for business action on health literacy VERSIONE 2 luglio

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