DAI DISTRETTI INDUSTRIALI AI DISTRETTI PRODUTTIVI: UN NUOVO MODELLO PER IL VENETO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DAI DISTRETTI INDUSTRIALI AI DISTRETTI PRODUTTIVI: UN NUOVO MODELLO PER IL VENETO"

Transcript

1 DAI DISTRETTI INDUSTRIALI AI DISTRETTI PRODUTTIVI: UN NUOVO MODELLO PER IL VENETO Un po di storia: i distretti industriali secondo la legge n. 317/1991 e successive modificazioni Dopo quindici anni dall approvazione della legge n. 317/1991 (che ha introdotto il distretto industriale come possibile strumento di politica economica a sostegno delle PMI), molto è cambiato nel panorama nazionale, ma soprattutto nel Veneto, in materia di distretti industriali. L art. 36 della citata legge definiva il distretto industriale come un sistema locale caratterizzato da una elevata concentrazione di piccole e medie imprese specializzate in una produzione manifatturiera. La legge attribuiva alle Regioni il compito sia di individuare gli ambiti territoriali distrettuali, sulla base di parametri statistici forniti dai decreti attuativi delle leggi stesse, sia di definire risorse e iniziative per progetti di sviluppo industriale. Tuttavia, l applicazione dei parametri fissati da un Decreto del Ministero dell Industria nel 1993 fu di difficile applicazione, soprattutto a causa della loro eccessiva rigidità che non consentiva di adattare il procedimento di individuazione a situazioni diverse tra loro. Tale decreto venne superato dalla legge n. 140/1999, che modificava la legge n. 317/1991 definendo i distretti industriali come casi particolari di una tipologia più generale costituita dai sistemi produttivi locali. Questi ultimi erano definiti come contesti produttivi omogenei caratterizzati da una elevata concentrazione di imprese, prevalentemente di piccole e medie dimensioni, e da una peculiare organizzazione interna, mentre i distretti industriali erano definiti sistemi produttivi locali ( ) caratterizzati da una elevata concentrazione di imprese industriali nonché dalla specializzazione produttiva di sistemi di imprese. Alle Regioni veniva attribuito il compito di individuare, mediante criteri propri, i sistemi produttivi locali presenti sul territorio. Nel Veneto, la definizione dei distretti industriali è avvenuta con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 79 del 1999, Individuazione dei distretti industriali del Veneto (art. 36 della legge 5 ottobre 1991, n. 317 e successive modificazioni), con la quale sono state identificate, su base territoriale, 19 aree di specializzazione produttiva presenti nel territorio regionale che comprendevano sia le aree caratterizzate come distretti industriali veri e propri, sia altre forme di sistemi produttivi locali. Tra i 19 distretti produttivi individuati, 3 facevano riferimento alla provincia di Verona: legno e mobile della Bassa Pianura veronese (complessivamente 29 comuni veronesi, insieme ad alcuni comuni della provincia di Padova), calzatura della collina veronese (11 comuni), marmo veronese (20 comuni). Il distretto del tessile e abbigliamento dell Area Meridionale coinvolgeva parzialmente la provincia di Verona (con 6 comuni), mentre faceva riferimento maggiormente alle province di Vicenza, Padova e Rovigo.

2 Oltre i concetti di distretto industriale e sistema produttivo locale: il distretto produttivo Con la legge n.8 del 4 aprile 2003, la Regione Veneto innova la propria politica industriale, introducendo il concetto di distretto produttivo, definito come espressione della capacità del sistema di imprese e delle istituzioni locali di sviluppare una progettualità strategica, orientata a creare e rafforzare i fattori territoriali di competitività. L esistenza di un distretto produttivo non dipende più solo dalla possibilità di misurare su un dato territorio alcune variabili strutturali (numero di imprese, occupazione, grado di specializzazione), ma anche dalla capacità degli attori locali di costruire strategie cooperative e di investire in progetti e istituzioni comuni. La legge n.8/2003 disciplina in modo innovativo l individuazione e le procedure di riconoscimento dei distretti, nonché le modalità di attuazione degli interventi per lo sviluppo locale. Secondo la nuova normativa, il distretto produttivo è caratterizzato dalla compresenza sul territorio: - di un elevata concentrazione di imprese fra loro integrate in un sistema produttivo rilevante; - di un insieme di attori istituzionali aventi competenze ed operanti nell attività di sostegno dell economia locale che siano in grado di sviluppare una progettualità strategica che si esprima in un patto per lo sviluppo del distretto (di durata triennale). Questa definizione comporta un superamento del vecchio concetto di distretto, inteso come un entità geografica delimitata, specializzata in un particolare comparto e apre la strada alla configurazione di una realtà nuova: un settore merceologico-manifatturiero (ma anche dei servizi) ben definito, con tutto il suo indotto a monte e a valle, comprensivo di quel tessuto di aziende fornitrici di macchinari e di tecnologie necessarie al funzionamento del comparto. Un distretto può così estendersi su più province, ragionando in questo modo per filiera e non più per entità territoriale. La nuova legge sui distretti produttivi ha rappresentato una buona occasione per mettere in rete centinaia di aziende e creare rapporti più consolidati tra imprese, territorio e istituzioni. In ogni provincia della regione Veneto, un numero minimo di 80 imprese con almeno 250 addetti, adeguatamente supportate da un insieme di attori istituzionali, hanno avuto la possibilità di far richiesta alla locale Camera di Commercio per essere ammessi al vaglio regionale, teso a consacrare i patti proposti come nuovi distretti produttivi veneti. I patti riconosciuti hanno avuto la possibilità di partecipare a bandi regionali, che prevedevano il co-finanziamento ad investimenti che si riferivano ad una serie di Misure (osservatori e banche dati, ricerca e sviluppo tecnologico, marchi di distretto, portali, internazionalizzazione, ecc.). Nel 2003 i distretti veneti approvati sono stati 28, di cui 7 nella provincia scaligera, che ha fatto la parte del leone. Sono state 12 invece le new entry nel panorama dei distretti produttivi veneti nel 2004, che hanno fatto salire a 40 il numero delle realtà distrettuali della nostra regione. Verona si è confermata nuovamente al primo posto per numero di patti ammessi, ben 4,

3 sintomo che appare ben radicata nella cultura imprenditoriale scaligera l esigenza di fare sistema per poter affrontare i problemi di competitività dell economia locale. Nel 2005, i distretti ammessi dalla Regione Veneto sono stati 6 (2 per Padova, 2 per Belluno, 1 per Vicenza e 1 per Treviso). Si è quindi arrivati al riconoscimento di 46 distretti produttivi, con oltre 8mila imprese aderenti (con più di 200mila addetti) ai rispettivi patti di sviluppo. Al terzo anno di applicazione della legge regionale n. 8/2003, i distretti veronesi presentati alla Camera di Commercio e dalla stessa ammessi, successivamente riconosciuti dalla Regione Veneto, erano 11 (su 46 presenti in tutto il territorio regionale): 1. Verona Carta&Stampa. Distretto del grafico-cartario veronese (divenuto successivamente Distretto grafico-cartario veneto) (2003) 2. Distretto logistico veronese (2003) 3. VeronaModa. Distretto del tessile-abbigliamento della provincia di Verona (divenuto successivamente Verona Pronto-Moda Distretto veneto dell abbigliamento) (2003) 4. Distretto del marmo e delle pietre del Veneto (2003) 5. Distretto calzaturiero veronese (2003) 6. Veronaclima Distretto della termomeccanica scaligera (divenuto successivamente Venetoclima - Distretto veneto della termomeccanica) (2003) 7. Distretto del mobile classico della pianura veneta (2003) 8. Distretto ortofrutticolo veneto (2004) 9. Distretto veneto del vino (2004) 10. Distretto veneto dell informatica e del tecnologico avanzato V.I.T.A. (2004) 11. Distretto turistico del Garda (2004) Gli undici distretti produttivi veronesi ci danno un idea della polisettorialità che caratterizza la provincia scaligera. Tale polisettorialità ha contribuito al mantenimento di un certo livello di sviluppo, al di là della difficile situazione congiunturale a livello nazionale e internazionale. Le modifiche introdotte dalla legge regionale n. 5/2006: i metadistretti e le aggregazioni di filiera Dopo la fase di prima applicazione legislativa, che ha dato positivi risultati, sia in termini economici che di partecipazione ed interesse da parte delle imprese (sono stati prodotti ben 358 progetti, per un ammontare di contributi regionali di oltre 54 milioni di Euro e un investimento complessivo di circa 173 milioni), la normativa regionale è stata rinnovata nel marzo 2006 (con la legge regionale n. 5) al fine di ridare slancio alla formula distrettuale e di aumentare le risorse per il sostegno alle imprese. La legge, che ha innalzato i parametri

4 necessari per attivare un Patto di distretto (almeno 100 imprese e addetti), ha introdotto nuove forme di aggregazione: i metadistretti e le aggregazioni di filiera. I metadistretti rappresentano grosse aggregazioni di specifici settori economici a valenza regionale, composte da non meno di 250 imprese e con una soglia minima di 5mila addetti e non direttamente collegate ad uno specifico territorio. Le aggregazioni di filiera riguardano almeno 10 imprese (riferibili ad una medesima filiera o settore produttivo) che, non raggiungendo le soglie minime per dar vita ad un distretto, potranno comunque unirsi e presentare uno o più progetti specifici. Inoltre, con la nuova legge si è prestata particolare attenzione al processo di crescita industriale in termini di innovazione, attraverso la possibilità di introdurre criteri di premialità a sostegno dei progetti ritenuti particolarmente meritevoli, si sono potenziate le Misure rivolte all internazionalizzazione e si è voluto puntare sul Rating di distretto per l accesso al credito e al Concordato di Distretto sul piano fiscale. Nel 2006 sono inoltre scaduti i primi 28 distretti ammessi nel La legge regionale n. 5/2006, all art. 20 (Disposizioni transitorie) ha consentito per l anno 2006 il riconoscimento a distretto produttivo, o a metadistretto, esclusivamente ai distretti produttivi riconosciuti nel Uno degli obiettivi della legge di modifica, di limitare la proliferazione dei distretti veneti, è stato raggiunto: sono stati riconosciuti tre metadistretti (metadistretto logistico veneto, nato dalla fusione dei tre distretti della logistica delle province di Verona, Padova e Venezia, metadistretto calzaturiero veneto e metadistretto veneto della bioedilizia), che presentano una estesa diffusione sul territorio regionale, e costituiscono uno strumento strategico per l economia veneta. Sono stati i 24 distretti e metadistretti che hanno riproposto la propria candidatura alla Regione Veneto: Distretto dell occhiale (Belluno) Distretto termale euganeo (Padova) Distretto veneto del condizionamento e della refrigerazione industriale (Padova) Distretto ittico della provincia di Rovigo (Rovigo) Distretto veneto della giostra (Rovigo) Distretto dello sportsystem di Montebelluna (Treviso) Distretto trevigiano del legno arredo (Treviso) Distretto veneto delle attrezzature alberghiere (Treviso) Distretto del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene (Treviso) Metadistretto veneto della bioedilizia (Treviso) Distretto del vetro artistico di Murano (Venezia) Distretto della cantieristica nautica veneziana (Venezia) Metadistretto calzaturiero veneto (Venezia) Distretto grafico-cartario veneto (Verona)

5 Metadistretto logistico veneto (Verona) Distretto veneto dell abbigliamento (Verona) Distretto del marmo e delle pietre del Veneto (Verona) Distretto calzaturiero veronese (Verona) Distretto del mobile classico della pianura veneta (Verona) Distretto veneto della termomeccanica (Verona) Distretto produttivo ceramico-artistico e terracotta (Vicenza) Distretto del mobile classico di Bassano (Vicenza) Distretto Nord-Est Packaging (Vicenza) Distretto orafo-argentiero (Vicenza) La situazione, rispetto al 2003, vede quindi la fusione dei tre distretti della logistica, nonché la trasformazione in metadistretti del distretto calzaturiero veneto (Venezia) e del distretto trevigiano della bioedilizia. Il distretto orafo (Vicenza) è divenuto distretto orafoargentiero (sempre Vicenza); allo stesso tempo non è stato ripresentato il distretto produttivo argentieri del Veneto (Padova). Il distretto agro-ittico di Venezia non si è ricandidato e andrà a scadenza naturale il 31 dicembre Dei 24 patti di distretto presentati per il tramite delle Camere di Commercio alla Regione Veneto, 21 sono stati ammessi, mentre 3 sono sotto osservazione. Si tratta del distretto veneto del condizionamento e della refrigerazione industriale (Padova), del distretto trevigiano del legno-arredo e del distretto grafico-cartario veneto (Verona). Questi distretti sono stati riconfermati con riserva perché non hanno mostrato al momento dell approvazione un grado di realizzazione della progettualità ritenuto sufficiente. Per essi, la Giunta regionale rivaluterà l attività effettivamente svolta alla scadenza prevista dall art. 7 comma 3 della L.R. 5/2006 (31 dicembre del terzo anno di vigenza). Sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto del 25 agosto 2006, oltre che la deliberazione regionale con la quale si approvano le ricandidature dei distretti produttivi ammessi nel 2003, sono stati pubblicati i due bandi di finanziamento per i distretti e i metadistretti, nonchè per le aggregazioni di filiera, per complessivi 18 milioni di Euro. Ai distretti e ai metadistretti sono riservati 15 milioni di Euro, assegnati sulle seguenti Misure : Misura 1: Fusioni di banche dati e/o osservatori di distretto già finanziati; Misura 2a: Progetti di ricerca e sviluppo precompetitivo; Misura 2b: Progetti di realizzazione di prototipi; Misura 2c: Progetti di trasferimento tecnologico per applicazioni produttive; Misura 5: Realizzazione di prodotti multimediali, stampati e simili per la promozione del sistema distrettuale o metadistrettuale; Misura 6a: Partecipazione a manifestazioni fieristiche in Italia e all estero;

6 Misura 6b: Allestimento di strutture promozionali all estero; Misura 9: Realizzazione di opere strutturali direttamente funzionali al sistema produttivo o al miglioramento e risanamento ambientale del territorio e delle aree produttive incluse nel sistema produttivo locale o altre attività rivolte alla riduzione delle emissioni inquinanti; Misura 10: Servizi logistici di sostegno al sistema distrettuale. I 3 milioni di euro riservati alle aggregazioni di filiera, nuclei di imprese omogenee che non raggiungono le soglie minime per dar vita ad un distretto, riguardano le seguenti Misure: Misura B: Attività di test prova di prototipi e/o campionari, svolta presso centri prova di distretto, laboratori universitari, parchi scientifici regionali; Misura C: Riconversione del ciclo lavorativo ai fini del risparmio energetico e/o della riduzione delle emissioni inquinanti a valere su più siti produttivi; Misura D: Centri di servizio/assistenza post vendita all estero, esclusivamente presso showroom già attive e appartenenti alla stessa categoria di filiera; Misura F: Informatizzazione ed introduzione di nuove tecnologie per le comunicazioni tra più siti produttivi. Per ulteriori informazioni: (sito ufficiale della Regione Veneto) (portale dei distretti produttivi del Veneto, a cura della Regione Veneto) (portale dei distretti industriali italiani) (Istituto per la Promozione Industriale) (sito della Camera di Commercio di Verona)

7 DISTRETTI AMMESSI ANNO DI PROV. AMMISSIONE Distretto calzaturiero veronese 2006 VERONA Distretto del marmo e delle pietre del Veneto 2006 VERONA Distretto del mobile classico della pianura veneta 2006 VERONA Distretto produttivo grafico-cartario veneto (*) 2006 VERONA Metadistretto logistico veneto 2006 VERONA Venetoclima Distretto veneto della termomeccanica 2006 VERONA Verona ProntoModa Distretto veneto dell abbigliamento 2006 VERONA Distretto ortofrutticolo veneto 2004 VERONA Distretto turistico del Garda 2004 VERONA Distretto veneto del vino 2004 VERONA Distretto veneto dell informatica e del tecnologico avanzato 2004 VERONA Distretto Produttivo Ceramico-artistico e Terracotta 2006 VICENZA Distretto del mobile classico di Bassano 2006 VICENZA Distretto Nord-est Packaging 2006 VICENZA Distretto orafo-argentiero di Vicenza 2006 VICENZA Distretto turistico della Montagna Cimbra Vicenza 2005 VICENZA Distretto della Meccatronica 2004 VICENZA Distretto vicentino della concia 2004 VICENZA Distretto termale euganeo 2006 PADOVA Distretto veneto del condizionamento e della refrigerazione industriale 2006 PADOVA (*) Distretto Biomedicale veneto 2005 PADOVA Distretto Veneto delle macchine agricole e dell industria pesante 2005 PADOVA Distretto Industriale della Meccanica e Subfornitura del Veneto 2004 PADOVA Distretto ittico della provincia di Rovigo 2006 ROVIGO Distretto veneto della giostra 2006 ROVIGO Distretto del vetro artistico di Murano 2006 VENEZIA Distretto della cantieristica nautica veneziana 2006 VENEZIA Metadistretto calzaturiero veneto 2006 VENEZIA Distretto turistico delle Province di Venezia, Rovigo, Treviso, Vicenza 2004 VENEZIA Distretto Veneto dei beni culturali 2004 VENEZIA Distretto agro-ittico (**) 2003 VENEZIA Distretto del prosecco di Conegliano Valdobbiadene 2006 TREVISO Distretto dello sportsystem di Montebelluna 2006 TREVISO Distretto trevigiano del legno arredo (*) 2006 TREVISO Distretto veneto delle attrezzature alberghiere 2006 TREVISO Metadistretto Veneto della bioedilizia 2006 TREVISO Distretto produttivo della bicicletta 2005 TREVISO Distretto regionale della Gomma e delle Materie Plastiche 2004 TREVISO Distretto Veneto Lattiero Caseario 2004 TREVISO Distretto Veneto Sistema Moda 2004 TREVISO Distretto dell occhiale 2006 BELLUNO Distretto delle energie rinnovabili 2005 BELLUNO Distretto turistico delle Dolomiti Bellunesi 2005 BELLUNO (*) ammessi con riserva (DGR N del 7/8/2006) (**) Il distretto agro-ittico non ha presentato domanda di conferma ed è scaduto a fine 2006

ALLEGATOA2 alla Dgr n del 12 maggio 2009 pag. 1/11

ALLEGATOA2 alla Dgr n del 12 maggio 2009 pag. 1/11 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA2 alla Dgr n. 1373 del 12 maggio 2009 pag. 1/11 Tab. n. 1: Valutazione espressa dalle competenti CCIAA in ordine alla compatibilità delle candidature a rinnovo

Dettagli

Proposta di identificazione dei distretti industriali veneti ai sensi della L.R. 13/2014

Proposta di identificazione dei distretti industriali veneti ai sensi della L.R. 13/2014 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2415 del 16 dicembre 2014 pag. 1/8 Proposta di identificazione dei distretti industriali veneti ai sensi della L.R. 13/2014 a cura di Roberto Grandinetti

Dettagli

Bur n. 45 del 02/06/2009

Bur n. 45 del 02/06/2009 Bur n. 45 del 02/06/2009 (Codice interno: 215444) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1373 del 12 maggio 2009 L. R. 4 aprile 2003, n. 8 "Disciplina dei distretti produttivi ed interventi di politica

Dettagli

GRUPPO CARIGE Venezia, 15 maggio 2013

GRUPPO CARIGE Venezia, 15 maggio 2013 GRUPPO CARIGE Venezia, 15 maggio 2013 Introduzione Il sistema economico veneto è costituito in gran parte da piccole e medie imprese, chiamate ad aumentare la propria competitività e ad allargare i propri

Dettagli

ALLEGATOB alla Dgr n del 16 dicembre 2014 pag. 1/47

ALLEGATOB alla Dgr n del 16 dicembre 2014 pag. 1/47 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 2415 del 16 dicembre 2014 pag. 1/47 Distretti industriali del Veneto Ambiti geografici. 1. Calzatura della Riviera del Brenta Elenco dei comuni appartenenti

Dettagli

ALLEGATO B Dgr n del 16 DIC pag. 18/47

ALLEGATO B Dgr n del 16 DIC pag. 18/47 ALLEGATO B Dgr n. 2415 del 16 DIC. 2014 pag. 18/47 8. Ceramica artistica di Nove e Bassano del Grappa Elenco dei comuni appartenenti al distretto industriale: ALLEGATO B Dgr n. 2415 del 16 DIC. 2014 pag.

Dettagli

ROADSHOW PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE CON LE PMI VERSO I MERCATI ESTERI

ROADSHOW PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE CON LE PMI VERSO I MERCATI ESTERI ROADSHOW PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE CON LE PMI VERSO I MERCATI ESTERI Strumenti regionali di supporto all internazionalizzazione Michele Pelloso Dipartimento Sviluppo Economico

Dettagli

Logistica. Distretto della logistica Fonte: CCIAA Verona. Fonte:CCIAA - Verona. Relazione integrativa P.A.T. Valeggio sul Mincio 82

Logistica. Distretto della logistica Fonte: CCIAA Verona. Fonte:CCIAA - Verona. Relazione integrativa P.A.T. Valeggio sul Mincio 82 2.10.4.2 MACROAREE DISTRETTUALI Analizzando le vocazioni produttive territoriali non si può non dare particolare attenzione alla presenza dei cosiddetti distretti produttivi. Il distretto industriale è

Dettagli

Evoluzione del sistema regionale di sostegno alla ricerca applicata e all'innovazione tecnologica

Evoluzione del sistema regionale di sostegno alla ricerca applicata e all'innovazione tecnologica IL PIANO INDUSTRIALE DEL VENETO: RISULTATI DEI PROGETTI DI RICERCA E PROSPETTIVE DI SVILUPPO Aula Magna G. Zanotto Università di Verona 25.03.2019 Assessorato allo Sviluppo Economico ed Energia Area Sviluppo

Dettagli

Progetto distretti culturali evoluti Regione del Veneto

Progetto distretti culturali evoluti Regione del Veneto Progetto distretti culturali evoluti Regione del Veneto Pier Luigi Sacco Direttore, Dipartimento delle Arti e del Disegno Industriale Università IUAV Venezia Il Veneto e la competitività: alcuni problemi

Dettagli

Legge regionale R i l a n c i m p r e s a F V G

Legge regionale R i l a n c i m p r e s a F V G Legge regionale R i l a n c i m p r e s a F V G 10 giugno 2015 R I F O R M A D E L L E P O L I T I C H E I N D U S T R I A L I LR 3/2015 - Rilancimpresa Obiettivi della Riforma Introdurre misure per l

Dettagli

Programma di Cooperazione Italia - Francia Marittimo

Programma di Cooperazione Italia - Francia Marittimo La cooperazione al cuore del Mediterraneo Programma di Cooperazione Italia - Francia Marittimo 2014 2020 Presentazione dell' Progetti semplici per l acquisizione di servizi da parte delle imprese esistenti

Dettagli

AMMESSI. SPESA AMMISSIBILE (euro) COSTO PROGETTO (euro)

AMMESSI. SPESA AMMISSIBILE (euro) COSTO PROGETTO (euro) AMMESSI ANNO MIS. PR. DISTRETTO/METADISTRETTO BENEFICIARIO TITOLO PROGETTO COSTO PROGETTO SPESA AMMISSIBILE % RICHIESTA CONTRIBUTO RICHIESTO % ATTRIBUITA CONTRIBUTO ASSEGNATO NOTE 2005 2a BL Energie Rinnovabili

Dettagli

Il Veneto si è caratterizzato, nella sua lenta evoluzione industriale, per una precoce presenza di imprese di grandi dimensioni nell Alto Vicentino.

Il Veneto si è caratterizzato, nella sua lenta evoluzione industriale, per una precoce presenza di imprese di grandi dimensioni nell Alto Vicentino. corso di Storia economica lezione 28.05.2014 Il Veneto si è caratterizzato, nella sua lenta evoluzione industriale, per una precoce presenza di imprese di grandi dimensioni nell Alto Vicentino. il Veneto

Dettagli

LA FILIERA LEGNO-ARREDO TRIVENETA & FEDERLEGNO-ARREDO

LA FILIERA LEGNO-ARREDO TRIVENETA & FEDERLEGNO-ARREDO LA FILIERA LEGNO-ARREDO TRIVENETA & FEDERLEGNO-ARREDO Il Triveneto, e il Veneto in particolare, sono tra le aree più rilevanti per l industria italiana del legno-arredo, come evidenziato dalle cifre seguenti:

Dettagli

La cooperazione agroalimentare in Veneto: report

La cooperazione agroalimentare in Veneto: report OSSERVATORIO ECONOMICO AGROALIMENTARE La cooperazione agroalimentare in Veneto: report 212 1 1 Alla realizzazione del report ha collaborato Michela Sambin, tirocinante dell Università Ca Foscari di Venezia

Dettagli

I fondi europei per le imprese e la Strategia Regionale di Smart Specialisation. ASTER all rights reserved

I fondi europei per le imprese e la Strategia Regionale di Smart Specialisation. ASTER all rights reserved I fondi europei per le imprese 2014-2020 e la Strategia Regionale di Smart Specialisation ASTER all rights reserved C è una difficoltà europea sull innovazione L esempio delle Nanotecnologie Fonte: elaborazione

Dettagli

La cooperazione agroalimentare in Veneto: report

La cooperazione agroalimentare in Veneto: report OSSERVATORIO ECONOMICO AGROALIMENTARE La cooperazione agroalimentare in Veneto: report 21 1 1 Alla realizzazione del report ha collaborato Riccardo Marcato, tirocinante dell Università di Padova (Corso

Dettagli

Consorzio Della Moda. Il valore del cluster e dell aggregazione nel fashion: l esperienza veneta del Consorzio della Moda. Dott.

Consorzio Della Moda. Il valore del cluster e dell aggregazione nel fashion: l esperienza veneta del Consorzio della Moda. Dott. Il valore del cluster e dell aggregazione nel fashion: l esperienza veneta del Consorzio della Moda Dott.ssa Anna Caprara Il valore dell aggregazione += La struttura produttiva di riferimento del sistema

Dettagli

ASSE IV Leader nel Programma di Sviluppo Rurale del Veneto

ASSE IV Leader nel Programma di Sviluppo Rurale del Veneto ASSE IV Leader nel Programma di Sviluppo Rurale del Veneto Cosa è Leader Avviata verso la fine degli anni 80, l Iniziativa Comunitaria Leader ha introdotto e sviluppato nel corso degli anni un metodo di

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 911 del 22 maggio 2012 pag. 1/5

ALLEGATOA alla Dgr n. 911 del 22 maggio 2012 pag. 1/5 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 911 del 22 maggio 2012 pag. 1/5 SCHEMA DI CONVENZIONE TRA REGIONE DEL VENETO E FONDAZIONE PER L UNIVERSITÀ E L ALTA CULTURA IN PROVINCIA DI BELLUNO

Dettagli

LA REGIONE VENETO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER I NUOVI PROFILI PROFESSIONALI

LA REGIONE VENETO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER I NUOVI PROFILI PROFESSIONALI LA REGIONE VENETO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER I NUOVI PROFILI PROFESSIONALI Santo Romano Direttore Area Capitale Umano e Cultura Autorità di Gestione FSE Formazione, Lavoro, Istruzione e Università,

Dettagli

Totale

Totale FONTE INPS REGIONE: Veneto Ordinaria Straordinaria ANNO 2009 MESE Gennaio 432.928 31.995 464.923 Febbraio 841.733 53.450 895.183 Marzo 1.198.729 155.248 1.353.977 Aprile 2.213.711 308.222 2.521.933 Maggio

Dettagli

Local Area Network s.r.l. Sede legale: via Festari, Valdagno (VI). Sede operativa: p.tta Gasparotto, Padova P.I. e C.F.

Local Area Network s.r.l. Sede legale: via Festari, Valdagno (VI). Sede operativa: p.tta Gasparotto, Padova P.I. e C.F. Luca Romano Direttore Local Area Network Verona 30 marzo 2011 Sala Marani Borgo Trento, Verona Local Area Network s.r.l. Sede legale: via Festari, 15 36078 Valdagno (VI). Sede operativa: p.tta Gasparotto,

Dettagli

I profili professionali e i livelli di istruzione richiesti dalle imprese

I profili professionali e i livelli di istruzione richiesti dalle imprese ALTERNANZA DAY Camera di Commercio di Verona 9 ottobre 2017 L indagine Excelsior I profili professionali e i livelli di istruzione richiesti dalle imprese Dott.ssa Stefania Crozzoletti Servizio Studi e

Dettagli

L innovazione agroalimentare è più efficiente in Rete

L innovazione agroalimentare è più efficiente in Rete L innovazione agroalimentare è più efficiente in Rete www.riav.it RIAV è stata riconosciuta: D.G.R. 150/2017 È un sistema di imprese e soggetti pubblici e privati in grado di sviluppare iniziative e progetti

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO I DISTRETTI INDUSTRIALI E I SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI

GUIDA DI APPROFONDIMENTO I DISTRETTI INDUSTRIALI E I SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO I DISTRETTI INDUSTRIALI E I SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI IN SARDEGNA A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 SOMMARIO IL QUADRO NORMATIVO... 3 GLI INTERVENTI PER FAVORIRE

Dettagli

Imprese che investono in innovazione e ricerca: il ruolo di Confindustria Piemonte

Imprese che investono in innovazione e ricerca: il ruolo di Confindustria Piemonte Imprese che investono in innovazione e ricerca: il ruolo di Confindustria Piemonte - Ing. Paolo Guazzotti Torino, 25 Febbraio 2014 ANALISI DI CONTESTO ANALISI DI CONTESTO Il Piemonte è una delle regioni

Dettagli

SESTRI LEVANTE 27 NOVEMBRE 2018 IL FONDO STRATEGICO REGIONALE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL OFFERTA RICETTIVA

SESTRI LEVANTE 27 NOVEMBRE 2018 IL FONDO STRATEGICO REGIONALE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL OFFERTA RICETTIVA SESTRI LEVANTE 27 NOVEMBRE 2018 IL FONDO STRATEGICO REGIONALE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL OFFERTA RICETTIVA Elena MAGNI Dirigente Servizio professioni e progetti turistici REGIONE LIGURIA DALLE LINEE

Dettagli

INVENTARSI UN LAVORO E CREARSI OPPORTUNITA

INVENTARSI UN LAVORO E CREARSI OPPORTUNITA INVENTARSI UN LAVORO E CREARSI OPPORTUNITA DIAMO I NUMERI LEGGERA CRESCITA PREVISTA PER IL NORD EST DIAMO I NUMERI VENETO DISTRETTI ULTIMO TRIM 14 FRIULI DISTRETTI ULTIMO TRIM 14 CONCIA DI ARZIGNANO (+17,9%)

Dettagli

«Reti Innovative Regionali: dal riconoscimento della Regione Veneto alle opportunità di innovazione» Raffaele Boscaini, Responsabile RIAV

«Reti Innovative Regionali: dal riconoscimento della Regione Veneto alle opportunità di innovazione» Raffaele Boscaini, Responsabile RIAV «Reti Innovative Regionali: dal riconoscimento della Regione Veneto alle opportunità di innovazione» Raffaele Boscaini, Responsabile RIAV RIAV è stata riconosciuta: D.G.R. 150/2017 È un sistema di imprese

Dettagli

FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI

FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI FEDERAZIONE DEI DISTRETTI ITALIANI SENATO DELLA REPUBBLICA AUDIZIONE IN COMMISSIONE INDUSTRIA, COMMERCIO E TURISMO 17 febbraio 2010 CONDIZIONE COMPETITIVA DELLE IMPRESE ITALIANE L Osservatorio Nazionale

Dettagli

numero sette dicembre 2017

numero sette dicembre 2017 numero sette dicembre 2017 PRIMO PIANO Buone Feste dall Assessore Roberto Marcato. Si chiude un anno in cui sono state costruite le basi di un nuovo Piano di sviluppo industriale per il Veneto. POR FESR

Dettagli

Fare impresa nel turismo. a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it

Fare impresa nel turismo. a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it Fare impresa nel turismo a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it Il tavolo ha l obiettivo di identificare le strategie e gli strumenti per accrescere la competitività, qualità e produttività del

Dettagli

PIANO DI ATTUAZIONE ANNO RETE POLITECNICA

PIANO DI ATTUAZIONE ANNO RETE POLITECNICA ALLEGATO 2) PIANO DI ATTUAZIONE ANNO 2016 - RETE POLITECNICA La programmazione 2016 si pone all avvio del triennio di programmazione del Piano Rete Politecnica e dovrà permettere di perseguire gli obiettivi

Dettagli

Le politiche regionali a favore delle imprese e il Programma Operativo Regionale

Le politiche regionali a favore delle imprese e il Programma Operativo Regionale Le politiche regionali a favore delle imprese e il Programma Operativo Regionale 2014-2020 Milano, 28 ottobre 2014 Dott.ssa Olivia Postorino Direzione Attività Produttive, Ricerca e Innovazione Regione

Dettagli

2. La descrizione dell indotto farmaceutico

2. La descrizione dell indotto farmaceutico Sintesi del primo rapporto annuale 1. Introduzione L industria farmaceutica rappresenta uno dei più importanti settori manifatturieri del nostro Paese, in quanto è fonte di occupazione molto qualificata,

Dettagli

13. Consumi di energia elettrica

13. Consumi di energia elettrica 13. Consumi di energia elettrica Il processo di sviluppo dei cosiddetti Paesi industrializzati tende a promuovere in misura sempre maggiore comportamenti di consumo energivori; in un tale contesto, l Italia

Dettagli

OSSERVATORIO NAZIONALE

OSSERVATORIO NAZIONALE OSSERVATORIO NAZIONALE SUL TRASPORTO MERCI E LA LOGISTICA (Terza annualità) Rapporto finale Roma, settembre 2005 INDICE Introduzione Pag. 1 Parte prima IL MONITORAGGIO DELLA DOMANDA E DELL OFFERTA DEI

Dettagli

Strumenti di attuazione del nuovo modello di sviluppo

Strumenti di attuazione del nuovo modello di sviluppo Strumenti di attuazione del nuovo modello di sviluppo 31 marzo 2017 Aula Magna, Palazzo Bo Il nuovo Piano Industriale per il Veneto Il nuovo modello di sviluppo regionale: necessaria evoluzione del sistema

Dettagli

INTESA SANPAOLO PRESENTA IL SUO UNDICESIMO RAPPORTO ANNUALE SULL ECONOMIA E FINANZA DEI DISTRETTI INDUSTRIALI 2018 CON AZIENDE ANALIZZATE

INTESA SANPAOLO PRESENTA IL SUO UNDICESIMO RAPPORTO ANNUALE SULL ECONOMIA E FINANZA DEI DISTRETTI INDUSTRIALI 2018 CON AZIENDE ANALIZZATE COMUNICATO STAMPA INTESA SANPAOLO PRESENTA IL SUO UNDICESIMO RAPPORTO ANNUALE SULL ECONOMIA E FINANZA DEI DISTRETTI INDUSTRIALI 18 CON 82.000 AZIENDE ANALIZZATE ancora protagonisti nella realtà manifatturiera

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO PARCO PROGETTI. del DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA JONICO SALENTINO

PROGRAMMA DI SVILUPPO PARCO PROGETTI. del DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA JONICO SALENTINO DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA JONICO SALENTINO REGIONE PUGLIA PROGRAMMA DI SVILUPPO ai sensi Linee Guida applicative della Legge Regionale 3 agosto 2007 n.23 Pagina 1 di 6 Pagina 2 di 6 DISTRETTO

Dettagli

La vocazione industriale e la proiezione internazionale dell economia del territorio

La vocazione industriale e la proiezione internazionale dell economia del territorio La vocazione industriale e la proiezione internazionale dell economia del territorio Federico Callegari Coordinatore scientifico Osservatorio Economico Sociale tv LA COMUNITÀ DELLE IMPRESE DI TREVISO -

Dettagli

LEGGE 46/82 ART. 14 (FONDO ROTATIVO PER L INNOVAZIONE TECNOLOGICA)

LEGGE 46/82 ART. 14 (FONDO ROTATIVO PER L INNOVAZIONE TECNOLOGICA) LEGGE 46/82 ART. 14 (FONDO ROTATIVO PER L INNOVAZIONE TECNOLOGICA) BANDO TEMATICO PER L INNOVAZIONE DI PRODOTTO NEI SETTORI DI ALTA E MEDIO/ALTA TECNOLOGIA DA PARTE DI PICCOLE IMPRESE O DI IMPRESE IN FASE

Dettagli

Bologna, 17 ottobre ore 09.45

Bologna, 17 ottobre ore 09.45 Bologna, 17 ottobre ore 09.45 A cura del Presidente Carlo Alberto Roncarati Unioncamere Emilia-Romagna Viale Aldo Moro, 62 Crescere e competere con il contratto di rete: creare valore attraverso economie

Dettagli

Buona pratica: Impresa 4.0

Buona pratica: Impresa 4.0 Buona pratica: Impresa 4.0 Ferrara, 23 maggio 2018 COMITATO DI SORVEGLIANZA PROGRAMMAZIONE FSE 2014-2020 Punto di partenza... Patto per il Lavoro Linea di azione: aumento della capacità di creare valore

Dettagli

SPECIALE IMPRESE 6 Novembre 2017

SPECIALE IMPRESE 6 Novembre 2017 SPECIALE IMPRESE 6 Novembre 2017 1 SCHEDA INFORMATIVA IL PO FESR SICILIA 2014-2020 PER LE IMPRESE: ECCO I BANDI PUBBLICATI E DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE Bandi già pubblicati per oltre 380 milioni e avvisi

Dettagli

Osservatorio sulla spesa regionale. Osservatorio sulla spesa regionale

Osservatorio sulla spesa regionale. Osservatorio sulla spesa regionale Osservatorio sulla spesa regionale Scheda di Monitoraggio Legge regionale 20 gennaio 2000, n. 1 Interventi per la promozione di nuove imprese e di innovazione dell imprenditoria femminile Venezia, 11 luglio

Dettagli

RELAZIONE DI ATTUAZIONE ANNUALE 2016

RELAZIONE DI ATTUAZIONE ANNUALE 2016 Regione del Veneto POR FESR 2014-2020 Comitato di Sorveglianza 14 luglio 2017 RELAZIONE DI ATTUAZIONE ANNUALE 2016 Allegato I Sintesi pubblica (art. 50, par. 9, del Reg. (UE) n. 1303/2013) 1 Autorità di

Dettagli

Legge regionale 4 aprile 2003, n. 8 (BUR n. 36/2003) novellata dalla Legge regionale 15 marzo 2006, n. 5 (BUR n. 27/2006)

Legge regionale 4 aprile 2003, n. 8 (BUR n. 36/2003) novellata dalla Legge regionale 15 marzo 2006, n. 5 (BUR n. 27/2006) Legge regionale 4 aprile 2003, n. 8 (BUR n. 36/2003) novellata dalla Legge regionale 15 marzo 2006, n. 5 (BUR n. 27/2006) DISCIPLINA DELLE AGGREGAZIONI DI FILIERA, DEI DISTRETTI PRODUTTIVI ED INTERVENTI

Dettagli

ISTITUTI TECNICI SUPERIORI DEL VENETO - BIENNIO DGR N. 778 DEL 30/06/2016 AMBITI PROGETTI FINANZIATI

ISTITUTI TECNICI SUPERIORI DEL VENETO - BIENNIO DGR N. 778 DEL 30/06/2016 AMBITI PROGETTI FINANZIATI Allegato D al decreto n. 111 del 30/06/2016 pag. 1 /6 ISTITUTI TECNICI SUPERIORI DEL NETO - BIENNIO 2016-2018 DGR N. 778 DEL 30/06/2016 AMBITI PROGETTI FINANZIATI FONDAZIONI AREA AMBITO FIGURA NAZIONALE

Dettagli

Industria e Artigianato. Prof. Davide Castellani Coordinatore del Forum su Industria e Artigianato

Industria e Artigianato. Prof. Davide Castellani Coordinatore del Forum su Industria e Artigianato Industria e Artigianato Prof. Davide Castellani Coordinatore del Forum su Industria e Artigianato 1 Premessa Le osservazioni riportate costituiscono una interpretazione dei principali risultati emersi

Dettagli

DISCIPLINA DEI DISTRETTI INDUSTRIALI, DELLE RETI INNOVATIVE REGIONALI E DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESE

DISCIPLINA DEI DISTRETTI INDUSTRIALI, DELLE RETI INNOVATIVE REGIONALI E DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESE Legge regionale 30 maggio 2014, n. 13 (BUR n. 57/2014) DISCIPLINA DEI DISTRETTI INDUSTRIALI, DELLE RETI INNOVATIVE REGIONALI E DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESE Art. 1 - Finalità. 1. La Regione del Veneto,

Dettagli

POR CALABRIA FESR/FSE COMITATO DI SORVEGLIANZA. Informativa sui progetti di rilevanza strategica regionale

POR CALABRIA FESR/FSE COMITATO DI SORVEGLIANZA. Informativa sui progetti di rilevanza strategica regionale UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA POR CALABRIA FESR/FSE 2014-2020 COMITATO DI SORVEGLIANZA Cosenza, 14 dicembre 2016 Informativa sui progetti di rilevanza strategica regionale Dati aggiornati

Dettagli

Capacità professionali: competenze specifiche nel settore economico, produttivo regionale e nella gestione e controllo di progetti cofinanziati

Capacità professionali: competenze specifiche nel settore economico, produttivo regionale e nella gestione e controllo di progetti cofinanziati 31.01.00 ATTIVITA PRODUTTIVE E COOPERAZIONE 2 A Capacità professionali: competenze specifiche nel settore economico, produttivo regionale e nella gestione e controllo di progetti cofinanziati 1. incentivazione

Dettagli

ASSE IV Leader nel Programma di Sviluppo Rurale del Veneto

ASSE IV Leader nel Programma di Sviluppo Rurale del Veneto ASSE IV Leader nel Programma di Sviluppo Rurale del Veneto Cosa è Leader Avviata verso la fine degli anni 80, l Iniziativa Comunitaria Leader ha introdotto e sviluppato nel corso degli anni un metodo di

Dettagli

Osservatorio sulla spesa regionale. Osservatorio sulla spesa regionale

Osservatorio sulla spesa regionale. Osservatorio sulla spesa regionale Osservatorio sulla spesa regionale Scheda di Monitoraggio Legge regionale 24 dicembre 1999, n. 57 Interventi regionali per lo sviluppo dell imprenditoria giovanile veneta Venezia, 11 luglio 2007 1 Struttura

Dettagli

notecongiunturali congiuntura industriale Unioncamere Veneto Flash IV trimestre 2004

notecongiunturali congiuntura industriale Unioncamere Veneto Flash IV trimestre 2004 Unioncamere Flash notecongiunturali Unioncamere Flash Anno XVIII n. 08 febbraio 2005 Pubblicazione periodica settimanale dell Unione Regionale delle Camere di Commercio del Autorizzazione del Tribunale

Dettagli

Agevolazioni per investimenti Industria 4.0. Agevolazioni nazionali

Agevolazioni per investimenti Industria 4.0. Agevolazioni nazionali Agevolazioni per investimenti Industria 4.0 Agevolazioni nazionali Incentivi per l acquisto/leasing di beni strumentali Nuova Legge Sabatini" (Art. 2 comma 2 D.L. n. 69/2013) Credito d imposta per spese

Dettagli

Imprese e territorio. Il dialogo delle idee. Morena Diazzi Direttore Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo Emilia Romagna

Imprese e territorio. Il dialogo delle idee. Morena Diazzi Direttore Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo Emilia Romagna Imprese e territorio. Il dialogo delle idee. Morena Diazzi Direttore Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo Emilia Romagna 2007-2013 Gli obiettivi 2020 per l Emilia Romagna Invertire il trend

Dettagli

RIAV Rete Innovativa Alimentare Veneto

RIAV Rete Innovativa Alimentare Veneto RIAV Rete Innovativa Alimentare Veneto Che cos è RIAV? «Un sistema di imprese e soggetti pubblici e privati, presenti in ambito regionale ma non necessariamente territorialmente contigui, che operano in

Dettagli

CREDITO AGRICOLO Fondo a favore delle PMI

CREDITO AGRICOLO Fondo a favore delle PMI CREDITO Fondo a favore delle PMI IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Il comparto agricolo regionale Superficie agricola totale (SAT): 1.470.698 ettari; Superficie agricola utilizzata (SAU): 1.153.690 ettari; Il

Dettagli

VENETO E NORDEST: RINCORSA ALLA RIPRESA. 4 novembre 2015

VENETO E NORDEST: RINCORSA ALLA RIPRESA. 4 novembre 2015 VENETO E NORDEST: RINCORSA ALLA RIPRESA 4 novembre VENETO E NORDEST: RINCORSA ALLA RIPRESA 2 La crescita? Dopo una profonda recessione PIL Trentino Alto Adige -1,0 +0,3 +0,9 +1,1 Veneto -10,0 +0,4 +1,0

Dettagli

REPORT BANDI PIEMONTE

REPORT BANDI PIEMONTE REPORT BANDI PIEMONTE INDICE 1 OCM VINO INVESTIMENTI 2018/2019. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 40% PER SUPPORTARE INVESTIMENTI NEL SETTORE VITIVINICOLO. AREA GEOGRAFICA: Piemonte SCADENZA: BANDO APERTO

Dettagli

Le politiche e le misure della Regione per l Artigianato e le PMI

Le politiche e le misure della Regione per l Artigianato e le PMI Le politiche e le misure della Regione per l Artigianato e le PMI Roberto Ricci Mingani Bologna 6 Settembre 2017 Servizio Qualificazione delle imprese Direzione Generale Economia della Conoscenza, del

Dettagli

Osservatorio sui consumi di energia elettrica

Osservatorio sui consumi di energia elettrica I II I II I II I II I II Osservatorio sui consumi di energia elettrica Ufficio Studi Confartigianato Vicenza Osservatorio sui consumi di energia elettrica Consorzio CAEM Nel I trimestre 2017, sulla base

Dettagli

LA CNA DI ASCOLI PICENO E FIDIMPRESA MARCHE AGGIORNANO LE IMPRESE SUI NUOVI BANDI

LA CNA DI ASCOLI PICENO E FIDIMPRESA MARCHE AGGIORNANO LE IMPRESE SUI NUOVI BANDI da Cna e Fidimpresa LA CNA DI ASCOLI PICENO E FIDIMPRESA MARCHE AGGIORNANO LE IMPRESE SUI NUOVI BANDI ATTIVI SUL TERRITORIO PER IL SOSTEGNO AL CREDITO E AGLI INVESTIMENTI DELLE IMPRESE ARTIGIANE, COMMERCIALI

Dettagli

Padova Treviso e Vicenza nel nuovo contesto competitivo internazionale Assise Generali 2016 Confindustria Padova Treviso e Vicenza

Padova Treviso e Vicenza nel nuovo contesto competitivo internazionale Assise Generali 2016 Confindustria Padova Treviso e Vicenza Padova Treviso e Vicenza nel nuovo contesto competitivo internazionale Assise Generali 2016 Confindustria Padova Treviso e Vicenza Ufficio Industry Economisti sul Territorio Direzione Studi e Ricerche

Dettagli

COMITATO TECNICO RICERCA E INNOVAZIONE

COMITATO TECNICO RICERCA E INNOVAZIONE Augusto Coriglioni COMITATO TECNICO RICERCA E INNOVAZIONE Linee di indirizzo 29 novembre 2012 Scenario 1/2 La strategia europea di sviluppo dei territori definita smart specialisation, cui si ispira la

Dettagli

Excelsior, in crescita le entrate previste: a giugno superano le 473mila. Buone opportunità per i giovani

Excelsior, in crescita le entrate previste: a giugno superano le 473mila. Buone opportunità per i giovani Excelsior, in crescita le entrate previste: a giugno superano le 473mila. Buone opportunità per i giovani Roma, 11 giugno 2019 In un quadro economico caratterizzato da numerosi elementi di incertezza,

Dettagli

Flash Industria

Flash Industria 8 novembre 2016 Flash Industria 3.2016 Nel terzo trimestre 2016, sulla base dell indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento del +2 per cento rispetto al corrispondente

Dettagli

Ricerca e Innovazione nelle imprese

Ricerca e Innovazione nelle imprese Ricerca e Innovazione nelle imprese Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese OBIETTIVI DELL INTERVENTO rafforzare la ripresa economica con azioni qualificate per

Dettagli

L IMPATTO DELLA MOZZARELLADIBUFALACAMPANADOP

L IMPATTO DELLA MOZZARELLADIBUFALACAMPANADOP L IMPATTO DELLA MOZZARELLADIBUFALACAMPANADOP SULL ECONOMIA DEL TERRITORIO LUCA BIANCHI DIRETTORE SVIMEZ L.BIANCHI@SVIMEZ.IT OBIETTIVO DELLO STUDIO La mozzarella di bufala campana è uno straordinario prodotto

Dettagli

ASSE 8 POR MARCHE FESR 2014/2020

ASSE 8 POR MARCHE FESR 2014/2020 ASSE 8 POR MARCHE FESR 2014/2020 Prevenzione sismica e idrogeologica, miglioramento dell'efficienza energetica e sostegno alla ripresa socio-economica delle aree colpite dal sisma > INVESTIMENTI PER LE

Dettagli

EDILIZIA: 2016 OCCASIONE MANCATA PER LA RIPRESA

EDILIZIA: 2016 OCCASIONE MANCATA PER LA RIPRESA SCHEDA STAMPA a cura dell ufficio Comunicazione e Stampa EDILIZIA: 2016 OCCASIONE MANCATA PER LA RIPRESA Osservatorio congiunturale Ance * Nella prima parte del 2016 le aspettative di ripresa del settore

Dettagli

PUNTO 6.4 ALL ORDINE DEL GIORNO:

PUNTO 6.4 ALL ORDINE DEL GIORNO: PUNTO 6.4 ALL ORDINE DEL GIORNO: ALLEGATO DGR N.357 DEL 30/04/2017 IPOTESI DI INTRODUZIONE ASSE PREVENZIONE E SOSTEGNO ALLA RIPRESA DEI TERRITORI COLPITI DAL SISMA DEL 2016 NEL POR FESR UMBRIA 2014-2020

Dettagli

Progetti di ricerca collaborativa delle PMI

Progetti di ricerca collaborativa delle PMI Progetti di ricerca collaborativa delle PMI Ravenna, 24 settembre 2008 Massimiliano Tuzzi Servizio Politiche di Sviluppo Economico Bando per progetti di ricerca collaborativa delle PMI Asse 1 Asse 2 Asse

Dettagli

Germania Italia Francia Spagna. Chimica. Industria manifatturiera

Germania Italia Francia Spagna. Chimica. Industria manifatturiera Imprese con R&S interna in (% sul totale delle imprese) 1. Elettronica 67% 2. 50% 3. Meccanica 42% 4. Elettrotecnica 41% 5. Auto e componenti 39% 6. Farmaceutica 38% 7. Altri mezzi di trasporto 30% 8.

Dettagli

Roadshow Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente I CLUSTER REGIONALI: S3, POR E RIFORMA DELLE POLITICHE INDUSTRIALI

Roadshow Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente I CLUSTER REGIONALI: S3, POR E RIFORMA DELLE POLITICHE INDUSTRIALI Roadshow Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente I CLUSTER REGIONALI: S3, POR E RIFORMA DELLE POLITICHE INDUSTRIALI San Vito al Tagliamento, 07/11/2016 L.R. 3/2015 RilancimpresaFVG Attrattività

Dettagli

della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016

della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016 Indicatori del mercato del lavoro della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016 Principali indicatori del mercato del lavoro provinciale Fonti disponibili Inps

Dettagli

Area di crisi di Portovesme FASE 1 STRATEGIE DI SVILUPPO Tavolo Istituzionale

Area di crisi di Portovesme FASE 1 STRATEGIE DI SVILUPPO Tavolo Istituzionale Centro Regionale di programmazione L.R. 3/2009, art. 2, co. 37/38 Area di crisi di Portovesme FASE 1 STRATEGIE DI SVILUPPO Tavolo Istituzionale Cagliari, 24 Novembre 2011 Gli scenari Scenario 1: Non rinunciare

Dettagli

Supporto e sviluppo di idee d impresa

Supporto e sviluppo di idee d impresa Supporto e sviluppo di idee d impresa t 2 i trasferimento tecnologico e innovazione è la società consortile per l innovazione, promossa dalle Camere di Commercio di Treviso e Rovigo, nata NEL 2014 dall

Dettagli

Il modello di governance della formazione professionale in Toscana. Paolo Baldi Direttore Istruzione e formazione

Il modello di governance della formazione professionale in Toscana. Paolo Baldi Direttore Istruzione e formazione Il modello di governance della formazione professionale in Toscana 10 luglio 2017 Paolo Baldi Direttore Istruzione e formazione Regione Toscana 1. Il nuovo o modello a. Il trasferimento della funzione

Dettagli

Le imprese familiari in Veneto: caratteristiche e performance

Le imprese familiari in Veneto: caratteristiche e performance v Cattedra AldAF EY di Strategia delle Aziende in memoria di Alberto Falck Le imprese familiari in Veneto: caratteristiche e performance 16 dicembre 2016 1 La popolazione di riferimento Assetto proprietario

Dettagli

ASSESSORATO AL TURISMO «FONDO STRATEGICO REGIONALE» AVVISI PER FINANZIAMENTI AD IMPRESE DEL SETTORE TURISTICO

ASSESSORATO AL TURISMO «FONDO STRATEGICO REGIONALE» AVVISI PER FINANZIAMENTI AD IMPRESE DEL SETTORE TURISTICO ASSESSORATO AL TURISMO «FONDO STRATEGICO REGIONALE» AVVISI PER FINANZIAMENTI AD IMPRESE DEL SETTORE TURISTICO TAVOLO DI LAVORO «PRODOTTO E MARKETING TERRITORIALE» ESITI: LA GERARCHIZZAZIONE DEI PRODOTTI

Dettagli

La strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali

La strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali La strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali 2014-2020 Dott. Antonio Bonaldo Direttore Sezione Ricerca e Innovazione

Dettagli

Il sistema moda in Veneto: dati di contesto e trend produttivi

Il sistema moda in Veneto: dati di contesto e trend produttivi Il sistema moda in Veneto: dati di contesto e trend produttivi Serafino Pitingaro Centro Studi Unioncamere Veneto 1/14 Il sistema moda: un eccellenza del Made in Italy Per sistema moda si intende qui l

Dettagli

Testo Unico per l Artigianato. Semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all artigianato tradizionale

Testo Unico per l Artigianato. Semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all artigianato tradizionale Testo Unico per l Artigianato Semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all artigianato tradizionale 1 Scopo della riforma è tutelare, sviluppare e valorizzare il ruolo dell artigianato nelle

Dettagli

Le nuove imprese vincenti: le leve strategiche per tornare a crescere. Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche

Le nuove imprese vincenti: le leve strategiche per tornare a crescere. Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche Le nuove imprese vincenti: le leve strategiche per tornare a crescere Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche Casale Monferrato, 8 giugno 2016 1 Premessa 2 I nuovi protagonisti della crescita 3 Focus

Dettagli

APPROFONDIMENTI. Le multinazionali a controllo estero in Italia: un analisi territoriale. di Massimo Armenise ed Elena Mazzeo *

APPROFONDIMENTI. Le multinazionali a controllo estero in Italia: un analisi territoriale. di Massimo Armenise ed Elena Mazzeo * Le multinazionali a controllo estero in Italia: un analisi territoriale di Massimo Armenise ed Elena Mazzeo * Lo scenario economico italiano post crisi, da alcuni definito paludoso (Istat, 2014), da altri

Dettagli

Ipotesi di introduzione Asse prevenzione e sostegno alla ripresa dei territori colpiti dal sisma del 2016 nel POR FESR Umbria

Ipotesi di introduzione Asse prevenzione e sostegno alla ripresa dei territori colpiti dal sisma del 2016 nel POR FESR Umbria Ipotesi di introduzione Asse prevenzione e sostegno alla ripresa dei territori colpiti dal sisma del 2016 nel POR FESR Umbria 2014-2020 Individuazione OT, Azioni e riparto risorse Il riparto concordato

Dettagli

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione

REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione Azione 6.3.3. Interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione delle P.M.I.

Dettagli

Il sistema delle Reti di Impresa in Italia: un opportunità in chiave Industria 4.0

Il sistema delle Reti di Impresa in Italia: un opportunità in chiave Industria 4.0 Il sistema delle Reti di Impresa in Italia: un opportunità in chiave Industria 4.0 Roma, 25 maggio 2017 Fulvio D Alvia Direttore RetImpresa I presupposti del contratto di rete Evidenza verso terzi Aggregazione

Dettagli

Settore Programmazione Formazione strategica e istruzione e formazione tecnica superiore

Settore Programmazione Formazione strategica e istruzione e formazione tecnica superiore Settore Programmazione Formazione strategica e istruzione e formazione tecnica superiore Il nuovo avviso nautica e logistica e gli esiti dell avviso moda Firenze, 30 MAGGIO 2016 mariachiara.montomoli@regione.toscana.it

Dettagli

PIANO STRUTTURALE DEI COMUNI DELL AREA BAZZANESE Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monte San Pietro, Monteveglio, Savigno, Zola Predosa

PIANO STRUTTURALE DEI COMUNI DELL AREA BAZZANESE Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monte San Pietro, Monteveglio, Savigno, Zola Predosa PIANO STRUTTURALE DEI COMUNI DELL AREA BAZZANESE Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monte San Pietro, Monteveglio, Savigno, Il sistema produttivo ed economico 1 Estratto dal documento presentato

Dettagli

L economia trentina tra continuità e innovazione: somiglianze e differenze con il contesto nazionale

L economia trentina tra continuità e innovazione: somiglianze e differenze con il contesto nazionale L economia trentina tra continuità e innovazione: somiglianze e differenze con il contesto nazionale LE SOMIGLIANZE Composizione dimensionale della struttura produttiva Prevalenza di settori tradizionali

Dettagli

PATTO PER LO SVILUPPO DEL DISTRETTO ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA

PATTO PER LO SVILUPPO DEL DISTRETTO ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA PATTO PER LO SVILUPPO DEL DISTRETTO ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA DECRETO 1 dicembre 2005. Criteri di individuazione e procedure di riconoscimento dei distretti

Dettagli