REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

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1 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N 16 ) Delibera N 36 del Proponente GIANNI SALVADORI DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE Pubblicita /Pubblicazione Atto soggetto a pubblicazione integrale (PBURT/BD) Dirigente Responsabile STEFANO BARZAGLI Estensore MADDALENA GUIDI Oggetto Regolamento (CE) n. 1234/ Regolamento (CE) n. /2008. Disposizioni attuative della misura di promozione del vino sui mercati dei paesi terzi inserita nel programma nazionale di sostegno per la campagna vitivinicola 2013/2014 e successive. Presenti ENRICO ROSSI SALVATORE ALLOCCA ANNA RITA BRAMERINI ANNA MARSON CRISTINA SCALETTI GIANFRANCO SIMONCINI STELLA TARGETTI VINCENZO CECCARELLI Assenti GIANNI SALVADORI LUIGI MARRONI VITTORIO BUGLI MOVIMENTI CONTABILI Capitolo Anno Tipo Mov. N. Movimento Variaz. Importo in Euro U Prenotazione 30000,00

2 LA GIUNTA REGIONALE Visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), come modificato dal regolamento (CE) n. 491/2009 del Consiglio del 2 maggio 2009; Visto in particolare l articolo 103 septdecies del citato regolamento (CE) n. 1234/2007 che istituisce, tra l altro, la misura di sostegno relativa alla promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi; Visto il regolamento (CE) n. /2008 della Commissione del 28 giugno 2008, e successive modifiche recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i Paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo; Visto in particolare il titolo II, capo II, Sezione I del regolamento (CE) n. /2008, che stabilisce le modalità di applicazione della misura della promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi; Visto il Piano nazionale di sostegno per la viticoltura relativo al periodo di programmazione 2014/2018, inviato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (di seguito MIPAAF) alla Commissione della Unione Europea con nota del 1 marzo 2013 (prot. 1834) ed in particolare la scheda relativa alla Misura B Promozione sui mercati dei Paesi terzi di cui all articolo 103 septdecies del regolamento (CE) n. 1234/2007 ; Visto il Decreto Ministeriale n del 22 luglio 2010 concernente OCM vino Modalità attuative delle misura promozione sui mercati dei Paesi terzi Campagna 2010/2011 e seguenti ; Visto in particolare, il comma 7 dell articolo 2 del citato decreto ministeriale n. 4123/2010 che prevede che per i progetti di promozione a valere sui fondi di quota regionale le Regioni possano adottare proprie disposizioni per emanare bandi in conformità a quanto previsto nel medesimo decreto ministeriale e nell Invito alla presentazione dei progetti a valere sui fondi di quota nazionale, dandone comunicazioni al Ministero e all Organismo Pagatore AGEA; Ritenuto opportuno avvalersi della disposizione ministeriale sopra richiamata, al fine di valorizzare le specificità della realtà produttiva regionale; Visto il Decreto del Direttore Generale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali prot. n del 30 aprile 2013 avente per oggetto OCM vino Misura Promozione sui mercati dei Paesi terzi - Invito alla presentazione dei progetti. Campagna 2013/2014. Modalità operative e procedurali per l attuazione del Decreto Ministeriale n del 22 luglio 2010, pubblicato sul sito internet del MIPAAF in data 30 aprile 2013 e in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, che individua le modalità operative e procedurali per dare attuazione al Decreto Ministeriale 22 luglio 2010 sopra citato; Considerato che al momento attuale è in corso di approvazione il decreto ministeriale con il quale viene ripartita tra le Regioni e Provincie Autonome la dotazione finanziaria destinata alle misure di sostegno attivate a livello nazionale relative alla campagna 2013/2014 e che secondo quanto anticipato nel corso di una riunione tecnica tenutasi presso il Ministero in data 1 maggio 2013 l importo che verrà assegnato alla Regione Toscana per la misura della promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi è di euro;

3 Considerato che in base ai progetti pluriennali presentati nelle campagne precedenti e ritenuti ammissibili risultano già impegnati ,41.euro e che pertanto per le domande di contributo presentate a valere sulla annualità 2013/2014 rimarrebbero disponibili risorse pari a ,9; Rilevato che nel corso della precedente programmazione 2008/2013 la dotazione finanziaria regionale assegnata alla Regione Toscana per l attuazione della misura della promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi è stata integralmente impegnata; Ritenuto quindi opportuno attivare la misura della Promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi prevista dal Piano nazionale di sostegno sopra citato anche per la campagna 2013/2014; Richiamata la propria Deliberazione del 7 maggio 2012 n. 369, recante Regolamento (CE) n. 1234/2007- Regolamento (CE) n. / Disposizioni regionali attuative della misura di promozione sui mercati dei Paesi terzi inserita nel programma nazionale di sostegno di cui al regolamento (CE) n. 1234/2007 per la campagna viticola 2012/2013 e successive ; Ritenuto opportuno adeguare le disposizioni regionali di cui al punto precedente alle indicazioni contenute nel nuovo piano nazionale di sostegno trasmesso dal MIPAAF alla Commissione Europea in data 1 marzo 2013 e nel Decreto del Direttore Generale del MIPAAF prot. n del 30 aprile 2013 sopra richiamati; Rilevata la necessità, nelle more della approvazione del sopra citato decreto ministeriale con cui verranno ripartite alle Regioni e Province Autonome le dotazione finanziarie destinate al Piano nazionale di sostegno, di dare attuazione alla misura della promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi in tempi estremamente rapidi, in considerazione del fatto che, secondo il sopra citato Decreto del MIPAAF prot. n del 30 aprile 2013, i progetti relativi alla campagna 2013/2014 devono pervenire alla Regione entro e non oltre le ore del 28 giugno 2013 e che la Regione deve far pervenire al Ministero entro il 29 luglio 2013 l elenco dei progetti ammissibili; Vista la legge regionale n. 6 del 2000 recante Costituzione dell agenzia di promozione economica della Toscana APET ; Richiamata la delibera di Giunta Regionale n. 31/2012 relativa alle attività di promozione economica 2013, che prevede tra le attività strategiche del settore agroalimentare anche attività di promozione delle produzioni vitivinicole sui Paesi extra-ue ; Ritenuto pertanto che l Agenzia di promozione economica della Toscana (APET) sia il soggetto istituzionale referente per la misura di promozione del vino sui mercati terzi nell ambito della organizzazione comune del mercato del settore vitivinicolo; Ritenuto di dare mandato ad APET di procedere alla costituzione del Comitato di valutazione dei progetti di cui all articolo 9 del citato DM n del 22 luglio 2010; Visto l articolo 2, paragrafo 8 del Decreto Ministeriale n. 4123/2010 sopra citato che consente alle Regioni e Province Autonome di individuare criteri selettivi diversi da quelli stabiliti a livello nazionale, in base a parametri oggettivi e non discriminatori, relativamente ai seguenti aspetti: categoria di vino da promuovere, beneficiari eleggibili per la presentazione dei progetti, Paesi di destinazione, soggetti attuatori, azioni ammissibili, durata dei progetti e griglia dei punteggi per la valutazione dei progetti; Ritenuto altresì di seguire per quanto non disposto dal presente atto le modalità attuative stabilite dal DM n del 22 luglio 2010 e dal Decreto del Direttore Generale del MIPAAF prot. n del 30 aprile 2013 per quanto concerne la parte dispositiva e gli allegati;

4 Ritenuto opportuno individuare quali categorie di prodotto oggetto della promozione i vini a denominazione di origine protetta (DOP) e i vini ad indicazione geografica protetta (IGP), che costituiscono quasi il 9% della produzione vinicola regionale (dato vendemmia 2012); Ritenuto opportuno, sulla base dell esperienza acquisita nelle precedenti campagne, individuare quali beneficiari eleggibili per la presentazione dei progetti i seguenti soggetti: a) i Consorzi di tutela riconosciuti ai sensi della normativa vigente e loro associazioni e federazioni; b) i produttori di vino che abbiano ottenuto i prodotti da promuovere dalla trasformazione dei prodotti a monte del vino propri o acquistati; c) il soggetto pubblico con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli nel rispetto del comma 8 dell articolo 3 del DM n. 4123/2010; d) le associazioni, anche temporanee di imprese e di scopo tra i soggetti di cui alle lettere precedenti; Richiamato che, ai sensi del comma 6 dell articolo 3 del DM n. 4123/2010 i soggetti beneficiari di cui alla lettera a) possano accedere alla misura qualora rappresentino almeno il 3% della produzione regionale, determinata sulla base della media delle produzioni dichiarate nel triennio precedente dai soggetti consorziati; Ritenuto opportuno che i soggetti beneficiari di cui alle precedenti lettere b) e d) possano accedere alla misura qualora procedano al confezionamento di una percentuale pari ad almeno il 2% della loro produzione oppure procedano all imbottigliamento di almeno bottiglie, con riferimento alla media degli ultimi tre anni antecedenti alla presentazione della domanda, ed abbiano altresì esportato almeno il % del vino totale prodotto nell ultimo anno; Richiamato che, in attuazione della lettera b), comma 1 dell articolo del Decreto del Direttore Generale del MIPAAF sopra citato l importo massimo della spesa ammissibile per i progetti presentati dai soggetti beneficiari di cui alle precedenti lettere b) e d) non può essere superiore al 20% del volume di affari realizzato dal beneficiario (azienda o, in caso di associazioni anche temporanee di impresa e di scopo, del volume complessivo di affari delle imprese partecipanti al progetto) con riferimento all ultimo bilancio approvato; Ritenuto opportuno, così come consentito al punto dell articolo 4 del Decreto del Direttore Generale del MIPAAF sopra citato, non finanziare progetti multiregionali in considerazione dello scarso interesse dimostrato per tale fattispecie di domanda nelle campagne precedenti e della necessità di concentrare le risorse su progetti che promuovano esclusivamente vini DOP ed IGP della Regione Toscana; Ritenuto che i progetti debbano essere selezionati secondo i seguenti criteri di valutazione: a) progetti presentati da soggetti che nella precedente programmazione non hanno beneficiato di contributo a livello nazionale e/o regionale; nel caso di raggruppamento di imprese (costituito o costituendo), tutti i componenti devono risultare nuovi beneficiari come sopra specificato; b) progetti che contengono azioni da realizzarsi, per almeno il 1% del loro valore, in Paesi terzi per i quali il proponente non ha ricevuto sostegno nella precedente programmazione; c) progetti presentati da associazioni temporanee di impresa o di scopo, anche in corso di costituzione, costituite da almeno tre tra microimprese, piccole imprese o medie imprese ai sensi della raccomandazione 2003/361/CE della Commissione; d) progetti che presentano una maggiore compartecipazione economica in quanto presentati da soggetti che chiedono un contributo inferiore almeno del % rispetto a quello massimo concedibile del 0% in ordine decrescente di intensità percentuale della riduzione;

5 e) progetti che interessano Paesi terzi in cui la Regione Toscana svolge già attività promozionale; il punteggio viene attribuito proporzionalmente in base al numero di Paesi terzi interessati dal progetto; f) progetti che risultano coerenti con gli obbiettivi fissati, con una elevata qualità delle azioni proposte, che prevedono un elevato impatto in termini di sviluppo della domanda di prodotto e che offrono sufficienti garanzie relativamente all efficacia degli operatori coinvolti, del fatto che questi dispongano della necessaria capacità tecnica e che il costo delle azioni che intendono realizzare non è superiore al normale prezzo di mercato; g) prevalenza nel progetto di azioni di diretto contatto con il consumatore finale e/o altri operatori del settore (giornalisti, clienti) nel paese terzo (degustazioni, partecipazioni a fiere ed eventi, promozioni sui punti vendita, advertising sui mezzi di comunicazione, incoming, ecc.); il punteggio viene attribuito proporzionalmente al peso di tali azioni nel progetto in termini di spesa; Ritenuto, altresì, che in caso di parità di punteggio si debba dare la precedenza al progetto con il punteggio più alto con riferimento alla lettera f) del punto precedente e, in caso di ulteriore parità di punteggio, ai progetti che presentano il maggior punteggio, in ordine decrescente, con riferimento alle lettere a), b) e c) del punto precedente; Ritenuto opportuno stabilire che l attribuzione, in fase di selezione, di un punteggio di valutazione pari a zero in uno o più dei criteri di cui alle lettere f ) e g) comporti l inammissibilità totale del progetto; Considerato che non è ancora definito l ammontare delle risorse che saranno destinate al settore Agricolo Europeo nel corso della prossima programmazione della Politica Agricola Comune in quanto è ancora in atto il processo di revisione della PAC non essendo ancora raggiunto un accordo fra le istituzioni dell UE; Dato atto che l allegato X ter Dotazione dei programmi di sostegno (di cui all articolo 103 quindecies paragrafo 1) del Reg. 1234/2007 sopra citato prevede la dotazione finanziaria dei programmi di sostegno nazionale a partire dal 2014; Dato atto altresì che l articolo 2, secondo paragrafo del comma 1 del Reg. n. /2008 sopra citato prevede che per gli esercizi finanziari dal 2014 al 2018, gli Stati membri presentino alla Commissione il progetto di programma di sostegno entro il 1 marzo e se le dotazioni nazionali previste dall'esercizio finanziario 2014 in poi sono modificate dopo tale data, gli Stati membri adeguano di conseguenza i programmi di sostegno; Ritenuto opportuno, in considerazione del fatto che la campagna viticola 2013/2014 è la prima del nuovo periodo di programmazione 2014/2018 ed esiste la possibilità che la dotazione del programma nazionale possa subire successive modifiche da parte dell Unione Europea, destinare le risorse comunitarie esclusivamente a progetti annuali; Ritenuto opportuno non consentire l accesso alla misura ai soggetti che in una delle due annualità precedenti alla presentazione della domanda hanno rinunciato al contributo successivamente alla sottoscrizione del contratto con AGEA; Visto in particolare, l articolo 11, comma 2 del Decreto Ministeriale n del 22 luglio 2010 sopra citato che consente di integrare il contributo comunitario a favore della misura in questione con fondi regionali, elevando la percentuale del contributo pubblico fino ad un massimo del 70%; Ritenuto opportuno avvalersi di questa possibilità anche per la campagna 2013/2014 elevando la percentuale del contributo pubblico con risorse regionali fino ad un massimo del 20 %; Preso atto che, secondo quanto disposto dalla scheda relativa alla Misura B Promozione sui mercati dei Paesi terzi di cui all articolo 103 septdecies del regolamento (CE) n. 1234/2007

6 inserita nel Piano nazionale di sostegno per la viticoltura relativo al periodo di programmazione 2014/2018, inviato dal MIPAAF alla Commissione della Unione Europea con nota del 1 marzo 2013, l aiuto integrativo non può essere erogato a progetti presentati da imprese private e a progetti che contengono azioni dirette alla promozione di marchi commerciali; Considerato che per attuare quanto disposto al capoverso precedente la Giunta Regionale stabilisce in Euro ,00 l ammontare delle risorse regionali disponibili; Preso atto che le risorse di cui sopra risultano disponibili nell ambito del Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) approvato con deliberazione Consiglio Regionale n. 3 del 24 gennaio 2012 ed in particolare all interno della misura A.1.3 Attività di promozione economica dei prodotti agricoli e agroalimentari ; Considerato che è in corso di approvazione il provvedimento di Giunta Regionale con cui viene data attuazione al PRAF, all interno del quale sarà prevista una apposita azione per garantire la copertura finanziaria delle risorse regionali da destinare alla promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi inserita nel Programma nazionale di sostegno di cui al regolamento (CE) n. 1234/2007 per la campagna 2013/2014; Considerato pertanto che l erogazione del contributo regionale aggiuntivo fino ad un massimo del 20 % è subordinata alla approvazione dell atto di Giunta Regionale di attuazione per l anno 2013 della deliberazione di Consiglio Regionale n. 3/2012 sopra richiamato; Ritenuto opportuno concedere l aiuto integrativo a tutti i soggetti che ne hanno fatto richiesta ammessi a beneficiare dell aiuto comunitario sui fondi relativi alla campagna 2013/2014, compresi i beneficiari che hanno presentato progetti pluriennali nelle annualità precedenti, ripartendo le risorse regionali aggiuntive proporzionalmente all importo dell aiuto comunitario ammesso, fino all esaurimento delle risorse e comunque entro il limite massimo del 20 % dell importo di ciascun progetto; Richiamato che, nel rispetto del paragrafo 6, articolo del regolamento (CE) n. /2008, nessun aiuto viene erogato per gli stessi interventi in caso di progetti finanziati con il regolamento (CE) n. 3/2008 del Consiglio del 17 dicembre 2008 relativo ad azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli sul mercato interno e nei Paesi terzi e con il regolamento (CE) n. 1698/200 del Consiglio del 20 settembre 200 sul sostegno allo Sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); Viste le richieste di informazioni integrative inoltrate dalla Commissione Europea al MIPAAF in data 30 aprile 2013, relative a al programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo sopra citato trasmesso dalle autorità italiane il 1 marzo 2013; Preso atto che tali richieste potrebbero comportare un integrazione del citato Decreto del Direttore Generale del MIPAAF prot. n del 30 aprile 2013 e di conseguenza potrebbero essere necessarie integrazioni o modifiche alla normativa di riferimento adottata nell ambito della Regione Toscana; Vista la legge regionale n. 78 del 27/12/2012 che approva il bilancio di previsione per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale della Regione Toscana; Vista la propria deliberazione del 28/12/2012 n che approva il bilancio gestionale 2013 e pluriennale ; A voti unanimi

7 DELIBERA 1) di attivare sul territorio regionale la misura della Promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi contenuta nel Piano nazionale di sostegno trasmesso dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali alla Commissione Europea in data 1 marzo 2013; 2) di recepire il contenuto del Decreto Ministeriale n del 22 luglio 2010, concernente OCM vino Modalità attuative della misura promozione sui mercati dei Paesi terzi Campagna 2010/2011 e seguenti, e del Decreto del Direttore Generale del MIPAAF prot. n del 30 aprile 2013 avente per oggetto OCM vino Misura Promozione sui mercati dei Paesi terzi - Invito alla presentazione dei progetti. Campagna 2013/2014. Modalità operative e procedurali per l attuazione del Decreto Ministeriale n del 22 luglio 2010, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in particolare per quanto concerne la parte dispositiva e gli allegati; 3) di elevare fino ad un massimo del 20 % con integrazione di fondi regionali, in attuazione dell articolo 11, comma 2 del Decreto Ministeriale n del 22 luglio 2010, la percentuale dell importo pubblico dell aiuto, portandolo di conseguenza al 70 % massimo delle spese totali sostenute concedendo l aiuto integrativo a tutti i soggetti che ne hanno fatto richiesta ammessi a beneficiare dell aiuto comunitario sui fondi relativi alla campagna 2013/2014, compresi i beneficiari che hanno presentato progetti pluriennali nelle annualità precedenti, ripartendo le risorse regionali aggiuntive proporzionalmente all importo dell aiuto comunitario ammesso, fino all esaurimento delle risorse e comunque entro il limite massimo del 20 % dell importo di ciascun progetto; 4) di stabilire che, secondo quanto disposto dalla scheda relativa alla Misura B Promozione sui mercati dei Paesi terzi di cui all articolo 103 septdecies del regolamento (CE) n. 1234/2007 inserita nel Piano nazionale di sostegno per la viticoltura relativo al periodo di programmazione 2014/2018, inviato dal MIPAAF alla Commissione della Unione Europea con nota del 1 marzo 2013 (prot. 1834), l aiuto integrativo non può essere erogato a progetti presentati da imprese private e a progetti che contengono azioni dirette alla promozione di marchi commerciali; ) di destinare per tale integrazione di fondi, per la campagna 2013/2014, l importo complessivo di Euro ,00 prenotando tale somma sulle risorse disponibili del Capitolo 2381 del Bilancio regionale 2013, rimandando l impegno ad un atto amministrativo successivo all approvazione del provvedimento di Giunta regionale con cui viene data attuazione al Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) per l anno 2013; 6) di realizzare tale intervento attraverso il Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) approvato con deliberazione Consiglio Regionale n. 3 del 24 gennaio 2012 ed in particolare all interno della misura A.1.3 Attività di promozione economica dei prodotti agricoli e agroalimentari, subordinando l erogazione dell aiuto alla approvazione dell atto di Giunta Regionale attuativo del PRAF medesimo, all interno del quale sarà prevista una apposita azione per garantire la copertura finanziaria delle risorse regionali da destinare alla promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi inserita nel Programma nazionale di sostegno di cui al regolamento (CE) n. 1234/2007; 7) di dare atto che l Agenzia di promozione economica della Toscana (APET) è il soggetto istituzionale regionale referente per la misura di promozione del vino sui mercati terzi nell ambito dell OCM Vino;

8 8) di dare mandato ad APET di fissare con proprio atto le modalità di presentazione dei progetti di promozione nonché il termine di presentazione dei medesimi, nel rispetto della tempistica richiamata in premessa, preavvertendo i beneficiari della necessità di doversi eventualmente adeguare alle eventuali indicazioni derivanti dagli esiti della notifica alla Commissione Europea del Piano nazionale di sostegno per la viticoltura, e di procedere all istruttoria dei medesimi attraverso un apposito Comitato di valutazione all uopo costituito da APET, in attuazione dell articolo 9 del D.M. n del 22 luglio 2010, 9) di limitare la promozione sui mercati terzi alle seguenti categorie di prodotti: vini a denominazione di origine protetta (DOP) e vini ad indicazione geografica protetta(igp); 10) di consentire l accesso alla misura ai seguenti soggetti: a) i Consorzi di tutela riconosciuti ai sensi della normativa vigente e loro associazioni e federazioni; b) i produttori di vino che abbiano ottenuto i prodotti da promuovere dalla trasformazione dei prodotti a monte del vino propri o acquistati; c) i soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli, nel rispetto del comma 8 dell articolo 3 del DM n. 4123/2010l; d) le associazioni, anche temporanee di imprese e di scopo tra i soggetti di cui alle lettere precedenti; 11) di stabilire che i soggetti di cui alle lettere b), e d) indicati al precedente punto 10) possono accedere alla misura a condizione che procedano al confezionamento di una percentuale pari ad almeno il 2% della loro produzione oppure procedano all imbottigliamento di almeno bottiglie, con riferimento alla media degli ultimi tre anni antecedenti alla presentazione della domanda, ed abbiano altresì esportato almeno il % del vino totale prodotto nell ultimo anno; 12) di stabilire che i progetti presentati vengano selezionati secondo i seguenti criteri di valutazione: CRITERI DI VALUTAZIONE FATTORI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO a) progetti presentati da soggetti che nella precedente programmazione non hanno beneficiato di contributo a livello nazionale e/o regionale; nel caso di raggruppamento di imprese (costituito o costituendo), tutti i componenti devono risultare nuovi beneficiari b) progetti che contengono azioni da realizzarsi, per almeno il 1% del loro valore, in Paesi terzi per i quali il proponente non ha ricevuto sostegno nella precedente programmazione; il criterio in questione si riferisce ai singoli Paesi e non alle macroaree di cui all allegato D al Decreto del Direttore Generale del MIPAAF n. 7787/ (*) 10 (*)

9 c) progetti presentati da associazioni temporanee di impresa o di scopo, anche in corso di costituzione, costituite da almeno tre tra microimprese, piccole imprese o medie imprese ai sensi della raccomandazione 2003/361/CE della Commissione oltre 16 imprese 10 da 9 a 1 imprese 6 da 3 a 8 imprese 3 d) compartecipazione economica e) progetti che interessano Paesi terzi in cui la Regione Toscana svolge già attività promozionale contributo richiesto pari o inferiore al 3% contributo richiesto compreso fra il 3,01 % e il 40% contributo richiesto compreso fra il 40,01% e il 4% USA, Canada, Cina, Giappone, Russia, Corea del Sud, Brasile, Vietnam (il punteggio viene attribuito proporzionalmente in base al numero di Paesi terzi interessati dal progetto) 3 1 f1) qualità del progetto in termini di coerenza delle strategie proposte nei progetti con gli obiettivi fissati dagli stessi f2) qualità del progetto in termini di qualità delle azioni proposte nei progetti il dettaglio delle strategie elencate appare pienamente coerente con l implementazione degli obiettivi perseguiti il dettaglio delle strategie elencate appare parzialmente coerente con l implementazione degli obiettivi perseguiti il dettaglio delle strategie elencate appare in contrasto o non sufficientemente chiaro rispetto all implementazione degli obiettivi perseguiti le azioni proposte appaiono articolate sia da un punto di vista numerico che di tipologia di attività le azioni proposte appaiono poco articolate sia da un punto di vista numerico che di tipologia di attività le azioni proposte appaiono poco esaustive e di scarsa propositività

10 f 3) qualità del progetto in termini di previsione sull impatto della realizzazione dei progetti in termini di sviluppo della domanda dei relativi prodotti f4) qualità del progetto in termini di garanzie sull efficacia degli operatori coinvolti con riferimento al possesso della necessaria capacità tecnica f) qualità del progetto in termini di congruità dei costi delle azioni presenti nel progetto il progetto appare articolato per la tipologia e la qualità di indicatori di impatto riportati e per il marcato orientamento alla commercializzazione del prodotto il progetto presenta alcuni indicatori di impatto e azioni solo in parte orientate alla commercializzazione del prodotto il progetto non presenta indicatori di impatto né si evince un orientamento alla commercializzazione del prodotto il dettaglio degli operatori coinvolti appare esaustivo e articolato e dimostra il possesso di una adeguata capacità tecnica il dettaglio degli operatori coinvolti appare poco articolato e dimostra il possesso di una sufficiente capacità tecnica l indicazione degli operatori coinvolti appare insufficiente a dimostrare il possesso di una adeguata capacità tecnica il dettaglio dei costi delle iniziative proposte appare corretto ed articolato e si dimostra in linea con i prezzi di mercato per analoghe azioni il dettaglio dei costi delle iniziative proposte appare poco articolato ed esaustivo anche se i costi dichiarati appaiono in linea con i prezzi di mercato per analoghe azioni il dettaglio dei costi delle iniziative appare impreciso e poco chiaro e non consente una verifica della rispondenza dei costi delle azioni rispetto ai prezzi di mercato

11 g) progetto che presenta un orientamento al consumatore, con prevalenza di azioni di diretto contatto con il consumatore finale e/o operatori di settore (fiere, promozioni punti vendita, advertising, incoming ecc.) il progetto si articola con una netta prevalenza (oltre il 70% in termini di spesa) di azioni rivolte al consumatore finale e/o operatori di settore (fiere, incoming, promozioni punti vendita) e prevede un adeguato supporto da parte dei media e dei giornalisti il progetto si articola con una prevalenza (oltre il 0% ma al di sotto del 70% in termini di spesa) di azioni rivolte al consumatore finale e/o operatori di settore (fiere, incoming, promozioni presso punti vendita) e prevede un corrispondente supporto da parte dei media e dei giornalisti le azioni del progetto rivolte al consumatore finale e/o operatori di settore (fiere, incoming, promozioni presso punti vendita) sono in misura inferiore al 0% in termini di spesa 10 0 (*) I punteggi di cui alle lettere a) e b) non si sommano. 13) di stabilire che l attribuzione, in fase di selezione, di un punteggio di valutazione pari a zero in uno o più dei criteri di cui alle lettere f ) (f1, f2, f3, f4 ed f) e g) del precedente punto 12 comporta la inammissibilità totale del progetto; 14) di stabilire che in caso di parità di punteggio venga data la precedenza al progetto con il punteggio più alto con riferimento alla lettera f) del precedente punto 12 e, in caso di ulteriore parità di punteggio, ai progetti che presentano il maggior punteggio, in ordine decrescente, con riferimento alle lettere a), b) e c) del precedente punto 12; 1) di non consentire l accesso alla misura ai soggetti che in una delle due annualità precedenti alla presentazione della domanda hanno rinunciato al contributo successivamente alla sottoscrizione del contratto con AGEA; 16) di ammettere a beneficiare dell aiuto esclusivamente progetti di promozione di durata annuale; 17) di non ammettere a finanziamento i progetti multiregionali; 18) di trasmettere il presente provvedimento d APET, al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF) ed a AGEA Organismo Pagatore ai sensi del D.M. n del 22 luglio Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell articolo, comma 1, lettera f) della LR 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell articolo 18, comma 2 della medesima LR 23/2007. SEGRETERIA DELLA GIUNTA IL DIRETTORE GENERALE

12 ANTONIO DAVIDE BARRETTA Il Dirigente responsabile STEFANO BARZAGLI Il Direttore generale ALESSANDRO CAVALIERI

b) partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;

b) partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; Allegato A Disposizioni attuative della misura della promozione del vino sui mercati dei paesi terzi inserita nel programma nazionale di sostegno per la campagna vitivinicola 214/215 e successive Indice:

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