"Curare con le fiabe " Laboratorio teatralesperenziale scarica
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- Elisa Lombardi
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1 "Curare con le fiabe " Laboratorio teatralesperenziale scarica... per esplorare e conoscere le nostre qualità di bimbi e adulti attraverso: -RAPPRESENTAZIONE TEATRALE DI UNA FIABA Lo spettacolo come strumento ludico e conoscitivo delle metafore e dei messaggi di una fiaba. LABORATORIO ESPERENZIALE per i bambini attraverso un itinerario dove poter esprimere, sviluppare e conoscere il mondo delle emozioni, il mondo dei 5 sensi, la creatività, l armonia, il gioco, il nostro corpo attraverso semplici strumenti come il teatro, i burattini, la musica, la creta, lo Yoga, il clown, il mimo, i giochi. Risorse umane coinvolte nel progetto: Esperti esterni del progetto: - Dott.ssa Greco Manuela- Educatrice Counsellor - Di Pietro Linda- Operatrice Culturale - Mandarino Antonio Insegnante di Yoga 1 / 9
2 Responsabile del progetto Linda Di Pietro PROGETTO Percorso di Comunicazione Non Violenta: educazione che arricchisce la vita. Introduzione Oggi molte scuole si confrontano con problemi quali la mancanza di rispetto tra studenti e insegnanti, scarsi risultati in termini di apprendimento, e mancanza di sicurezza nella scuola. Spesso i genitori e gli studenti sono scontenti, gli insegnanti e i dirigenti sono frustrati. E necessario quindi un nuovo approccio all educazione per offrire a studenti, genitori ed insegnanti gli strumenti per instaurare nell ambiente 2 / 9
3 scolastico relazioni basate sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Grazie alla Comunicazione Non Violenta si crea la possibilità di connettersi gli uni agli Altri in modo nuovo ed è possibile soddisfare i bisogni di bambini ed adulti. Funzione del progetto- Destinatari Tale progetto si rivolge agli alunni della scuola primaria e secondaria in orario scolastico, con l aiuto di tre esperti esterni e il supporto delle Insegnanti di riferimento di ogni classe. Metodologia applicata nella Comunicazione Non Violenta Si lavora sulle: -componenti dell assertività: immagine positiva di sé (fiducia in sé); contatto con gli altri (comunicazione non violenta, ascolto attivo, empatia); libertà espressiva (espressine delle proprie emozioni e dei propri bisogni) nel rispetto dell altro. 3 / 9
4 -gestione delle richieste (fare richieste e saper dire di no) -gestione del feedback (dare e ricevere apprezzamenti, formule critiche costruttive, affrontare le critiche) -gestione del conflitto (accordo e risoluzione del problema) -aumentare la tolleranza alla frustrazione; -favorire l acquisizione di abilità di autoregolazione del comportamento; -incentivare la cooperazine in alternativa alla competizione; -aiutare bambini ed adulti a fare delle richieste costruttive attraverso giochi di ruolo (rappresentazioni) con il gruppo di classe e attività manuali. Probabilmente nessuno penserebbe di poter insegnare a un bambino a nuotare se egli stesso non fosse neanche in grado di rimanere a galla in una piscina. Sarebbe quindi un impresa altrettanto ardua per un insegnante cercare di far apprendere ai propri alunni come educare alla vita, se egli prima non avesse acquisito una certa padronanza in tale abilità. Per questo un paino di attuazione di un programma di educazione alla vita dovrebbe sempre iniziare con un lavoro che l insegnante fa su se stesso. Ciò significa imparare a comunicare con l altro rispettando i propri bisogni e quelli altrui. 4 / 9
5 Obiettivi Gli obbiettivi specifici del percorso di comunicazione non violenta sono: Aumentare l interesse degli studenti, i loro risultati, la loro frequenza scolastica; Creare un ambiente di lavoro e apprendimento sicuro e collaborativo basato sul rispetto e l empatia; Coltivare la capacità di esprimere i propri sentimenti e bisogni: Risolvere i conflitti e prevenire o ridurre la violenza; Riscoprire la gioia di insegnare a studenti motivati Finalità - Aiutare gli adolescenti ed gli adulti a conoscere ed analizzare i diversi stili di comportamento: passivo, manipolativo, aggressivo e assertivo. - Sviluppare la comunicazione non violenta per migliorare i risultati scolastici, ridurre i conflitti e valorizzare le relazioni interpersonali. - Favorire l accettazione di se stessi e degli altri. - Aumentare la tolleranza alla frustrazione. - Saper esprimere in modo costruttivo i propri sentimenti e i propri bisogni comunicando con il cuore. - Favorire l acquisizione di abilità di autoregolazione del proprio comportamento. 5 / 9
6 Luogo di attuazione Periodo di attuazione del progetto- Durata Periodo scolastico. Durata di ogni incontro 90 minuti. Durata effettiva del progetto 5 mesi. Il progetto prevede: -laboratorio sull autostima: la storia di Felix e Tristix, la storia di Fabrizia e il bidone di immondizia. -laboratorio sulla paura: La fiaba di Clik e di Minuscolo -laboratorio sulla rabbia: Il tecnogenitore (ho un vulcano in pancia) -laboratorio sulle espressioni delle emozioni: L orsetta Marilena e Non Importa 6 / 9
7 Il progetto prevede tre momenti, ogni uno dei quali dedicato agli insegnanti, ai genitori e agli alunni. 1. Incontro con gli insegnanti: Questa prima fase (costituita da più incontri da concordare insieme) sarà incentrata sulla teoria e la pratica per conoscere ed applicare i principi della Comunicazione Non Violenta. Questa fase esperienzale/formativa ha l obbiettivo di voler sensibilizzareil gruppo di insegnanti al riconoscimento delle proprie modalità di intervento educativo e a considerarle ed elaborarle, dando loro un significato all interno di una relazione. Qundi, oltre a mettere in evidenza i comportamenti del bambino all interno del gruppo di lavoro degli insegnanti,potranno essere messe in luce le interazioni che ciascun adulto mette in atto e che vanno a far parte del sistema. Un modo in cui sarà più facile osservarsi e percepirsi come parte di un sistema (quello scolastico), insieme ai bambini. 1. Incontro con i genitori: Questo momento di incontro avrà l0obbiettivo di informare i genitori circa l attività da noi proposta, intesa come di esperienze pensate per accompagnare i bambini nel loro percorso di crescita personale e per accompagnare i bambini nelloro percorso di crescita personale e per creare all interno del gruppo classe un cima di fiducia, collaborazione e rispetto al fine di con-vivere in armonia con se stessi e con gli altri. Inoltre i genitori avranno la possibilità di sperimentare questo nuovo metodo di comunicazione per migliorare i rapporti con i propri figli e con la società allargata. 1. Incontro con le classi: (8 incontri circa) Prima di ogni incontro gli alunni Sceglieranno con l aiuto di un loro insegnante- tra coloro che hanno partecipato ai gruppi esperienziali di sensibilizzazione- una tematica o una storia comune di particolare interesse per loro (introducendola anche con disegni, ad esempio). 7 / 9
8 Questo materiale sarà elaborato insieme attraverso una discussione di gruppo e la sua rappresentazione, la messa in scena della narrazione utilizzando dunque il linguaggio del gioco. Infine la realizzazione del progetto prevede una riunione di conclusione. La proposta di un incontro finale nasce dall esigenza di condividere con gli insegnanti e i genitori il loro percorso insieme a quello svolto dai bambini. Un incontro inteso dunque, come momento di scambio e riflessione. Curriculum-vitae Linda Di Pietro Curriculum-vitae Antonio Mandarino PREVENTIVO CON SOLA RITENUTA DI ACCONTO Progetto per la durata di 5 mesi. Un incontro a settimana della durata di 90 minuti. 8 / 9
9 1 gruppo di lavoro ( massimo 20 alunni) il costo complessivo è di 2900,00 (compreso 20% R.Acconto) Per 2 gruppi di lavoro (stesso giorno) il costo complessivo è di 5100,00 (compreso 20% di R.Acconto) 9 / 9
Sommario. Introduzione 11
Sommario Introduzione 11 1. Definizione e teorie sull assertività 13 Gli stili di comportamento 17 Lo stile passivo 19 Lo stile aggressivo 22 Lo stile manipolativo 25 Lo stile assertivo 27 2. Valutare
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