Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81

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1 La salute e la sicurezza sul lavoro Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 e successive modifiche e integrazioni

2 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 * Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 ** Attuazione dell articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro *(Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile Suppl. Ordinario n. 108) **(Gazzetta Ufficiale n. 180 del 05 agosto 2009 Suppl. Ordinario n. 142) Aggiornamenti al gennaio 2015

3 Regione Toscana, Direzione Generale diritti di cittadinanza e coesione sociale - Settore prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e lavoro, alimenti e veterinaria Via T. Alderotti, 26/n Firenze - Tel Impaginazione e Stampa Sede operativa: via G. Boccaccio, 26 rosso Firenze tel (r.a.) - fax commerciale@litografiaip.com -

4 Prosegue l impegno della Regione Toscana e dei Dipartimenti della Prevenzione per la diffusione di una sempre maggiore cultura e conoscenza delle normative di salute e sicurezza dei lavoratori e delle relative responsabilità dei diversi soggetti aziendali. In quest ottica, siamo particolarmente soddisfatti di continuare a mettere a disposizione di tutti coloro che operano nel settore della prevenzione questa raccolta normativa che riteniamo sia un utile e concreto strumento di lavoro di rapida e facile consultazione. Il presente volume è l aggiornamento della precedente pubblicazione edita nel 2009 La salute e la sicurezza sul lavoro Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81 e successive modifiche ed integrazioni. In questa raccolta normativa sono stati aggiornati articoli e allegati del D.Lgs. 81/08 a seguito dalle modifiche e/o integrazioni legislative emanate dal 2009 ad oggi. Di queste, le principali norme prese in considerazione sono: art. 13 della Legge 30 ottobre 2014 n. 161, D.Lgs.19 febbraio 2014 n. 19, Legge 30 ottobre 2013 n. 125, art. 11, comma 5, D.L. 14 agosto 2013 n. 93, D.L. 21 giugno 2013 n. 69, D.L 28 giugno 2013 n. 76, art. 11 Legge 4 giugno 2010 n. 96, D.Lgs. 13 marzo 2013 n. 32, Legge 24 dicembre 2012 n. 228, Legge 12 luglio 2012 n. 101, Decreto Interministeriale del 6 agosto 2012, Legge 1 ottobre 2012, n. 177, art. 1 e art. 2 comma 51 D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, art. 5 Legge 13 agosto 2010 n. 136, D.L. 31 maggio 2010 n. 78, dall art. 6 comma 9-ter Legge 30 dicembre 2009 n Completano l opera l inserimento, laddove espressamente indicato dall articolo, di box nei quali sono riportanti i riferimenti normativi dei relativi decreti attuativi, circolari, lettere circolari e documenti tecnici della Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro. Infine, nei casi in cui si è ritenuto necessario, sono state inserite a piè di pagina delle note esplicative. Pubblicazione a cura della Giunta Regionale Toscana - Direzione Generale diritti di cittadinanza e coesione sociale, Settore prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e lavoro, alimenti e veterinaria e del Dipartimento della Prevenzione dell Azienda Sanitaria Locale 10 di Firenze. Hanno collaborato alla presente pubblicazione: Stella Lanzilotta Giuseppe Petrioli Amerigo Bianchi Stefano Fusi Direzione Generale diritti di cittadinanza e coesione sociale - Settore prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e lavoro, alimenti e veterinaria. Dipartimento della Prevenzione Azienda Sanitaria Locale 10 Firenze Le foto di copertina sono state prodotte da Andrea Romeo del setting Grandi Opere Infrastrutturali dell UFC PISLL del Dipartimento di Prevenzione della ASL 10 di Firenze Si è scelto di riportare il testo fedele rispetto a quanto stabilito dalle norme e successive modifiche ed integrazioni anche nel caso di ripetizioni e incongruenze. Informiamo inoltre che è stata posta la massima cura ed attenzione nella preparazione della presente pubblicazione, tuttavia il testo non riveste alcun carattere di ufficialità. Si declina pertanto qualsiasi responsabilità derivante da eventuali errori e/o omissioni.

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6 L impegno che la Regione Toscana ha sempre garantito nell ambito della salute e sicurezza dei lavoratori in questi anni si è tradotto non solo nello svolgimento dei compiti istituzionali, quali in particolar modo la promozione di iniziative di prevenzione attraverso l approvazione di progetti e piani mirati, la concertazione e la programmazione integrata tra le varie istituzioni al fine di rafforzare e migliorare le azioni di vigilanza, ma anche nella volontà di mettere a disposizione testi legislativi aggiornati in grado di supportare realmente tutti gli attori della prevenzione che, a vario titolo, ne fanno uso. In questa ottica abbiamo ritenuto non più rinviabile la ristampa del Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 anche a seguito delle numerose modifiche intervenute dalla sua emanazione ad oggi. Con questa pubblicazione intendiamo rispondere alle numerose richieste pervenute dagli operatori della prevenzione per i quali avere a disposizione un testo normativo aggiornato, quale fondamentale strumento di lavoro, rappresenta sicuramente un sostegno operativo di grande importanza. Anche attraverso questa attenzione la Regione Toscana vuole dimostrare la priorità che riserva al tema della prevenzione e della salute e sicurezza dei lavoratori. La nostra Costituzione afferma:...la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.... E dunque proprio nel rispetto della Costituzione che il nostro Ente dedica un grande e costante impegno al mondo del lavoro ed alla sicurezza del lavoro. Un nostro fiore all occhiello è rappresentato dalla Rete Regionale dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza: istituita da molti anni, la Rete ha all attivo numerose iniziative a carattere informativo che ogni anno si svolgono sul territorio toscano a supporto di questa figura di importanza decisiva, per la quale è necessario garantire e incrementare sostegno e tutela. È nell ambito delle attività a sostegno della Rete degli RLS che si inserisce la nuova edizione del Dlgs 81/2008 ed è proprio a tutti i lavoratori che ogni giorno prestano la propria opera nelle fabbriche, nei campi, negli uffici, alla guida di un mezzo o sopra ad un ponteggio che dedichiamo questo testo, ed in particolare a tutti coloro che si impegnano per avere luoghi di lavoro adatti ad una società civile, che rispetti la dignità e la salute di tutti. Luigi Marroni Assessore per il Diritto alla Salute Regione Toscana

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8 A distanza di 5 anni dalla prima edizione del Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 la Regione Toscana ha scelto di volersi dotare di una nuova edizione di un testo che negli anni ha ricevuto notevoli modifiche e che rappresenta lo strumento di lavoro fondamentale in particolar modo per i lavoratori, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, datori di lavoro, dirigenti, preposti, addetti e responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, medici competenti, professionisti e organi di vigilanza. Il Dlgs 81/08 è a regime per molti dei suoi postulati ma purtroppo nonostante gli sforzi dei legislatori persistono ancora delle lacune normative. Il Decreto infatti prevedeva che l armonizzazione e il coordinamento di alcune materie fosse regolamentato attraverso dei decreti attuativi che avrebbero dovuto essere emanati negli anni a seguire e sui quali si registrano ancora forti ritardi che creano sicuramente problemi di applicazione della legge; vedi ad esempio la disciplina in tema di trasporto ferroviario ma anche la normativa relativa alle attività lavorative a bordo delle navi di cui al decreto legislativo 27 luglio 1999 n. 271 in ambito portuale, di cui al decreto legislativo 27 luglio 1999 n. 272 e per il settore delle navi di pesca di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999 n Anche la previsione dell art. 8 relativa alla istituzione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp) resta parzialmente inapplicata in assenza del decreto che definisce le regole tecniche per la realizzazione ed il funzionamento del Sinp stesso. A fronte dei ritardi tanti articoli hanno invece trovato pronta applicazione e i Comitati regionali di coordinamento ex art. 7 sono stati istituiti nelle Regioni e operano in maniera coordinata con il Comitato ex art. 5 e la Commissione consultiva permanente promuovendo non solo azioni congiunte di vigilanza e controllo ma anche di promozione della cultura della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro. Devo in sostanza riconoscere un grande merito al cosiddetto testo unico per la sicurezza: esso ha infatti concorso a razionalizzare la materia della salute e sicurezza del lavoro riunendo una legislazione frammentata in un unico atto normativo. In questi anni la Regione toscana si è molto impegnata sul fronte della formazione e informazione allo scopo di creare un pool di operatori della prevenzione competenti e in grado di svolgere al meglio i propri compiti d istituto nei confronti del mondo del lavoro tutto, compresi i datori di lavoro, dai quali è necessario ottenere il rispetto delle norme, e i lavoratori ai quali non può mancare un corretta formazione continua finalizzata non solo a soddisfare un obbligo di legge ma soprattutto a concorrere alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Nel percorso di una sempre più attenta e condivisa attività di prevenzione resta prioritaria l attenzione a sviluppare la collaborazione interistituzionale e il confronto con le parti sociali, le Istituzioni e il mondo della scuola. Il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori passa necessariamente attraverso un importante processo culturale che deve mettere radici fin dai primi anni della scuola e crescere ed essere approfondito nei luoghi di lavoro. Riveste un ruolo fondamentale la collaborazione attiva dei medici competenti in capo ai quali risiedono precisi obblighi tra i quali mi preme evidenziare la programmazione ed effettuazione della sorveglianza sanitaria che passa necessariamente anche attraverso periodiche visite degli ambienti di lavoro ed un costante e preciso aggiornamento della cartella sanitaria. E proprio il medico competente che deve garantire la collaborazione attiva nel percorso della valutazione dei rischi al fine di raggiungere il principale scopo della norma oggetto della ristampa: la prevenzione delle malattie e degli infortuni nei luoghi di lavoro. Dr.ssa Emanuela Balocchini Responsabile del Settore Prevenzione e Sicurezza in ambienti di vita e di lavoro, alimenti e veterinaria

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10 L Azienda Sanitaria Fiorentina ha partecipato con entusiasmo a questa pubblicazione con la quale si mette a disposizione di tutti coloro che operano nel settore della prevenzione nei luoghi di lavoro una raccolta normativa di facile consultazione sugli obblighi e le responsabilità dei diversi soggetti aziendali e sulle misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. La prevenzione nei luoghi di lavoro è fortemente legata, nella moderna società post industriale, non solo al rispetto delle misure di sicurezza e di igiene per quanto riguarda macchine, impianti e locali ma anche alla organizzazione del lavoro ed all adeguato addestramento e formazione dei lavoratori, misure di tutela che sono tutte dettagliatamente previste dal D.Lgs 81/2008 e sue successive modifiche ed integrazioni. Il presente testo, diffuso con la massima capillarita, rappresenta quindi un valido strumento di lavoro per gli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione ed anche per tutti i soggetti che devono applicare le norme. Sarà utile soprattutto fra i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e per i lavoratori stessi che hanno necessità di poter conoscere bene le misure di igiene e sicurezza che devono essere rispettate in tutti i luoghi di lavoro. Non è infatti sufficiente, per tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori, disporre di buone leggi, ma bisogna anche conoscerle ed applicarle e questa nuova pubblicazione vuole dare un concreto contributo in questa direzione. Il quadro normativo attuale rappresenta, se pur sempre migliorabile, un punto di arrivo importante e moderno per garantire la tutela della salute dei lavoratori che passa, non tanto e non solo, dal rispetto di una serie infinita di precetti quanto da una analisi dei possibili fattori di rischio presenti in ciascuna fase lavorativa e dalla successiva individuazione delle misure finalizzate alla riduzione e gestione degli stessi. In questo processo e indispensabile valorizzare non solo le misure oggettive della prevenzione ma anche quelle legate al comportamento dei lavoratori e soprattutto alla loro formazione ed addestramento. Siamo convinti che la riduzione degli infortuni e delle malattie professionali si possa ottenere oggi non tanto da modifiche e miglioramenti della normativa vigente quanto dal rispetto sostanziale di quella esistente, prestando grande attenzione non solo all adempimento degli aspetti formali, ma soprattutto di quelli sostanziali. Siamo altresì convinti che la diffusa conoscenza ed utilizzazione di questa raccolta, edita in una forma grafica di facile e rapida consultazione, rappresenti un utile contributo alla prevenzione dei rischi negli ambienti di lavoro e che le Aziende Sanitarie con i propri Dipartimenti di Prevenzione si impegneranno per garantirne la massima distribuzione in tutto il territorio regionale. Paolo Morello Marchese Direttore Generale Azienda Sanitaria 10 di Firenze

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12 INDICE TITOLO I - PRINCIPI COMUNI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 - Finalità 32 Articolo 2 - Definizioni 33 Articolo 3 - Campo di applicazione 36 Articolo 4 - Computo dei lavoratori 40 CAPO II - SISTEMA ISTITUZIONALE Articolo 5 - Comitato per l indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro 41 Articolo 6 - Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro 42 Articolo 7 - Comitati regionali di coordinamento 44 Articolo 8 - Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro 44 Articolo 9 - Enti pubblici aventi compiti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 46 Articolo 10 - Informazione e assistenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 49 Articolo 11 - Attività promozionali 50 Articolo 12 - Interpello 51 Articolo 13 - Vigilanza 52 Articolo 14 - Disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori 53 CAPO III - GESTIONE DELLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO Sezione i - misure di tutela e obblighi Articolo 15 - Misure generali di tutela 56 Articolo 16 - Delega di funzioni 57 Articolo 17 - Obblighi del datore di lavoro non delegabili 57 Articolo 18 - Obblighi del datore di lavoro e del dirigente 58 Articolo 19 - Obblighi del preposto 61 Articolo 20 - Obblighi dei lavoratori 62 Articolo 21 - Disposizioni relative ai componenti dell impresa familiare di cui all articolo 230-bis del codice civile e ai lavoratori autonomi 63 Articolo 22 - Obblighi dei progettisti 64 Articolo 23 - Obblighi dei fabbricanti e dei fornitori 64 Articolo 24 - Obblighi degli installatori 64 Articolo 25 - Obblighi del medico competente 64 Articolo 26 - Obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione 66 Articolo 27 - Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi 69 Sezione ii - valutazione dei rischi Articolo 28 - Oggetto della valutazione dei rischi 70

13 Articolo 29 - Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi 71 Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione 73 Sezione iii - servizio di prevenzione e protezione Articolo 31 - Servizio di prevenzione e protezione 74 Articolo 32 - Capacità e requisiti professionali degli addetti e dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione interni ed esterni 75 Articolo 33 - Compiti del servizio di prevenzione e protezione 77 Articolo 34 - Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi 78 Articolo 35 - Riunione periodica 79 Sezione iv - formazione, informazione e addestramento Articolo 36 - Informazione ai lavoratori 80 Articolo 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti 80 Sezione v - sorveglianza sanitaria Articolo 38 - Titoli e requisiti del medico competente 83 Articolo 39 - Svolgimento dell attività di medico competente 84 Articolo 40 - Rapporti del medico competente con il Servizio sanitario nazionale 84 Articolo 41 - Sorveglianza sanitaria 85 Articolo 42 - Provvedimenti in caso di inidoneità alla mansione specifica 86 Sezione vi - gestione delle emergenze Articolo 43 - Disposizioni generali 87 Articolo 44 - Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato 88 Articolo 45 - Primo soccorso 88 Articolo 46 - Prevenzione incendi 88 Sezione vii - consultazione e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori Articolo 47 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 89 Articolo 48 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale 90 Articolo 49 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo 91 Articolo 50 - Attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 92 Articolo 51 - Organismi paritetici 93 Articolo 52 - Sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità 94 Sezione viii - documentazione tecnico amministrativa e statistiche degli infortuni e delle malattie professionali Articolo 53 - Tenuta della documentazione 95 Articolo 54 - Comunicazioni e trasmissione della documentazione 96 CAPO IV - DISPOSIZIONI PENALI Sezione i - sanzioni Articolo 55 - Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente 96 Articolo 56 - Sanzioni per il preposto 97 Articolo 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori 97 Articolo 58 - Sanzioni per il medico competente 98 Articolo 59 - Sanzioni per i lavoratori 98

14 Articolo 60 - Sanzioni per i componenti dell impresa familiare di cui all articolo 230-bis del codice civile, per i lavoratori autonomi, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, gli artigiani e i piccoli commercianti 98 Sezione ii - disposizioni in tema di processo penale Articolo 61 - Esercizio dei diritti della persona offesa 99 TITOLO II - LUOGHI DI LAVORO CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 62 - Definizioni 99 Articolo 63 - Requisiti di salute e di sicurezza 99 Articolo 64 - Obblighi del datore di lavoro 100 Articolo 65 - Locali sotterranei o semisotterranei 100 Articolo 66 - Lavori in ambienti sospetti di inquinamento 101 Articolo 67 - Notifiche all organo di vigilanza competente per territorio 101 CAPO II - SANZIONI Articolo 68 - Sanzioni per il datore di lavoro 102 TITOLO III - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE CAPO I - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO Articolo 69 - Definizioni 102 Articolo 70 - Requisiti di sicurezza 103 Articolo 71 - Obblighi del datore di lavoro 104 Articolo 72 - Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso 107 Articolo 73 - Informazione, formazione e addestramento 108 CAPO II - USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Articolo 74 - Definizioni 109 Articolo 75 - Obbligo di uso 109 Articolo 76 - Requisiti dei DPI 109 Articolo 77 - Obblighi del datore di lavoro 110 Articolo 78 - Obblighi dei lavoratori 111 Articolo 79 - Criteri per l individuazione e l uso 111 CAPO III - IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Articolo 80 - Obblighi del datore di lavoro 111 Articolo 81 - Requisiti di sicurezza 112 Articolo 82 - Lavori sotto tensione 112 Articolo 83 - Lavori in prossimità di parti attive 113 Articolo 84 - Protezioni dai fulmini 113 Articolo 85 - Protezione di edifici, impianti strutture ed attrezzature 113 Articolo 86 - Verifiche e controlli 114 CAPO IV - SANZIONI Articolo 87 - Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso 114

15 TITOLO IV - CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI CAPO I - MISURE PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI Articolo 88 - Campo di applicazione 115 Articolo 89 - Definizioni 116 Articolo 90 - Obblighi del committente o del responsabile dei lavori 118 Articolo 91 - Obblighi del coordinatore per la progettazione 119 Articolo 92 - Obblighi del coordinatore per l esecuzione dei lavori 120 Articolo 93 - Responsabilità dei committenti e dei responsabili dei lavori 121 Articolo 94 - Obblighi dei lavoratori autonomi 121 Articolo 95 - Misure generali di tutela 121 Articolo 96 - Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti 122 Articolo 97 - Obblighi del datore di lavoro dell impresa affidataria 123 Articolo 98 - Requisiti professionali del coordinatore per la progettazione, del coordinatore per l esecuzione dei lavori 123 Articolo 99 - Notifica preliminare 124 Articolo Piano di sicurezza e di coordinamento 125 Articolo Obblighi di trasmissione 126 Articolo Consultazione dei rappresentanti per la sicurezza 126 Articolo Modalità di previsione dei livelli di emissione sonora (abrogato) 126 Articolo Modalità attuative di particolari obblighi 126 Articolo 104-bis - Misure di semplificazione nei cantieri temporanei o mobili 127 CAPO II - NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO NELLE COSTRUZIONI E NEI LAVORI IN QUOTA Sezione i - campo di applicazione Articolo Attività soggette 127 Articolo Attività escluse 128 Articolo Definizioni 128 Sezione ii - disposizioni di carattere generale Articolo Viabilità nei cantieri 128 Articolo Recinzione del cantiere 128 Articolo Luoghi di transito 129 Articolo Obblighi del datore di lavoro nell uso di attrezzature per lavori in quota 129 Articolo Idoneità delle opere provvisionali 130 Articolo Scale 130 Articolo Protezione dei posti di lavoro 132 Articolo Sistemi di protezione contro le cadute dall alto 132 Articolo Obblighi dei datori di lavoro concernenti l impiego di sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi 133 Articolo Lavori in prossimità di parti attive 134 Sezione iii - scavi e fondazioni Articolo Splateamento e sbancamento 134 Articolo Pozzi, scavi e cunicoli 135 Articolo Deposito di materiali in prossimità degli scavi 135 Articolo Presenza di gas negli scavi 135

16 Sezione iv - ponteggi in legname e altre opere provvisionali Articolo Ponteggi ed opere provvisionali 136 Articolo Montaggio e smontaggio delle opere provvisionali 136 Articolo Deposito di materiali sulle impalcature 137 Articolo Disposizione dei montanti 137 Articolo Parapetti 137 Articolo Ponti a sbalzo 138 Articolo Sottoponti 138 Articolo Impalcature nelle costruzioni in conglomerato cementizio 138 Articolo Andatoie e passerelle 138 Sezione v - ponteggi fissi Articolo Autorizzazione alla costruzione ed all impiego 139 Articolo Relazione tecnica 139 Articolo Progetto 140 Articolo Documentazione 140 Articolo Marchio del fabbricante 140 Articolo Montaggio e smontaggio 141 Articolo Manutenzione e revisione 142 Articolo Norme particolari 142 Sezione vi - ponteggi movibili Articolo Ponti su cavalletti 143 Articolo Ponti su ruote a torre 143 Sezione vii - costruzioni edilizie Articolo Strutture speciali 143 Articolo Costruzioni di archi, volte e simili 144 Articolo Posa delle armature e delle centine 144 Articolo Resistenza delle armature 144 Articolo Disarmo delle armature 144 Articolo Difesa delle aperture 145 Articolo Scale in muratura 145 Articolo Lavori speciali 145 Articolo Paratoie e cassoni 146 Sezione viii - demolizioni Articolo Rafforzamento delle strutture 146 Articolo Ordine delle demolizioni 146 Articolo Misure di sicurezza 147 Articolo Convogliamento del materiale di demolizione 147 Articolo Sbarramento della zona di demolizione 147 Articolo Demolizione per rovesciamento 148 Articolo Verifiche 148 CAPO III - SANZIONI Articolo Sanzioni per i committenti e i responsabili dei lavori 148 Articolo Sanzioni per i coordinatori 148 Articolo Sanzioni per i datori di lavoro e i dirigenti 149 Articolo Sanzioni per i lavoratori autonomi 149

17 TITOLO V - SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo Campo di applicazione 150 Articolo Definizioni 150 Articolo Obblighi del datore di lavoro 151 Articolo Informazione e formazione 151 CAPO II - SANZIONI Articolo Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente 152 Articolo Sanzioni a carico del preposto (abrogato) 152 TITOLO VI - MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo Campo di applicazione 152 Articolo Obblighi del datore di lavoro 152 Articolo Informazione, formazione e addestramento 153 CAPO II - SANZIONI Articolo Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente 153 Articolo Sanzioni a carico del preposto (abrogato) 154 TITOLO VII - ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo Campo di applicazione 154 Articolo Definizioni 154 CAPO II - OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO, DEI DIRIGENTI E DEI PREPOSTI Articolo Obblighi del datore di lavoro 155 Articolo Svolgimento quotidiano del lavoro 155 Articolo Sorveglianza sanitaria 156 Articolo Informazione e formazione 156 CAPO III - SANZIONI Articolo Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente 156 Articolo Sanzioni a carico del preposto (abrogato) 157 TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo Definizioni e campo di applicazione 157 Articolo Valutazione dei rischi 157 Articolo Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi 158 Articolo Lavoratori particolarmente sensibili 158 Articolo Informazione e formazione dei lavoratori 158 Articolo Sorveglianza sanitaria 159 Articolo Cartella sanitaria e di rischio 159

18 CAPO II - PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI ESPOSIZIONE AL RUMORE DURANTE IL LAVORO Articolo Campo di applicazione 159 Articolo Definizioni 160 Articolo Valori limite di esposizione e valori di azione 160 Articolo Valutazione del rischio 160 Articolo Valutazione di attività a livello di esposizione molto variabile 161 Articolo Misure di prevenzione e protezione 162 Articolo Uso dei dispositivi di protezione individuali 163 Articolo Misure per la limitazione dell esposizione 163 Articolo Informazione e formazione dei lavoratori 164 Articolo Sorveglianza sanitaria 164 Articolo Deroghe 164 Articolo Linee Guida per i settori della musica, delle attività ricreative e dei call center 165 CAPO III - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A VIBRAZIONI Articolo Campo di applicazione 165 Articolo Definizioni 165 Articolo Valori limite di esposizione e valori d azione 165 Articolo Valutazione dei rischi 166 Articolo Misure di prevenzione e protezione 167 Articolo Sorveglianza sanitaria 167 Articolo Deroghe 168 CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI Articolo Campo di applicazione 169 Articolo Definizioni 169 Articolo Valori limite di esposizione e valori d azione 169 Articolo Identificazione dell esposizione e valutazione dei rischi 169 Articolo Misure di prevenzione e protezione 170 Articolo Sorveglianza sanitaria 171 Articolo Linee guida 172 CAPO V - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI Articolo Campo di applicazione 172 Articolo Definizioni 172 Articolo Valori limite di esposizione 173 Articolo Identificazione dell esposizione e valutazione dei rischi 173 Articolo Disposizioni miranti ad eliminare o a ridurre i rischi 174 Articolo Sorveglianza sanitaria 175 CAPO VI - SANZIONI Articolo Sanzioni a carico del datore di lavoro e del dirigente 175 Articolo Sanzioni a carico del medico competente 175

19 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE CAPO I - PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI Articolo Campo di applicazione 176 Articolo Definizioni 176 Articolo Valutazione dei rischi 177 Articolo Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi 178 Articolo Misure specifiche di protezione e di prevenzione 179 Articolo Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze 180 Articolo Informazione e formazione per i lavoratori 181 Articolo Divieti 182 Articolo Sorveglianza sanitaria 183 Articolo Cartelle sanitarie e di rischio 184 Articolo Consultazione e partecipazione dei lavoratori 184 Articolo Adeguamenti normativi 184 CAPO II - PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI Sezione i - disposizioni generali Articolo Campo di applicazione 185 Articolo Definizioni 185 Sezione ii - obblighi del datore di lavoro Articolo Sostituzione e riduzione 186 Articolo Valutazione del rischio 187 Articolo Misure tecniche, organizzative, procedurali 187 Articolo Misure tecniche 188 Articolo Informazione e formazione 189 Articolo Esposizione non prevedibile 189 Articolo Operazioni lavorative particolari 190 Sezione iii - sorveglianza sanitaria Articolo Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche 191 Articolo Registro di esposizione e cartelle sanitarie 191 Articolo Registrazione dei tumori 192 Articolo Adeguamenti normativi 193 CAPO III - PROTEZIONE DAI RISCHI CONNESSI ALL ESPOSIZIONE ALL AMIANTO Sezione i - disposizioni generali Articolo Campo di applicazione 194 Articolo Definizioni 194 Sezione ii - obblighi del datore di lavoro Articolo Individuazione della presenza di amianto 194 Articolo Valutazione del rischio 195 Articolo Notifica 195 Articolo Misure di prevenzione e protezione 196 Articolo Misure igieniche 197 Articolo Controllo dell esposizione 197 Articolo Valore limite 198 Articolo Operazioni lavorative particolari 199

20 Articolo Lavori di demolizione o rimozione dell amianto 199 Articolo Informazione dei lavoratori 200 Articolo Formazione dei lavoratori 200 Articolo Sorveglianza sanitaria 201 Articolo Registro di esposizione e cartelle sanitarie e di rischio 202 Articolo Mesoteliomi 202 CAPO IV - SANZIONI Articolo Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente 202 Articolo Sanzioni per il preposto 203 Articolo Sanzioni per il medico competente 203 Articolo 264-bis - Sanzioni concernenti il divieto di assunzione in luoghi esposti 203 Articolo Sanzioni per i lavoratori 203 TITOLO X - ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI CAPO I Articolo Campo di applicazione 204 Articolo Definizioni 204 Articolo Classificazione degli agenti biologici 204 Articolo Comunicazione 205 Articolo Autorizzazione 205 CAPO II - OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Articolo Valutazione del rischio 206 Articolo Misure tecniche, organizzative, procedurali 207 Articolo Misure igieniche 208 Articolo Misure specifiche per strutture sanitarie e veterinarie 208 Articolo Misure specifiche per i laboratori e gli stabulari 209 Articolo Misure specifiche per i processi industriali 209 Articolo Misure di emergenza 210 Articolo Informazioni e formazione 210 CAPO III - SORVEGLIANZA SANITARIA Articolo Prevenzione e controllo 211 Articolo Registri degli esposti e degli eventi accidentali 211 Articolo Registro dei casi di malattia e di decesso 212 CAPO IV - SANZIONI Articolo Sanzioni a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti 213 Articolo Sanzioni a carico dei preposti 213 Articolo Sanzioni a carico del medico competente 213 Articolo Sanzioni a carico dei lavoratori 213 Articolo Sanzioni concernenti il divieto di assunzione in luoghi esposti 213 TITOLO X-BIS - protezione dalle ferite da TAGLIO e da punta nel settore ospedaliero e sanitario Articolo 286-bis - Ambito di applicazione 214 Articolo 286-ter - Definizioni 214

21 Articolo 286-quater - Misure generali di tutela 214 Articolo 286-quinquies - Valutazione dei rischi 215 Articolo 286-sexies - Misure di prevenzione specifiche 215 Articolo 286-septies - Sanzioni 216 TITOLO XI - PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo Campo di applicazione 217 Articolo Definizioni 217 CAPO II - OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Articolo Prevenzione e protezione contro le esplosioni 218 Articolo Valutazione dei rischi di esplosione 218 Articolo Obblighi generali 218 Articolo Coordinamento 219 Articolo Aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive 219 Articolo Documento sulla protezione contro le esplosioni 219 Articolo 294-bis - Informazione e formazione dei lavoratori 220 Articolo Termini per l adeguamento 220 Articolo Verifiche 221 CAPO III - SANZIONI Articolo Sanzioni a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti 221 TITOLO XII - DISPOSIZIONI IN MATERIA PENALE E DI PROCEDURA PENALE Articolo Principio di specialità 221 Articolo Esercizio di fatto di poteri direttivi 221 Articolo Modifiche al decreto legislativo 8 giugno 2001, n Articolo Applicabilità delle disposizioni di cui agli articolo 20 e seguenti del decreto legislativo 19 dicembre 1994, n Articolo 301-bis - Estinzione agevolata degli illeciti amministrativi a seguito di regolarizzazione 222 Articolo Definizione delle contravvenzioni punite con la sola pena dell arresto 222 Articolo 302-bis - Potere di disposizione 223 Articolo Circostanza attenuante (abrogato) 223 TITOLO XIII - NORME TRANSITORIE E FINALI Articolo Abrogazioni 223 Articolo Clausola finanziaria 224 Articolo Disposizioni finali 224

22 allegati ALLEGATO I Gravi violazioni ai fini dell adozione del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale 228 ALLEGATO II Casi in cui è consentito lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dei rischi (articolo 34) 229 ALLEGATO 3A Contenuti della cartella sanitaria e di rischio 230 ALLEGATO 3B Contenuti e modalità di trasmissione delle informazioni relative ai dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori 232 ALLEGATO IV Requisiti dei luoghi di lavoro Ambienti di lavoro Stabilità e solidità Altezza, cubatura e superficie Pavimenti, muri, soffitti, finestre e lucernari dei locali scale e marciapiedi mobili, banchina e rampe di carico Vie di circolazione, zone di pericolo, pavimenti e passaggi Vie e uscite di emergenza Porte e portoni Scale Posti di lavoro e di passaggio e luoghi di lavoro esterni Microclima Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi Temperatura dei locali Umidità Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro Illuminazione sussidiaria Locali di riposo e refezione Locali di riposo Refettorio Conservazione vivande e somministrazione bevande Spogliatoi e armadi per il vestiario Servizi igienico assistenziali Acqua Docce Gabinetti e lavabi Pulizia delle installazioni igienico-assistenziali Dormitori Presenza nei luoghi di lavoro di agenti nocivi 245

23 2.1. Difesa dagli agenti nocivi Difesa contro le polveri Vasche, canalizzazioni, tubazioni, serbatoi, recipienti, silos Misure contro l incendio e l esplosione Disposizioni relative alle aziende agricole Abitazioni e dormitori Dormitori temporanei Acqua Acquai e latrine Stalle e concimaie Mezzi di pronto soccorso e di profilassi 252 ALLEGATO V Requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, o messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente alla data della loro emanazione 253 Parte i - requisiti generali applicabili a tutte le attrezzature di lavoro Osservazioni di carattere generale Sistemi e dispositivi di comando Rischi di rottura, proiezione e caduta di oggetti durante il funzionamento Emissioni di gas, vapori, liquidi, polvere, ecc Stabilità Rischi dovuti agli elementi mobili Illuminazione Temperature estreme Segnalazioni, indicazioni Vibrazioni Manutenzione, riparazione, regolazione ecc Incendio ed esplosione 256 Parte ii - prescrizioni supplementari applicabili ad attrezzature di lavoro specifiche Prescrizioni applicabili alle attrezzature in pressione Prescrizioni applicabili ad attrezzature di lavoro mobili, semoventi o no Prescrizioni applicabili alle attrezzature di lavoro adibite al sollevamento, al trasporto o all immagazzinamento di carichi Prescrizioni generali Gru, argani, paranchi e simili Prescrizioni specifiche per attrezzature destinate ad essere usate durante l esecuzione di lavori di costruzione, manutenzione, riparazione e demolizione [...] Elevatori e trasportatori a piani mobili, a tazze, a coclea, a nastro e simili Prescrizioni applicabili alle attrezzature di lavoro adibite al sollevamento di persone e di persone e cose Le macchine per il sollevamento o lo spostamento di persone devono essere di natura tale Ponti su ruote a torre e sviluppabili a forbice Scale aeree su carro Ponti sospesi e loro caratteristiche Ascensori e montacarichi 265

24 5. Prescrizioni applicabili a determinate attrezzature di lavoro Mole abrasive Bottali, impastatrici, gramolatrici e macchine simili Macchine di fucinatura e stampaggio per urto Macchine utensili per metalli Macchine utensili per legno e materiali affini Presse e cesoie Frantoi, disintegratori, molazze e polverizzatori Macchine per centrifugare e simili Laminatoi, rullatrici, calandre e cilindri Apritoii, battitoi, carde, sfilacciatrici, pettinatrici e macchine simili Macchine per filare e simili Telai meccanici di tessitura Macchine diverse Impianti ed operazioni di saldatura o taglio ossiacetilenica ossidrica, elettrica e simili Forni e stufe di essiccamento o di maturazione Impianti macchine ed apparecchi elettrici 277 ALLEGATO VI Disposizioni concernenti l uso delle attrezzature di lavoro Disposizioni generali applicabili a tutte le attrezzature di lavoro Disposizioni concernenti l uso delle attrezzature di lavoro mobili, semoventi o no Disposizioni concernenti l uso delle attrezzature di lavoro che servono a sollevare e movimentare carichi Disposizioni concernenti l uso delle attrezzature di lavoro che servono a sollevare persone Disposizioni concernenti l uso di determinate attrezzature di lavoro Rischi per Energia elettrica Materie e prodotti infiammabili o esplodenti Impianti ed operazioni di saldatura o taglio ossiacetilenica, ossidrica, elettrica e simili Macchine utensili per legno e materiali affini Macchine per filare e simili 284 ALLEGATO VII Verifiche di attrezzature 285 ALLEGATO VIII Indicazioni di carattere generale relative a protezioni particolari Schema indicativo per l inventario dei Rischi ai fini dell impiego di attrezzature di protezione individuale Elenco indicativo e non esauriente delle attrezzature di protezione individuale Elenco indicativo e non esauriente delle attività e dei settori di attività per i quali può rendersi necessario mettere a disposizione attrezzature di protezione individuale Indicazioni non esaurienti per la valutazione dei dispositivi di protezione individuale 295

25 ALLEGATO IX Valori delle tensioni nominali di esercizio delle macchine ed impianti elettrici 309 ALLEGATO X Elenco dei lavori edili o di ingegneria civile di cui all articolo 89, comma 1, lettera a) 310 ALLEGATO XI Elenco dei lavori comportanti rischi particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori 311 ALLEGATO XII Contenuto della notifica preliminare di cui all articolo ALLEGATO XIII 313 Prescrizioni di sicurezza e di salute per la logistica di cantiere 313 Prescrizioni per i servizi igienico-assistenziali a disposizione dei lavoratori nei cantieri Spogliatoi e armadi per il vestiario Docce Gabinetti e lavabi Locali di riposo, di refezione e dormitori Utilizzo di monoblocchi prefabbricati per i locali ad uso spogliatoi, locali di riposo e refezione Utilizzo di caravan ai fini igienico assistenziali 314 Prescrizioni per i posti di lavoro nei cantieri Porte di emergenza Areazione e temperatura Illuminazione naturale e artificiale Pavimenti, pareti e soffitti dei locali Finestre e lucernari dei locali Porte e portoni Vie di circolazione e zone di pericolo Misure specifiche per le scale e i marciapiedi mobili 316 ALLEGATO XIV Contenuti minimi del corso di formazione per i coordinatori per la progettazione e per l esecuzione dei lavori 317 Parte teorica 317 Modulo giuridico per complessive 28 ore 317 Modulo tecnico per complessive 52 ore 317 Modulo metodologico/organizzativo per complessive 16 ore 317 Parte pratica 318 Verifica finale di apprendimento 318 Modalità di svolgimento dei corsi 318

26 ALLEGATO XV Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili Disposizioni generali Piano di sicurezza e di coordinamento Piano di sicurezza sostitutivo e piano operativo di sicurezza Stima dei costi della sicurezza 325 Allegato XV.1 Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione dei contenuti del PSC di cui al punto Allegato XV.2 Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali ai fini dell analisi dei rischi connessi all area di cantiere, di cui al punto ALLEGATO XVI Fascicolo con le caratteristiche dell opera 327 I. Introduzione 327 II. Contenuti 327 Capitolo i - Modalità per la descrizione dell opera e l individuazione dei soggetti interessati 328 Capitolo ii - Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliarie 329 Capitolo iii - Indicazioni per la definizione dei riferimenti della documentazione di supporto esistente 333 ALLEGATO XVII Idoneità tecnico professionale 337 ALLEGATO XVIII Viabilità nei cantieri, ponteggi e trasporto dei materiali Viabilità nei cantieri Ponteggi Ponteggi in legname Ponteggi in altro materiale Trasporto dei materiali Castelli per elevatori Impalcati e parapetti dei castelli Montaggio degli elevatori Sollevamento di materiali dagli scavi 342 ALLEGATO XIX Verifiche di sicurezza dei ponteggi metallici fissi Verifiche degli elementi di ponteggio prima di ogni montaggio 343 A - Ponteggi metallici a telai prefabbricati 343 B - Ponteggi metallici a montanti e traversi prefabbricati 345 C - Ponteggi metallici a tubi e giunti Verifiche durante l uso dei ponteggi metallici fissi 350

27 ALLEGATO XX A. Costruzione e impiego di scale portatili 352 B. Autorizzazione ai laboratori di certificazione Requisiti Presentazione della domanda Documentazione richiesta per l autorizzazione alla certificazione Procedura autorizzativa Condizioni e validità dell autorizzazione Verifiche 354 ALLEGATO XXI Accordo stato, regioni e province autonome sui corsi di formazione per lavoratori addetti a lavori in quota 355 Soggetti formatori, durata, indirizzi e requisiti minimi dei corsi di formazione teorico-pratico per lavoratori e preposti addetti al montaggio / smontaggio / trasformazione di ponteggi (articolo 136, comma 8) Individuazione dei soggetti formatori e sistema di accreditamento Individuazione e requisiti dei docenti Indirizzi e requisiti minimi dei corsi Organizzazione Articolazione del percorso formativo Metodologia didattica Programma dei corsi Valutazione e certificazione Modulo di aggiornamento Registrazione sul libretto formativo del cittadino 358 Soggetti formatori, durata, indirizzi e requisiti minimi dei corsi di formazione teorico-pratico per lavoratori addetti ai sistemi di accesso e posizionamento mediante funi (articolo 116, comma 4) Individuazione dei soggetti formatori e sistema di accreditamento Individuazione e requisiti dei docenti Destinatari dei corsi Indirizzi e requisiti minimi dei corsi Organizzazione Articolazione del percorso formativo metodologia didattica Programma dei corsi (per lavoratori) Valutazione e certificazione Modulo di aggiornamento Registrazione sul libretto formativo del cittadino 362 Modulo di formazione specifico teorico-pratico per preposti con funzione di sorveglianza dei lavori addetti ai sistemi di accesso e posizionamento mediante funi (articolo 116, comma 4) 362 Modulo di aggiornamento 362

28 allegato xxii Contenuti minimi del Pi.m.u.s. 363 ALLEGATO xxiii Deroga ammessa per i ponti su ruote a torre 365 ALLEGATO xxiv Prescrizioni generali per la segnaletica di sicurezza Considerazioni preliminari Modi di segnalazione Segnalazione permanente Segnalazione occasionale 3. Intercambiabilità e complementarità della segnaletica Colori di sicurezza 367 ALLEGATO XXV Prescrizioni generali per i cartelli segnaletici Caratteristiche intrinseche Condizioni d impiego Cartelli da utilizzare Cartelli di divieto Cartelli di avvertimento Cartelli di prescrizione Cartelli di salvataggio Cartelli per le attrezzature antincendio 372 ALLEGATO XXVI Prescrizioni per la segnaletica dei contenitori e delle tubazioni 373 ALLEGATO XXVII Prescrizioni per la segnaletica destinata ad identificare e ad indicare l ubicazione delle attrezzature antincendio 374 ALLEGATO XXVIII Prescrizioni per la segnalazione di ostacoli e di punti di pericolo e per la segnalazione delle vie di circolazione Segnalazione di ostacoli e di punti di pericolo Segnalazione delle vie di circolazione 375 ALLEGATO XXIX Prescrizioni per i segnali luminosi Proprietà intrinseche Regole particolari d impiego 376 ALLEGATO XXX Prescrizioni per i segnali acustici Proprietà intrinseche Codice da usarsi 377

29 ALLEGATO XXXI Prescrizioni per la comunicazione verbale Proprietà intrinseche Regole particolari d impiego 378 ALLEGATO XXXII Prescrizioni per i segnali gestuali 379 ALLEGATO XXXIII Movimentazione manuale dei carichi 382 Elementi di riferimento 382 Fattori individuali di rischio 383 Riferimenti a norme tecniche 383 ALLEGATO XXXIV Requisiti minimi (Rif. Titolo VII Attrezzature munite di videoterminali) 384 Osservazione preliminare Attrezzature Ambiente Interfaccia elaboratore/uomo 386 ALLEGATO XXXV Agenti fisici 387 A. Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio 387 B. Vibrazioni trasmesse al corpo intero 388 ALLEGATO XXXVI Valori limite di esposizione e valori di azione per i campi elettromagnetici 389 A. Valori limite di esposizione 390 B. Valori di azione 391 ALLEGATO XXXVII Radiazioni ottiche 393 Parte I Radiazioni ottiche non coerenti 393 Parte II Radiazioni Laser 395 ALLEGATO XXXVIII Valori limite di esposizione professionale 407 ALLEGATO XXXIX Valori limite biologici obbligatori e procedure di sorveglianza sanitaria 409 ALLEGATO XL Divieti 410 ALLEGATO XLI Metodiche standardizzate di misurazione degli agenti 411

30 ALLEGATO XLII Elenco di sostanze, preparati e processi 412 ALLEGATO XLIII Valori limite di esposizione professionale 413 ALLEGATO XLIV Elenco esemplificativo di attività lavorative che possono comportare la presenza di agenti biologici 414 ALLEGATO XLV Segnale di rischio biologico 415 ALLEGATO XLVI Elenco degli agenti biologici classificati 416 Batteri e organismi simili 417 Virus 420 Parassiti 423 Funghi 425 ALLEGATO XLVII Specifiche sulle misure di contenimento e sui livelli di contenimento 426 ALLEGATO XLVIII Specifiche per processi industriali 427 ALLEGATO XLIX Ripartizione delle aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive 428 ALLEGATO L A. Prescrizioni minime per il miglioramento della protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive 430 B. Criteri per la scelta degli apparecchi e dei sistemi di protezione 432 ALLEGATO LI Segnale di avvertimento per indicare le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive 433 APPENDICI interpello (appendice A) 437 schema di riferimento degli adempimenti formativi (appendice B) 438 schema riassuntivo accordi stato-regioni sulla formazione (appendice C) 441 criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro (appendice D) 446

31

32 Il Presidente della Repubblica Visti gli articoli 76, 87 e 117 della Costituzione; Visto il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; Vista la Legge 3 agosto 2007, n. 123, recante: misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia, ed in particolare l articolo 1, comma 6, che prevede la possibilità di emanare disposizioni integrative e correttive del citato decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547, recante: norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 7 gennaio 1956, n. 164, recante: norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, recante norme generali per l igiene del lavoro; Visto il decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277, recante: attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n. 83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell articolo 7 della legge 30 luglio 1990, n. 212; Visto il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, recante: attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/ CEE, 90/679/CEE, 93/88/CEE, 95/63/CE, 97/42/CE, 98/24/CE, 99/38/ CE, 99/92/CE, 2001/45/CE, 2003/10/CE, 2003/18/CE e 2004/40/CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro; Visto il decreto legislativo 19 dicembre 1994, n. 758, recante: modificazioni alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro; Visto il decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 493, recante attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro; Visto il decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, recante attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili; Visto il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, recante disciplina della responsabilita amministrativa delle persone giuridiche, delle societa e delle associazioni anche prive di personalita giuridica, a norma dell articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300; Visto il decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, recante attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30; Vista la direttiva 2004/40/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sulle prescrizioni minime di sicurezza e salute relative all esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici); Visto il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 187, recante attuazione della direttiva 2002/44/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche; 31

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