Natale 2009: un azione di giustizia con LVIA

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1 Natale 2009: un azione di giustizia con LVIA Siccità in Kenia: l acqua oltre l emergenza Notiziario Volontari LVIA - Anno XXXVI - Numero 2 - Novembre 2009 Spedizione in abbonamento postale DI 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, dcb CN

2 indice pag. 3 pag. 4 pag. 5 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 10 pag. 12 pag. 14 pag. 15 Editoriale Un appello ai cittadini Caritas in Veritate: una bussola per il bene comune L Africa compatta verso Copenaghen Siccità in Kenya: l acqua oltre l emergenza Ambiente e sviluppo. L esperienza della Città di Joal-Fadiouth e della LVIA in Senegal Natale 2009: le proposte solidali LVIA Iniziative solidali dall Italia Solo Affitti con LVIA per l acqua in Burkina Faso La nuova Campagna Molla la plastica! Notiziario Volontari Lvia - n. 2 - novembre 2009 Direttore responsabile: Aldo Benevelli Redazione: Sandro Bobba, Gianfranco Cattai, Lia Curcio, Ezio Elia, Monica Macciotta Hanno collaborato a questo numero: Marco Alban, Giovanni Armando, Enrico Gorfer, Daniela Gulino, Maurizio Mazzari, Italo Rizzi, Raffaele Vinai. foto di copertina: Luigi Scotti Proprietà di: LVIA Associazione Volontari Laici Corso IV Novembre Cuneo tel fax lvia@lvia.it CCP Registrazione tribunale di Cuneo n. 245 del 8/10/1970 Grafica: zazì - Torino Stampa: AGAM Madonna dell Olmo (CN) Associato all USPI Unione Stampa Periodici Italiani Stampato in carta riciclata LVIA Sede centrale Corso IV Novembre, Cuneo tel fax lvia@lvia.it Ufficio comunicazione, raccolta fondi e programmi sul territorio Via Borgosesia, Torino tel fax italia@lvia.it LVIA Biella c/o ACSV Centro Servizi per il Volontariato Via Tripoli, Biella tel biella@lvia.it LVIA Forlì Corso Diaz, Forlì tel. e fax emiliaromagna@lvia.it LVIA Lombardia Barbara Aiolfi Via Orfane, Lodi tel lombardia@lvia.it LVIA Palermo Vito Restivo Via A. Poliziano, Palermo cel sicilia@lvia.it LVIA Piossasco Daniele Luconi Via Aleardi, 17/b Piossasco (TO) cel Daniele Luconi cel Adriano Andruetto piossasco@lvia.it LVIA Roma Massimo Pallottino Via Bracciano, Roma tel roma@lvia.it Federica Cerulli Irelli Via Dell Acqua Traversa, 255 int.b Roma tel LVIA Toscana Alessandro Bellini Via A. Francini, Marradi (FI) tel. e fax toscana@lvia.it LVIA Verona Via dell Artigliere, Verona tel veneto@lvia.it ALTRI RIFERIMENTI Asti Stefano e Claudia Pozzetti Vicolo Monticone, Asti tel pozz63@alice.it Foligno (PG) Giovanni e M.Concetta Serafini Via I. Nievo, 34A Sant'Eraclio (PG) tel giovanni.ort@tiscali.it Genova Istituto S. Caterina Via Cairoli 1int Genova tel. e fax: santacaterinage@fastwebnet.it Novara Federico Rizzi Novara Center Largo Puccini, Novara tel fax novarace@novaracenteronlus.191.it Olbia (SS) Marianna e Oreste Morano Via Talenti, Olbia (SS) tel mariannamicheluzzi@libero.it Sondrio Lilli Luzzi Via Stelvio, Talamona (SO) tel lucaelilly@davide.it NEL MONDO LVIA Albania Scutari Lagja: Tom Kola Rruga: Lin Delia 36 tel +355 (0) tel e fax +355 (0) albania@lvia.it lvia.alba@yahoo.it Arsa Kacurri LVIA Burkina Faso 01 B.P. 783 Ouagadougou 01 - BF tel. e fax burkinafaso@lvia.it Altra sede: B.P. 25 Tenkodogo (Nouhao) tel fax: tenkodogo@lvia.it Mario Civettini Marco Alban Chiara Cattai Cristina Daniele Fabrizio De Georgio Ferrari Trecate Francesca Peri Giorgia Mei (Servizio Civile) Ermanno Panta (Servizio Civile) LVIA Burundi Avenue Ngozi B.P. 198 Bujumbura tel fax burundi@lvia.it Altre sedi: Ruyigi: tel Marco Croce Diletta Ciolina Giuseppe Marando Simone Tretola LVIA Etiopia P.O.Box Addis Abeba tel fax etiopia@lvia.it Altre sedi: P.O. Box 18 Shashamane tel P.O. Box 46 Moyale tel fax Stefano Stirpe Francesca Bernabini Luca Davini Emanuele Gualazzi Valentina Iadarola Italo Rizzi Massimiliano Rossi Stefano Mandelli (Servizio Civile) LVIA Guinea Bissau Praça Titina Silla, 34 Bissau tel C.P. 585 Bissau guineabissau@lvia.it Altre sedi: Strada di Bairro di St.Luzia Bissorã tel Strada di Bairro Alto Buba tel lviagb@yahoo.it Barbara Frattaruolo Luca Guerretta Matteo Saraceno Giacomo Tedesco LVIA Guinea Conakry Quartier Almamya B.P.46 Mamou tel tel lviacisv_gck@yahoo.fr guinea@lvia.it Olivier Bouron LVIA Kenya P.O. Box Meru tel. e fax +254 (0) kenya@lvia.it Enrico Gorfer Davide Zambellini (Servizio Civile) LVIA Mali Quartier Chateau-Rue 321 Porte 136 B.P.187 Gao tel mali@lvia.it Altra sede: Quartier Korofina Sud Rue 96, Porte 149 BP E954 Bamako tel. e fax Anne Boscher Helen Dardanelli (Servizio Civile) LVIA Mauritania Tevragh Zeina ILOT K37 Nouakchott (RIM) cell lvia_mau@yahoo.fr mauritania@lvia.it Altra sede: Embarka - Omara Atar cell lvia_atar@yahoo.fr Marco Sanguineti LVIA Mozambico c/o Caritas Moçambique Rua da Resistencia 1175 Maputo tel fax mozambico@lvia.it Katia Ferrari Alberto Maria Rigon Elisabetta Tonin Francesco Laserpe (Servizio Civile) LVIA Senegal R.te de Khombole B.P. 262 A Thiès tel. e fax senegal@lvia.it Altra sede: Rue de Tambacounda, Point E Dakar Ugo Puccio Elisa Marzano (Servizio Civile) LVIA Tanzania P.O.Box 160 Kongwa tel (0) tanzania@lvia.it Altra sede: A. H. Mwinyi Road, plot. 14 P.O. Box Dar es Salaam tel. e fax +255 (0) Paolo Ronco Valentina Torresani Cecilia Balletta (Servizio Civile) Gianluca Bertola (Servizio Civile)

3 editoriale Una nuova indilazionabile preziosa opportunità Forse i lettori di queste righe hanno avuto notizia di due eventi di fortissima rilevanza etico-cristiana: l ultima Enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI ed il II Sinodo dei Vescovi africani, due prodotti della Chiesa Cattolica che faranno storia! Sono tuttora sottoposti alla attenzione del mondo intiero, ma soprattutto, mi pare, coinvolgono chi opera per giustizia, riconciliazione, pace, cioè i cristiani, servitori dal giorno del battesimo che li introduce nella Società nuova o regno della Buona Notizia. Società che si realizza quando prende sul serio la Carta del Suo Fondatore o Capo: la Carta delle Beatitudini. (rileggi Matteo Cap. 5) Il titolo stesso proclama già la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell umanità intiera. Chi ha fatto autentica cooperazione, e l ha fatta come autentico volontario cristiano trova nella Enciclica uno straordinario manuale per ricavarne un aggiornamento quotidiano, un recupero ed un ritorno alle radici di Amore e di Verità, due Valori fondanti del nostro Movimento che ne trasse conferma e illuminazione per il suo decollo. I primi passi furono tonificati dalla Populorum Progressio di Paolo VI (1967) cui oggi l Enciclica di Benedetto viene incontro con nuove sottolineature ed energici richiami correttivi delle cadute culturali contemporanee. Ne cito due tra le più allarmanti: Il Papa denuncia: gli sviamenti e gli svuotamenti di senso a cui la Carità è andata e va incontro, con il conseguente rischio di fraintenderla, di estrometterla dal vissuto etico e, in ogni caso, di impedirne la corretta valorizzazione. Di qui il bisogno di coniugare la Carità con la Verità. Solo nella Verità la Carità può essere autenticamente vissuta Capitoli 2 e 3. Al 36 un severo monito: La solidarietà è anzitutto sentirsi tutti responsabili di tutti, quindi non può essere solo allo Stato!...Inoltre oggi bisogna dire che senza la gratuità non si riesce a realizzare nemmeno la giustizia. Lo spazio è ristretto; ma sono convinto che questi brevi cenni ci obbligheranno a riprendere regolari, costanti appuntamenti per approfondire il vecchio e nuovo fecondo patrimonio della dottrina sociale cristiana (oggi tempestivamente aggiornata) che ci fece scoprire fin dagli anni 60 la vocazione del laicato cristiano alla cooperazione a misura d uomo. Il contenuto del Messaggio al popolo di Dio da parte della II Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi Africani se da un lato ci invita a prendere atto dei volenterosi passi avviati e dal Continente e dalla Chiesa locale che si sono messi in moto, dall altro denuncia le pesanti barriere d inciampo che ostacolano il superamento dei tanti problemi. Il documento, in termini disinibiti, distribuisce nel suo testo colpe e complicità di responsabili locali ed internazionali: corruzione di politici, fanatismo religioso, privilegi e vendette tribali, sfruttamento delle multinazionali, regole estere di mercato, esportazione armamenti, ecc. ecc. Non a caso un missionario scrive un suo allarme: Salviamo l Africa dall Occidente!. In particolare, restringendo il discorso alla comunità occidentale impegnata nelle varie cooperazioni, la Chiesa africana chiede rispetto e dignità dai potenti del mondo, interesse per il bene comune, spazio per respirare, crescere, prosperare. L appello - approvato in Aula, 23 ottobre 2009 in Vaticano registra il risultato d una autoanalisi coscienziosa d una chiesa in non facile crescita che assume su di sé le proprie responsabilità per rimuovere squilibri, egoismi che rallentano il cammino in corso sulla via della giustizia, della riconciliazione, della pace e dignitosamente chiede alla Comunità Internazionale di condividere le fatiche e le speranze. Don Aldo Benevelli, fondatore LVIA Nuovi organi associativi LVIA Il 13 e il 14 giugno La LVIA ha eletto i nuovi organi associativi. Il nuovo assetto, votato dall Assemblea, rispecchia il profilo di un associazione che è cresciuta sul territorio nazionale: oggi la LVIA conta 25 realtà strutturate dal Piemonte alla Sicilia, che trovano espressione nei neoletti organi associativi. Consiglio: Marco Alban (Ouagadougou - Burkina Faso); Emanuele Banfi (Rho - MI); Alessandro Bellini (Marradi - FI); Alessandro Bobba (Caraglio - CN); Riccardo Botta (Scarnafigi CN); Giuseppe Cravero (Torino); Federico De Lotto (Boca NO); Pierpaolo Eramo (Parma); Vanni Fabbri (Forlì); Carlo Lopatriello (San Rocco Castagnaretta - CN); Massimo Pallottino (Roma); Vito Restivo (Palermo). Presidenza: Alessandro Bobba; Riccardo Botta; Ezio Elia; Federico De Lotto; Massimo Pallottino. Probiviri: Eugenio Chiotti; Stefano Pozzetti; Bartolomeo Sola. Revisori: Valter Franco; Piergiuseppe Michelis; Giovanni Mana. 3

4 quadrante Un appello ai cittadini Sandro Bobba - presidente LVIA Cistiamo ormai avviando verso la fine di questo 2009, che indubbiamente è stato un anno molto complesso e difficile. La crisi economica mondiale ha avuto ed avrà nel prossimo futuro delle forti ripercussioni sulla nostra vita quotidiana se, come affermano le recenti statistiche diffuse da Federconsumatori, è in bilico il potere d acquisto di 24 milioni di famiglie italiane. Come conseguenza immediata le istituzioni hanno scelto la strada più semplice, iniziando a tagliare drasticamente il budget riservato alle attività di cooperazione internazionale con il Sud del mondo. Mi pare però, che questa soluzione un po troppo semplicistica non vada ad affrontare le vere cause della crisi. Come afferma il prof. Zamagni, i fattori che hanno reso la crisi tanto drammatica risiedono proprio nell aver ignorato, nell elaborazione delle politiche, nei comportamenti economici, nei nostri stessi comportamenti in quanto consumatori, il concetto di bene comune. Sarebbe interessante cercare di approfondire come e quanto questa crisi economica, che le nostre famiglie del Nord stanno pagando in termini di minori risorse economiche a disposizione, tagli di posti di lavoro, forte senso di insicurezza sul domani, influisce invece sulle popolazioni povere dei Paesi del Sud del mondo che con questi problemi ci convivono praticamente da sempre e che sono ormai costrette spesso a vivere di speranze e non di programmi, ma questo è un tema che richiederebbe maggiore approfondimento e spazio a disposizione. Mi limito quindi a qualche riflessione su un ambito molto più interno. Il 2009 è stato un anno molto complesso e ricco di eventi e novità anche per la nostra Associazione ed un aspetto che senz altro ci ha colpito profondamente e duramente, riguarda l improvviso calo delle donazioni. Ed è proprio in questo particolare momento di crisi che vogliamo riproporci con forza ai cittadini, alle istituzioni, alle imprese, per riscoprire insieme il valore di reti sociali e di relazioni solidali, per costruire un sistema del bene comune che la smetta di sacrificare i più deboli, nel Nord come nel Sud del mondo. Questo difficile momento, se non gestito con grande prudenza ed attenzione, rischia di portarci a conseguenze difficilmente recuperabili per quanto riguarda la continuità delle attività in Africa e in Italia. La situazione contingente ci ha già portati ad assumere una serie di misure volte a migliorarci, ad aumentare la nostra efficienza, riducendo i costi ove possibile ed ottimizzando le risorse umane e finanziarie a disposizione e ponendo contemporaneamente la massima attenzione a non perdere di vista la nostra mission, che da oltre quarant anni ci guida nella realizzazione di azioni concrete di giustizia e solidarietà. Credo, però, che questa forte attenzione da parte di chi ha la responsabilità diretta della gestione associativa non sia sufficiente e che necessiti di un ambito di corresponsabilità molto più vasto da parte di quanti, con modalità e pesi diversi, hanno contribuito e stanno tuttora contribuendo a far sì che LVIA continui ad essere sinonimo di giustizia, solidarietà, fraternità, attraverso le azioni che realizza al Nord come al Sud del mondo ed attraverso il messaggio culturale di reale e concreta solidarietà e cooperazione che diffonde attraverso i suoi aderenti. Anche nel corso dell assemblea dello scorso giugno che ha eletto, secondo le regole del nuovo statuto, i 12 membri del Consiglio e mi ha riconfermato nella carica di Presidente per il prossimo triennio, ho voluto sintetizzare in alcuni punti quelle che secondo me sono oggi le priorità per la nostra Associazione e che ritengo quindi debbano diventare gli obiettivi del prossimo mandato triennale: Un ampliamento della base associativa, attraverso l inserimento di nuovi soggetti che aderiscano ai valori enunciati nei primi articoli dello statuto, con un impegno da parte nostra a fornire sempre nuove opportunità di coinvolgimento e strumenti alle tante persone che oggi sostengono le nostre azioni, per creare un movimento attivo e militante, capace di esprimere una chiara ed incisiva cultura di giustizia e solidarietà al Nord come al Sud del mondo. Una moltiplicazione della presenza territoriale, attraverso la creazione di nuovi gruppi LVIA sul territorio nazionale, che siano il frutto di una attiva mobilitazione e di un forte impegno personale dei soci e degli aderenti nel promuovere le attività che l Associazione realizza da oltre quarant anni. La soluzione della situazione di crisi finanziaria dell Associazione, proseguendo nel processo di miglioramento continuo della nostra efficienza, consolidando la base di persone che ci sostengono in maniera continuativa, ma soprattutto raggiungendo e coinvolgendo nuove realtà che accettino di scommettere insieme a noi su un futuro veramente solidale. È per questo motivo che mi sento in dovere, in virtù del mandato che mi è stato riconfermato pochi mesi fa, di lanciare un appello rivolto anche a tutti coloro che ci seguono attraverso le pagine di Volontari, affinché questo senso di corresponsabilità nei confronti delle azioni di giustizia promosse dalla LVIA si trasformi in azione concreta di Solidarietà, dandoci così l opportunità di continuare a costruire un mondo più giusto. 4

5 attualità CARITAS IN VERITATE: una bussola per il bene comune pubblicazione dell Enciclica Caritas Lain Veritate è un evento che ha una portata rivoluzionaria non solo per i cristiani, ma per l intera società civile. Fra i tanti temi importanti e rilevanti dell Enciclica ne sottolineiamo alcuni, che più riguardano la mission LVIA. Nel secondo capitolo dell enciclica, il Papa affronta il tema dello sviluppo umano. Il punto di partenza è l analisi delle attuali distorsioni dello sviluppo, come la corruzione generalizzata, presente nei Paesi ricchi come nei Paesi poveri, la violazione dei diritti dei lavoratori, la predominante logica del profitto che impera nei rapporti fra i popoli, lo sfruttamento sregolato delle risorse della terra, il dramma dei flussi migratori provocati, mal gestiti o sfruttati per logiche economiche e politiche di parte. Di fronte a questi problemi così gravi, il Papa ci esorta a riconsiderare e a riprogettare il nostro cammino di sviluppo (21). Sulla base di un rinnovato impegno ad evitare ogni forma di appiattimento culturale e di omologazione degli stili di vita (26) il Papa richiede una forte determinazione da parte dei governanti a salvaguardare e valorizzare l uomo, la persona nella sua integrità (25). Il sottosviluppo ha una causa importante: la mancanza di fraternità tra gli uomini. La società sempre più globalizzata ci rende vicini, ma non fratelli (19). Queste analisi e riflessioni sono strettamente collegate alle tematiche sviluppate nel capitolo successivo e, in qualche modo, ne costituiscono la premessa. Questo terzo capitolo, dal titolo Fraternità, sviluppo economico e società civile, si apre con un elogio dell esperienza del dono, spesso non riconosciuta a causa di una visione puramente utilitaristica dell esistenza (34). Qui il Papa si sofferma a riflettere sul valore delle leggi economiche, sottolineando che il mercato non è negativo di per sé, ma deve attingere energie morali da altri soggetti ; non deve diventare luogo della sopraffazione del forte sul debole e non deve considerare i poveri come un peso, ma come una risorsa. La conclusione è che il mercato, come la politica, necessita di persone aperte al dono reciproco (35-39). L economia ha bisogno dell etica per il suo funzionamento collettivo, ma non di un etica qualunque, bensì di un etica amica della persona (IV 47). Un economia nuova fondata sulla fraternità e sul dono, possibile profilo di nuove forme di impresa che abbiano la disponibilità a concepire il profitto come uno strumento per raggiungere finalità di umanizzazione del mercato e della società (IV 46). Nel quarto capitolo, il Papa sollecita una riflessione su come i diritti presuppongano doveri, senza i quali si trasformano in arbitrio (43) giungendo ad evidenziare come la condivisione dei doveri reciproci mobilita assai più della sola rivendicazione dei diritti. Nel quinto capitolo, intitolato La collaborazione della famiglia umana il Papa parte con l identificare nella solitudine una delle più profonde povertà che l uomo può sperimentare. E aggiunge A ben vedere anche le altre povertà, comprese quelle materiali, nascono dall isolamento, dal non essere amati o dalla difficoltà di amare (53). Il tema dello sviluppo coincide con quello dell inclusione relazionale di tutte le persone e di tutti i popoli nell unica comunità della famiglia umana, che si costruisce nella solidarietà sulla base dei fondamentali valori della giustizia e della pace (54). Manifestazione particolare della carità e criterio guida per la collaborazione fraterna di credenti e non credenti è il principio di sussidiarietà qui esteso, rispetto alla sua definizione classica, anche ad enti sovranazionali e che si riferisce alla necessità che nessuna autorità sovraordinata (a partire dallo Stato) annulli o assorba i membri del corpo sociale organizzati in società minori, a cominciare dalla famiglia. Questo principio di sussidiarietà rispetta la dignità della persona, nella quale vede un soggetto sempre capace di dare qualcosa agli altri. Monica Macciotta Riconoscendo nella reciprocità l intima costituzione dell essere umano, la sussidiarietà è, dice il Papa, l antidoto più efficace contro ogni forma di assistenzialismo paternalista (57). Ma la sussidiarietà va mantenuta strettamente connessa con la solidarietà, e viceversa, perché se la sussidiarietà senza la solidarietà scade nel particolarismo sociale, è altrettanto vero che la solidarietà senza la sussidiarietà scade nell assistenzialismo che umilia il portatore di bisogno. Questi principi, secondo il Papa, vanno adottati anche in caso di aiuti internazionali, onde evitare situazioni di dominio e di sfruttamento (58). La cooperazione allo sviluppo, però, non è presentata dal Papa nella sola dimensione economica, giacché essa deve diventare una grande occasione di incontro culturale ed umano (59) e necessita di persone che condividano il processo di sviluppo economico e umano, mediante la solidarietà della presenza, dell accompagnamento, della formazione e del rispetto (47). È a questo proposito che il Papa affronta il problema epocale delle migrazioni, fenomeno impressionante per la quantità di persone coinvolte, per le problematiche sociali, economiche, politiche, culturali e religiose che solleva, per le sfide drammatiche che pone alle comunità nazionali e a quella internazionale (62). La preghiera finale del Papa diventi la nostra, per poter avere la forza, la speranza e la gioia necessarie per continuare a dedicarci con generosità all impegno di realizzare lo sviluppo di tutto l uomo e di tutti gli uomini. 5

6 attualità L Africa compatta verso Copenaghen Lo sviluppo sostenibile per l Africa, l Africa per lo sviluppo sostenibile Marco Alban 6 del Burkina Faso, in collaborazione con le Nazioni Unite e l Unione ilgoverno Africana, ha organizzato il Summit Mondiale dello Sviluppo Sostenibile Cambiamenti Climatici: quali opportunità per uno sviluppo sostenibile svoltosi a Ouagadougou dal 9 all 11 ottobre Il Forum ha accolto partecipanti da tutto il mondo: Capi di Stato, rappresentanti delle Nazioni Unite e delle organizzazioni regionali africane, ONG, imprese, delegati della società civile, istituzioni, centri di formazione e ricerca e personalità di fama internazionale. Una moltitudine di esperti, a dimostrazione che le questioni ambientali devono interessare tutti e non solo le alte sfere decisionali. Obiettivo primario del forum è stato di identificare nuove opportunità di crescita legate ai cambiamenti climatici. Opportunità che passano attraverso la revisione delle politiche di sviluppo di un Africa a bassa emissione di anidride carbonica. Sappiamo infatti che l Africa è il continente che emette meno gas serra e che sarà invece quello che pagherà maggiormente gli effetti nefasti dei cambiamenti climatici. L aspettativa quindi è stata quella di consolidare un consenso, definire una posizione africana condivisa, da sostenere alla Conferenza della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che si terrà a Copenaghen nel dicembre prossimo e dalla quale, si spera, emergeranno nuove direttive di protezione ambientale post-kyoto. Durante la conferenza, sono emersi aspetti particolarmente significativi: Stretta interconnessione tra cambiamenti climatici ed emigrazione. Senza sviluppo sostenibile, la popolazione africana continuerà ad emigrare. I pescatori del Senegal, ad esempio, sempre più cercano la fuga in Europa perché fortemente danneggiati dalla riduzione della fauna marina. Differenziare la cooperazione Nord-Sud mettendo l accento sullo sviluppo sostenibile. Antoine Doly, del Ministero Affari Esteri francese, ha citato la cooperazione decentrata tra le città di Bordeaux e Bamako e tra la regione Piemonte e l area del Sahel, in particolare il gemellaggio tra Torino e Ouagadougou, come buone pratiche di cooperazione su tematiche ambientali e di gestione del territorio. La Coope - razione Decentrata, per le sue modalità di relazione, permette di agire su problemi comuni. E a dimostrazione che l ambiente è una tematica di interesse globale, basti pensare alle recenti inondazioni che hanno colpito Messina e diverse città del Sahel. La stabilità socio-economica come condizione essenziale per lo sviluppo sostenibile. Si è sottolineata l importanza di un modello di governance partecipato e condiviso localmente (a livello dei singoli stati), regionalmente (a livello di regioni economiche) e internazionalmente (a livello continentale). L affermazione del concetto di ecologia senza frontiere nel rispetto delle tradizioni locali, senza pretese di esportare modelli e compatibile con i principi di un economia solidale. Un ecologia capace di promuovere l economia. L affermazione del concetto di New Green Deal per l Africa incentrato sul ruolo delle collettività territoriali che oggi, in particolare in Africa, dispongono di scarsissimi strumenti di gestione del territorio quando, in realtà, sono le prime istituzioni a dover rispondere al cittadino. L affermazione di un sistema mondiale sostenibile dal punto di vista ambientale, efficace economicamente e socialmente equo. ALCUNI DATI Nel 2020 la popolazione africana rappresenterà un quarto di quella mondiale. Entro il 2020, in alcuni paesi la produzione agricola potrà ridursi del 50%. Entro il 2080, le terre aride aumenteranno del 5-8%. Nel 2002 l OMS stimava che, ogni anno, persone morivano a causa dei cambiamenti climatici. È evidente che questo trend, in continuo peggioramento, non può lasciare indifferente il continente africano, che oggi chiede con forza, dimostrando determinazione, di partecipare alla governance mondale. L Africa è consapevole di aver bisogno di sviluppo sostenibile e al contempo è cosciente di poter portare un valido contributo allo sviluppo sostenibile del mondo. Se l ecologia e il rispetto dell ambiente nel mondo sviluppato vengono talvolta considerati come dei concetti di lusso, per il continente africano costituiscono condizioni essenziali e strettamente legate alla proprie capacità di sviluppo. Senza entrare nel merito delle 26 risoluzioni che costituiscono la Dichiarazione di Ouagadougou, atto finale del forum firmato dai Capi di Stato, si può affermare che l Africa, all Assemblea dell ONU, metterà l accento sulle istanze seguenti: Introduzione del concetto di cambiamento climatico nelle politiche settoriali e di governance, locali e regionali. Rafforzamento delle politiche di gestione del territorio nel rispetto delle priorità ambientali e della salvaguardia delle risorse naturali. Mobilitazione di fondi da parte della comunità internazionale per sostenere il New Green Deal africano, anche con l istituzione di finanziamenti dedicati. Partecipazione ad istanze e meccanismi internazionali di controllo, pianificazione e monitoraggio delle risorse naturali e delle emissioni di gas serra. La speranza è che le raccomandazioni del continente africano, unito nelle sue posizioni, siano prese in considerazione alla conferenza di Copenaghen e rispettate dalle grandi potenze mondiali. L Africa esce da questo forum con la consapevolezza di poter giocare un ruolo importante, se non determinante, nella costruzione di un nuovo sistema mondiale sostenibile, equo, solidale e rispettoso delle esigenze climatiche ed ecologiche globali. Il forum si è concluso con uno slogan osannato all unisono: Lo sviluppo sostenibile per l Africa, l Africa per lo sviluppo sostenibile.

7 le nostre afriche: Kenia Allarme siccità in Kenya LVIA: l acqua oltre l emergenza Lia Curcio N egli ultimi tre mesi, una terribile ondata di siccità ha colpito il Kenya. Secondo i dati del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, un keniano su dieci ha bisogno di assistenza. L intervento dell agenzia dell ONU nel paese prevede aiuti per 3,8 milioni di persone. La LVIA è presente in Kenya dal Enrico Gorfer, rappresentante della LVIA a Meru, nella parte nord-orientale del paese, testimonia: «La situazione è drammatica e la siccità si è manifestata in tutta la sua gravità, soprattutto nelle aree ad alto rischio ambientale, come il Tharaka, dove il governo e la diocesi hanno già distribuito aiuti alimentari. In parte, le cause dell emergenza sono strutturali: mancano le infrastrutture in grado di assicurare l approvvigionamento idrico per dodici mesi l anno. L agricoltura e i pascoli ne risentono e la popolazione è costretta ad abbandonare queste terre sempre più aride. Da qualche giorno sono ricominciate le piogge, ma i primi raccolti non si vedranno che tra qualche mese. Nel frattempo, le persone soffrono la fame». In queste zone, la LVIA sta portando avanti un progetto per garantire a persone la possibilità di avere accesso all acqua nel proprio villaggio. Le attività prevedono la realizzazione di una rete idrica attraverso il prolungamento di due acquedotti, ma anche la costruzione di serbatoi per la raccolta dell acqua piovana e piccoli bacini in grado di raccogliere e riutilizzare l acqua che scorre a bordo strada durante la stagione delle piogge. Il progetto, che ha ricevuto un cofinanziamento dell Unione Europea, vede la collaborazione di due partner locali: il Water Program Coordination Office della Diocesi di Meru, ente che si occupa della gestione delle risorse idriche nella regione, e l ong locale Resource Project Kenya. Spiega Enrico Gorfer: «Questi interventi sono finalizzati a portare acqua pulita ad una distanza massima di 1 chilometro dai villaggi di intervento. Con l acqua, le condizioni di vita migliorano nell immediato, si possono avviare coltivazioni, il bestiame si può abbeverare, diminuisce la mortalità, soprattutto infantile. Affinché ciò sia possibile, è necessario fornire alle comunità gli strumenti per gestire autonomamente le proprie risorse idriche che, appunto perché scarse, necessitano di una gestione razionale e sostenibile. Continueremo quindi a lavorare con le comunità locali, su piccola scala perché crediamo che sia importante, oltre l emergenza, fornire ad ogni villaggio la formazione necessaria all auto-gestione delle strutture idriche». Kennedy Njenga, coordinatore dell ong locale Resource Project Kenya Resource Project Kenya è una ong keniota nata nel 1995 e formalmente riconosciuta dal Governo. È partner della LVIA nel progetto Accesso all acqua potabile e gestione sostenibile delle risorse idriche nelle regioni aride in tre distretti della regione di Meru. Abbiamo intervistato il coordinatore Kennedy Njenga. Di cosa si occupa l ong e come partecipa al progetto? «Abbiamo iniziato ad operare nella regione orientale del Samburu in progetti di tutela ambientale, soprattutto per la conservazione delle foreste. Ci siamo poi spostati all ovest, con un progetto di sicurezza alimentare in cui ci siamo occupati di supportare i contadini, soprattutto nella formazione alle tecniche di miglioramento delle coltivazioni e della fertilità del suolo, e di conservazione dell acqua. Nel 2005 abbiamo iniziato a lavorare nel Meru, nell ambito del Meru Dryland Farming Project contro la desertificazione e poi nell attuale progetto con la LVIA e il Water Program Coordination Office della Diocesi di Meru. In questo progetto siamo stati coinvolti fin dall inizio, dalla identificazione dei villaggi di intervento all elaborazione delle azioni specifiche in ambito idrico e sanitario. Il nostro compito è quello di sensibilizzare e mobilitare le comunità dei villaggi dove si vanno a realizzare le opere idriche. Le comunità locali partecipano sempre a tutte le fasi della realizzazione: si occupano di lavori come lo scavo delle trincee e la posa dei tubi, per poi occuparsi successivamente della gestione dei punti d acqua. Voi fate un lavoro sul campo, siete vicini alla gente. Quali ripercussioni sta avendo la siccità sulla vita delle persone? «Quest anno la siccità è durata molto di più rispetto agli altri anni. Le sementi non hanno dato frutto e la gente non ha da mangiare. Noi siamo sul terreno, ogni giorno, vediamo le condizioni difficili in cui si vive. La gente ha perso il bestiame, stremato dalla fame e dalla sete, sono aumentati i conflitti tra le etnie per l accesso alle risorse. La popolazione sta diventando sempre più povera. Quando va bene, nelle famiglie si mangia una volta al giorno». Cosa state facendo per arginare gli effetti di questa drammatica situazione? «Stiamo lavorando sull approvvigionamento dell acqua, che è fondamentale! Con questo progetto, ad esempio, insegniamo come preservare l acqua nei campi utilizzando dei terrazzamenti capaci di trattenere l acqua piovana e permetterne l infiltrazione nel suolo, evitando che scorra via. Sono già visibili dei primi miglioramenti e si spera in buoni raccolti». Cosa vorrebbe dire ai grandi che si riuniranno al Vertice di Copenaghen sui cambiamenti climatici? «L Africa non è la causa dei cambiamenti climatici, ma ne è la prima vittima. È necessario che la comunità internazionale si assuma delle responsabilità e agisca, anche con dei finanziamenti ulteriori per permetterci di Puoi versare un contributo c/o: far fronte a situazioni come questa. Anche il nostro Banca Alpi Marittime governo dovrebbe investire di più nelle zone aride, per IBAN: IT61 E migliorarle. Intestazione: LVIA Contribuisci anche tu a portare l acqua in Kenia Causale: Natale 2009/Kenia 7

8 le nostre afriche: Senegal Ambiente: le basi per lo sviluppo delle città L esperienza della Città di Joal-Fadiouth e della LVIA in Senegal Lia Curcio Dakar, Bamako, Ouagadougou, Niamey sono grandi città africane. Popolose, colorate, piene di sabbia, di smog, di motociclette e di suoni. Le città del Sahel presentano scenari simili: sono tutte protagoniste di un rapido processo di urbanizzazione difficilmente gestibile e controllabile. Si prevede che la popolazione del Sahel raddoppierà nel giro di vent anni e che nel 2020 conterà più di 100 milioni di abitanti, di cui il 50 per cento risiederà in aree urbane e suburbane, aggravando le precarie condizioni di vita delle città, dove interi quartieri stanno crescendo in maniera irregolare privi dei servizi di base. Molte municipalità, responsabili delle condizioni di vita dei propri cittadini, si stanno impegnando nella predisposizione di piani di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti: ambito identificato come una delle massime priorità per migliorare la governance locale e arginare le condizioni di degrado e povertà urbana. Joal-Fadiouth è una cittadina di abitanti a 100 km a sud di Dakar, rinomata per essere la città natale di Leopold Sedar Senghor, illustre poeta e primo presidente del Senegal indipendente. Città di mare, da qualche anno è il punto di arrivo di consistenti flussi migratori che da qui si imbarcano per l Europa. Le prime conseguenze negative del sovraffollamento della città si notano nella diffusione delle tante discariche abusive e nella dispersione dei rifiuti nell ambiente. Pierre Dioh, Vicesindaco di Joal- Fadiouth, è convinto che la priorità politica sia l ambiente. Nel corso dell atelier internazionale Rifiuti e governance delle città. Esperienze piemontesi e africane a confronto (Torino, 27 ottobre 2009), ha sottolineato: «Risanare e ripulire l ambiente significa assicurare le basi per lo sviluppo della città. Basti pensare che le malattie prevalenti sono legate all ambiente insano; i rifiuti che finiscono in mare, soprattutto la plastica, danneggiano la fauna marina e la nostra economia, in cui la pesca riveste ruolo fondamentale. Abbiamo, inoltre, il dovere di tutelare la ricca biodiversità dell area e l opportunità di valorizzarla per attirare il turismo che negli ultimi anni ha registrato dei trend negativi a causa del degra- do dell ambiente cittadino». Il forte impegno della comunità senegalese ha portato all avvio di un sistema di trattamento dei rifiuti organici con la collaborazione del Peace Corp, e dal 2008 all avvio di un progetto di cooperazione decentrata sulla valorizzazione dei rifiuti plastici che vede impegnati, al fianco della municipalità di Joal- Fadiouth, il comune piemontese di Fossano, la LVIA e la Regione Piemonte con il suo Programma di sicurezza alimentare e lotta alla povertà in Africa Subsahariana. Continua il Vicesindaco: «Abbiamo fatto della gestione dei rifiuti una questione comunitaria, coinvolgendo e responsabilizzando la popolazione». Il grosso del lavoro è svolto dai Comitati di Salubrità, volontari eletti dalle persone del quartiere per occuparsi degli aspetti inerenti la gestione dei rifiuti: frequenza della raccolta, pagamento degli operatori e gestione dei guadagni derivanti dalla raccolta dei rifiuti domestici. È iniziata la raccolta differenziata porta a porta, svolta da dipendenti comunali con il supporto di carretti trainati da asini. Si sta inoltre avviando la costruzione del magazzino per lo stoccaggio della plastica e sono iniziati percorsi di sensibilizzazione nei quartieri e con gli insegnanti che si occuperanno dell educazione ambientale nelle proprie classi. Atelier Rifiuti e governance delle città. Esperienze piemontesi e africane a confronto (Torino, 27 ottobre 2009). Da sinistra: Gianfranco Cattai, LVIA; Samba Cheick Cissé, Presidente Consiglio Regionale di Louga Senegal; Pierre Dioh, Vicesindaco Joal Fadiouth Senegal; Seyni Sido, Sindaco Comune 1 di Niamey Niger. Tra gli ospiti africani, presente anche Mohammed Sidi Cissé, direttore Servizio pulizia e raccolta rifiuti del Comune di Ouagadougou Burkina Faso. 8

9 le nostre afriche: Senegal La LVIA è stata interpellata dalla Municipalità di Joal-Fadiouth sulla base dell esperienza nel settore, maturata in Senegal dal 1999 e che ha visto, tra l altro, la realizzazione di due Centri di valorizzazione della plastica nelle città di Thiès e Kaolack. Mohammed Gueye, responsabile del settore ambiente della LVIA in Senegal, ci parla delle strategie future per incrementare le attività dei Centri e sottolinea quattro punti: Energie rinnovabili L installazione di pannelli solari ci permetterà di abbassare i costi di produzione e diminuire l impatto ambientale. Certificazione del prodotto plastico Sottoporre il granulato di plastica riciclata prodotto nel Centro, al controllo governativo per l ottenimento della certificazione di qualità, significa fornire precise garanzie alle imprese che acquistano questo granulato per la produzione di oggetti finiti. Produzione di cestini per i Comuni Stiamo pensando di installare nel Centro un unità di produzione per la realizzazione di oggetti finiti in plastica riciclata, in particolare per la produzione di cestini. L Agenzia nazionale per la nettezza urbana sta implementando un programma ambientale e oggi acquista cestini in plastica vergine. I cestini in plastica riciclata rappresenterebbero un prodotto etico e sostenibile per l ambiente. Bilancio d impatto socio-ambientale È necessario attrezzarci per elaborare un bilancio d impatto socio-ambientale che ci permetta di usufruire dei crediti che, sulla base del Protocollo di Kyoto, sono corrisposti per ogni emissione di anidride carbonica evitata, come già accaduto nel 2008 al Centro Propast di Thiès. Il 27 ottobre 2009 a Torino si è svolto l atelier internazionale Rifiuti e governance delle città. Esperienze piemontesi e africane a confronto organizzato dalla Regio ne Piemonte in collaborazione con le Ong piemontesi LVIA, CISV e RETE. Sul sito è possibile consultare le due pubblicazioni presentate: Per richiedere le pubblicazioni: italia@lvia.it 9

10 proposte solidali Natale con LVIA MOZAMBICO Accompagniamo a scuola i bambini della discarica BURUNDI Miglioriamo la produzione agricola ETIOPIA Dotiamo le case di energia con il biogas 15 euro per aiutare una famiglia a pagare la retta scolastica per un anno 30 euro per acquistare 50 kg di sementi di riso per una famiglia di agricoltori 40 euro per acquistare un kit bruciatore e una lampada per una famiglia 10 Puoi offrire ai bambini del quartiere di Hulene B a Maputo, un opportunità di formazione, per vincere la discriminazione e l emarginazione sociale di cui sono vittime per il solo fatto di vivere nei pressi della discarica. Qui sorgono due aule frequentate quotidianamente da 200 bambini. La LVIA si occupa di accompagnarli in attività ludiche ed educative: un alternativa alla discarica e un modo per riavvicinarli alla scuola pubblica. La maggior parte delle famiglie del quartiere vive in condizioni estremamente disagiate e non ha la possibilità di pagare la retta scolastica per i propri bambini, così costretti ad abbandonare gli studi. Puoi contribuire a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni più povere della provincia di Mwaro, che basano la propria sussistenza sull agricoltura. Qui la LVIA supporta le cooperative agricole affinché riescano a migliorare la filiera dei propri prodotti, dalla coltivazione alla commercializzazione. Sicurezza alimentare e lotta alla povertà vanno di pari passo. La LVIA fornisce alle famiglie sementi e altri input agricoli e offre assistenza tecnica per migliorare le tecniche di produzione e di conservazione delle derrate alimentari. Sono soprattutto le donne a partecipare a queste attività, essendo prevalentemente loro a lavorare nei campi. Tu puoi fare la differenza Scegli uno dei progetti che ti proponiamo o impegnati con una donazione fissa, annua o mensile, garantendo una continuità per noi preziosa. Puoi portare energia alle popolazioni rurali della regione Oromia, rendendo possibile la conservazione del cibo, l uso della luce e il risparmio di tempo e di fatica, soprattutto delle donne, nella raccolta della legna per cucinare. La LVIA promuove l utilizzo del biogas, una tecnologia ad uso domestico e a basso costo. Il digestore necessita giornalmente di due soli secchi d acqua e letame, scarti agricoli o rifiuti organici, per produrre 1 m 3 di biogas: abbastanza da soddisfare il 75% del fabbisogno termico giornaliero di una famiglia e utilizzabile con un fornello o una lampada. I fanghi di risulta, inoltre, sono un ottimo concime naturale. INOLTRE, TI INFORMIAMO CHE: con 300 euro possiamo realizzare uno schema biogas completo di digestore, linea di trasmissione del gas, serbatoio, bruciatore e lampada.

11 Per un azione di giustizia con l Africa KENYA Portiamo l acqua nella regione arida del Meru SENEGAL Portiamo i servizi igienici nelle case GUINEA BISSAU Assicuriamo l acqua alle scuole 460 euro per costruire un serbatoio in ferro-cemento per la raccolta dell acqua 200 euro per aiutare una famiglia ad acquistare una fossa biologica in plastica riciclata 500 euro Per contribuire all acquisto e all installazione di una pompa manuale Puoi aiutare una famiglia a dotarsi di una cisterna per la raccolta e la conservazione dell acqua piovana. Il Meru è tra le aree più aride del paese. L accesso sicuro ad una fonte d acqua migliora istantaneamente le condizioni di vita delle popolazioni rurali più povere, e le donne e le bambine dedite alla raccolta dell acqua, attività che le occupa per circa 4 ore al giorno, possono più facilmente, grazie al risparmio di tempo, frequentare la scuola La LVIA si propone di costruire 400 serbatoi, con capacità di litri, per la raccolta di acqua piovana destinati ad altrettante famiglie. INOLTRE, TI INFORMIAMO CHE: con 170 euro possiamo costruire una latrina per una famiglia Puoi contribuire a risolvere una delle situazioni più drammatiche vissute in molte città del Senegal: la mancanza di reti fognarie. Le acque reflue si riversano sulle strade, contaminando cibi e acqua e portando terribili malattie che sono tra le principali cause di morte nel paese, come il colera e la diarrea. La LVIA promuove la costruzione di fosse biologiche in plastica riciclata e aiuta le famiglie più povere delle città di Thiès e Kaolack, nell acquisto e nell installazione di queste nelle proprie case. Il progetto fa parte del programma di trattamento e valorizzazione dei rifiuti plastici avviato nel Puoi aiutare le scuole della regione Cacheu a dotarsi di pompe manuali per l approvvigionamento dell acqua. La pompa viene installata su un pozzo, precedentemente costruito. Nella regione, la LVIA lavora per garantire un accesso continuativo all acqua pulita. Dotare una scuola di un punto d acqua contribuisce anche ad arginare il rischio di contaminazione in caso di epidemie di colera, ancora molto diffuse nel paese. Più dai meno versi! Le donazioni alla LVIA sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi: basta conservare la ricevuta del versamento. (D.lgs 35/05 convertito in legge 80/05). Per contribuire: Banca Alpi Marittime IBAN: IT61 E Intestazione: LVIA Oppure con bollettino postale: c/c Intestazione: LVIA - Associazione Internazionale Volontari Laici - Corso IV Novembre, Cuneo - Causale: Natale 2009/. (nome paese) 11

12 italia solidale Cuneo. Lo yogurt Famù sostiene i progetti LVIA in Africa Famù, lo yogurt di Cuneo, aderisce alla Campagna Molla la Plastica! e sostiene i progetti per la tutela ambientale e la lotta alla povertà realizzati dalla LVIA in Africa. Facendo propria una tra le proposte della Campagna, l azienda ha scelto di personalizzare la shopper Molla la plastica e di utilizzarla per la distribuzione dello yogurt Famù. Prodotto a km zero, preparato esclusivamente con latte cuneese, Famù è distribuito dalla Sabaco d Oc, piccola azienda locale fondata da Marco Andreis e Paolo Lopatriello. Oggi il prodotto è in vendita, oltre che nei migliori negozi della provincia, anche a Eataly, il Salone del Gusto di Torino. Spiega Lopatriello: «Oggi il problema ambientale sta causando nuove povertà nel mondo ed è sempre più urgente agire, in quanto produttori e consumatori, in maniera responsabile. La produzione di uno yogurt a chilometri zero risponde a questa filosofia e questo è anche il motivo che ci ha portato ad aderire alla Campagna delle LVIA». Info: info@loyogurtfamu.it Educazione allo sviluppo nelle scuole di Forlì vuol dire toccare la corda che vibra! E come siamo stupidi quando pensiamo che ci sia gente che non ha neanche una corda capace di vibrare!. Don Milani esprime mirabilmente l aspirazione massima di ogni educatore: riuscire a stimolare l interesse e il coinvolgimento nel bambino o nel giovane di fronte alla grande disparità di opportunità tra gli abitanti del Sud e del Nord del mondo. Questa è la grossa scommessa che abbiamo fatto anche qui a Forlì, trovando grande apertura, attenzione e coinvolgimento tra i docenti e gli alunni. Nell ultimo anno abbiamo realizzato 165 incontri in 55 classi di Forlì e provincia, soprattutto di Scuole Primarie ma anche di Scuole Secondarie di Primo e Secondo grado, con tematiche legate ai diritti umani fondamentali, all acqua, al cibo, ai giochi, all ambiente, all Africa, alla cartografia. Bambini e giovani si mostrano sempre molto sensibili e disponibili ad affrontare questi temi Questa è una delle motivazioni che ci muovono e che ci danno la speranza, e anche la fiducia, di poter continuare a far vibrare diverse corde. I 10 percorsi didattici sono consultabili sul sito LVIA sezione LVIA Forlì Per informazioni: emiliaromagna@lvia.it Sostegno a distanza: cerchiamo padrini e madrine in Senegal e Tanzania. Contattaci: sostegnoadistanza@lvia.it tel. 0171/ Maggiori informazioni sul sito LVIA: La Bre Banca Lannutti Cuneo promuove il progetto LVIA Acqua per il Kenya La Bre Banca Lannutti Cuneo, squadra maschile di volley che milita nel campionato nazionale di pallavolo Serie A1, diventa portatore d acqua con la LVIA. Nel corso della partita contro la Tonno Callipo Vibo Valentia, disputata domenica 15 novembre nel Palasport di Cuneo, i giocatori hanno indossato la maglietta di Acqua è vita, la Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi lanciata dalla LVIA per portare acqua in Africa. Coinvolgendo il pubblico, la LVIA ha lanciato un appello a farsi portatrice d acqua sostenendo il progetto Acqua per il Kenya. Il paese è colpito da una gravissima siccità, tanto che l ONU prevede di inviare aiuti ulteriori per 3,8 milioni di persone. La LVIA, presente in Kenya dal 1967, sta attualmente portando avanti un progetto per garantire a persone la possibilità di avere accesso all acqua nel proprio villaggio. Le attività prevedono la realizzazione di una rete idrica attraverso il prolungamento di due acquedotti, la costruzione di serbatoi e di piccoli bacini. Anche alcuni campioni olimpici sostengono l azione della LVIA per l acqua in Africa: Stefania Belmondo testimonial Acqua è vita - la giovane cuneese Elisa Rigaudo, Josefa Idem e i fratelli Damilano. foto di Gianmario Cerato.

13 italia solidale LVIA porta in Italia RUN FOR WATER l iniziativa globale per contribuire a risolvere la crisi idrica mondiale Una corsa per l acqua: da Milano a Buenos Aires, da Città del Capo a Los Angeles, da Hong Kong a Londra. Sono solo alcune delle città che, nei cinque continenti, ospiteranno l evento Dow Live Earth Run for Water, un progetto lanciato da Live Earth, la società fondata dal produttore e vincitore del premio Emmy Award Kevin Wall, in collaborazione con l'ex Vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore, per realizzare la più vasta iniziativa mai registrata prima, a livello mondiale, finalizzata a combattere la crisi idrica globale. L annuncio è stato fatto il 13 ottobre 2009 a New York: una coalizione di 20 organizzazioni non governative - tra cui la LVIA è l unica italiana - sostenute da celebrità di fama internazionale, si occuperà dell organizzazione dell evento, fissato per il 18 aprile 2010, che consisterà in una serie di corse di 6 km - ovvero il tragitto che in molti paesi africani compiono donne e bambine, ogni giorno, a piedi, per procurarsi dell'acqua - e si protrarrà per un arco di 24 ore con concerti e attività educative sul tema dell'acqua, finalizzati a mobilitare la società civile sui temi della crisi idrica. Sandro Bobba, Presidente LVIA spiega: «L acqua è il primo dei diritti umani. Questo è anche il primo settore in cui la LVIA si è adoperata fin dall inizio in Africa e con le popolazioni africane, dal La crisi idrica è una questione globale la cui risoluzione non può essere solo delegata ad altri. Dipende da ognuno di noi». Nel mondo, una persona su otto non ha accesso ad acqua potabile, igienicamente sicura e pulita. L'88% dei casi di diarrea in tutto il mondo è connesso alle condizioni dell'acqua insufficienti e non igieniche. Tali casi hanno come conseguenza morti ogni anno, in gran parte bambini sotto i cinque anni di età. Sandro Bobba sottolinea: «La LVIA insieme a Live Earth esorta i cittadini italiani ad iniziare a risolvere il problema oggi, a correre nella corsa per l acqua a Milano, ad adottare pratiche di consumo responsabile, a donare fondi per sostenere progetti idrici in Africa e a prendere posizione firmando la petizione di Live Earth perché l'acqua venga inclusa tra i diritti fondamentali dell'uomo». Corri con la LVIA a Milano! Ti aspettiamo il 18 aprile. Le iscrizioni alla corsa per il Dow Live Earth for Water sono aperte, attraverso l'indirizzo web Il 10% di tutte le quote di iscrizione in Italia va a sostenere il progetto LVIA Acqua per il Kenya per garantire a persone la possibilità di avere accesso all acqua pulita e potabile nel proprio villaggio. Il progetto, che vede la collaborazione del Water Program Coordination Office della Diocesi di Meru, ha ricevuto un cofinanziamento dell Unione Europea. Ora, per continuare i lavori, sono necessari ulteriori fondi e contributi L ANPAS di Carpi porta l acqua in un villaggio del Mali AVIS e AIDO con Acqua è vita per i bambini del Mali Nasce una nuova collaborazione con AVIS e AIDO. Le sezioni di Nichelino delle due associazioni hanno deciso di sostenere l impegno della LVIA per garantire alla popolazione del nord del Mali l accesso all acqua potabile nel proprio villaggio. A questo scopo, sabato 5 dicembre alle al Teatro Superga a Nichelino, AVIS e AIDO, con la collaborazione della LVIA, del gruppo teatrale Patch Adams del CRAL ASL TO2 ed il patrocinio della Città di Nichelino, presentano Una giornata complessa in un ambulatorio di diabetologia, commedia in due atti scritta e diretta da Salvatore Bennati. L importo della serata sarà devoluto al progetto avviato dalla LVIA Acqua è vita per i bambini del Mali. I volontari LVIA illustreranno il progetto. L Anpas di Carpi ha devoluto euro per la realizzazione di un opera idrica nel villaggio di Koukorou, nel nord del Mali. L opera è stata realizzata nell ambito del progetto avviato dalla LVIA in collaborazione con l Ong locale Tassaght Niger chiama Po per il Diritto all Acqua in Mali che prevede l istituzione di un Fondo per il Diritto all Acqua pari a euro, da gestire localmente, per la costruzione di pozzi e pompe a mano e la diffusione di knowhow tramite la formazione di tecnici e cooperative di gestione dei servizi idrici. Complessivamente, si riusciranno a garantire 25 litri al giorno di acqua potabile a persone e si metteranno le basi per l autonomia nella gestione delle risorse idriche. Il contributo dell Anpas di Carpi si aggiunge alle offerte delle pubbliche assistenze Volontari del Soccorso Cusio Sud Ovest, Croce Bianca di Genova Bolzaneto e Pubblica assistenza di San Maurizio d Opaglio. La collaborazione tra ANPAS e LVIA è nata con l iniziativa Finché c è acqua c è speranza. Una discesa sul Po per il Mali, l avventura della Panda anfibia Terramare che dal 18 al 27 maggio 2007 ha percorso il più lungo fiume d Italia sostenendo con la LVIA il diritto all acqua delle popolazioni del Mali. 13

14 acqua è vita acqua per la vita case per vivere con LVIA per l acqua in Burkina Faso 14 Si chiama Acqua per la vita. Case per vivere l iniziativa di solidarietà ideata da Solo Affitti, franchising leader in Italia con oltre 230 agenzie presenti sul territorio nazionale, lanciata il 9 luglio 2009 presso il Golf Club di Milano Marittima. L iniziativa promuove una raccolta fondi tra gli affiliati Solo Affitti per contribuire a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni della Valle della Nouhao, in Burkina Faso. Gli obiettivi sono realizzare opere idriche che garantiranno l accesso permanente all acqua potabile in uno o più villaggi, e fornire adeguata formazione alla popolazione e ai tecnici locali. Le Agenzie Solo Affitti stanno organizzando delle cene solidali in varie città italiane: entro la fine dell anno sono in programma cene a Pistoia, Moncalieri e Padova e per i primi mesi del 2010 a Ciriè, Grosseto, San Donà di Piave, Melzo, Milano, Ravenna, Sanremo e Bastia Umbra. Silvia Spronelli, Presidente di Solo Affitti, afferma: «Siamo orgogliosi di poter collaborare ad un progetto che ha obiettivi solidali e non di solo profitto, riuscendo a guardare anche oltre la realtà economica di casa nostra. La collaborazione con LVIA ci permetterà di salvare la vita di numerosi bambini altrimenti costretti a bere acqua insalubre, causa di malattie che causano un elevatissima mortalità infantile nei paesi subsahariani». Qualcuno sostiene che la felicità porta fortuna! Noi ci crediamo e vorremmo che il nostro successo e l entusiasmo con cui ci occupiamo di questo lavoro possano essere contagiosi e portare buoni risultati anche in realtà del tutto diverse e lontane dalle nostre. Staff Solo Affitti Il progetto In passato, gli abitanti della Valle della Nouhao, regione nel sud-est del Burkina Faso, sono stati costetti a fuggire dalle proprie abitazioni a causa di una terribile epidemia: l oncocercosi, meglio conosciuta come cecità fluviale. Negli anni Ottanta, dopo lunghi anni di abbandono, un intervento congiunto del Governo del Burkina Faso e dell OMS ha debellato la malattia e gli abitanti della Valle, agricoltori e allevatori, stanno tornando a popolare i propri villaggi. Tuttavia, molte difficoltà permangono nell area: le condizioni di vita restano al di sotto della media nazionale e uno dei fattori più gravi è la mancanza acqua potabile: uomini, donne e bambini sono costretti a bere acqua infetta e la poca acqua disponibile è contesa tra agricoltori e allevatori per le proprie attività. L acqua è una delle risposte: fonte di vita, sviluppo e formazione. Una speranza per persone La LVIA, presente in Burkina Faso dal 1972, opera nella Valle della Nouhao con un programma promosso dal Ministero Affari Esteri Italiano e in collaborazione con il Ministero della Risorse Animali del Burkina Faso per sperimentare una gestione del territorio capace di lanciare un processo di investimenti, incrementare le produzioni agro-pastorali e rafforzare l economia rurale. Una parte delle azioni è finalizzata ad interventi idrici, basilari per avviare i processi di sviluppo, in base ai quali attraverso la trivellazione di nuovi forages, l installazione di pompe e la riabilitazione di punti d acqua, persone avranno accesso all acqua potabile nel proprio villaggio. Con euro sarà possibile: costruire 1 punto acqua (trivellazione ed equipaggiamento di superficie) in un villaggio, capace di servire 500 persone; costituire e formare il Comitato di gestione, che garantirà l utilizzo corretto e sostenibile dell opera idrica supervisionando il prelievo dell acqua e gestendo le spese di manutenzione. I membri, scelti dagli abitanti del villaggio, riceveranno una formazione specifica; svolgere attività di sensibilizzazione: incontri con le popolazioni dei villaggi relativamente a modalità di gestione duratura dell infrastruttura idrica. L augurio è che l acqua arrivi in tanti villaggi della Valle! Il batik Acqua per la vita case per vivere Per contribuire all iniziativa Acqua per la vita, Case per vivere, tramite il versamento di 23 euro su c/c o attraverso il sito internet tutti possono acquistare un batik, delle dimensioni 80 x 40 cm, realizzato dall artista burkinabé Zoungrana Ernest Cos è un batik Il batik è realizzato su tela di cotone. Dopo la preparazione del disegno, l artista applica della cera sciolta sulle parti che non vuole colorare: questa, impermeabilizzando il tessuto, impedisce al colore di aderirvi. Quando la cera è asciutta si procede alla tintura, immergendo il tessuto in una vasca con il bagno di tintura. Seguono il risciacquo e l asciugatura. Poi la cera viene eliminata mettendo il tessuto tra strati di carta e passando un ferro caldo: la cera viene sciolta e assorbita dalla carta. Solitamente i batik africani raffigurano scene di vita quotidiana. L autore Zoungrana Ernest, detto Mingo (ZEM) è un artista burkinabé che opera a Ouaga - dou gou dal Oggi è considerato un ambasciatore dell arte africana. Crede che solo il lavoro e l impegno possano rendere l uomo libero e garantirgli dignità di vita. I numerosi premi vinti in differenti competizioni artistico-culturali, testimoniano la sua carriera.

15 azioni locali per diritti globali Una Campagna che ti chiede di diventare protagonista di cambiamento e di giustizia! LaCampagna Molla la plastica! Azioni locali per diritti globali è promossa dalla LVIA in collaborazione con il Museo A come Ambiente, la Compagnia teatrale ITINERARIA e l Asso cia zione ReAcademy Foundation. Sindaco di un comune o preside di una scuola, studente o insegnante, membro di un'associazione o di un gruppo sportivo, libero professionista, prete, imam, bancario, operaio, industriale o pensionato, ti chiediamo di fare qualcosa per l'ambiente in cui vivi, per migliorarlo, renderlo più pulito, per liberarlo dalla plastica. Oggi subiamo le conseguenze di modelli di produzione e consumo insostenibili: il riscaldamento globale, la crisi energetica, l emergenza-rifiuti sono alcune di queste. Il cambiamento climatico sta trascinando sempre più persone sotto la soglia di povertà: le società rurali, le popolazioni più povere, sono più vulnerabili alla desertificazione, alla scarsità idrica e ai disastri naturali. La LVIA ha imparato dall'africa, dove ogni oggetto è riutilizzato e trasformato, e proprio a partire dall Africa ti proponiamo di agire con azioni concrete. Ognuno di noi è chiamato a diventare protagonista di cambiamento e di giustizia! Cosa ti proponiamo: PER DIFFONDERE UNA CULTURA RISPETTOSA DELL'AMBIENTE OSPITA Q.B. Quanto Basta. Stili di vita per un futuro equo: lo spettacolo della compagnia teatrale ITINERARIA. PROMUOVI i percorsi didattici Ambiente e solidarietà. Un kit di righelli per conoscere il Burkina Faso. ORGANIZZA un incontro di sensibilizzazione con la cittadinanza. PER AIUTARE L'AFRICA "RICICLANDO" Fai un'azione per l'ambiente e sostieni i progetti di valorizzazione dei rifiuti plastici promossi dalla LVIA in Africa ACQUISTA un kit didattico (composto da righello, squadretta, goniometro, normografo) prodotto in Burkina Faso e promuovi i kit nelle scuole della tua città MOLLA i tappi di plastica negli appostiti container e promuovi la raccolta tappi tra i tuoi amici. PER ESERCITARE LA CITTADINANZA ATTIVA FONDA un Club Molla la plastica! e fatti promotore di uno sviluppo sostenibile. UTILIZZA la shopper Molla la plastica! e portala con te quando vai a fare la spesa. RIDUCI gli imballaggi utilizzando i prodotti sfusi. RICICLA con Mr-PET: il contenitore interattivo promosso da Re-Academy che puoi trovare nei supermercati CREA UN CLIMA DI GIUSTIZIA : firma l appello della Campagna internazionale promossa da Volontari nel mondo - FOCSIV sul sito Gli strumenti che la LVIA ti mette a disposizione K Mostra e video "Ambiente e solidarietà. Un kit di righelli per conoscere il Burkina Faso" K Libretto per le scuole "A lezione di plastica con Salimata" K Video "Yel Kabeyè. Donne e futuro a Ouagadougou" prodotto da FOCSIV e Segretariato Sociale Rai K Pubblicazione "Proteggere l'ambiente valorizzando i rifiuti. La gestione dei rifiuti plastici nelle città africane" K Kit didattico in plastica riciclata (righello, squadretta, goniometro, normografo) prodotto in Burkina Faso K Shopper in tnt "Molla la plastica!" (dimensioni 36x33 cm), con possibilità di personalizzazione 15

16 Se vuoi condividere con amici e parenti un messaggio di solidarietà... Se vuoi che ogni giorno rappresenti un opportunità di impegno... La LVIA ti propone un calendario da tavolo e un biglietto augurale Se vuoi che il Natale diventi un occasione per fare un regalo solidale agli amici e ai famigliari scegli uno dei progetti che ti proponiamo a pagina 10 o richiedi i gadget delle nostre Campagne: calendario da tavolo formato 19x14,5 cm contributo richiesto 5,00 euro biglietto augurale formato 15x10,5 cm contributo richiesto 1,20 euro batik formato 80x40 cm contributo richiesto 23,00 euro shopper formato 36x33 cm contributo richiesto 3,00 euro kit didattico in plastica riciclata: contributo richiesto 5,00 euro magliette verrà la pace e acqua è vita (disponibile nelle differenti taglie) contributo richiesto 12,00 euro 2006/12 I fondi raccolti saranno destinati ai progetti che LVIA realizza per garantire acqua, cibo, salute, istruzione e pari opportunità a uomini, donne e bambini del Sud del mondo. (escluse le spese di spedizione) Per informazioni contatta la sede LVIA: 0171/ fundraising@lvia.it italia@lvia.it

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