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1 Introduzione PARTE PRIMA L AMBIENTE QUALE OGGETTO DI TUTELA PENALE EVOLUZIONE STORICA, NOZIONE, TOPOGRAFIA E MODELLI PROFILI STORICI, ETICI E MULTIDISCIPLINARI. IL MODELLO DI TUTELA PENALE 1. Cenni storici Un paradigma: l intrinseca problematicità del controllo (anche repressivo) dell inquinamento da rifiuti Etica ambientale, prospettiva antropocentrica e diritto penale L ambiente come oggetto di tutela normativa: il contributo definitorio dato dagli strumenti normativi internazionali. L ambiente come diritto dell uomo Diritto comunitario e tutela dell ambiente Costituzione e ambiente L ambiente quale oggetto di tutela penale: visione unitaria o valorizzazione delle singole componenti? Prospettiva ecocentrica o antropocentrica nella tutela penale Ambiente come bene diffuso Quale modello di tutela penale per l ambiente? Il ruolo del principio di precauzione Il margine di valutazione diretta circa la sussistenza dell offesa ritagliatosi dalla giurisprudenza penale nell attuale assetto del modello politico amministrativo L ordine di demolizione di cui all art. 31, 9 TUE

2 X INDICE L EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA PENALE A TUTELA DELL AMBIENTE NELL ORDINAMENTO ITALIANO. LA TUTELA DELL AMBIENTE NEL CODICE ROCCO 1. Premessa Vuoti di tutela e supplenza giudiziaria. Il caso del Getto pericoloso di cose (art. 674 c.p.) Art. 674 e inquinamento atmosferico Art. 674 e inquinamento elettromagnetico Vuoti di tutela e supplenza giudiziaria 2: il c.d. Disastro ecologico (art. 434 e 449 c.p.) Le fattispecie introdotte dal d.lgs. 121 del Uccisione, distruzione, prelievo o possesso di esemplari di specie animali e vegetali selvatiche protette (art. 727-bis c.p.) Distruzione o deterioramento di habitat all interno di un sito protetto (art. 733-bis c.p.) La tutela penale dell ambiente fuori dal codice. Stratificazione storica fino al T.U.A. (D.lgs. 152/2006) Il c.d. Codice dell ambiente PARTE SECONDA LE INCRIMINAZIONI PREVISTE DALLA DISCIPLINA COMPLEMENTARE IN MATERIA DI INQUINAMENTO DA RIFIUTI, DELL ACQUA, DEL MARE E DELL ARIA Premessa LA DISCIPLINA PENALE IN MATERIA DI RIFIUTI 1. La nozione di rifiuto: il quadro di derivazione comunitaria La disciplina attuale Le singole fattispecie in materia di rifiuti Abbandono di rifiuti L inosservanza dell ordine di rimozione del Sindaco Attività di gestione di rifiuti non autorizzata Realizzazione e gestione di una discarica non autorizzata Omessa bonifica Il trasporto illecito di rifiuti: art. 258 T.U.A Il reato di traffico illecito di rifiuti: art. 259 T.U.A Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti La confisca nei reati ambientali

3 XI LA DISCIPLINA PENALE IN MATERIA DI SCARICHI 1. La nozione di acque reflue La nozione di scarico idrico Le singole fattispecie di reato: lo scarico non autorizzato L inosservanza delle prescrizioni L inosservanza delle prescrizioni concernenti i controlli in automatico Lo scarico oltre i limiti tabellari Lo scarico oltre i limiti tabellari dagli impianti di depurazione di reti fognarie L inosservanza delle disposizioni in tema di trattamento di rifiuti liquidi Il reato di impedimento dei controlli La violazione della disciplina regionale in materie di acque meteoriche e di dilavamento La violazione delle prescrizioni poste a tutela delle acque idonee alla vita dei pesci Lo scarico sul suolo e nel sottosuolo La violazione delle prescrizioni poste a tutela della qualità delle acque destinate alla vita dei molluschi Lo scarico in mare di sostanze vietate dalle convenzioni internazionali L abusiva utilizzazione agronomica dei reflui I LA TUTELA PENALE DEL MARE CONTRO L INQUINAMENTO 1. La nozione di inquinamento marino Le fonti sulla tutela del mare (internazionali, comunitarie e nazionali) La legge 31 dicembre 1982, n. 979 (recante disposizioni per la difesa del mare dall inquinamento da idrocarburi) Il decreto legislativo 6 novembre 2007, n V LA DISCIPLINA PENALE IN MATERIA DI INQUINAMENTO DELL ARIA 1. Premessa Definizione di inquinamento atmosferico e ambito di applicazione I reati: gli illeciti in materia di autorizzazione La violazione dei limiti di emissioni e delle prescrizioni amministrative di settore. Il superamento dei valori limite di qualità dell aria L omessa comunicazione di messa in esercizio di un impianto o di un attività e l omessa comunicazione dei dati sulle emissioni L omessa adozione delle misure atte a evitare il peggioramento delle emissioni

4 XII INDICE PARTE TERZA LE FONTI E I SOGGETTI IL DIRITTO PENALE DELL AMBIENTE COME PROVA GENERALE DI DIRITTO PENALE EUROPEO 1. Premessa: l ambiente come interesse trans frontaliero Profili di diritto penale dell ambiente comunitario L iniziativa comunitaria La Direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell ambiente: una sterzata (brusca) nella direzione di un modello di tutela penale dell ambiente penalistico puro o quantomeno misto Un colpo (l ennesimo) al dogma dell assolutezza della riserva di legge in materia penale L attuazione della Direttiva nell ordinamento italiano: il d.lgs. n. 121/ LA PARTECIPAZIONE DELLE FONTI NON LEGISLATIVE ALLA TUTELA PENALE DELL AMBIENTE 1. Premessa: l impiego delle norme penali in bianco Diritto penale dell ambiente e leggi regionali Un ipotesi di disciplina territorialmente diversificata sulla base di una determinazione dell esecutivo: la disciplina penale dell emergenza rifiuti in Campania I IL DIRITTO PENALE DELL AMBIENTE NEL CONTESTO DELLA CRIMI- NALITÀ D IMPRESA. I SOGGETTI RESPONSABILI DELL IMPRESA (PER- SONE FISICHE) E LA RESPONSABILITÀ CORPORATIVA 1. Il diritto penale dell ambiente nel contesto del diritto penale dell economia Diritto penale dell ambiente e criminalità organizzata I soggetti del diritto penale dell ambiente: premessa I soggetti del diritto penale dell ambiente operanti nell ambito dell organizzazione d impresa: la responsabilità negli enti (effettività, garanzia e delega di funzioni) (segue): I garanti della gestione dei rifiuti: la posizione di garanzia del produttore, del detentore e degli intermediari Il SISTRI

5 XIII 7. La delega di funzioni degli adempimenti in materia ambientale penalmente rilevanti La nuova responsabilità corporativa (segue): l adattamento dei modelli organizzativi alla prevenzione dei reati presupposto in materia ambientale V ALTRI OBBLIGHI DI GARANZIA 1. Obbligo del proprietario di impedimento di condotte illecite di terzi contro l ambiente La posizione del proprietario del suolo nella teoria dei doveri di garanzia penalmente rilevanti Con riferimento particolare (ancora) all obbligo di bonifica Disorientamenti giurisprudenziali in materia. La giurisprudenza amministrativa, quella civile e quella penale a confronto. La funzione sociale della proprietà quale fonte di un obbligo penalmente rilevante. La colpa del proprietario e l obbligo (supposto) di recinzione del fondo. Critica Bibliografia

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