LA VITE N 5 del 6 luglio 2016
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1 LA VITE N 5 del 6 luglio 2016 Fase fenologica L andamento vegetativo risulta ancora ritardato di circa 5-7 giorni rispetto alla passata stagione: in ambito regionale la situazione fenologica è abbastanza diversificata, passando da vigneti tra inizio allegagione fase71 BBCH e grano di pisello fase 75 BBCH, fino ai vigneti già in prechiusura grappolo fase 77 BBCH. Il marciume nero della vite (Black Rot) Introdotto in Europa verso la fine del 1800 dal Nord America, il marciume nero (Black Rot) è una malattia specifica della vite causata dal fungo Guignardia bidwellii (Ell.) Viala e Ravaz: colpisce tutti gli organi verdi della pianta, ma i danni più gravi sono quelli a carico dei grappoli. Generalmente i primi sintomi si osservano sulle foglie e sono rappresentati da macchie necrotiche rotondeggianti delle dimensioni tra i 2 ed i 10 mm contornate da un alone più scuro, bruno o violaceo; tali macchie possono comparire su tutta la superficie della lamina fogliare e risultano visibili su entrambe le pagine. Su queste aree necrotiche compaiono in seguito dei piccoli punti neri, che sono le strutture del fungo (picnidi) dalle quali usciranno le spore che daranno origine alle nuove infezioni. Tacche necrotiche simili, che evolvono poi in cancretti con presenza anche in questo caso dei picnidi, si possono trovare anche sui
2 tralci e sui rachidi dei grappolini. Sugli acini il primo sintomo dell attacco è rappresentato dalla comparsa di macchie color nocciola su un lato dell acino, che successivamente si estendono causandone l appassimen-to e l imbrunimento: sulla buccia raggrinzita compaiono i picnidi (come sulle foglie) e gli acini mummificati rimangono attaccati al grappolo. Il periodo di massima sensibilità per l attacco sul grappolo inizia dalla piena fioritura e perdura fino al momento i cui gli acini hanno raggiunto il diametro di circa 1 cm; in condizioni favorevoli al patogeno, cioè in presenza di elevata umidità e forte inoculo, questa malattia può arrivare a compromettere l intera produzione. Black rot su foglia con evidenti i picnidi neri Grave attacco su grappolo Lo svernamento del fungo avviene tramite i corpi fruttiferi (picnidi e periteci) sugli acini mummificati e sul legno malato. A primavera le ascospore mature vengono liberate e, trasportate da vento ed acqua, arrivano sugli organi vegetali sui quali germinano (infezione primaria). Sulle zone infette si formano quindi i nuovi picnidi contenenti le spore che daranno origine alle infezioni secondarie, che però sembrano avere un ruolo molto minore nel causare i danni economici. Questa malattia ha causato negli ultimi anni dei danni, a volte anche notevoli, anche in zone dove sembrava non essere presente (ad esempio, alcuni vigneti della Valtellina e dell Oltrepó pavese), sorprendendo i viticoltori. Anche se è indubbio che alcune modifiche avvenute nelle strategie di difesa antiparassitaria (ad esempio, il progressivo abbandono dei ditiocarbammati) e nelle pratiche colturali della vite (es. diffusione della potatura e della vendemmia meccanica), accompagnate da condizioni climatiche più favorevoli al patogeno, ne abbiano favorito la diffusione, in qualche caso ciò è derivato dal mancato tempestivo riconoscimento degli attacchi di G. bidwellii,
3 i cui sintomi sono stati confusi con gravi attacchi di peronospora larvata. Si ritiene perciò utile ricordare le principali differenze riscontrabili tra i due tipi di attacco. Principali accorgimenti per discernere black rot da peronospora sul grappolo Peronospora larvata La comparsa dei sintomi è strettamente collegata all evento infettante (da 3-4 fino a 6-7 gg dopo la pioggia) Presenza della classica muffetta biancastra solo su acini molto giovani o alla base del pedicello L infezione spesso parte dal pedicello dove ancora ci sono stomi attivi, da cui le zoospore possono penetrare Se estesa a tutto o a metà del grappolo (parte apicale) si può verificare la presenza dell infezione anche sul rachide, con la caratteristica allessatura e leggero imbrunimento. Se il rachide non è coinvolto il sintomo è presente su singoli acini Periodo di comparsa fra fine giugno e metà luglio Black rot L infezione avviene in seguito ad un evento infettante (pioggia e bagnatura prolungate), ma la comparsa del sintomo richiede almeno giorni, fino anche a 4-6 settimane se l infezione è avvenuta in un momento in cui l acino era già abbastanza sviluppato. Non è infrequente la comparsa di improvvisi sintomi simili a peronospora larvata verso fine luglio, dovuti in realtà alla lunga incubazione di tardive infezioni da G. bidwellii Presenza di picnidi già ore dopo la prima manifestazione di sintomi. La loro abbondante presenza sull acino colpito è di evidentissimo valore diagnostico. La formazione di picnidi però, potrebbe essere completamente inibita dalle alte temperature L infezione inizia in un qualunque punto dell acino dato che la penetrazione del patogeno è attiva e non ha bisogno di soluzioni di continuità Possono essere colpiti singoli acini o tutto il grappolo, che avvizzisce e poi mummifica completamente. Se è colpito il rachide l attacco si manifesta con veri e propri cancretti che presentano quasi sempre i caratteristici picnidi Periodo di comparsa fra 10 giorni dopo la piena fioritura (momento di massima suscettibilità) e la fine di luglio. I sintomi compaiono all'improvviso e contemporaneamente su tutto il vigneto e spesso su tutto il grappolo da Mugnai L., Rinaldi P.A., 2013 Difesa Nel programmare una strategia di difesa verso il Black rot, è bene tenere presenti alcune caratteristiche di questo patogeno: lo svernamento avviene principalmente sugli acini mummificati rimasti nel vigneto; le nuove infezioni possono avvenire sulle foglie da aprile a giugno, mentre sugli acini dalla
4 fioritura a circa 6 settimane dopo (dopo giorni dalla fioritura ogni trattamento contro Black rot è superfluo); le infezioni avvengono in presenza di lunghe bagnature (almeno 12 ore); il danno rilevante è dovuto principalmente alle infezioni primarie; la durata del periodo di incubazione a temperature medie giornaliere di 20 C può essere stimata attorno alle due settimane Tenendo conto di queste caratteristiche, il primo intervento di difesa deve essere di tipo agronomico preventivo, volto a contenere il potenziale di inoculo e consistente nell eliminare dal vigneto tralci e grappoli attaccati dal fungo, compresi quelli caduti a terra (se ciò non è possibile, bisognerebbe interrarli). Alcune tecniche di conduzione del vigneto, quali la vendemmia meccanica e la trinciatura dei residui di potatura, aumentano la possibilità di attacchi della malattia in quanto tendono ad incrementare l inoculo lasciando in campo le parti della vite colpite (acini mummificati, raspi, tralci) contenenti gli organi di conservazione e propagazione del fungo. Ugualmente importante risulta l estirpo dei vigneti in stato di abbandono con presenti attacchi di marciume nero, in quanto pericolose fonti di inoculo per i vigneti vicini. Per quanto riguarda la difesa chimica, più che interventi diretti contro questo patogeno, risulta maggiormente consigliabile l inserimento nei piani di difesa rivolti verso altre malattie di principi attivi efficaci anche contro G. bidwellii (vedi tabella, riportante i p.a. inseriti nei disciplinari regionali di difesa integrata). Principio attivo Attivo anche contro Tipo di azione verso Black rot Gruppo chimico /codice FRAC Strategia antiresistenza Sali di rame Peronospora Preventiva Inorganici / M1 Non necessaria Folpet Peronospora Preventiva Ftalimidi / M4 Non necessaria Mancozeb Metiram Propineb Pyraclostrobin Trifloxystrobin Ciproconazolo Difenconazolo Fenbuconazolo Miclobutanil Penconazolo Propiconazolo Tebuconazolo Tetraconazolo Peronospora Peronospora Oidio Oidio Preventiva Ditiocarbammati / M3 Non necessaria Anche curativa Strobilurine / C3 Necessaria Anche curativa Inibitori della Biosintesi dell Ergosterolo IBE G1 Necessaria
5 I sali di rame, il folpet ed i ditiocarbammati risultano utili soprattutto ad inizio stagione, quando inizia il volo delle spore che daranno origine alle infezioni primarie. Tutti gli IBE hanno mostrato un efficacia sia di tipo preventivo che curativo nel contenimento del black rot se utilizzati tra l inizio fioritura e l allegagione, con però differenze anche significative tra i diversi principi attivi: alcune prove sperimentali indicano tra i migliori il difenoconazolo e il myclobutanil. Anche le strobilurine hanno manifestato una buona azione sia di tipo preventivo che di tipo curativo nei confronti del black rot; il momento migliore per un loro impiego cade tra la fine della fioritura e la pre-chiusura del grappolo. Per le aziende che applicano la DIFESA BIOLOGICA, gli interventi di profilassi risultano ancora più importanti, in quanto gli unici principi attivi impiegabili sono i sali di rame che, come già illustrato, hanno un efficacia solo di tipo preventivo. Commento Agrometeorologico Le condizioni meteorologiche delle ultime due settimane sono state nel complesso più stabili rispetto ai precedenti periodi, sebbene, anche negli ultimi 12/14 giorni vi siano state alcune giornate più instabili. In alcune zone della bassa Lombardia (Pavese, Lodigiano, Cremonese, oltre a parte del Milanese e della Bresciana) non si sono registrate precipitazioni degne di nota e per questo si è dovuto ricorrere all irrigazione. In altre aree, sia di montagna che di pianura, invece, le precipitazioni delle ultime due settimane sono state sufficienti a garantire un buon apporto idrico naturale (107.6 mm a Bergamo, 62.4 mm a Trezzo d Adda-MI, 36.8 mm a Caiolo-SO, 18.8 mm a Sulzano-BS). Tra il 23 e il 25 di giugno, grazie alla presenza di un promontorio anticiclonico di origine nordafricana, si è registrata la prima ondata di caldo estivo sulla regione con valori in pianura, e nei fondivalle, localmente fino a 34 /36 C (36.1 C a Persico Dosimo-CR il 24, 35.9 C a Brescia il 24, 35.5 C a Goito- MN il 25, 33.7 C a Canevino-PV il 24, 33.5 C a Morbegno-SO il 24). Dal 26 giugno le temperature sono rientrate su valori più tipici per la stagione, mantenendosi ancora elevate ma perfettamente in media, nelle massime, ai valori attesi per l ultima decade di giugno e la prima di luglio. Nei prossimi giorni condizioni meteorologiche nel complesso stabili sulla pianura, debolmente instabili sui rilievi con temperature nel complesso nella media. Solo nella giornata di domenica 10 potrebbe registrarsi maggiore instabilità, con qualche locale temporale o rovescio, anche sulla pianura.
6 Per ulteriori informazioni agrometeorologiche, e le previsioni meteorologiche più aggiornate fare riferimento, rispettivamente, ai due link presenti all interno del sito istituzionale di ARPA Lombardia: (aggiornato ogni martedì); (aggiornato tutti i giorni alle tranne la domenica). A cura del Servizio Fitosanitario Regionale in collaborazione con CO.PRO.VI. Casteggio, CO.DI.MA. Mantova, Fondazione Fojanini Sondrio, Condifesa Lombardia Nord-Est, Consorzio Tutela Valcalepio, Consorzio Volontario Vino D.O.C. San Colombano e ARPA Lombardia.
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